Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

seguita da una cameriera e brandisce qualcosa in mano

mano, un bastone, ma è l’Alpenstock di Menes

dai gradini di ardesia e già mi manca il

mi sale dai garretti e mi incendia il petto

incendia il petto, «collasso» è la parola che mi

viene in mente, collasso e nient’altro che collasso

nient’altro che collasso, e quell’altra collegata, così

viene da qualcuno, dunque, è tanto più potente quanto

costui… oh, anche Menes è già diventato nel tempo

nel tempo un costui… è consapevole di impartirtelo, sicché

da sola rende vani e ridicoli ai miei stessi

ora che ci rifletto e pongo mano alla penna

un’assistenza, una verifica, e sfacciatamente, a volte addirittura

la stampella delle lacrime e di una candela giù

il tatto, l’autoironia, e il tutto senza ambiguità

il tutto senza ambiguità e greve allusività, come me

ammetto… sono stato diretto e franco eppur leggero come

da sé prende fiato e si regola lo spago

si regola lo spago, e ampio come un pavone

gusto di farmi parlare e sgolare, e di ascoltare

farmi parlare e sgolare, e di ascoltare i suoni

sciupare il mio tempo e la passione che metto

non ha occhi, se è in ordine e presentabile

se è in ordine e presentabile alla scena del

dove la propria prospettiva è quella degli altri, dove

unica prospettiva che conta è quella che ci sfugge

ci sfugge. Il problema è solo e sempre lo

Il problema è solo e sempre lo stesso: essere

prospettiva impossibile a occhio, e stop. Irradiarla per non

mio fervore disinteressato non è mai servito per niente

nel gesto della questua e della carità implorata, raramente

vedere vedevo anche questo, e non mancavo di dirlo

cioè con se stessi, e senza offendermi o scoraggiarmi

di mondo cui si è rivolta per evitarli; constato

evitarli; constato, dopo giorni e mesi e anni in

dopo giorni e mesi e anni in cui sono

disgiunta da onestà critica e intellettuale, quanto il vero

mie osservazioni, tanto ponderate e addirittura tarate sul suo

tarate sul suo carattere e personalità e potenzialità e

suo carattere e personalità e potenzialità e limiti, ma

e personalità e potenzialità e limiti, ma salassarmele fuori

non avesse preso questa e quella cautela, se non

avesse seguito questo rigore e quella capacità di attendere

abbastanza tornita dalla disciplina e dallo studio e dalla

disciplina e dallo studio e dalla maturazione umana che

realizzarla. ¶ Il mio non è mai stato un semplice

consigli per quanto richiesti, è stata una solidarietà spesso

un partecipare di petto, e spesso dandomi un pizzicotto

cosa che nessuno fa e nemmeno potrebbe; io, per

a fine maggio, che è una toccata e fuga

che è una toccata e fuga con un paio

ottobre, quando fra me e i miei bagagli sulla

ho da sveglio non è che svaniscano da addormentato

che svaniscano da addormentato e si trasformino in altrettanta

attività onirica in più, e così farebbero dieci al

di autoipnosi a undici e così via, fino a

del mio ascolto solerte e affettuoso e complice di

ascolto solerte e affettuoso e complice di tutte le

melliflua, clericale a modino… e senza battere ciglio, come

fra la donna prezzolata e la donna gratis, l

donna gratis, l’importante è piegarle e prenderle anche

l’importante è piegarle e prenderle anche se te

della mia fraterna indulgenza e zelante pazienza lui mi

tempo fra un pisolo e l’altro, ha ascoltato

più io per primo, e adesso Menes se ne

a cui avevo diritto e che doveva venire da

caso, mica potevo reclamarla, e io però su questa

fra la mia lingua e i suoi timpani. È

