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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

concordanze di «dì»

nautoretestoannoconcordanza
1
1449
Puledri magri, e corde di stambecco ¶ Si trovano alla
2
1449
fiume Lete; ¶ Stà cosa di vertù fra gambe al
3
1449
uomo in becco. ¶ Sangue di more, e latte di
4
1449
di more, e latte di scalogni ¶ Fecion sì grande
5
1449
Dormire al Sol Lion di State è reo, ¶ Ch
6
1449
per passare il fango di Milano, ¶ Vanno avvisati co
7
1449
mature, ¶ E la crudezza di Neron Romano, ¶ Han dato
8
1449
Scipion menò 'l Duca di Stricch ¶ A fargli rincarar
9
1449
da ceri, e spalle di formiche, ¶ E ugna sanguinose
10
1449
Frate, ¶ Che fa 'l quattro, o cinque magne
11
1449
Lupo manino ¶ Subito diè di piglio a uno Agnello
12
1449
granchi, e grilli, ¶ Grugni di pulci, e di farfalle
13
1449
Grugni di pulci, e di farfalle fritte, ¶ Suon di
14
1449
di farfalle fritte, ¶ Suon di campane, chiaman pitte, pitte
15
1449
I lendini apparecchian Gottimbrilli ¶ Di cimici, e ranocchie sottoscritte
16
1449
aguzzi alquanto l'appetito, ¶ Di cacio, e buon prosciutto
17
1449
Per farsi una ghirlanda di viole. ¶ E 'l mio
18
1449
messe ¶ Per l'anima di cento Storioni: ¶ E uno
19
1449
Zucchero verde, e manze di Scolari, ¶ Agresto bianco, e
20
1449
Grimaldei pesti, e prava di ragazzo, ¶ Salsiccia, pastinache, e
21
1449
Marcorella, ¶ E due teste di bue senza cervella ¶ Fecion
22
1449
se potranno, s'usciran di mezzo ¶ Quietandogli cento Caponsacchi
23
1449
solletico. ¶ CXVIII ¶ Il Re di Francia, e 'l Conte
24
1449
Fanno guerra alle mosche di Ferrara. ¶ Chi non ha
25
1449
Chiaman Vulcan a far di ciò vendetta. ¶ Non so
26
1449
la berretta ¶ Del Doge di Vinegia, e il Re
27
1449
Vinegia, e il Re di Scozia ¶ Sono iti alla
28
1449
Diciotto canne d'alito di grana ¶ In sul treppiè
29
1449
E 'l Romitorio poi di Pietra Pana ¶ Con molte
30
1449
il can della Giudecca ¶ Di ben dugento armarono una
31
1449
occhi a un sonar di corno ¶ Quando i Barbogi
32
1449
si vede. ¶ CXXI ¶ Cuor di Lione, e barbe di
33
1449
di Lione, e barbe di spinaci, ¶ Acqua di fabbri
34
1449
barbe di spinaci, ¶ Acqua di fabbri, e chiocciole d
35
1449
a ciascuno. ¶ Nel pian di Mont'al pruno ¶ Cantan
36
1449
sei infreddato, o senti di catarro, ¶ Stilla un pertugio
37
1449
e spelda, e semola di farro, ¶ Cardi usa fritti
38
1449
usa fritti in olio di ramarro ¶ Con seme di
39
1449
di ramarro ¶ Con seme di spinaci un'oncia pesa
40
1449
su n'una pelle di spinoso, ¶ Col pelo in
41
1449
trovo, che le pillole di gera ¶ Fanno cantare i
42
1449
veduti armeggiare in Riviera, ¶ Di lendini portando la bandiera
43
1449
il più grasso. ¶ Andandosi di passo, ¶ Dicean cantando, o
44
1449
Quando in corazza coperta di ruggine ¶ Vidi villani partir
45
1449
fui dentro alla porta di palazzo, ¶ Temendo di morir
46
1449
porta di palazzo, ¶ Temendo di morir nel caso scuro
47
1449
paletta ¶ Fecer lor riverenza di berretta; ¶ E le Ghiandaje
48
1449
Toscanelli ¶ Presono una nidiata di baccelli, ¶ Fra 'l corso
49
1449
allotta; ¶ E l'Ampolla di Napoli s'è rotta
50
1449
Sicchè gli è me' di rimondare i pozzi; ¶ Ma
51
1449
mai Cicogna ¶ Lussuriosa, uscita di Scorpione; ¶ E quanta gente
52
1449
Con una borsa piena di Tornesi, ¶ E con duo
53
1449
oro, e un torsel di panno, ¶ E due balestre
54
1449
Femmine, e maschi, che di ciò fu cieca. ¶ Và
55
1449
sarà questo. ¶ XCV ¶ Pastor di santa Chiesa, ogni costume
56
1449
sparpagli freddò col cul di Gallo ¶ In vetro d
57
1449
vetro d'alte tazze di cristallo; ¶ S'empirebbe di
58
1449
di cristallo; ¶ S'empirebbe di ciò nuovo volume: ¶ Serpenti
59
1449
ritti: ¶ Poi quando fui di là da Mont'al
60
1449
tutti i Frigolani ¶ Menando di virtù rabbia serena ¶ Per
61
1449
XCVII ¶ Trovasi nelle storie di Platone ¶ Ubi tractantur multae
62
1449
accorse: ¶ Trasse le man di pasta, e quivi corse
63
1449
colla rocca mi ferì di taglio, ¶ Il burro, che
64
1449
un pulcin, che fu di Donna Andruccia: ¶ Sicchè si
65
1449
Me ne partì morendomi di sete, ¶ E per non
66
1449
armato, e buon vin di cantina, ¶ Ungar, Boemi, Tartari
67
1449
pien tutto il Posciajo di lor orina; ¶ Meuccio, con
68
1449
Acciò che questa gente di fuori eschi, ¶ Che ha
69
1449
eschi, ¶ Che ha fatto di Siena una cucina: ¶ Cadere
70
1449
E morrete nel fin di suo veleno: ¶ Vostri nimici
71
1449
danno. ¶ C ¶ Sospiri azzurri di speranze bianche ¶ Mi vengon
72
1449
Inghilterra, ¶ Ch'arebbe fatto di lui cento pezzi, ¶ Se
73
1449
un Nibbio lo levò di terra: ¶ Dice Cato, e
74
1449
più lattaiuoli, o men di un bue? ¶ O Maestro
75
1449
calvello ¶ Con un vaglio di buchi larghi, e rari
76
1449
se ne farebbe il con ello? ¶ Ancor ti
77
1449
le botte, ¶ L'Alfana di Mambrina esser cavalla; ¶ Ben
78
1449
coregge è lor usanza ¶ Di farsi senza fibbia, e
79
1449
fà pestare un Monamì di Franza, ¶ E bollito nel
80
1449
uccelletti stanno nella valle ¶ Di Pietra mala, e dicon
81
1449
Donne leggiadre, e fior di Primavera, ¶ Camaldolesi, Lombardi, e
82
1449
disarmati ¶ Sono i fornaj di tutte le lor pale
83
1449
de' Preti. ¶ O viso di Medusa, or mi soccorri
