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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
1
1545
in tutto com'ella è benigna. ¶ Adunque primo Amor
2
1545
per tenerle a' profani e al volgo ascose. ¶ 59. ¶ Non
3
1545
scorza ¶ di queste poesie e lor figmenti: ¶ chi vuol
4
1545
al vivo le discorza, ¶ e ficca a dentro in
5
1545
midolla i denti. ¶ Non è ch'a Dio un
6
1545
l don che dato è lor, in qualche parte
7
1545
parte ¶ l'angiol divide, e quasi scevra e sparte
8
1545
divide, e quasi scevra e sparte. ¶ 60. ¶ Alluma il Re
9
1545
poi inspira un uom e il guata, ¶ resta piú
10
1545
scuro in l'uomo e non rifiglia, ¶ ché, se
11
1545
grado tòrre, ¶ fa sillogismi e 'l tutto pria discorre
12
1545
tutto non s'aguaglia, e quando Dio ¶ a que
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1545
ciò che nel Fattor è sí perfetto, ¶ in lor
14
1545
men perfetto spirto inferïore. ¶ 62. ¶ E questo, quando la necessitate
15
1545
che voglia ¶ chi dá e chi riceve dignitate ¶ che
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1545
trovasi legato ¶ da Giove, e perde il vago scettro
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1545
sestile aspetto il guarda e punge, ¶ o ver col
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1545
che i maligni guai ¶ e l'influsso crudel sí
19
1545
il purga, lo contempra, e rende ¶ tanto men tristo
20
1545
a favola tal dasse. ¶ E di questo potrei parlar
21
1545
parlar assai, ¶ ma tempo è di tornar ov'io
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1545
volea le sue pedate, ¶ e dissi: - Padre e mastro
23
1545
pedate, ¶ e dissi: - Padre e mastro reverendo, ¶ tu mi
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1545
d'Amor la deïtate, ¶ e quant'antico sia, largo
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1545
quant'antico sia, largo e stupendo, ¶ calcando con li
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1545
qual si debbia fuggir e qual s'onori. ¶ 67. ¶ Se
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1545
il tuo parlar vero e perfetto. ¶ Ma perché molti
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1545
Amor si debbia tòrre, ¶ e sovvra gli altri in
29
1545
di liggier potrai ¶ chiarir e dimostrarmi aperto il vero
30
1545
tutto so che vedi e sai ¶ quanto possa capir
31
1545
possa capir uman pensiero. ¶ E parmi rammentar, come apparai
32
1545
fra noi l'impero. ¶ E tu dicendo: "Il vero
33
1545
che sian diversi Amori è manifesto. - ¶ 69. ¶ Allor con un
34
1545
Allor con un soave e santo riso ¶ il venerabil
35
1545
chiose ¶ ch'Amor non è né mai fu bello
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1545
che di fruir bellezza è sol disio. ¶ Ma di
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1545
Questa selva d'Amor è larga e folta, ¶ perché
38
1545
d'Amor è larga e folta, ¶ perché da pochi
39
1545
perché da pochi ancor è frequentata; ¶ ma chi v
40
1545
gode la bellezza amata. ¶ E per varii sentier colá
41
1545
quando cacciar ei vuol e prender fera: ¶ prima che
42
1545
c'ha per migliore, ¶ e con le reti tutti
43
1545
Pitagora sí saggio, dotto e buono, ¶ ch'umil da
44
1545
tre misura chiama giusta e bella. ¶ Col numero ternario
45
1545
forma Iddio suggella, ¶ ed è perfetta sí che 'n
46
1545
Giove vuole ¶ prencipio, mezzo e fin de l'universo
47
1545
produr de le cose e d'ogni prole ¶ fassi
48
1545
prole ¶ fassi prencipio luminoso e terso: ¶ è mezzo poi
49
1545
beltá né modo piove. ¶ 45. ¶ E quante volte avien che
50
1545
l'apparenza tutto vago e bello, ¶ e tal di
51
1545
tutto vago e bello, ¶ e tal di dentro qual
52
1545
trova rozzo, ignavo, inetto e fello, ¶ e si vergogna
53
1545
ignavo, inetto e fello, ¶ e si vergogna averlo amato
54
1545
ed un polito viso, ¶ e li parrá sí bella
55
1545
fiso, ¶ ché senz'ingegno e doti la ritrova, ¶ e
56
1545
e doti la ritrova, ¶ e per svegliarla indarno si
57
1545
si vede di fòr e poco dura, ¶ ma penetrar
58
1545
penetrar con l'intelletto è forza ¶ se v'è
59
1545
è forza ¶ se v'è l'alma gientil, accorta
60
1545
l'alma gientil, accorta e pura. ¶ E chi 'l
61
1545
gientil, accorta e pura. ¶ E chi 'l petto di
62
1545
di quella non discorza, ¶ e mira s'arte v
63
1545
mira s'arte v'è, se v'è natura
64
1545
