parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Stefano Jossa, La più bella del mondo, 2018

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
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2018
occidentali (compresi inglese, francese e spagnolo, mentre il tedesco
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La validità del gioco è tuttavia limitata dal fatto
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sulla pagina stessa, «non è possibile contare il numero
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la disponibilità alla variazione e la capacità di spostare
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Rosaspina di Palermo ed è disperato perché non riesce
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innamorato della propria materia e convinto del proprio ruolo
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2018
Nord/Sud, perché lui è di Milano e gli
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lui è di Milano e gli studenti sono di
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2018
cultura/natura, perché lui è istruito e gli studenti
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2018
perché lui è istruito e gli studenti sono invece
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2018
autorità repressiva dello Stato e loro sono costretti a
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2018
educazione, i suoi privilegi e il suo potere, e
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2018
e il suo potere, e la periferia, col suo
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2018
lotta per la sopravvivenza e i suoi bisogni materiali
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in sconfitta, il professore è sempre piú depresso; ma
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2018
sempre per sfida, «cazzo», e che è anche una
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2018
sfida, «cazzo», e che è anche una delle poche
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2018
suoi studi di letteratura e ricorre a una soluzione
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2018
di suscitare la curiosità, e magari stuzzicare anche i
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manico, scetrolo, ¶ asperge, cucuzzola e stennarello. ¶ Cavicchio, canaletto e
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e stennarello. ¶ Cavicchio, canaletto e cchiavistello, ¶ er gionco, er
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moccolo, bbruggnolo, ¶ inguilla, torciorecchio, e mmanganello. ¶ Zeppa e bbatocco
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torciorecchio, e mmanganello. ¶ Zeppa e bbatocco, cavola e tturaccio
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Zeppa e bbatocco, cavola e tturaccio, ¶ e mmaritozzo, e
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2018
bbatocco, cavola e tturaccio, ¶ e mmaritozzo, e ccannella, e
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e tturaccio, ¶ e mmaritozzo, e ccannella, e ppipino, ¶ e
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2018
e mmaritozzo, e ccannella, e ppipino, ¶ e ssalame, e
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e ccannella, e ppipino, ¶ e ssalame, e ssarciccia, e
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e ppipino, ¶ e ssalame, e ssarciccia, e ssanguinaccio. ¶ Poi
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2018
e ssalame, e ssarciccia, e ssanguinaccio. ¶ Poi scafa, canocchiale
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torzo, crescimmano, catenaccio, ¶ mànnola, e mmi’-fratello-piccinino. ¶ E
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e mmi’-fratello-piccinino. ¶ E tte lascio perzino ¶ ch
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cotale, ¶ fallo, asta, verga, e mmembro naturale. ¶ Cuer vecchio
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de spezziale ¶ disce Priàpo; e la su’ mojje pene
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fatta: li ha catturati e avrà la loro attenzione
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vicenda sul piano linguistico è che il romanesco funziona
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comunicazione tra un milanese e dei palermitani. Un po
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nonostante le diversità regionali e dialettali grazie a un
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che, come in Cuore, è la cultura: la lingua
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di ciò che c’è di piú comune e
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2018
è di piú comune e naturale nell’esperienza quotidiana
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nell’esperienza quotidiana, che è condiviso da tutti i
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sensi almeno: il primo è legato alla sua capacità
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Il sonetto «del cazzo» è piú famoso, ma Belli
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della fica», che forse è meno noto per ragioni
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a ddí vvurva, vaccina, ¶ e ddà ggiú co la
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ggiú co la cunna e cco la potta. ¶ Ma
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la-gabbia-der-pipino, e la-bbrodosa. ¶ E ssi
49
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una lingua dei media e della tecnica: solo inventando
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capitalismo, che tutto omologa e tutto neutralizza. Pasolini faceva
