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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Soldati, Le due città, 1964

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
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1964
degli abitanti, alla immobilità e al silenzio del bosco
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1964
polvere, il parabrise infranto, e l'interno sparso di
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1964
interno sparso di rametti e di foglie, e macchiato
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1964
rametti e di foglie, e macchiato di sangue... Dùmini
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1964
principale agente a Milano e in collegamento col generale
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1964
aveva nessuna vera prova e non si poteva ancora
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1964
Piero giurava di no. E crollava la testa, ostinatamente
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1964
dei memoriali di Finzi e di Rossi, e delle
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1964
Finzi e di Rossi, e delle rivelazioni di Dùmini
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1964
di Dùmini in carcere, e delle forbici insanguinate che
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1964
nell'automobile di Filippelli, e della posizione di Filippelli
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1964
di Filippelli al Viminale, e dell'esistenza della Ceka
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1964
alla Camera: "Se c'è qualcuno in quest'aula
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1964
essere addolorato, sono io", e la sua risposta alla
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1964
era recata da Mussolini e gli aveva detto: "Eccellenza
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1964
salma di mio marito". E Mussolini aveva detto: "Signora
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1964
tre anni di vita, e le cui formazioni improvvisate
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1964
le cui formazioni improvvisate e tumultuarie non hanno ancora
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1964
sposato soltanto a Natale e gli rincresceva lasciare la
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1964
aspettava ancora un bambino, e aveva la propria famiglia
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1964
in una regione esotica e inesplorata, era sempre stato
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1964
ci pensi. La montagna è la migliore medicina, in
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1964
ci andranno gli alpinisti e gli sherpa. Io arriverò
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1964
in Val d'Ayas, e di là nella Valle
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1964
giorno, le Cime Bianche e la Bettaforca." ¶ A Gressoney
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1964
voglia di rivedere Elena, e neanche Rousset. Ma la
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1964
tornando da un'escursione, e passando proprio da Gressoney
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1964
studio di un avvocato, e per tentare qualche cosa
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1964
I suoi gesti esatti e razionali, gli stessi che
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1964
aveva già da ragazzo e che Emilio ricordava così
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1964
ovulo traforato, gesti musicali e incantevoli di un tecnico
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1964
oscurità bluastra, spiccava, unico e isolato, un casamento basso
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1964
detto Piero a Emilio. E Emilio aveva dissimulato la
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1964
era blasfemo, pensò Emilio, e non era addirittura ridicolo
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1964
la vita era ricchissima e meravigliosa anche per un
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1964
amico nell'aria fredda e buia, ma già percorsa
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1964
da trasalimenti di profumi e di tepore, un insetto
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1964
brezza tra l'erba e una roccia, un'acqua
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1964
pietre, certezza del sole e della serena giornata estiva
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1964
dunque preoccuparsi del denaro e del lavoro e dell
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1964
denaro e del lavoro e dell'avvenire? Ma appunto
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1964
saliva a zig zag e tuttavia ripidissimo, tra prati
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1964
nel gusto dello sforzo e della fatica, nell'oblio
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1964
altro pensiero, nel ritmo e nel suono dei loro
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1964
loro due passi lenti e concordi, nel fissare gli
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1964
prima di ogni svolta, e subito dopo ogni svolta
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1964
ma prometteva il tradimento? E perché, invece di godere
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1964
di godere il calore e la forza calma del
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1964
montagna, e nel gelo e nella trasparenza della notte
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1964
il velo era caduto, e ecco, la realtà stessa
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1964
con te soltanto se è per sempre". Ah, le
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1964
anche decidere un destino. E Veve, quando gli aveva
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1964
stato, allora, così egoista, e così chiuso nella propria
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1964
giorno, più ci pensava e più gli sembrava chiaro
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1964
sei ancora in tempo". ¶ E lui aveva capito con
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1964
della propria colpa: quanto, e quanto a lungo avesse
