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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Timoleone, 1789

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
1
1789
tempi, d'altri popoli, e d'altro pensare, sareste
2
1789
siccome per voi non è certamente restato che la
3
1789
che intenderli appieno potete, e sentirli. ¶ Parigi, 20 Settembre 1788. ¶ VITTORIO
4
1789
a ciò mi spinge, e il lustro ¶ di Corinto
5
1789
veggio da te troncarsi; e orribil taccia ¶ tu riportarne
6
1789
ciò mi accora. ¶ Timofane ¶ E duol men grave ¶ forse
7
1789
città la pace, ¶ forza è tai mezzi usar, ch
8
1789
Alcune io mieto ¶ illustri, è ver, ma scellerate teste
9
1789
a lor pratiche infide è il poter mio; ¶ quindi
10
1789
discordia, amor di parte, ¶ e prepotenza di ottimati, or
11
1789
fin ci han tratti, è vero. Omai qual forma
12
1789
dir saprei: ma dico, e il dicon tutti; ¶ che
13
1789
parte la città: tempo è, che al fonte ¶ di
14
1789
tanto mal si vada, e con più senno ¶ a
15
1789
ottime leggi. Se tiranno è detto ¶ chi le leggi
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1789
Ogni opra mia, ¶ esecutrice è del voler dei molti
17
1789
molti: ¶ dolgonsi i pochi; e che rileva? ¶ Echilo ¶ E
18
1789
e che rileva? ¶ Echilo ¶ E pochi ¶ saran, se il
19
1789
stesso ei t'ama; e assai pur biasma ¶ altamente
20
1789
qual sia l'uso, è cosa, ¶ credilo a me
21
1789
di gravi ¶ perigli ognora; e il più terribil parmi
22
1789
uom guasto trarre. ¶ Echilo ¶ E forza hai tu. Deh
23
1789
lusinga ¶ dolce pur m'è l'esserti madre. Il
24
1789
io corro: ¶ ma tale è pur l'ufficio in
25
1789
discorde; ¶ temer tu donna, e imprender io. ¶ Demarista ¶ Mi
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1789
imprender io. ¶ Demarista ¶ Mi è grata ¶ questa tua audace
27
1789
tien dietro, ¶ niega addossarsi; e me frattanto ei lascia
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1789
secondo a te? Dolcezza è in lui ben atta
29
1789
orbate madri, ¶ orfani figli, e vedove dolenti; ¶ in me
30
1789
sui vostri ¶ amati passi; e benedir me s'oda
31
1789
invidia armata ¶ di calunnie e di fraudi il loco
32
1789
angue ognor, pur troppo! è forza, ¶ che breve pianto
33
1789
più durevol gioia ¶ preceda; e gloria con incarco mista
34
1789
caldamente ei teco ¶ senno e man non v'adopra
35
1789
sturbator, nol soffro. ¶ Demarista ¶ E fia, ch'io soffra
36
1789
a lui, deh, vanne; e a queste case, ¶ ch
37
1789
tempo stanza ¶ di fratello e di madre, a noi
38
1789
voler solo, ¶ a Demarista e a' figli suoi, sia
39
1789
miei, da gran pezza, è sordo: ei qual nemico
40
1789
Timoleon la virtù viva è sempre. ¶ Già tu non
41
1789
sfugga. Ei t'ama; ¶ e ben tu il sai
42
1789
fea ¶ de' Corinti cavalli: e ben rimembri ¶ quella fatal
43
1789
Sì, la mia vita è sua; per lui la
44
1789
lo stesso ¶ ei non è più per me, da
45
1789
in suon d'invidia, e d'ira; ¶ egli è
46
1789
e d'ira; ¶ egli è compagno indivisibil, norma, ¶ scorta
47
1789
vuole ¶ tormi ei stesso; e che il dice? ¶ Demarista
48
1789
il parta: egual valore è in voi; ¶ maggior, soffri
49
1789
ch'io 'l dica, è in lui prudenza: ¶ che
50
1789
che non farete, uniti? E qual mai tempra ¶ di
51
1789
eccellente esser può tanto? ¶ E qual di me più
52
1789
se d'una gloria, e d'un poter splendenti
53
1789
eroi, duci vi veggio, e amici? ¶ Timofane ¶ Madre, per
54
1789
ai soli ¶ tuoi preghi, e miei, mal s'arrendea
55
1789
alberghi: eppur sol uno è il vero. ¶ D'amistade
56
1789
il vero. ¶ D'amistade e di sangue a te
57
1789
te congiunto, ¶ di riverenza e d'amistade a lui
58
1789
potessi. ¶ Indivisi, deh! siate; e al senno vostro ¶ me
59
1789
cenni ¶ sol della madre, e non spontanea tua ¶ voglia
60
1789
preghi non adoprai, suppliche e pianto? ¶ Ma tu, prestavi
61
1789
