Luciano Zuccoli, Roberta, 1897

era semplice ma rassicurante; e aprendo l'uscio della

suoi nervi era assoluto e le avrebbe permesso di

temeva nulla di soprannaturale, e non ammetteva ciò che

scricchiolìo lento dei mobili, e il passo cauto, e

e il passo cauto, e il volo maligno di

Roberta balzò dal letto e corse alla camera della

dormente un raggio opaco e calmo; gli occhi chiusi

statuaria, le braccia nude e composte lungo i fianchi

sopra le acque inesplorabili e serene d'un gran

contemplarla, tra il rispetto e l'invidia; ma mentre

d'averla lasciata oscura, e si decise. ¶ - Emilia, - disse

sul braccio della sorella e pensando che se qualcuno

la camicia, quasi visibili; e le lenzuola abbassate scoprivano

di quegli òmeri giovanili e freschi; pensò che sua

il letto così, vestirsi, e comparire fra la gente

strano? ¶ - Quando mai? Non è possibile: tutti gli usci

indizio di fatti comuni e di persone vive. ¶ - Avrai

ella aveva già fatto e aveva dovuto respingere.... - Ho

Emilia non seppero dissimulare e percorsero tutto il corpo

paure infantili della ragazza. E, come a spegnere l

pure che non c'è nulla, nulla affatto a

nulla affatto a temere.... E poi, non abbiamo mai

aveva afferrato lo sguardo e l'aveva compreso con

a quanto può consolarli e a quanto può ferirli

il mio male, non è vero?... di diventar brutta

rifiuto: poi si vinse, e gettò da un lato

leggera coperta. ¶ Nella fretta e nel bisogno di buttarsi

sottil fragranza di mare e di sole; conservava fra

un emblema di salute e di vigor giovanile. Emilia

spiegazzò fra le mani e lo indossò con furia

Roberta, il singhiozzo prolungato e sommesso della ragazza la

guidò fino al letto, e trovatala nel buio, si

hai colta nel sonno e ti ho risposto bruscamente

un sacrificio inutilmente dannoso e forse inapprezzato. ¶ Roberta, aggomitolata

forse inapprezzato. ¶ Roberta, aggomitolata e lagrimosa, massa oscura nell

trascinò presso il capezzale, e vi si sedette, raccogliendosi

fissavano la giovanetta oscura e singhiozzante, o vagavano tra

Emilia riprese a parlare, e le parole fluivano nel

nel silenzio notturno, vibranti e squillanti sotto l'onda

più ragionevoli.... Non ti è mai venuto il dubbio

essere ingiusta, con me? E tuttavia lo sei, lo

fosse parso desiderio volgare; e mentre l'uomo intendeva

la morte era sopraggiunta, e ogni cosa erasi ridotta

d'una rarità avvicinata e scomparsa... ¶ Roberta non piangeva

tentava figurarsi il volto e l'atteggiamento d'Emilia

lo sguardo senza muoversi e scoperse infine una forma

le parole erano inutili e rimaneva il fatto, il

quella forma quasi chiara e diritta, indovinando l'ombra

tosto intorno a Cesare e ad Emilia. ¶ IV. ¶ Da

si fecero così duttili e balzani, ch'egli avrebbe

avuto l'espressione letteraria e la pazienza d'arrestare

gli divenne più elastica, e dovunque gli presentò visioni

gesti ricordati della donna e con la melodia della

che quadro, umile cornice. ¶ E visse tra una flora

grigi, ch'egli prediligeva? E i capelli bruni, e

E i capelli bruni, e la giovanezza, e il

bruni, e la giovanezza, e il corpo alto, sottile

che disarma una donna e la dà intera all

di perdersi in lunghe e successive preghiere. ¶ Perchè non

lei, poteva farsi amare e rapirla? ¶ Essa era tutti

avrebbe rinnegato ogni fede, e avrebbe avuto la sua

doveva dirle; farla sorridere e pensare, turbarla, agitare le

d'ogni altra sensazione; e il suo corpo si

possibile che le agili e bianche dita salissero al

dita salissero al corpetto e intonassero la sinfonia classica

