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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Foscolo, Ricciarda, 1813

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
1
1813
Mie disperate. Con sicuro e quasi ¶ Lieto sguardo io
2
1813
Solo il tuo lungo e necessario lutto ¶ Pianger mi
3
1813
cor di nuova piaga, e ch'io, ¶ Padre... io
4
1813
CORRADO ¶ Lontano ¶ Guelfo non è forse da noi: le
5
1813
A prova estrema ¶ Venni, e starmi degg'io fino
6
1813
Qual io vissi morrommi; e a Dio l'estremo
7
1813
o padre; ¶ Piangi Ricciarda, e al figlio tuo perdona
8
1813
al figlio tuo perdona. - ¶ E tu all'amico. ¶ SCENA
9
1813
QUARTA ¶ Averardo, Corrado ¶ AVERARDO ¶ E tu - tu pur, Corrado
10
1813
io tremo, ¶ Ché prence e amico, ove tu cada
11
1813
amico, ove tu cada, e padre ¶ Perderem tutti - Vien
12
1813
Guelfo dalla sua figlia; e il tuo signore ¶ Da
13
1813
lei che nuora elesse; e Italia tutta ¶ Dalla nipote
14
1813
ciò posso ¶ Che non è in mia balia; ma
15
1813
speme ¶ Amo pur anche, e morir sua pur voglio
16
1813
data gli fui tolta: e quindi ¶ Veggio mio padre
17
1813
mio padre in guerra, e tanta apersi ¶ Piaga nella
18
1813
unica a Guelfo ¶ Rimasi: e a lui la moribonda
19
1813
donna ¶ Fidò la figlia; e a me il consorte
20
1813
pende da me sola; e sola ¶ Cagione io son
21
1813
son di tante stragi, e il cielo ¶ Offenderei s
22
1813
sarò moglie di Guido. - ¶ E un altro, o madre
23
1813
tua. ¶ A me talamo e reggia e asilo e
24
1813
me talamo e reggia e asilo e speme ¶ Fia
25
1813
e reggia e asilo e speme ¶ Fia questa tomba
26
1813
ch'io tocco tremante; ¶ E dove teco m'accorrai
27
1813
accorrai, tel giuro, ¶ Infelice, e innocente. ¶ GUELFO ¶ Il primo
28
1813
innocente. ¶ GUELFO ¶ Il primo è santo; ¶ Dell'altro voto
29
1813
ti sciorrò. Straniero ¶ Sposo, e lontana sepoltura avrai. ¶ Esci
30
1813
il suo figlio consoli... e il salvi. ¶ SCENA SESTA
31
1813
d'arme ¶ GUELFO ¶ T'è assai risposto. Or quanto
32
1813
quanto udisti, apporta. ¶ AVERARDO ¶ E guerra insiem? ¶ GUELFO ¶ E
33
1813
E guerra insiem? ¶ GUELFO ¶ E tal che poscia il
34
1813
morte incauto affronta. ¶ GUELFO ¶ E a me si cela
35
1813
a me si cela ¶ E mi manda i più
36
1813
in volto di superbo e astuto - ¶ Ma tu più
37
1813
infame figlio d'Averardo, e insieme ¶ Tutto il mio
38
1813
Tutto il mio sdegno - e tal... ch'io t
39
1813
posta ¶ La fede. ¶ GUELFO ¶ E della tua chi m
40
1813
sol gli umani sdegni, e le altrui vite ¶ A
41
1813
A vil terrei; ma e vita e trono e
42
1813
terrei; ma e vita e trono e cielo, ¶ Purch
43
1813
e vita e trono e cielo, ¶ Purch'io vedessi
44
1813
voi ¶ Di vili insidie e di codarde tregue ¶ È
45
1813
e di codarde tregue ¶ È pretesto la guerra. Or
46
1813
d'altro ¶ Sangue m'è d'uopo che del
47
1813
a costoro; abbian commiato e scorta. ¶ Mi seguan gli
48
1813
altri su le rocche, e al mare. ¶ Inevitabil pugna
49
1813
celarle a tutti deggio, e a lui ¶ Più che
50
1813
Senza te mi rivide, e tosto ei diessi ¶ A
51
1813
s'io non riedo": e si partiva occulto: ¶ Mal
52
1813
il tempo a favellarti e il luogo: ¶ Qui Guelfo
53
1813
figlio mio! - Tu piangi? - e tremi? - ¶ Dimmi tu pur
54
1813
degg'io; venir furtivo e umile ¶ Dov'io saprei
55
1813
saprei correr col brando: e quasi ¶ Da bassi iniqui
56
1813
Da bassi iniqui oltraggi, e più dal troppo ¶ Timor
57
1813
te, tratto a svelarmi, e insieme ¶ Perdere e fama
58
1813
svelarmi, e insieme ¶ Perdere e fama e patria e
59
1813
insieme ¶ Perdere e fama e patria e figli: e
60
1813
e fama e patria e figli: e quando ¶ Da
61
1813
e patria e figli: e quando ¶ Da vincitore io
62
1813