e i suoi timpani. È bello e gratificante raccontare

suoi timpani. È bello e gratificante raccontare una storia

infelice; se ce n’è stata una, la conosci

sai, l’hai vissuta e ne sei convinto, è

e ne sei convinto, è tutta in discesa, ma

discesa, ma una storia è meno storia se non

vissuta, perché, che storia è mai quella di una

doppia salita, la tua e quella di quell’altro

quella di quell’altro, e che come discesa ha

divise, siano state due, e la sua sull’altro

visuale? ¶ Ma, a volerla e a saperla raccontare davvero

davvero per quello che è, ogni storia, dalla più

storia, dalla più intima e segreta alla più pubblica

segreta alla più pubblica e ufficiale, non è la

pubblica e ufficiale, non è la storia di un

sua? Ogni storia non è la solita solfa che

menefreghista che sia? ¶ Cos’è che è intollerabile in

sia? ¶ Cos’è che è intollerabile in tutta questa

vincitore nato come Menes e che Menes si sia

le carte in tavola? è intollerabile che i vinti

Ha saldato il conto e ci siamo già salutati

un istante farà retromarcia e poi prenderà la rampa

poi prenderà la rampa e scomparirà dall’Antistress lasciandomi

di naso, alla Fiorella, è davvero da non credere

deposizione» in senso giuridico è così ambigua da richiamare

usarne anche una piatta e quadra come «calvario», anche

per uno come Menes… è perché speravo, perché era

cosa ne pensava lui? E ecco che fuori dalla

animale smania e guaisce e mostra i denti ammette

ammette di esserci dentro, e chissà da quanto, da

niente… si rattrappisce, Menes, è anzi sparito… perché tutto

di Parma», una risata e via col liscio, «pathos

via col liscio, «pathos» è alla sua portata, sì

sua portata, sì, «pathos» è una parola che Menes

mancano solo i baffi e la schiuma e poi

baffi e la schiuma e poi è l’uomo

la schiuma e poi è l’uomo fatto e

è l’uomo fatto e finito della birra Moretti

della birra Moretti… cos’è che disse Menes della

sì, corde di nylon, e il vento che le

vento che le scuote, e mi fece l’effetto

Menes, con un inaspettato e meraviglioso colpo di teatro

possibile solo allo spettatore e non all’attore, saltasse

l’ho già bell’e che letta e riletta

bell’e che letta e riletta da qualche parte

riletta da qualche parte, e tu sai bene dove

una frase troppo lunga e troppo articolata per essere

in parte a me e non del tutto a

che in effetti non è la prima volta che

che la racconto, certo è la prima volta in

da uomo a uomo e non che la scrivo

scrittore… insomma, non solo… e è tutt’altra sonata

insomma, non solo… e è tutt’altra sonata, quella

a confronto sono rose e fiori, qua solo spine

qua solo spine sottopelle e succo di fegato, Menes

la più pallida idea, e non sarò certo io

scrivere per me non è uno status sociale tale

non sa chi sono e cosa faccio, ospitate televisive

di identità, Menes Filatterio è un lettore italiano standard

non ha fatto bah. E niente è davvero molto

fatto bah. E niente è davvero molto in un

caso simile, anzi, forse è troppo. Troppo ingiusto. Io

non corrispondo in niente e per niente all’idea

se fossi meno serio e più serioso e comunicassi

serio e più serioso e comunicassi per aforismi e

e comunicassi per aforismi e per accessori di marca

che sono senza. ¶ Improvvisamente, e per caso, so dalla

che il signor Filatterio è in partenza. Non me

arriva con la prenotazione e tutti sanno che stai

che stai per arrivare e ti fanno le feste

feste, parti all’improvviso e nessuno si meraviglia se

interessarci a chi va e a chi viene, siamo

fotocopie dello stesso malessere e seguiamo tutti la stessa