v'è, se v'è natura, ¶ si trova al
65
1545
aver amato in vano, ¶ e di grilli e farfalle
66
1545
vano, ¶ e di grilli e farfalle un stormo in
67
1545
Or quando in belle e ben composte membra ¶ un
68
1545
membra ¶ un'anima gientil e chiara alberga, ¶ che la
69
1545
primo bel del ciel, e vuol che s'erga
70
1545
cura ¶ da noi cercar, e, come s'è trovata
71
1545
cercar, e, come s'è trovata, ¶ amar con cor
72
1545
cor ardente oltra misura, ¶ e la luce fruir sí
73
1545
se brama farsi nobile e beata; ¶ ché questo è
74
1545
e beata; ¶ ché questo è il vero, dritto e
75
1545
è il vero, dritto e buon camino ¶ a ritrovar
76
1545
ed ivi lieto gode, ¶ e 'l suo valor in
77
1545
valor in terra infonde e spira: ¶ l'acque governa
78
1545
spira: ¶ l'acque governa e gli elementi regge, ¶ e
79
1545
e gli elementi regge, ¶ e mette al tutto, come
80
1545
tutto, come donne, legge. - ¶ 51. ¶ - E mi par, padre, che
81
1545
i dèi, quantunque altieri e grandi. - ¶ 52. ¶ Questo diss'io
82
1545
grandi. - ¶ 52. ¶ Questo diss'io: e 'l mastro mi rispose
83
1545
tre fati ¶ impera ed è padron da tutti i
84
1545
li par, la sfida, e quella vince in giostra
85
1545
le contempra l'ira e feritate, ¶ ch'ella sovente
86
1545
Platon te lo depigne, ¶ e come il persüade bellamente
87
1545
in lui si sente? ¶ E ch'altro è quell
88
1545
sente? ¶ E ch'altro è quell'oprar se non
89
1545
l'alme menti fatte, ¶ e quanto fece il primo
90
1545
d'Amor con manna e latte ¶ governa il tutto
91
1545
governa il tutto mansüeto e destro. ¶ A quel convien
92
1545
s'adatte, ¶ che sacro è tutto e nulla ha
93
1545
che sacro è tutto e nulla ha del terrestro
94
1545
nulla ha del terrestro. ¶ È libero il produr che
95
1545
da Dio la mente è santa e buona, ¶ ma
96
1545
la mente è santa e buona, ¶ ma da la
97
1545
color a que' paraggi, ¶ e quasi dir tremando: "Ahimè
98
1545
ch'i' pèro"? ¶ Questo è che spira ne l
99
1545
amato obbietto ¶ cosa divina e non umano affetto. ¶ 35. ¶ L
100
1545
L'almo divin splendor e santa luce, ¶ che, 'n
101
1545
che s'ama, luce e splende, ¶ con tal chiarezza
102
1545
splende, ¶ con tal chiarezza e tal vigor riluce, ¶ che
103
1545
in un momento accende. ¶ E tanta riverenza allor induce
104
1545
l'occhio l'apprende, ¶ e teme e trema e
105
1545
l'apprende, ¶ e teme e trema e 'l riverisce
106
1545
e teme e trema e 'l riverisce e onora
107
1545
trema e 'l riverisce e onora, ¶ e com'innanzi
108
1545
l riverisce e onora, ¶ e com'innanzi a Dio
109
1545
a Dio s'inchina e adora. ¶ 36. ¶ Brama l'amante
110
1545
l'amato farsi, ¶ ed è ben giusto Iddio a
111
1545
Amor a l'uno e a l'altro non
112
1545
amante ne l'amato, e poi ¶ questi in colui
113
1545
si fan di doi. ¶ 37. ¶ E perché la bellezza che
114
1545
che si brama, ¶ raggio è del sol de la
115
1545
forma. ¶ 38. ¶ Se timido era e astretto da paura, ¶ si
116
1545
paura, ¶ si vede lieto e diventar audace: ¶ s'era
117
1545
s'era di fredda e gielata natura, ¶ arder lo
118
1545
face: ¶ se rintuzzato ingegno e senza cura ¶ aveva, fassi
119
1545
cura ¶ aveva, fassi acuto e perspicace: ¶ e qual è
120
1545
fassi acuto e perspicace: ¶ e qual è cui divino
121
1545
e perspicace: ¶ e qual è cui divino raggio aspiri
122
1545
che non si cangi e sol grandezza spiri? ¶ 39. ¶ Siam
123
1545
a dir ch'Amor è Dio, ¶ grande, mirando, nobile
124
1545
Dio, ¶ grande, mirando, nobile e potente, ¶ e di profitto
125
1545
mirando, nobile e potente, ¶ e di profitto tal cortese
126
1545
di profitto tal cortese e pio, ¶ che la sua
127
1545
di bellezza fruir rara e eccellente: ¶ questa è d
128
1545
rara e eccellente: ¶ questa è d'Amor il fin
129
1545
Amor il fin, quest'è colei ¶ che lodan tanto
130
1545
i suoi disir finisse, ¶ e piú perfetto si conserva
131
1545
ministri del corpo vili e bassi, ¶ cui nel regno
132
1545
ogni sincero amante cerca e spera. ¶ E dal bel
133
1545
amante cerca e spera. ¶ E dal bel de le
134
1545
bel de le voci e corpi eletti ¶ avrem de
135
1545
questa da me lodata e su la cima ¶ posta
136
1545
beltá come la prima. ¶ 42. ¶ E quando un corpo tutto
137
1545
un corpo tutto bello e vago ¶ informa un'alma
138
1545
grazia priva, ¶ com'ombra e tosto peritura imago, ¶ da
139
1545
viva. ¶ Ben col pensier e co l'udir m
140
1545
talora ¶ un vizïoso spirto e falsa mente, ¶ e come
