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Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «dove»

nautoretestoannoconcordanza
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Ma lei gli occhi dove li tiene, avvocato?» ¶ «Traduci
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Paola ha traslocato». ¶ «Traslocato, dove?» ¶ «Be’, a casa dell
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quel vostro amico architetto. Dove c’era il solaio
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è tornata a Milano, dove aveva iniziato ed è
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anni». ¶ «Perché?» ¶ «Non sapeva dove fosse, me ne parlò
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alza una mattina, scopre dove abita, va e lo
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decina. Andrò a vedere dove viveva, chi frequentava… Ora
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sono domande. Lei da dove vuole partire?» ¶ «Voglio conoscerla
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Ecco, io voglio andare dove ha lavorato, dove ha
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andare dove ha lavorato, dove ha vissuto… Spero di
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in un’altra stanza dove erano riunite molte persone
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complicano. Davvero sembrava che dove Gilla mettesse le mani
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ti prego». ¶ «La casa dove vivevano era proprio qui
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case, aveva uno studio dove riceveva le clienti. Era
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le ho raccontato io, dove è nata e dove
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dove è nata e dove forse è cresciuta… e
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fine, in quella casa dove suo padre è stato
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al portone della casa dove aveva vissuto quello che
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richiude la porta? Ma dove esiste una storia simile
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le due ante resistettero. ¶ «Dove affaccia?» ¶ «Di fianco al
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diva della tv? Ma dove l’hanno vista? Tutte
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furba. E dallo sgabuzzino dove dormiva ha conquistato il
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allora vengo. Mi dica dove». ¶ «Non vuole che venga
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Milano da mio cognato: dove vengo?» ¶ «Io sono in
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di un posto fisso, dove mangiare e dormire. Lì
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a passare l’inverno dove ha passato l’estate
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va avanti qui, vede dove c’è l’insegna
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vetrate colorate, il Conservatorio dove una volta l’aveva
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principessa di non so dove, comunque credo spagnola o
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fotografie scattate dal padre, dove ci sono anch’io
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cortile. Andavamo sul retro, dove c’era… e forse
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madre se ne va». ¶ «Dove?» ¶ «Non lo so. Una
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dirmi che andava via». ¶ «Dove vai?» ¶ «Viene a prendermi
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Il nonno vuole partire, dove posso andare, io? Viene
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che noi restiamo insieme. Dove va lui, vado anch
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bassa, tenendola stretta. Da dove ero, vedevo che lei
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Poi si è voltata dove sapeva che io la
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per farla conoscere meglio». ¶ «Dove si svolgerà il processo
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genere. Aveva uno studio dove andavo a prendere idee
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salone. Le hanno detto dove abitava? Sì? Era una
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la mano, e va’… dove dico io. Mai più
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era a Milano, e dove poteva andare? Carolina era
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della casa». ¶ «E tu dove andrai?» ¶ Alza le spalle
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che si sta svuotando. ¶ «Dove andrai?» ¶ «Non lo so
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Ceniamo insieme. Le insegno dove sono le varie chiavette
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affittato a Milano Due, dove lavora. Ogni mattina manda
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partire per non so dove, ma che al suo
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e se ne andrà, dove non m’importa. Ma
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Mi scusi, lei sa dove la signora Floris faceva
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attraversa il viale, lì dove passano i tram, sull
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Sì. Ma non so dove prendesse i soldi. Giocava
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lui di queste telefonate dove dicevano tutto e niente
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suo indirizzo in America, dove veniva spesso per assistere
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sistemati in quella casa, dove lui è morto». ¶ «Sì
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Palazzo Piccolomini…» ¶ «Si fermi. Dove posso andare a cena
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altro da questa parte, dove ci sono le bestie