incontrato gente, imprenditori edili e industriali del rifiuto tossico

del rifiuto tossico occultato e dell’additivo alimentare cancerogeno

al facchino coi bagagli e gli dici di salutarti

altro, io, c’è e non vuole difendersi e

e non vuole difendersi e ci perde la faccia

nessuno, nemmeno da me e, se posso, nemmeno dal

stesso spirito di conservazione e di amor proprio, voglio

i sentimenti in ballo, e non possono essere stati

mi scappa di mano, e invece… sorgente essiccatasi, umidità

umidità di vecchio muschio. E ha capito, Menes… il

ogni mia stessa resistenza e sono tutto un sanguinaccio

che lo insaccherà? ¶ Aspetto, e intanto, come un attore

teatrale tribunale privato… mio e di Menes… arrivi la

Menes Filatterio compagnone figofilo… e in più puttaniere… quanto

ogni volta che c’è stato un intervallo è

è stato un intervallo è tornato in bell’ordine

passeggiata dopo passeggiata Menes è venuto quasi sempre con

fattisi prima carne umana e poi addetti del turismo

della loro potenza virile è una bugia eretistica inventata

butto indietro la testa e all’ennesima volta che

ai piedi della collina, «È più facile che un

del machismo che ne è la causa», e il

ne è la causa», e il vecchio infoiato Pizzetto

meno lunga della mia – e al quale non permetterei

detto tu in televisione», e io, «No, guarda, fra

Addis Abeba a Bangkok», e poi ci siamo mandati

piega, forse non si è ancora reso conto che

l’encomio commemorativo… funebre?… e non necessariamente un’autodifesa

un’autodifesa… non si è ancora reso conto che

che la mia parte, e anche la sua, insomma

anche la sua, insomma, è finita e che ora

sua, insomma, è finita e che ora tocca a

O Menes se l’è già svignata fuori da

pensiero che si rispecchia… e io non me ne

era nessuno, non c’è mai stata nemmeno una

due o fra me e me?… e ora comunque

fra me e me?… e ora comunque a tre

aver parlato fra me e me, questo sì. ¶ E

e me, questo sì. ¶ E poi, già pronto all

della sua indecifrabile intimità è lo stesso… si sente

finito di dare voce e esteriorità io sulla scena

sulla scena? ¶ Menelao Filatterio è il fratellino siamese del

su di lui? Se è così, l’ho solo

un passamano a chiodi e martello. ¶ E, a proposito

a chiodi e martello. ¶ E, a proposito o a

che sia, che pulce è mai quella sul mio

fiuto ma un fiuto… ¶ E quando racconti una storia

le che ti ascolta? E prende a odiarti per

rivelare che a dibattersi è lui che ci è

è lui che ci è caduto, non te che

se l’animale smania e guaisce e mostra i

solo perché non c’è poi stata alcuna Prima

sesso, nemmeno come provino… e niente, a parte alcuni

come in un coma e tuttavia vigile come sotto

un’anestesia parziale, niente è mai andato davvero in

in scena… non c’è stata alcuna Prima su

non essere stato sincero e magari senza alcuna intenzione

falso… ti dica se è d’accordo con te

questo dettaglio, con Menes, è meglio che lo tralasci

difensive, mentre finora mi è sembrato sguarnito, senza una

le esperienze senza pregiudizi e di condensarle alla fine

fa luce di tutto, e di me. E anche

tutto, e di me. E anche di lui – di

Se mi ha amato, e se ora si macera

verso il mio marasma e non giocare d’astuzia

una tua fantasia psicotica e il tuo bisogno di

altri, non erano niente, e allora si possono chiamare

ancora sentimenti? «Pulsioni» basterebbe? ¶ E poi: d’amore? ¶ Senza

mai uno con tutte e quattro le braccia come

hai evocato bene tu? E uno può esserci stato

Ti prego, Menes, aiutami… ¶ E se aiutare qualcuno significasse

che aiuto sarebbe mai? È come dare ragione a

