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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Verga, Nedda, 1874

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
1
1874
gli affetti più miti e sereni, come il raggio
2
1874
il fuoco del camino è quasi un amico. Sembravami
3
1874
necessario, a volte uggioso e dispotico, che a poco
4
1874
o per i piedi, e tirarvi dentro il suo
5
1874
chiaroscuro della fiamma azzurra e rossa che lambisce quasi
6
1874
ai misteri delle molle e del soffietto, mi innamorai
7
1874
caldo il mio sangue e di far battere più
8
1874
rapido il mio cuore; e incaricando le faville fuggenti
9
1874
tenere gli occhi aperti, e di far errare capricciosamente
10
1874
lascia per correre lontano, e per gettarvi a vostra
11
1874
dei soffi, di dolce e d'amaro in cuore
12
1874
incanutire i vostri capelli e solcherebbero di rughe la
13
1874
o fare un passo. ¶ E in una di coteste
14
1874
falde dell'Etna. Pioveva, e il vento urlava incollerito
15
1874
che pizzicava le gambe, e le ragazze si misero
16
1874
esclamarono parecchie. Dove s'è cacciata la varannisa? ¶ Son
17
1874
ma asciutti, quasi impassibili, e tornò a chinarli, senza
18
1874
festeggiano il lauto pascolo, e le dissero: ¶ - O allora
19
1874
Massaro Jacopo a Pasqua, e aveva una bella crocetta
20
1874
le spalle: - Eh! non è lontano! la cattiva nuova
21
1874
a se stessa. ¶ - Chi è lo zio Giovanni? ¶ - È
22
1874
è lo zio Giovanni? ¶ - È lo zio Giovanni di
23
1874
cosa dallo zio Giovanni, e non lasciare tua madre
24
1874
Lo zio Giovanni non è ricco, e gli dobbiamo
25
1874
Giovanni non è ricco, e gli dobbiamo diggià dieci
26
1874
dobbiamo diggià dieci lire! E il medico? e le
27
1874
lire! E il medico? e le medicine? e il
28
1874
medico? e le medicine? e il pane di ogni
29
1874
Nedda scrollando la testa, e lasciando trapelare per la
30
1874
dolente nella voce rude e quasi selvaggia, ma a
31
1874
pensando che non c'è pane nell'armadio, né
32
1874
per l'indomani, la è una cosa assai amara
33
1874
là su quel lettuccio! ¶ E scuoteva sempre il capo
34
1874
posto anche per lei, e la fiamma l'illuminò
35
1874
miseramente, dall'attitudine timida e ruvida che danno la
36
1874
che danno la miseria e l'isolamento. Forse sarebbe
37
1874
bella, se gli stenti e le fatiche non avessero
38
1874
denti bianchi come avorio, e una certa grossolana avvenenza
39
1874
stupidi per una triste e continua rassegnazione. Le sue
40
1874
passatempo anziché una fatica. È vero bensì che fruttavano
41
1874
bruciante, o i rovi e i crepacci, che quei
42
1874
andar nudi nella neve e sulle roccie infuocate dal
43
1874
gli stenti che deformano e induriscono il corpo, l
44
1874
il corpo, l'anima e l'intelligenza - così era
45
1874
stato di sua figlia - e dell'impronta dei suoi
46
1874
per comprenderne gli ordini e per prestar loro i
47
1874
sporse la sua scodella, e la castalda ci versò
48
1874
di fave nella pentola, e non era molto! ¶ - Perché
49
1874
se meritasse il rimprovero, e andò pian pianino perché
50
1874
ho lasciati alla mamma. ¶ - E vivi della sola minestra
51
1874
contro il cattivo tempo. E non sai che pioggia
52
1874
rispose trionfalmente la vecchia. ¶ - È vero! è vero! risposero
53
1874
la vecchia. ¶ - È vero! è vero! risposero le altre
54
1874
di giustizia che c'è nelle masse, anche quando
55
1874
pregò per i vivi e per i morti; allora
56
1874
si riempirono di lagrime, e dimenticò di rispondere amen
57
1874
rispondere amen. ¶ - Che modo è cotesto di non rispondere
58
1874
mia povera mamma che è tanto lontana: rispose Nedda
59
1874
notte, prese la lucerna e andò via. Qua e
60
1874
e andò via. Qua e là, per la cucina
61
1874
vacillanti chiaroscuri sui gruppi e su gli atteggiamenti diversi