84
1449
Aringhe fresche, e fior di Camamilla, ¶ Mosche assetate, e
85
1449
tesoro de' Sanniti: ¶ Consigliovvi di questo la Sibilla? ¶ Tal
86
1449
soprassoma; ¶ Muovasi dall'estremo di Galizia ¶ Il fumo degli
87
1449
i letti portar via di peso. ¶ Se i Nenci
88
1449
anno, ¶ Che tu vedrai di Topi un gran flagello
89
1449
CIX ¶ La velenosa coda di Scorpione, ¶ Per cui Fetonte
90
1449
il cor nel petto di Catone, ¶ Nè trovo mal
91
1449
Più volte ho lagrimato di dolcezza ¶ D'uno starnuto
92
1449
Dario non fè mai di sua ricchezza: ¶ O cieca
93
1449
Quattro carati d'alito di Drago. ¶ CX ¶ Braccia Sanesi
94
1449
funghi secchi, ¶ Con forche di Pedanti Marchigiani; ¶ Mi rimembran
95
1449
Però nessun si vanti ¶ Di pigliar bene sciloppi acetosi
96
1449
molte Aringhe son morte di sete, ¶ E i ragnateli
97
1449
de' tragnateli, in val di Stento ¶ È buon da
98
1449
come tu non puoi ¶ Di favagello adoperar l'unguento
99
1449
spento, ¶ Porta un boccal di vino, e quattro gotti
100
1449
predicare ¶ In un campo di biacca a i Bavalischi
101
1449
oggi, ¶ E caverotti poi di contumace? ¶ Dico di sì
102
1449
poi di contumace? ¶ Dico di sì, se tu passi
103
1449
finocchi: ¶ E una pera di centocchio pazza ¶ S'andava
104
1449
rammaricando, ¶ Che beon vin di sì cattiva razza. ¶ E
105
1449
da San Salvi, ¶ Lasagne di Tedeschi, uomini calvi, ¶ E
106
1449
Ne domandava una coppia di pane. ¶ LXXIX ¶ Io trovo
107
1449
crucce, ¶ E 'l Frullana di suo paghi lo scotto
108
1449
s'empiean le capperucce ¶ Di dietro a Pier Frustà
109
1449
i denar più che di trotto. ¶ Dice nel sesto
110
1449
gli orecchi; ¶ Togli Orichico di punte di stecchi, ¶ E
111
1449
Togli Orichico di punte di stecchi, ¶ E 'mpiastrati i
112
1449
fa che 'n quel punto non ti specchi
113
1449
mal del dilombato: ¶ Usa di ber con un bicchier
114
1449
ber con un bicchier di stagno, ¶ E gioveratti molto
115
1449
alle ginocchia un bagno ¶ Di gusci di fagiuoli, e
116
1449
un bagno ¶ Di gusci di fagiuoli, e di baccelli
117
1449
gusci di fagiuoli, e di baccelli. ¶ Stilla tre Pipistrelli
118
1449
al suono, ¶ Con orli di gran frangie, e di
119
1449
di gran frangie, e di velluto, ¶ E poscia d
120
1449
Notando giù ne vien di norma, in norma ¶ Pur
121
1449
del Frate ¶ Fussimo un colle coltella in mano
122
1449
Arezzo fien serrate; ¶ Quanti , quante notti son passate
123
1449
a te quarantaduo cartate. ¶ Di quei Pisan, che pagar
124
1449
Ma fa che tu di ciò, non sii Medusa
125
1449
sette in sul posciajo, ¶ Di che i tacciosi andaro
126
1449
non si suole, ¶ Quei di Pincerna, ch'è l
127
1449
cuoco, e la Badessa ¶ Di pippion tronfi fanno gran
128
1449
guardi dalle Brussignacche, ¶ Rame di trombe, e carne di
129
1449
di trombe, e carne di salsiccia, ¶ E legname gentil
130
1449
Montalbano, ¶ Disertarono un campo di lupini: ¶ Ferraù si menava
131
1449
Mariano, ¶ Che distillava barbe di Tartufi, ¶ Per guarir del
132
1449
Innanzi a i Barbareschi di Cicilia; ¶ Non dando biada
133
1449
Non dando biada il della vigilia, ¶ Che 'ntrava
134
1449
Che 'ntrava il Podestà di Sinigaglia: ¶ Ossa, e biscotto
135
1449
malfattor, che disse, Remendemini; ¶ Di là dal Confitemini ¶ Dove
136
1449
Che seminò quel traditor di Giuda; ¶ Dove Atteon vide
137
1449
fè quistion co' birri di Bertoldo; ¶ Che n'ebbon
138
1449
ell'ha smarriti: ¶ Battagli di campane rivestiti, ¶ A suora
139
1449
alle man duri partiti: ¶ Di ciò forte sospetta il
140
1449
batassa, ¶ Che fù un per conciar male Orvieto
141
1449
XC ¶ Il gran romor di Francia, e d'Inghilterra
142
1449
Pel gran minaccio uscito di Volterra: ¶ E vi fu
143
1449
Chiocciole arrosto, e baccei di guaime, ¶ Guariron mona Ciola
144
1449
le novelle. ¶ Monte Morel di fuor tutto fumava ¶ Pel
145
1449
cappuccio, ¶ V'accennerei quando di quà partisse, ¶ Com'a
146
1449
faceva Ulisse. ¶ LXIII ¶ Fanti di Sala, e fave di
147
1449
di Sala, e fave di Cucina ¶ In Altopascio mai
148
1449
tu non fussi mastro di cazzuola, ¶ Ch'avessi spenti
149
1449
nella calcina; ¶ O quel preso avessi medicina, ¶ Con
150
1449
medicina, ¶ Con far cristei di fior di petacciuola; ¶ E
151
1449
far cristei di fior di petacciuola; ¶ E durandoti ancor
152
1449
Bei Risagallo, e pianto di Gallina. ¶ Non fè tal
153
1449
a chi mangia carne di Bestriccola, ¶ Ch'a ogni
154
1449
briccola. ¶ LXIV ¶ Il sesto quattordici d'Arezzo ¶ Sul
155
1449
d'Arezzo ¶ Sul pian di terza, che Mugnon sonava
156
1449
a uccellare una stagione ¶ Di mezza notte in sul
157
1449
Veniziani ¶ Compraron l'interame di tal fiera ¶ Per levarlo
158
1449
ha fatto una bandiera ¶ Di maestri di stacci, e
159
1449
una bandiera ¶ Di maestri di stacci, e di magnani
160
1449
maestri di stacci, e di magnani, ¶ E di scappuccini
161
1449
e di magnani, ¶ E di scappuccini arma una galera
162
1449
perch'ella non pera, ¶ Di mele cotte provvede la
163
1449
Frate Stoppa. ¶ LXVI ¶ Fronde di funghi, e fior di
164
1449
di funghi, e fior di Susimanno ¶ Popon d'orto
165
1449
d'orto, e lattughe di contado ¶ Fecion accorto l
166
1449
danno; ¶ E i pescator di Fiesole lo sanno, ¶ Ed
167
1449