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alto verso il basso e viceversa sempre intersecando la
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opposizione tra lingua letteraria e lingua egemone: «In seno
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per cui l’antagonista è funzionale alla logica del
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tecnologico, per cui capitale e lavoro devono restare bloccati
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piani, quello borghese egemonico e quello autoriflessivo all’interno
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2018
della stessa lingua borghese, è l’obiettivo di Pasolini
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come meccanismo di potere e di controllo. ¶ A Pasolini
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diretto, transitivo, tra parole e cose, senza mediazioni e
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e cose, senza mediazioni e senza orpelli. Il punto
60
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Il punto di partenza è famosissimo: la storia del
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appunto, quella di «avvocati e funzionari, gabinetti ministeriali e
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e funzionari, gabinetti ministeriali e consigli d’amministrazione, redazioni
63
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amministrazione, redazioni di giornali e di telegiornali», che hanno
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2018
alle cose, piú sofisticata e impenetrabile, rispetto ai comuni
65
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vita, l’esperienza quotidiana e le emozioni comuni, di
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2018
sarebbe strumento di inganno e prevaricazione (l’argomento manzoniano
67
2018
serviva a rendere chiara e diretta la comunicazione. Faceva
68
2018
officina per un guasto, e cerco di spiegare al
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2018
guarda dentro il cofano e spiega con un lessico
70
2018
un lessico estremamente preciso e costruendo frasi d’una
71
2018
le differenze lessicali regionali e costruire una lingua comune
72
2018
di una lingua nazionale e si apriva lo spazio
73
2018
dell’«essenza piú peculiare e segreta della lingua», finalizzata
74
2018
finalizzata all’espressione popolare e alla creatività letteraria. ¶ Peccato
75
2018
vita avrebbe dovuto esprimere e designare la lingua: la
76
2018
la lingua: la vita è davvero una sola, fatta
77
2018
la lingua dell’uso e la lingua della letteratura
78
2018
stessa realtà, d’amore e d’accordo, divorziassero inesorabilmente
79
2018
classicismo, delle sue figure e delle sue forme, del
80
2018
forme, del suo vocabolario e dei suoi stili, che
81
2018
dell’eleganza, un gusto e uno stile? Un guardaroba
82
2018
trovare ciò che cercavano e adattarlo nella combinazione piú
83
2018
la possibilità della combinazione e della differenziazione al suo
84
2018
dei commerci, della conversazione e del lavoro. La lingua
85
2018
molto raramente sulla differenza e sul confronto. Ne esploreremo
86
2018
esploreremo perciò l’antitesi e la resistenza nei capitoli
87
2018
cuccurucucu ¶ Se l’italiano è una lingua inventata, fondata
88
2018
Varietà di soluzioni espressive e sintattiche, certamente, ma anche
89
2018
sintattiche, certamente, ma anche e soprattutto varietà lessicale. ¶ Le
90
2018
De Mauro) contengono tra 210 000 e 260 000 voci, secondo il calcolo
91
2018
una voce (declinata se è sostantivo o aggettivo, come
92
2018
belli-belle; coniugata se è verbo: amo, ami, ama
93
2018
numero di «parole dicibili e scrivibili» in italiano ammontasse
94
2018
sono parole che muoiono e parole che nascono. Alcune
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2018
prestito da altre lingue e assimilate alla lingua ricevente
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2018
altre prese di peso e acquisite (come internet o
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2018
nascono «per filologicale senatoconsulto» e perché la lingua s
98
2018
visto che la lingua è totalità e «viene da
99
2018
la lingua è totalità e «viene da una cospirazione
100
2018
universa vita della società, e dai generali e talora
101
2018
società, e dai generali e talora urgenti e angosciosi
102
2018
generali e talora urgenti e angosciosi moti e interessi
103
2018
urgenti e angosciosi moti e interessi della società». Gadda
104
2018
palla nera» al «sommo e venerato Alessandro» (Manzoni) per
105
2018
una pronuncia (come riescire e riuscire, palude e padule
106
2018
riescire e riuscire, palude e padule, spegnere e spengere
107
2018
palude e padule, spegnere e spengere, abbonare e abbuonare
108
2018
spegnere e spengere, abbonare e abbuonare, interpretare e interpetrare
109
2018
abbonare e abbuonare, interpretare e interpetrare, diventare e doventare
110
2018
interpretare e interpetrare, diventare e doventare: a Gadda si
111
2018
all’ortodossia del vocabolario e della grammatica. Il rischio
112
2018
della grammatica. Il rischio è quello di impoverire e
113
2018
è quello di impoverire e impigrire una lingua, col
114
2018
uno strumento di espressione e d’intervento. La scelta
115
2018
altro dettata da chi è ignorante e vuole imporre
116
2018
da chi è ignorante e vuole imporre la sua
117
2018
sua regola perché non è in grado di vedere
118
2018
che già conosce. ¶ Gadda è insomma convinto che la
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2018
allo stesso modo non è piú una lingua, ma
120
2018
a un tronco rigido e statico, cui siano stati
121
2018
lingua qualcosa di effervescente e deviante rispetto alle previsioni