ci dia un taglio e smammi. ¶ Di una cosa

non glielo chiede espressamente. E penserebbe subito che hai

dei crediti d’amore, e che gli chiederai di

ti direbbe di no e aggiungerebbe la fatidica frase

facendo tutto tu, scene e costumi, accompagnamento musicale… il

principale del Centro Antistress, è così stemprato e tremolante

Antistress, è così stemprato e tremolante che sembra debba

montagne che lo incorniciano e lo contengono, e si

incorniciano e lo contengono, e si stacca per andare

appena finita la mia, e forse con sé prende

niente, che non c’è, come lui, eppure… E

è, come lui, eppure… E hai dovuto fare anche

troppa attrazione. Perché questa è la mia impressione, che

di tenermela per me… e aspetti dunque di sapere

se sei stato convincente e quanto. Lo saprai solo

imprevedibile del tuo pubblico. ¶ È questione di un attimo

questione di un attimo e intanto per te… per

che mi potesse capitare, e forse per questo mi

Filatterio: perché d’istinto è lui il più inattendibile

lui il più inattendibile e meno propenso a stare

di cui uno… sposato e in vista, con fama

avesse anche per Menes e non solo per me

ci sono dodici pantegane e quattro maiali, tutti quei

Porco dicevo, non c’è e non può difendersene

dicevo, non c’è e non può difendersene, e

e non può difendersene, e l’altro, io, c

l’altro, io, c’è e non vuole difendersi

gagliardetto del pensiero borghese e in lui di borghese

di borghese non c’è niente, nemmeno l’aspirazione

niente, nemmeno l’aspirazione; è solare, Menes, ma una

rendiconto che torna conto e finisce in banca, senza

possibile versione in lungo e in largo di questa

d’amore o che è la sua resa a

abbaglio che abbaglio non è stato circa il tipo

casa mia di notte e di mattina, quel detective

per non averla stagionata e speziata a mio piacere

speziata a mio piacere e per non sospettare adesso

adesso di me stesso e dei tranelli della mente

sentimentali, che di persona è rimasto muto con te

istante che ne scrivo… e che ha preso a

di quel culatello imprigionato e delirante che sono diventato

tua… dalla mia vita… e la mente certo non

mi sta a cuore… e anche se di mezzo

se di mezzo c’è un cuore di troppo

palpitare da qualche parte… è perché sono sicuro che

fra discorso a mente e discorso a parole, e

e discorso a parole, e perché anche Menes, come

oggi, portano un braccialetto, e molle, questa è la

braccialetto, e molle, questa è la civiltà del braccialetto

indirizzo di un altro e attacca bottone, confrontano i

militari diversi, un braccialetto è più pratico di un

per rompere il ghiaccio e abbordare, dove va oggi

polso? Da nessuna parte, e io non porto né

né l’altro, Menes e lui tutti e due

Menes e lui tutti e due. Più, almeno qui

il divertimento, l’ingresso è libero; sento che Menes

un suo pregiudizio… Menes è prevenuto, è contro di

pregiudizio… Menes è prevenuto, è contro di me?… come

il buio in sala è totale, nessun segno. ¶ Sì

del sottobosco in pendenza, e il vento che fa

fa ruzzolare del pietrisco e il boato che nel

un fischio di riprovazione e di sdegno o uno

adunco erano immobili: fatta… e vista… un’espressione di

fissità, fatte tutte. Non è che fissasse me, fissava

in conto, Menes Filatterio è la cordialità in persona

strafare con sentimenti indebiti e arbitrari, visto che non

tuoi, metti ogni precauzione e vai coi piedi di

altro porcellino come lui e per giunta rosso come

stavano facendo copione insieme e che la lettata della

ho tentato, non c’è stato e morta lì

non c’è stato e morta lì, e quello

