parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
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2016
appuntamento al Nuovo Maharaja e Lollipop era andato subito
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stava ballando da solo e quella frase sussurrata all
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Pufff. Puff. ¶ – Buono! – rispose e fece per raggiungere il
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Maraja si era bloccato e anche quella frase gli
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sapeva firmare gli agguati. E ora quell’omicidio poteva
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c’erano già Drago’ e Dentino. ’O Maraja li
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interrogò con uno sguardo e loro confermarono che anche
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notizia in quel modo, e c’era dell’altro
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erano tutti spaventati. “Non è che facciamo tutti la
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ventiquattr’ore il Micione e Roipnol erano riusciti a
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lo avrebbe tenuto lì, e che se voleva poteva
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un divano mentre mamma e papà facevano la spesa
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un drogato di Snapchat e dopo una breve lezione
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bombardavano di minivideo sfuocati e traballanti in cui comparivano
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istante strisce di coca e scorci di mutandine, tubi
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mutandine, tubi di scappamento e bossoli allineati su un
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che servivano per visualizzarlo e poi, puf, sparito nel
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Nicolas dopo due minuti. ¶ E alla casa di via
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fosse saltato sopra Briato’, e intanto chattava con Letizia
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non si faceva vedere, e adesso al solito lei
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lei si era incazzata, e gli aveva fatto promettere
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barca, loro due soli, e magari avrebbero cenato sul
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culo lo spingeva avanti, e quello faceva finta di
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non gli avevano creduto, e quando lui aveva aggiunto
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avesse un pubblico ordinato e composto. E, parlando, ottenne
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pubblico ordinato e composto. E, parlando, ottenne silenzio. ¶ – Amm
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stavano facendo: i soldi, e pure tanti. Solo con
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Era sceso dal televisore e si era seduto sul
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tutti i suoi paranzini, e fargli capire che i
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i soldi significano protezione, e protezione significa rispetto. Fare
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rispetto. Fare i soldi, e tanti, è il modo
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i soldi, e tanti, è il modo di conquistare
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sul divano, con Briato’ e Lollipop alle due estremità
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tempo. Non sapeva dribblare e a lanciare un compagno
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benzinaio? Pistola in faccia e ci dà i soldi
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portiamo via il camion e la benzina. Là dentro
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riempito i motorini loro e pure quelli degli amici
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nelle vene, sembrava perplesso e aveva preso a grattarsi
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Ancora fruscii di culi, e qualche tirata su col
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stava godendo il momento e quel silenzio andava pure
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i suoni della strada e del palazzo sembravano scomparsi
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l’intera città, dentro e fuori dalla stanza. ¶ Casalesi
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li aveva già incontrati e come aveva ottenuto il
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una cosa troppo grossa e Nicolas, che intanto si
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fatto ancora più vicino e con le ginocchia quasi
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Ercolano, Torre del Greco, e poi corre ancora più
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i paesi in due e offre vie di fuga
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stato giorno di rifornimento e loro avrebbero dovuto fottersi
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ti dà fastidio, prendi e vallo a sparare. Ma
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Meglio. Ne sentono parlare, e tremeranno ancora ’e cchiù
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parlare, e tremeranno ancora ’e cchiù. E ricordati che
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tremeranno ancora ’e cchiù. E ricordati che prima di
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di lattice, ’na tuta e le scarpe. Poi devi
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accordo con un Moët e Chandon, unirono i bicchieri
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sognava di conquistare Napoli e l’Arcangelo di uscire
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di uscire dalla gabbia e tornare a volare. ¶ Prima
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che parevano spilli neri e disse: – ’O ssaccio! ¶ Walter
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paranza aveva da offrire, e poi lo aveva tramortito
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rimbalzava contro le pareti e, quando cercava di calmarsi
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giorno dopo lo liberarono e scoprì di aver passato
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Levati dal cazzo, guaglioncello, e dillo ai tuoi amichetti