e sciolti gli hanno di molti emoli, ¶ Prelati muti
168
1449
e Cacio scapezzone, ¶ Vin di Barletta, e carne di
169
1449
di Barletta, e carne di Montone. ¶ LXVII ¶ La stella
170
1449
Vidi nel bel seren di mezzo giorno, ¶ Ond'io
171
1449
Che rincaron l'anguille di Bolsena; ¶ Chi cercasse con
172
1449
in Camerata ¶ Con sugo di bambagia in una cesta
173
1449
lo vendeva in scambio di Giuncata. ¶ Questa cosa è
174
1449
Perchè non piova il di Berlingaccio. ¶ Accademici, Stoici
175
1449
non piova il dì di Berlingaccio. ¶ Accademici, Stoici, e
176
1449
Stoici, e Epicuri ¶ Vestiti di color di fior di
177
1449
Epicuri ¶ Vestiti di color di fior di pesco, ¶ Vogliono
178
1449
di color di fior di pesco, ¶ Vogliono i Berriquoccoli
179
1449
LXX ¶ Le rubeste cazzuole di Mugnone, ¶ E mastro Serze
180
1449
a galla in guazzeroni. ¶ Di quel tuo Braccio Sforza
181
1449
Che sconficcasti in fior di puerizia ¶ Cesare, Dario, Plato
182
1449
e Salamone. ¶ O Giunon di Cammilla, che Galizia ¶ Trugiolando
183
1449
Galizia ¶ Trugiolando la chioma di Sansone, ¶ Facesti de' Barbier
184
1449
sportello. ¶ LXXII ¶ Un nugol di Pedanti Marchigiani, ¶ Ch'avevano
185
1449
Molti ne furon scritti ¶ Di Giudici, e Pedanti sì
186
1449
LXXIII ¶ La violenta casa di Scorpione, ¶ A cui Marzocco
187
1449
Per pagar la diffalta di Giunone. ¶ Ma spenzolati in
188
1449
che guazzo, e rasciugar di lampe, ¶ Che lucon più
189
1449
più che gli occhi di Plutone. ¶ O circondata nobile
190
1449
la beffa a più di mille. ¶ Gridando spille, spille
191
1449
sì gran serra, ¶ Che di fatica eran sudate, e
192
1449
rosse: ¶ A una mandria di colombe grosse, ¶ Ch'andavano
193
1449
di seme ¶ Di ramerin di quel da far frittelle
194
1449
Avesse sgangherato l'usciolino, ¶ Di verno, tra le Squille
195
1449
E betela la notte di Befana: ¶ Ragionat'ho al
196
1449
onesto ¶ Non ritrovando il di Carnasciale, ¶ Dette una
197
1449
Non ritrovando il dì di Carnasciale, ¶ Dette una petizione
198
1449
cinque savj del bisesto. ¶ Di che come i ranocchi
199
1449
i Rovesci. ¶ LII ¶ Limatura di corna di lumaca, ¶ Vento
200
1449
LII ¶ Limatura di corna di lumaca, ¶ Vento di Fabro
201
1449
corna di lumaca, ¶ Vento di Fabro, d'Organo, e
202
1449
Fabro, d'Organo, e di rosta, ¶ Perchè mosca giammai
203
1449
al Culiseo una sopposta ¶ Di pastorale, e non di
204
1449
Di pastorale, e non di pastinaca. ¶ Nembrotto fe la
205
1449
Nembrotto fe la Torre di Babello, ¶ Per guardar l
206
1449
dal falcon celesto, ¶ Che di State non porta mai
207
1449
Mercatanti, ¶ Perugini, e famigli di Sorìa ¶ Hanno in sul
208
1449
Se Mugnon fa consiglio di segreto, ¶ Come s'è
209
1449
fia cazzata. ¶ LIV ¶ Guaine di scambietti, e cappucciai, ¶ E
210
1449
le gotte ¶ Con seme di scalogni, e fior di
211
1449
di scalogni, e fior di stai: ¶ Che colpa è
212
1449
se i Cucchiai ¶ Vanno di Giugno armati fra le
213
1449
le botte? ¶ O se di verde veston le ricotte
214
1449
Per acquistar la torre di Nembrotto: ¶ Le stelle ragionavan
215
1449
loro un gran consiglio ¶ Di far dar bando a
216
1449
Milan si mangia pan di miglio: ¶ Sì ch'io
217
1449
lumaca mattutina, ¶ E polvere di Zacchere Marzuole: ¶ E tre
218
1449
d'ombra, e tre di Sole ¶ Cotti nel sugo
219
1449
Sole ¶ Cotti nel sugo di spugna marina; ¶ Con midolla
220
1449
spugna marina; ¶ Con midolla di canna, e di saggina
221
1449
midolla di canna, e di saggina; ¶ Con questo t
222
1449
l'unguento, ¶ Vuolsi compor di cose più sottili, ¶ Che
223
1449
più sottili, ¶ Che risolva di fuor le cose drento
224
1449
le cose drento: ¶ Grasso di grilli, e gromma di
225
1449
di grilli, e gromma di barili, ¶ E sospir d
226
1449
amoroso struggimento, ¶ E rastiatura di ragion civili: ¶ E s
227
1449
bicchier d'acqua santa di Befana, ¶ Non suderai di
228
1449
di Befana, ¶ Non suderai di questa settimana. ¶ LVII ¶ Gli
229
1449
settimana. ¶ LVII ¶ Gli amorosi di Laura, e di Giove
230
1449
amorosi di Laura, e di Giove ¶ Piangon co i
231
1449
non posso patir più di vedelli: ¶ E gli Orvietani
232
1449
occhiali, ¶ O le frittate di più ragion d'uova
233
1449
giova, ¶ Che per consiglio di sciocchi sensali, ¶ Barattaron panziere
234
1449
vassalli. ¶ Però Domine Abbas di San Godenzio, ¶ Poi che
235
1449
Magnolino, ¶ Cappon perduto, calzato di verde, ¶ Pro mi faccia
236
1449
mi faccia, alla barba di chi perde. ¶ LXI ¶ Deh
237
1449
rinchiuso con sue genti ¶ Di dì; fra l'un
238
1449
con sue genti ¶ Di ; fra l'un vi
239
1449
venti. ¶ LXII ¶ Veggio venir di ver la Falterona ¶ Nebbia
240
1449
che compriate i ceci ¶ Di quattro gambi, e tre
241
1449
più ritonda ¶ Ogni natura di suo corso sferra. ¶ E
242
1449
d'Almagiesto invoco ¶ Gloria di filosofico intelletto: ¶ E questo
243
1449
segnat'A, ¶ Nelle etimologìe di Pier frustà. ¶ XXXVI ¶ Frati
244
1449
lor, noi siam vaghi di due cose, ¶ D'aceto
245
1449
D'aceto dolce, e di finocchio forte. ¶ Di poco
246
1449
e di finocchio forte. ¶ Di poco s'eran chiuse
247
1449
Lombardi. ¶ XXXVIII ¶ Tre fette di poponi, e due di
248
1449
di poponi, e due di seta, ¶ E mestole forate
249
1449
forate bergamasche, ¶ E costole di cavoli, e di lasche
250
1449