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1964
di avvenimenti, suoi privati e della sua famiglia, ma
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1964
media ne aveva risentito: e alla laurea non aveva
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1964
Papa, erede universale. Papà e mamma avevano così perso
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1964
sapeva quasi di beffa, e era anche un monito
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1964
monito a non sperare e a non brigare più
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1964
non brigare più. Tanto è vero che la mamma
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1964
la quale sebbene vecchia e malata anche lei, non
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1964
fasciata di carta velina, e nascosta in fondo a
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1964
in piena Camera Mussolini e il fascismo, e prima
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1964
Mussolini e il fascismo, e prima che potesse tenere
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1964
bisogno istintivo di leggere e confrontare parecchi giornali, di
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1964
sfuggire alle meditazioni egoistiche e disperate che lo torturavano
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1964
caduta la maschera rozza e efficace, apparisse finalmente in
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1964
che avrebbe dovuto scuoterlo e infuriarlo e che invece
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1964
dovuto scuoterlo e infuriarlo e che invece lo rattristava
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1964
confermandolo in una schiavitù. E le immagini di Veve
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1964
posato su di lui e che ora doveva posarsi
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1964
stessa zona di desolazione e di impotenza le immagini
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1964
tra le gonfie cupole e le nuvole enormi e
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1964
e le nuvole enormi e barocche... Certo Cavanna Giovanni
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1964
preoccupato dei propri inseguitori, e, quasi fuggendo, infilare la
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1964
loro, dietro a lui, e poi riapparire, stringendo in
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1964
uomo che avevano inseguito, e spingerlo in un landaulet
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1964
tre individui si dibatteva e urlava: "Aiuto! aiuto!...". Mussolini
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1964
di trovare i colpevoli. E l'onorevole Gonzales: "Dunque
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1964
l'onorevole Gonzales: "Dunque, è vero. In Roma, sede
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1964
Roma, sede del Parlamento e a Camera aperta, un
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1964
potuto essere aggredito, rapito e, nel terzo giorno del
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1964
del Ministero degli Interni e a nome del signor
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1964
di un uomo alto e sbarbato, vestito di grigio
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1964
che parlava in toscano e che era venuto a
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1964
di Vico: "La Selva è così fitta e così
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1964
Selva è così fitta e così inesplorabile, che occorrerebbero
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1964
inesplorabile, che occorrerebbero mesi e mesi per compiervi ricerche
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1964
Emilio leggeva i giornali e rivedeva quel paese selvaggio
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1964
Vico. Rousset era entusiasta e parlava di masse e
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1964
e parlava di masse e di tono. Ma lui
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1964
lui, a quella desolazione, e più ancora all'aspetto
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1964
all'aspetto fosco, sudicio e disperato dei rari paesi
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1964
paesi, alle grinte estenuate e torve degli abitanti, alla
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1964
Non ti amo più. È vero, tu mi ami
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1964
vero, tu mi ami. E forse anch'io, stando
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1964
una volta. Ma ormai è impossibile, Milio. C'è
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1964
è impossibile, Milio. C'è qualche altra cosa. C
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1964
qualche altra cosa. C'è..." E Veve distolse lo
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1964
altra cosa. C'è..." E Veve distolse lo sguardo
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1964
sguardo malinconico da lui, e fissando nel buio concluse
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1964
quasi con stanchezza: "... c'è, che amo un altro
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1964
neanche per la testa! E proprio quella tristezza, quella
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1964
lei allungò una mano e gliela posò sulle ginocchia
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1964
dire così." ¶ "Il fidanzamento è ufficiale, allora?" ¶ "Se te
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1964
prima sembrava perduto irrimediabilmente e più assurdo del più
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1964
sogni, era invece realtà? E perché succedeva questo? Perché
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1964
Emilio guardandola negli occhi. E i grandi occhi azzurri
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1964
sfiduciati, privi di desiderio e di passione. Oh, Emilio
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1964
Senza lagrime, di colpo, e senza voglia di lagrime
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1964
nel cuore suo malgrado e a sua sorpresa, le
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1964
