Carlo Formichi, Guglielmo Shakespeare, 1928

di stami misti, buoni e cattivi insieme: le nostre

oro, un ingegno sovrano e una voglia infinita di

lotta per l'esistenza, e con queste tre fide

probabilmente alla fine del 1585, e si recò direttamente a

delle rappresentazioni a Stratford e nella quale probabilmente contava

amico. Cercare un posto è la cosa più facile

città. Più una città è grande e più il

una città è grande e più il suo spazio

più il suo spazio è tutto occupato, e ogni

spazio è tutto occupato, e ogni ufficio, ogni mestiere

che di doverla offrire, e invece trovò che dell

aveva il menomo bisogno e che solo per estrema

dal metterlo all'uscio e gli assegnava il più

rappresentazione. Altro che attore e drammaturgo, altro che riconoscimento

rinunziato subito alla lotta, e si sarebbe dato per

la storia d'Atene e quella di Roma e

e quella di Roma e di Firenze nei cosiddetti

in grazia di occulte e rare energie, la pianta

sviluppo, diventi con facilità e con una stupefacente frequenza

febbrile, preparava i marinai e i cannoni che dovevano

arditi ed eroici navigatori e colonizzatori, spingeva gli studiosi

abolire l'ipse dixit e ad aprire il gran

della natura, creava poeti e letterati dalle ali aquiline

letterati dalle ali aquiline e dall'occhio linceo, rappresentava

di giustizia, la virtù e il vizio, il riso

il vizio, il riso e il pianto in quel

che hanno di grande e di eterno. Gli uomini

le cime del pensiero e dell'arte. A Londra

concedeva il suo riso e il suo pianto solo

solo a ciò che è supremamente comico e supremamente

che è supremamente comico e supremamente tragico. L'uomo

supremamente tragico. L'uomo è figlio dei suoi tempi

la mente col cuore e con l'opera a

circumnavigazione compiuta da Drake e, poniamo, il Macbeth o

il King Lear, c'è una corrispondenza armonica, una

si mise al lavoro, e che lavoro! In men

trentasette drammi, quattro poemetti e centocinquantaquattro sonetti. Se si

immagini, pensieri, alla varietà e vastità di concezioni di

dinanzi ai nostri occhi e s'intuisce la storia

vigilie, d'infinita perseveranza e d'incomparabile amore alla

incomparabile amore alla verità e alle eterne forme del

La sua indole gentile e leale gli conquistò l

aveva cercato rifugio. Diventò e rimase poi per tutto

fondare nel 1576 un teatro e di diventarne l'impresario

le orme del padre e col tempo riuscì a

teatro, il famoso Globe, e a mettere insieme una

trovò i suoi soli e veri amici. Avendo scoperto

parti secondarie di commedie e tragedie che di solito

parole di Bertram in È bene tutto che finisce

finisce bene: «Sono rovinato e confiscato per sempre dai

dai guai! – Che ti è successo, dolcezza mia? – Sebbene

confronto della tetra casa e della moglie detestata.» Parolles

risponde: «uomo giovane ammogliato è un uomo rovinato» (II

il tuo occhio s'è posato sopra qualche viso

preso ad amare: non è vero giovanotto? – Un poco

poco, sì, ci si è posato; con licenza vostra

posato; con licenza vostra – E che specie di donna

che specie di donna è? – Somiglia a voi – Allora

a voi – Allora non è degna di te. Quanti

amori sono più incostanti e vacillanti, più smaniosi ed

oscillanti, più presto perduti e consunti, che non quelli

delle donne – Ci credo, e come, signor mio – Perciò

Volente o nolente, certo è che Shakespeare a diciotto

che ne aveva ventisei, e che dopo sei mesi

reputare fantasticherie i pettegoli e petulanti racconti di liti

fra i due coniugi e di scene di gelosia

della moglie tradita, querula e noiosa. Poichè nella Commedia

nella Commedia degli errori è ritratta al vivo una

deve nascondersi Anna Hathaway, e noi possiam sentire come

dalle mie povere guancie? E chi se non lui

lui la ha sciupata? È noiosa la mia conversazione