potrei perdono, ¶ Il chieggo; e a chi!... - Sangue vuol
63
1813
GUIDO ¶ Il nostro ¶ Incerto e poco è a dissetarlo
64
1813
nostro ¶ Incerto e poco è a dissetarlo: ei pronto
65
1813
innocente sangue. ¶ AVERARDO ¶ Dono è di lei se ancor
66
1813
se ancor son padre; e il paga ¶ D'acerbissime
67
1813
Ma il suo scampo e il nostro ¶ Nell'armi
68
1813
che il mar quindi e la fuga ¶ Torriano a
69
1813
Molti de' suoi rifuggono: e se pronti ¶ Assalirem le
70
1813
che dal timore ¶ Proprio e dal nostro il suo
71
1813
scempio or veggio. ¶ AVERARDO ¶ E teco il mio - se
72
1813
Poca, ed iniqua... Odimi, e fremi - tutta ¶ Posta io
73
1813
all'ira mi sforzi. E sì funesto ¶ Amor t
74
1813
sciagure. In forza altrui ¶ È l'infelice donna mia
75
1813
stesso non l'amo; e in sé pur chiude
76
1813
sé pur chiude ¶ Core e virtù di figlia, e
77
1813
e virtù di figlia, e il padre mai ¶ Non
78
1813
mai ¶ Non lascerà finché è in periglio; ed io
79
1813
dì ci vedrà miseri e inermi ¶ Vinti da Guelfo
80
1813
inermi ¶ Vinti da Guelfo, e senza patria... allora ¶ M
81
1813
mai gioirne, io sdegno e abborro ¶ Così iniqua lusinga
82
1813
abborro ¶ Così iniqua lusinga, e mal mio grado ¶ Talor
83
1813
grado ¶ Talor m'assale; e a te svelarla io
84
1813
svelarla io deggio: ¶ Giusto è ben che tu sappia
85
1813
qual figlio ¶ T'armi e t'arrischi, onde ti
86
1813
può, né vuol Ricciarda: e questo ¶ Ultimo dono di
87
1813
da lei sperar deggio; e da te, o padre
88
1813
patria vivi, ¶ O generoso; e il deturpato scettro ¶ A
89
1813
A redimer degli avi, e la tua casa, ¶ E
90
1813
e la tua casa, ¶ E queste tombe; e il
91
1813
casa, ¶ E queste tombe; e il tuo Guido, e
92
1813
e il tuo Guido, e Ricciarda ¶ Saranno in sacro
93
1813
Ricciarda ¶ Saranno in sacro e lagrimato avello ¶ Di tua
94
1813
lo spettro di Ricciarda; e l'odo ¶ Parlar, e
95
1813
e l'odo ¶ Parlar, e dirmi - Il padre mio
96
1813
donna; ¶ Terror men vano è il mio... ¶ GUIDO ¶ Né
97
1813
plebe. ¶ AVERARDO ¶ Inerme freme, e sembra vile Italia ¶ Da
98
1813
brando ¶ Al depredato cittadino, e cinti ¶ Di sgherri o
99
1813
per furor di strage ¶ E di rapina; e fan
100
1813
strage ¶ E di rapina; e fan de' dritti altrui
101
1813
de' dritti altrui ¶ Schermo e pretesto alla vendetta, e
102
1813
e pretesto alla vendetta, e quindi ¶ Or di Lamagna
103
1813
cieli, attizza i prenci: e indurli ¶ Ben può alle
104
1813
pugna fra la croce e il trono, ¶ Per cui
105
1813
cui città a cittade, e prence a prence ¶ E
106
1813
e prence a prence ¶ E castello a castello, e
107
1813
E castello a castello, e il padre al figlio
108
1813
al figlio ¶ Pace contende, e infiamma a guerra eterna
109
1813
a' nepoti il nutre. ¶ E di sangue, e di
110
1813
nutre. ¶ E di sangue, e di obbrobrio inonderemo ¶ Per
111
1813
altrui ¶ Forse da tante e grandi alme d'eroi
112
1813
te fida, l'ardire; e a Ghibellini ¶ Averardo il
113
1813
Averardo il torrà. Congiunte e alfine ¶ Brandite sien da
114
1813
mani ¶ Le spade nostre; e in cittadini petti ¶ Trasfonderemo
115
1813
altro valore, altr'ira. ¶ E co' pochi magnanimi trarremo
116
1813
guerrieri d'Italia. Ardua è l'impresa, ¶ E incerta
117
1813
Ardua è l'impresa, ¶ E incerta forse; ma onorata
118
1813
almeno ¶ Fia la rovina; e degli antichi al nome
119
1813
era, nol cerco. ¶ Qual è la vedo, e la
120
1813
Qual è la vedo, e la dispregio. Io patria
121
1813
prepongo ¶ Che la vendetta. E a che parli d
122
1813
fia meglio degli antichi; e giova ¶ Che stolti più
123
1813
Perché voi li temete; e omaggio a Roma, ¶ Perché
124
1813
Roma, ¶ Perché sta inerme e frena il volgo, io
125
1813