ami?" ¶ Veve non esitò. E il suo sguardo malinconico
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1964
se stesso, Emilio insisté: ¶ "E ami... ami Bianchi-Mina
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1964
tutte le mie forze, e sarò sua moglie." ¶ Ettore
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1964
lui abbassò lo sguardo e disse, a sua volta
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1964
con te soltanto se è per sempre." ¶ Scesero dalla
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1964
momento dell'addio ultimo e definitivo, e cercando così
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1964
addio ultimo e definitivo, e cercando così di ritardarlo
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1964
che stava per succedere, e li buttasse uno nelle
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1964
li chiamavano all'amore. E si riflettevano sulla corrente
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1964
madre. Si voltò tranquilla, e cominciò a allontanarsi sul
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1964
forte, le gambe diritte e ben tornite. ¶ Dondolava ritmicamente
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1964
le grosse pietre sconnesse e le travi? Oppure, un
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1964
che faceva da cuscino, e pungendolo fastidiosamente tra il
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1964
fastidiosamente tra il collo e la camicia? ¶ O un
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1964
dormire sotto le tende e nei bivacchi, lui. Arrivando
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1964
un calcio la porta, e poi si era fatto
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1964
ultima luce del crepuscolo, e dopo aver visto ciò
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1964
Emilio allungò la mano e cercò tastoni sul muro
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1964
da ciclista sugli occhi; e le sue labbra sottili
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1964
del dolore sempre vivo; e soltanto dopo qualche momento
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1964
scivolare giù dal fieno e si diresse alla porta
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1964
La montagna davanti, nera e altissima. Era quello il
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1964
le stelle sfolgoravano, fitte e vicine, come non gli
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1964
il giro della baita, e gli apparve il Cervino
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1964
il Cervino: così enorme e isolato che il chiarore
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1964
rivelarlo. ¶ La notte estiva e alpestre, le stelle, il
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1964
con un velo grigio e impalpabile tra sé e
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1964
e impalpabile tra sé e la realtà. Aveva studiato
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1964
città, dato gli esami e la laurea: gli erano
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1964
azioni automatiche, non necessarie, e che lo riguardassero soltanto
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1964
punto. Ora, in montagna, e nel gelo e nella
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1964
per un altro uomo. E capì che se fosse
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1964
orecchio, ridendo. Così Veve e lui, proprio così, una
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1964
poca luce che restava, e del colore tenue, lilla
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1964
nuova, di coccodrillo champagne, e i guanti e le
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1964
champagne, e i guanti e le scarpette "in tinta
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1964
l'anello di fidanzamento. ¶ E le prime parole che
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1964
quella non era cambiata!) e trattenendola disperatamente per qualche
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1964
fu una risata breve e franca, e scrollò i
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1964
risata breve e franca, e scrollò i riccioli biondi
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1964
peso di quel braccio, e il seno generoso che
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1964
col suo profumo fresco e naturale, bastavano alla sua
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1964
superiore a ogni immaginazione e da ricevere in ginocchio
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1964
braccio? Si sforzò, tuttavia, e le mormorò: ¶ "Dove vuoi
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1964
stato al Valentino. Qui è impossibile. Era troppo vicino
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1964
scritto che delle verità. E la verità scotta. La
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1964
verità scotta. La verità è cattiva, non io." ¶ "Lo
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1964
So che la colpa è tutta mia, ma tu
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1964
che dobbiamo dirci non è piacevole neanche per me
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1964
qui, anche se non è la stessa panchina di
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1964
nei grandi occhi azzurri e che, in quel momento
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1964
Raccolse le proprie forze e ripeté adagio sottovoce, con
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1964
perché senti che non è vero; perché senti che
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1964
Qui sbagli. Il perché è un altro. Il perché
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1964
un altro. Il perché è che quando non si
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1964
vuole più bene, non è mica bello. È triste
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1964
non è mica bello. È triste che una cosa
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1964
nella lettera. Ma se è necessario, se proprio lo
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1964
proprio lo vuoi: Milio, è finita. Non ti amo
