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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, La congiura de' Pazzi, 1789

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
1
1789
fra gigli e rose. È ver, che nulla ¶ fia
2
1789
Guglielmo ¶ D'alti sensi è costui; non degno quasi
3
1789
somma esser debbe, ed è, chi regna. — ¶ Or, già
4
1789
Or, già si annotta; e a me non torna
5
1789
Non lieve al certo è la tramata impresa; ¶ e
6
1789
è la tramata impresa; ¶ e dubbia è assai: ma
7
1789
tramata impresa; ¶ e dubbia è assai: ma pur, l
8
1789
ma pur, l'odio e la rabbia ¶ e il
9
1789
odio e la rabbia ¶ e il senno in un
10
1789
io non l'era, e a più vendetta, ¶ voi
11
1789
togliea ¶ dell'onta nostra; e vi si aggiunse poscia
12
1789
aggiunse poscia ¶ fero Lorenzo, e minaccioso. Io diedi ¶ parole
13
1789
arcano ¶ dell'armi estrane? È ver, che a scherno
14
1789
scherno mostra ¶ Lorenzo averle, e inefficace frutto ¶ par riputarle
15
1789
Tal securtà ne giova; e benché accenni ¶ Giulian ch
16
1789
non cred'ei certa e vicina, e tanta ¶ la
17
1789
ei certa e vicina, e tanta ¶ la vendetta, quant
18
1789
tanta ¶ la vendetta, quant'è. Ditemi, certa ¶ fia dunque
19
1789
pensiero ¶ rivolgerian contr'essa; e ben mi apposi. ¶ Al
20
1789
ma d'ira alti e di core. Alberto, Anselmo
21
1789
Alberto, Anselmo, ¶ Napoleon, Bandìni, e il figliuol tuo. ¶ Rinato
22
1789
numer uno. ¶ Guglielmo ¶ Codardo! E s'egli or ci
23
1789
foro, ed il palagio, e quante ¶ vie là fan
24
1789
in un sol loco, e ad una morte trarli
25
1789
Primo ei forse non è, che a scherno iniquo
26
1789
l'uom, le leggi, e natura, e Iddio si
27
1789
le leggi, e natura, e Iddio si prende? ¶ Guglielmo
28
1789
umano ¶ si pascon, essi. E a cotai mostri asilo
29
1789
una ¶ giovarne può: non è soverchio il tempo: ¶ o
30
1789
mai. ¶ Ciò che rileva, è lo accertare i colpi
31
1789
nome. — ¶ Guglielmo ¶ Può molto, è ver, fra noi di
32
1789
valor feroce, ¶ man pronta e ferma, imperturbabil volto, ¶ tacito
33
1789
imperturbabil volto, ¶ tacito labbro, e cor nel sangue avvezzo
34
1789
fidanza, ¶ tempo all'impresa, e al feritor coraggio. ¶ Raimondo
35
1789
o padre? ¶ man pronta e ferma? Il ferro pria
36
1789
a me la destra e il core. ¶ Guglielmo ¶ Teco
37
1789
non poss'io? ¶ Vero è, pur troppo, che per
38
1789
ben provvedesti a tutto; e invano io parlo. ¶ Piacemi
39
1789
stile; il vedi? ¶ sacro è non men, che la
40
1789
diè il gran Sisto, e il benedisse pria. — ¶ La
41
1789
mano stessa il pastorale e il brando ¶ strinse più
42
1789
brando ¶ strinse più volte: e, ad annullar tiranni ¶ o
43
1789
la destra ¶ terribil sempre, e non fallevol mai, ¶ armava
44
1789
io stringo, arme omicida e santa ¶ a questi altari
45
1789
più assai che umano: e, ancor ch'io nuovo
46
1789
a trafigger scelsi. ¶ Guglielmo ¶ E scelto hai tu?... ¶ Salviati
47
1789
petto, ¶ nido di fraude e tradimento, il ferro ¶ già
48
1789
primo ¶ squillo uscirai repente; e allora pensa ¶ ch'ella
49
1789
che esperienza, ed anni, ¶ e senno hai più che
50
1789
che i presenti ¶ dritti, e i passati, della patria
51
1789
patria nostra ¶ conosci, intendi, e scerni; or deh! mi
52
1789
so, quanto sien brevi, ¶ e dubbi i doni della
53
1789
chi 'l sa? Vero è, ti mostri ¶ più mite
54
1789
tanto ¶ del volgo schiavo è il giudicar corrotto, ¶ ch
55
1789
a popol ben servo è assai più a grado
56
1789
prega. ¶ Giuliano ¶ Cauto non è, quale il vorrei, Lorenzo
57
1789
quanto sel tien, Raimondo è invitto: ¶ parliam, più umani
58
1789
cittadin dalla licenza antica, ¶ e sbigottito, in nostra man
59
1789
il servir, servaggio. ¶ Giuliano ¶ E la licenza, ¶ tu libertade
60
1789
disputar tai cose... ¶ Guglielmo ¶ È ver, che sempre ¶ mal
61
1789
tuo Raimondo: assai Lorenzo è caldo ¶ di giovinezza e
62
1789
è caldo ¶ di giovinezza e di possanza: uscirne ¶ di
63
1789
di te, del figlio, e di tua stirpe intera
64
1789
figliuol favella: ¶ siam cittadini, e tu il migliore. Or
65
1789
in risparmiar tumulti, ¶ scandali, e sangue, or nol dobbiamo
66
1789
Padre ad un tempo ¶ e cittadin sii tu: piega
67
1789
il tuo figlio ¶ alquanto; e sol, che a noi
68
1789
tuo detto antivenir t'è dato. ¶ Guglielmo ¶ Chi può
69
1789
Chi può piegar Raimondo? e degg'io farlo, ¶ s
70
1789
ti trovassi in seggio, e il poter tuo ¶ tolto
71
1789
al mio. ¶ Da temersi è chi tace: al sir
72
1789
a nemici, quai siamo, (è ver pur troppo!) ¶ arme
73
1789