io presto: ¶ Mi benedice e non mi spezza il
126
1813
Amor ti vinca. Ribellanti e scarse ¶ Son le tue
127
1813
Son le tue schiere: e di Salerno intanto ¶ Di
128
1813
Di Bavariche spade orrido è il piano, ¶ Al signor
129
1813
devote, alla vittoria ¶ Anelanti e alla preda. ¶ GUELFO ¶ Antica
130
1813
alla preda. ¶ GUELFO ¶ Antica è l'arte, ¶ Atta sol
131
1813
amore ¶ Forsennato può torgli. E l'ira tua ¶ Teme
132
1813
per la tua figlia; e per sé teme, ¶ E
133
1813
e per sé teme, ¶ E per ciò sol fuggì
134
1813
se non se morto, e d'altra ¶ Man non
135
1813
era ¶ Quel mio fratel! - E quali patti or m
136
1813
AVERARDO ¶ Che tu Salerno e le Castella e il
137
1813
Salerno e le Castella e il mare: ¶ Esso Avellino
138
1813
il mare: ¶ Esso Avellino e Benevento regga; ¶ E Guido
139
1813
Avellino e Benevento regga; ¶ E Guido in moglie abbia
140
1813
scudier frattanto ¶ Abbiate stanza, e la mia fe - Mi
141
1813
Averardo, Corrado ¶ AVERARDO ¶ Corrado!... e il figlio mio?... ¶ CORRADO
142
1813
brev'ora a Guelfo. ¶ E non che trar per
143
1813
in me nol posso, e la funesta ¶ Speme alfin
144
1813
ch'io rieda... ¶ CORRADO ¶ E che dir deggio? ¶ GUIDO
145
1813
fuggi; ¶ Stien l'alpi e i mari in mezzo
146
1813
a noi; t'invola - ¶ E se più orrenda si
147
1813
Pria che le colpe e le sciagure nostre ¶ Risappia
148
1813
le sciagure nostre ¶ Risappia, e averti chiesta egli si
149
1813
ossa ¶ Rinunzia a Guido, e l'odio mio gli
150
1813
m'udivi, o Madre! ¶ E se dal ciel non
151
1813
Piangerò teco io sempre; e ben il merto, ¶ Se
152
1813
fallo ogni uomo abborri, e sei ¶ Di speme, e
153
1813
e sei ¶ Di speme, e di te stesso, e
154
1813
e di te stesso, e d'Iddio privo: ¶ Piangerò
155
1813
Iddio privo: ¶ Piangerò teco: e ne' solinghi amari ¶ Ombrosi
156
1813
pianto ¶ Della tua figlia, e spesso il provi, avrai
157
1813
provi, avrai ¶ Talor conforto... E se per altri il
158
1813
implori ¶ Pietà dal cielo, e che distor ti possa
159
1813
Dal morir disperato? ¶ GUELFO ¶ E tu pur sempre ¶ Mi
160
1813
al pianto ¶ In me; e tu il sai. Va
161
1813
sai. Va piangi teco, e teco ¶ Fin ch'io
162
1813
or giunge dovrà udirti; e i tuoi ¶ Detti fien
163
1813
veggo de'tuoi padri; e gioja ¶ Essi n'avran
164
1813
sangue, ¶ A nuove nozze; e dimezzò il mio regno
165
1813
So che colui fanciullo, e inetto al brando, ¶ Al
166
1813
tornar fuggì in Lamagna, e l'anno ¶ Trentesimo volge
167
1813
mi chiama a guerreggiarmi e tormi ¶ E regno, e
168
1813
a guerreggiarmi e tormi ¶ E regno, e figli, e
169
1813
e tormi ¶ E regno, e figli, e onore. Alto
170
1813
E regno, e figli, e onore. Alto or m
171
1813
De'suoi figli assassino, e disertarmi ¶ Giura de'tetti
172
1813
Del retaggio degli avi: e sol da quando ¶ Fu
173
1813
chiedea. L'armi opponesti; ¶ E tel chiedea con l
174
1813
chiedea con l'armi: e i figli tuoi ¶ Cadder
175
1813
campo, ed han sepolcro e fama. ¶ Vinse; e ancor
176
1813
sepolcro e fama. ¶ Vinse; e ancor regni: ecco ragion
177
1813
GUELFO ¶ Ragion di guerra è il dirlo - Astuto meco
178
1813
ed ardito. ¶ AVERARDO ¶ Ardito; e più il vorrebbe ¶ Forse
179
1813
m'odi. ¶ GUELFO ¶ Ma e tu chi sei che
180
1813
nel volto - ¶ Or dimmi: e quando data era la
181
1813
padre ¶ Me la chiedesse; e quindi, ov'io l
182
1813
a fuga seco trarla; e quindi ¶ Con quel dritto
183
1813
L'iniqua stirpe tutta. E co' suoi figli ¶ Perché
184
1813
Pose in vergin regale, e ne fu amato ¶ Ben
185
1813
che in corte ¶ Delitto è amore; e ch'oggi
186
1813
corte ¶ Delitto è amore; e ch'oggi a vil
187
1813
assai vendetta ¶ Non t'è colui che spirò in
188
1813
Italia? A basso intento è velo ¶ Spesso: e tale