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1964
gli era parsa dura e compatta, una pietra che
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1964
via irresistibile soltanto adesso, e cioè la prima volta
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1964
dai suoi occhi, silenziose e copiose, con suo stesso
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1964
con suo stesso stupore. E piangendo, e pensando che
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1964
stesso stupore. E piangendo, e pensando che forse era
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1964
controllarsi, rispose piano piano: ¶ "E invece io, Veve, ti
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1964
che ormai li avvolgeva, e di guardarla attraverso le
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1964
le lagrime negli occhi, e intanto di dirle che
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1964
si asciugò le lagrime, e disse il resto, tutto
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1964
ciò che aveva capito e deciso in quei giorni
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1964
lui facesse l'avvocato e aveva in serbo un
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1964
anche farsi un nome e finire per guadagnare molto
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1964
Veve lo guardava stupita, e forse commossa. Nel silenzio
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1964
forse commossa. Nel silenzio e nell'oscurità della montagnola
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1964
strano, tra sorpreso, pietoso e malinconico. Sembrava che non
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1964
tacque. Allungò la mano e la appoggiò soavemente sulla
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1964
appoggiò soavemente sulla sua, e la tenne lì sopra
190
1964
Che credi di amarmi, e invece non mi ami
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1964
non mi ami. Che è un'infatuazione passeggera, gelosia
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1964
mi ami. Lo vedo. E non credevo, Milio, che
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1964
da Torino tanto tempo. E ora (lo capì appena
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1964
aveva mai avuto, fatale e funebre. Chiudeva in sé
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1964
diversa anche la realtà. E la realtà era diversa
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1964
peggiore della sua immaginazione e del suo ricordo, era
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1964
piccola, era, sì, angusta e casuale, come se tutta
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1964
negli entusiasmi del ricordo e della nostalgia, quella volta
199
1964
volta; di averla innalzata e ingrandita, smisuratamente. ¶ Era arrivato
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1964
del giardino erano fiorite e curate; ma lo zampillo
201
1964
D'Azeglio era minuto e sporco nel sole. A
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1964
nel sole. A destra e a sinistra, le quadruple
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1964
lungo com'era. Questa è Torino? si chiedeva Emilio
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1964
suo volto: era malinconico e onesto, quadrato anche lui
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1964
onesto, quadrato anche lui e consunto come le facciate
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1964
gli apriva la porta e che lo abbracciava con
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1964
occhi pieni di lagrime, e la mamma che era
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1964
era ancora a letto, e papà che usciva dal
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1964
tribunale. ¶ La commozione, propria, e dei suoi, anche quella
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1964
sembrò superficiale, un inganno. E un inganno erano famiglia
211
1964
Disse che era stanchissimo e che voleva dormire subito
212
1964
non aveva nessun senso e che l'amore era
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1964
cui gli uomini credevano, e anche lui credeva, perché
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1964
sulle facciate dei palazzi e perfino, in qualche modo
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1964
primi sintomi della decadenza e della inevitabile, futura distruzione
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1964
in un modo: dimenticando, e non si poteva dimenticare
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1964
in un sonno profondo, e senza sentirlo venire. Aveva
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1964
Dormì tutta la mattina e tutto il pomeriggio. E
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1964
e tutto il pomeriggio. E quando la mamma entrò
220
1964
una tazza di brodo e due rossi d'uovo
221
1964
uovo, erano le sei e mezzo. Appena in tempo
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1964
tempo di radersi, cambiarsi, e correre all'appuntamento. Doveva
223
1964
non trovandolo, si spazientisse e se ne andasse. Il
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1964
del suo carattere orgoglioso e adorabile, lo ferì con
225
1964
che fosse tutto finito? ¶ E non aveva nessuna certezza
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1964
neppure chiesto di rispondergli e confermare. La richiesta di
227
1964
nel piccolo spiazzo rotondo e terroso. ¶ Le tre panchine
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1964
tre panchine erano occupate, e su quella dove si
229
1964
vagabondo, la barba lunga e incolta e un cencio
230
1964
barba lunga e incolta e un cencio di cappello
231
1964
sporgeva il braccio destro, e con la mano a
232
1964
tempo, due segni verticali e due orizzontali, di una
233
1964
sun pà trè lire, ¶ e trè lire ¶ sun pà
234
1964
i cespugli della barba e dei baffi. Un forte
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1964
una bottiglia. Pareva felice, e Emilio lo invidiò. ¶ Mancava
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1964
volontà dei propri genitori, e affrontando tutte le conseguenze
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1964