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un calcio sulle costole e dopo due giorni i
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in faccia a Nicolas e ai suoi. A loro
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arrivava direttamente dal Micione, e Roipnol li proteggeva. Dell
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li proteggeva. Dell’erba e dell’eroina della loro
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Cos’erano quelle novità? E chi si credevano di
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rifiutava la loro roba. E ormai di roba ne
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erano passate due settimane e non avevano ancora ottenuto
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santabarbara, prendere dieci Uzi e falciare quei bastardi che
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aveva tenuto a freno e aveva fatto giurare sul
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il Micione, i Capelloni. E tutti insieme. No, doveva
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nella sua pagina Instagram. E poi c’erano quelle
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il morto a terra, e però quello che gli
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concesso tutto a lui e alla sua paranza, armi
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paranza, armi, droga, fiducia, e quasi senza batter ciglio
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rispetto che aveva preteso e ottenuto dalla sua paranza
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si ingollavano i ragazzini – e quando scoccavano le cinque
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Sport” sotto l’ascella e se ne tornava a
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pretendeva nel mojito – cinque e tutti uguali –, quali pagine
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prime – i campionati internazionali – e quali gatti sfamava al
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Bad. Tuta, guanti, maschera e pure barba posticcia, che
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nello zaino di scuola e poi si era nascosto
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fila. Si era spogliato, e si era vestito da
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gli calzava a pennello e, nonostante fosse poco più
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semplice anche, sicuramente rapida e senza tracce, almeno sul
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tirò su il cappuccio e si piazzò la maschera
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Sì, erano tremori quelli. E se cercava di controllarli
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conciato in quel modo e con la faccia paonazza
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tirò giù la maschera e uscì con la pistola
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momento. Solo un attimo e fu in grado di
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enorme, che andava su e giù dalla sorpresa, e
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e giù dalla sorpresa, e si chiese che rumore
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di parlare per sempre. E che adesso chi parlava
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lì dove aveva voluto, e il rimbombo spaventoso della
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Nicolas recuperò lo zainetto e filò via senza neanche
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la notizia arrivò ovunque e a tutti, senza bisogno
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disse allungando la mano e indicando a caso. ¶ – Quale
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La infilò nello zaino e indossò il casco integrale
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avviò il T-Max e partì. ¶ Entrare al Conocal
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guidava guardando a destra e a sinistra, temeva l
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andavano rifornite di erba e qualche metro sopra c
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con un monitor acceso e in alto il boccione
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male. ¶ – Ma allora com’è che state ’n coppa
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coppa a sta seggia? ¶ – E i domiciliari secondo te
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i reni sono intasati, e per fare le carte
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fare le carte si è fatto pagare un patrimonio
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posso starmene ai domiciliari. E poi non fa male
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sangue pulito fa campà ’e ’cchiù, no? ¶ – E come
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campà ’e ’cchiù, no? ¶ – E come no... ¶ – Maraja, – disse
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Maraja, – disse l’Arcangelo, e pronunciò quelle parole sorridendo
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Vai sparando ’a tutt’’e parte. – Nicolas annuì lusingato
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Lasciate bossoli ovunque. Ma è mai possibile? Che cazzo
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fa uomo un uomo è che sa che non
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andare bene una volta e cento gli vanno male
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volte gli andranno bene e mai gli andranno male
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ai palazzi... ¶ – No, nun è vero, aggio ucciso una
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addosso ai negri... ¶ – Bravo! E ti senti ommo? Cosa
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Sentiva l’aria scaldarsi e non gli piaceva, il
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essere le vostre gambe e le vostre mani. Mi
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comprarsela. Solo i tossici e con i tossici non
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Lucia, la Stazione, Gianturco... e devo continuare? ¶ – Don Vittorio
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ne saccio, boh, perché è bbuono...? ¶ – Perché è bbuono
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perché è bbuono...? ¶ – Perché è bbuono e perché è
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bbuono...? ¶ – Perché è bbuono e perché è gratis. ¶ Arcangelo