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immetteva nella strada principale dove il barone gli aveva
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a Siena. ¶ Diciassette ¶ «Lei dove crede di andare?» ¶ Lo
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E questa zia da dove esce?» ¶ «Ah, ma allora
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zia di Gilla?» ¶ «No, dove? Zia, come?» ¶ «Zia Linda
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Ma non è possibile, dove sei?» ¶ «A Siena, sono
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Dopo tutti questi anni! Dove sei?» ¶ Gilla ebbe un
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l’hai cercato?» ¶ «E dove?» ¶ «Vuoi che lo faccia
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vuoi, ora che sai dove trovarmi… Questo è il
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te» aggiunse in fretta. ¶ «Dove?» ¶ «A Milano, andiamo a
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il pacco così vedo dove viveva la mia povera
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devo partire». ¶ «Per andare dove?» ¶ «A Napoli, per esempio
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Deve nascere il vitellino, dove vai?» ¶ «Quello nasce anche
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vorrebbero portarla in Toscana, dove hanno una tenuta e
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hanno una tenuta e dove potrebbe essere curata. Tasta
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Potremo andare nella casa dove viveva Gilla?» ¶ «Ho chiesto
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da pranzo della villa dove era preparata la colazione
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alloggio nello stesso albergo dove era già stato Gilardi
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ci sarà un posto dove mangiare un toast, non
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nome e un numero dove rintracciarla. A parte che
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soggiorno destinata al pranzo, dove era avvenuta la tragedia
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pavimento, macchiati di sangue, dove era caduto il corpo
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a dormire qui. E dove sarebbe andata?» ¶ Gilardi le
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padre». ¶ «Ma questa storia dove l’hai presa?» ¶ «Dalla
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ora dormi». ¶ «E tu dove vai?» ¶ «Alla scrivania, devo
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a essere pronta?» ¶ «Tu dove vai?» ¶ «Al bar. Ti
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sua cugina dalla casa dove ha vissuto negli ultimi
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da un’altra parte. «Dove siamo?» ¶ «Dove vuoi, sono
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altra parte. «Dove siamo?» ¶ «Dove vuoi, sono appena arrivata
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figlia non sa neppure dove abitava. Che cosa dice
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ricevuti. Impacciata se e dove farli accomodare. ¶ «Qui va
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marito, ma quel pacco dove c’erano le lettere
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non era per Paola. ¶ «Dove sei?» sembrò quasi spaventata
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conduceva al piano superiore, dove prima c’erano i
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la finestra. Poi torna dove il padre è morto
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è il mare?» ¶ «Sì, dove il cielo scolora c
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E chi è, da dove sbuca?» ¶ «Aspetta. Liciuzza è
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con molte ragioni». ¶ «Grazie! Dove abita?» ¶ «La nostra tenuta
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casa di mio padre dove lei ha scelto di
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guarirà, vedrai» disse Olga. «Dove stiamo noi è un
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l’appartamento del pianterreno, dove avevano vissuto i suoi
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Anch’io ti voglio… dove vuoi stare a Firenze
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in tutto il mondo dove tiene conferenze, la presenta
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i lavori in casa, dove stavo io ci va
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è sistemata bene, e dove c’era lei andiamo
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anche alla sposa». ¶ Trentadue ¶ «Dove mi aspetti?» ¶ «In stazione
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metta sul marciapiede, qui, dove non c’è passaggio
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uno di quei vicoli dove si passa soltanto a
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disse Olga. ¶ «Che cosa? Dove sono?» E la baciò
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ha un delizioso negozio dove vende soltanto oggetti di
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soltanto oggetti di carta». ¶ «Dove?» ¶ «A Milano. Mi ha
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andare in vacanza insieme?» ¶ «Dove vuoi. Posso parlare di
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barone e non sapeva dove abitasse a Milano». ¶ «Sì
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c’era Gloria Banfi. ¶ «Dove andiamo?» ¶ «In agenzia, da
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Conversazione avvenuta nella strada dove abitava il barone Drago
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Brusset, la vittima, e dove la macchina si era
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De Brusset?» ¶ «No». ¶ «Sapeva dove abitava?» ¶ «No». ¶ «Sapeva che
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stata in via Rovi, dove abitava il barone?» ¶ «No