bottoni che si slacciano? ¶ E tuttavia qualcuno l'aveva

da lui appena schiuso e intravisto.... Ma da tempo

donna era puro, immemore, e i frutti del suo

Cesare potè contemplarla perdutamente e vivificar le limpide acque

espressione di bamboccio anemico e imbronciato. Al momento di

di chiuder la finestra e d'accendere, i raggi

le lampade furono dimenticate, e il pranzo continuò tra

raggio, facendolo più molle e più serico. La luna

disperdendosi in forme rapide e balzane. ¶ Emilia si levò

gettavano il velo traslucido; e si rivolse a prendere

di tonde pesche mature e di grappoli d'uva

pulviscolare, una più tenue e morbida. Fu illuminata intera

lucido, di bianco latteo, e di bianco....; parve più

ascoltar qualche racconto strano e cadenzato, il quale, come

per quei due, Roberta e il dottore, che continuavano

quasi ella sorgesse formalmente e sostanzialmente nuova da un

mentre il dottor Noli e Roberta parevano due livide

l'immagine di Emilia, e le limpide acque della

svegliava di notte improvvisamente e si ascoltava respirare: il

di macchie sul petto e su le spalle non

non osavano prender figura e avvicinarsi. ¶ Roberta stava distesa

visioni pispigliavano nell'ombra, e se ne udiva il

litorale, per tre giorni e tre notti di sèguito

la porta per ripararsi, e negli intervalli, una flebile

dimenticava le proprie angosce e viveva con l'anima

che disperatamente si torcevano e ricadevano nell'aria. ¶ Quando

soprannaturale, accendeva il lume e si guardava in giro

meglio, scendeva dal letto e correva a scrutar dalla

merletti intorno alle maniche e al collo, col monogramma

ch'era quasi deformità, e fuori balzavano due spalle

la logica dei fenomeni e nessuna vittima umana rantolava

gran parte procedevano oltre, e non rimaneva nell'aria

d'un fischio stridente, e qualche latteo globo di

rinomanza de' suoi alberghi e la bellezza della sua

abituati a climi tepenti. ¶ E intensissima, febbrile, tumultuosa, era

per le grandi vie e per le viuzze stipate

porto, il mare ampio e multicolore. Non conoscevano persona

godevano di sentirsi forestiere, e di passare a fianco

mercato sempre in tumulto; e diversamente che a Milano

nomi delle ditte principali, e credevano sapere tutte le

volta qualche cosa imprevista, e osservavano l'ansia della

treno le sopraggiungeva, rapido e formidabile; e il cavallo

sopraggiungeva, rapido e formidabile; e il cavallo, fermo innanzi

coi profumi dei giardini, e tagliando il cielo puro

il sole era tramontato, e la carrozza saliva ancòra

ultima ascesa tra Nervi e Sant'Erasmo; i monelli

terriccio, ingombrava la strada, e nella penombra risonavano gli

i tintinnabuli dei muli e dei cavalli inarcati a

trovavan l'uscio spalancato e la cameriera impaziente. Sulla

le posate mandavano bagliori; e la serata cominciava, tutta

tratto la donna, alzandosi e incamminandosi. ¶ Essi ripresero la

gli occhi del Lascaris, e si trattenne a forza

per non sorridergli. ¶ "Com'è bella!" - ripensò questi, un

un pensiero, un'anima; e tuttavia dal cuore di

Perchè aveva potuto dimenticarla e parlarne tanto poco e

e parlarne tanto poco e non insistere sulla guarigione

voce tutta diversa: ¶ - Dunque, è ben certo, signor Lascaris

salva Roberta? Non v'è pericolo d'una ricaduta

Non legarti a lei; è condannata. Tu sei per

la vita, ed ella è per la morte. Tu

tutela della sua purezza, e Roberta ha i doveri

che il suo male e il pericolo del contagio

un lampo a rispondere, e già Emilia s'era

catastrofe sono tutte inutili, e più torturanti per l

l'incertezza del giorno e del modo. S'egli