141
1545
spirto e falsa mente, ¶ e come il pome che
142
1545
che di dentro v'è trovi fetente, ¶ cosí quell
143
1545
fior che giovenezza serba, ¶ è come rosa tra le
144
1545
corpo lieve morbo snerba, ¶ e picciol tempo ogni beltá
145
1545
mondo non si fida, ¶ e diventa fellone ed omicida
146
1545
Indi ne nascon tanti e tanti mali ¶ quanti tu
147
1545
sol il rio disire, ¶ e dietro andiamo a l
148
1545
Iddio. ¶ Qui taccia Dicearco e l'infinito ¶ stormo che
149
1545
che 'l segue scelerato e rio, ¶ ché non conviene
150
1545
gradito ¶ nome di buono e ben, di bello e
151
1545
e ben, di bello e pio; ¶ ond'Amor vero
152
1545
Amor vero i sacri e antichi vati ¶ chiamano Dio
153
1545
antichi vati ¶ chiamano Dio e gli han gli altar
154
1545
han l'opre sagge e sol d'oneste tempre
155
1545
pensar dunque col veder e udire ¶ son di perfetto
156
1545
perfetto Amor ministri veri. ¶ E chi, di questi fòr
157
1545
co i sensi disonesti e neri, ¶ questi si vede
158
1545
vede a precipizio gire, ¶ e si può dirgli: "Amico
159
1545
al fin ci cada". ¶ 25. ¶ E ch'altro volle dir
160
1545
Alceste nel Simposio loda, ¶ e da lei volge al
161
1545
stile ¶ sí che Patrocle e 'l forte Achil v
162
1545
il maschile ¶ ogni inganno e viltá da sé disnoda
163
1545
viltá da sé disnoda, ¶ e rende l'amator buono
164
1545
rende l'amator buono e perfetto, ¶ se quei ministri
165
1545
indole buona manifeste. ¶ 27. ¶ Quest'è la prima e segue
166
1545
Quest'è la prima e segue la seconda, ¶ che
167
1545
gir ad alto presta, ¶ e tutti i gradi saldamente
168
1545
fa l'opre glorïose e belle, ¶ tu vederai costor
169
1545
tu vederai costor costanti e forti ¶ a soffrir l
170
1545
accende, ¶ ogni vertú germoglia e senti olire. ¶ Il timidetto
171
1545
senti olire. ¶ Il timidetto e vile ei forte rende
172
1545
vile ei forte rende, ¶ e tra perigli ardito lo
173
1545
opre glorïose sempre attende, ¶ e d'ogni grazia l
174
1545
l'uomo fa gioire; ¶ e fa chi 'l segue
175
1545
l segue sí virile e saldo ¶ ch'egli non
176
1545
egli non teme freddo e meno il caldo. ¶ 30. ¶ Se
177
1545
compita, ¶ eccelse imprese, glorïose e estreme ¶ faria la gente
178
1545
le forze lor grandi e supreme, ¶ stimando piú l
179
1545
cosa men ch'onesta e degna, ¶ ché se padre
180
1545
lato, ¶ poco lor vista e lor rispetto degna. ¶ Ma
181
1545
ama accompagnato, ¶ saldo mostrarsi e forte ogni or s
182
1545
ogni or s'ingegna, ¶ e piú da questi esser
183
1545
mondo insieme. ¶ 32. ¶ Di Pillade e d'Oreste perché pensi
184
1545
sia l'istoria scritta e tant'amore? ¶ Di Teseo
185
1545
sol core. ¶ D'Eurïalo e di Niso i cori
186
1545
per sé toglie. ¶ 33. ¶ Questo è d'Amor perfetto il
187
1545
che stima la vertute e 'l vizio sprezza. ¶ Questo
188
1545
t'esalto, ti commendo e lodo, ¶ che da spirti
189
1545
sempre s'apprezza. ¶ Questo è l'onesto, giusto e
190
1545
è l'onesto, giusto e santo modo ¶ che n
191
1545
mente, con l'occhio e con l'udire, ¶ ove
192
1545
che i piú saggi, ¶ e molti c'hanno sovvra
193
1545
e fisse, ¶ con dolce e chiara voce cosí disse
194
1545
dir potesse ¶ quant'egli è grande, liberale e degno
195
1545
egli è grande, liberale e degno, ¶ or supplicar è
196
1545
e degno, ¶ or supplicar è forza con piú spesse
197
1545
con piú spesse ¶ preci, e pregarlo che mi dia
198
1545
ma sí del bene. ¶ 10. ¶ E se fin qui l
199
1545
di Parnaso ¶ assai m'è stato a dir quant
200
1545
d'Ippocrene bisogna, terso e netto. ¶ M'aiutin le
201
1545
m'ingombri l'alma e 'l petto: ¶ m'aspiri
202
1545
meco te ne stai, ¶ e fai conserva de le
203
1545
Da gli ardenti, focosi e chiari rai, ¶ che vibra
204
1545
difende quest'ombra fresca e folta, ¶ sí che ciò
205
1545
i sensi come sporchi e inetti, ¶ e che la
206
1545
come sporchi e inetti, ¶ e che la vista con
207
1545
bellezza ¶ da menti sagge e temperati petti: ¶ chi vuol
208
1545
gli atti si dimostra, è sozzo e brutto: ¶ ma
209
1545
si dimostra, è sozzo e brutto: ¶ ma l'ardor
210
1545
ardor che del gusto e tatto è schivo, ¶ è
211
1545
del gusto e tatto è schivo, ¶ è leggiadro, gientil
212
1545
e tatto è schivo, ¶ è leggiadro, gientil e vago
213
1545
schivo, ¶ è leggiadro, gientil e vago tutto. ¶ Chi questo
214
1545
l'opre attende oneste e belle, ¶ ed ogni rio
215
1545
