Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

una davvero grande, forse due metri... forse anche di

anche di più, diciamo due metri per uno, un

rettangolo di vetro lungo due metri... ¶ Il signor Rail

Quella puttana era bellissima”. ¶ Due pensieri non riempiono che

aveva stampate negli occhi due immagini: il volto di

entrate negli occhi, quelle due immagini, come l’istantanea

quell’odore. Alla deriva. ¶ Due stanze più in là

era qualcosa, tra quei due, qualcosa che in verità

del tubo, piegati in due, a cercare tutta quella

cosa diavolo fanno quei due, in mezzo alla campagna

scarpe, in un angolo, due paia, nere, sfinite. ¶ Jobbard

Pietroburgo non più di due ore e mezzo prima

di stabilire tra le due cose un nesso sufficientemente

lì i casi sono due: o è in pace

po’ meno. ¶ – Cinque? ¶ – Diciamo due... poi se ne scappa

ne scappa qualcun’altra... ¶ – Due? ¶ – Due. ¶ Pehnt scese dalla

scappa qualcun’altra... ¶ – Due? ¶ – Due. ¶ Pehnt scese dalla sedia

Cosa c’è dopo due sette nove? ¶ Pekisch stava

alzò nemmeno la testa. ¶ – Due otto zero. ¶ – Grazie. ¶ – Prego

non aveva più di due giorni, infagottato in una

giacca eternamente troppo grande. ¶ DUE ¶ 1 ¶ Jun stava con il

al letto di quei due – quand’è così è

era, per tutt’e due, ancora una volta, lo

ferro in corsa su due binari, sequela precisa di

ne hanno, per prudenza, due): Novelty, Sans Pareil, Perseverance

quella bomba innescata su due binari di ferro, gli

il piacere – tutt’e due a inseguirsi dentro il

in corsa furibonda su due lame di ferro, e

velocità sul nulla di due binari di ferro con

di Liverpool in sole due ore e ventitré minuti

dell’umanofono. Gli altri due fa diesis (signor Wouk

fare alla musica. Pronti? ¶ Due ore dopo se ne

sua pipa per misurare due distanze, sorrise soddisfatto, si

immobili e silenziosi come due lapidi. ¶ – E poi Jun

alzò e rivolto ai due ospiti disse ¶ – I signori

bene, signor Rail: voi due potrete anche non parlarne

la butterà infine su due rotaie perché esploda la

gli occhi e avrà due rotaie davanti per sapere

silenzio più totale i due signori venuti dalla capitale

esattezza vergine dei suoi due binari. ¶ Elisabeth. ¶ Aveva solo

ben lo sapevano i due uomini venuti dalla capitale

che no. Innanzitutto noi due non moriremo mai, e

forse per Natale quei due binari... ¶ – Scherzavo, signor Rail

anno, un anno intero, due, al massimo, e io

centimetro, si potrebbero fare due aggiustature... ¶ – Non si accorcia

aveva sempre vissuto in due stanze, al pianterreno della

volte la vita. I due figli di Rol e

son passati. Tutt’e due stavano in piedi, davanti

la signora Dodds, come due quadri incorniciati dalla finestra

Il signor Rail aveva due calici di cristallo in

della vita costituivano le due affilate lame, sempre più

nera. Fermi, tutt’e due. E muti. Non avevano

L’assoluta stupidità delle due cose lo tranquillizzava. Il

con l’inchiostro nero, due cose: lo schizzo di

Alla fine furono proclamati due vincitori. Il primo si

anni. Alto, bruno, con due occhi strani. Una lunga

a salvarne una su due... più o meno... ¶ – Chi

per un po’, quei due, uno davanti all’altro

musiche ne aveva inventate due, e questa era la

divise la banda in due e organizzò tutto per

e poi tutt’e due avrebbero continuato, sempre dritto

strana intimità di quelle due rotaie. La certezza di

trenta passi. Divide in due il paese. Di qua

ci sono dodici uomini. Due file di sei uomini

sono altri dodici uomini. Due file di sei uomini

come le dita di due mani che si cercano

una burrasca, come i due proiettili di un solo

dove si mescoleranno le due nuvole sonore (come sarà

bestemmiando Dio, spezzato in due dal male bastardo, e

sentirli distintamente, tutt’e due, contemporaneamente, ma distinti – c

che avanzava lentamente dai due estremi della città, su

di ognuno, quando quelle due maree di suoni finiranno

di minuti fra quei due, l’uomo del treno

ginocchio, si piegò in due e porse la testa

lentezza con cui quei due minuscoli eserciti di suoni

addosso all’altro, le due nuvole di suoni – lo

si mescolano a quei due, limpidissimi, che stanno per

danno le spalle i due piccoli eserciti di note

loro il tempo / le due mani di Jun, una

la testa aperta in due, usciva sangue e altra

Più presto che puoi. ¶ Due giorni dopo Jun si

non moriremo mai, noi due. Era vero? ¶ Andavano e

ingegnere, tornando continuamente su due espressioni che dovevano parergli

passerelle, in fila per due. Una processione che non

Si fermò tutto, mancavano due mesi all’inaugurazione e

enorme? Ce n’è due, di organi. Ce n

una cosa da nulla. Due sorveglianti erano corsi immediatamente

a piangere, lì, su due piedi, senza sapere bene

fine si piegò in due, vinto per sempre, gli

gli si ruppe in due la spina dorsale, schiantata

assicurare uno solo dei due orecchi. Preferibilmente il destro

e rise / ¶ Mancavano ancora due ore alla partenza della

Il signor Rail aveva due ore di tempo, anche

caro signor Rail / ¶ Per due ore il signor Rail

E rimanemmo tutti e due laggiù, a Morivar. Ci

io non dimenticherò mai due cose: le sue labbra

che si amarono, quei due, in quel modo strambo

ridendo. Addio.) ¶ SEI ¶ 1 ¶ – 4200 uno... 4200 due...... ¶ – 4600! ¶ – 4600 al signore in fondo

sala, grazie signore, 4600...... 4600 uno... 4600 due...... siamo a 4600, gentili signori

siamo fermi a 4600, signori... 4600 due...... 4600 ¶ – 5000! ¶ – 5000! Vedo che finalmente lor

signore... Siamo a 5400..... 5400 uno... 5400 due... ¶ Quando misero all’asta

a lungo conteso da due signori che sembravano essersene

continuare per ore, quei due. L’interruppe l’imprevedibile

hanno giusto lasciato i due che ha sotto le

Aiuto. ¶ La cosa succedeva due, tre volte l’anno

Sì. Una sull’altra. Due orchestre diverse. ¶ – Oddio. ¶ Ovviamente

guardò e mi disse due cose: Tu sei troppo

viste tante, ma solo due cose sono riuscite a