122
2018
rame capricciose della liberalità e del lusso. Dichiaro, per
123
2018
potativa. La mia penna è al servizio della mia
124
2018
servizio della mia anima, e non è fante o
125
2018
mia anima, e non è fante o domestica alla
126
2018
domestica alla signora Cesira e al signor Zebedia, che
127
2018
non conoscono le sottigliezze e le profondità della lingua
128
2018
ogni ragione delle buone e intelligibili scritture: legittima cosa
129
2018
di troppo il desiderio, e quasi l’intento, della
130
2018
democratico oppure a mediocre è un dibattito che caratterizza
131
2018
il conflitto tra uguaglianza e distinzione. Gadda suona terribilmente
132
2018
nella parità dei diritti e delle opportunità? La legge
133
2018
La legge delle statistiche e dei sondaggi sta portando
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2018
consumi di massa meno è originale la lingua piú
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2018
la lingua piú facile è raggiungere un numero alto
136
2018
numero alto di lettori: è sempre piú sentito il
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2018
non solo dei politici e dei cantanti, ma anche
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2018
ma anche dei giornalisti e dei presentatori televisivi. ¶ Se
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2018
un dibattito piú ampio è perché a Gadda ritornerà
140
2018
lingua, in quel 1964 che è l’anno in cui
141
2018
del modello manzoniano: omologante e massificante per chi riteneva
142
2018
anche inutilmente aristocratico, pedantesco e scolastico per chi lo
143
2018
letterario, estraneo all’uso e lontano dall’esperienza, come
144
2018
col suo impianto normativo e libresco, a realizzare l
145
2018
Boccaccio, la lingua toscana è stata promulgata in Italia
146
2018
Italia, “talmente che poi è divenuta comune a tutti
147
2018
a tutti gl’Italiani, e da ciò ha il
148
2018
Manzoni, dopotutto, come Dante e come Bembo, è prima
149
2018
Dante e come Bembo, è prima di tutto uno
150
2018
letteratura, finalizzata all’espressione e all’invenzione. Vuole allargare
151
2018
piuttosto che perché veneziani e napoletani possano parlare piú
152
2018
italiani il riferimento ideale è la laica Firenze anziché
153
2018
la lingua di Firenze è la lingua della città
154
2018
obiettivo manzoniano della spontaneità e popolarità della lingua, di
155
2018
tradizione dominata dalla retorica e dall’artificio, era del
156
2018
fallire. Un grande critico e linguista del tempo, Graziadio
157
2018
di una cura estrema e sofisticatissima: «l’arte del
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2018
non l’esito ultimo e limpidissimo di un’operazione
159
2018
discrepanza tra teoria linguistica e prassi letteraria di Manzoni
160
2018
varietà dei suoi usi e registri da parte dei
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2018
da parte dei parlanti, e di perseguire il livellamento
162
2018
il livellamento tra scritto e parlato, quando è falsissimo
163
2018
scritto e parlato, quando è falsissimo «che l’incremento
164
2018
vicinanza fra parola parlata e parola scritta», Ascoli individuava
165
2018
proprio nella polifonia linguistica e nella consapevolezza letteraria. ¶ Il
166
2018
autoritariamente, il suo libro è stato amatissimo dagli scrittori
167
2018
una grande sfida narrativa e interpretativa. ¶ Sul piano lessicale
168
2018
secondo termine, che non è quello dell’uso fiorentino
169
2018
ottocentesco né attuale); ma è sul piano letterario che
170
2018
introduzione alla lettura facile e d’intrattenimento, bensí uno
171
2018
arte. ¶ «Studia il Manzoni e amalo per tutta la
172
2018
vivente, passibile di cambiamenti e innovazioni, ma doveva comunque
173
2018
conti con la grammatica e con i classici. ¶ Fiorentineggiava
174
2018
un’altra retorica, contraria e uguale, quella dell’imitazione
175
2018
milioni di studenti inglesi e americani a imparare l
176
2018
Balze, tutte a Firenze e dintorni). Il risultato è
177
2018
e dintorni). Il risultato è quell’accento toscano in
178
2018
parlato. Fanno eccezione, naturalmente, e pure giustamente, i toscani
179
2018
toscani. ¶ La lingua media (e dei media). ¶ L’ultima
180
2018
capitolo sul carattere inventato e letterario della lingua italiana
181
2018
Gadda, Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino, che sono
182
2018
riflessione su quella che è stata chiamata «la lingua
183
2018
chiamata «la lingua media» e sul rapporto tra uniformità
184
2018
rapporto tra uniformità linguistica e livellamento culturale. ¶ Tra il
185
2018
livellamento culturale. ¶ Tra il 1941 e il 1942 la rivista «La
186
2018
rapporto tra lingua letteraria e lingua dell’uso. Il
187
2018
numero di giugno-settembre, e da un intervento del
188
2018
personalità tra filologi, linguisti e scrittori: lo stesso Bertoni
189
2018
Oreste Macrí, Luciano Anceschi e Alfonso Gatto. La discussione
190
2018
una lingua davvero comune e nazionale per tutti gli
191
2018
partire dal paradigma manzoniano e dalle politiche scolastiche, che
192
2018
lingua quanto piú uniforme e regolare possibile. ¶ Rispondendo a
193
2018
piú conta qui, però, è che Dante sta parlando
194
2018
con quella favella | ch’è una in tutti», cioè
195
2018
di Dio da cui è stato creato (essendo la
196
2018
di aver creato loro e il mondo in cui
197
2018
circuito tra l’uomo e Dio perché solo con
198
2018
creato. ¶ Questa ricchezza espressiva è stata spesso chiamata il
199
2018
tesi di questo capitolo è cosí introdotta: che l
200
2018
storia della lingua italiana è la nascita di una
201
2018
i commerci, la diplomazia e gli incontri di vario
202
2018
incontri di vario tipo è innegabile e l’ha
203
2018