costole di cavoli, e di lasche ¶ Si fuggiron nel
251
1449
Si fuggiron nel Porto di Gaeta: ¶ E mona Ciola
252
1449
mal discreta ¶ S'empiè di berriquocoli le tasche, ¶ Sotto
253
1449
tasche, ¶ Sotto un tetto di tegoli di frasche, ¶ Dove
254
1449
un tetto di tegoli di frasche, ¶ Dove fu la
255
1449
ha le man piene di calli; ¶ E così trovo
256
1449
sconfisse i fieri Galli, ¶ Di mezza notte, e tolse
257
1449
veramente arrosto. ¶ XXXIX ¶ Ghiere di cacio, e bubbole salvatiche
258
1449
canevacci, e stocchi, ¶ Dossi di granchi, e pance di
259
1449
di granchi, e pance di ranocchi ¶ Son buon per
260
1449
Ma della fiera bestia di Perseo ¶ Si dolse Balaam
261
1449
Fiacco magogo, e barba di cipolla, ¶ Ch'aprir si
262
1449
si possa il capo di Medusa, ¶ Perchè m'hai
263
1449
musa ¶ Per uno orlicciuzzin di pan di lolla: ¶ E
264
1449
uno orlicciuzzin di pan di lolla: ¶ E 'l Re
265
1449
Volse Androgeo l'alma di Calisto, ¶ Cecina, e Filomena
266
1449
un'uovo suda, ¶ Toi di quell'acqua, e fregatel
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la corona si coprì di ruggine; ¶ E la gallina
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Conviengli avere un pò di certo fiasco ¶ Di non
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pò di certo fiasco ¶ Di non so che, ch
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imbasciadore, ¶ Una lanterna piena di savore ¶ Portavan per tributo
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il naso, che cotanto ¶ Di liquido cimurro ognor ti
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Bianco Alfani. ¶ XLV ¶ Zenzaverata di peducci fritti, ¶ E Belletti
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Il Papa aveva viso di Giostrante, ¶ E naso d
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d'Oca, e occhi di Ventriera, ¶ Mortal nimico delle
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fiera; ¶ Andandogli una schiera ¶ Di discepoli dietro d'Avicena
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matasse: ¶ E l'Erpice di Fiesole vi trasse ¶ All
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Lingue Tedesche, e occhi di Giudei, ¶ Un pentolin di
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di Giudei, ¶ Un pentolin di ventidue danari, ¶ E Giuppiter
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Con un pien sacco di lupini amari, ¶ Ch'erano
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onde Jugurtine, ¶ Colla vista di Loica digiuna. ¶ Allora il
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il Sole in segno di Scorpione. ¶ Dice nel quarto
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sonagli, e due geti di farfalla, ¶ E un cappel
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farfalla, ¶ E un cappel di paglia da sparvieri. ¶ E
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sparvieri. ¶ E venti buchi di fichi Sampieri, ¶ Pel mio
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mio farsetto, ch'è di saja gialla; ¶ Un'Arista
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volentieri. ¶ E alquanti scoppietti di pianelle, ¶ Tanto della mia
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mi manda un cartoccin di seme ¶ Di ramerin di
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un cartoccin di seme ¶ Di ramerin di quel da
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vagliazzo ch'era pien di buchi ¶ Mi fece cenno
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nuova, ¶ Parratti il Sol di Marzo un peso d
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le Marmegge ¶ Vorrebbono ogni far nuova legge. ¶ XVIII
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troverai a un filar di sorra, ¶ Come le palle
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palle hanno il cervel di borra. ¶ XIX ¶ Un Giudice
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borra. ¶ XIX ¶ Un Giudice di cause moderne, ¶ Che studiava
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avrebbe asciutto un moggio di Citerne. ¶ E la feroce
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Oloferne, ¶ Con tre pezze di panno bajo scuro, ¶ E
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perchè' Cani ¶ Il sesto di Pasqua per via
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Cani ¶ Il sesto dì di Pasqua per via buja
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XX ¶ Un gran romor di calze ricardate, ¶ E 'l
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voi tignosi. ¶ Guardatevi gottosi ¶ Di non mangiar ciriegie in
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non mangiar ciriegie in oziachi, ¶ Perchè fanno l
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fu per la riva di Parnaso, ¶ Le prediche del
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si tuffò nel Mar di Spagna. ¶ XXII ¶ Cimatura di
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di Spagna. ¶ XXII ¶ Cimatura di Nugoli stillata, ¶ E una
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vajo, ¶ E 'l rigagnol di Borgo tegolajo ¶ Mandaron pel