62
1874
una buona fattoria quella, e il padrone non risparmiava
63
1874
donne dormivano in cucina, e gli uomini nel fienile
64
1874
Dove poi il padrone è avaro, o la fattoria
65
1874
avaro, o la fattoria è piccola, uomini e donne
66
1874
fattoria è piccola, uomini e donne dormono alla rinfusa
67
1874
figliuoli accanto ai genitori, e quando il genitore è
68
1874
e quando il genitore è ricco, e ha una
69
1874
il genitore è ricco, e ha una coperta di
70
1874
un giorno di fatica, e per ricominciare un altro
71
1874
di fatica, il sonno è profondo, come un despota
72
1874
come un despota benefico, e la moralità del padrone
73
1874
moralità del padrone non è permalosa che per negare
74
1874
vedere che tempo facesse, e l'uscio che sbatteva
75
1874
spingeva turbini di pioggia e di vento freddissimo su
76
1874
più pigri, giacché non è giusto defraudare il padrone
77
1874
il suo bravo tarì, e qualche volta anche tre
78
1874
La giornata era fredda e nebbiosa; le foglie avvizzite
79
1874
strisciavano lungo i rami, e svolazzavano alquanto prima di
80
1874
cadere sulla terra fangosa, e il rigagnolo s'impantanava
81
1874
che chiudeva la stalla, e guardavano la pioggia, che
82
1874
che mangiamo a tradimento? ¶ - E il danno che avrà
83
1874
che andranno a male, e di quelle che si
84
1874
perderanno fra la mota? ¶ - È vero! disse un'altra
85
1874
al tuo pane asciutto, e vedrai quel che ti
86
1874
di giunta il fattore. ¶ - È giusto, perché le ulive
87
1874
le mangia! ¶ - La terra è del padrone to'! replicò
88
1874
con certi occhi espressivi. ¶ - È vero anche questo; rispose
89
1874
tutta carica di cartaccie e di bei gruzzoletti di
90
1874
delle donne, in ultimo, e peggio, le timide e
91
1874
e peggio, le timide e le deboli. Quando il
92
1874
detratte le due giornate e mezzo di riposo forzato
93
1874
gli occhi di lagrime. ¶ - E lamentati per giunta, piagnucolona
94
1874
pago come le altre, e sì che sei più
95
1874
che sei più povera e più piccola delle altre
96
1874
più piccola delle altre! e ti pago la tua
97
1874
territorio di Pedara, Nicolosi e Trecastagne! Tre carlini, oltre
98
1874
per grani. La colpa è del tempo che è
99
1874
è del tempo che è stato cattivo e mi
100
1874
che è stato cattivo e mi ha tolto quasi
101
1874
darle che quel ch'è giusto! ¶ - Ma se te
102
1874
la guerra a voi e a me se facessimo
103
1874
era un ricco proprietario e avea molti vicini. ¶ Nedda
104
1874
cenci che erano suoi, e disse addio alle compagne
105
1874
la mamma sta male, e adesso che non son
106
1874
pecorajo. ¶ - Vado con Dio e con Maria; disse semplicemente
107
1874
tramontato da qualche tempo e le ombre salivano rapidamente
108
1874
montagna. Nedda camminava sollecita, e quando le tenebre si
109
1874
passi voltavasi indietro, paurosa, e allorché un sasso, smosso
110
1874
caduta, sdrucciolava dal muricciolo, e il vento le spruzzava
111
1874
in omaggio alla Santa e rischiarava la via al
112
1874
lumicino le dava coraggio, e la faceva pregare per
113
1874
come una fitta improvvisa, e allora si metteva a
114
1874
si metteva a correre, e cantava ad alta voce
115
1874
tagliente come un rasojo, e si lacerò un piede
116
1874
muro o la siepe, e cominciava a perder coraggio
117
1874
cominciava a perder coraggio e a non sapere dove
118
1874
le cadessero sul capo, e sorrise come se un
119
1874
la sua bella canzone, e tenendo stretti nella mano
120
1874
Punta che andava su e giù, da un capo
121
1874
nelle notti d'inverno e nei meriggi della canicola
122
1874
avesse temuto di peggio, e ricominciò a correre. ¶ - Addio
123
1874
balbettò da lontano Nedda. ¶ E le parve che le
124
1874
sua testa per proteggerla, e che i sassi della
125
1874
complimenti coi suoi clienti, e nel casolare di Nedda