vario tipo è innegabile e l’ha dimostrato qualche
204
2018
di garantire la diffusione e la comunicazione, ancorché sconnesso
205
2018
la comunicazione, ancorché sconnesso e scalcinato; ma che sentissero
206
2018
mista degli usi pratici è altrettanto innegabile, come dimostra
207
2018
Cinquecento. ¶ Quando un poeta e umanista veneto, Pietro Bembo
208
2018
la lingua di Petrarca e Boccaccio come lingua comune
209
2018
a quella dell’oralità è compiuta: l’italiano è
210
2018
è compiuta: l’italiano è lingua prima di tutto
211
2018
perché il suo obiettivo è esplorare l’animo umano
212
2018
esplorare l’animo umano e costruire la socialità anziché
213
2018
si diceva «uomo», «uovo» e «buono», come scrivono Petrarca
214
2018
buono», come scrivono Petrarca e Boccaccio, ma i toscani
215
2018
le soluzioni «omo», «ovo» e «bono», come ancora dicono
216
2018
toscani oggi. Il risultato è che l’italiano non
217
2018
sottrae all’evoluzione storica e al cambiamento nel tempo
218
2018
questo senso l’italiano è una lingua artificiale, cioè
219
2018
artificio dal latino, ars e facere: fare con arte
220
2018
l’espressione dei sentimenti e lo scambio delle parole
221
2018
dantesche oltre che petrarchesche e boccacciane. «Quanto ancora sarebbe
222
2018
miglior poeta che non è, se altro che poeta
223
2018
la polemica contro Dante e la sua lingua riguarda
224
2018
umana a livello elegante e profondo. Che il petrarchismo
225
2018
anziché il lessico unico e inderogabile della lingua italiana
226
2018
inderogabile della lingua italiana è prospettiva che non si
227
2018
anche i discorsi culturali e politici. Il petrarchismo serve
228
2018
che se l’inventava, e con Bembo, che la
229
2018
lingua parlata anziché letta e scritta. Si propone perciò
230
2018
dialetto locale, il milanese, e una lingua straniera, il
231
2018
italiano di Francesco Cherubini e il Grand dictionnaire français
232
2018
de Villeneuve). Il risultato è un artificio, ancora una
233
2018
nei Promessi sposi suonava e suona come lingua inventata
234
2018
vita, l’organizzazione sintattica e stilistica sullo spontaneismo un
235
2018
po’ arruffone della quotidianità e dell’improvvisazione. ¶ La stessa
236
2018
stessa scelta del fiorentino è essenzialmente letteraria, perché si
237
2018
della lingua che si è affermata tra gli italiani
238
2018
del suo prestigio culturale e della sua forza poetica
239
2018
lettera del 1847 al lessicografo e accademico della Crusca Giacinto
240
2018
di Dante, del Petrarca e del Boccaccio, la lingua
241
2018
curiale», continua Dante, perché è un modello cui ambire
242
2018
in atto: illustre perché è segno di dottrina, fonte
243
2018
dottrina, fonte di potere e materia di prestigio; cardinale
244
2018
di prestigio; cardinale, perché è ciò intorno a cui
245
2018
i vari dialetti; regale e curiale, perché sarebbe la
246
2018
la lingua del palazzo e dell’assemblea, cioè della
247
2018
cambiare l’animo umano e consente di distinguersi al
248
2018
di misura, di classe e di socialità. Si tratta
249
2018
dalle imperfezioni del parlato e possono ambire al sublime
250
2018
quali solo il siciliano e il bolognese si salvano
251
2018
lingua bella della letteratura e la lingua rozza dell
252
2018
della cultura italiana: bella è la lingua che si
253
2018
al regno delle idee e non alle comuni pratiche
254
2018
cioè dell’intelligenza, perché è lí che risiede il
255
2018
servirà a scambiarsi beni e a definire relazioni, ma
256
2018
stare insieme, conoscersi meglio e conoscere di piú. ¶ Mettendo
257
2018
le cose in sé e per sé, ma dire
258
2018
stretta corrispondenza tra parole e cose, dire le relazioni
259
2018
le cose. La lingua è perciò poesia, cioè esperienza
260
2018
esperienza creativa: «Opera naturale è ch’uom favella; | ma
261
2018
Che l’uomo parli è cosa naturale, ma il
262
2018
nesso tra lingua («favella») e bellezza («abbella») è stabilito
263
2018
favella») e bellezza («abbella») è stabilito, e per di
264
2018
bellezza («abbella») è stabilito, e per di piú sancito
265
2018
dalla rima: la lingua è un piacere anziché la
266
2018
l’idioma ch’usai e che fei» (114) è ciò
267
2018
usai e che fei» (114) è ciò di cui sta
268
2018
perfetta voluta da Dio è la facoltà di parlare
269
2018
ha donato all’uomo e non un sistema di
270
2018
anziché lingua del commercio e del diritto. Ci sono
271
2018
definizione nasce con Dante e nasce come lingua della
272
2018
stilistico della Commedia, che è la varietà, al fine
273
2018
VI 12) alla latrina che è diventata Firenze («in lor
274
2018
lor letame», Inferno, XV 75) e all’irriconoscibilità di un
275
2018
tre croci», Paradiso, I 39) e alla quadratura del cerchio
276
2018
l’imago al cerchio e come vi s’indova
277
2018
dire tutto, inventandoselo perché è l’unico modo di
278
2018
nuove situazioni, nuove parole, e a nuovi modi di
279
2018
parole: la lingua crea e mette in comunicazione le
280
2018
cui tu diventi me e io te. «S’io
281
2018
dire, perché la materia è superiore alla capacità espressiva
282
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uomo? Mescola i suoni e inventa parole, in modo
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Con tutto ’l core e con quella favella ¶ ch
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con quella favella ¶ ch’è una in tutti, a
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a la grazia novella. ¶ E non er’ anco del
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esso litare stato accetto e fausto; ¶ ché con tanto
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ché con tanto lucore e tanto robbi ¶ m’apparvero
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latinismi, incluso Elïòs che è grecismo, ma che Dante