dare importanza al denaro; e lui, così, le avrebbe
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1964
portava un peso enorme e invisibile. E questo peso
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1964
peso enorme e invisibile. E questo peso lo isolava
240
1964
lui aveva tradito Veve e se stesso. Ora, lamentarsi
241
1964
effetto contrario. Taceva dunque, e pensava a Veve: e
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1964
e pensava a Veve: e quella forma alta e
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1964
e quella forma alta e bianca accanto al letto
244
1964
bianca accanto al letto, e quelle dita che gli
245
1964
perché rischiavano di distrarlo e di interrompere la sofferenza
246
1964
Elena staccò la mano e lentamente si sfilò la
247
1964
Emilio, seccato. ¶ "Che cos'è? Non vuoi?" ¶ "No, sono
248
1964
la signora Calandra, Elena e Rousset, che la sessione
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1964
espressione del suo volto e il modo di parlare
250
1964
salute. ¶ Venne la notte, e si chiuse a chiave
251
1964
tenere chiuso a chiave, e evitare di trovarsi il
252
1964
Cominciò, tra i baci e le carezze, a rimproverare
253
1964
le carezze, a rimproverare e a interrogare. Emilio non
254
1964
altro, con passione: discutendo, e intanto avvinghiandosi a lui
255
1964
a lui nel letto e contorcendosi in mille posizioni
256
1964
di fare l'amore; e, pur non avendone nessuna
257
1964
di felicità con Veve, e il dolore era tale
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1964
bende che lo isolavano, e lasciandogli soltanto l'aria
259
1964
l'aria per respirare, e anche nell'aria ogni
260
1964
piacevo tanto ma tanto, e adesso più niente?" ¶ "Non
261
1964
le ho detto niente e perché non è successo
262
1964
niente e perché non è successo niente." ¶ "No, quello
263
1964
No, quello che ti è successo l'ho capito
264
1964
visto dalla tua faccia. E lo sento, da qua
265
1964
le tue confidenze. Si è fatta giurare che io
266
1964
ancora, sulla stazioncina deserta e sulle case rosse del
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1964
porto, un'ombra azzurra e trasparente. Al campanile, il
268
1964
con un bricco fumante e con un vassoio colmo
269
1964
braccio una bambina bionda e riccioluta; per quel marinaio
270
1964
quel marinaio che fumava e guardava nel vuoto con
271
1964
il problema del lavoro e della casa, di farsi
272
1964
di farsi una famiglia e di poter allevare dei
273
1964
a giudicare la vita. E veniva forse, nella vita
274
1964
Come una malattia universale e ereditaria, che, presto o
275
1964
finiva sempre col dichiararsi, e contro la quale non
276
1964
non c'era rimedio; e questo pensiero era tutt
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1964
Piemonte. ¶ I campi squadrati e ordinati, le messi già
278
1964
alte, le file lunghe e diritte degli alberi, i
279
1964
impetuose correnti della Bormida e del Tanaro; poi le
280
1964
dei colli astigiani, rivestiti e arricciati dal verde tenero
281
1964
vigne: nel sole caldo e nel diffuso oro di
282
1964
che velava le Langhe e le Alpi lontane, un
283
1964
il male tornava fresco e nuovo; un pugno di
284
1964
il suono pensato migliaia e migliaia di volte nella
285
1964
di volte nella lontananza e nella solitudine, pensato con
286
1964
la sua dolcezza unica e profonda, con quell'accento
287
1964
pareva irraggiarlo di amore e di assoluta, indiscutibile dedizione
288
1964
al confronto era angusto e casuale. Quasi un anno
289
1964
manichino di importazione britannica e di ammirazione torinese, un
290
1964
che Veve, donna naturale e ribelle, amasse una persona
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contraddetti da qualità insospettabili e risolutive. Il solo fatto
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fosse innamorato di Veve, e che fosse pronto a
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era pronto a sposarla. E contava una cosa sola
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avesse preso per amore, e con amore lo avesse
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un po' troppo sbandierato? E non rivelava invece, nelle
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se stessa? ¶ Per amore e per orgoglio, forse Veve
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depositato nella sua anima: e quando Emilio se ne
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l'arrivo dell'espresso e l'anticipata partenza, pensando
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l'anticipata partenza, pensando e ripensando, Emilio era arrivato
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era arrivato a spiegarsi e, in certo senso, a
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essa avrebbe dovuto odiare. E c'era qualche cosa
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era ricco di famiglia e, a soli trentasette anni
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delegato dell'Anonima Assicurazioni e di altre società del
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ultimo avvocatuccio di Torino, e magari senza lavoro e
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e magari senza lavoro e senza laurea. Ma tu
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farti una posizione sicura e molti soldi: che la
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vita senza soldi non è vita, eccetera. Mi hai
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che lei avesse ragione e che, in fondo in
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amarlo, voleva amarlo: bastava. E chissà che non lo
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amasse davvero. Il risentimento e la vendetta potevano essere
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il fiore era alto e luminoso, e il resto
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era alto e luminoso, e il resto non contava
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altalena angosciosa di speranza e disperazione, a distruggere tutti
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amasse davvero Bianchi-Mina. E non erano argomenti. Erano
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realtà. Un sussurro segreto e spietato gli diceva di
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a ricercarvi la notte e a sfuggire la chiarità