pur troppo!) ¶ arme bastante è il ben usato sprezzo
74
1789
arti, le leggi ¶ prescrivo, e l'opre, e la
75
1789
prescrivo, e l'opre, e la ragion sublime. ¶ Giuliano
76
1789
Che vuoi tu dirmi? e nol conosco io forse
77
1789
questo tuo figlio? ¶ Guglielmo ¶ E il temi? ¶ Giuliano ¶ Temuto
78
1789
stato novel si accresce e tiene, ¶ men l'indugio
79
1789
tiene, ¶ men l'indugio, e il timore: a me
80
1789
natura ¶ diede altra tempra; e ciò che manca in
81
1789
lui, ¶ in me soverchio è forse: ma, tremante ¶ non
82
1789
atti? ¶ So, che non è più saldo in onda
83
1789
in lor proposto immoti ¶ e Lorenzo e Raimondo: han
84
1789
proposto immoti ¶ e Lorenzo e Raimondo: han pari l
85
1789
forza no: ma pari è il temer nostro. ¶ Qual
86
1789
il sai) benché affannosa, e grave, ¶ pur viver brami
87
1789
grave, ¶ pur viver brami; e sopportata l'hai... ¶ Vuoi
88
1789
Guglielmo ¶ Timor di padre, ¶ e timor di tiranno in
89
1789
puote che un tiranno e padre. ¶ Il mio timore
90
1789
paterno, ¶ che più scusabil è. Per quanto io valga
91
1789
spontaneo esiglio ¶ scelga Raimondo; e fia il miglior; che
92
1789
so; ma frattanto... ¶ Lorenzo ¶ E sai, che muove ¶ ver
93
1789
mostrarci ¶ noi dovrem pure, e sol mostrarci. Al primo
94
1789
or dal Tebro ritorna? e a danno vostro ¶ or
95
1789
sì rado ¶ l'armi, e sì mal, solo a
96
1789
ferro ¶ celan fra gigli e rose. È ver, che
97
1789
appena ¶ giungo al meriggio, e tu se' giunto a
98
1789
ed io son padre; e numerosa ¶ prole ho pur
99
1789
prole ho pur troppo, e in quella etade appunto
100
1789
veggendo lagrimar la madre, ¶ e il lor destin non
101
1789
il cor mi squarcia; e piango anch'io di
102
1789
di estirpar la tirannide, e i tiranni. ¶ Guglielmo ¶ Due
103
1789
per noi, no, Roma e Fernando armarsi; ¶ ma de
104
1789
li porrem noi; ma, e chi cacciarli poscia ¶ di
105
1789
non ti adduco: ¶ darla e sciorla a vicenda, è
106
1789
e sciorla a vicenda, è di chi regna ¶ solito
107
1789
sospetto, ¶ lor reciproca invidia, e ciò che suolsi ¶ ragion
108
1789
il vario popolar governo, ¶ e l'indiscreto parteggiar, ci
109
1789
ci fanno ¶ più fiacchi e lenti e inefficaci all
110
1789
più fiacchi e lenti e inefficaci all'opre. ¶ Teme
111
1789
re ti affidi? ¶ Raimondo ¶ E s'altro fosse, al
112
1789
non mossi a caso; e a caso non mi
113
1789
quindi, (ahi silenzio obbrobrioso e duro, ¶ ma necessario pure
114
1789
i due tiranni: incerta, ¶ e maggior l'altra, nel
115
1789
rifar possente, ¶ libera, intera, e di virtù capace ¶ la
116
1789
capo, io solo; ¶ n'è parte ei solo; e
117
1789
è parte ei solo; e tu, se il vuoi
118
1789
abbiam, tu il vedi; e ancor più ardir che
119
1789
sublime il fin, degno è di noi. Tu, padre
120
1789
petti ¶ piombar li vedi, e a libertà dar via
121
1789
viril virtude, giovenil bollore ¶ e che non hai? Tu
122
1789
Tu a me maestro, e duce, ¶ e Nume or
123
1789
me maestro, e duce, ¶ e Nume or sei. — L
124
1789
ferro ¶ serba al padre, e non più: qual posto
125
1789
più che nol credi,... è presso. ¶ Già tu pensier
126
1789
poco, ¶ io riedo, padre, e il tutto allor saprai
127
1789
sfugge? O padre, ¶ dimmi, e perché? con chi sen
128
1789
qual maraviglia? io tremo, e n'ho l'aspetto
129
1789
n'ho l'aspetto: ¶ e chi non trema? Il
130
1789
miri, in ciascun volto è pinto. ¶ Bianca ¶ Ma, di
131
1789
O figlia, ¶ nuova non è. ¶ Bianca ¶ Ma imperturbabil sempre
132
1789
ti vidi: or temi? e il dici?... ¶ E il
133
1789
temi? e il dici?... ¶ E il tuo figliuol, che
134
1789
sfugge ¶ con uno ignoto? e tu, commosso resti?... ¶ Ah
135
1789
troppo havvi un arcano:... e il celi, ¶ a me
136
1789
Dal pianto or cessa, e dai sospetti: è vano
137
1789
cessa, e dai sospetti: è vano, ¶ ch'io, paventando
138
1789
il custodir tuoi figli, ¶ e ben amargli, e alla
139
1789
figli, ¶ e ben amargli, e alla virtù nutrirli. — ¶ Util
140
1789
muove ¶ costui di Roma? e in queste soglie il
141
1789
tiene il nostr'odio, e il poter nostro, e
142
1789
e il poter nostro, e noi? — ¶ Ma pur, s
143
1789
nasce ¶ certo da forza;... e da accattata forza. — ¶ Or
144
1789
parole dar, mezzi acquistando e tempo. ¶ SCENA III ¶ GUGLIELMO
145
1789
stanza ¶ anco talvolta non è questa? ¶ Raimondo ¶ Omai ¶ starvi
146
1789
avanzo, essi in bagordi e in sozza ¶ gioia il
147
1789
io qui ti feci; e il padre ¶ pur v
148
1789
ardir, la rabbia poscia, ¶ e l'immutabil fero alto
149
1789
o di morir, ch'è in noi; ¶ io ciò
150
1789
punto, ¶ che può farsi, e che fatta è la