noiosa la mia conversazione e sterile il mio spirito

arguta mia facondia si è guastata, gli è che

si è guastata, gli è che la sua ruvidezza

colori? La colpa non è mia se vesto seria

delle quali egli non è la causa?... Un solo

ribelle, rompe la palizzata, e va a mangiare lontano

dalla nascita di Susanna, e cioè il 2 febbraio 1585, Anna

di guadagnare per sè e per la famiglia, in

padre carico di figli e di debiti, sentiva d

non aver più figli, e non ne ebbe infatti

in forma di un E, lettera iniziale del nome

tanto imbecille quanto spietato, e voleva la testa di

le armi dell'autorità e della ricchezza, e Shakespeare

autorità e della ricchezza, e Shakespeare solo quella del

spirito che non autorità e ricchezza, resta dimostrato dal

al bisticcio fra luccio e pidocchio, sarà in eterno

nella lotta fra autorità e ricchezza da una parte

ricchezza da una parte, e spirito dall'altra, è

e spirito dall'altra, è quest'ultimo che ha

pensare ai casi suoi e fuggir via da Stratford

Stratford. Come già s'è detto, gli sembrò che

disse a sè stesso, e forse pensando al padre

doveva abbandonare, al cupo e minaccioso avvenire che andava

di spine per sè e per i suoi cari

i suoi cari vecchi e giovani. Se non che

ebrezza, il suo martirio, e per i peccati della

avere la massima indulgenza e commiserazione anche quando, toccato

più lui in causa e giudicava serenamente le cose

legalmente. Tale iniqua legge è fatta scrupolosamente e crudelmente

legge è fatta scrupolosamente e crudelmente eseguire da un

alla sfida di Gesù e che forti della lettera

a riposare. Claudio, dunque, è condannato nel capo, ed

cioè, del buon senso e dell'umanità: «se decapitate

II, 3, 13-15); «ma che spietatezza è mai questa di lui

così il Duca che è assente? Piuttosto che impiccare

anni era «il giovane e tenero spirito spinto da

nella primavera dell'età e tutti i bei frutti

Gentlemen of Verona, I, 1, 45-50). È vero, dice Falstaff, che

più la si calpesta e più presto cresce, ma

più la si dissipa e più presto si consuma

Henry IV, IV, 350-352). Bello e di statura maestosa, tanto

parti di re, aperto e franco, secondo ce lo

la testimonianza di Heminge e di Condell e d

Heminge e di Condell e d'una attendibile tradizione

conquistare i cuori femminili, e perciò fa dire a

ha una lingua, non è un uomo, se con

se con essa non è buono a far cedere

bellezza di dieci figli, e fra questi una giovane

andar sposa. Il guaio è che non aveva dote

sei sterline, tredici scellini e quattro denari lasciatale dal

lui di otto anni e che il ragazzo non

nè arte nè parte, e commise l'imprudenza di

presentavano insieme con Anna e Guglielmo al vescovo di

al vescovo di Worcester, e garantivano mediante la somma

il matrimonio dei giovani e che questo avrebbe avuto

la storia così com'è dovuta svolgersi, e perchè

com'è dovuta svolgersi, e perchè nessun elemento gli

esserci l'età che è fra i dieci e

è fra i dieci e i ventitre anni o

succede tra un termine e l'altro se non

fine della sua carriera, e forse sotto l'influsso

un ricordo personale. ¶ C'è chi racconta un'altra

un'altra storia strana e misteriosa. Dal registro vescovile

dopo fra William Shakespeare e Anna Hathaway. Che garbuglio

Anna Hathaway. Che garbuglio è mai questo? Era naturale

fosse innamorato della Whately, e in procinto di sposarla

via di diventar madre e che da lui abbandonata

sarebbe incorsa nel disonore e nella disperazione. Se tutte

giovanile in parte spontanea e in parte forzata dall

della ragazza. ¶ Di sicuro e indubitato in tutto cotesto

in tutto cotesto c'è che il giovane Guglielmo

uno stinco di santo, e che del matrimonio in

del matrimonio in genere, e di quello in particolare

non c'è piacere, e studiare si deve quello