che spiritali sono, onesti e puri. ¶ Gli altri chi
216
1545
perché noiosi son, lascivi e furi. ¶ Dunque ben cribra
217
1545
quanto chiudi in petto, ¶ e mira s'i pensier
218
1545
guarda ciò che desidri e ciò che brami, ¶ e
219
1545
e ciò che brami, ¶ e quai ministri, amando questa
220
1545
fòr d'ogni misura, ¶ e tanto l'amerai che
221
1545
tuoi, ¶ quando l'ascolti e intento la rimiri. ¶ Altro
222
1545
rimiri. ¶ Altro ch'udir e lei mirar non vuoi
223
1545
lei mirar non vuoi, ¶ e tutti i tuoi pensier
224
1545
nel cor piacer gioiosi e immensi. ¶ 17. ¶ È d'Amor
225
1545
piacer gioiosi e immensi. ¶ 17. ¶ È d'Amor il pensier
226
1545
il pensier ministro vero, ¶ e sí l'amato obbietto
227
1545
occhi il lor gioir, e quel sincero ¶ suon del
228
1545
piacer gusti sí soave e intiero, ¶ che null'altro
229
1545
felice. ¶ 18. ¶ Se dunque questa è quella vera gioia, ¶ che
230
1545
noia, ¶ né cosa v'è che turbi queste paci
231
1545
che l'alma parta e 'l corpo moia, ¶ questi
232
1545
d'Amor ministri, candidi e sinceri. ¶ 19. ¶ Se figlia, o
233
1545
appetito per lor guida e duce, ¶ e s'ha
234
1545
lor guida e duce, ¶ e s'ha nel cor
235
1545
nel cor un sol e rar disire: ¶ fruir pensando
236
1545
rar disire: ¶ fruir pensando e col mirar e udire
237
1545
pensando e col mirar e udire. ¶ 20. ¶ Ma quei che
238
1545
noi da l'alte e aurate stelle. ¶ Questi arde
239
1545
Questi arde il verno e giela a mezz'Agosto
240
1545
giela a mezz'Agosto, ¶ e spesso sé da sé
241
1545
di te spiegar bramo e disío ¶ ciò ch'è
242
1545
e disío ¶ ciò ch'è di vero e non
243
1545
ch'è di vero e non che 'l volgo
244
1545
discoperse, ¶ grata armonia ressulta e singulare: ¶ il pensier l
245
1545
dunque il sol pensier, e sol la vista, ¶ e
246
1545
e sol la vista, ¶ e sol l'udir, d
247
1545
vuol che si desista, ¶ e la mente l'appaghi
248
1545
l'appaghi, l'occhio e 'l suono; ¶ ché gli
249
1545
separati ¶ dal vero, sacro e sol perfetto Amore. ¶ Appetiti
250
1545
seguaci trasformati ¶ in bestie e mostri pieni d'ogni
251
1545
menti umane ¶ fan rabbïose e lorde, cieche e insane
252
1545
rabbïose e lorde, cieche e insane. ¶ 140. ¶ Questi gli amanti
253
1545
quella in tante fiere e sassi sfece. ¶ Per ciò
254
1545
aver l'ingegno; ¶ Amor è Dio ov'ogni ben
255
1545
ov'ogni ben concorre, ¶ e contra il vizio ogni
256
1545
Amor il dritto sol e onesto brama, ¶ ed il
257
1545
mai sempre si consiglia, ¶ e, quanto quella vuol, fruendo
258
1545
quella vuol, fruendo merca. ¶ E se talento alcuno vi
259
1545
fin ch'a tempo e luoco i detti miei
260
1545
tu, ruminando quattro volte e sei ¶ quanto d'Amor
261
1545
paion d'Amor fatti e produtti, ¶ son la cagion
262
1545
faccia Amor effetti brutti, ¶ e che nascan da lui
263
1545
nascan da lui tormenti e guai, ¶ con altre pene
264
1545
che sempre ¶ si lamenta e si lagna pien di
265
1545
lagna pien di noia, ¶ e par ch'ogni or
266
1545
ogni or si strugga e si distempre, ¶ e mille
267
1545
strugga e si distempre, ¶ e mille volte l'ora
268
1545
altro cangia poi pensieri e tempre, ¶ ed or s
269
1545
donna altiera, ¶ anzi soperba e sempre mai ritrosa, ¶ segue
270
1545
tempo ancor venir pietosa. ¶ E quanto serve piú con
271
1545
piú la ritrova dura e disdegnosa, ¶ né però lascia
272
1545
di servire, ¶ disposto strazii e guai ogni or soffrire
273
1545
amata ad ogni cenno e voglia; ¶ ma per che
274
1545
or in aspra doglia: ¶ e se gusta piacer è
275
1545
e se gusta piacer è sí turbato, ¶ e sí
276
1545
piacer è sí turbato, ¶ e sí gustando di timor
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1545
tutto alcuno a grado e 'n pace, ¶ o sia
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1545
pesci a gli ami: ¶ e come l'elitropio mira
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1545
la sua donna segue e mirar suole. ¶ 6. ¶ Che direm
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1545
acuta ne vien meno, ¶ e stima morte piú ch
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1545
laccio ascoso in seno, ¶ e poi l'annoda al
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1545
l'annoda al collo e fassi quale ¶ Ifi si
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1545
contra Amor ben spesso, ¶ e dicon che 'n Amor
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1545