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la donna che si è scelto di amare per
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affidiamo i nostri segreti e insieme a cui affrontiamo
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la vita. Per me, e per te che mi
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italiano, alla cui bellezza è dedicato questo libro, con
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della pantera ¶ Se c’è un punto di partenza
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questo punto di partenza è certamente la sua letteratura
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usi, nelle sue possibilità e nelle sue sbavature: nell
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caratteristiche attraverso il tempo e lo spazio. Ritenere che
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la piú bella perché è la piú musicale, o
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senza alcuna base oggettiva e condivisa. Ma identificare la
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la possibilità della scelta: e cos’è piú bello
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della scelta: e cos’è piú bello di ciò
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sceglie? ¶ La lingua italiana è prima di tutto una
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una lingua letteraria. Lo è non solo perché è
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è non solo perché è stata costruita quasi a
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Dante Alighieri, Pietro Bembo e Alessandro Manzoni, che in
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anche quando di nazione e italiani non si parlava
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perché di letteratura si è nutrita fino ai giorni
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la lingua italiana lo è anche per un’altra
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condividere una lingua che è fatta di storia, delle
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di storia, delle formule e delle varietà che in
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depositate, delle soluzioni espressive e formali che quella storia
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nostra vita sociale: se è vero che il primo
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lo piú in famiglia e attraverso i media, è
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e attraverso i media, è indubitabile che la consapevolezza
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lingua come lingua comune, e politica, e nazionale, nasce
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lingua comune, e politica, e nazionale, nasce lí, tra
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di quello che forse è il primo della serie
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per il mio paese e a traverso la sua
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il novanta per cento è di provenienza letteraria e
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è di provenienza letteraria e discende dagli autori del
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cioè del testo scritto, e sull’avviamento alla poesia
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letteraria della lingua, che è appunto dove risiede la
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dimostrare che questa lingua è prima di tutto una
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invenzione»: inventata, ma anche e soprattutto finalizzata all’invenzione
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invenzione, alla creatività linguistica e al gioco verbale. Contro
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l’italiano delle arti e della musica, il primo
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la storia, l’origine e gli sviluppi. ¶ Una lingua
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emanasse un profumo dolcissimo e fortissimo. I cacciatori ne
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cacciatori ne erano attratti e si mettevano all’inseguimento
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del desiderio sempre anelato e sempre introvabile. ¶ Questa era
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chimera, qualcosa di inseguito e irraggiungibile. La lingua in
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voleva scrivere non esisteva e gli toccava inventarsela: lo
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sta andando alla ricerca è come il profumo della
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lingua proposta da Dante è perciò una lingua di
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sta andando alla ricerca è un principio, come l
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uno tra i numeri e il bianco tra i
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essere «illustre, cardinale, regale e curiale», continua Dante, perché
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a Elisa e Sara ¶ I limiti del
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per esprimere il pensiero e stabilire la comprensione fra
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Rowe, autista d’autobus e vittima di un gravissimo
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con la schiena spezzata e una mascella fratturata. La
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mascella fratturata. La frattura e i sedativi le impedivano
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quello che poi si è verificato: una volta guarita