151
1789
farsi, e che fatta è la congiura. ¶ Salviati ¶ Ben
152
1789
avvisi: più t'odo, e più ti stimo ¶ degno
153
1789
imprese a lei dannose; e sante, ¶ quai che si
154
1789
di Piero ¶ dei tiranni è nemico, oggi ne vaglia
155
1789
di Piero. ¶ Raimondo ¶ Duolmi, e il dico a te
156
1789
il servir; più forza è d'uopo, ¶ più che
157
1789
in Roma, ¶ laudevol era, e non difficil opra: ¶ ma
158
1789
vita a un tempo ¶ e a libertà tornar, ben
159
1789
ben altro ardire. ¶ Raimondo ¶ È vero: anco il tentarlo
160
1789
certo, ¶ come del braccio e del cor mio, del
161
1789
sol tiranno ¶ s'odia, e non la tirannide, dai
162
1789
maggior mi torna. ¶ Guglielmo ¶ E tu mal giungi ¶ in
163
1789
in suol, cui meglio è l'obliar. Qual folle
164
1789
dai tiranni ti stavi, e al carcer torni? ¶ Or
165
1789
estranea mai lontana terra ¶ (e selvaggia ed inospita pur
166
1789
attender altro, ¶ che oltraggi e scorni. Invano, invan ti
167
1789
solo ¶ lor supremo volere è omai qui sacro. ¶ Raimondo
168
1789
qui sacro. ¶ Raimondo ¶ Padre, e il sai tu, s
169
1789
Salviati ¶ Vengo di fera e d'implacabil ira ¶ aspro
170
1789
no; forza ne manca; e forza ¶ or ci abbisogna
171
1789
abbisogna, o sofferenza. ¶ Salviati ¶ E forza ¶ or abbiam noi
172
1789
mi tocca in brevi e forti detti il tutto
173
1789
la tua prisca fierezza e i tempi antichi: ¶ ove
174
1789
innanzi ¶ l'altrui presente e in un la tua
175
1789
al vento ¶ roman vessillo; e, assai più saldo aiuto
176
1789
sieguon di pugna impazienti, e presti ¶ a imprender tutto
177
1789
onor, quel del figlio, e di noi tutti ¶ la
178
1789
le speranze, i timori, e l'onte, e i
179
1789
timori, e l'onte, e i danni, ¶ tutto ben
180
1789
danni, ¶ tutto ben libra; e al fin risolvi. ¶ Guglielmo
181
1789
amici ne fur Fernando e Sisto: ¶ or chi li
182
1789
già, che al Tebro, e al lito ¶ di Partenope
183
1789
stanza ¶ ben sette lune, e sette? Ove poss'io
184
1789
il piè, che sdegno e rabbia sempre ¶ meco non
185
1789
l'ira mia tutta; e in un di me
186
1789
nimico ¶ sei de' tiranni; e da lor vilipeso ¶ più
187
1789
per lo tuo troppo e stolto ¶ soffrire, omai tu
188
1789
perenni ¶ fa' i ceppi, e a te l'infamia
189
1789
a nuove ingiurie serba; ¶ e di falsa pietà per
190
1789
meno ¶ fervido d'ira e giovinezza, io pure ¶ così
191
1789
tu vivi a caso; e tu non opri a
192
1789
entrambi, ¶ null'altro siamo: e a me più a
193
1789
alquanto ¶ sei di fortuna e di poter men ebro
194
1789
tu il fratello rattempra: e a lui pur narra
195
1789
Roma, ¶ pria di Roma e di Bruto altri pur
196
1789
noi. Poter ne accresce, ¶ e largo ci apre alla
197
1789
perder tutto. Ogni periglio è dubbio; ¶ né mai, chi
198
1789
poscia, ove ei penètra, e strada ¶ infino all'elsa
199
1789
mi soglio ¶ arrender sempre; e di provartel spero. — ¶ Ma
200
1789
Bianca: oh quanto ¶ mi è duro udir suoi pianti
201
1789
duro udir suoi pianti!... e udirgli è forza. ¶ SCENA
202
1789
suoi pianti!... e udirgli è forza. ¶ SCENA V ¶ BIANCA
203
1789
BIANCA, LORENZO, GIULIANO ¶ Bianca ¶ E fia vero, o fratelli
204
1789
sorella ognor vi sono; e voi ¶ a Raimondo mi
205
1789
siete; ed ei mi è caro: io tutto ¶ per
206
1789
Lorenzo ¶ Ma invan: tale è Raimondo, ¶ da potersi pria
207
1789
tutti ¶ esente, un solo; e l'un, Raimondo fosse
208
1789
molti anni ¶ inseparabil vivo, e ingiurie mille ¶ seco divido
209
1789
ingiurie mille ¶ seco divido e soffro; a cui d
210
1789
cui d'eterna ¶ fede e d'amor (misera madre
211
1789
diedi ¶ cara pur troppo e numerosa prole: — ¶ Raimondo, a
212
1789
suo ufficio, altro non è che il torgli ¶ di
213
1789
in un la possa e l'alma ¶ assumer voi
214
1789
ogni vincol di sangue è tolto a giuoco... ¶ Ahi
215
1789
in somma il sono; e sposa, e amante io
216
1789
il sono; e sposa, e amante io sono... ¶ Lorenzo
217
1789
ci appella, ¶ fratello, andianne. — E tu, che in cor
218
1789
Presso a costor vano è il mio pianto: usbergo
219
1789
RAIMONDO, SALVIATI ¶ Salviati ¶ Eccomi: è questo il dì prefisso
220
1789
dì prefisso: io riedo; ¶ e meco vien quant'io
221
1789
Presto il mio braccio è da gran tempo: ed
222
1789
tiene ei l'orecchio; e ancor parlar l'udresti
223
1789
Il mio pensier gli è noto; ¶ che mal lo
224
1789
al sol cadente? ¶ Raimondo ¶ E pensi, ¶ che un tanto
225
1789
ad uom, (nato feroce, è ver) ma fatto ¶ debol
226
1789
riede prudenza; indi incertezza, ¶ e lo indugiare, e il
227
1789
incertezza, ¶ e lo indugiare, e il vacillare, e il