n Amor son pene e guai, ¶ mettendo con Amor
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1545
mi dicea seguisse appresso, ¶ e mi dicesse quai ministri
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1545
con le labra chiuse, ¶ e tanta grazia al grave
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1545
per quel si fuse. ¶ E com'ogni poeta allor
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1545
luci al ciel rivolte e fisse, ¶ con dolce e
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1545
Agaton vuole ¶ che veglio e giovanetto Amor si dica
290
1545
grazia spesso ci replica, ¶ e beato chiamar per ciò
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1545
intrica: ¶ ei da bontate e da beltá deduce ¶ la
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1545
Iddio, ¶ per ch'egli è bello, e vaso di
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1545
ch'egli è bello, e vaso di bontate. ¶ Ma
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1545
il rendesse sempre buono e bello, ¶ non che beato
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1545
risolve ¶ dal divin Plato, e chiar comprenderai ¶ sovvra qual
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1545
nome involve. ¶ Beato, dice, è quei cui manca nulla
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1545
che sempre in gioia e festa si trastulla. ¶ 127. ¶ È
298
1545
e festa si trastulla. ¶ 127. ¶ È d'ogni parte ancor
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1545
ch'al corpo dassi e sí s'apprezza, ¶ è
300
1545
e sí s'apprezza, ¶ è la vera e perfetta
301
1545
apprezza, ¶ è la vera e perfetta sua bellezza. ¶ 128. ¶ Per
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1545
perfettamente ¶ di bontá colmo e di bellezza ornato, ¶ come
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1545
nato? ¶ Egli non sol è bello e buon, ma
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1545
non sol è bello e buon, ma bello ¶ rende
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1545
buon, ma bello ¶ rende e beato chi s'attiene
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1545
il gran Motor eterno, ¶ e dirti que' tre caos
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1545
si trova sempre interno. ¶ E come il gran Fattor
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1545
ciel, il mondo gode e ammira? ¶ E l'eccellenza
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1545
mondo gode e ammira? ¶ E l'eccellenza ancor sí
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1545
eccellenza ancor sí chiara e certa ¶ a chi l
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1545
resto di mortali, Ercole e Giove, ¶ arde Nettuno, e
312
1545
e Giove, ¶ arde Nettuno, e Pluto ad amar move
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1545
benefici suoi son tanti e tali ¶ ch'opra infinita
314
1545
si dispieghin l'ali, ¶ e 'l ben vedrassi che
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1545
dona ogni ora: ¶ egli è cortese e i beni
316
1545
ora: ¶ egli è cortese e i beni suoi dispensa
317
1545
dispensa ¶ con larga mano e caritate immensa. ¶ 132. ¶ Quell'util
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1545
util che le leggi e le dottrine, ¶ le croci
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1545
le dottrine, ¶ le croci e te manare soglion dare
320
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t'inchine ¶ il bell'e ben del mondo teco
321
1545
del mondo teco appare, ¶ e ciò ch'i ceppi
322
1545
ciò ch'i ceppi e i libri a lungo
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1545
momento fanno. ¶ 133. ¶ Non s'è giá visto mille volte
324
1545
giá visto mille volte e vede ¶ un uom sfrenato
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1545
può dir: "Mi purgo e 'l cor affino e
326
1545
e 'l cor affino e astergo"; ¶ ché dove alberghi
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1545
serpe fugge i vizii e a poco a poco
328
1545
segue sol la norma, ¶ e per farsi piú bella
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1545
per farsi piú bella e piú famosa ¶ s'affatica
330
1545
s'affatica, si sforza e mai non posa. ¶ 135. ¶ E
