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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Lettere d'una viaggiatrice, 1908

concordanze di «dove»

nautoretestoannoconcordanza
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1908
malinconico di una romanza, dove Francesco Paolo Tosti ha
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1908
smorti, muti, piccoli canali, dove, come in nessun posto
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1908
sola, in gondola? E dove vanno, queste due donne
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1908
moderna è nei Giardini! Dove, meglio? Dove, una cornice
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nei Giardini! Dove, meglio? Dove, una cornice più incantevole
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una cornice più incantevole? Dove, un ambiente più propizio
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l’arte della pittura, dove si è fatta più
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pensosa e più ardente, dove ha più sentito la
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meta, non si sa dove, ed ella non lo
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1908
fra Giulietta e Romeo? Dove è mai quel giardino
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1908
è mai quel giardino? Dove è mai quel balcone
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1908
lontano, per chi sà dove! E forse molti di
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1908
voi chiedete al libro dove dovete andare, che cosa
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1908
delizie di questi viaggi, dove tutti s’incontrano e
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tutti s’incontrano e dove nessuno sa o saprà
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gite, e qualche salone dove si balla: mi dicono
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il paese di Ruffini, dove egli ha messo la
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Ventimiglia, cioè la frontiera, dove Cosmopoli arriva, in folla
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si precipita alla dogana dove... o perde i bagagli
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l’ignoranza del paese dove arrivò; egli si affanna
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camminare i vostri piedi, dove vogliono, perchè la ineffabile
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graziose tribune di legno, dove si pagano dieci lire
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in una processione floreale, dove la curiosità è sempre
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1908
fontana di garofani rosei, dove per sino le testiere
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l’Hôtel West End, dove Eleonora Duse dimora da
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1908
sua casa di campagna, dove fu felice troppo, e
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società, in qualche ritrovo, dove era sempre desiderato ed
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contatto di questo talento, dove la divina armonia ha
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malinconia e di dolcezze, dove noi compiamo i nostri
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è, quello Stornello pisano, dove la magìa di quei
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dolce ritorno di armonia; dove corre, dentro, un fuoco
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alla fine dello stornello: dove il bel canto semplice
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di abitar proprio Montecarlo, dove i trenta, i cinquanta
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per ascendere questa roccia, dove fiammeggiano, nella notte, il
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grande Café de Paris, dove scintilla , nella notte, l
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un ufficio chiamato Commissariat, dove tre o quattro segretarii
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quale bolgia di dannati dove, sui volti e nelle
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sala dei passi perduti dove si digerisce la perdita
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vincita, e alla buvette, dove le fauci inaridite dalla
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borsette donde partono e dove arrivano le somme più
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quel treno della sera, dove, sulle toilettes chiare, fanno
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di febbre, quel treno, dove, a poco a poco
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d’iride, di violette, dove ancora scintillano le gemme
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del caldo, nel paese dove i tisici dovrebbero guarire
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Cannes diventato tutto nero, dove ballavano maledettamente tre o
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paese, certo, questo Cannes, dove tutta la folla di
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alla sala del giuoco, dove, ogni tanto, per cinque
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di quella Corsica, natia, dove la forte e tragica
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e la graziosa Roquebrune, dove già freme e vibral
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1908
di Montecarlo, di Cannes, dove la insigne bellezza naturale
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villa, al Cap Martin, dove svernare senza mescolarsi al
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1908
nobili, ma simpaticamente collocata, dove è più profondamente attraente
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mentre nel pallido volto, dove la tristezza ha messa
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posto selvaggio e inospite, dove il suo bel figliuolo
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1908
il terreno d’Africa dove suo figlio era caduto
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nella morte, sulla terra dove sparvero le orme dei
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dei prodi, dei puri, dove è Chi ha saputo
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lettura dei giornali francesi dove, appunto in quei giorni
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di Pierrefonds, la Francia dove ella può andare, poiché
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la Francia, cioè Parigi, dove Eugenia passa ma non
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1908
sentire. L’ombra augusta, dove entrò il dolore, per
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di non so più dove, e Redfern chiude le
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Wight, forse, non so dove... La vendemmia è stata
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il suo grande focolaio dove si arrostivano salmoni, pollanche
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Chi sono tutti costoro, dove vanno, donde vengono, che