228
1789
indugiare, e il vacillare, e il trarre ¶ gli altri
229
1789
gli altri in temenza; e fra i timori e
230
1789
e fra i timori e i dubbi ¶ l'impresa
231
1789
il tempo si consuma, e l'ira, ¶ per poi
232
1789
indi erra ¶ infra sdegno e temenza incerto sempre. ¶ Or
233
1789
l'ira ei preme, e miglior sorte ei prega
234
1789
miglior sorte ei prega, ¶ e attende, e spera; or
235
1789
ei prega, ¶ e attende, e spera; or, da funesto
236
1789
smarrita il ver traluce, ¶ e il fero incarco de
237
1789
grave fingendo. — Or, tempi, e luoghi mira, ¶ ove a
238
1789
virtù mescer lo inganno è forza! — ¶ Già, con quest
239
1789
del re la possa, e i concertati mezzi, ¶ tutto
240
1789
soglio ¶ qui favellargli. ¶ Salviati ¶ E dei tiranni stanza ¶ anco
241
1789
fido padre, ¶ da temersi è Raimondo... ¶ Lorenzo ¶ Ambo si
242
1789
Ambo si denno ¶ schernire, e a ciò mi appresto
243
1789
a ciò mi appresto: è dolce anch'ella ¶ cotal
244
1789
ella ¶ cotal vendetta... ¶ Giuliano ¶ E mal sicura. ¶ Lorenzo ¶ In
245
1789
Lorenzo ¶ In mente, ¶ tant'è, fermo ho così. Quel
246
1789
vo' tor di grado; e a suo piacer lasciarlo
247
1789
tenga. ¶ Giuliano ¶ Nemico offeso, e non ucciso? oh! quale
248
1789
incauto, ¶ pretesti tanti? instigatore e capo ¶ farlo così dei
249
1789
così dei mal contenti? E sono ¶ molti; più assai
250
1789
ardir, che ai forti è brando, e mente, e
251
1789
ai forti è brando, e mente, e scudo. ¶ Farei
252
1789
è brando, e mente, e scudo. ¶ Farei, tacendo, a
253
1789
giovine rubello. ¶ Ma ingiuriato, e, da chi 'l può
254
1789
Guglielmo ¶ Sieguimi, o figlio; e ch'io qui sol
255
1789
ben noto ¶ non m'è qual nome vi si
256
1789
nome vi si deggia e onore) ¶ me già implacabil
257
1789
cadente etade ¶ liberi detti, e liberissime opre ¶ si converriano
258
1789
liberissime opre ¶ si converriano, è ver; né le servili
259
1789
del mio sangue; onde, è gran tempo, ¶ alla fortuna
260
1789
tempo, ¶ alla fortuna vostra e a ria crudele ¶ necessità
261
1789
mio aver, l'onore, e i figli, ¶ tutto affidai
262
1789
che a oltraggiar Raimondo, ¶ e in lui me pur
263
1789
invidia aver l'ardire; ¶ e, non men pari all
264
1789
Io parlo ¶ dell'opre. E che? giudici voi già
265
1789
Ma se tal dritto è in voi, perch'uomo
266
1789
Raimondo ¶ Che son essi? e tu il chiedi? In
267
1789
suon tremendo ¶ tacitamente imperiosi e crudi ¶ non tel dicon
268
1789
volti? — Essi son tutto; ¶ e nulla noi. ¶ Giuliano ¶ Siam
269
1789
a voi regale ¶ norma e Nume, il timore. A
270
1789
voi l'arti crude, e i fieri ¶ vizi, e
271
1789
e i fieri ¶ vizi, e i raggiri infami, e
272
1789
e i raggiri infami, e il public'odio, ¶ tutto
273
1789
fin che l'aura è seconda, itene, o prodi
274
1789
tolta ¶ sia la vita e l'onor: lo sparso
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lo sparso sangue ¶ dritto è sublime al principato, e
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è sublime al principato, e solo. ¶ Ardite omai: fatevi
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ai tanti ¶ tiranni, ond'è la serva Italia infetta
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tu il modo eccedi. È ver, che lice, ¶ finché
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pur, che all'assoluta e cruda ¶ necessità. — Mi piacque
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violenza nuova ¶ vedere attendo, e sia che vuole: io
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ei meglio si adatti; e a ciò gli giova
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tu pur ci abborri, e a noi cedesti, e
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e a noi cedesti, e cedi: ¶ dotto il fa
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da voi; mal fingereste; e nulla ¶ io 'l curo
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obbedendo, tremate. Or vanne, e narra ¶ a codesto tuo
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ei cadde. ¶ Guglielmo ¶ Incauto è il figlio, il veggio
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l'impara. Antica ¶ non è fra noi molto quest
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quest'arte ancora: ¶ degno è di scusa il giovenil
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taci; ¶ nol rimembrare. ¶ Bianca ¶ E che? men caro forse
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Raimondo ¶ Per me pregare? e chi pregar? tiranni? — ¶ tu
