Pino Cacucci, Nahui, 2005

si limitò a sorridere e a farle credere che

la ragazza più bella e desiderabile che si potesse

asfittici, tra mummie incartapecorite e giovani beoti. Manuel fece

lo sguardofisso sul ricamo e fingeva di essere assorta

nell’andirivieni dell’ago e del filo, ma il

salotto a lunghi passi e intanto rifletteva, ponderava, valutava

ponderava, valutava i pro e i contro. Nonostante i

sostenere uno scontro estenuante e senza esclusione di colpi

genitori, disprezzava sua madre e non sopportava più la

convivenza con i fratelli. E in quanto al padre

con una rapidità annichilente e lui stava scivolando verso

la situazione sarebbe precipitata e sistemare la figlia, renderla

mentì Carmen, ai genitori e a se stessa. Aveva

ma in tono fermo e inappellabile: “Il giovane Rodríguez

gode della mia stima e ringrazio il Cielo che

informazioni sul suo conto: è assennato, ambizioso quanto basta

dunque la tua aggressività è fuori luogo”. ¶ Carmen, disarmata

per costringerlo a scoprirsi e ghermirlo al primo segno

troppo determinata. Il matrimonio è una cosa seria e

è una cosa seria e ti esorto a riflettere

brevi, ciò che conta è l’intensità.” ¶ Carmen non

qui perché possiamo conoscerlo e cominciare a parlare delle

lo aspettiamo. Se tu e lui sarete d’accordo

durata di quattro settimane, e fisseremo la data delle

battaglia, il generale Mondragón? E nelle battaglie, quelle che

succhiò il dito martoriato e si alzò lentamente, fronteggiando

Mondragón inarcò le sopracciglia e fece un lungosospiro rassegnato

vedere, ma tutto questo,” e fece un largo gesto

la loro elegante dimora, “è già destinato al rimpianto

già destinato al rimpianto e alla nostalgia. Stiamo per

Stiamo per perdere tutto. E Carmen non merita di

se si trova dov’è. E di conseguenza mi

si trova dov’è. E di conseguenza mi teme

di conseguenza mi teme. È nella logica stessa del

del potere, Mercedes. Chi è al vertice tende a

volto: “Un gioco che è costato migliaia di morti

della figlia di Huerta è stata un’evidente dimostrazione

che il mio destino è segnato. Ora possiamo rendergli

uno stuolo di invitati, e che non manchino i

che non sono finito, e che in un futuro

ha i giorni contati, e io non sarò qui

Tu comportati di conseguenza, e abitua fin da ora

Manuel, quel señorito meschino e imbelle... Mi piaceva, sì

imbelle... Mi piaceva, sì, e mi illudevo che con

l’incontro con mamita e papito. Lei lo squadrava

da sistemare in fretta e furia. Tutto si risolse

potermi garantire un futuro e di non avere neppure

fuggire come un ladro e voleva capire cosa ne

l’odore del sangue e della cordite in battaglia

carica in campo aperto? E la faccia di un

muore combattendo, com’era? E le viscere trattenute con

trattenute con le mani, e gli occhi velati, e

e gli occhi velati, e il tremito estremo, che

Dalla Ciudadela, impartiva ordini e seguiva il tiro dell

scivolava verso il ventre e la destra si fermava

casa dopo tante traversie e umiliazioni. Ma Mercedes dormiva

il suo profumo, tenue e delicato, l’eau de

la mano sul cuore, e ne coglieva i battiti

uccidere un uomo buono e giusto? Anche quel giorno

le afferrò i polsi, e intanto borbottava, trattenendo la

insopportabile. Continuava a fissarlo e non accennava minimamente a

abbastanza da poterla vedere, e mormorò: “Cosa... che hai

Cosa... che hai detto?”. “E ti darò tanti nipotini

di un giovane guerriero. E lo conosci, per giunta

tornare sui suoi passi e schiaffeggiarla ancora, ma in

corridoio: doña Mercedes, scarmigliata e patetica nella sua camicia

notte a righe, ingrassata e senza trucco, i piedi

un sorriso gelido, “si è scoperchiata una tomba.” ¶ Lui

andò incontro alla moglie e scomparve con lei dietro

gran parte del giorno e anche la sera, spesso

per andare a feste e balli. Non aveva potuto

potuto farci niente, disse, e a un certo punto