sperando ognor di raddolcirti, e a parte ¶ pur farti
62
1789
tu stesso? ¶ Qual forza è dunque di destin sinistro
63
1789
ti toglie; ¶ tal fosti, e in casa, ed in
64
1789
casa, ed in Corinto, e in campo. ¶ Timofane ¶ Mi
65
1789
campo farmi, ¶ della vittoria e vita? ¶ Timoleone ¶ Quel mio
66
1789
era dover, non beneficio; e arrise ¶ fortuna a me
67
1789
risse ¶ fu creduto rimedio, (e d'ogni danno ¶ era
68
1789
aver soldati in arme, ¶ e perpetuo sovr'essi elegger
69
1789
dì, per te tremai, ¶ e per la patria più
70
1789
piansi. ¶ Timofane ¶ Mio lustro? e che? non era il
71
1789
se tu il volevi? e s'io l'ardir
72
1789
appresentarsi audaci, ¶ d'oro e di sangue sitibondi, in
73
1789
in folla ¶ delator empi; e mercenaria gente, ¶ e satelliti
74
1789
empi; e mercenaria gente, ¶ e satelliti, e pianti, ed
75
1789
mercenaria gente, ¶ e satelliti, e pianti, ed armi, e
76
1789
e pianti, ed armi, e sdegni, ¶ e silenzio, e
77
1789
ed armi, e sdegni, ¶ e silenzio, e terror... Ciò
78
1789
e sdegni, ¶ e silenzio, e terror... Ciò non vidi
79
1789
Ciò non vidi io?... ¶ E (pur troppo!) nol veggo
80
1789
cittadin questa non era; e in core, ¶ più ch
81
1789
te pietà ne trassi, ¶ e del tuo errore, e
82
1789
e del tuo errore, e del tuo orgoglio stolto
83
1789
iva scusando io stesso; e grandi, e plebe ¶ m
84
1789
io stesso; e grandi, e plebe ¶ m'udian sovente
85
1789
torti, ingrato, di periglio, e torre ¶ tant'onta a
86
1789
una ¶ al pentimento. ¶ Timoleone ¶ E ad un tal fine
87
1789
son io con quelli; e per sospender forse ¶ (poiché
88
1789
odi, il rio sospetto, ¶ e il vil terror, che
89
1789
pena ti foran troppa; e sprone a un tratto
90
1789
lo spero; ¶ sì, fratello; e tel chieggio; e di
91
1789
fratello; e tel chieggio; e di verace ¶ fraterno e
92
1789
e di verace ¶ fraterno e in un cittadinesco pianto
93
1789
gota ¶ rigar mi vedi; e supplichevol voce ¶ d'uom
94
1789
non tremò, tu ascolti. ¶ È sorto al fine il
95
1789
al punto ¶ infra tiranno e cittadin, da cui ¶ o
96
1789
da cui ¶ o ti è forza arretrarti, o a
97
1789
Sì, vieni, o madre; e tua mercé mi vaglia
98
1789
desir suo, ¶ superbo troppo, e in ver de' tempi
99
1789
entro ogni core alligni! — E il tuo le schiudi
100
1789
vita a noi fratelli e cittadini: ¶ né vile allora
101
1789
nati, ¶ qui ci allattasti, e ci crescesti ad essa
102
1789
ci crescesti ad essa: ¶ e accenti tuoi fra queste
103
1789
Per l'onor vostro e mio, supporti, a madre
104
1789
madre, ¶ voglio innocente ancora; e te men tristo, ¶ che
105
1789
generosissim'opra. ¶ Timoleone ¶ Ed è? ¶ Demarista ¶ Per certo, ¶ magnanim
106
1789
opra fia, s'ella è concetta ¶ entro al tuo
107
1789
che dai più mi è dato, ¶ solo il possono
108
1789
sfaccia, io cesso. ¶ Timoleone ¶ E di leggi tu parli
109
1789
Armato ¶ sii d'innocenza, e non di sgherri; e
110
1789
e non di sgherri; e velo ¶ del timor d
111
1789
già: della sua rabbia è donno, ¶ or che incomincia
112
1789
scorger vuoi ¶ cosa manifestissima e funesta. ¶ Madre, da te
113
1789
te lontano io vivo; e avermi ¶ al fianco sempre
114
1789
te fui caro... ¶ Demarista ¶ E ognora il sei; credilo
115
1789
più di me stesso, e al par di te
116
1789
in lui puoi molto; e il dei risolver prima
117
1789
risolver prima ¶ al necessario e in un magnanim'atto
118
1789
Timoleone ¶ A tornar uomo, ¶ e cittadino; a torsi il
119
1789
cuor ben dentro ¶ investigate; e nel profondo petto ¶ vedrete
120
1789
rovina; ognun giurarvi infamia e morte; ¶ cui più indugia
121
1789
più cruda, ¶ atroce, intera, e meritata, debbe ¶ in voi
122
1789
di me gli apprezza, e i dover tutti ¶ compierne
123
1789
possa. Io Greco nasco; ¶ e, Greca tu, m'intendi
124
1789
dunque, ¶ finché qual figlio, e qual fratello io parlo
125
1789
Ah! senza indugio, vanne, ¶ e il persuadi tu. S