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il pensi, o donna? e ch'io il consenta
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forse?... Ah! perder puoi ¶ e padre, e moglie, e
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perder puoi ¶ e padre, e moglie, e figli, e
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e padre, e moglie, e figli, e onore, e
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e moglie, e figli, e onore, e vita... ¶ e
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e figli, e onore, e vita... ¶ e che acquistar
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e onore, e vita... ¶ e che acquistar puoi tu
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a tradirti. Io, snaturata e cruda ¶ tanto non son
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a te sì duri; e i lor superbi modi
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funesta scelta ¶ fra loro e te mi sforzi; a
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io possa? ¶ Son madre, e moglie, e suora; in
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Son madre, e moglie, e suora; in chi ti
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Raimondo ¶ Che temi? ¶ Cangiarmi, è vero, io l'alma
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sempre ¶ te, Bianca amata, e i figli miei: s
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ami. ¶ Bianca ¶ Oh cielo! ¶ e di che amore!... A
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corrotta ¶ età viviam: gloria è il servir; virtude, ¶ l
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uom sol non puote; e altr'uom che te
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Raimondo ¶ Perciò mi rodo, e perciò... taccio. ¶ Bianca ¶ Or
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Raimondo ¶ Il so: quest'è il recesso, ¶ ove l
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figli un vero padre; e come, ¶ il troppo amargli
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favelli ¶ uomini a freno: e il son costor? se
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noi, saremmo? ¶ Giuliano ¶ Lorenzo, è ver, benigna stella splende
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privato il tenne. ¶ Non è pur tanto ancor perfetto
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Giulian, non siamo: ¶ tempo è d'ardir, non di
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sé la patria tutta, e funne ¶ gridato padre ad
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troncò: poco v'aggiunse, è ver; ma intanto ¶ ei
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ei succedendo a Cosmo, e a Piero noi, ¶ si
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nemici ogni dì; sforzati, e avvezzi ¶ ad obbedir gli
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al bisogno, lentamente dolci; ¶ e all'uopo ancor, ma
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i molti anni, arte e maneggio ¶ vuolsi adoprar, non
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gli estingue, li preme; e assai più feri ¶ rigermoglian
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talor dal sangue... ¶ Lorenzo ¶ E il sangue ¶ di costoro
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ma qui, la verga è troppo: ¶ a far tremarli
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ma cinti ¶ di satelliti e d'armi e di
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satelliti e d'armi e di sospetto, ¶ Caio, e
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e di sospetto, ¶ Caio, e Nerone, e Domiziano, e
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sospetto, ¶ Caio, e Nerone, e Domiziano, e tanti ¶ altri
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e Nerone, e Domiziano, e tanti ¶ altri assoluti imperator
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altrimenti il tuo fine. È ver, del tutto ¶ liberi
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feroci averti ¶ tra' famigliari; e i falsamente alteri ¶ avvilire
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alteri ¶ avvilire, onorandoli. Clemenza, ¶ e patria, e gloria, e
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onorandoli. Clemenza, ¶ e patria, e gloria, e leggi, e
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e patria, e gloria, e leggi, e cittadini ¶ alto
