parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «dove»

nautoretestoannoconcordanza
1
1983
nato, disceso da chissà dove. Mi sentivo dentro una
2
1983
camminare, che mi portavano dove volevo. E poi le
3
1983
a me. Potevo andare dove volevo. Potevo salire su
4
1983
stranezza, ed ora chissà dove era finita. Insondabili sentimenti
5
1983
parte della vita tranquilla, dove si poteva dormire in
6
1983
irruzioni della polizia, e dove non servivano né fughe
7
1983
lavoro in un cantiere dove si preparavano le pietre
8
1983
lontano, in un luogo dove, per centinaia di verste
9
1983
alla periferia della città, dove la zia e il
10
1983
legno, sepolti nel ghiaccio, dove i prigionieri erano forzati
11
1983
betulle e di pioppi, dove d’estate le signore
12
1983
Ma no. So benissimo dove sta il dottore. È
13
1983
ed ero diretto chissà dove, nella Russia senza confini
14
1983
altra parte della città, dove Ekaterinburg si spegneva lentamente
15
1983
famiglia si perdevano chissà dove. Erano ingoiate da uffici
16
1983
n’era andato chissà dove. Così anche quest’altra
17
1983
capitare in un ufficio dove un impiegato distratto disseppellì
18
1983
il tracciato in luoghi dove non esistevano neppure una
19
1983
i cantieri del Bajkal, dove lavoravano centinaia di friulani
20
1983
uno mi avesse detto dove sarei finito, prima di
21
1983
mattoni della Bassa Baviera, dove lui stesso aveva lavorato
22
1983
lavorato da ragazzo, e dove suo zio era stato
23
1983
non avevo idea di dove fossimo. I nomi delle
24
1983
di Irina, finito chissà dove, e forse già catturato
25
1983
cuore dell’Asia. Ma dove con esattezza non lo
26
1983
Kirkovsk fosse un luogo dove mi potessi finalmente fermare
27
1983
i loro passi chissà dove. Ripensavo a tutte le
28
1983
la ferrovia giungeva fin dove aveva trasportato noi, e
29
1983
russi, sapeva con precisione dove fosse, perché nella taiga
30
1983
Il desiderio di vedere dove eravamo venuti a capitare
31
1983
lo sguardo andava cercando dove fosse il resto del
32
1983
quali rubatori e predoni, dove si macchinassero cupezze e
33
1983
lo aveva seguito fin dove le era stato possibile
34
1983
villaggio, vicino alla taiga dove andava a cacciare. Tornava
35
1983
nemmeno una tomba regolare, dove potesse andare a piangere
36
1983
abusivi, piombati da chissà dove per ficcarsi come briganti
37
1983
sul treno, andarsene chissà dove, lontano dal proprio villaggio
38
1983
stura alle domande. ¶ «Di dove siete?» ¶ Barattammo i nomi
39
1983
donna lontana? Era lì, dove viveva, che gli serviva
40
1983
sorgere nei cieli siberiani, dove la luna e le
41
1983
destinato ad arrivare chissà dove, e a portare doni
42
1983
qualche palazzo ben riscaldato, dove nessuno di noi avrebbe
43
1983
la cava di pietre, dove lavorava Silvestro, nella quale
44
1983
gli scoppi, ogni tanto. Dove stavamo noi il lavoro
45
1983
lontani da me, fin dove arrivava lo sguardo. La
46
1983
uno che cominciava quasi dove il nostro finiva, in
47
1983
che ero arrivato là dove volevo arrivare, e d
48
1983
o addentrandosi nella taiga, dove era più rada e
49
1983
in un altro posto, dove ci sia un po
50
1983
destino, e chissà mai dove il suo volo lo
51
1983
era l’unico posto dove vi fossero ragioni per
52
1983
cespugliosi come arbusti nevosi, dove la taiga si diradava
53
1983
tizzone acceso, per vedere dove metteva i piedi, lungo
54
1983
entità immensa e informe, dove non aveva senso neppure
55
1983
ritrovarsi in un ambiente dove tutto rivelava la presenza
56
1983
doppio, tranne il seni, dove gli ospiti lasciavano i
57
1983
domenica avessimo un luogo dove andare, una casa in
58
1983
parlare. ¶ «Voi sapete da dove vengo, vero?» ¶ «Come potremmo
59
1983
fuggito da un villaggio dove era condannato ai lavori
60
1983
fiume, un fiume basso, dove l’acqua gli arrivava
61
1983
che avevamo al cantiere, dove vivevano migliaia di forzati
62
1983
neve. Arrivava fin là dove si poteva scorgere una
63
1983
del tutto fuori stagione. Dove era andato? Secondo i
64
1983
cavalcarli nei prati, là dove finivano le isbe e
65
1983
non sapevano come, né dove, né a favore o
66
1983
grigio che pescasse là dove le acque erano più
67
1983
avevano mostrato il luogo dove l’orso era solito
68
1983
di andare alla ventura dove esse erano dirette, in
69
1983
sarebbe poter volare, andare dove ci pare!» disse Marco
70
1983
si fermava soltanto là dove fossero in piedi i
71
1983
dalla neve, quasi cancellato, dove cominciava a disegnarsi il
72
1983
un bosco senza fine, dove ogni inseguitore si sarebbe
73
1983
si sarebbe perduto, e dove gli animali, al contrario
74
1983
non nella sua mente. Dove andavamo con esattezza? Con
75
1983