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attraverso questo immenso Parigi, dove non è difficile divorare
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a un orologio pneumatico, dove la traversata perigliosa si
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1908
insegne dei bouillons Duval dove si può mangiare a
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1908
delle vecchie case storiche dove, qualcuno, notevolissimo, è vissuto
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1908
e delle case nuovissime, dove tutto il tipo della
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rassomigliare: un crogiuolo ardente, dove entra il denaro, e
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Arcivescovado, in quella Cité, dove sono aggruppati tanti vecchi
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1908
di questi posti elegantissimi dove si mangia, si può
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1908
nelle vie più centrali, dove il prezzo diventa più
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ne sono almeno duecento dove i prezzi sono... completamente
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tavernes nello stile medievale, dove si può entrare senza
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entrare senza spavento e dove l’ambiente è ancora
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diciamo così, quelle italiane dove potete trovare i maccheroni
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trattorie inglesi, tedesche, spagnuole, dove ogni cittadino straniero può
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hanno consegnato un avvisetto, dove un trattore c’invitava
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altro snobismo: voi andrete dove tutti gli altri vanno
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cavalli di gran prezzo, dove queste donne siedono, per
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di merletto e passando dove nessuno sarebbe passato, snelle
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dominio del sogno. Sogno dove tutte le seducenti parvenze
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in un gabbia incomoda dove è solo, e quindi
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in un gran silenzio dove stride la vocetta del
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alberghetto del Cavallo bianco, dove passerete la notte?.... Nulla
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arriverà, come si arriverà, dove si dormirà nella notte
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minuscola terrazzina, piccolo albergo dove si sale a cavallo
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i grandi prati verdi, dove ancora il Lys scorre
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il Lys scorre tranquillo, dove, ogni tanto, sorge una
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esteriori, dalle loggette brune dove niuna faccia appare. In
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ciò in un deserto dove non appare anima viva
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non appare anima viva, dove appena appena il sentiero
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il sentiero è tracciato, dove non vi sono echi
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nella valle di Gressoney. Dove sono prati — prati smaglianti
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per i macigni, e dove si riflettono nella limpidezza
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poesia di un ambiente, dove tutto è naturale e
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tutto è naturale e dove lo spirito, nel riposo
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Verrès; a metà strada, dove già s’incomincia a
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di un delicato grigio, dove delle sfumature di rosa
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osteria de l’Ours, dove un bizzarro oste, il
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1908
sera intorno alla terrazzina, dove il bizzarro e simpatico
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stradetta, incespicando, non vedendo dove andavamo; la serva del
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in una grande sala, dove appena distinguevamo un largo
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1908
in un ambiente sacerdotale, dove niuno osava parlare ... Fantastica
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1908
alla gran notte alpina, dove, così presso a noi
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1908
in quella casa sconosciuta, dove ognuno ha potuta desiderare
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1908
dopo un lungo tragitto dove le misere forze sono
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1908
bello, anche più meraviglioso. Dove, dove? Lassù; dall’altra
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1908
anche più meraviglioso. Dove, dove? Lassù; dall’altra parte
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1908
alte pareti di macigno , dove il cielo azzurro assume
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1908
tinta fredda e triste, dove il sole resta pochissimo
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1908
sospeso sopra un abisso, dove il fiume si dirupa
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uomo, dentro l’abisso. Dove è morto, infranto sulle
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1908
di questo luogo orribile dove siete, non sentite che
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1908
debbono portare al Breuil, dove il Cervino si vede
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1908
mette fra i cespugli, dove ancora i neri mirtilli
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1908
gole alte e ripide, dove l’aria si fa
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1908
nella gola di Busserailles, dove si fa un gran
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1908
Chi sono, donde vengono, dove vanno questi alpinisti? Chi
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o quella calda meridiana, dove par che la montagna
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1908
polare, sempre più avanti, dove mai altri era giunto
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anima è altrove, altrove, dove nessuno crede, dove nessuno
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altrove, dove nessuno crede, dove nessuno sa..... In una
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colà, sulla parete impervia, dove nessuno aveva osato mai
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osato mai di salire, dove egli per il primo
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al paesello, all’alberghetto, dove dovete far colazione: dopo
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1908
veranda del villino Peccoz, dove la Regina Margherita passava
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nella casa della parrocchia, dove niuno verrà a chiedere