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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «dove»

nautoretestoannoconcordanza
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1620
gloriarsene è ragionevole, là dove al contrario i lodatori
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Umoristi di Roma, paragone dove s'affina l'oro
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lor pistolesse a' lettori (dove non ha però straccio
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poco in questo secolo, dove si ritrova occupata la
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ladroncelli che nel mare dove io pesco et dove
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dove io pesco et dove io trafico essi non
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et alle vipere; là dove, essendo tali quali sono
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Sampogna qui in Parigi, dove, quantunque non s'intenda
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tre, cioè Il presepio, dove si descrive il nascimento
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del Salvatore, Il deserto, dove si racconta quando fu
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Satana et La Vernia, dove si tratta dell'estasi
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e la negra palude, ¶ dove il vecchio Caron tragitta
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riposti. ¶ Giunse alfin là, dove il Tiranno oscuro ¶ presso
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Dio l'alta parola? ¶ dove, deh dove sei? chi
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alta parola? ¶ dove, deh dove sei? chi mi t
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la bocca del'antro, ¶ dove sedea cantando il sacro
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tornò stanca al'albergo, ¶ dove sollecitata ¶ dale cure pungenti
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vergini seguisse. ¶ Or là dove la bella ¶ sagittaria celeste
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a contemplarla ascesi, ¶ là dove tutto intento ¶ al'oggetto
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ansando, ¶ senza saver, che dove ¶ al'alta mia tempesta
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Sovente oggi di là dove per l'erba ¶ giaccion
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piantata era la tenda, ¶ dove giacea l'innamorata donna
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t'acconcerò le piume, ¶ dove con lei ti corchi
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genitore e sposo. ¶ Lassa, dove rimango? ¶ Misera, dove andronne
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Lassa, dove rimango? ¶ Misera, dove andronne? ¶ Drizzerò forse i
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in que' confini, ¶ là dove gela il guardian del
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odorata, e corre solo ¶ dove festeggia e ride ¶ folgorando
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aulterino? ¶ Chi vide mai? dove s'intese, o quando
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ha montagna, o selva, ¶ dove avaro cultor semini e
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e pietose ¶ doleasi amaramente: ¶ – Dove, dove mi porti ¶ troppo
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pietose ¶ doleasi amaramente: ¶ – Dove, dove mi porti ¶ troppo ahi
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miei vani e folli, ¶ dove per voi son giunta
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a Creta alfin pervenne, ¶ dove deposto il desiato incarco
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Ben di quel loco, dove ¶ il zoppo sposo suo
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per questi ameni poggi, ¶ dove solingo alloggi, ¶ uscir suole
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s'invia verso là dove ¶ del'insidia amorosa il
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su 'l ginocchio, ¶ là dove in due divisa ¶ un
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gittava al'aria: ¶ – Deh dove ti precipita ¶ o ninfa
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ch'assiso alfin là dove l'onda liquida ¶ rompe
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et acerbi, ¶ ma là dove mancava ¶ la grandezza de
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colpa esser potesse ¶ colà dove la pena ¶ l'un
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Rimira, osserva e spia ¶ dove va il suo diletto
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pena ¶ del'averla perduta. ¶ Dove sei Tisbe mia? ¶ Crederesti
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né giamai cosa alcuna ¶ dove inclina il desio ¶ fa
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ecco alfin lo ritrova ¶ dove lo spera meno; ¶ e
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ne l'istesso spiraglio, ¶ dove il suo ben l
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se non sol colà, dove ¶ mancò talvolta amore, ¶ sovrabondar
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una spelonca opaca, ¶ là dove apena entrata, ¶ le s
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Lidio, or viensi, ¶ e dove vassi? ¶ So che potea
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sotto quell'ombra opaca, ¶ dove il fiorito seno ¶ di
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pura e bianca; ¶ là dove il volto manca, ¶ povero
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non baciar in loco ¶ dove senza risposta ¶ inaridisca, insterilisca
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Fileno ¶ Crudel, crudele, e dove ¶ sì veloce ne vai
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ringiovenisce l'anno, ¶ là dove dolcemente ¶ più d'amor
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teatro universal ti rappresenta, ¶ dove in ogni stagion Amor
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acque di pianto; ¶ là dove questi miei, ch'or
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ne la fabril fornace ¶ dove di bianco in giallo
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deh, ferma i passi! ¶ Dove, lasso, mi lassi? ¶ Oh
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amante uccida? ¶ Selvaggia ¶ E dove è tanta strage ¶ di
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Selvaggia ¶ Meschinel, tu là dove ¶ non fu giamai ragion
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pretendi. ¶ Ma come, e dove, e quando ¶ sì van
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del Caucaso gelato, ¶ là dove Borea rugge, et ale
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di neve. ¶ Pommi là dove ardente ¶ fiede per dritto
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volgi ¶ il cor là dove sia ¶ maggior che in
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occhi almen diletta, ¶ là dove pur a forza ¶ senza
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del cuore sento toccarmi dove il fosco abisso delle
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da que' felici colli ¶ dove l'aria a' tuoi
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XXIII ¶ L'altrier, là dove Nisida si specchia ¶ nel
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antro frondoso e nero, ¶ dove guidar solea con roza
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la valletta amena, ¶ fin dove ale dolci acque il
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seggi i margini vicini, ¶ dove le ninfe del mio
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e sembra d'arte, ¶ dove nasconderan le fronde spesse
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tue vezzosa scendi ¶ qui, dove ogn'erba ride, et