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perla, tra il celeste e il rosa, che invadeva
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rosa, che invadeva cielo e mare. ¶ E questo sussurro
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invadeva cielo e mare. ¶ E questo sussurro era forse
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tra i due avvenimenti. E quando le dita di
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polsini della sua camicia e avevano cominciato a accarezzarlo
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angolo della Gran Madre e di corso Casale: se
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un potere maligno, occulto e profetico. Lo stesso potere
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a Roma, Bianchi-Mina e Veve s'incontrassero in
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sua avventura con Elena e del tradimento di Veve
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sapeva di pensare ingiusto. E l'insistente offrirsi di
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il tavolino, l'aspra e dura novità che aveva
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avere una faccia stravolta, e voleva evitare domande sciocche
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voleva evitare domande sciocche e irritanti. Salì subito in
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sperava nemmeno. Era deciso e desideroso soltanto di soffrire
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messa sotto il guanciale, e la toccava con una
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non avrebbe potuto abbandonare. E ecco, poco dopo, nell
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poco dopo, nell'oscurità e nel silenzio perfetto, udì
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chiave. Una forma alta e chiara era scivolata in
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poteva essere che Elena, e del resto, anche se
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Emilio non si muoveva e non diceva nulla. Desiderava
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di dolore. Ma non è un grido sincero. Te
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te per due anni, e che certamente stimo e
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e che certamente stimo e rispetto più di te
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per avere dei bambini, e siccome nella nostra società
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chiaro dentro di me. E del resto, che valore
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me? ¶ Dovevi capire, Milio, e non hai capito. Se
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che ti passerà presto e che tutto andrà bene
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la causa di quanto è successo, sei tu. Rimprovera
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con la tua lontananza e con le tue esitazioni
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hai aperto gli occhi e mi hai, così, dato
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l'uomo che amo e che tra breve sarà
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breve sarà mio marito. ¶ È l'ingegnere Umberto Bianchi
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Voglio avere dei bambini, e si vede che comincio
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soltanto controllare alcune citazioni) e, invece di lavorare, lesse
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invece di lavorare, lesse e rilesse continuamente le parole
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affrontare a colazione Elena e la signora Calandra. Telefonò
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avvertire, parlando con Gina: e andò in una trattoria
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di non ricordare bene. E, ogni volta, rileggeva tutta
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magari anche la precedente e la seguente. ¶ Il sole
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un prete tondo, piccolo e canuto che entrava nella
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che entrava nella trattoria e si sedeva a un
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dalla giacca bianca sporca e dalla barba non rasa
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gli sembrava ostile, insensato e solenne: come se la
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nei suoi umili fatti e nelle sue minime circostanze
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per Roma: Roma vecchia e Roma nuova: Roma di
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nuova: Roma di qua e Roma di là dal
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per contemplare la lettera, e senza mai accorgersi del
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Veve non lasciava speranze. E non faceva difetto. No
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era soltanto di lui. ¶ E tuttavia, pensava di aver
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amato. La amava così, e non lo sapeva! Che
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accusava l'intera esistenza, e comprendeva nell'accusa tutto
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comprendeva nell'accusa tutto e tutti: Torino, Roma, i
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amici, se stesso, Veve e chi stava intorno a
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dolore fisico al cuore. E che il telegramma a
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Mina doveva averla abituata. E siccome il suo scopo
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numeri sul foglio grigio e sulla ricevuta. Bollò. Asciugò
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continuava ad essere ostile e senza senso; ma, nella
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inchiostro, il volto vecchio e stanco dell'impiegato, le
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i suoi gesti misurati e abituali, che Emilio seguiva
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in mano la felicità e i destini di tutti
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appuntamento per le sette e un quarto di sera
