Alessandro Baricco, Senza sangue, 2002

il figlio. Erano bambini, due bambini. ¶ Al bivio del

lui, disse uno dei due seduti dietro. Adesso avrà

sta puttana. Sentì altri due colpi arrivare dalla fattoria

lercio e ai piedi due scarpe da montagna, enormi

gambe perfettamente appaiate, le due cosce morbidamente unite, le

unite, le ginocchia come due tazze in bilico una

pioggia di colpi, i due rimasero immobili, a fissarsi

tetto, e le sue due figlie coi capelli rasati

quattro anni di guerra? Due volte. Non mi piace

io ho sparato solo due volte, una era di

ne stavano fuggendo, noi due là dentro, lui mi

guerra io ho sparato due volte, la prima era

Per un attimo i due uomini si guardarono negli

gambe, niente. ¶ Tito fece due passi verso di lui

rumore faceva. Spostò altre due ceste. Era una piccola

Lo stava fissando, con due occhi immobili che brillavano

Tirò su il muso, due volte. L’uomo fece

dell’uomo, si addormentò. ¶ due ¶ Al semaforo scattò il

sul biglietto: ¶ – Sì, ha due 8 messi in posizione simmetrica

fronte all’altra. Ordinarono due bicchieri di vino. La

morto nel suo letto, due anni dopo quella storia

uno sguardo su quei due. Erano una coppia strana

avevano i gesti di due che si conoscevano. Ma

per piacergli. Nessuno dei due aveva anelli alle dita

in tasca avesse infilato due pietre. Pensò alla gente

accadendo. È difficile vedere due vecchi a un tavolo

e così vide che due ragazzi, seduti lì vicino

uomo, e uno dei due rideva. Allora gli gridò

piccoli. ¶ – Chi sono quei due? – chiese la signora che

capì che parlava dei due vecchi, là, al tavolo

si voltò verso i due vecchi e rimase un

liberato. Lei aspettò. Dopo due mesi finì ad annunciare

stanza e nessuno dei due fece il gesto di

gambe perfettamente appaiate, le due cosce morbidamente unite, le

unite, le ginocchia come due tazze in bilico una