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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, Le scarpe, 1947

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
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con la suola doppia e la punta, come dicono
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la guerra senza provarle e le avevo messe da
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molti giri di frase e molte precauzioni, perché lo
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perché lo sapevo fiero e temevo di offenderlo, di
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con un suo lieto e nuovo cinismo: "Un paio
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che Cesare, impiegato statale e letterato a tempo perso
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ottuso. Di complessione robusta e tozza con certi grossi
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era atto agli studi e dopo aver ripetuto parecchie
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esclamai. Non osai aggiungere: "E le mie scarpe?"; ma
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mi capì lo stesso e rispose tranquillamente: "Sta’ tranquillo
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da certi suoi amici e ho capito che si
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troppo belle in verità... e allora gli ho prestato
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il ballonzolo sarà finito e lui mi riporterà le
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pietà dei miei amici; e d’altra parte, l
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quella casa ci aspettavano e saremmo giunti che erano
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andò ad una tenda e trasse fuori un bruttissimo
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di scarpe tutte scalcagnate e sformate: "Non ho che
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costano almeno diecimila lire... e con il mio stipendio
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L’irritazione mi soverchiava e cambiai discorso. Ma, come
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malumore cercava uno sbocco; e, quasi mio. malgrado, venni
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figlio come sai, non è tagliato per gli studi
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tagliato per gli studi e per le professioni liberali
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borghese soltanto di nome e avrebbe accettato un declassamento
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falegname, elettricista, meccanico... nossignore, è povero, è stupido, ma
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meccanico... nossignore, è povero, è stupido, ma deve laurearsi
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stupido, ma deve laurearsi e diventare uno spostato di
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mio malumore, sorrise: "Ma è quello che voglio... che
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uno spostato". ¶ "O bella... e perché?" ¶ Egli rispose con
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tuo modo di ragionare è troppo semplice e, forse
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ragionare è troppo semplice e, forse, anche più piccolo
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alla quale l’educazione e le origini lo destinavano
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operaio, sarebbe a posto, è vero, sul piano strettamente
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impressione che avrebbe potuto e dovuto fare il medico
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vai dicendo?" esclamai stupito. ¶ "E poi ci vogliono gli
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originario... nonostante tutto. " ¶ "Questo è un sofisma." ¶ "Ammettiamolo pure
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mestiere che so fare e tuttavia la società mi
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suoi capricci... esige operai... e io invece le regalo
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non ha alcun bisogno... e per giunta un cattivo
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un cattivo avvocato." ¶ "Questo è un paradosso." ¶ "Può darsi
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il paradosso, il sofisma e la stranezza?" ¶ Ormai era
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Ormai era proprio tardi e io dissi preoccupato: "Senti
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andiamo, oppure...". ¶ Egli sospirò e rispose: "E va bene
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Egli sospirò e rispose: "E va bene... mio figlio
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va bene... mio figlio è in ritardo... mi metterò
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tenda, infilò le scarpe, e mi seguì fuori dell
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per la scala grigia e buia. Ma, improvvisamente, udimmo
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Sul suo viso affettuoso e poco intelligente si leggeva
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anche qui... tanto Alberto è di casa". ¶ E così
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Alberto è di casa". ¶ E così fu fatto. Giovanni
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si tolse le scarpe e il mio amico se
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le scarpe del padre e camminando in calzini, sulla
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casa. Riprendemmo a scendere. "È un buon figlio" disse
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buon figlio" disse Cesare "e poi abbiamo la fortuna