126
1789
ei più non snuda, ¶ e depon tosto il sanguinoso
127
1789
ombra lieta; — ¶ o disunirli, e perderli per sempre. ¶ ATTO
128
1789
di Timofane, ben tempo ¶ è che ti dolga un
129
1789
Demarista ¶ Che fu? dov'è, ch'io rintracciar nol
130
1789
rintracciar nol posso? ¶ Echilo ¶ E che? non sai?... ¶ Demarista
131
1789
Archida giace; la vendetta è aperta; ¶ nella pubblica via
132
1789
che passa, ¶ fugge atterrito, e pianger osa appena ¶ sommessamente
133
1789
quel nobil, giusto, ¶ umano, e solo cittadin, che desse
134
1789
pace; o in eterno è rotta forse. ¶ Misera me
135
1789
Echilo ¶ Ti volgi ¶ dov'è il buon dritto, e
136
1789
è il buon dritto, e del poter di madre
137
1789
sdegno ¶ del suo fratello, e di Corinto basti: ¶ ma
138
1789
pur, s'ei cede, e il rio poter si
139
1789
resta. ¶ Timoleon, fratello gli è; pur troppo ¶ congiunto e
140
1789
è; pur troppo ¶ congiunto e amico a lui son
141
1789
avveggo al fin ch'è l'ora, ¶ ch'io
142
1789
seco cangi opre, linguaggio, e affetti. ¶ Demarista ¶ Deh! l
143
1789
rei cadea soltanto: ¶ tremendo, è ver; ma sol tremendo
144
1789
legge al lor cospetto è muta: ¶ tal fu finora
145
1789
più scellerata ¶ che non è il fatto. ¶ Demarista ¶ Eccolo
146
1789
Ahi! che pur troppo ¶ è ver, pur troppo! perigliosi
147
1789
ver, pur troppo! perigliosi e iniqui ¶ disegni covi, e
148
1789
e iniqui ¶ disegni covi, e feri rischi affronti; ¶ la
149
1789
tornar ten ponno... ¶ Echilo ¶ E assai tornar glien denno
150
1789
tornar glien denno. ¶ Demarista ¶ E lieve danno il pubblic
151
1789
io teco il divido? e il tremar sempre ¶ una
152
1789
in eterno vedervi?... ¶ Timofane ¶ E voi pur odo, ¶ benché
153
1789
contro me l'odio e l'ira ognor transfuso
154
1789
delitto. ¶ Echilo ¶ Integro troppo, e cittadino, egli era; ¶ questo
155
1789
cittadino, egli era; ¶ questo è il delitto suo. — Ma
156
1789
Io già t'amava; e quanto, ¶ il sai: dritt
157
1789
son; te tal credea: ¶ e il fosti, sì, meco
158
1789
prima; amico ¶ mi avesti, e t'ebbi... Astretti or
159
1789
che altamente si professa e giura ¶ aspro nemico di
160
1789
oltre ogni cosa, cari: ¶ e a racquistare a me
161
1789
spero ¶ riguadagnarti, or ch'è l'ostacol tolto. ¶ Quanto
162
1789
parer mio: niun danno ¶ è per tornarne a loro
163
1789
per tornarne a loro: e, suo mal grado, ¶ vo
164
1789
arrenda a te, tanto è possibil, quanto ¶ ch'io
165
1789
parli al fin; questo è linguaggio all'opre ¶ concorde
166
1789
era ogni virtù mentita, ¶ e che può unirsi al
167
1789
d'esserlo, or quando è il mio poter già
168
1789
cui finor non conobbi? E fia pur vero, ¶ ch
169
1789
per que' figli ¶ teneri e cari, ond'ella ti
170
1789
pensi, ancor del tutto è muta: ¶ breve pur troppo
171
1789
mira, ch'io piango; e per te piango. — Ancora
172
1789
che davver qui regni; ¶ e atroce cor, quanto a
173
1789
di amarti ¶ all'abborrirti, è più d'un passo
174
1789
più d'un passo:... e forte ¶ mi costa il
175
1789
alma. ¶ Me, me trafiggi; e taci: a dirmi omai
176
1789
ascolta. — ¶ Questa mia vita è dono tua; tu salva
177
1789
puoi tu la vita, e impunemente, tormi. ¶ Timoleone ¶ No
178
1789
altra via qui non è. ¶ Timofane ¶ Già mi vi
179
1789
Già mi vi seggo, ¶ e illeso stai. La mia
180
1789
mie forze, ¶ tutto conosco: e già tropp'oltre io
181
1789
di te, il posso; e dove il vogli, io
182
1789
tirannidi a vicenda ¶ macchiato, è vero, ogni contrada han
183
1789
vendicator qui mai. ¶ Timofane ¶ E venga il ferro traditore
184
1789
venga il ferro traditore; e in petto ¶ a me
185
1789
io respiro, ¶ vedrà Corinto e Grecia, esser non sempre
186
1789
oltraggi ¶ nati non sono? e i dolorosi effetti ¶ non
187
1789
l'Asia avvilita? ¶ Pianta è di quel terreno: ivi
188
1789
diverso? — ¶ Già sei nemico, e lo sarai più sempre
189
1789
