Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

un cavagno da vendemmia due povere donne da Monticello

e spediti; poi per due tre giorni non chiudevano

mi disse che, delle due, preferiva la musica. Mettersi

di lui dicevamo: Quei due non si parlano mica

ero andato. Era a due passi dalla casa del

alla madonna. Chi dei due frega l’altro? ¶ – Si

ieri per strada incontrando due ragazzi che tormentavano una

Facevamo male tutt’e due. Lasciale vivere le bestie

Una che ha già due cascine e il negozio

il sentiero tra i due rialti erbosi. Adesso ci

era comparsa una donna, due donne, sottane nere, una

delle volte tardava. ¶ Delle due quella che aveva legato

su una zappa? ¶ Le due donne guardarono da me

lui. – È stato sottoterra due inverni… ¶ Quando franammo tra

aveva a casa un due di picche e un

un anno dopo – con due fratelli che stavano alla

tant’erano fuorimano. I due uomini lavoravano forte, sfiancavano

incolto, aveva trovato altri due morti sui pianori di

sui pianori di Gaminella, due spie repubblichine, testa schiacciata

non avevo incrociato che due macchine: andavano alla costa

i tronchi grassi di due cacti nella conca sotto

si era sbagliato. Quei due morti di Gaminella furono

di sangue. Probabilmente questi due hanno fatto davvero la

voglia di parlarne. ¶ I due morti non si poteva

Gennaro che uno dei due aveva al collo, il

fatta senza di lui due anni fa da un

funzione – sepoltura solenne alle due vittime, comizio e pubblico

di ragazzi avevano catturato due zingari che da mesi

militi. Poi uno dei due, che aveva una bella

stendono… Li abbiamo dissotterrati due anni fa, e subito

sepoltura cristiana a quei due giovani ignoti, barbaramente trucidati

della repubblica e di due spie della repubblica. Se

divertirsi a tutt’e due e che Silvia era

disse Nuto, – le altre due non erano niente. L

piú bella di loro due e della madre insieme

tutti in cucina – le due donne, Cirino, e massaro

tirammo il vino, mangiammo due volte il tacchino e

gli aveva fatto le due figlie; fatta da poco

Passai il pianerottolo, traversai due stanze scure, piene di

sorvegliava dalla vigna, le due donne lo chiamavano, lo

c’era una zucca, due bicchieri e una treccia

colorate ci stanno in due soldi, mi vergognai, e

Irene, ma tutt’e due figuravano piú della matrigna

guardavo come si guarda due pesche troppo alte sul

ribaltare un biroccino con due dentro. Ma adesso ci

disse quel tale. – Sono due donne. Vanno a giornata

castagna d’india, con due lame a scatto e

nessuno? – sentii chiamare. Erano due ufficiali di Nizza che

figlie ne aveva già due, e quando fossi un

il casotto di Gaminella – due stanze e una stalla

aver parlato a quei due ufficiali, di non avergli

Sapeva la storia dei due che avevano mangiato il

al sole, rompeva in due la sigaretta e accendevamo

di un anno o due, e certe volte faceva

Nido, e Canelli. ¶ Quelle due figlie del sor Matteo

tenere, – diceva il massaro, – due ragazze cosí. ¶ Io stavo

lack? qual è dei due che ti manca? ¶ Ho

potuti uscire da noi due – da quei suoi fianchi

spesso. Venivamo tutti e due da chi sa dove

della Mora, di loro due, della signora Elvira, si

carrozza a tiro da due, coi domestici, e giocavano

predellino. Poi aiutò le due ragazze a scendere; stavano

era la stanza, i due mazzi di fiori e

nella neve. Qui i due uomini fumavano il sigaro

un certo punto i due sigari ci cadevano ai

filo a tutt’e due, e sperando di prendersi

altri piú pericolosi. I due ufficiali, per esempio, quelli

rideva, scherzava, ribatteva coi due. Quando ripassavano, nell’odore

Matteo e le altre due facevano le cose piú

soltanto che tutt’e due fossero a casa all

sorella, ma quando da due giorni non la chiamavano

cambiavano Irene di letto due volte al giorno, lei

bere a tutti e due. Discorrevamo. Qualcuno mi dava

faceva parlare. Andavamo come due frati sotto la lea

non so – e in due giorni mi aveva trovato

madama aveva detto che due solchi di patate eran

Genova. Sapevo che fra due anni avrei preso anch

nessuno. Si seppe poi due giorni dopo dov’era

ballare. ¶ La corsa passò due volte, in discesa e

Le vidi tutte e due nel chiaro dell’acetilene

i neri fucilarono i due ragazzi sotto il platano

lo nascondessero nella riva. Due giorni dopo la brigata

ordini. Te ne daremo. ¶ Due mesi dopo – la fine

i tedeschi. ¶ – Sono venuti due ragazzi a prendermi al

e portato con sé due ragazzi dei migliori. Adesso

sentenza e disse a due di condurla fuori. Erano

trovino? hanno trovato quei due… ¶ Nuto s’era seduto