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trovavano nei primi tempi e dove si erano baciati
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occhi si fossero posati, e con quale amore, su
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come gli avessero riso e come quella bocca lo
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baciato. ¶ La figura snella e leziosa dell'ingegner Bianchi
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dubbio, era affilato, liscio: e baffetti, gli pareva. Ricordava
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le sue tempie grigie e impomatate. Con precisione, soltanto
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il cappotto di spigato e a vita, lo homburg
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bocca contro la bocca e lo baciò a lungo
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lo baciò a lungo e poi, staccando appena le
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labbra, sussurrò: "Intanto ti è servita a prendermi. Se
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accorta di te?". ¶ "Non è questo" disse Emilio sciogliendosi
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mesi avrò la laurea, e che cosa me ne
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ne faccio, della laurea, e di tutta l'intelligenza
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sorrise: ¶ "Non uomo. Bambino. E i bambini a quest
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luce rosata della veilleuse e delle lenzuola, lo seguì
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lo tenne in mano, e lo guardò un momento
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ti ho più scritto e non ho neanche risposto
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per andare a Roma, è capitato nella mia vita
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avuto modo di frequentare e di capire meglio un
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conoscevo prima di te, e del quale qualche volta
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di affetto così grandi e insieme così delicate, che
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non voglio dire questo, e non voglio che tu
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franchezza: non rimpiango niente. E ti ringrazio, Milio, ti
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Milio, ti ringrazio ancora e sempre ti ringrazierò per
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il tuo non poteva e non potrà mai dare
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più. Questo mi consola, e sono meno gelosa della
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entrate nella tua vita: e anche, e soprattutto, di
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tua vita: e anche, e soprattutto, di quelle che
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che forse non sapevi e non volevi neppure darmi
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il proprio essere, fisico e morale, in un solo
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intende molto di macchine e di motori, e adopera
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macchine e di motori, e adopera continuamente parole tecniche
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l'amore... L'amore è un monoblocco: potrebbe essere
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una canzonetta. Ti piace? ¶ E io ti compiango, e
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E io ti compiango, e sempre ti compiangerò, perché
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che la puoi provare e quindi sarai sempre un
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che restiamo buoni amici, e io me lo auguro
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sentito centinaia di volte. E se ci rivediamo: se
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una prova, hai detto. E io ho detto: va
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Mi hai scritto regolarmente, è vero. E io, altrettanto
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scritto regolarmente, è vero. E io, altrettanto regolarmente, ti
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in fondo Roma non è al polo sud e
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è al polo sud e Torino non è al
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sud e Torino non è al polo nord. Basta
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una notte di treno. E una scappata, dico una
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di farti un'improvvisata e di venire a Roma
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praticamente avuto tre giorni e mezzo di libertà: dal
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Poi mi sono detta: è stato lui ad avere
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l'idea della prova, è stato lui a cominciare
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non a me, finire. E ho fatto bene. Perché
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Ho sofferto la solitudine e l'angoscia. Ma così
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profondo di me stessa e ho capito me stessa
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capito chi sono io, e quello che voglio. Ma
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la disperazione. ¶ Ora, tutto è chiaro dentro di me
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chiaro dentro di me. È stato chiaro, una sera
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in grado di fare, e senza eroismo: ciò che
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alzarsi, cortesemente chiedere scusa e il permesso di ritirarsi
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né limpida né naturale, e nemmeno travolgente, non rischiava
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era facile in tutti e due i casi: il
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meno facile del sì; e il sì, non meno
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di lì. ¶ La girò. E, subito, dimenticò tutto. Cominciò
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che gli sorrideva offrendosi. E il tavolino cadde senza