126
1874
sagrestano coll'olio santo, e due o tre comari
127
1874
in mezzo ai campi, e i carrettieri che l
128
1874
in mezzo alla strada, e si cavavano il berretto
129
1874
che mancavano le lenzuola, e piegò il suo più
130
1874
al sole di marzo, e ascoltando con orecchio disattento
131
1874
zio Giovanni era economo e brontolone. ¶ - Ancora medicine! borbottò
132
1874
Nedda, risparmia quei quattrini e vatti a star colla
133
1874
ragazza chinando gli occhi, e affrettò il passo. ¶ Lo
134
1874
vi benedica! gli disse, e volle anche mettergli in
135
1874
ruvidamente lo zio Giovanni, e si diede a camminare
136
1874
La ragazza tornò indietro e disse alla mamma: - C
137
1874
disse alla mamma: - C'è andato lo zio Giovanni
138
1874
andato lo zio Giovanni, - e lo disse con voce
139
1874
Nedda posava sul deschetto, e la interrogò cogli occhi
140
1874
lungo coll'occhio semispento, e poscia l'abbracciò senza
141
1874
i becchini, il sagrestano e le comari. Quando Nedda
142
1874
dentro una pentola fessa, e la più bella treccia
143
1874
perché facessero a modo, e non scuotessero tanto la
144
1874
poi rassettò il lettuccio e la casa, mise in
145
1874
ultimo bicchiere di medicina, e andò a sedersi sulla
146
1874
cantare fra le frasche e i rovi che coronavano
147
1874
di faccia all'uscio, e alcune volte, saltellando fra
148
1874
saltellando fra le spine e gli sterpi, la guardava
149
1874
delle ulive per terra, e le gazze venivano a
150
1874
adesso le guardò impassibile, e non si mosse, e
151
1874
e non si mosse, e quando sulla strada vicina
152
1874
rumore dei loro carri e delle sonagliere dei loro
153
1874
muli, ella diceva: costui è il tale, quegli è
154
1874
è il tale, quegli è il tal altro. Allorché
155
1874
Allorché suonò l'avemaria, e s'accese la prima
156
1874
andarono perdendosi nella via, e le tenebre a calare
157
1874
si strinse nelle spalle, e non rispose. ¶ Il vecchio
158
1874
a lei, sulla soglia, e non aggiunse altro. ¶ - Zio
159
1874
non ho più nessuno, e che posso andar lontano
160
1874
la ricolta delle ulive, e al ritorno vi restituirò
161
1874
avea accompagnata dal Pino, e sentì gonfiarlesi il cuore
162
1874
sentì gonfiarlesi il cuore. ¶ - E del lavoro ne hai
163
1874
al giorno, senza minestra, e ho subito pensato a
164
1874
mestiere lo scorso marzo, e devi esser pratica. Vuoi
165
1874
là del castagneto ch'è sulla sinistra della via
166
1874
Cercherai di Massaro Vinirannu, e dirai che ti mando
167
1874
tasca del suo vestito, e posandolo sul deschetto. ¶ La
168
1874
Giovanni se ne andò, e udì perdersi in lontananza
169
1874
pesanti, chiuse l'uscio, e accese la candela. Allora
170
1874
accanto alla sua mamma. ¶ E le ragazze del villaggio
171
1874
morte della sua vecchia, e perché non aveva messo
172
1874
aveva messo il bruno; e il signor curato la
173
1874
tingere in nero, unico e povero segno di lutto
174
1874
povero segno di lutto, e prese argomento da ciò
175
1874
non osservare le feste e le domeniche. La povera
176
1874
primo lunedì del mese e la domenica. Quando le
177
1874
o ridevano di lei, e i giovanotti, all'uscire
178
1874
sua mantellina tutta lacera, e affrettava il passo, chinando
179
1874
serenità della sua preghiera, e alle volte diceva a
180
1874
me le ha date! e tirava via sorridendo. ¶ Una
181
1874
che cantava a squarciagola, e con la melanconica cadenza
182
1874
di l'arma mia". ¶ - È Janu! disse sottovoce, mentre
183
1874
come un uccello spaventato, e cacciò la testa fra
184
1874
testa fra le coltri. ¶ E l'indomani, quando aprì
185
1874
sue grosse mani nere e incallite al lavoro, con
186
1874
dalla scarsella del farsetto, e che si godeva il
187
1874
Piana. ¶ La fanciulla sorrise, e guardò le lodole che