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e gloria, e leggi, e cittadini ¶ alto suonar; più
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poscia di chi regna; e in fine, ¶ quel che
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di resisterci, un solo; e temer dessi? ¶ Giuliano ¶ Feroce
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SANESE, MORTO. ¶ Ombra diletta e adorata del migliore, del
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migliore, del solo verace e caldo amico ch'io
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amico ch'io avessi, e sia per avere giammai
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vera) del tuo forte e sublime pensare. Destinata a
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non senti il peso, e i gravi oltraggi, e
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e i gravi oltraggi, e il danno? ¶ Guglielmo ¶ Tutto
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appien sento, o figlio; e assai più sento ¶ il
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nol puoi (pur troppo è ver!) che in peggio
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Dimmi, deh! dove ora è lo stato? o se
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che di paura pieni, ¶ e di sospetto, e di
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pieni, ¶ e di sospetto, e di viltà, lor giorni
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viltà, lor giorni ¶ stentati e infami traggono? Qual danno
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il sangue si spanda? E che? tu chiami ¶ un
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con nobil gioia rimembravi, e i nostri ¶ deplorando, piangevi
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d'ira, ¶ d'insofferenza, e d'alti spirti, avrei
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non cal ricchezze, onori, e vita, ¶ per abbassar nuovi
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bollor tutto par lieve; e tale io m'era
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amici ¶ ai gran disegni; e il vie più sempre
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radicarsi ¶ la tirannide fera; e l'esser padre; ¶ tutto
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stato sarei debol nemico, e invano: ¶ quindi men fea
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ombra; ¶ quindi te volli, e i tuoi venturi figli
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porre. ¶ Raimondo ¶ Schermo infame, e mal certo. A me
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suora; ¶ cara la tengo, e i figli ch'ella
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di tal viltà: possanza e onor sperasti ¶ cor da
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cor da tal nodo; e infamia e oltraggi e
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tal nodo; e infamia e oltraggi e scherno ¶ ne
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e infamia e oltraggi e scherno ¶ ne abbiam noi
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Il cittadin ci abborre, ¶ e a dritto il fa
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ci sprezzano i tiranni; ¶ e il mertiam noi, che
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cor premer lo sdegno, ¶ e colorirlo d'amistà mendace
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te stesso il pensa. È ver, ch'io scorsi
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fin padre tu fosti; e il sei, ¶ come il
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un con essa. ¶ Raimondo ¶ E, dove l'esser padre
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viltà nostra allora... ¶ Guglielmo ¶ È ver; sperai, ¶ che tardo
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tardo essendo ogni rimedio e vano ¶ al comun danno
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gli affetti ¶ di marito e di padre, il viver
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fossi, ¶ marito qui securamente e padre, ¶ uomo esser può
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parer, chi l'ultim'è, primiero. ¶ Oggi han perciò
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Fu il vestirmele infamia; e infamia al pari ¶ lo
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averi ¶ più non rammenti, e le mutate leggi, ¶ sol