Forse, semplicemente, andava là dove il sottobosco si diradava
76
1983
di alberi, o quasi, dove mi fermavo un minuto
77
1983
chiedendogli chi fosse, da dove venisse, come non si
78
1983
veniva dai villaggi mongoli, dove si trovavano gli sciamani
79
1983
lontano, e correre chissà dove. Pareva un fardello d
80
1983
fosse stata presente là dove il suo primo marito
81
1983
sapere con precisione da dove uscisse. Una volta andammo
82
1983
uno steccato di legno, dove le tombe erano pressoché
83
1983
era che un bosco dove non facevano che sbocciare
84
1983
la minima idea di dove sarebbe andato a finire
85
1983
Ulan Ude, Čita, Nerčinsk, dove la gente si stupisce
86
1983
Silvestro, e chissà mai dove sarebbe arrivato. Mi aspettai
87
1983
Russia è un paese dove la gente non vuole
88
1983
avere più un luogo dove poter invecchiare e morire
89
1983
nella notte siberiana… ¶ «Ma dove siamo capitati? Che vita
90
1983
città, anzi “la città”, dove c’erano grandi palazzi
91
1983
il quale non sa dove è diretto e perciò
92
1983
un angolo di mondo dove fosse possibile sopravvivere. Cominciò
93
1983
cercare il proprio angolo dove morire silenziosamente. La tribù
94
1983
erano fatti agricoltori, e dove il flagello non era
95
1983
per i villaggi kirghisi dove si pregava Allah molte
96
1983
giunto in un luogo dove l’infanzia del mondo
97
1983
trascorsa e superata, e dove c’era un mito
98
1983
e l’immenso bazar dove si vendeva ogni cosa
99
1983
ogni cosa esistente, e dove ogni sogno si poteva
100
1983
e proprio nel punto dove era deciso che sorgesse
101
1983
in là, in zone dove non si trovava pietra
102
1983
le spalle del cantiere, dove ognuno lavorava dando il
103
1983
o da una località dove la costruzione di un
104
1983
c’erano grandi teatri dove attori vestiti con abiti
105
1983
I cassoni? Ma come? Dove? Non è possibile… E
106
1983
spediti in prima linea, dove si combatte e si
107
1983
saltar su e correre dove chiama il dovere. Erano
108
1983
rimasti sempre in luoghi dove arrivava l’ombra del
109
1983
mai stata spedita. Chissà dove e come era andata
110
1983
potevano capitargli. In Siberia, dove tutto era forestiero, il
111
1983
nostre spalle, nel cantiere dove ormai da anni si
112
1983
quelle isbe mai vedute, dove nessuno ci aspettava e
113
1983
uomo. Eravamo entrati là dove ormai era impossibile barare
114
1983
più chi ero, né dove andavo, in attesa della
115
1983
un cavallo e fuggì dove le guardie non avrebbero
116
1983
rivenderli nei villaggi tartari, dove gli uomini li acquistavano
117
1983
gente venuta da chissà dove. Quando vi fossero risuonati
118
1983
fiume, dietro il villaggio, dove qualcuno aveva rotto il
119
1983
di tutti i luoghi dove era stato, e non
120
1983
sapeva come muoversi e dove tenere le mani. Era
121
1983
di non esser più dove stava, ma lontano, in
122
1983
mondo di immagini colorate, dove i mali del mondo
123
1983
mondo di figure inventate dove lui potesse vivere come
124
1983
esserci più? Andare là dove non c’erano più
125
1983
ingiustizie né vendette? Andare dove era già andata sua
126
1983
luogo grigio e spento, dove gli uomini non avessero
127
1983
Non era possibile sapere dove fosse, perché quelli della
128
1983
lo portassi sul ponte, dove le due prime arcate
129
1983
Siberia è una terra dove niente può cambiare. Le
130
1983
che luoghi di dannazione, dove non si poteva vivere
131
1983
di ricercare un posto dove morire. ¶ Non replicammo. Tornammo
132
1983
era un altro cantiere dove lavoravano operai come noi
133
1983
luoghi incredibili e solitari, dove inverni ed estati infuriavano
134
1983
molti mesi all’anno, dove d’inverno le navi
135
1983
di miniere d’oro, dove il metallo prezioso era
136
1983
trasferimento in altri luoghi, dove i lavori si trovassero
137
1983
Non sapevo con esattezza dove fossero i loro villaggi
138
1983
ed era difficile dire dove una razza finiva e
139
1983
tane buie e muscose, dove non avevano più né
140
1983
ghiaccio, nei piccoli porti dove Gurka aveva lavorato per
141
1983
nella sua grande isba dove tutto era duplicato? ¶ Se
142
1983
poteva mai occupare, e dove lo Zar non sarebbe
143
1983
rivelazioni ricevute da chissà dove. ¶ Poi l’incanto si
144
1983
come fossero la taiga, dove potevano avvenire cacce e
145
1983
che andrebbe sulle montagne dove vivevano gli sciamani e
146
1983
pista per Ulan Ude. Dove poteva essere finita, Katja
147
1983
dicono i vecchi: là dove si nasce, ogni erba
148
1983
una cerimonia alla stazione dove avevamo passato la notte
149
1983
stesso non sapeva da dove gli fosse venuta, così
150
1983
per lui era quello dove vivevano la donna kirghisa
151
1983
italiano, o di chissà dove, che la guerra aveva