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è bbuono e perché è gratis. ¶ Arcangelo gettò un
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roba vostra sta marcenno e se la diamo senza
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a cinquemila al chilo e la rivende a settemila
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La vostra roba, Arcangelo, è buona, è sfuoglio... ma
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roba, Arcangelo, è buona, è sfuoglio... ma la qualità
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aveva abbassato la mano e ascoltava attento, come ’o
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spese. Prima diventiamo Google e poi, quando tutti vengono
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noi, allora li fottiamo. E facciamo i prezzi. ¶ – Penseranno
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prezzi. ¶ – Penseranno tutti che è robba di mmerda. I
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o veleno. ¶ – No, proveranno e capiranno. Anche ’a cocaina
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dare non solo fumo e erba... ¶ – Pure? ¶ – Proprio così
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cinquantamila euro al chilo. ¶ – E ’o Micione la dà
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novanta euro al grammo, e quando è sfuoglio buono
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al grammo, e quando è sfuoglio buono, non che
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sfuoglio buono, non che è tagliata con il dentifricio
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noi, aumentammo piano piano e arriviamo a novanta, a
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a novanta, a cento. E la portiamo anche oltre
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sorriso. ¶ – Tu vò cummannà, è ’overo? ¶ – Io già comando
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nisciuno si può fidar’’e te? ¶ – Non mi fate
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Ma quale pisciazza. Cap’’e mmerda. Non ho mai
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Tucano. – Io voglio guadagnà, e basta. ¶ – È chisto ’o
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voglio guadagnà, e basta. ¶ – È chisto ’o punto, – disse
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occhi neri si accesero, – è proprio chisto ’o punto
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temere, loro a noi, e non noi a loro
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trasì int’’a paranza, e invece niente... ¶ – Questo è
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e invece niente... ¶ – Questo è meglio! – fece Pesce Moscio
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la testa, – ’a paranza è sempre stata considerata ’nu
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Ma quali sordi? Tutt’’e sorde che apparammo noi
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sorde che apparammo noi è quello che guadagna un
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weekend! – Scese dal tavolino e andò anche lui a
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come un motorino vecchio, – è per questo che mi
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tutti la barba lunga... e non mi caco mica
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me piace sta cazz’’e barba longa, – ribadì Drago
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gli esce la barba... è ancora criatura come a
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pesce, strunzo, – rispose Drago’, – e poi abbiamo le ali
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abbiamo le ali. Quella è la divisa, sulla carne
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piazze erano state spartite, è vero, a tutti ne
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i mari si attraversano e che, se sei nato
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possono fermare. Il limite è il cielo. ¶ Nicolas credeva
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davvero nelle sue capacità e nei segni. Qualche giorno
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il suo Aprilia Sportcity e dietro, allacciata a lui
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perché viaggiavano a zigzag e a una velocità folle
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ma qualcosa era scattato. E allora lo aveva tenuto
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aveva tenuto d’occhio, e aveva capito chi era
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San Giovanni a Teduccio e la madre del nuovo
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vero nome era Natascia e suo marito era stato
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dovevano difendere questo business. E suo figlio Scignacane era
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altri canali di rifornimento e gli Acanfora stavano cominciando
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pigliato a sedici anni e adesso, a ventuno, quando
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sbavava come un cane e si muoveva a scatti
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Zarina-Scignacane-Eroina. ¶ Dentino e Dumbo erano come due
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erano come due fratelli, e da lì a Scignacane
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Dumbo, nonostante fosse piccolo e nonostante fosse troppo molle
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mai sparato un colpo e la violenza gli metteva
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si era fatto Nisida e tanto bastava. Dumbo non
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mai entrato nella paranza, e lo sapeva, ma quando
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Scignacane non batté ciglio. ¶ – E certo, – disse soltanto. Ecco
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San Giovanni a Teduccio, e accarezzava un gatto siamese
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un reality in tv e aveva fatto entrare Nicolas
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compra da altre piazze e lo sai. ¶ – Vabbuo’, facciamo
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aveva spento la tv e si era alzato in
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posso dare trentamila. ¶ – Cazzo, è il prezzo di come
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la danno a quaranta e il buono a cinquanta