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linguistico. Ciò che avviene è perfettamente nei limiti della
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chiama xenoglossia o xenolalia è tutt’altra cosa), ma
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si cambia solo accento. È avvenuto in una manciata
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con accento britannico nel 2016, e pochissime altre occorrenze; mai
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culturale, quindi, ma anche e soprattutto sociale. Da persona
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civile, autista d’autobus e riservista militare, si trovava
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capacità di esprimersi, comunicare e relazionarsi agli altri. ¶ La
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altri. ¶ La mia lingua è la mia patria, hanno
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sangue del mio spirito è la mia lingua | e
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è la mia lingua | e la mia patria è
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e la mia patria è laddove risuona», scriveva lo
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affermava che «da apolide e poi da cittadino di
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mio, la mia lingua è diventata la mia vera
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rende davvero senza patria e cittadino del mondo: arrestato
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cittadino del mondo: arrestato e torturato dopo il colpo
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di Stato militare del 1973, è stato in fuga per
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vissuto in Germania, Francia e Spagna, ha viaggiato a
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come reporter in Africa e per cinque anni su
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una nave di Greenpeace. È cittadino francese dal 1982, ma
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terra natia. ¶ Non c’è bisogno di un’esperienza
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sostituendo all’appartenenza territoriale e politica un’appartenenza culturale
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culturale. «La mia patria è la lingua portoghese», dichiarò
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per lavoro. A chi è poliglotta si chiede spesso
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in che lingua impreca e insulta: come se la
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immediato con l’anima e fosse legata direttamente all
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piú intensi (l’amore e la rabbia). La lingua
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stessi? «Dimmi come parli e ti dirò chi sei
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la psicanalisi. ¶ La lingua è dunque un rifugio, una
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non solo l’anima e i sogni, ma l
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i fantasmi del passato e le utopie del presente
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le utopie del presente. È ciò che ci consente
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incontrarci con gli altri e di differenziarci dagli altri
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altri, di cantare insieme e di isolarci nei nostri
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pensieri, pure d’inventare e di fingere e di
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inventare e di fingere e di mentire. Siamo esseri
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sua propria lingua, che è una patria interiore, dove
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leggi sono piú flessibili e piú personali di quelle
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altri non ci capirebbero e la lingua resterebbe solo
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finalizzata a dinamiche sociali, e lingua come risorsa espressiva
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la sua. La bellezza è soggettiva e dei gusti
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La bellezza è soggettiva e dei gusti non si
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Però effettivamente la lingua è, nella sua dimensione affettiva
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punto che di rime è pieno il linguaggio infantile
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negli scioglilingua, nelle canzonette e negli indovinelli). Un classico
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autore a rime baciate è la seguente di Gianni
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Gianni Rodari: ¶ Filastrocca vola e va ¶ dal bambino rimasto
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mare ha vita serena ¶ e fa i castelli con
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monti fa le scalate ¶ e prende la doccia alle
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la doccia alle cascate… ¶ E chi quattrini non ne
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marciapiede, ¶ se non c’è un vigile che lo
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vigile che lo vede, ¶ e i suoi battelli sottomarini
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noi, ¶ inoltre le Alpi e gli Appennini ¶ sono donati
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prigione difilato». ¶ Non c’è bisogno di un grande