entusiasmo per il sapere e invaso dalla nobile ambizione

a caccia della gloria e diventare immortale, erede, secondo

del re di Navarra e dei suoi compagni, avrà

dedicarsi interamente agli studi e di non guardare in

a vile l'amore. E l'amore, non tardò

più spietato. Se c'è lineamento chiaro, sicuro, lampante

tutta la sua opera, è appunto che egli fu

un martire d'amore e sommo poeta in premio

gentil ratto s'apprende, e Shakespeare era soprattutto un

egli parla d'amore e nei drammi e nei

amore e nei drammi e nei poemetti e nei

drammi e nei poemetti e nei sonetti si sente

equivocabile nota delle gioie e dei dolori provati dal

solito ammazzano un uomo, e se non lo ammazzano

cioè, piegò le vele e raccolse le sarte guardando

quel che poi aborriva e malediceva. Il sonetto 129 getta

una landa di vergogna è la lussuria in atto

la lussuria in atto; e prima dell'atto è

e prima dell'atto è spergiura, assassina, sanguinaria, colma

là d'ogni ragione, e di là d'ogni

odiata appena la si è raggiunta, quale esca ingoiata

morde; forsennata nell'inseguimento e forsennata nel possesso; estrema

possesso; estrema dopo, durante e nella caccia del godimento

godimento; un refrigerio mentre è provata e dopo la

refrigerio mentre è provata e dopo la prova una

la prova una vera e propria afflizione; davanti, una

il fondo della voluttà e ne ha provato lo

erba, tanto amabilmente leggiadra e di così soave fragranza

Solo un temperamento amoroso e passionale al massimo grado

scritto il poemetto Venere e Adone, riboccante di sensualità

Oh come Shakespeare conosce e descrive a perfezione gli

mondo, indebolire l'intelletto e ammalare il cuore a

a furia di pensare e fantasticare. La gioia d

ritratto di Shakespeare giovane, «è furente come Ajace: ammazza

sè stesso in sonetto 147, «è come una febbre che

ogni speranza di cura è svanita, ed eccomi diventato

requie». Quanto più alto e gagliardo un intelletto, più

un intelletto, più grande e nobile un cuore, tanto

un cuore, tanto maggiore è il pericolo che il

dell'amore s'insinui e faccia scempio dell'uno

faccia scempio dell'uno e dell'altro: il bruco

dimora il più tenero e soave dei bocciuoli? Nessun

dei bocciuoli? Nessun uomo è più sicuramente accalappiato, quando

più sicuramente accalappiato, quando è accalappiato, dell'uomo d

Gentiluomini di Verona (I, 1) e in Fatica d'amore

amore perduta (V, 2), ed è agevole in esse sentire

d'amore Shakespeare soffrì e volle soffrir sempre; amore

te! Temo di contrarla, e perciò me ne vado

furfante vicino a te è un uomo puro. Apemanto

Apemanto – La sola lebbra è la parola che t

non ti conosco. Kent – E io conosco te, messere

conosco te, messere. Oswald – E chi sono? Kent – Un

per sole tre sterline, e delle sudice calze di

rendere un buon servigio e non sei altro che

pitocco, d'un codardo e d'un lenone, il

un lenone, il figlio e l'erede d'una

precordi, piena, colorita, travolgente, è la miglior valvola di

per un cuore angosciato e soffocato da un giusto

da un giusto risentimento e un legittimo livore. ¶ Il

aveva commerciato in pecore e poi, trascorsi due o

del conte di Southampton e un frequentatore della corte

fra il pastore Corin e Touchstone, un buffone aulico

it): «Corin – Quella che è buona educazione a corte

buona educazione a corte è nel contado tanto ridicola

maneggiamo le nostre pecore; e, come sapete, le loro

pelli sono untuose. Touchstone – E le mani d'un

cortigiano non sudano forse? E l'untume d'una

d'una pecora non è cosa altrettanto sana quanto

prova più valida. Corin – E spesso sono incatramate in

curiamo le nostre pecore; e vorreste che baciassimo del

davvero! Impara dai sapienti, e pondera: lo zibetto ha

più vile del catrame, – è il sudicio flusso di