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trentacinque. Tre mesi, Scignaca’, e avrai solo l’eroina
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sua roba convinse Scignacane e, mentre quello accettava, Maraja
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prendere un’altra birra e, tra le urla dei
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in cui era entrato e indicò la vetrina gremita
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vetrina gremita di bomboniere e statuine con imbarazzo. ¶ – Quale
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giusta al momento giusto e nel punto giusto. Lo
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evitarle ma poteva accelerare e soprattutto lasciare la sua
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piazze. ¶ Nicolas si alzò e posò il palmo della
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pigli via Vicaria Vecchia. – E levò le dita di
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si alzò dalla poltroncina e fece il gesto con
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rivolte verso il soffitto e poi su e giù
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soffitto e poi su e giù, a sollevare un
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roof. ¶ Gli altri applaudirono e partì anche qualche fischio
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delle Zite, – proclamò Nicolas e impose le mani sulla
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un pugno sul naso e poi si inginocchiò davanti
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Maraja, – per te c’è vico Sant’Agostino alla
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le poltroncine si svuotavano, e chi aveva già ricevuto
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viso tra le mani e lo guardava fisso negli
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A Stavodicendo toccò Bellini e a Pesce Moscio una
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stava tra via Tribunali e San Biagio dei Librai
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ciessi! ¶ Nicolas si girò e andò a versarsi lo
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overo? Andiamo a comandare? ¶ – E tu, Maraja? – chiese Dentino
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in una volta sola e poi chiese a Biscottino
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ancora asciutti? ¶ Altre risate e altri flûte tintinnanti. ¶ Poi
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uno schiaffetto a Biscottino e assegnò anche a lui
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Pesce Moscio. ¶ – Chisti tengono ’e palle, guagliu’, – disse Nicolas
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na creatura toja? ¶ – No. ¶ – E allora che te ne
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spazio di un no e concluse: – Tengono ’e ppalle
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no e concluse: – Tengono ’e ppalle. ¶ – Ma che cazzo
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cazzo dici, Nicolas? Guagliu’, è uscito pazzo ’o Maraja
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computer. Si piazzò lì e se li guardò tutti
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si fa morire, tiene ’e ppalle, punto. Anche se
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Anche se chella cosa è ’na strunzata, religione, Allah
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per ottené ’nu fatto, è uno gruosso. ¶ – Anche pe
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Anche pe mme tengono ’e ppalle, – disse Dentino. – Però
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fanno male. Vònno cuprì ’e ffemmene, vogliono bruciare Gesù
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piace che chesta barba è ’nu fatto che mette
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un’ombra di barba. – E poi la barba mica
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me dispiace, – disse Nicolas, e subito postò “Allah Akbar
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chi tiene i soldi e nun sape sparà, non
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che vuole, chi tiene ’e sorde perché arriva ’nu
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a me piace chi è ricco coi rischi. Però
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qua sono munnezze: pigli e spari ’ncoppa a criature
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l’immagine dell’esplosione e disse: – Poi sto fatto
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nun so’ d’accordo. È una cosa da bucchinari
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a Nicolas, – una cosa è che uno, che ne
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viene ucciso. Un’altra è che voglio proprio morire
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Chesto nun me piace. È da strunzo. ¶ – E noi
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piace. È da strunzo. ¶ – E noi, – scosse la testa
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o Maraja, – restammo sempre e solo una paranza di
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ti lamenti? Stammo addiventann’’e re di Napoli e
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e re di Napoli e tu lo sai. ¶ – Pecché
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lo sai. ¶ – Pecché nun è accussi che se cagna
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in un film, c’è sempre quel silenzio, dopodiché
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era fermato di taglio e aveva aperto lo sportellone
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spola tra il camion e l’ingresso del palazzo
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i piedi san Domenico e santa Caterina da Siena
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fa cadere a noi. ¶ E poi lampadari di cristallo
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di un tessuto spesso e di un colore rosso
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marito era stato irremovibile e in quell’appartamento ancora
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di quella casa nuda e quel ragazzino, Pisciazziello, che
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Capelloni sparivano nell’androne e poi ricomparivano a mani
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canna dopo l’altra e gesticolare come un direttore