non si vedeva mai, e all’inferno il governo

il governo, la guerra e il futuro del paese

sgualdrinella, quella figlia indecente e ingrata che sembrava non

gambe al primo venuto e sollazzarsi come la yegua

che era. Il generale e ministro Mondragón sferrò il

il viso sul cuscino e cominciò a piangere. ¶ Manuel

affrontarei ribelli del Nord e del Sud fosse un

uno scenario di morte e desolazione. Ma gli zapatisti

anzi, più ne torturava e impiccava, più aumentava il

le guarnigioni del Nord e avviava la lotta di

l’autorità dell’usurpatore e, con l’appoggio dei

dei generali Álvaro Obregón e Plutarco Elías Calles, proclamava

mediazione con gli insorti e restituire al governo una

di straordinaria importanza politica e militare”: partecipare a un

del Colegio Militar, bello e ambizioso. Così ambizioso da

renderlo sempre più introverso e solitario. Per fortuna c

alta società ex porfirista e neohuertista. Fu durante un

però entrambi provarono simpatia e attrazione reciproche: Manuel era

comportamenti spregiudicati di Carmen, e lei rimase colpita dalla

mancanza di quell’affettazione e di quel conformismo che

stormi di corvi opachi e grassi piccioni. E si

opachi e grassi piccioni. E si chiamava Manuel, come

una scialuppa di salvataggio e commise l’errore fatale

sposarla, con un candore e un entusiasmo che lo

la campagna di sterminio e deportazioni contro gli indios

convincendolo della propria lealtà e, con Villar in gravi

appoggio del suo governo e, in caso di difficoltà

definito “un imbecille lunatico”, e inviava dispacci al dipartimento

fra Huerta, Félix Díaz e Manuel Mondragón sarebbe passato

sparare sui soldati lealisti e sul palazzo presidenziale. Per

contarono oltre cinquecento vittime. ¶ E Casasola fotografava. Caricandosi in

lastre su lastre. Sua è l’immagine simbolo della

impolverati, la giubba sbottonata e priva di insegne, una

ignaro che il nemico è già insediato all’interno

non espugnassero la Ciudadela e che intanto si dedicava

un incontro fra Huerta e il generale Díaz, che

tranello, lo fece arrestare e trasferire alla Ciudadela, dove

fece prigionieri Francisco Madero e il vicepresidente Pino Suárez

reagì schiaffeggiando Blanquet: “Lei è un volgare traditore!”. E

è un volgare traditore!”. E l’altro rispose beffardo

Sì, sono un traditore, e con ciò?”. ¶ Henry Lane

stesso... La storia, se è giusta, lo confermerà: non

gravi errori. Ma ormai è troppo tardi per recriminare

l’ordine nel paese”. ¶ E Huerta eseguì. La notte

aveva scritto fra il 1910 e il 1911, Comentarios al Baghavad

natura rispetta se stesso e non cede al male

quanto attratto dalla mistica e dallo spiritismo, restava un

avrebbero condotto al penitenziario e lo fecero salire assieme

di soldati. ¶ “Il Signore è il mio pastore, non

alcun male, perché Lui è con me.” ¶ L’autista

di scorta si voltò e abbozzò un sorrisetto di

del presidente Francisco Madero e gli sparò un colpo

muro esterno del penitenziario e fucilato. ¶ Il generale Manuel

all’assassinio di Madero e si confuse con i

che, da una parte e dall’altra, avevano combattuto

avevano combattuto senza infamia e senza lode, obbedendo a

parlava della Decena Trágica, e tanto meno del defunto

tentava qualche timido rimprovero e agognando la presenza del

città chinavano il capo e lavoravano sodo per assicurare

nella tanto anelata modernità. E quanto ai contadini, maggioranza

nelle file di Villa e Zapata, che dal Nord

Zapata, che dal Nord e dal Sud guidavano la

Reclutare ragazzi, addestrarli sommariamente e spedirli sui due fronti

Militar per divenire cadetti e poi ufficiali, ma quel

quel “poi” significava anni, e il tempo stringeva, più

i metalli di fibbie e passanti, quindi, esausto, raggiunse

sfilò il colletto inamidato e si arrotolò le maniche

come infossati nella melma, e poi le rughe, le

ben architettata per allontanarlo e metterlo di fronte al