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mille minuzzoli ¶ Da quel di Ganimede abbandonati, ¶ Che portavan
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d'Agobbio. ¶ XXIV ¶ Sugo di Taffettà di Carnesecca, ¶ E
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XXIV ¶ Sugo di Taffettà di Carnesecca, ¶ E Lusignuoli, e
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uova sode, ¶ Molte reliquie di lupi cervieri, ¶ Hanno fatto
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rode. ¶ Sicchè a lume di lucerne spente ¶ Si cava
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Zucche scrignute, e sguardi di Ramarro, ¶ E dieci stelle
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mazzo, ¶ Tamburarono il cul di Gramolazzo ¶ Per un Mulin
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Andar vendendo un cuojo di Lione. ¶ E perchè Salomone
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fresca, ¶ Vuole una sopravesta di rugiada. ¶ Però chi troppo
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bada ¶ In sulle storie di panni d'arazza, ¶ Sogna
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d'arazza, ¶ Sogna poi di mangiar pesce di mazza
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poi di mangiar pesce di mazza. ¶ XXVIII ¶ Cappucci bianchi
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Cappucci bianchi, e bolle di Vajuolo, ¶ E un quarto
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Vajuolo, ¶ E un quarto di miglio, e un di
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di miglio, e un di bue, ¶ Fecion che 'l
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che fra i neppitelli di Plutone ¶ Già trionfava la
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corso della Luna ¶ Empiendo di cazzuole la Fortuna. ¶ XXIX
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Sentenze vecchie, e sangue di bucato ¶ Vennero in visione
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E poi gli venne di giostrar disìo, ¶ Ma egli
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fucile a lato, ¶ Che di non fare sgorbi era
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Labbra scoppiate, e risa di bertuccia, ¶ E dieci testimon
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fa ombra un manico di streglia. ¶ XXXI ¶ Se tu
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essi, ¶ Acciò che sia di tutto ben compiuto. ¶ Specchiati
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Arme, e d'Amor, di Bruti, e di Catoni
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Amor, di Bruti, e di Catoni, ¶ Con femmine, e
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Danubbio ¶ Con cento schiere di chiocciole coche, ¶ Toccando lor
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e per gli atti di Gello ¶ Ser Catanzano vide
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si faceva armata, ¶ E di pan bianco pieno una
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Deh non menate rabbia ¶ Di ciò soldati, che gli
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dipigne, ¶ Ma Galieno, specchio di quell'arte ¶ D'aria
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arte ¶ D'aria, e di fuoco le difende, e
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I ¶ Il Despoto di Quinto, e 'l gran
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Soldano, ¶ E trentasette schiere di Pollastri, ¶ Fanno coniar molti
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l'Anguille s'armaron di panziera. ¶ II ¶ Io vidi
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II ¶ Io vidi un spogliar tutte in farsetto
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diletto: ¶ Poi fra ora di cena, e irsi a
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e Granchi in Val di Pisa; ¶ E molti altri
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ne fur presi più di cento al valico; ¶ Et
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si fa troppa carne di castrone. ¶ III ¶ Se vuoi
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d'un'Anitrocco, ¶ E di Compieta il primo, e
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o jeri ¶ Gran quantità di Bugnole intarlate, ¶ Cariche di
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di Bugnole intarlate, ¶ Cariche di lupini, e di granate
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Cariche di lupini, e di granate; ¶ Però son rinviliti
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li sparvieri. ¶ La Cupola di Norcia andando al fresco
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fresco ¶ Riscontrò una Nave di frasconi, ¶ Che gli usciva
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pesco, ¶ Ch'era pieno di nidi di starnoni: ¶ Guarti
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era pieno di nidi di starnoni: ¶ Guarti da gli
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Andò gran tempo armato di corazza; ¶ Tal ch'ancor