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direttore d’orchestra. ¶ Nicolas e i suoi paranzini non
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al limitare del marciapiede, e con una voce fredda
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disse: – Vedi, Biscotti’, pure è una soddisfazione portare i
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A chi? ¶ – Sacc’i’, – e aggiunse altri passi, per
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la portava alla bocca e con l’altra mano
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mettessero in riga lui e i suoi guagliuncelli. ¶ Nessuno
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tutti sapevano chi era e perché era finito a
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prima, quando don Feliciano e i suoi erano lontani
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a sbarazzarsi del Boa, e lo fece una domenica
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le monarchie di Forcella e della Sanità era stata
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di vecchio stampo, Crescenzio, e in carcere era riuscito
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di più sul tavolo, e incrociò le mani dietro
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a succhiarne il coraggio. E forse a eliminare la
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in culo a Roipnol. E Roipnol lo mette in
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sghembo. – Ci alternammo, – disse, e tornò a stendersi sul
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palazzo dove stava Roipnol e uccidere lui e la
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Roipnol e uccidere lui e la moglie, prendersi Forcella
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tempo. Uscì dalla saletta e ad ampie falcate raggiunse
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i mobili a chi è stato mandato qua per
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le chiavi di Forcella. ¶ – E mo’ che facciamo? ¶ – Ci
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primo negozio del centro. E poi scarpe Philipp Plein
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Plein con le borchie e un cappello a tesa
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sui braccioli di ottone e osservava il suo esercito
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esercito ingozzarsi di Moët e Chandon. Drago’ gli aveva
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i vassoi di paste e i flûte. Dal locale
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quando furono al completo, e chiese ai suoi di
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da destra a sinistra, e poi di nuovo da
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ad andare in palestra e stava lavorando sodo sui
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una leggera vita bassa e con l’orlo alto
280
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sopra Lollipop, sopra Stavodicendo e Dentino. E quel pensiero
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sopra Stavodicendo e Dentino. E quel pensiero, che se
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stato costretto a rispondere, e ’o Maraja avrebbe voluto
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mo’ ci sta isso, e se ci sta isso
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se ci sta isso è perché ’o Micione ha
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Micione ha deciso così. ¶ – E noi ci pigliamo le
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mondo, aveva sempre funzionato e per sempre avrebbe funzionato
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fare affari senza problemi. E se poi i titolari
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territorio. La tassa sistematica e la mesata cacciata dagli
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passarono ai negozi. Entravano e spiegavano che da quel
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quel momento comandavano loro, e poi stabilivano la cifra
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la visita di Drone e Lollipop, incaricati della raccolta
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a garantirgli un alloggio e un vitto. Tutto molto
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propria zona di competenza. E, se il salumiere faceva
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la mano, quella pistola – e ficcarglielo in gola fino
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che provavano a resistere, e alla fine c’era
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si dannavano con lavori e lavoretti spezzandosi la schiena
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lavoretti spezzandosi la schiena, e sentivano di aver capito
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Si trovavano al covo e attorno al tavolino contavano
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la lattuga, tagli piccoli e tagli grandi. Mentre si
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si facevano una canna e Tucano immancabilmente scarrellava la
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somme, teneva i conti e segnava tutto sull’iPhone
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segnava tutto sull’iPhone, e infine spartivano. Poi si
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ordinavano il solito kebab e, ingoiato l’ultimo boccone
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oppure con le ragazze e qualche volta pure da
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scarpe di Gucci pitonate e sneaker Valentino, vestivano firmati
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dalla testa ai piedi e fino alle mutande, rigorosamente
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mutande, rigorosamente Dolce & Gabbana, e poi dozzine di rose
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anelli di Pomellato, ostriche e caviale e fiumi di
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Pomellato, ostriche e caviale e fiumi di Veuve Clicquot
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schifo quei piatti viscidi e puzzolenti, e allora capitava
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piatti viscidi e puzzolenti, e allora capitava che uscissero
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che uscissero dal locale e andassero a mangiarsi ’nu