eterna preda ¶ di sospetto e paura; eterna sete ¶ di
190
1789
eterna sete ¶ di sangue e d'oro, sazietà non
191
1789
signor; primo di tutti, ¶ e minor di ciascuno... Ah
192
1789
pieno, ¶ invaso il petto. E tu, pur reggi, o
193
1789
crudo, ¶ alla immagine viva, e orribil tanto, ¶ della empia
194
1789
v'ha più detti, ¶ e sien pur forti, che
195
1789
vita ¶ parte or s'è fatta, la immutabil, sola
196
1789
pria non sveni. ¶ Echilo ¶ E me con esso. ¶ All
197
1789
per la patria teco: ¶ e se fia vana ogni
198
1789
ti fu sincero amico, e stretto ¶ t'è ancor
199
1789
amico, e stretto ¶ t'è ancor di sangue, che
200
1789
Con quest'ultimo eccidio, è ver ch'ei sparse
201
1789
odio ei si accrebbe; e non è tolto a
202
1789
si accrebbe; e non è tolto a tutti ¶ l
203
1789
l'anima, il core, e la vendetta. Han chiesto
204
1789
m'ha l'amico, e, più gran bene, ¶ la
205
1789
Ma pure... ei m'è fratello; ¶ n'ha ancor
206
1789
avanzo, ¶ tempo a pentirsi; e tosto riedo; e nulla
207
1789
pentirsi; e tosto riedo; e nulla, ¶ perch'ei si
208
1789
lascio: ¶ preghi, terror, pianti, e minacce, e madre. — ¶ Deh
209
1789
terror, pianti, e minacce, e madre. — ¶ Deh! tu pur
210
1789
Deh! tu pur vieni; e ritroviam tai mezzi, ¶ per
211
1789
in alto il ferro, e in un non n
212
1789
ufficio estremo ¶ di congiunti e d'amici oggi rendiamo
213
1789
figlio: ¶ or, certamente, rammollito, e affatto ¶ cangiato il cor
214
1789
pianto, ¶ le rampogne amichevoli, e i rimorsi ¶ cocenti interni
215
1789
Deh! tu, che umano ¶ e saggio sei, cedi per
216
1789
favelli? ¶ Demarista ¶ Ahi lassa!... ¶ E se non cedi, or
217
1789
dal tuo stato ¶ troppo è diverso il suo: sangue
218
1789
inerme: alla perduta ¶ fama è mestier ch'ei del
219
1789
ragion ch'io preghi; e tu, più lieve, ¶ prestarmi
220
1789
tutto ei perde, possanza, e onore, e vita ¶ fors
221
1789
perde, possanza, e onore, e vita ¶ fors'anco: tu
222
1789
Timoleone ¶ Quai sensi infami! E nulla nomi ¶ la patria
223
1789
viver suo? — ma dimmi; e credi ¶ ch'ei viver
224
1789
tu sei, mentr'egli è tutto ¶ amor per te
225
1789
giusto ¶ alto tuo core; e lo splendor ch'ei
226
1789
Ciò mi giurava... ¶ Timoleone ¶ E pieghi ¶ tu l'alma
227
1789
io. ¶ La patria viva, è nelle sacre leggi; ¶ negli
228
1789
ogni buon fa pari: ¶ e, più che tutto, è
229
1789
e, più che tutto, è della patria vita ¶ l
230
1789
ti giova: assai m'è chiaro. ¶ Demarista ¶ È chiaro
231
1789
m'è chiaro. ¶ Demarista ¶ È chiaro a ognun, che
232
1789
di cieca donna egli è, che l'onor vero
233
1789
contarne esse le piaghe; ¶ e lavarle, baciandole, di liete
234
1789
non di dolenti lagrime; e fastosa ¶ andarne più, qual
235
1789
qual di più figli è priva: ¶ donne son quelle
236
1789
priva: ¶ donne son quelle, e cittadine, e madri. ¶ Tu
237
1789
son quelle, e cittadine, e madri. ¶ Tu, del tuo
238
1789
arrendi; ed osi ¶ dirmi e sperar, ch'io mi
239
1789
Demarista ¶ Acquetati; m'ascolta... ¶ E che non feci? e
240
1789
E che non feci? e che non dissi?... Il
241
1789
madre, no; poco dicesti, e meno, ¶ e nulla festi
242
1789
poco dicesti, e meno, ¶ e nulla festi. In cor
243
1789
credi, ¶ nel tuo volere e disvoler si affida ¶ or
244
1789
ei ben scerne ¶ quanto è lusinga al femminil tuo
245
1789
non le adopri, ¶ colpa è di te. Quand'egli
246
1789
ai preghi, al pianto, ¶ e alle ragioni resistea; tu
247
1789
quinci sbandir (ch'ella è tua stanza questa) ¶ dovevi
248
1789
voler del tuo consorte, ¶ e di Corinto legge, arbitra
249
1789
fanno? ¶ Demarista ¶ Io dirlo, ¶ è vero, potea;... ma, s
250
1789
Timoleone ¶ Farlo, non dirlo: ¶ e s'ei cotanto era
251
1789
ammanto, ¶ lacera il volto e il sen, che non
252
1789
di questo ostel contaminato e tristo? ¶ tuoi nipoti teneri
253
1789
tristo? ¶ tuoi nipoti teneri, e non rei ¶ del tirannico
254
1789