dimenticasse affatto i libri e trascurasse d'istruirsi? L

natura stessa della luce; e l'ignoranza come diabolica

ripugnante, tenebrosa. Il sapere è un angelo (Love 's

labour 's lost, I, 1, 113), è l'ala con cui

King Henry VI, IV, 7, 69), è qualche cosa di assai

non i titoli nobiliari e le ricchezze: questi un

indegno erede può offuscare e dissipare, ma quello rende

rende immortale l'uomo e lo trasforma in un

Pericles, III, 2, 27-31). ¶ L'ignoranza è la maledizione di Dio

fece banchettare la mente e soffrire il corpo, perchè

grasse hanno magre zucche, e bocconi squisiti arricchiscono le

sè stesso: «che altro è un uomo, se il

il principal suo bene e la spesa del suo

si riducono a dormire e mangiare? Una bestia, nè

IV, 33-35; Cymbeline, IV, IV, 40-43). ¶ È assolutamente da escludere che

suo studio fosse metodico e che da buon sgobbone

insaccar nel cervello nozioni e dati che creano l

che creano l'erudito e ammazzano l'uomo, il

l'uomo, il pensatore e il poeta. Quando Shakespeare

studiava, voleva soprattutto godere, e se si guardava dal

egli ha stupendamente detto, «è come il glorioso sole

libri altrui. Non c'è profitto là dove non

là dove non c'è piacere, e studiare si

prego, di tributo» (III, 1, 13-15; 42-46). È davvero una critica superficiale

appunto questo losco figuro e sua madre, la perfida

la testa a Cloten e la regina diventata pazza

la regina diventata pazza è morta, Cymbeline si affretta

una tal pace» (V, 5, 479-481; 484-485). E nello stesso dramma il

delle genti i prigionieri e mette in bocca al

voglion che sia così e solo le nostre vite

l'apoteosi di Roma e la proclamazione della barbarie

seppe poco di latino e ancor meno di greco

due affermazioni la prima è severa ed ingiusta, perchè

ed amare la romanità, e la seconda è troppo

romanità, e la seconda è troppo indulgente perchè egli

seppe nulla di greco e quindi non capì nè

greco, Troilus and Cressida e Timon of Athens, dii

Athens, dii, eroi, uomini e donne sono descritti in

far disperare del cielo e della terra. Del mondo

di far la caricatura e non può prenderlo sul

prenderlo sul serio. Non è a credere ch'egli

notte di mezza estate e il Timone. Il testo

egli sapeva il latino e non sapeva il greco

al mondo ellenico. C'è invece chi dice: nei

Chapman, traduttore di Omero, e poichè Shakespeare odiava Chapman

Omero. Innanzi tutto non è nè punto nè poco

si nasconda il Chapman, e l'anima di Shakespeare

poetico ed artistico qual'è l'ellenico unicamente in

onta ad un nemico e per un livore personale

per un livore personale. ¶ È incredibile le sciocchezze che

Nerissa domanda a Porzia: «e che parole avete per

lui non mi capisce e io non capisco lui

nè francese, nè italiano; e quanto all'inglese che

di esse: inglese, latino e francese. È dubbio se

inglese, latino e francese. È dubbio se l'infarinatura

ama far mostra qua e là nei suoi drammi

soggiorno a Londra. ¶ Nel 1573, e quattro anni dopo, il

quando Shakespeare era novenne e tredicenne, una compagnia di

Poeta, della letteratura inglese e di quella mondiale. Il

che prepotentemente si annunziavano. È pure assai probabile che

faccia con la fame e la miseria. ¶ Gli affari

primogenita omonima, Anna, Richard e Edmund. Nel 1563 era morta

fratelli ed una sorella, e i diritti e i

sorella, e i diritti e i doveri della primogenitura

di agricoltura, di pastorizia e di commercio, venire in

del modo di pensare e di parlare del volgo

di Londra. Non c'è poeta al mondo che

impara che dal popolo, e qualunque gentiluomo sa che

loro stesse espressioni triviali e roventi. I personaggi dei

Apemanto – La repubblica ateniese è diventata una foresta di

ha rotto le mura, e così tu ti trovi

vano, ridicolo e trasonico. È troppo ricercato, troppo agghindato