189
1813
intento è velo ¶ Spesso: e tale oggimai s'è
190
1813
e tale oggimai s'è fatta Italia, ¶ Ch'io
191
1813
che dirmi suo campione, e inulto ¶ Lasciar per essa
192
1813
suoi mille ¶ Vili signori, e più la vil sua
193
1813
piena la sciagura mia!... ¶ E la tua forse. Ancor
194
1813
io non t'amassi; ¶ E men reo, se tu
195
1813
per chi più abborro; e a cui, ¶ Solo a
196
1813
moglie ¶ Fingea di darti: e tu più lieta allora
197
1813
che perdesti due fratelli... e mai, ¶ Per vendicarmi, o
198
1813
versò la tua gioja, e rimertarne ¶ Volli il tuo
199
1813
Volli il tuo seduttore; - e tu il salvasti! ¶ E
200
1813
e tu il salvasti! ¶ E all'onta della colpa
201
1813
all'onta della colpa, e alle minacce ¶ Resto, e
202
1813
e alle minacce ¶ Resto, e al terror che tu
203
1813
che tu mi fugga: e vedi ¶ Se il sospetto
204
1813
vedi ¶ Se il sospetto, e il funesto amor paterno
205
1813
il funesto amor paterno, ¶ E la pietà di me
206
1813
pietà di me medesmo, e l'ira, ¶ Ma più
207
1813
faccian dentro orribil guerra... E spesso ¶ Sovra il tuo
208
1813
m'armano il pugno; e or fiero ¶ Dagli occhi
209
1813
miei strappano il pianto, e il vedi ¶ Tu spesso
210
1813
il vedi ¶ Tu spesso, e n'ho rabbia e
211
1813
e n'ho rabbia e vergogna - Un solo ¶ Scampo
212
1813
vergogna - Un solo ¶ Scampo (e non io, che me
213
1813
RICCIARDA ¶ Ah tolta ¶ M'è da che teco sei
214
1813
errore. ¶ Errai troppo sperando; e colpa io m'ebbi
215
1813
ebbi ¶ Così da farti e sventurato e reo. ¶ Ma
216
1813
da farti e sventurato e reo. ¶ Ma involontaria il
217
1813
pace ¶ Di tanta guerra; e che sopite alfine ¶ Vedute
218
1813
prole ¶ Atta al brando e allo scettro, e insidìato
219
1813
brando e allo scettro, e insidìato ¶ Sei d'eredi
220
1813
farei lieto di nepoti, e sgombra ¶ La tua casa
221
1813
terrore ¶ Più che difesa. E non per anche al
222
1813
Averardo un figlio ¶ Unico e sempre in gran periglio
223
1813
periglio, or deggia ¶ Amar: e forse egli a te
224
1813
chiede ¶ Obliando l'offese, e alla comune ¶ Pace fors
225
1813
fors'io... ¶ GUELFO ¶ Ma e pensi tu, che nozze
226
1813
pensi tu, che nozze ¶ E Amore acquetin gli odi
227
1813
mio scettro ¶ S'anela e al sangue; o misera
228
1813
tu andavi ¶ Ostaggio eterno e schiava: e indarno avresti
229
1813
Ostaggio eterno e schiava: e indarno avresti ¶ Di riveder
230
1813
Forse implorato dagl'iniqui; e forse ¶ Più non vivresti
231
1813
deggio ¶ Ben io temerli, e odiarli quindi; odiarli ¶ Quanto
232
1813
odiarli ¶ Quanto gli offesi; e quanto può avvilirmi ¶ Il
233
1813
avvilirmi ¶ Il lor perdono: e odiarmi denno; e ogni
234
1813
perdono: e odiarmi denno; e ogni uomo, ¶ Purché nessun
235
1813
abborra; ¶ Tremar mi faccia e tremi. - E di tant
236
1813
mi faccia e tremi. - E di tant'odio ¶ Pace
237
1813
un dì recò Guido, e ti sedusse! ¶ Vorrò dar
238
1813
mio seno allora ¶ Gioja e dolcezza il tuo sguardo
239
1813
forzavi a spiar nuovi e crudeli ¶ Indizj, e a
240
1813
nuovi e crudeli ¶ Indizj, e a paventar d'esser
241
1813
amai. Te sempre amo, e ti sono ¶ D'alto
242
1813
amore avvinta; ¶ Se rea... - e per farmi del tuo
243
1813
sei sprone ed esempio? ¶ E se non fosse che
244
1813
ch'io più bramo; e mille volte il labbro
245
1813
volte il labbro ¶ Apro, e in silenzio doloroso il
246
1813
Ben io lo intendo: e oserò dirlo io prima
247
1813
dirlo io prima - ¶ Dì e notte tiemmi e lusinghiero
248
1813
Dì e notte tiemmi e lusinghiero e forte ¶ Il
249
1813
notte tiemmi e lusinghiero e forte ¶ Il pensier di
250
1813
fuggir teco dal padre: ¶ E più che il padre
251
1813
più che il padre e il suo misero stato
252