stato e morta lì, e quello che ti ascolta

lastra di nuvolaglia bassa e minacciosa ma senza consistenza

di accusare ricevuta accontentandomi e basta, hai detto tutto

hai detto tutto tu, e da buon interlocutore, senza

altro scoppio di risa, e il sorriso a me

per niente, quale propaganda. E qui con voi ometti

per salvare la patria e la fede dagli invasori

ci vuole l’amido e le stecche di balena

il giro della colonna e del biliardo e mi

colonna e del biliardo e mi ripiazzai davanti. «L

al libro delle Ore», e lì gli uomini si

sono azzittiti un istante e poi giù a ridere

piangere battendosi il petto, e una che aveva saltato

il cuore anche quello e dopo mezzogiorno mi rallenta

dopo mezzanotte, che già è una mezza veglia funebre

una mezza veglia funebre» e poi si è avvicinata

funebre» e poi si è avvicinata a questo Menelao

avvicinata a questo Menelao e gli ha detto, «Mi

all’alba, alle sei e qualcosa. Ho fatto una

di zucchero che ti è avanzata?», «Ma prego», ha

versato nella tazzina, non è stato cavaliere più di

cavaliere più di tanto, e questa Fiorella, che è

e questa Fiorella, che è una stratificazione di gioventù

pastiglie ti hanno prescritto?» e lì ho arguito che

neppure del tutto sveglia e già pensava a sedurre

chiedere il suo parere. E il tavolo, per compiacerla

perché per questi qua e queste qua anche il

qua anche il cazzo è un arto a bacchetta

a bacchetta come tanti… e in quel mentre riprende

ovvio satiro Pizzetto Rosso e fa, «Ah, ma se

non si procrea nessuno» e a semicerchio ho zumato

a occhio di pesce e ho giubilato, «Non farmi

anche a ottant’anni, e addirittura a cinquanta, per

Per il bene loro e di tutti quanti, niente

che, niente facce animalesche e inutili in giro che

non avere uno scopo e di non poter dire

a qualcuno finalmente umano e necessario come me, “Sai

la pensassero come te…”», e lì questa Fiorella ha

anche mezza stupida ma…» e io non l’ho

cosa, ’sta dimezzata nata, e il ninfettologo incancrenito stava

la mia storia, ma è difficile entrare nel vivo

nel vivo, non c’è un vivo, ecco, nessuno

per acchiappare l’attenzione e io odio i preliminari

a preliminari non c’è niente, non c’è

è niente, non c’è nessuno, non ci sono

quasi gli chiedo scusa e… Non devo nemmeno rimborsare

un biglietto di cinema e un conto di ristorante

parte per fare, trenta e trenta, sessanta chilometri. ¶ Brancoli

balbetti, fai marcia indietro e ti rimangi quanto hai

ma quanto a arte è la tua reticenza? ¶ Io

a Menes, stampo campagnolo, e temprato come un querciolo

lui, perché l’insonnia è pur sempre un gagliardetto

grandi che avete!» ¶ «Gli è per abbracciarti meglio, bambina

grandi che avete!» ¶ «Gli è per correr meglio, bambina

grandi che avete!» ¶ «Gli è per sentirci meglio, bambina

grandi che avete!» ¶ «Gli è per vederci meglio, bambina

grandi che avete!» ¶ «Gli è per mangiarti meglio.» ¶ E

è per mangiarti meglio.» ¶ E nel dire così, quel

sul povero Cappuccetto Rosso, e ne fece un boccone

da Perrault ¶ La crudeltà e il sentimentalismo vanno sempre

data l’età avanzata e le poche novità sopravvenute

sei fatto dell’esistenza… e che danno un’effettiva

pensare, di sentirti partecipe, e di concepire le tue

concepire le tue esperienze e tanto più tue quanto

in testa… fra capo e collo, davvero… senza che

ti eleva, ti atterra e ti spiaccica, e pialla

atterra e ti spiaccica, e pialla la fantasia del

tuo sentire, che inconsapevolmente è un sentire assieme, e

è un sentire assieme, e da compartecipata diventa solo

di natura chimica, sradicata e inerte, che non palpita