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filastrocca, la cui facilità è apparente, visto che presenta
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anziché quello piú rassicurante e accomodante del bambino ricco
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accomodante del bambino ricco e felice. ¶ Esempi classici di
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tovaglia: la tovaglia non è aglio e tagliarla è
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tovaglia non è aglio e tagliarla è un grave
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è aglio e tagliarla è un grave sbaglio». ¶ «Una
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vaneggio, né motteggio; forse è peggio! Se mi seggo
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fuggo vado al poggio e un alloggio là mi
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coraggio». ¶ Uno scioglilingua capolavoro è quello di Gianni Micheloni
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lipogramma in -i) ed è quasi tutto in rima
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notato che la rima è talvolta sostituita dall’assonanza
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assonanza, visto che «tipici» e «mitici» non rimano, e
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e «mitici» non rimano, e restano senza rima «difficili
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mirti», «bisticci», «viscidi», «bici» e «dissi», mentre «irrisi» rima
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a distanza con «intrisi» e «divisi», «vidi» con «gridi
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divisi», «vidi» con «gridi» e «lividi» con «brividi». Abbiamo
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ai fini del significato e del messaggio). Perciò un
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Vincenzo: battono alla porta ¶ e insistono. Respingerle è impossibile
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porta ¶ e insistono. Respingerle è impossibile ¶ e purché stiano
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insistono. Respingerle è impossibile ¶ e purché stiano fuori si
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pinzochere ardono ¶ di zelo e prima o poi (rime
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prima o poi (rime e vecchiarde) ¶ bussano ancora e
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e vecchiarde) ¶ bussano ancora e sono sempre quelle. ¶ Non
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deve imparare a conoscerla e riconoscerla per poterla lasciare
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dalla porta. L’idea è che il poeta deve
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l’importanza: uno, perché è facile e impedisce al
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uno, perché è facile e impedisce al poeta di
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sua bravura; due, perché è un artificio e impedisce
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perché è un artificio e impedisce al poeta di
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mettersi d’accordo, allora: è facile o difficile, è
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è facile o difficile, è automatica o pensata, la
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La sfida di Montale è tipica di un grande
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rifiuta la rima facile e adotta quella difficile. Nel
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poeta decente»: il primo e l’ultimo verso rimano
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dalla scarsa pregnanza semantica, e sono pure a distanza
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tra una parola piana e una sdrucciola, che si
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Una donna s’alza e canta ¶ la segue il
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e sostantivo (vista). «Morte» è sostantivo e aggettivo, «desio
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vista). «Morte» è sostantivo e aggettivo, «desio» sostantivo (desiderio
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aggettivo, «desio» sostantivo (desiderio) e verbo (desidero) e «sole
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desiderio) e verbo (desidero) e «sole» verbo (suole) e
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e «sole» verbo (suole) e aggettivo (solitarie). ¶ Un Rimario
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generale per l’apprendimento e l’uso della lingua
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modo di scrivere volgare, e raddoppiare le consonanti, e
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e raddoppiare le consonanti, e semplicemente iscriverle, e gli
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consonanti, e semplicemente iscriverle, e gli darà molti altri
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per regolarizzare la pronuncia, e quindi la scrittura, grazie
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lingua, a parlare correttamente e a distinguere le parole
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Rimario fin dal 1535, ma è col fortunatissimo rimario di
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nesso tra poesia, rima e lingua diventa un fatto
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https://sapere.virgilio.it e www.voxikon.it. ¶ Rimerie
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it. ¶ Rimerie. ¶ La rima è insomma un gioco verbale
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di una tradizione poetica e di una identità linguistica