Nord, agguati, disfatte, munizioni e vettovaglie che si perdevano

mano nemica, binari dinamitati e treni assaltati... Eppure, non

quei miserabili, avevano fegato e orgoglio. Lui no. Non

contrario, accavallò le gambe e lasciò che la corta

scoprendo una coscia muscolosa e lunga, ambrata. ¶ “Ti ho

ormai uomini adulti, non è decoroso che ti vedano

del resto.” “Smettila, Carmen.” ¶ E lei smise: si chinò

si chinò in avanti e tornò la bambina smarrita

Si coprì le gambe e incrociò le braccia sul

della portafinestra, nel patio, e con un filo di

sapere cosa accadrà domani, e soprattutto cosa sta rischiando

lo hai sempre detto, è difendere le istituzioni, il

fatica, fece qualche passo e poi si girò: “Non

miei figli... Troppo diversa. E non voglio che qualcuno

di un traditore. Io e altri uomini d’onore

più delle stesse istituzioni, e tocca a noi farlo

paese ha grandi potenzialità e Madero le sta gettando

potente vicino del Nord è pronto a favorire con

dolorose”. ¶ Carmen si avvicinò e quando gli fu di

le sorti della nazione... E adesso, cosa è cambiato

nazione... E adesso, cosa è cambiato?”. ¶ Il generale ebbe

stizza: “Santa Vergine, non è con te che devo

a guardarlo negli occhi. E lentamente il padre si

Carmen, gli uomini buoni e giusti vanno bene per

un’hacienda, per comprare e vendere cavalli, per fare

per fare i preti e i vescovi, per qualunque

non basta essere buoni e giusti, e Madero è

essere buoni e giusti, e Madero è anche un

e giusti, e Madero è anche un inetto, la

Carmen abbassò il capo e andò verso la porta

spalla costringendola a voltarsi e la strinse forte a

sventurata città, Dio mi è testimone che non avrei

abbracciò a sua volta e affondò il volto nell

della fureria, sudore diurno e umori notturni. Sgranando i

la vita, padre mio. E se dovessi perderti, per

lei sgattaiolò via, flessuosa e felina, ancora più bella

sulle zone più popolose e sugli antichi palazzi, combattimenti

agli incroci delle avenidas e lamenti di feriti sui

aveva rispettato la capitale, e il centro storico più

centro storico più vasto e imponente delle Americhe, il

di soldati a cavallo, e da Tacubaya si diresse

già nel dicembre del 1911, e Díaz, nipote del dittatore

le truppe di Veracruz e chiedendo l’appoggio della

contro i fucili puntati e, offrendo il petto, arringò

nei confronti della Costituzione e all’onore del Messico

Messico, invocando l’orgoglio e la fierezza del sangue

ammutinarono agli ufficiali cospiratori e si misero agli ordini

dopo arrivarono Mondragón, Díaz e Reyes, alla testa delle

entrò con passo marziale e si ritrovò al centro

spararono sui soldati traditori e questi risposero. Reyes cadde

per rovesciare la situazione. E fu allora che si

i fratelli da inetti e servili mamelucos. Punizioni e

e servili mamelucos. Punizioni e rimproveri non sortivano alcun

effetto benefico, al contrario, e il collegio di suore

senso di oppressione cosmica e un dichiarato desiderio di

che il mio spirito è troppo vasto per essere

vasto per essere compreso, e l’universo è troppo

compreso, e l’universo è troppo piccolo per colmarlo

la propria posizione sociale e cominciava a detestare la

a esempi di bellezza e armonia nella realtà circostante

contro la mia volontà, e a questo Signore non

uniforme, sembrava restituirle dolcezza e serenità. ¶ Ma era un

non sapeva cosa fosse e non l’avrebbe conosciuta

di Voltaire, Rousseau, Nietzsche e scriveva versi, appunti, riflessioni

terra sollevavano la testa e i massacri dell’esercito

Si andavano formando vere e proprie armate di diseredati

Sud da Emiliano Zapata e a Nord da Pancho

dispotico di Porfirio Díaz e sfruttava abilmente la “carne

da cannone” di zapatisti e villisti per dare la

un paese in rovina e Francisco Indalecio Madero, già

esporsi nella carneficina quotidiana e dando di sé l

