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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «doveva»

nautoretestoannoconcordanza
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cosa. Un fatto grave doveva essere successo, ma cosa
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i territori della pace doveva riprendere il fucile e
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occasione lui diceva che doveva andarsene, che si era
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suoi figli, di cui doveva prendersi cura. ¶ «Lei ha
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l’invasione della Carnia doveva essere incominciata in ogni
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partigiani. E allora, come doveva metterla? Non lo sapeva
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responsabilità del presidio, e doveva in ogni modo cercare
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rimaneva, e a cui doveva pensare, era soltanto la
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i partigiani, che peraltro doveva ancora incominciare, non era
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più di Gavrila, e doveva per forza coltivare una
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evitare. Sapeva che non doveva entrare fino in fondo
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posto sbagliato, perché non doveva trovarsi lì, a ubriacarsi
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a un certo punto, doveva riprendere il suo carro
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cui uno come lui doveva essere consapevole e bene
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fronte a cose siffatte, doveva stare là, col gruppo
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era nell’aria, che doveva avvenire per forza, prima
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era finita, e lei doveva badare soltanto a Ghirei
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con una vagabonda. Si doveva capire che quando stava
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esso? No, neanche lì doveva permettere al suo pensiero
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avevano le ali, e doveva essere possibile sorprenderli e
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solo teorica che non doveva fidarsi di nessuno, ma
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presenza e scomparire. Ci doveva essere in paese chi
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di prima sentiva che doveva vegliare e impegnarsi perché
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sulla Germania, e quale doveva essere ormai lo stato
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era un nemico e doveva essere respinto con tutte
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stessa. Così ci si doveva comportare con un nemico
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Rodomonte. Era imbarazzato. Cosa doveva fare? Cosa mai gli
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accorgesse. Decise che lei doveva continuare a crederlo fiero
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A quel punto si doveva arrivare, era inevitabile, e
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cosa? ¶ «Vecchia, Alda non doveva andare dalla cugina. Doveva
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doveva andare dalla cugina. Doveva essere qui. Noi kazàki
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e Ghirei. La faccenda doveva restare seppellita lì dentro
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pezza, di cui nessuno doveva accorgersi che era stata
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di padre e che doveva proteggere sua madre e
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tramontate da secoli. Cosa doveva fare, allora? Che decisione
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fare, allora? Che decisione doveva prendere? Non lo sapeva
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scuola di guerra, ma doveva comandare il presidio perché
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una via di salvezza doveva esistere per forza. La
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Urvàn pensò che quello doveva essere uno che aveva
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del fatto che si doveva la scoperta della spia
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gli dava nulla, e doveva prendersi ogni cosa dove
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sparare su di loro. Doveva farlo. O loro o
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in che cosa si doveva sperare, altrimenti, di fronte
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che l’uomo moderno doveva abituarsi a vivere senza
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ora, perché il giovane doveva dormire. Una notte passarono
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il suo primo pensiero doveva essere per lei. Continuava
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anche da lì, Urvàn doveva vivere nascosto. Doveva lasciare
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Urvàn doveva vivere nascosto. Doveva lasciare che il kazàk
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come poteva, e lui doveva pensare soltanto a loro
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Forse neanche il Padreterno doveva capirci più niente, ormai
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enigmatica, d’incerta provenienza, doveva anche disporre di veleni
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ciprie e i belletti, doveva tenere pronta anche la
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presidio, ormai, e lui doveva sapere e decidere ciò
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decidere ciò che si doveva fare in ogni circostanza
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loro. Una qualche speranza doveva pure esistere, era richiesta
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morire del tutto, e doveva per forza possedere una
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si parlava più. Vento doveva aver lasciato le brigate
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ed ora anche lui doveva essere un profugo, un
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sua vita, sapendo che doveva combattere fino in fondo
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cosa con estrema chiarezza. Doveva vender cara la pelle
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e cosa sapessero fare. Doveva vendicare tanti amici morti
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non lo erano più. Doveva accontentarsi di quella patria
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aveva perso anche quella. Doveva ritrovarlo, non poteva essere