1813
il suo misero stato ¶ E il suo periglio, men
253
1813
figlia ¶ Sposo infame saresti; e ad Averardo ¶ Faresti dono
254
1813
sarei di maledetti ¶ Figli e spregiati - ahi misera! tu
255
1813
a me ogni speme ¶ E a te ad un
256
1813
te ad un tempo, e giurarti che mai ¶ Per
257
1813
te il mio core; e al ciel la vita
258
1813
la vita io fido: ¶ E quando altri la brami
259
1813
Ei vien! salvati. ¶ GUIDO ¶ E fuggir sempre? ¶ Ahi vita
260
1813
indegna! - assai men grave è morte. ¶ RICCIARDA ¶ O Guido
261
1813
ti vinca... ¶ A sera, e avrai l'ultimo addio
262
1813
incerto m'era. ¶ GUELFO ¶ E a me più incerto
263
1813
Dianzi avviarti fuggitiva. ¶ RICCIARDA ¶ E parte, ¶ Questa dov'io
264
1813
dov'io men venni, è della tua ¶ Reggia... ¶ GUELFO
265
1813
della tua ¶ Reggia... ¶ GUELFO ¶ E la miglior parte. - E
266
1813
E la miglior parte. - E per me dunque ¶ Qui
267
1813
di me ti dolga e m'ami, ¶ Padre acerbo
268
1813
tua mente infelice ¶ Tiranno è fatto, il cor mi
269
1813
ad altri il narra, e sai ¶ Se anche presumi
270
1813
non sospetti, assai n'è prova ¶ Quel traditor, che
271
1813
Rumor men venne... ¶ GUELFO ¶ E se nel viso ¶ Ben
272
1813
discerno, di pietà confusa ¶ E di terror pel rischio
273
1813
rischio suo ti fai - ¶ E sai che ignoto dileguossi
274
1813
sai che ignoto dileguossi e illeso? - ¶ Ne sarai lieta
275
1813
altri: ¶ A me, no - E teco io lieto son
276
1813
perisse, ¶ Che di ferro; e del mio. - Ruggier, t
277
1813
mal vegliaro a guardia, ¶ E contro a un sol
278
1813
Ebber ratte le piante e tardi i brandi, ¶ Opra
279
1813
straniere infide genti ¶ Provochi; e or tu commessa hai
280
1813
che vende ¶ Il braccio e il cor, m'atterrirà
281
1813
esci oltre i ponti: ¶ E all'orator del mio
282
1813
Ch'ei venga inerme; e tu rimani ostaggio. ¶ Ite
283
1813
Ricciarda ¶ GUELFO ¶ Qui dianzi, e a gran fatica io
284
1813
parlasse, io nol saprò... e ne tremo. ¶ Ma ch
285
1813
ei venne a sedurti, e perché questa ¶ Via gli
286
1813
arte s'appigli, ¶ M'è chiaro indizio l'orator
287
1813
tu nol voglia? ¶ GUELFO ¶ E dirlo ¶ Non sol dèi
288
1813
posso giustamente odiarti. ¶ RICCIARDA ¶ E a me il giusto
289
1813
figlio le tue case e l'are ¶ All'altro
290
1813
tanti anni empio contende: ¶ E vuoi punirlo; ed a
291
1813
ch'ei pace simulava e nozze; ¶ Ei fea pensier
292
1813
lui, m'odiasse - ¶ Andiam, e il vile asilo mio
293
1813
più invan di rivederla - e temo ¶ Di rivederla; e
294
1813
e temo ¶ Di rivederla; e se a me riede
295
1813
si dirada il giorno; ¶ E tarderà troppo la notte
296
1813
credea da me diviso... e spento. ¶ GUIDO ¶ Che spento
297
1813
preghi miei pietoso ¶ Spero e che alfin ti partirai
298
1813
credei che a fuga e a morte ¶ Corressi tu
299
1813
fatica l'acque ¶ Ond'è cinto il castello; e
300
1813
è cinto il castello; e giunto a proda ¶ S
301
1813
le guardie col brando, ¶ E correndo per l'erta
302
1813
Balzò da merli perigliando e sparve. ¶ E tu quel
303
1813
merli perigliando e sparve. ¶ E tu quel mi parevi
304
1813
tu quel mi parevi; e chi potea ¶ Chi se
305
1813
non tu, così fuggirsi? e ratta ¶ Venni; e se
306
1813
fuggirsi? e ratta ¶ Venni; e se qui non eri
307
1813
forse? Ottenne lungo ¶ Silenzio, e poscia irati detti e
308
1813
e poscia irati detti e pianto; ¶ E avrà, se
309
1813
irati detti e pianto; ¶ E avrà, se è spento
310
1813
pianto; ¶ E avrà, se è spento, eterno pianto - e
311
1813
è spento, eterno pianto - e vano! ¶ RICCIARDA ¶ Misera! ch
312
1813
miei ti perda ¶ M'è sì amaro pensier, che
313
1813
scorta ¶ Tra l'ombre, e i ferri, io ti
314
1813
il mio petto sempre, e meno amaro ¶ Ti fia
315