non entra in circolo, e pertanto, sottratta dal novero

sottrae democrazia al sangue e quindi al mondo; questa

mondo; questa lezione esemplare è un’illuminazione che ti

una illusione fra sé e sé. Riguardando solo te

più nessuno, perché non è certo di uno specchio

non avere convinzioni grandi e grosse come dogmi ma

sua versione a nessuno e che, innanzitutto, non l

suo amicone di Crevalcore… e versione di cui tuttavia

di vista qualsiasi, che è purtroppo solo il mio

purtroppo solo il mio, e invece, per chi ascolta

da tesi a priori e plagiare sin dalla partenza

col senno di poi e vista la bella morale

sono rivelati un vero e proprio marchio d’origine

un concentrato di me e di lui, dell’altro

contiene tutte le vocali è “aiuole”, ma non è

è “aiuole”, ma non è vero. Ci sono tutte

u la o la e, eia eia alalà» buttai

orzo del dopo pranzo, e c’era anche questo

abbia gridato «Heil Hitlerini, e Eve Braun a braccetto

fantasmi esemplari di mamma e papà, senza cioè bisogno

esserne idealizzati a reciproco e postumo inganno; «Inoltre in

in “io eiaculo” c’è tutto l’uomo, il

l’uomo, il davanti e, nascosto, il vero protagonista

del maschio! Perché preti e fascisti recriminano pubblicamente contro

occhi indiscreti. I fascisti e i preti sì che

sono i sodomiti migliori e indefessi, io non potrò

presente nessuno escluso, ahimè!», e sono scoppiati tutti a

scoppiati tutti a ridere e uno, un satiro dal

satiro dal pizzetto rosso e i pantaloni alla zuava

da sogno, sa com’è, il vizio in erba

vero factotum dell’azienda, è laureata in economia, come

fissi nemmeno a parlargliene, è lei che discute con

discute con i clienti e fa il recupero crediti

trecento ettari fra Umbria e Marche dove ancora un

dove ancora un po’ e ci farà crescere anche

anche i datteri tanto è competente, clima e microclima

tanto è competente, clima e microclima, dorme, mangia, comanda

microclima, dorme, mangia, comanda e basta, un capo nato

non voleva un figlio? e lei se l’è

e lei se l’è fatto fare, con chi

a sapere, sicché Menes è nonno ma la figlia

nonno ma la figlia è autoritaria, femminista, mica ti

avvisa prima, prima fa e poi ti mette al

cura il sito, Internet, e mio nipote, dice Menes

mio nipote, dice Menes, è una somiglianza impressionante con

te la farei vedere, è come una goccia d

almeno quanto della figa, e si commuove, e la

figa, e si commuove, e la figlia dice che

che venga su come è stata tirata su lei

a forza di ostie e lupi cattivi e l

ostie e lupi cattivi e l’inferno o il

o il paradiso sempre e comunque sotto ogni orlo

preso tutto da lui, è aperta, fino a un

un certo punto ma è aperta, il figlio no

lui, tutto sua madre, è bravo, ripete Menes, ma

impercettibilmente ma si frena e solo da questo tirare

solo da questo tirare e cedere subitaneo delle labbra

labbra capisco che non è la prima volta che

si frena nel discorso. È come se sapesse, se

di dominio pubblico, no, e nemmeno del suo sospetto

sospetta niente, l’allocco, e non sarò certo io

sull’inglesina alla pari e che tipo di sito

sito le cura… no, è qualcos’altro che ha

ma me in carne e ossa… oddio, qualcosa che

uno sbadiglio di convenienza e l’altro. Non so

che brillavano per tutto e per niente istante dopo

maiale ammazzato sull’aia e insaccato nella stalla, dall

dall’ultima volta che è arrivata Santa Lucia con

Lucia con l’arancia e le tre pastine alla

donna col mezzo tacco e del mezzo di qua

del mezzo di qua e del mezzo di là

suo disastrato organo plurimenopausato e più che mai indefesso

passaggio, la Fiorella sudata e felice di avercela fatta