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corazza; ¶ Tal ch'ancor di paura si scacazza, ¶ E
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che v'eran gente di scarriera, ¶ Che non volean
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zoccoli ¶ Per far colpi di lancia con Achille, ¶ Gridando
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ne vidi accender più di mille, ¶ E far grand
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mbottavan nebbia. ¶ VII ¶ Suon di campane in gelatina arrosto
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cieca, che covava ¶ Uova di Capra, ch'eran pien
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Capra, ch'eran pien di mosto. ¶ Domandando di ciò
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pien di mosto. ¶ Domandando di ciò, mi fu risposto
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mandato un per quartiere. ¶ Di poi le Cervelliere ¶ Hanno
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Il Marrobbio, che vien di Barberìa, ¶ E le mucchia
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le mucchia del Mar di Laterina, ¶ Hanno fatto venir
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Grammatica. ¶ IX ¶ Quattordici stajora di pennecchi, ¶ E una filattiera
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pennecchi, ¶ E una filattiera di Ciscranne ¶ Hanno già messo
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buoni a 'ngrassar vigne di canne, ¶ Mi disse, Sirmaigot
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vidi un gran pagliajo di prosciutti, ¶ Che cantavan la
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alle guagnel delle sardelle ¶ Di vendicarsi sopra alle scodelle
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Mappamondi, ¶ E l'Arca di Noè fra due colonne
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io risposi; io temo di Giansonne, ¶ Però ch'i
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vostra Torre, ¶ E vogliate di ciò credere a' micchi
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vicine, ¶ Che facevan quistion di due galline, ¶ Ch'erono
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grasse Cappelline, ¶ E foderolle di zibibbo fine, ¶ E poi
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E Cipollini in farsettin di grana ¶ Ballavan tutti a
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Ballavan tutti a suon di chiarentana ¶ Fra Mugnone, e
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Perchè a Siena è di legno una campana, ¶ Che
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tigner ventri in chermisi di succiole; ¶ Ma i Moscion
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Valdarno in peduli ¶ Vide di mezza notte un gran
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posata in sul Veron di Ripoli, ¶ Per poter me
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in luogo da morir di fido, ¶ E le Chiocciole
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Vedresti far gran quantità di stacci ¶ Delle gran barbe
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Morto sarìa con forme di migliacci. ¶ Però nessun s
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Però nessun s'impacci ¶ Di farci cosa, che ci
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1449
man di rape, e di navoni, ¶ E vidi per
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diventin tutti quanti rossi ¶ Di Lombardia i fossi, ¶ Per
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oste a i serragli di Ravenna, ¶ Perchè di barba
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serragli di Ravenna, ¶ Perchè di barba Babilonia è menna
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ben guarir del mal di fianco ¶ Toi spine d
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d'orso, e ossa di dalfini, ¶ E pel d
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ringiovanir i barbagianni, ¶ Cervel di gatta, e ova di
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di gatta, e ova di Lamprede, ¶ Tartufi lessi a
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quel migliaccio sia fatto di vena, ¶ Per modo tal
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ch'abbian il cul di lavandaja, ¶ Quando Fetonte abbandonò
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Con un tegame pien di buono, e paja ¶ Teso
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mi sapessi un po di vieto. ¶ E perchè non
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la testa alta piena di sudore. ¶ E se tu
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hanno il corpo pien di chiavistelli. ¶ Rompete lor gli
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E pianger quel, che di virtù si piega. ¶ Ancor
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si niega ¶ Per virtù di Saturno ir al profondo
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sostenere. ¶ CCXLIX ¶ Nel Monte di Parnaso in ogni scienza