1813
allora almeno ¶ Potrei versarlo, e non temer che misto
316
1813
Lui da più infamia, e nuova colpa hai salvi
317
1813
ti serba in vita; ¶ E nel tuo volto, ove
318
1813
ei talor rammenti ¶ Ch'è padre. ¶ RICCIARDA ¶ E spesso
319
1813
Ch'è padre. ¶ RICCIARDA ¶ E spesso, e con pietà
320
1813
padre. ¶ RICCIARDA ¶ E spesso, e con pietà il rammenta
321
1813
in odio, ¶ M'ama; e ciò tempra i suoi
322
1813
la sua vota casa; ¶ E paventa esser solo: e
323
1813
E paventa esser solo: e me sua guida ¶ Appella
324
1813
me sua guida ¶ Appella; e dopo un tacer lungo
325
1813
lungo, invoca ¶ Gli avi e la morte e la
326
1813
avi e la morte e la consorte e i
327
1813
morte e la consorte e i figli. ¶ - Iddio, di
328
1813
speme ¶ Più non gli è di perdono. Oh di
329
1813
Di che minacce insieme, e di che pianti ¶ Orribilmente
330
1813
Orribilmente insulta il cielo, e trema ¶ E geme, e
331
1813
il cielo, e trema ¶ E geme, e freme... ahi
332
1813
e trema ¶ E geme, e freme... ahi sciagurato padre
333
1813
niego; ma di tutti, e molto ¶ Di sé medesmo
334
1813
io mai ¶ D'amarti: e innanzi che a te
335
1813
ti vidi ¶ Giovenilmente generoso e altero, ¶ T'amai, Guido
336
1813
amar sa mesta donzella e sola ¶ Che sol trova
337
1813
vallo, ¶ Chiuso nell'elmo, e fra nemici e l
338
1813
elmo, e fra nemici e l'ombre ¶ Dubbioso errando
339
1813
mortal periglio ¶ Venivi indarno; e che da questa casa
340
1813
lui ¶ Torna, o Corrado; e tu per lui pugnando
341
1813
io la deggio. ¶ CORRADO ¶ E che tu speri? ¶ Che
342
1813
Guelfo, ahi! di Ricciarda è padre. ¶ CORRADO ¶ Fremi dunque
343
1813
Fremi dunque in nomarlo, e vedi sempre ¶ Non di
344
1813
Ti rapiva il fratello? E se Ricciarda ¶ Da'labbri
345
1813
alle insepolte ossa fraterne. ¶ E or mentre il padre
346
1813
tuo corre a vendetta ¶ E sovrasta a Salerno, e
347
1813
E sovrasta a Salerno, e qui guidarti ¶ Può la
348
1813
la vittoria, armi abbandoni e padre ¶ E patria e
349
1813
armi abbandoni e padre ¶ E patria e l'ombra
350
1813
e padre ¶ E patria e l'ombra del fratello
351
1813
non vivrò) noi tutti ¶ E pria l'amante tua
352
1813
vinto, errante ¶ N'andrei... E allor di lei che
353
1813
padre, ¶ Con lentissime angosce e sotto il ferro ¶ Sconterà
354
1813
allor d'avermi amato e salvo. ¶ CORRADO ¶ Ei fia
355
1813
Ei fia sconfitto. ¶ GUIDO ¶ E allor più temo - allora
356
1813
poter nostro: ultima gioja, e tomba ¶ Gli saran le
357
1813
Gli saran le rovine; e in quelle fiamme ¶ Per
358
1813
la tua donna. ¶ GUIDO ¶ È speme ¶ Unica; - e vana
359
1813
GUIDO ¶ È speme ¶ Unica; - e vana! e s'io
360
1813
speme ¶ Unica; - e vana! e s'io la nutro
361
1813
quando ogni speme altra è perduta ¶ Resta il conforto
362
1813
perduta ¶ Resta il conforto e il dolce alto desio
363
1813
il morto figlio piange, ¶ E invan l'altro richiama
364
1813
vivi - ¶ Indarno io prego? E tu mi guardi, e
365
1813
E tu mi guardi, e gemi; ¶ E mi sforzi
366
1813
mi guardi, e gemi; ¶ E mi sforzi ai rimorsi
367
1813
mi sforzi ai rimorsi e al pianto e all
368
1813
rimorsi e al pianto e all'ira. ¶ CORRADO ¶ Dunque
369
1813
perde a un tempo; e di pietoso amico ¶ Mal
370
1813
d'assalir le rocche, e tempo e ardire ¶ Cresce
371
1813
le rocche, e tempo e ardire ¶ Cresce a' nemici
372
1813
anche il timor torrai; ¶ E nel suo cor magnanimo
373
1813
nel suo cor magnanimo e guerriero ¶ Tornerà l'ira
374
1813
guerriero ¶ Tornerà l'ira e la fidanza: e teco
375
1813
ira e la fidanza: e teco ¶ Gli fia certo
376
1813
fia certo il trionfo; e nelle sorti ¶ Avverse, almen
377
1813
Ma cresce ¶ L'alba, e cinto esser puoi da
378
1813
