Matilde Serao, Cristina, 1908

sole batteva sulla terrazza dove si allineavano, nei vasi

in quel brutto collegio, dove mi metteranno sempre in

riunirono in una stanza dove era un'immagine dell

gesti da spasimante, oggi. ¶ — Dove l'hai visto? ¶ — Dalla

studio dell'avvocato Bosco, dove faceva pratica di procuratore

la poesia, carriere indipendenti, dove trova fortuna e gloria

con le guancie pallide, dove la barba non rasa

a Sarno, ogni domenica, dove ci era un sonetto

giornale repubblicano, la Spira, dove Aldo Fiorello che era

di Forlì, il Satana, dove era pubblicata una ode

uscita da quella camera dove lo aveva trasportato: o

vedova di un suicida. Dove era Giovannino? Forse che

portata giù, nella fossa, dove non ci sono più

lotta furibonda e illogica, dove si sciupava il suo

egli restava nel limbo dove si ravvolgono, in un

volgare. Scomparve, fu travolta – dove non si sa. ¶ E

rossiccia, profumata e velenosa, dove i fiori appassiscono e

pensano; i balli ardenti dove aleggia tanta seduzione di

musica; le stagioni balneari dove il mare, il cielo

la sua voce bassa dove non scorreva più calore

non scorreva più calore, dove non vibrava più vita

nuovo in quel dormiveglia dove almeno l'acuzie si

invincibile, di questa commedia dove tutto era falso, dove

dove tutto era falso, dove gli attori avevano dimenticata

facendosi delle scene furibonde dove l'esaltazione era tutta

era tutta di cervello, dove spasimavano per un altro

portarono il loro amore dove erano vissuti gli altri

nelle strade, nei teatri: dove ci era un ricordo