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ancor ben puossi ¶ soffrire: e mai non credo abbianti
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varcan, taci: all'opre è tolto ¶ dalle minacce il
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vendetta, ¶ d'alto silenzio è figlia. A te dan
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a soffrir ti esorto e insegno... ¶ Non sdegnerò, se
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sovra ogni cosa, egli è: per sé non trema
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ridica, ¶ deh! soffri; egli è buon padre. ¶ Raimondo ¶ Oh
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l'amor tuo casto, e il tuo materno pianto
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tuo tacer placarli. ¶ Raimondo ¶ E placarli vogl'io?... — Ma
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allora pensa ¶ ch'ella è perfetta, o che fallita
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perfetta, o che fallita è l'opra. ¶ Guglielmo ¶ Tutto
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farò. — Sciogliamci; omai n'è tempo. — ¶ Notte, o tu
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in cor di donna è scaltro amore. ¶ E tu
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donna è scaltro amore. ¶ E tu, bada, o Salviati
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il colpo tuo primo, è tal Lorenzo, ¶ da non
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sfuggi, ¶ ed or (che è peggio) anco mi scacci
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che tu m'ami, e ch'io pur t
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io pur t'amo; e t'amo ¶ più che
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il cor tel dice, e il volto, e il
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dice, e il volto, e il guardo, e ogni
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volto, e il guardo, e ogni atto ¶ in me
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pianto consumar tua vita; ¶ e in pianto vano. Ogni
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dir tu l'abbi? e tacilo. Ti chieggo ¶ sol
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chieggo ¶ sol di seguirti; e il nieghi? Io forse
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Ma pur la lunga e intera notte, questa ¶ cui
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lumi; ma il frequente e grave ¶ alitar del tuo
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che meco amor vegliava: ¶ e non m'inganno, e
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e non m'inganno, e invan ti ascondi... ¶ Raimondo
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invan ti ascondi... ¶ Raimondo ¶ E invano ¶ vaneggi tu. — Pieno
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invano ¶ vaneggi tu. — Pieno, e quieto il sonno ¶ non
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il sonno ¶ non stese, è ver, sovra il mio
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ali; ¶ ma spesso avviemmi. E chi placide notti ¶ sotto
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sì ratto dalle piume? è questa ¶ forse tua solit
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dense eran l'ombre, e tu già in piè
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cui stringe inusitata cura. ¶ È ver me poscia, sospirando
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ti vedea rivolgere pietosi? ¶ E ad uno ad un
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ben mille volte stringergli, e di caldi ¶ baci empiendogli
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dal ciglio ¶ asciutto ognora?... E crederò, che cosa ¶ or
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Raimondo ¶ ... Io piansi?... ¶ Bianca ¶ E il nieghi? ¶ Raimondo ¶ ... Io
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Raimondo ¶ ... Io piansi?... ¶ Bianca ¶ E pregne ancora ¶ di pianto
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lagrima no, non siede:... e, s'io pur piansi
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padre. Il nascer loro, ¶ e il viver lor poss
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a un tempo ¶ schiavi e nipoti, per più infamia
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troppo dal tuo amore, e omai ¶ troppo lontan da