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Un PM intelligente capisce dove deve colpire. E l
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l’avvocato della difesa, dove deve andare a parare
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imparando… certe pizze!» ¶ «E dove giochi?» ¶ «Con il computer
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giornata furibonda in tribunale, dove per la prima volta
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passata in quelle stanze, dove era sempre stato da
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fronte: ‘Accidenti ammé, ma dove ho la testa? Domani
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labbra, ridiscese in soggiorno dove suo padre era davanti
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suonando. «Scusa… sì, Laura, dove sei? Quando? Chi hai
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quella parte di Napoli dove le case sono una
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inutili, senza vie traverse. Dove il rigore dei cortili
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archi e dei giardini. Dove le facciate austere riparano
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tornerò più in studio…» ¶ «Dove vuoi andare?» Gilardi si
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aiuto. «In ospedale». ¶ «Quale… dove? Perché? Vuoi parlarne?» ¶ «Ormai
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una casa mia. Dormo dove capita, le stanze e
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non mancano. Spesso sto dove abbiamo dormito insieme, altrimenti
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me manca una casa dove aspettarti. Dove farti trovare
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una casa dove aspettarti. Dove farti trovare la pasta
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e il pane fresco. Dove urlare a pieni polmoni
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che ti amo. E dove continuerai a mancarmi… per
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in una clinica privata dove sarebbe stata trattata come
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solito. ¶ «Mettiamoci a tavola, dove volete… Come sta sua
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mi riguardavano». ¶ «La casa dove vive il barone è
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casa, mi fa vedere dove c’è una portafinestra
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soltanto ad andarmene da dove ero venuta… sparire e
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fretta e furia da dove ero venuta». Si passò
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spalle ed esce da dove è entrata. Deve andarsene
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e uscì dallo studio, dove era rimasto solo. Gli
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un lato della chiesa, dove c’era un altro
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portafinestra, le ho detto dove doveva lasciare la macchina
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e ho guardato da dove arrivavano gli strilli… Quella
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si avvicina al punto dove è il barone mentre
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non avere una casa dove andare, il vizio di
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di scegliere un posto dove ci sia il sole
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Natale!» ¶ «E la sposa dove l’hai messa?» ¶ «Eravamo
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da me?» ¶ «Ma ora dove stai andando?» ¶ «Saranno un
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davvero». ¶ «Non mi dici dove stai andando?» ¶ «No. Non
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me l’aspettavo… grazie. Dove andate a Capodanno?» ¶ «Olga
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nostre idee a condurci dove dobbiamo arrivare. Dove vogliamo
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condurci dove dobbiamo arrivare. Dove vogliamo fermarci». ¶ «Come Ulisse
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Altrimenti sto in Toscana, dove verrai anche tu». ¶ «Mi
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al trasloco senza sapere dove sarei andata. Leggevo le
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L’avevo già sentito. Dove, da chi? Mia madre
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aveva fatto da allora? Dove era stato? Che cosa
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qui, a casa… Sa dove abitiamo? Sì… venga sabato
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carta di giornali da dove l’avevo tolta, per
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eri. Dov’eri, papà? Dove sei stato in tutti
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forse tornato in America. Dove ti cercavo? Ma tu
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ero io…» ¶ Si irritò. «Dove? Dove, in nome del
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io…» ¶ Si irritò. «Dove? Dove, in nome del cielo
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me la ricordavo: chissà dove eravamo». Mentre sfogliava le
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di non aver sentito. «Dove vivi, ora?» ¶ «Carolina e
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famiglia di pazzi. E dove? Tu e tua figlia
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ti prego. Non so dove andare. Sono in mezzo
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tre anni». ¶ «In montagna, dove?» ¶ «Non me lo ricordo
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poteva vederla». ¶ «E da dove?» lo incalzò Rinaldi. ¶ «Dalla
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in un posto magnifico, dove guarirà». ¶ «Sì… poi ci
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parco e un castello dove ritrovare memoria e allegria