ogni uom l'abborre e ogni uom veglia per
379
1813
racquistarti, ¶ Piglierà al certo, e ov'ei non giunga
380
1813
partir: trapassa ¶ L'arche e le volte oltre la
381
1813
la quinta tomba; ¶ Quivi è una lampa, e il
382
1813
Quivi è una lampa, e il mio secreto albergo
383
1813
fosso; ivi men alta è l'onda ¶ Te il
384
1813
ingrato io son - ma e più infelice. Addio. ¶ CORRADO
385
1813
Del dì gran parte è corsa; e fin all
386
1813
gran parte è corsa; e fin all'alba ¶ Già
387
1813
all'alba ¶ Già fermata è la tregua. ¶ GUELFO ¶ Io
388
1813
farà il mio ferro e il foco ¶ Orrendo più
389
1813
più. ¶ AVERARDO ¶ Te preverremo: e troppa ¶ Sarà la notte
390
1813
notte alla empia strage e al lutto. ¶ ATTO QUARTO
391
1813
vedresti... ¶ Fuggi o Guido, e ch'io pera. Empia
392
1813
tu qui a morte e alla vendetta resti - ¶ O
393
1813
uccisor ti serbo? - ¶ Eccolo; e il giurar mio di
394
1813
Già l'ha piagato... E dirgliel deggio io prima
395
1813
Langue il dì appena, e già qui stai? ¶ RICCIARDA
396
1813
stai? ¶ RICCIARDA ¶ Men lieve ¶ È il mio periglio, or
397
1813
che con molti Guelfo ¶ È alla marina; or ch
398
1813
detti estremi deggio dirti; e amaro, ¶ Amaro più ch
399
1813
infelice. ¶ GUIDO ¶ Deh parla!... E che farmi infelice or
400
1813
m'elesse altro marito, e avviso ¶ Men diede allor
401
1813
Ché dal ciel derelitto, e d'ogni umana ¶ Gioja
402
1813
io più t'amo; e per me nuova ¶ Ira
403
1813
per me nuova ¶ Ira e pietà l'assale, e
404
1813
e pietà l'assale, e a giurarti odio ¶ Traeami
405
1813
giurarti odio ¶ Traeami... ¶ GUIDO ¶ E tu? ¶ RICCIARDA ¶ Spergiura esser
406
1813
Come i paterni affetti, e la vendetta, ¶ E la
407
1813
affetti, e la vendetta, ¶ E la insultata ira divina
408
1813
la insultata ira divina, e l'onta ¶ Del sangue
409
1813
onta ¶ Del sangue sparso, e ardor nuovo di sangue
410
1813
Orrore ¶ Di nuove colpe, e pietà del suo stato
411
1813
RICCIARDA ¶ Tuo padre! ¶ GUIDO ¶ E vide allora ¶ Nel mio
412
1813
allora ¶ Nel mio seno e nel tuo lento piantarsi
413
1813
per te venne. ¶ GUIDO ¶ E il vidi! ¶ RICCIARDA ¶ Se
414
1813
piangendo ten prego... ¶ Benché è tempo oggimai ch'io
415
1813
Non troncherò: ma vile, e al mondo occulta, ¶ Reggerò
416
1813
altr'uomo in braccio, e tollerarlo, o Guido ¶ Potessi
417
1813
Potessi tu - funesta amante e moglie ¶ Sarei per sempre
418
1813
ed anziché obbliata ¶ Tenermi e vile, allor ti vorrei
419
1813
tuo al sangue ¶ Chiamassi; e quindi svierei il tuo
420
1813
tuo braccio ¶ Dall'innocente, e il drizzerei nel mio
421
1813
a strapparmel dal petto, ¶ E quanto più tu mel
422
1813
iniqua a dritto ¶ Vendicheresti e l'amor tuo... - Ahi
423
1813
obbedire al santo ¶ Cenno e al pregar mio che
424
1813
Il tengo io primo; e dietro guardo sempre ¶ Se
425
1813
Di guerra in guerra e d'una in altra
426
1813
fe' lunga la vita, ¶ E il pregar delle afflitte
427
1813
sovra il tuo core, e il lascio ¶ Immerger tutto
428
1813
Immerger tutto. Mia virtù è il soffrire ¶ Perché tu
429
1813
altri basti il pianto ¶ E la memoria dell'amata
430
1813
celarlo. Morte ¶ Certa, imminente - e dal padre paventi. ¶ RICCIARDA
431
1813
il suo cor turbato e il mio che indurmi
432
1813
paterno braccio ¶ Sospeso stesse, e tremasse a svenarmi... ¶ Affretterari
433
1813
tu il suo delitto e il nostro... ¶ Te vedrò
434
1813
Te solo ¶ Ucciso forse... E da tua morte il
435
1813
odiar morendo il padre, ¶ E d'esecrare ogni pietà
436
1813
stai se il lasci; e fra non molto ¶ Ferverà
437
1813
qui sto. La pugna e l'alba ¶ Chiara faran
438
1813
vittoria appieno. ¶ Se Guelfo è rotto, io da tremendo
439
1813
di tua morte. Utile è a Guelfo il ferro