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paranza. Crescevano i guadagni e cresceva il rispetto che
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paga del suo lavoro e gli aveva lasciato in
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un’aria vissuta. Drago’ e Pesce Moscio si erano
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innamorati almeno tre volte, e ogni volta, giuravano, era
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indietro come ’nu milanese, e si era rasato. Per
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a fare?”, gli dicevano. E di per sé non
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ma si era stufato e un giorno la coppola
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in un cassonetto. Dentino e Lollipop andavano in palestra
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Lollipop continuava ad allungarsi e sembrava non doversi fermare
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a petto in fuori e a braccia larghe, come
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alzato di parecchi centimetri, e le gambe con tutte
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era levato gli occhiali e li aveva sostituiti con
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anche messo a dieta e allora niente più kebab
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Anche Nicolas era cambiato, e non perché era diventato
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andare avanti. ¶ – Il cielo è il limite, – diceva Nicolas
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colore. Ha mille sfumature, e chi nasce in una
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o Kinshasa sa percepirle e coglierne lo scarto. ¶ La
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avevano provato prima Briato’ e poi Tucano a dividere
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dieci pezzi da venti e guardava i centoni che
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si stancavano di raccontarla e ormai Briato’ non reagiva
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i soldi di tutti e li ributtò sul tavolino
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una partita a carte, e poi si bloccò con
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calare l’asso. ¶ – Cazzo è sto silenzio? ¶ Alzarono tutti
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a uscire dal covo, e poi gli altri dietro
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preceduti da un ronzio e dai primi colpi in
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vespe da Port’Alba e cominciarono a sparare all
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poi puntarono a vetrine e finestre. ¶ Era cominciata la
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il modo più economico e veloce per appropriarsi del
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del quartiere. La stesa è democratica perché fa abbassare
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sulla traiettoria dei proiettili. E poi a organizzarla ci
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chat – “andiamo in gita” – e il branco partiva sugli
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Wesson 357. Ma anche Kalashnikov e mitragliatori M 12, armi da
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cominciava a sparare ovunque e a casaccio. Non si
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a niente in particolare, e mentre con una mano
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davano colpi all’acceleratore e si correggeva la traiettoria
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triangoli del “dare precedenza” e i cassonetti che buttavano
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sangue nero, di lerciume, e poi ancora un’altra
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testa che si china e poi il corpo che
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terreno per farsi piatto e sparire. Dietro un’automobile
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Il terrore che Nicolas e gli altri vedevano sulle
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irruzione delle forze speciali, e poi, fatto un quartiere
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dei caduti in battaglia. ¶ E poi era arrivato il
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cavalcata, a mantenersi saldo e così notò, non poté
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restava ferma sulle gambe e, anzi, veniva avanti sulla
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lo riconobbe, li riconobbe, e non fece altro gesto
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neri. Ci passarono davanti e sbucherellarono la vetrina di
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carosello fra gli alberi e le auto posteggiate, e
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e le auto posteggiate, e lo stesso fecero in
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fino al negozio Disney, e lì qualcuno di loro
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dovesse prendere il volo e tornare sulla città, a
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dopo, tre anni dopo, e la ragazza era già
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stata portata altrove. ¶ – No, è mio, – disse Pesce Moscio
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proprio che no, che è mio, – disse Dentino. ¶ – È
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è mio, – disse Dentino. ¶ – È mio, – disse Nicolas e
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È mio, – disse Nicolas e gli altri glielo lasciarono
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un misto di turbamento e di rispetto. ¶ Ora che
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le piazze di fumo e coca.” E per le
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di fumo e coca.” E per le estorsioni erano
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il tempo era loro e se lo sarebbero preso
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a pagargli la patente e ogni frato aveva versato
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il figlio in garage e gonfio di orgoglio aveva
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Il Kymco nero luccicava e davanti al fiocco rosso