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1545
e mai non posa. ¶ 135. ¶ E che ti credi tu
332
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voglia inferir, che scritta è di Cimone? ¶ Egli qual
333
1545
pazzo andava in questa e 'n quella ¶ parte, schivando
334
1545
destogli Amor l'arbitrio e la ragione; ¶ onde saggio
335
1545
ragione; ¶ onde saggio divenne e sí gientile, ¶ che mai
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1545
di bellezza fruir rara e eccellente? ¶ Cosí di te
337
1545
ogni or divina, grande e chiara, ¶ ché nobil sei
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1545
nascesti, ¶ antico ti ritrovo, e al mondo innanzi. ¶ Tu
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1545
che 'l mondo producesti, ¶ e di bellezza tutto 'l
340
1545
il ben, che sol è ben, lá dove stanzi
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1545
stanzi: ¶ unissi il tutt'e avivi e lo conservi
342
1545
il tutt'e avivi e lo conservi, ¶ e vera
343
1545
avivi e lo conservi, ¶ e vera grazia apporti a
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1545
servi. ¶ 112. ¶ Ti chiamo antico e debbio dir eterno, ¶ senza
345
1545
vigor del mondo alto e superno, ¶ e questo basso
346
1545
mondo alto e superno, ¶ e questo basso pur per
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1545
inferno, ¶ aviva i morti e gl'imperfetti forma, ¶ e
348
1545
e gl'imperfetti forma, ¶ e dolce d'ogni ben
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1545
eroi, ¶ mentre del tutto 'e semi ben dispone, ¶ come
350
1545
ben dispone, ¶ come scritt'è ne i sacri carmi
351
1545
cosa informe, dicem noi: ¶ e questa vuol che fosse
352
1545
innanzi assai ¶ di Celo e Giove e quanti dèi
353
1545
di Celo e Giove e quanti dèi fur mai
354
1545
grembo a questa oscura e cupa mole ¶ han posto
355
1545
posto Amor gli antichi e sacri vati: ¶ cosí lo
356
1545
nobile, antico, ricco, largo e pio. ¶ 115. ¶ Ma quando quegli
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1545
originaro ¶ di questo Iddio e padre de gli amanti
358
1545
padre de gli amanti: ¶ e forse ben sará che
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1545
il fa di Penia e Poro, ¶ ed hacci sopra
360
1545
ebro, Penia ebbe rapita, ¶ e nel giardin di Giove
361
1545
copia vuol che rapresenti ¶ e l'abondanza d'ogni
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1545
mostra ogni or mendica e insana: ¶ da le gioie
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1545
l'effetto si conforme. ¶ 118. ¶ E ben che sotto questo
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1545
scintilla si nasconda, ¶ pur è sí folto, oscuro e
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1545
è sí folto, oscuro e pien di gielo, ¶ che
366
1545
detto i' t'ho, e quel seconda, ¶ ch'Amor
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1545
Amor innanzi a tutti è generato, ¶ di grazia, di
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1545
di grazia, di beltá e gioia ornato. ¶ 119. ¶ Vi son
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1545
l'hanno ¶ antico assai e 'l fanno giovanetto: ¶ questi
370
1545
gli altri piú perfetto, ¶ e sí bei lumi ed
371
1545
te 'l mostran fanciull'e insieme veglio, ¶ come figura
372
1545
da sé si mosse e fece ¶ (dicon costor) le
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1545
Queste con voglie pure e mai non biece, ¶ ratto
374
1545
Fattor girate, ¶ il conobbero e amâr sí veramente, ¶ che
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1545
amor eternamente. ¶ 121. ¶ D'amor e di voler l'Eterno
376
1545
Eterno Padre ¶ quelle criò e fece l'alte sfere
377
1545
fece l'alte sfere, ¶ e quest'Amor che l
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1545
l'opre sí leggiadre, ¶ e ciò che vedi e
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1545
e ciò che vedi e che non puoi vedere
380
1545
giovanetto Amore. ¶ 122. ¶ L'alma e beata Mente, l'alte
381
1545
il cor si fee, ¶ e tutt'ardendo in quel
382
1545
dée, ¶ l'amò ferventemente e chiar intese; ¶ onde col
383
1545
chiami il primo sacro e antico Amore, ¶ fatto dinanzi
384
1545
dove vederai ¶ giovane Amor e vecchio pur assai. ¶ 124. ¶ Secondo
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1545