militare dedito alla progettazione e non alla repressione. ¶ Quando

giurare fedeltà alla Repubblica e al governo eletto dal

la Revolución fosse finita e che, finalmente, la conquista

degli agognati diritti civili e la riforma agraria fossero

del Messico, rifiutarono incarichi e onorificenze convinti che Madero

un brav’uomo, onesto e di parola: su questo

malgrado, a deludere molti e a scontentare tutti. Stritolato

intatta la struttura economica e militare del porfiriato, Madero

operaio, inimicandosi i sindacati. E per colmo di sventura

le ribellioni nelle campagne e l’ostilità di latifondisti

l’ostilità di latifondisti e finanzieri, senza l’appoggio

cena non fu finita e ognuno si ritirò. Lui

sarò uscito spranga porte e finestre, e non permettere

spranga porte e finestre, e non permettere a nessuno

Fa’ come ti dico. E abbi fiducia in me

prendervi, seguilo soltanto se è un militare di tua

militare di tua conoscenza e se ti darà questa

se ti darà questa”, e si sfilò dal taschino

Ora vai a letto, e cerca di dormire. Ai

occhio. Prese la cartella e tirò fuori gli elenchi

degli eventi”, “aderisce ma è un inetto, inaffidabile”, oppure

un inetto, inaffidabile”, oppure “è contro di noi: eliminare

eliminare al più presto” e “ignaro: lasciare all’oscuro

Li ripose nella cartella e si massaggiò le tempie

le gambe del padre e gli appoggiò il mento

le accarezzò i capelli e la sollevò tirandola a

da notte di raso, e lui li stava osservando

l’imbarazzo del padre e non fece nulla per

trascurava la posizione sociale e non sottovalutava l’importanza

di una famiglia solida e di sani princìpi: anche

Mercedes Valseca, donna mansueta e fedele che gli aveva

figli, Manuel, Dolores, Guillermo e Alfonso, allevati nella grande

Mondragón si dedicava anima e corpo alla carriera militare

governava la ariosa dimora e non veniva meno a

per le frequenti manovre e le prove sul campo

aggiunse rudimenti di musica e pittura, come si addiceva

Carmen manifestò doti precoci e facilità di apprendimento, appena

una tendenza all’indisciplina e ai comportamenti ribelli che

complimentò personalmente con Mondragón e decise di metterlo in

a presa di gas e otturatore girevole, in grado

trecento metri, più leggero e maneggevole del Mauser nonché

per lodevole scelta patriottica – e ora richiedeva i servigi

messicano: Porfirio Díaz, lusingato e inorgoglito, ordinò a Manuel

sulle onde dell’Atlantico e sgranandoli ancor di più

con la sua competenza e doña Mercedes metteva al

due figli – María Luisa e Napoleón, nomi scelti in

parlarlo in modo fluente e a scriverlo con sorprendente

precoci riflessioni sull’esistenza e trascorreva le ore libere

la casa di Rodin e in particolare Les Invalides

caporale corso divenuto generale e poi imperatore senza aver

era un padre severo e inflessibile, spesso assente e

e inflessibile, spesso assente e quindi agognato dalla prole

di moine producesse debolezza e favorisse inutili capricci. Eppure

sue uscite, così asciutte e prive di fronzoli, così

prendeva Carmen sulle ginocchia, e puntualmente il visino angelico

creatura era troppo sviluppata, e – orrore e panico – sembrava

troppo sviluppata, e – orrore e panico – sembrava già perfettamente

cosa fossero la sensualità e l’erotismo... Sì, non

nei più reconditi recessi, e per quanto lui si

era posto. “Válgame Dios, è mia figlia!” pensava il

specchio del bagno, sudato e pallido, i neri baffi

i neri baffi tremolanti e gli occhi incavati, come

carne della sua carne e per giunta in età

in età da bambole e cuccioli, non certo matura

matura per occhiate lascive e battute ambigue in un

L’inventore di cannoni e fucili, stretto nell’uniforme

per la sua Carmen e non faceva nulla per

nei suoi confronti. Severità e disciplina le riservava al

progressivamente travolgeva ferrei princìpi e granitiche convinzioni. ¶ “Rimasi sconvolto