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magari un’altra volta. E lo aveva lasciato lì
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altri lungo la strada e spiegò loro dove erano
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che dava sugli uffici e Nicolas entrò da solo
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espressione mista di timore e riprovazione. Chi era quel
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le gambe sulla scrivania e poi fece segno all
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si avvicinò al direttore e gli afferrò la mano
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Gliela schiacciò nella sua e con quella libera cominciò
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Pugno. ¶ – Il Kymco mio. È nuovo. Neanche un graffio
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con una vocina annaspante. – E per i documenti come
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sti cazzo di negri e ci facimmo dà dieci
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Nu privilegio... – disse Annalisa e, voltandogli le spalle, andò
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la lingua: – Kebab? – chiese. E gli altri: – Kebab, kebab
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della frittura di paranza è saper scegliere i pesci
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scelto piccolo allora non è più frittura di paranza
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più frittura di paranza: è un mischione del pesce
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La frittura di paranza è tale quando tutto ciò
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La frittura di paranza è lo scarto dei pesci
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farina di qualità, ed è poi la frittura che
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Raggiungere il gusto esatto è la battaglia che si
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Si vince quando tutto è in perfetto equilibrio e
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è in perfetto equilibrio e quando in bocca la
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nasce così muore. Frienn’e magnanno, friggendo e mangiando
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Frienn’e magnanno, friggendo e mangiando. Deve essere calda
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Deve essere calda come è caldo il mare quando
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Il pesce viene venduto e loro restano sul fondo
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un cuoppo di carta e messi insieme diventano prelibatezze
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insieme sotto i denti e nel gusto – uno soltanto
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tempo per poter mangiare è brevissimo: se si fredda
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in mare, veloce si è pescati, veloce si finisce
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tra i denti, veloce è il piacere. ¶ Andiamo a
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parlarne fu Nicolas. Lui e gli altri erano al
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lanciati nel futuro. ¶ Drago’ e Briato’ erano sulla terrazza
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che facevano gli altri, e quindi recitavano il conto
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il mondo in pugno... e tutta un’ubriacatura. Sulla
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la paranza si perdeva e si ritrovava, un attimo
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braccia lungo la vita, e quello dopo parlavano a
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che tutto era meraviglioso. E l’anno seguente sarebbe
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abbracciato Letizia stretto stretto e si era inserito nella
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un acquario troppo popoloso, e poi aveva cominciato a
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seduta bagnata di champagne e rimase lì fino a
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che si era denudata e il marito l’aveva
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Devono capire che nisciuno è cchiù sicuro. Che i
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i palazzi, i negozi e i motorini, i bar
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i motorini, i bar, ’e cchiese è tutta roba
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i bar, ’e cchiese è tutta roba che permettimmo
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settimo flûte di Polisy e agitava la mano libera
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soldi per comprarci tutto! ¶ – E che c’entra! Mica
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tutte cose. Ci appartiene, è roba nostra, se vogliamo
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devono guardare a terra e fare il cesso. Hann
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cesso. Hann’’a capì. ¶ – E comm’hann’’a capì
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la giacca chissà dove e ostentava una camicia viola
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aveva spinte tante altre, e poi molte altre ancora
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in grado di ricostruire, e nemmeno gli sarebbe interessato
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che apparissero. Avvertì curiosità e pericolo, e per un
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Avvertì curiosità e pericolo, e per un attimo chi
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si immobilizzò. Piazza Dante è tutta racchiusa dall’emiciclo
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settecentesco del Foro Carolino, e da quando è diventata
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Carolino, e da quando è diventata isola pedonale le
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sua furia. Il padre e la madre si precipitarono
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madre si precipitarono: – Che è stato? ¶ Annalisa sapeva di
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file... Ma invece non è stato lui, è stato
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non è stato lui, è stato un altro. ¶ – Vabbuo
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frequenta sta munnezza, peggio è. Diventa munnezza come loro