dovevi al tuo partirne; e teco ¶ lor madre trarne
255
1789
te ricovrar con essi; e fra suoi sgherri ¶ abbandonare
256
1789
non rea ¶ altamente gridarti; e orribil taccia ¶ torti così
257
1789
dispregiar dovea, ¶ lagrime imbelli, e femminil lamento. ¶ Demarista ¶ Figlio
258
1789
ira ¶ spingendolo: mi volsi, e ancor mi volgo ¶ a
259
1789
se il timor t'è guida, ¶ se il loco
260
1789
danno, ¶ a lui sovrasta, e non a me; che
261
1789
dir dunque fa' senno; e credi ¶ che irati tanto
262
1789
Demarista ¶ Ah figlio!... ¶ Timofane ¶ E tanto ¶ ei ti turbò
263
1789
Timofane ¶ Ch'io tremi? è tardi; or ch'io
264
1789
alcuni de' miei: m'è noto il tutto: ¶ lor
265
1789
tiranno; ma pur, figlio, e fratello, ¶ più ch'ei
266
1789
più ch'ei non è, son io. Madre, tuttora
267
1789
di giusto sdegno... ¶ Timofane ¶ È fisso ¶ irrevocabilmente il mio
268
1789
tu narra, ¶ sol quanto è d'uopo a porlo
269
1789
qui solo appieno... ¶ Demarista ¶ E s'anco io valgo
270
1789
ma svenarmi anco puote: e il faccia; ei solo
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arso ei non hammi e incenerito pria. ¶ SCENA III
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generosa nimistade or vedi: ¶ e il primo stral ch
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ch'io ti saetto, è il dirti ¶ liberamente, che
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tua difesa ignude, ¶ ciascuna è quella, che repente puossi
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s'ammanta?... Oh cielo!... E donde ¶ nel rio tiranno
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sa tutte ¶ la madre; e più trema per l
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in cui la patria è salva: ¶ o in un
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Sol che tu scampi! e salvo or sei. ¶ Timoleone
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sai dunque tu?... qual è il periglio?... ¶ Echilo ¶ Poco
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ma tutto io temo: ¶ e mi vi si sforza
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volto ¶ del securo Timofane; e l'aspetto ¶ tremante della
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avean spiar suoi passi, ¶ e farne dotti noi, scoperti
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farne dotti noi, scoperti e uccisi ¶ sono ad un
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fidar, non resta. ¶ Scoperto è pure il convenuto loco
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ha, noi siamo... Oggi e il coraggio, ¶ e il
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Oggi e il coraggio, ¶ e il patrio amor, tutto
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amor, tutto addoppiar n'è d'uopo. ¶ Forza a
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saldi ¶ mostrarci, ch'oggi; e, che peggio è, mostrarci
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oggi; e, che peggio è, mostrarci ¶ finti, com'oggi
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prima ¶ di me dovevi. E qual potea ventura ¶ miglior
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In salvo or sei: ¶ e dobbiam noi salvar la
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Timoleone ¶ — Esperto appieno ¶ tiranno è già Timofane: ei sa
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altrui ¶ quanto atterrito egli è. ¶ Echilo ¶ Ma ancor ben
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lungi ¶ vedea venire: Ortàgora, e Timèo: ¶ ma fei lor
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viensi ¶ a sforzata vendetta, è ver; ma gli altri
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tu? ¶ Timoleone ¶ L'odo; e i passi ¶ di donna
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di donna son: forse è la madre. ¶ Echilo ¶ È