così penetrante, così ambiguo e a tratti cupo, capace

colonnello ritornò in patria e Porfirio Díaz, fra un

Díaz, fra un’inaugurazione e l’altra di monumenti

l’altra di monumenti e palazzi liberty commissionati ai

ai migliori architetti italiani e francesi, trovò il tempo

che costituiva il vanto e la gloria dell’industria

la disciplina alla recalcitrante e atrevida figlia Carmen, che

e malgrado il bianco e nero virato seppia si

il verde smeraldo cangiante e le impercettibili sfumature turchese

le impercettibili sfumature turchese e viola... Sono i suoi

Nahui Olín.” Il movimento è aggraziato, solo un accenno

lo scintillio della fierezza e le labbra, ancora carnose

di contemplare quest’opera. ¶ È il ricordo di una

poeta fissa lei. ¶ Sì, è possibile, pensa, forse è

è possibile, pensa, forse è davvero Nahui, e intanto

forse è davvero Nahui, e intanto trascorrono i secondi

intanto trascorrono i secondi e i minuti, e gli

secondi e i minuti, e gli occhi di lei

preoccuparsi. ¶ Quando il sole è ormai tramontato, la donna

un profondo sospiro. Poi è scossa da un fremito

strappa un gemito soffocato e dice a bassa voce

il sole a nascere. E poi a morire. Ora

morire. Ora possiamo andare”. ¶ E si incammina. Il poeta

lei lo prende sottobraccio e lui cerca di adattare

passo al suo, lento e leggero, sorpreso dall’eleganza

Homero, para servirle, señora”. “E cosa fai per vivere

il mio lavoro qui è finito.” ¶ Attraversando i giardini

che gli era rimasto e, malgré tout, l’ha

l’infinito: “Tacubaya non è troppo lontana. Ho ancora

davanti a sé. Com’è possibile che questa città

ti abbia dimenticata, pensa, e che io oggi ti

smorzare forse un’esclamazione, e gli occhi le si

Ha evocato un ricordo e ora sul volto di

sul volto di lei è calata un’ombra. ¶ Percorrono

imboccano calle General Cano e si fermano davanti a

un passato di decoro e benessere, ora decrepita e

e benessere, ora decrepita e incolore. ¶ Entrano in una

intriso di desolata nostalgia, e tanti anni dopo il

di gatti, di povertà e solitudine”. ¶ I gatti spuntano

per nome, distribuendo carezze e bonari rimproveri. Nella penombra

Nella penombra, il poeta è rimasto fermo al centro

lei accende la luce e l’incantesimo si spezza

naturale, il corpo muscoloso e il volto sorridente, le

me lo avvolgo addosso e dormo con il mio

l’ha strappato via, è rimasto sul ponte di

donna non si volta, è come se non avesse

neppure sentito. ¶ “Nahui.” “Sì?” ¶ “È tardi. Devo andare.” ¶ Allontanandosi

sua vita di dubbi e apparenze. Lei è Nahui

dubbi e apparenze. Lei è Nahui. È la donna

apparenze. Lei è Nahui. È la donna che, da

all’apice della carriera e della notorietà: dopo aver

momento il più efficiente e versatile fra i tanti

per la tecnica balistica e dotato di una prodigiosa

la maneggevolezza in battaglia e al tempo stesso la

del salnitro, gli urti e le cadute, insomma, tutta

sguardo smarrito nel cielo e il portamento altero, quasi

la curiosità dei passanti e le risate dei ragazzini

la fierezza dell’incedere e la bizzarra ricercatezza del

stoffe, il taglio antiquato e la consunzione che sta

volto immortalato da artisti e cantato da poeti. Nessuno

che virano al turchese e al viola... E non

turchese e al viola... E non si limitano a

sole, bensì li catturano e li fanno propri, brillando

grida: “Pinche vieja bruja!”, e subito un compagno di

sorride. Sorride di amarezza e rimpianto, non si sente

comunque scagliato senza forza e rotolato alle sue spalle

per ciò che fu e non per ciò che

non per ciò che è adesso, per ciò che

per l’irreparabile colpa. E pensa: “Piccole carogne, voi

voi siete puro istinto e intuite cosa ero... Io

Bellas Artes, lei che è stata la più bella

vecchie fotografie color seppia e come ogni pomeriggio, da

bassa voce, senza vergogna e senza ostentazione: “Baratas, las

muy baratas”... Il prezzo è in effetti ridicolo, se

ignari turisti sapessero cosa e chi hanno davanti. Qualcuno

