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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, Il letto sul tetto, 1950

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
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l’ho mai avuto e non capisco come si
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giudizio non spuntano mai e rimangono ragazzi tutta la
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grave. ¶ Sembra un professore; e infatti così lo chiamano
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Eppure, per le burle, è un diavolo e non
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burle, è un diavolo e non si può mai
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bene perché era buono e gentile, tutti salvo Severino
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Pianetta piaceva alle donne, e, anzi, era fidanzato con
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con una ragazza piccola e bruna come lui a
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alle donne non piaceva e nella vita non aveva
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aveva che la cassa e le burle. Pianetta, però
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dell’antipatia di Severino; e non soltanto gli presentò
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si sarebbe sposato. Pia e Pianetta erano dello stesso
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stesso paese, in Ciociaria. E Severino, costretto a fingere
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vedeva andar via, tutti e due piccoli e traccagnotti
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tutti e due piccoli e traccagnotti, si sfogava a
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chi tocca lo spago e a chi la ciocia
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della camera da letto; e un giorno ci annunziò
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camera in cui Pianetta e Pia sarebbero andati a
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casa dove Severino abitava e un giorno andammo, Pianetta
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quei fabbricati vecchi, lunghi e bassi, che si trovano
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granaio. Piacque a Pianetta e il giorno dopo ci
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lo specchio, due seggiole e un comodino. Roba andante
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andante, di legno scadente, e nello specchio ci si
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le coperte, il materasso e i cuscini. Severino non
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che elogiare questi mobili, e spinse la commedia fino
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buttarsi sul letto, avvoltolandosi e stirandosi, dicendo: "Qui ci
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starete proprio bene, tu e Pia... proprio da papi
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certo, che per lui e Pia, anche un tavolaccio
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parte Rodolfo il barista e me e ci confidò
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il barista e me e ci confidò che aveva
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alla camera di Pianetta e mettergli tutti i mobili
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occhi esterrefatti di Pia e di Pianetta, del tutto
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aspettare fino al mattino... e se vorranno dormire, dovranno
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protestai: "Non ci sto". "E perché?" "Perché no... quelli
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no... quelli si sposano... e tu gli vuoi rovinare
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con le scarpe gialle, e la sposa, in un
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colorata con la Madonna e qualche mazzo di fiori
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erano di legno nuovo e mi fecero pensare alla
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di Pianetta; faceva freddo, e per terra, per via
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c’erano pedate bagnate e segatura. Mentre il prete
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che era una malvagità; e anche perché non si
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accorgeva che il luogo e il momento non erano
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era nulla da fare e disse, rassegnato: "E va
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fare e disse, rassegnato: "E va bene, non facciamone
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aveva accettato la burla e anzi la trovava magnifica
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sottovoce che ero scemo e non capivo lo spirito
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la sera, dimenticai Severino e la sua burla e
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e la sua burla e non pensai che agli
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ombra alle guance, formosa e sviluppata come una donna
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donna alta. Mangiammo parecchio e bevemmo prima il vino
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bevemmo prima il vino e poi, alle frutta, lo
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che Pianetta era povero e non poteva pagare. Severino
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Severino fece un brindisi e un altro ne feci
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altro ne feci io e un altro il padrone
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un po’ di spumante e Pianetta con il dito
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Finalmente, entrarono certi suonatori e cominciarono a strimpellare qualche
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ascoltarli, intontito dal caldo e dal vino. Poi, ad
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tratto, mi guardai intorno e vidi che Severino e
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e vidi che Severino e Rodolfo erano spariti. ¶ Capii
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a far la burla e, senza pensarci tanto su
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un pretesto, mi alzai e uscii dall’osteria. Era
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Era una notte umida e calda di novembre, con
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Pianetta, esposta sul tetto e magari ci avrebbe piovuto
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ci avrebbe piovuto sopra e avrebbe rovinato ogni cosa
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porta aperta, ci andai e come mi affacciai sulla
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La finestra era spalancata e proprio in quel momento
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in quel momento Severino e Rodolfo trasportavano di fuori
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il materasso, le coperte e i cuscini. ¶ Gridai, correndo
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avevano scavalcato la finestra e ora camminavano sul tetto
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il comodino. Mi affacciai e rimasi a bocca aperta
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più lontano il cassettone, e, addossato con la spalliera
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letto matrimoniale. Faceva buio e quei mobili sparsi sul
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io pensai agli sposi, e mi arrabbiai ancor di
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arrabbiai ancor di più e gridai di nuovo: "Ahò
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risposi scavalcando il davanzale "e anche mascalzone... ora vedi
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vedi." ¶ Saltai sulle tegole e, girando intorno il letto
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Rodolfo gridò: "Zitti, eccoli", e accostò le imposte della
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Non c’erano persiane e così, senza esser visti
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visti, potemmo vedere Pianetta e Pia entrare nella stanza
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Pia entrare nella stanza e restare immobili sulla soglia
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gli occhi, non capivano, e poi vidi Pianetta andare
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Pianetta andare alla finestra e aprirla. Debbo dire che
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da quel giovanotto calmo e controllato che era. Alla
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dietro la sua spalla e domandava, con una vocetta
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vocetta spaurita: "Ma che è?... dove sono i mobili
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mobili?". Lui rispose, tranquillo: "È uno scherzo... i mobili
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punto non poté trattenersi e questa fu la ragione
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disse tranquillo Pianetta "bravi... è proprio uno scherzo riuscito
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la moglie: "Ma ora è troppo tardi per rimettere
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materasso, per terra, non è vero, Pia?". In così
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così dire, si ritirò e chiuse la finestra. ¶ Restammo
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molte parole tra me e lui, e poi Rodolfo
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tra me e lui, e poi Rodolfo andò alla
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Rodolfo andò alla finestra e provò a battere con
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un angolo il materasso e rincalzavano le coperte. Poi
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cosa alla sposa, ridendo; e lei pareva che non
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pareva che non volesse e si vergognasse; finalmente si
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vergognasse; finalmente si arrese e si tolse la giubba
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con mezzo il petto e le braccia nude. Allora
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prese per la vita e venne con lei alla
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con lei alla finestra e lì davanti ai vetri
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noi ci vogliamo bene e ci baciamo, mentre voi
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Quindi, chiuse gli scuri e noi restammo al buio
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a piovere fine fine, e io dissi a Severino
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mi dispiace di più è che Pianetta penserà che
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partecipato allo scherzo... Arrivederci"; e mi avviai verso l
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della porta del magazzino e attaccandosi alla grondaia, si
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dissi a quei due; e loro mi raggiunsero subito
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occhio la distanza, disse: "È alto, ma meglio questo
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di latta della porta, e poi, camminando sul tettino
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un tratto, si staccò e lui cadde giù malamente
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rialzarlo; ma lui gemeva e restava per terra, nel
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il custode del magazzino e perdere il tempo a
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cominciato a piovere fitto e Severino si inzuppò bene
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tutta colpa tua, Giovanni"; e svenne. Con l’aiuto
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Gli sposini gli perdonarono e, anzi, andarono qualche volta
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a trovarlo, portandogli arance e sigarette. Pianetta, però, prima
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già incinta, al paese; e da allora non abbiamo