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tu ’a munnezza. Sempre e solo a fare inciarmi
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l’ha ’itto? ¶ Annalisa e la madre guardavano lo
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il tono si alzava e pure la paura che
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sentissero. ¶ – State zitti tutti e due e basta, – intervenne
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zitti tutti e due e basta, – intervenne la madre
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intervenne la madre. ¶ Padre e figlio si erano bloccati
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naso. Si respiravano addosso e nessuno arretrava. Annalisa prese
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le spalle il fratello, e la madre il marito
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zaino, uscì dal bagno e disse: – Sono pronta. ¶ – Perché
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melma che gli saliva e scendeva dall’esofago. Non
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più di se stesso. E ora invece doveva starsene
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coraggio. Lui era infastidito e il suo terrore più
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da questa situazione. ¶ Scesero e presero il motorino. Alla
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Drone non rispose. Entrò e basta, la chiave non
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professore. Erano tutti eccitatissimi, e in realtà preoccupati. ¶ – Allora
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Allora, – disse Annalisa, – muoviamoci, e finiamo sta tarantella il
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prima possibile... piano piano. – E con la mano batteva
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non si dava pace e disse: – Oh, Maraja, ma
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ha fatto ’na strunzata. E poi Annalisa che c
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Ancora più perché chesta è casa mia. ¶ – No, chesta
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casa mia. ¶ – No, chesta è ’a casa ’e tutte
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chesta è ’a casa ’e tutte quanti. Anche casa
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Anche casa toia. Mo’ è cas’’e paranza. E
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toia. Mo’ è cas’’e paranza. E comunque non
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è cas’’e paranza. E comunque non è che
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paranza. E comunque non è che se ripeti ’na
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prima volta non funziona e la centesima volta funziona
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totale. Entrò in bagno e, nel giro di una
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mai visto tanta abbondanza e sensualità. O meglio, l
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nella stanza, sembravano schierati e pronti per una foto
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gli altri alle spalle, e, in mezzo, la faccia
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squadrati, passati in rassegna, e c’era chi tirava
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ci fu un clic, e tutto tornò dove doveva
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a togliersi le cuffie e ad alzare gli occhi
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paranza fotte a te e a tutto il tuo
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si sentì così vecchio e saggio che avrebbe voluto
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aria stupita di Annalisa e dell’immobile gratitudine di
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una messa in scena. E Nicolas adorava le messe
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lasciare stare: la colpa è tolta. ¶ Nessuno fece cenno
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a Nicolas: – La colpa è tolta? Dillo! ¶ – È tolta
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colpa è tolta? Dillo! ¶ – È tolta, è tolta... Drone
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tolta? Dillo! ¶ – È tolta, è tolta... Drone è della
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tolta, è tolta... Drone è della paranza. ¶ – ’Nu privilegio
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che dava a sorella e madre in cerca di
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motivi. Gli sarebbe passata e sarebbe tornato da loro
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Era sempre stato “noi”. E invece ora per descrivere
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fatto fuori dalla paranza, e allora perché obbedire a
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telefono di casa squillare e dopo poco la sorella
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sorella: – Nun te permettere ’e chiammà a mia sorella
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mia sorella, hai capito? –. E abbassò. – Ma che sta
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ma lei aveva capito e non parlava, anche perché
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il fratello contasse qualcosa e non passasse tutta la
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vita a caricare video e a giocare a GamePlayer
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di quando erano piccoli e lei faceva pesare il
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Lo disse camminando avanti e indietro come aveva fatto
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Siamo io, Nicolas, Drago’... – E così andò avanti, fino
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ancora intrecciate, gliele liberò e le disse: – Annali’, si
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youtuber preferiti di Drone. E poi quei modellini di
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un po’ d’acqua e, senza più guardare la
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Sparatevi voi, sparati tu –. E uscì dalla stanza. Rossa
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si allontanò dal cibo e dal sonno. Seppe dissimulare
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genitori. Le pensò tutte e alla fine le ipotesi
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era ancora più dolorosa e umiliante al pensiero che