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una identità linguistica. Tanto è connaturata la rima alla
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classica, Dante, Petrarca, Ariosto e Tasso, pensassero in versi
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non da chi pensava e parlava come scriveva: la
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identificazione tra il poeta e la propria poesia, ma
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italiano, come in effetti è avvenuto con la teorizzazione
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la cadenza del verso e gli dà il ritmo
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La rima, de’ poeti è la tortura; ma fan
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secolo, Cristoforo Poggiali. C’è stato chi, come Francesco
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del suo carattere ricercato e forzato, ma anche chi
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di cui riportiamo prima e ultima strofa), la considerava
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l’espressione piú autentica e spontanea della lingua, sgorgata
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due sospiri, ¶ di memoria e di speranza! ¶ […] ¶ Cura e
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e di speranza! ¶ […] ¶ Cura e onor de’ padri miei
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sei ¶ como lor sacra e diletta. ¶ Ave, o rima
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diletta. ¶ Ave, o rima: e dammi un fiore ¶ per
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fiore ¶ per l’amore, ¶ e per l’odio una
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della poesia italiana ed è capace di dar voce
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ci sono rime inessenziali e rime essenziali: «La rima
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accostamenti. Ma solo allora è perfetta, quando, se volti
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ancora trovato soluzione, ma è entrato anche nella canzone
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fare rima?» ¶ La rima è onnipresente nella canzone popolare
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studi recenti Luca Zuliani e Giuseppe Antonelli, dalla vecchia
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testo di Luciano Ramo e musica di Vittorio Mascheroni
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Felicità di Al Bano e Romina (Sanremo 1982) oppure «farfalla
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con testo di Mogol e musica di Gigi D
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piano», a «dente:presidente» e «destra:finestra», fino alla
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blu:tivú», «ristretto:cassetto» e «tintoria:carrozzeria», e Una
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cassetto» e «tintoria:carrozzeria», e Una vita in vacanza
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con «stellato», «calciomercato», «demotivato» e «disoccupato», «bioagricoltore» con «motivatore
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gli usi. ¶ La rima è entrata in crisi nella
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lingua italiana. La rima è innanzitutto facile, perché l
480
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endo), quelle degli accrescitivi e dei diminutivi (-one, -ino
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contenuti. Un altro esempio è la tenzone tra due
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Quattrocento, Leon Battista Alberti e Burchiello, che si risposero
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di offendere le Muse e il secondo che comunicava
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lo chiamava poeta zoppicante e sbilenco, invocando la reazione
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poesia stridula, ¶ Burchiello sgangherato e sanza remi, ¶ composto insieme
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la risposta piú forte e al tempo stesso piú
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non nega la contiguità e la variazione. La rima
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il dialogo, anche quando è caratterizzato da un’opposizione
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un’opposizione polemica fortissima; e le esperienze cosiddette comico
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cosiddette comico-realista, burlesca e barocca sono una fucina
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colomba:tromba» (in Burchiello) e «catarro:ramarro:carro:sbarro
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Et io te sola e non altri amo – Altri
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solo? – Un solo. ¶ Questo è un dirmi: Io non
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Ah more! ¶ La rima è non solo alternata fra
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versi (rime in -amo e -olo), con un distico
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perché la parola finale è una ripetizione dell’eco
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anche ovviamente il poeta e il lettore). È quasi
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poeta e il lettore). È quasi uno scioglilingua, invece
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casa cosa parea bretta e brutta, ¶ vinta dal vento
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brutta, ¶ vinta dal vento, e la natta e la