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augurio, ¶ Che Eolo fè di Nesso, e di Mercurio
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fè di Nesso, e di Mercurio. ¶ CCL ¶ Frati minori
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in mezzo delle Chiani. ¶ Di là vennon Saracini, e
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Saracini, e Cristiani, ¶ Onde di quà se n'ebbe
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potran se n'usciran di mezzo ¶ Coll'ajuto di
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di mezzo ¶ Coll'ajuto di cento Caponsacchi. ¶ Benchè la
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Che sono in nave di mercatanzìa, ¶ E in sulle
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in sulle Secche son di Barbarìa ¶ Rimase, ch'acqua
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Perchè gli ha preso di molti ranocchi, ¶ E per
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e cetere riconcie, ¶ Corna di Gufo, e teste di
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di Gufo, e teste di Cavallo ¶ Eran l'altr
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altr'jer nel carnier di Sangallo, ¶ E combattean con
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navate de' tartufi ¶ Piene di nebi, di gheppi, e
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1449
tartufi ¶ Piene di nebi, di gheppi, e di gufi
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nebi, di gheppi, e di gufi. ¶ CCLIII ¶ Lo bosco
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Nel Monte Olimpo giù di fronda in fronda ¶ Sedersi
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1449
che guardava ¶ La vacca di Giunon, non siate sciocchi
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non facien loro, ¶ Perciò di Dafne fù fatto un
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1449
torvis'insalata, ¶ Che mai di lor se venderìa derrata
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venderìa derrata ¶ Senza miglioramento di lor corte. ¶ Sicchè poi
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furono sconfitti ¶ In val di biena dalle pastinache; ¶ E
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1449
Arbia se n'empì di ceci in brodo, ¶ Laonde
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1449
sustanza uscito, ¶ Perchè virtù di nulla già fè molto
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1449
Contenterò, se mai esco di stento ¶ Con far di
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1449
di stento ¶ Con far di rolle a tutti un
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1449
Mostrommi quel cogli occhi di duo botte, ¶ Qual riputavo
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tallo avea in man di quel fantino, ¶ E il
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suo stava a guisa di chi fotte. ¶ Vorrei saper
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che mugolava ¶ Com'un di quei Caval, che vuol
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lei si ponga, ¶ Pensi di non tenerla a capitale
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mi sono in cuor di non portare ¶ Cappellina foderata
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è breve, e i son ratti, ¶ Verrà colei
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1449
dove or pensando volo; ¶ Di voi son certo, onde
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1449
voi son certo, onde di tempo in tempo ¶ Men
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1449
genti Besse, ¶ A guisa di virtù si rendon ciechi
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1449
fichi secchi, e sementa di lini, ¶ Per far impiastro
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1449
torbo: ¶ Poi to' galla di quercia, e fior di
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di quercia, e fior di sorbo, ¶ E pesta bene
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poi bolli in aceto di buon vino, ¶ Aggiunto a
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a questo duo cerve' di corbo: ¶ Di questo darai
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duo cerve' di corbo: ¶ Di questo darai a bere
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Che non sian gente di nuove ragioni. ¶ Se voi
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ragioni. ¶ Se voi volete di questi bocconi, ¶ Andate all
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E non curate niente di pagare, ¶ L'Arista, il
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da coste, ¶ Tenete fuor di tavola le braccia, ¶ Ch
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a gli uccelletti ¶ Udir, di cui n'attende il
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vorremi ¶ Dolere, e consolar di quel ch'io sento
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vento. ¶ Nel casto petto di mia donna ancilla ¶ Arde
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sentiro ¶ I gelidi pensier di questa donna, ¶ Che gli