nei giardini dell’Alameda e mentre i gatti le

strofinano sulle gambe, riconoscendola e aspettando il cibo quotidiano

indietro di decenni. Ora è inquieto. Non si capacita

accecando. Rompe gli indugi e si avvicina. I gatti

la panchina, qualcuno scappa e poi si volta a

Signora, la prego: non è mia abitudine molestare il

senza danni.” ¶ “Io sì.” E con lentezza da gatta

sta vedendo, non c’è dubbio. Il sole non

sta vedendo. ¶ “Che c’è, giovanotto? Hai visto un

poste, tra Bellas Artes e 5 de Mayo, e che

Artes e 5 de Mayo, e che la gente della

Scusi l’ardire, signora... è lei quella che chiamano

guardata bene?” ¶ Il poeta è confuso, fa segno di

no con la testa e si sforza di sorridere

sorridere, imbarazzato. ¶ “So chi è, quella poveraccia,” aggiunge lei

a chi se lo è meritato e anche a

se lo è meritato e anche a chi non

poeta abbassa lo sguardo. E soltanto adesso si accorge

donna tiene in mano e che mentre parlava ha

energia, di un erotismo e una sensualità che non

punto ne volta una e scorge una scritta a

tratti d’inchiostro delicati e nitidi: Antonio Garduño. 1927. ¶ E

e nitidi: Antonio Garduño. 1927. ¶ E poi legge e rilegge

Garduño. 1927. ¶ E poi legge e rilegge il nome, il

anni venti, anni leggendari e irripetibili, quando lei, voluttuosa

un’epoca divenendone musa e protagonista. ¶ Il poeta prova

senso di vertigine: non è possibile, continua a ripetersi

la stessa grandezza smisurata, e malgrado il bianco e

di rosa il seno e il ventre di Iztaccíhuatl

inspirò l’aria rarefatta e scrutò i boschi della

contorni del Pico Mayor e, più giù, dell’Espinazo

alzato prima di lui e la cosa lo infastidiva

giorni prima ad Amecameca e come guida si era

dormiva pochissimo, era infaticabile e aveva almeno dieci anni

come una continua provocazione, e non sopportava di essere

prossimo escursionista. Chissà dove e a che ora, si

lento movimento del capo e indicò l’otredi pelle

disse Gerardo. ¶ Toño sorrise e andò a sprangare la

iniziarono le nevi eterne e arrivarono finalmente al Paso

erano passati Hernán Cortés e i suoi quattrocento avventurieri

valico fra il Popo e l’Izta per evitare

con le armature addosso e abituati al caldo di

in quel clima proibitivo e a quell’altitudine che

nella loro Andalusia c’è la Sierra Nevada, e

è la Sierra Nevada, e magari si erano anche

l’alleanza di Tlaxcala e vanificando l’agguato di

di un imperatore imbelle e per la lingua biforcuta

il rifugio di Tlamacas e, avvicinandosi ai quattromila metri

il respiro, mai distrarsi e ritrovarsi con l’affanno

si fermava ogni tanto e lo guardava. “Tutto bene

uomo infinitamente più esperto e avvezzo di lui alle

voler sfondare il torace e schizzar fuori quando a

sono costati un occhio e appena mi fermo sento

dita dei piedi intorpidite, e questo scende dal vulcano

un paio di huarache!” –, e i polpacci nudi, che

quarzo, tanto erano duri e lisci, quasi trasparenti, le

le vene in rilievo e la pelle glabra conciata

con un inchino cerimonioso e continuò a scendere. ¶ “Da

cono di don Goyo e si limitò a fare

giro? Vuoi dire che è arrivato fino al cratere

quelle condizioni? A cinquemila e quattrocento metri?” ¶ Toño annuì

di rispetto: “Tiempero. Lui è un tiempero”. ¶ Gerardo lo

sguardo fra il cratere e i crepacci intorno, poi

A ogni nuova semina e a ogni nuovo raccolto

gradisce, manderà buone piogge e buona cenere, che rendono

a raggiungere il cratere e tornare indietro senza che

Lo faceva suo padre, e prima di lui il

padre di suo padre,” e Toño fece volteggiare la

una considerazione fra sé e sé. Toño lo osservava

all’avvento degli aztechi. E molto più a sud

sud, nel Chiapas, c’è persino una Teopisca... Ovunque

lingue diversissime tra loro, e prima ancora presso i

ancora presso i toltechi e forse addirittura gli olmechi

poco o nulla. Com’è possibile che Teo indichi

Teos patria di Anacreonte e qui il Teocalli che

il tempio sulla piramide. È affascinante.” ¶ Toño aggiunse un