188
1874
ed io dove c'è del pane. ¶ - O come
189
1874
preso le febbri laggiù, e non potevo più lavorare
190
1874
Ella non disse altro e guardò l'orticello al
191
1874
fioriti sussurravano lieve lieve e lasciavano cadere sul tettuccio
192
1874
i loro fiori bianchi e rosei che imbalsamavano l
193
1874
aria; una passera petulante e sospettosa nel tempo istesso
194
1874
istesso schiamazzava sulla gronda, e minacciava a suo modo
195
1874
disse Nedda facendosi rossa e zappando con un coccio
196
1874
di seta. ¶ - Oh! com'è bello! ma questo non
197
1874
un'occhiata fra carezzevole e selvaggia, e scappò in
198
1874
fra carezzevole e selvaggia, e scappò in casa, e
199
1874
e scappò in casa, e allorché udì i grossi
200
1874
che si sarebbero mangiate, e su cui il sole
201
1874
suoi raggi più allegri. E quand'ella passò dinanzi
202
1874
colle spalle al muro e fumando nella sua pipa
203
1874
gran caldo al viso, e il cuore che le
204
1874
gran battere in petto, e sgusciò via alla lesta
205
1874
le tenne dietro zufolando, e la guardava a camminare
206
1874
guardava a camminare svelta e senza voltarsi indietro, colla
207
1874
le sue brave scarpette, e la sua mantellina fiammante
208
1874
miserie del povero c'è anche quella del sollievo
209
1874
passo pesante del giovanotto, e guardava sulla polvere biancastra
210
1874
dello stradale tutto diritto e inondato di sole un
211
1874
all'uscio, tutta rossa e sorridente, e gli allungò
212
1874
tutta rossa e sorridente, e gli allungò un pugno
213
1874
per sciorinarlo al sole e contemplarlo tutta festosa. ¶ - Cinque
214
1874
farlo nelle medesime pieghe e si mise a canticchiare
215
1874
ne siano di fioriti, e spiccò il più grosso
216
1874
il più grosso bocciolo e glielo diede. ¶ - Che vuoi
217
1874
ne faccia se non è sbocciato? diss'egli senza
218
1874
diss'egli senza comprenderla, e lo buttò via. Ella
219
1874
si volse in là. ¶ - E adesso dove andrai a
220
1874
gli diede un buffetto e scappò dentro. ¶ - Ohé! Janu
221
1874
Giovanni. ¶ - Vengo! gridò Janu; e alla Nedda: Verrò anch
222
1874
non ha più nessuno, e tu sei un bravo
223
1874
il fagotto di Nedda, e s'avviarono alacremente, mentre
224
1874
prime fiamme del giorno, e il venticello era frizzante
225
1874
del vino era salito, e un ricco proprietario faceva
226
1874
speculazione, come si vede, e il proprietario pagava, di
227
1874
alle donne, senza minestra; è vero che il lavoro
228
1874
era un po' faticoso, e che ci si rimettevano
229
1874
più leggiero per Nedda, e minacciò di cacciarlo via
230
1874
incolti mancavano di fattoria, e la notte uomini e
231
1874
e la notte uomini e donne dovevano dormire alla
232
1874
unico casolare senza porta, e sì che le notti
233
1874
Janu avea sempre caldo e dava a Nedda la
234
1874
per vie diverse. ¶ Janu e Nedda avevano preso le
235
1874
avevano preso le scorciatoie, e andavano attraverso il castagneto
236
1874
ridendo, cantando a riprese, e facendo risuonare nelle tasche
237
1874
qualche cosa di festevole, e l'erba che vi
238
1874
cresceva era ancora verde e rugiadosa. ¶ Verso il mezzogiorno
239
1874
il loro pan nero e le loro cipolle bianche
240
1874
a Nedda senza risparmio, e la povera ragazza, che
241
1874
sentiva la lingua grossa, e la testa assai pesante
242
1874
in tratto si guardavano e ridevano senza saper perché
243
1874
perché. ¶ - Se fossimo marito e moglie si potrebbe tutti
244
1874
giorni mangiare il pane e bere il vino insieme
245
1874
con la bocca piena, e Nedda chinò gli occhi
246
1874
sarà buona pel povero e pel ricco, disse Janu
247
1874
pel ricco, disse Janu, e se Dio vuole alla
248
1874
quattrini metterò da banda... e se tu mi volessi
249
1874
tu mi volessi bene!... - e le porse il fiasco
250
1874