dire, troppo peregrino, se è lecito così chiamarlo». Il

cava fuori il taccuino, e vi appunta il vocabolo

esclamando: «un epiteto singolarissimo e sceltissimo» (Love 's labour

sgg.). ¶ Tutto cotesto non è preso dai libri, tutto

dai libri, tutto cotesto è ritratto satirico di vita

satirico di vita reale. È noto che il Rinascimento

che invase gl'inglesi, e l'uso del latino

di adoperare parole latine e di dar l'ostracismo

introdottasi nel nostro parlare e scrivere!» ¶ Il gusto per

si andò morbosamente diffondendo, e Shakespeare lo bollò in

nel dialogo fra Costard e Moth, paggio di Armado

della pedanteria dei maestri e dell'uso fuor di

occhi ai pregi formali e sostanziali della lingua e

e sostanziali della lingua e della letteratura dell'antica

dell'antica Roma. Lesse e rilesse le Metamorfosi d

d'Ovidio, nell'originale, e forse nessun altro libro

gli fu più caro e familiare. Nel Titus Andronicus

al nipotino Lucio qual'è il libro che la

Lavinia urta col piede, e il giovinetto risponde: «è

e il giovinetto risponde: «è il libro delle Metamorfosi

mia madre» (IV, 48-50). Ovidio, è detto scherzosamente altrove (Love

conoscenza diretta di Orazio e di Cicerone che troviamo

Andronicus, dramma in cui è manifesta l'intenzione del

in Ovidio, Virgilio, Orazio e Cicerone, significa saper poco

per stipare fatti, ricevere e mai creare; significa saper

creare; significa saper quanto e anche più di quel

basta per intuire, ammirare e ricostruire la romanità sempre

quella di Shakespeare, divinatrice e creatrice per eccellenza. L

eccellenza. L'importante non è sapere molte cose ma

molte cose ma poche e bene. I troppi fatti

la mente che non è un cucchiaio travasatore ma

semi per produrre fiori e frutti. Shakespeare sapeva poco

di latino (small Latine) e ancor meno di greco

grandi drammaturghi dell'Ellade e di Roma. Benedetto, diciamo

esaltò sempre che potette, e la vagheggiò come modello

di retto, di civile e di nobile si può

dice a Porzia: «gli è un uomo nel quale

of Venice, III, 2, 95-97). Com'è noto, il Poeta ha

senso profondo di rispetto e di ammirazione per la

ammirazione per la romanità, e sarebbe agevole cosa accumular

in lode di Roma e di ciò che è

e di ciò che è romano. Una eccezione pare

amava la sua Britannia, e nel Cymbeline si è

e nel Cymbeline si è voluto scorgere l'esaltazione

così parla: «La Britannia è un mondo a sè

un mondo a sè, e non vogliam pagare nessun

ma perchè? Se Cesare è buono a nasconderci il

vanto della nazione britannica è la sua letteratura così

materiata di fervida immaginazione e di saggezza equilibrata. Gli

di saggezza equilibrata. Gli è che due elementi etnici

profondo senso della realtà. E questi due elementi etnici

del conflitto fra sassoni e gallesi. Conosciamo l'anno

della città il 26 aprile, e poichè era costume battezzare

Shakespeare nacque il 23 aprile e nascendo pianse, come qualunque

Joan, ancora in vita, e Margaret, morta un anno

un possidente di terreni e di bestiame, un uomo

secondo vuole la tradizione, e industriosissimo, in quanto che

bestie vendeva la pelle, e perciò chi ci dice

il guantaio: la verità è che sapeva bellamente associare

uffici onorifici di consigliere e assessore comunale e perfino

consigliere e assessore comunale e perfino di borgomastro. Aveva

figlia d'un ricco e nobile proprietario del vicino

in dote la casa e il fondo di Asbies

di Asbies a Wilmcote e parte di una proprietà

ceto signorile ed agiato è tutto quel che di

di documenti per inchinarci e venerare la donna che

Una verità della storia è che il novantanove per

costantemente col suo nome è quello di gentile, e

è quello di gentile, e tale gentilezza, è assai

gentile, e tale gentilezza, è assai probabile, egli la