uomini di stato, dittatori e generali, con una disinvoltura

paese, intraprendendo studi scientifici e ricevendo una sorta di

parsimonia ma senza esitazioni – e assaporò l’ebbrezza delle

ebbrezza delle prime sbronze e delle conseguenti crudas, quando

a conoscere la paura e a dominarla; ma soprattutto

sentieri della Sierra Madre e dormendo sotto le stelle

stelle, procurandosi il cibo e l’acqua come e

e l’acqua come e quando poteva. Dipingerli, quegli

Dipingerli, quegli scenari aspri e grandiosi, fu per lui

fondi per pagarsi studi e vagabondaggi al di là

ricevuto nel palazzo presidenziale e al cospetto del tiranno

che lasciò sbigottiti consiglieri e funzionari, abituati al servilismo

per sdilinquirsi in elogi e subdole richieste di favori

da mattina a sera, e costringendo i guardiani a

di chiusura. Studiò filosofia e diritto, la sola pittura

tasca dipingeva un quadro e lo vendeva per strada

filosofia, tutto lo incuriosiva e tutto volevaapprofondire, ma nonostante

coinvolto nelle lotte studentesche e operaie dell’Italia a

l’ardore della causa e il dolore delle bastonate

il dolore delle bastonate e peggio ancora delle “ piattonate

diseredati che chiedevano pane e lavoro. ¶ In quei giorni

per lo sguardo stralunato e la veemenza dell’eloquio

di furibonde invettive anticlericali e antimilitariste, di esaltazione del

esaltazione del sindacalismo rivoluzionario e di confuse teorie contraddittorie

Sorel, Nietzsche, Marx, Pareto e Blanqui, i due si

si giurarono eterna amicizia. E quell’italiano avrebbe mantenuto

con le scarpe impolverate e le gambe indolenzite, riteneva

potessero conoscere i luoghi e le genti. In preda

per sedare l’inquietudine. E il resto del mondo

Germania, poi in Inghilterra e quindi in Russia. Passò

ai bastimenti: Egitto, India e l’indecifrabile Cina. Anni

peregrinazioni, con il cavalletto e i colori a dargli

dopo mesi di estenuanti e pericolose battute. I due

Aprendo una gabbia inciampò e questa cadde sul pavimento

una squadra di “cacciatori” e incaricò di guidarla Gerardo

sembrato un tipo determinato e immune dalla paura. ¶ Prima

riuscissero a catturarli tutti – e molti ne ammazzarono, malgrado

naturalista inglese – diversi passeggeri e marinai furono morsi e

e marinai furono morsi e morirono. O almeno è

e morirono. O almeno è questa la versione che

che gli era proprio e che ben presto assunse

sotto zero ritrovò lucidità e ispirazione: il vulcano sarebbe

abbreviato in don Goyo –, e poi tutti i suoi

rarefatta immensità del Cielo. E firmava quei dipinti con

reso celebre in Messico e altrove: Doctor Atl. ¶ Il

acqua, fonte di vita e gorgo mortale. ¶ Immerse la

bacinella di neve sciolta e ce la tenne a

la testa di scatto e lanciò una sorta di

alle classi meno abbienti e garantendo a tutti il

librarie nel continente latinoamericano, e in campo artistico fece

muralisti sull’opera pubblica e non più destinata alle

Orozco, David Alfaro Siqueiros e tanti altri muralisti si

agli sconfitti della Conquista e dei successivi colonialismi, agli

esclusivo delle classi dominanti. E uno stuolo di menti

stuolo di menti fertili e cuori infiammati invase la

effervescente del Messico postrivoluzionario e messicani che tornavano dall

più abietto degli usurpatori e nessuno lo aveva dimenticato

Parigi agli Stati Uniti e Mondragón restava intrappolato a

a figli, nuore, nipoti e cugini, per Manuel Mondragón

che quel volto contratto e quella mascella serrata erano

lo baciò sulle guance e lo strinse forte, vincendo

all’idea che lei e Manuel divorziassero, malgrado l

fra lampi d’ira e crisi depressive di entrambi

Picasso reggeva al confronto. E avvenne un fatto paradossale

stesso anno, il 1921, Carmen e Manuel parteciparono a una

che si riteneva incompreso e umiliato per le sue

quando fu davvero abandonado, e per sempre. ¶ Il 22 luglio

partecipanti per la statura e la mole, facendosi notare