l vero mi confessi, ¶ e da gli occhi ti
386
1545
che te li copre e fieramente annebbia. - ¶ 95. ¶ Le sue
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1545
a lungo andar uscito, ¶ e l'eccellente Vecchio e
388
1545
e l'eccellente Vecchio e sí preclaro ¶ ratto conobbi
389
1545
tanto gradito, ¶ onde vergogna e duol mi scoloraro, ¶ qual
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1545
si sente esser schernito. ¶ E so che 'n fronte
391
1545
il grave errore ¶ mostrava, e seco disvelato il core
392
1545
seco disvelato il core. ¶ 96. ¶ E d'Eridania e di
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1545
core. ¶ 96. ¶ E d'Eridania e di ciò ch'ella
394
1545
cor sí mi trafisse, ¶ e la mente turbommi vana
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1545
la mente turbommi vana e stolta, ¶ ch'io venni
396
1545
cui 'l signore ¶ ammendi, e mostri quanto sia in
397
1545
con gli occhi rugiadosi e bassi ¶ levai, e riverente
398
1545
rugiadosi e bassi ¶ levai, e riverente a lui mi
399
1545
che giá tant'amai, ¶ e da primi anni sempre
400
1545
ed era mio diletto e sol disio ¶ in mezzo
401
1545
gli spira a seguire, ¶ e quanto contra quel al
402
1545
mi scopriva il nume, ¶ e da i saggi e
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1545
e da i saggi e divin precetti tuoi ¶ mi
404
1545
aver, non che perdono, ¶ e cerca questo punto non
405
1545
sapendo quanto sei cortese e buono. ¶ Leva da l
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1545
che 'l saper nostro è sol un ricordarsi: ¶ ch
407
1545
ch'anguli in terra e trigoni formasti, ¶ come in
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1545
un uom ignorante interrogasti, ¶ e 'l festi in l
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1545
sedessi seco a canto, ¶ e con atto cortese e
410
1545
e con atto cortese e troppo umano, ¶ per man
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1545
tropp'a lui lontano, ¶ e mi rivolsi in tutto
412
1545
l caro mastro attende, ¶ e quanto dice intentamente apprende
413
1545
chi pensa cose degne e rare, ¶ dopo breve sospir
414
1545
singulare, ¶ snodò la lingua, e disse: - Ogni mio detto
415
1545
convien che noti bene e che l'impare, ¶ acciò
416
1545
che non so dire, ¶ e, stato alquanto immoto, si
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1545
quanto mi dicea seguire. ¶ E disse: - Amor, chi le
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1545
I' parlerò di te e de gli effetti ¶ mirandi
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1545
sei ¶ nodo perfetto, solo e vero donno, ¶ e gli
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1545
solo e vero donno, ¶ e gli uomini governi e
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1545
e gli uomini governi e reggi i dèi, ¶ che
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1545
ingombri sonno ¶ d'ignoranza e d'error, sí che
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1545
i miracoli tuoi stupendi e rari. ¶ 108. ¶ Senz' il favor
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1545
menti spire ¶ col pensier e l'oprar il ver
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1545
oprar il ver governo, ¶ e l'alme dolcemente a
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1545
l'antiche tue grazie e le presenti ¶ dica, e
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1545
e le presenti ¶ dica, e dimostri come da te
428
1545
ben che s'have e che verrá a le
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1545
ciascun tiene ¶ aver antiqui e chiari i suoi parenti
430
1545
ed altri ricchi far e sparger l'oro. ¶ 110. ¶ Quest
431
1545
nobiltá vera, antica, illustre e rara, ¶ e con grandezza
432
1545
antica, illustre e rara, ¶ e con grandezza, ricca utilitate
433
1545
e poi s'irraggia, ¶ e 'l ciel si scopre
434
1545
or con lieto occhio e spesso d'ira pieno
435
1545
cenno ti fe' sasso e ghiaccio, ¶ e sí ti
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1545
fe' sasso e ghiaccio, ¶ e sí ti seppe ogni
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1545
di costei morte dolente, ¶ e dal bel laccio il
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1545