440
1813
mia Ricciarda, Guelfo ¶ Trionfi e regni, e seco t
441
1813
Guelfo ¶ Trionfi e regni, e seco t'abbia ei
442
1813
all'ara. Il tempio e il vel di Cristo
443
1813
ed al padre ¶ Funesta e iniqua io mi sarei
444
1813
Mel porgi. ¶ GUIDO ¶ Fuggi; e ratto il nascondi; io
445
1813
RICCIARDA ¶ ... Né ancor fosca è la sera; ¶ Me per
446
1813
di che sangue ¶ Grondante è ancor!... È ver; io
447
1813
sangue ¶ Grondante è ancor!... È ver; io non tel
448
1813
tu stessa ¶ L'ornasti; è ver; - ma il cor
449
1813
il volli ¶ Far gemmato e regale? E a me
450
1813
Far gemmato e regale? E a me dagli occhi
451
1813
occhi ¶ Torlo indi volli; e al più abborrito braccio
452
1813
d'un mio figlio, e il più caro ¶ Ti
453
1813
seno ¶ Del giovinetto aperse. - E il braccio al figlio
454
1813
quella sepoltura abbracci - ¶ Ma e chi tel die'? - Due
455
1813
die'? - Due soli erano, e inermi, ¶ Qui. Si partiano
456
1813
il redentor qui aspetti; e ognor più indugi ¶ Me
457
1813
l' onta ¶ Freno non è: qui tra' paterni avelli
458
1813
Accoglievi il tuo drudo - e se nol celi ¶ Qui
459
1813
che più bado? ¶ Investito è Salerno; e sciagurato ¶ Prence
460
1813
bado? ¶ Investito è Salerno; e sciagurato ¶ Prence sarò, mentr
461
1813
me lontano ¶ Avresti sposo e reggia... Or vil n
462
1813
pria ¶ Punita i venti e l'onde! - Olà - Ruggero
463
1813
Fia troppa. - In guardia, e se mai cara l
464
1813
s'asconde ¶ Qui forse; e certo ei venne, ed
465
1813
restate: ed or che è vinto, alcuno ¶ Non sarà
466
1813
Gioja ch'ei torni, e almen trovi la figlia
467
1813
ciò bramo. Il pianto e la pietosa ¶ Memoria vostra
468
1813
Guelfo ¶ Bastan le tombe, e la sua figlia, e
469
1813
e la sua figlia, e un ferro. ¶ Ite... obbedite
470
1813
RICCIARDA ¶ Il dissi. ¶ GUELFO ¶ E tel die' Guido. Ad
471
1813
avria sì caro arnese. ¶ E sol d'oggi l
472
1813
avesti? - Donna, al padre ¶ E al ciel tu parli
473
1813
Sei che il togliesti. E a che il celavi
474
1813
a che il celavi? e quando ¶ Mi credevi alla
475
1813
silenzio io voglio ¶ Trarti, e la via di tua
476
1813
viver tuo. Rispondi: ¶ Dov'è? ¶ RICCIARDA ¶ Qui il vidi
477
1813
Breve tempo a' detti, ¶ E alla tranquilla mia ragione
478
1813
detti estremi, il vidi. ¶ E ch'io, signor, non
479
1813
parricida ¶ Può ancor vedermi, e non potrò svenarlo! ¶ RICCIARDA
480
1813
l'elsa ¶ Guido vedrammi e non sarai tu infame
481
1813
esangue tua ¶ Figlia innocente; e la vedrai pentito ¶ L
482
1813
pentito ¶ L'abbraccerai gemendo, e a te pietoso ¶ Fia
483
1813
occhi, ¶ M'ha ravvolto e atterrito. Orrendamente ¶ Regge intorno
484
1813
Alla vendetta io veglio» - e la vendetta ¶ Nel mio
485
1813
Che sorgerò dalla polve e dall'ossa... ¶ Né mostrerai
486
1813
lieta bellezza. - Il fumo e il sangue ¶ Usciran della
487
1813
sangue ¶ Usciran della piaga, e Iddio stendendo ¶ Su quel
488
1813
Sarò deriso. Fui temuto, e a' miei ¶ Passi opporran
489
1813
L'empiea di vele; e i miei navigli incende
490
1813
legnaggio mio ¶ Unico resto, e al nuovo sol fia
491
1813
bastardo ¶ Che il regno e l'armi ed il
492
1813
m'ode, ahi lassa! e più truce la mira
493
1813
che ferir non seppe, ¶ E il die' a femmina
494
1813
a qualunque ¶ Final vendetta, e sia che può, ti
495
1813
afferra. ¶ Silenzio. ¶ GUELFO ¶ Dov'è colui?... su le reliquie
496
1813
avrai; qui l'ara e il talamo. ¶ SCENA QUARTA
497
1813
A sovvertir le ceneri, e dall'ossa ¶ Dissotterrarlo... ¶ RICCIARDA
498
1813
o la tua donna è morta. ¶ Tremendamente io grido
499
1813
GUIDO ¶ A ripigliarlo accorsi, e puro ancora ¶ Del sangue
500
1813
ebbi ¶ Per parricida sempre e mio conforto ¶ Solo fu