affermare che Shakespeare amò e venerò sua madre; ma

dell'uomo dalla natura, e sempre poi nutrito e

e sempre poi nutrito e ingigantito dalla gratitudine? Venerò

dal tradimento di Cressida e in procinto di perdere

vergine dal restar tale, è che «spender parole in

that ends well, I, 1, 149); e Bertram, per far cedere

di grammatica latina (accidence), e precisamente la grammatica latina

grammatica latina di Lyly e le «Sententiae Pueriles». Il

maestro lo interrogava: «chi è colui, Guglielmo, che presta

a prestito dal pronome; e si declinano così: singulariter

IV, 1). ¶ La scuola non è mai stata, in nessun

stata, in nessun tempo e in nessun luogo, il

cartella sotto il braccio e le rubiconde gote mattutine

pedanteria, i sesquipedalia verba e tutte le caratteristiche ridicole

maestri. Quanto di vero e di vissuto si nasconde

Mrs Page (Merry wives), e nel maestro di scuola

Labour is lost). Ma, è stato fatto osservare, la

nostra commedia dell'arte; e quanto ad Holofernes, non

quanto ad Holofernes, non è egli forse calcato sull

teologia precettore di Gargantua e creazione di Rabelais? Rispondiamo

il curato Sir Nathaniel e il maestro Holofernes. Il

compagni del re, che è intitolato, nominato o chiamato

te: il suo spirito è elevato, categorico il suo

occhio, maestosa l'andatura, e il suo contegno generale

contegno generale vano, ridicolo e trasonico. È troppo ricercato

tre secoli dopo Shakespeare e presumono di affermare cose

sognano nemmeno di riferirci e che ci avrebbero indubbiamente

anno di sua vita, e cioè nel periodo della

suoi massimi capolavori tragici e ha considerato la vita

fosco, tetro, sconsolato. Si è voluto vedere in questa

donna bruna di cui è parola nei sonetti. Questa

fargli abominare gli uomini e l'esistenza. Ma Hamlet

dolore nel dolore mondiale, e, se mai, la dura

di restare miseramente travolto e schiacciato dalla matta bestialità

insomma, d'ingiustizie patite e di sforzi inauditi ingeneranti

la sorgente della gioia e dischiudenti l'occhio indagatore

perdute tutte le illusioni, e s'incamminava a gran

accompagnata dalla perfetta atarassia e dal presentimento d'una

sue tragedie? ¶ «Il mondo è una lega di birbanti

gli uomini da bene, e di vili contro i

la prima volta, facilmente e come per segni si

per quello che sono; e subito si accordano». Il

Leopardi scrive queste parole, e Shakespeare sembra essere stato

pure di questo parere, e nel suo teatro rappresenta

contro gli uomini buoni e generosi. Nell'Amleto il

Nell'Amleto il capobrigante è Claudio, i suoi consorti

non fa mai difetto, e nell'Amleto si chiama

Cornwall, col miserabile Oswald e le due megere Goneril

le due megere Goneril e Regan. Il duca di

non proprio un imbecille, è un uomo mediocre e

è un uomo mediocre e debole. ¶ Nell'Otello il

Nell'Otello il furfante è così diabolico che basta

le colonne del tempio, e si contenta di valersi

di due imbecilli: Roderigo e Cassio. ¶ Nel Macbeth, parimenti

occupar lui il trono e godersi la regina; Edmondo

sola, pensano i birbanti, e quaggiù bisogna comandare e

e quaggiù bisogna comandare e godere, a tutti i

adopera questa gente satanica è la maschera della bontà

un uomo può sorridere, e sorridere, ed essere un

sorriso dei malvagi!Goneril e Regan sembrano due colombe

Amleto. Perchè Goneril, Regan e Edmund vedano crollare l

edificio delle loro nequizie, è necessario il martirio e

è necessario il martirio e la morte del generoso

morte del generoso Lear e dell'angelica Cordelia. Jago

dell'angelica Cordelia. Jago è scoperto e punito, ma

Cordelia. Jago è scoperto e punito, ma restano vittime

vittime il valoroso Otello e l'innocente Desdemona. Lady

ma il venerando Duncan e l'onesto Banquo sono