da quel nodo allora, ¶ e piú quando le spoglie
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1545
de l'empie, ostili e scelerate ¶ menti che 'l
440
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ov'eri sí prezzato e 'n chiaro grido. ¶ 81. ¶ Elegesti
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1545
per non dare ¶ esiglio e morte a tanti che
442
1545
Leiva gran partiti fare, ¶ e fur le sue promesse
443
1545
mantenne sempre mai: ¶ povero e fido esser volesti, prima
444
1545
restar ricco senz'onor e stima. ¶ 82. ¶ Cosí, per non
445
1545
poter de l'armato e crudo Ispano: ¶ ond'abito
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1545
Ispano: ¶ ond'abito cangiasti, e fusti astretto ¶ lasciar il
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1545
l'opre cosí false e biece; ¶ ma cosí va
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1545
era qual devea cortese e fido, ¶ lá tu saressi
449
1545
s'acqueti il core, ¶ e par altrui che libero
450
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par altrui che libero e disciolto ¶ or tu ten
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1545
servitute ¶ abito aver cangiato e ancor costumi: ¶ dolci eran
452
1545
dolci eran le percosse e le ferute, ¶ dolce il
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1545
il cercar diverse terre e fiumi. ¶ Or tutto 'l
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1545
cure acute, ¶ ove forza è che spesso ti consumi
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1545
con le fatiche dure e strane, ¶ dolce era l
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1545
dietro a van desire, ¶ e cangiar spesso i suoi
457
1545
spesso i suoi costumi e voglia, ¶ e puoi, (mercé
458
1545
suoi costumi e voglia, ¶ e puoi, (mercé del pio
459
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andar errando in questa e 'n quella parte, ¶ provando
460
1545
amica, ¶ lunge da Febo e da le dotte carte
461
1545
vece de gli studi e de l'antica ¶ saggia
462
1545
la lega santa, ¶ ov'è d'Insubria la cittá
463
1545
cittá maggiore, ¶ stava accampato e v'era gente tanta
464
1545
il nemico trarne fòre, ¶ e quando poi Toscana tutta
465
1545
con sí gran furore, ¶ e Roma saccheggiata fue, allora
466
1545
l'ombra, ¶ che bianco e nero spiega per insegna
467
1545
nero spiega per insegna, ¶ e del suo nome sí
468
1545
fòr del petto sgombra, ¶ e d'esaltar la patria
469
1545
altre volte ha fatto, e farla grande, ¶ e via
470
1545
fatto, e farla grande, ¶ e via levarle chi 'l
471
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ch'egli ti prese ¶ e di fòr ne cacciò
472
1545
fòr ne cacciò Spagna e l'Adorno, ¶ che sol
473
1545
te levando ogni tumulto e scorno? ¶ A questo anco
474
1545
contempla mai la notte e 'l giorno ¶ che di
475
1545
seco di tua vita, ¶ e dopo molto in questa
476
1545
a te sí forte e tanto al ciel gradita
477
1545
tanto al ciel gradita: ¶ e fòr del petto subito
478
1545
del sentier errando vai, ¶ e talor torni pur al
479
1545
dái ¶ repulsa al genio e volgi a lui le
480
1545
Or perché muto stai, e sí mi miri ¶ come
481
1545
storti e mal sentieri: ¶ e ciò che giá per
482
1545
privo d'ogni pace? ¶ 63. ¶ E quante volte altrui tirar
483
1545
cercasti ¶ a lasciar questa e seguir l'altra strada
484
1545
u' con opre gientili e pensier casti ¶ convien ch
485
1545
tra gli amator sinceri e giusti. ¶ 65. ¶ Con sí soave
486
1545
posasti sovvra l'Arno e sovvra il Tebro, ¶ u
487
1545
anni fu sí chiaro e saggio, ¶ altier, prudente e
488
1545
e saggio, ¶ altier, prudente e senza alcun paraggio. ¶ 66. ¶ Dal
489
1545
andasti su 'l Vulturno e 'l chiaro ¶ Sebeto sí
490
1545
famoso in ogni luoco, ¶ e fusti per passar l
491
1545
ciel di porr'elesse. ¶ 67. ¶ E fu la nova cosí
492
1545
la nova cosí dura e amara, ¶ che 'l sonno
493
1545
l sonno ne perdesti e 'l cibo ancora, ¶ e
494
1545
e 'l cibo ancora, ¶ e sempre avendo in bocca
495
1545
da te si loda e onora, ¶ cadesti infermo in
496
1545
rara ¶ doglia di cor e febre ardente ogni ora
497
1545
tenendo sol la pelle e l'ossa. ¶ 68. ¶ Vi fur
498
1545
nome ancor splende lucido e sereno, ¶ del bel smeraldo
499
1545
del bel smeraldo prezïoso e caro ¶ la polve ber
500
1545
che d'Aragona ¶ nacque e fu moglie del gran