Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

nell’Apua che i due grandi ebbero le visioni

conversazioni letterarie fra i due fratelli erano notevolmente concitate

stato diligentemente frugato dai due poeti. Fu in una

lume della bugia, i due poeti intravidero appeso al

predato qualche cosa. ¶ I due poeti all’incerto chiarore

gli attenti occhi dei due fratelli. Lo strofinarono ancora

troppo tardi chè i due avevano già scantonato e

flagello, fu sopra i due fratelli, li afferrò entrambi

del candeliere disse ai due fratelli: ¶ - Ragazzi garbati, non

ordine nella cassa. ¶ Ai due poeti fu dato un

e le scrivevo: «Noi due poveri uccellini vivremo di

s’incontrarono più. ¶ I due Ceccardi furono un tempo

diligenti, accurate indagini i due fratelli furono identificati, ma

domicilio, chè erano come due uccelli senza nido. ¶ Una

prese; e con ai due lati della porta di

ai lati della porta due bombole di petrolio ripiene

Gli zii di Pilade, due vecchi nodosi aggobbiti dalla

il Monco, ne portava due soli, di giù, dalla

attesa, passarono dal Borgo due amici apuani; scendevano giù

al poeta, indicò ai due ignoti l’osteria del

dello Sport». ¶ Mentre i due amici scendevano giù a

accennavano alle spalle i due strani ospiti. ¶ Giunti all

ambasciata. ¶ - Dite a quei due sciagurati, che il poeta

li riconobbe alla voce: due apuani! Si gettò loro

notte profonda: forse le due del mattino. Ci sedemmo

della porta suonò e due individui chiesero di bere

apuano vale a dire due volte pagano. ¶ E allora

Apua. ¶ Di lì a due giorni Ceccardo raggiungeva il

formazione di testuggine, su due bagheri mezzo sgangherati. Sul

fiaccole ardenti, fino alle due colonne romane: il luogo

testa sollevata di sopra due guanciali era enormemente drammatica

i capelli arruffati come due ciuffi di erba marina

il n. 3, ci son due letti rifatti. ¶ La battaglia

s’illuminava di più; due grandi occhi neri si

apuano, ci sedemmo ai due tavoli degli onorevoli, che

discorso senza dividersi in due; il «querulo avvocato» ridusse

afferma: Apuani: vale dire due volte italiani. Perchè quell

del poeta e i due occhi pieni di tristezza

carraresi! ¶ Gli apuani dei due versanti avvertiti della scomparsa

Voi, a guisa di due velocissime cacciatorpediniere spingerete l

di pece tedesca. Per due buone ore a me

su ampio cartone pergamenato, due grandi aquile imperiali a

un enorme vomere, alzava due solchi di acqua. La

Pelago una francescana colazione; due uova sode ed un

teneva sulle mani sbiancate due lire d’argento, le

Shelley, Ceccardo disse ai due: - Scopritevi! - Poi, quasi che

amici, alla gloria? ¶ I due rispondevano in coro: - Ma

tuo destino! - È passata due volte stamani! - Andrà come

difilati nell’ultima saletta. Due signori salutarono il poeta

forte: ¶ - Le maschere. ¶ I due per troncare a metà

un uccellino ferito. Con due soldi si prese quella

rasserenato governò entrambi con due fogliette di radicchio... ¶ Ma

ligure, che portava su due grandi nastri rossi, la