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istanti dopo, si inginocchiavano e cadevano anche loro due
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aveva stracciato di dosso, e certamente rovinato, la costosa
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goduto con il corpo e non con l'anima
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perché non amava Elena, e dei sentimenti di Elena
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notte facendo l'amore e sempre, anche quando furono
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nello stesso modo violento e breve. ¶ Elena, forse, colmava
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superare un ostacolo lieve e tuttavia preciso: come una
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frattura, una fessura sottile e profondissima: da una parte
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aveva mai provato: amaro e arido, la triste superbia
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a ciò che faceva, e anzi, di biasimare ciò
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si ricordò di Rousset. E cominciò a capire che
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era un vero amico, e era un uomo così
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un uomo così sciocco e ridicolo! ¶ Tutto ciò che
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dalla magrezza delle spalle e dalla sottigliezza dei polsi
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polsi allo studiato sorriso e ai modi mondani e
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e ai modi mondani e snob: continuava a dispiacergli
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gioia di fingere affetto e di mimare moine per
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che rientrava da teatro, e la voce del dottore
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che era giorno fatto e che era venuto il
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del letto. Lei, riversa e nuda: le sue spalle
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di pagliuzze d'oro e di acciaio, lo fissava
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introducendovi le dita lunghe e sottili. "Dal primo momento
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fatto che desiderarti, giorno e notte. Ho cercato di
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per me non esiste! È questo che non volevi
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1964
che spasima per me e che aspetta. Ebbene, guarda
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nemmeno che lo sposerò. È buono, è gentile. Ma
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lo sposerò. È buono, è gentile. Ma non lo
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Ma non lo amo. È così stupido. E che
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amo. È così stupido. E che cosa ti importava
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Gli ultimi giorni... non è una storia: non riuscivo
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dormire. Per causa tua. E così, ieri mattina, ho
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entrata in camera tua e ho messo una rosa
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neanche dalla rosa, non è vero? Tanto intelligente e
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è vero? Tanto intelligente e tanto duro. Chi poteva
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un uomo come te." ¶ "E cioè?" disse Emilio con
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sorriso tra il compiaciuto e il beffardo. Qualunque fosse
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vi avrebbe dato peso. ¶ "E cioè: intelligente, intelligente e
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E cioè: intelligente, intelligente e... intelligente" e lo fissava
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intelligente, intelligente e... intelligente" e lo fissava con ammirazione
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lo fissava con ammirazione, e seguitava ad accarezzarlo nei
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la mano alla nuca e lo attirò su di
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Gina servisse il caffè e sparecchiasse. Intanto discorrevano: sempre
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della stanza da pranzo e si affacciò all'arco
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bisogno di qualche cosa e se, diversamente, poteva ritirarsi
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era antico, leggero, intarsiato, e coperto da un merletto
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Elena tolse ogni cosa e portò il tavolino in
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le palme in basso, e le adagiò ma senza
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lunghe, le unghie acuminate, e i polsi troppo esili
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i polsi troppo esili e sottili in confronto della
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Veve, grandi, forti, bianche e rosee: mani, certo, da
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così tenere nella carezza, e così sicure. Le mani
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scritto. Chiuse gli occhi: e Elena e il salone
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1964
gli occhi: e Elena e il salone in penombra
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suoi ori tappeti damaschi, e la ridicola scena del
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Elena lo stava fissando e rideva silenziosamente. ¶ "No, così
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così non funziona" disse, e si alzò adagio, attraversò
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la sua figura alta e sinuosa apparve, nera, contro
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1964
attraverso le persiane chiuse e gli spessi sempreverdi del
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così, fin da bambina." E quando Emilio fu vicino
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più liscia della seta. E, così da vicino, al
500
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che io desidero avvenga." ¶ "E lei che cosa desidera