un pugno sull'omero e si mise a ridere
251
1874
con un riso grossolano, e la guardò fiso. Ella
252
1874
ci vedesse delle fiamme, e le sembrò che tutto
253
1874
le montasse alla testa, e tutto l'ardore di
254
1874
Ella lo guardò serenamente, e gli strinse forte la
255
1874
le vesti, tutto stravolto, e balbettando parole sconnesse, come
256
1874
in piedi di soprassalto, e si guardò attorno spaurita
257
1874
via! disse tutta rossa e frettolosa. ¶ Quando fu per
258
1874
fra i prati verdeggianti e sotto gli alberi carichi
259
1874
casipole incoronati di festoni, e le ragazze colle belle
260
1874
allontanarsi piangendo dal confessionale, e non comparve fra le
261
1874
rivolse più la parola, e quando andava a messa
262
1874
posto al solito banco, e bisognava che stesse tutto
263
1874
a chissà che peccatacci, e le volgevano le spalle
264
1874
volgevano le spalle inorridite. - E quelli che le davano
265
1874
un po' di casa, e a pagare il signor
266
1874
un carro da buoi, e si vide comparir dinanzi
267
1874
comparir dinanzi Janu pallido e contraffatto. ¶ - Che hai? gli
268
1874
fretta, scucì il pagliericcio, e volle dargli quel piccolo
269
1874
la rimondatura degli ulivi, e non avrò bisogno di
270
1874
triste facendole questa promessa, e stava appoggiato allo stipite
271
1874
avvolto attorno al capo, e guardandola con certi occhi
272
1874
lo guardava senza parlare, e sentiva stringersi il cuore
273
1874
cuore vedendolo così pallido e dimagrato. ¶ - E potrai reggerti
274
1874
così pallido e dimagrato. ¶ - E potrai reggerti sui rami
275
1874
qui. A rivederci presto! e non si muoveva. Quando
276
1874
sino alla strada maestra, e lo vide allontanarsi senza
277
1874
Si affacciò al muricciolo, e vide in mezzo ad
278
1874
un crocchio di contadini e di comari Janu disteso
279
1874
come un cencio lavato, e colla testa fasciata da
280
1874
da un'alta cima, e s'era concio a
281
1874
spalancati, pallida come lui, e tenendolo per mano. L
282
1874
viso nella sua mantellina e tornò indietro derelitta. ¶ Adesso
283
1874
Dopo i primi rifiuti e le prime risate ella
284
1874
osò cercare più oltre, e si chiuse nella sua
285
1874
un dopo l'altro, e dietro ai soldi la
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la bella veste nuova, e il bel fazzoletto di
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con quella carità indulgente e riparatrice senza la quale
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la morale del curato è ingiusta e sterile, e
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del curato è ingiusta e sterile, e le impedì
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è ingiusta e sterile, e le impedì così di
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luce una bambina rachitica e stenta: quando le dissero
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l'uscio del casolare e s'era trovata senza
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non era stata ipocrita, e perché non era snaturata
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pane. Ella deperì rapidamente, e invano Nedda tentò spremere
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neve fioccava sul tetto, e il vento scuoteva l
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madre, diede un guizzo, e non si mosse più
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di scaldarla coll'alito e coi baci, e quando
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alito e coi baci, e quando s'accorse ch
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avea dormito sua madre, e le s'inginocchiò davanti
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davanti, cogli occhi asciutti e spalancati fuor di misura