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donna, ¶ Che gli occhi di virtù mai non insonna
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fior d'auro, ¶ E di zaffir le sue fronde
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Ed ogni pianta parea di corallo; ¶ Le radici già
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fece tallo ¶ Ogni ramo di voi, che 'l seme
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natura, ¶ Bench'ella fusse di suo corso al fine
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Fra l'alme, e di pietà, e di terrore
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1449
e di pietà, e di terrore; ¶ Onde poi nacque
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in grammatica civile ¶ Ambasciator di Bientina alle tinche, ¶ Disse
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E tutto era scalbato di letame: ¶ Sopra il groppone
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il groppone un piumacciuol di strame ¶ Per attaccarvi su
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bocca avea un manico di secchia, ¶ Che mezzo l
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Che più l'O di Giotto mi par' tondo
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tu se' fatto un di que' Paladini, ¶ Che ne
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bello, ¶ Togato, e filatato di rovajo, ¶ Non vuo' tu
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Raccennan forte, io dico di lattuga, ¶ Tanto ne becca
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Quando tu pari un di questi Prelati ¶ Poccioso, e
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o altro agrume, ¶ O di gran botte alcun sodo
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alcun sodo gucchiume ¶ Volessen di Gennajo portar cappelli. ¶ Oimè
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passa 'l Fiume, ¶ Perchè di quà son cari i
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cerconcelli. ¶ Poi che tornò di là l'antiqua ischiera
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travi; ¶ Domandando le chiavi ¶ Di Mongibel, di Roma, e
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le chiavi ¶ Di Mongibel, di Roma, e di Romagna
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Mongibel, di Roma, e di Romagna ¶ Per fare armata
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Cuccagna. ¶ CCXLII ¶ Passando un per Mongibello a spasso
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a spasso ¶ Vidi migliaja di corbi e di salsiccie
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migliaja di corbi e di salsiccie ¶ Mescolate con lor
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passo ¶ E chiamai un di loro, e dissi, dicce
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mezzine, ¶ E seco avean di molti fuseragnoli. ¶ Ancor ti
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Che quì si muor di fame a stretti denti
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carcato ¶ Ambo le man di rape, e di navoni
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d'Elicona secco, ¶ E di Parnaso fatto il sito
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vile; ¶ Se 'l Serto di Penèo, o lor monile
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lo stecco: ¶ Amor, se di quel parli, è vanitate
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noja ¶ Pare un Procurator di Monasteri; ¶ Tal che Cogosso
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Che paja ghier, che di balestro scocca; ¶ Presto di
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di balestro scocca; ¶ Presto di gambe, ed abbia buona
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ed abbia buona bocca, ¶ Di trenta mesi, e grasso
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trenta mesi, e grasso di buon pane: ¶ E fa
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terra alquanto sollevato, ¶ E di buon pelo vestito a
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Bene azzampato, e sia di mezzo taglio, ¶ Sia avveduto
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Sentì un gran contrasto di Rasoi, ¶ In modo, che
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La Poesìa ti fornirè di guazzo: ¶ Rizzossi il cacio
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o femminelle, ¶ O mangiator di capi, e di mascelle
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mangiator di capi, e di mascelle, ¶ O nidiata di
495
1449
di mascelle, ¶ O nidiata di matti, e di balocchi
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nidiata di matti, e di balocchi; ¶ O putrida fossaccia
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1449
balocchi; ¶ O putrida fossaccia di ranocchi, ¶ O portator di
498
1449
di ranocchi, ¶ O portator di ciancie, e di novelle
499
1449
portator di ciancie, e di novelle, ¶ O giuocator di
500
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di novelle, ¶ O giuocator di cioppe, e di gonnelle