eroici di loro mancano e giacciono cadaveri sul campo

battaglia. Gli dei stessi, è vero, scendono in terra

vero, scendono in terra e spargono incenso alle ostie

verrebbe a mancare; gloriosa e confortante, se il fine

se il fine supremo è la salvezza dell'ordine

La grandezza di Shakespeare, è stato giustamente detto, consiste

di librarsi in alto, e scende? Shakespeare non sa

stata scritta al mondo, e veda se non è

e veda se non è vero che il genio

sue più belle commedie. E pensare che nel 1596, gli

fosse un tenero padre e sentisse che cosa è

e sentisse che cosa è amor di figli si

Arturo (King John, III, 4) e a Leontes nel dialogo

comparisse innamorato. Shakespeare ubbidì, e vennero fuori Le Vispe

un grande avvenimento artistico, e la gloria piena e

e la gloria piena e incontrastata si convertì pure

Shakespeare furono tutti pagati, e la più bella casa

le sue scappate giovanili, e quale non dovette essere

avere un tal consorte e di Susanna e Giuditta

consorte e di Susanna e Giuditta di avere un

dirsi un uomo felice, e avrebbe potuto mettere su

a caccia di onori e di ricchezza, prendere esempio

amicizia, adulò i potenti e andò alla posterità con

fama d'intelletto sovrano e di carattere ignobile. Invece

acqua perigliosa, guatò lungamente, e dimentico di sè stesso

immensa tristezza lo vinse e la vita gli apparve

ha di più tragico e sconsolato. Egli, sì, era

comandare, aveva ubbidito abbastanza, e poteva ormai imporre ai

contemporanei il suo gusto e versare tutto sè stesso

nella sua creazione artistica. È il periodo delle grandi

le tre unità aristoteliche e non rappresenta sulla scena

sono poemi tragici, biografie e periodi storici tragici rievocati

il tempo di seminare e raccogliere il frutto della

talchè la semina non è un antefatto che si

che apre la tragedia e a poco a poco

tragedie: Giulio Cesare, Troilo e Cressida, Amleto, Otello, Macbeth

Timone d'Atene, Antonio e Cleopatra, Coriolano. La sola

profondo senso di pessimismo, è Measure for Measure che

scritto da Shakespeare. Heminge e Condell non lo hanno

del 1623, la quale rappresenta e deve rappresentare per noi

la concepì. Non c'è nessuna ragione di mettere

in-folio del 1623 fa e deve far testo, e

e deve far testo, e tutto quello che contiene

tutto quello che contiene è certamente farina del sacco

del sacco di Shakespeare, e solo ciò che non

ciò che non contiene è roba sospetta. Non mancano

pensare ad ipotetiche collaborazioni e di segnalare a proposito

scene scritte da Fletcher e quali quelle scritte da

noi crediamo a Heminge e a Condell che vissero

che vissero con Shakespeare e che ci dicono: «questa

che ci dicono: «questa è l'opera sua», e

è l'opera sua», e non agli ipercritici, per

sieno le loro congetture e vasta la loro dottrina

ancora scaduto il debito, e mi ripugnerebbe pagare prima

mi chiama? Non importa; è l'onore che m

chirurgia? No. Che cosa è l'onore? Una parola

l'onore? Una parola. E che cosa è questa

parola. E che cosa è questa parola, onore? Aria

No. Dunque, l'onore è impercepibile? Evidentemente, dai morti

calunnia non lo permette. E perciò di onore non

non voglio sapere: esso è un mero stemma: – e

è un mero stemma: – e qui finisce il mio

conseguenze della propria viltà, e tanto briga, piega la

briga, piega la schiena e getta polvere negli occhi

essere fortunata nella vita e a strappare vantaggi materiali

fa campare a lungo e consente di fare il

queste parole! Il mondo è dei furbi, è di

mondo è dei furbi, è di chi sa darla

sa darla a bere. E qui una grassa risata

qui una grassa risata! E, difatti, quel cinismo di

quel cinismo di Falstaff è buffo e divertente, è

di Falstaff è buffo e divertente, è una satira

è buffo e divertente, è una satira al mondo