felice di avercela fatta e essere arrivata sana e

e essere arrivata sana e salva anche senza il

gli consegna l’Alpenstock e siccome il ringraziamento si

in troppi non c’è di che e che

c’è di che e che bello questo bastone

il segno della croce e correrebbe a dire una

italiano di Menes non è affettato ma neppure solo

neppure solo televisivo, lui è molto cauto, non usa

valore di un uomo è rigorosamente, gioiosamente squadrata con

talvolta scelga le parole, è proprio incisivo senza mai

come va la vita e cosa viene prima, cosa

cosa non viene mai e è inutile sperarci… contarci

non viene mai e è inutile sperarci… contarci, cioè

sperarci… contarci, cioè; non è rancoroso, Menes, non ha

far tirare l’uccello e a vigilare perché l

nevrosi qui all’Antistress è moneta corrente, è tutta

Antistress è moneta corrente, è tutta gente che va

per alleggerire la coscienza e quindi il vocabolario, troppe

troppe parole troppe idee, e le idee sono un

la bocca di vuoto e usare parole fini per

cagare; be’, Menes non è tipo da analista, non

sì, incredibilmente lei sì, e anche le altre svitate

marito da un analista, e illudersi di avere così

anche lei, opere pie e baraccati a parte; io

di donne, se c’è l’amore o cos

l’amore o cos’è l’amore per lui

sogno ideologico a due e non una lastra delle

un visore medico, no, è tutta una specie di

la prova dell’amore è… sarebbe, perché l’esperienza

l’esperienza mi manca e quindi ogni immaginazione si

si fa per dire e non mi ci impunto

a amare da distanti, è… sarebbe… quando senti non

l’eco che resta, e tonfo suo e eco

resta, e tonfo suo e eco tua fanno il

sfugge a ogni controllo e confonde chi sente con

chi sente con chi è sentito, per lui è

è sentito, per lui è tutto un due più

la pizza a domicilio, e quindi mancia. ¶ Lo invidio

pianta cedri del Libano e magnolie e faggi e

del Libano e magnolie e faggi e poi via

e magnolie e faggi e poi via col prato

roba di vent’anni e più come con le

come con le querce, e gli ulivi spagnoli, poi

spiantata magari dall’Andalusia e trapiantata lì a Fritola

ma lui non coglie, e per prima cosa le

impianti centralizzati che poco e niente incidono sull’ambiente

o un cavo scoperto, e i pannelli solari solo

li mettono sui tetti, e niente auto nei cortili

avanzata, ripete, l’illuminazione è simpatica… l’espressione è

è simpatica… l’espressione è sua… nel senso che

i luoghi si illuminano e si oscurano entrando e

e si oscurano entrando e uscendo sicché nessuno si

residence multiproprietà; sua figlia è il vero factotum dell

borghi sono ex conventi e c’è sempre una

ex conventi e c’è sempre una curia di

disfare uno spiazzo qui e là o un capannone

là o un capannone e non è facile avere

un capannone e non è facile avere sempre i

sull’unghia, bisogna ungere e come unge lei è

e come unge lei è più quello che le

moglie non sa niente e neppure si chiede, conoscendolo

comunque meno sa meglio è, si può fare tutto

tipiche fra uomini dette e ridette, lui non ha

tabelline, ha studiato matematica e finanza amministrativa da solo

finanza amministrativa da solo e fino a che sono

dava ripetizione ai figli, e anche qualcosa alle superiori

molto da giovane, gavetta e sfruttamento a non finire

non finire come manovale e ogni lavoro di fatica

diventandolo lui, un padrone, e poi il fratello tossico

più piccolino dei due e quando sono rimasti orfani

altri due, però lui e suo fratello ce l

bombe alla stazione centrale e poi per tutta la

vita controllano la piega e la tenuta dei binari