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pure il lor destino;... e al padre ¶ fa che
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giunto pur sei; maturo è il gran disegno: ¶ tu
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cangiar lo stato. ¶ Raimondo ¶ ... E s'io il volessi
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a mentir meco non è il tuo labro. ¶ Grand
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mio terror mel dice; ¶ e quei, che al volto
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ti si affaccian tremendi e vari affetti; ¶ disperato dolor
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veggia da mortal periglio ¶ e in ciò mi acqueto
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tuoi ¶ prostrata io cado; e me non vedrai sorta
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lontani assai. Sorgi; ritorna, ¶ e statti ai figli appresso
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t'aspetta ¶ al tempio; e intanto inutil qui?... ¶ Raimondo
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Padre, trattienla: io volo, e tosto riedo. — ¶ Bianca, se
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a morte ¶ ei corre! E a me tu di
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incontro a morte andarne, e tu sei padre? ¶ Se
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il tuo andare intempestivo, e tardo. ¶ Bianca ¶ Tardo? oimè
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Bianca ¶ Tardo? oimè! Dunque è ver, ch'ei tenta
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miei fratelli ¶ non odio, è ver; ma solo amo
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amo quant'oltre puossi; e per lui tremo, ¶ che
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s'altro ¶ non temi; e poiché pur tant'oltre
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men dubbia, or sappi, è dell'altrui, sua vita
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stato ¶ altrui si possa, e non la vita? ¶ Bianca
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1789
tradimento ¶ si bevan essi: e al duro passo, a
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A te il marito e i figli ¶ tolti eran
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ne sprona. ¶ Più non è tempo or di ritrarci
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gronda dal mio ferro, è il sangue ¶ del tiranno
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Bianca ¶ Oimè!... ¶ Raimondo ¶ Questo è mio sangue;... ¶ io... nel
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lo empiei di tante e di tante ferite, ¶ che
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pria che il complessi:... e farlo ¶ ad ogni costo
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libertade eccheggiar vieppiù dintorno? ¶ E oprar non posso!... ¶ Bianca
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posso!... ¶ Bianca ¶ Oh cielo! E... cadde... anch'egli... ¶ Lorenzo
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se in libertà lascio, e securi,... il padre,... ¶ la
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il fragor cresce?... ¶ Raimondo ¶ E più si appressa;... e
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E più si appressa;... e parmi ¶ udir le grida
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Ah! corri ¶ ai pargoletti, e non lasciarli: ah! vola
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lacci, o padre?... ¶ Guglielmo ¶ E tu piagato? ¶ Lorenzo ¶ Oh
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Lorenzo ¶ Il mio fratello è spento; ¶ ma vivo io
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ma vivo io, vivo; e, a uccider me, ben
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uopo, che un codardo e rio ¶ sacerdote inesperto. Estinto
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inesperto. Estinto cadde ¶ Salviati; e seco estinti gli altri
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presso ¶ ei langue... ¶ Lorenzo ¶ E semivivo, anco mi giova
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sangue? ¶ Bianca ¶ Ei m'è consorte;... ei muore... ¶ Raimondo
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può solo il tempo. — E avverar sol può il
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tempo ¶ me non tiranno, e traditor costoro.