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è la madre. ¶ Echilo ¶ È dessa. ¶ SCENA II ¶ DEMARISTA
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il mio figliuol riveggo... ¶ e il debbo a te
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Timoleone ¶ Stanza ¶ d'inganno è questa, e di dolor
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d'inganno è questa, e di dolor, non tua
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o almen, non l'è di chi m'è
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è di chi m'è madre. Or chiesto ¶ m
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ten tragga? Vieni; ¶ m'è assai gran palma il
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detto, ¶ col tuo silenzio. E che? tu tremi?... Intendo
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in eterno tornarvi. Esiglio, e morte, ¶ ed onta, e
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e morte, ¶ ed onta, e strazi io voglio, anzi
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arrender di buon grado, e tosto, ¶ al mio poter
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prima ¶ teco la forza, e non mai l'arte
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che nemico m'avresti? e che, non cinti ¶ di
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possanza ¶ ancor che ignudi, e soli, a te tremendi
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tremendi ¶ pur noi saremmo? e che da noi dovresti
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di te? ¶ Timofane ¶ Dicestelo; e mercede ¶ ampia or ven
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da questa ultima strage, e il siete. ¶ Confonder più
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vostra ¶ così mi piacque; e non turbar la gioia
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un tempo tomba ¶ s'è fatto or già. ¶ Timoleone
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già: chi le recava, ¶ è spento anch'ei. Vuoi
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errando in arme, ¶ Ortàgora e Timèo, dovuta morte ¶ trovaro
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sguardo ¶ in giro manda, e obbedienza scorgi, ¶ sangue, e
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e obbedienza scorgi, ¶ sangue, e terror: null'altro. A
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vi ho fatti. ¶ Timoleone ¶ E soli noi tu riserbare
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la veggio starsi ¶ tacita, e piena di superbia e
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e piena di superbia e d'onta. ¶ Echilo ¶ A
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il rimirarmi in trono; ¶ e l'obbedirmi. ¶ Timoleone ¶ — Hai
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curarvi ¶ ho risoluto. ¶ Timoleone ¶ E regnerai? ¶ Timofane ¶ Già regno
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quel ferro: ¶ la patria è salva. ¶ Echilo ¶ Ah! per
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soldati si ritirano. ¶ Demarista ¶ E tu, crudel fratello, ¶ scellerato
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Già in lui soverchio è il duolo; un mar
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Io ti perdono, ¶ fratello; e a me tu pur
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impreso avrei di liberarla:... è questa ¶ d'ogni gloria
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un vero ¶ figliuol ravvisa,... e un uom... più che
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uomo agli occhi ¶ deggio; e del sole ognor sfuggir
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Perduto ho un figlio... ¶ e l'altro a me