donna quasi ad implorare, e stringendola nella sua, rispose

avvenire.... La signorina Roberta è guarita.... ¶ - Quanto le sono

quale Emilia era comparsa e s'era incontrata col

guardarono ambedue un istante, e trovarono bellissima la scorciatoia

scorciatoia stretta, impedita qua e là dagli arbusti scortesi

gravita d'un rancore; e l'iconografia servì a

tempi diversi da ambedue, e alle persone conosciute dall

persone conosciute dall'uno e dall'altra. ¶ Infine, l

dal prossimo breve distacco e dal problema d'occupare

d'azzurro, di verde e di casupole: sfida insostenibile

giovani la figura curva e malaticcia di Roberta; si

una folla di disgusti, e fra le mani teneva

fantastici. ¶ La fosforescenza, ch'è nel sorriso e intorno

ch'è nel sorriso e intorno al corpo degli

palude di verde sdrucciolo. ¶ E le idee scarne assolute

ineguale, a piccole salite e a piccole discese, tra

discese, tra il villaggio e Pieve di Sori, Emilia

un gaio abito lilla, e camminava con passo così

mare si stendeva ampio; e tra i due azzurri

azzurri cupi del cielo e delle acque, una vela

solennità d'indimenticabile concordia; e dagli umili ai più

un inno d'oblio e d'impassibilità quasi non

merletti: intorno alla testa e alle spalle, le sfolgorò

paragoni tra la campagna e la città, furono i

di riparo era finito, e sul pendio scendente alla

quali eran giunte strane e inaspettate a lui medesimo

inaspettate a lui medesimo; e allorchè Roberta s'era

soccorso opportuno di Cesare. ¶ E, - fra le grandi cose

una cosa semplice? Non è possibile? Mi dica.... ¶ Cesare

s'ingannino sull'importanza e sui progressi del morbo

Il bisogno di sperare è testardo nell'uomo; e

è testardo nell'uomo; e Cesare aveva udito parecchie

consanguinei negar l'evidenza, e gioire del miglioramento che

ventiquattr'ore la morte. ¶ - È possibile, senza dubbio, - egli

affermò, dopo essersi interrogato e risposto che non aveva

sincero. - La signorina Roberta è assai giovane, e, oltre

Roberta è assai giovane, e, oltre questo, ogni momento

di guarigione spontanea. ¶ - Non è vero? - esclamò Emilia, arrestandosi

arrestandosi un attimo. - Essa è uscita dal letto, passeggia

moribondi giacciono a letto e Roberta era in piedi

assurdo a sua volta e negar l'evidenza, come

domani..... ¶ - Non dubiti, - soggiunse, - è certo che altre crisi

casa delle due sorelle; e aveva creduto trovarne una

terribile giorno di paura e di sollecitudine. ¶ - Roberta è

e di sollecitudine. ¶ - Roberta è tutta la mia vita

vi fossero tra me e lei così stretti vincoli

in fila, romoreggiavano pesantemente, e nella discesa il freno

era nel passo libero e ritmico, nei movimenti di

stessa curva del braccio e della mano, con cui

di una donna orientale, e ancòra molte imagini di

stagione invernale.... Il paese è tanto tranquillo.... ¶ E s

paese è tanto tranquillo.... ¶ E s'interruppe, aspettando ch

No; riposo un poco, e poi ritorno. ¶ Emilia traversò

erba, verso il mare, e sedette. Cesare restò in

in piedi, contemplandola. ¶ "Com'è bella!" - pensò fanciullescamente. ¶ Per

anni di vita vera, e per dieci di professione

non il piacere comune, e s'era fatta l

una voluttà testè morta, e ne promettessero altre per

aveva appena assaggiato qua e là, gustosamente. ¶ Ma in

presentimento del destino. ¶ - Sì, è molto tranquillo il villaggio

il villaggio, - egli soggiunse, - e ci si diventa molto

mi occupo di nulla, e non trovo tempo di

soffocava una voce imperiosa e sconsigliata, avevano quella sola

reni una cosa viscida e molle, che si chiama

il suo male ritorna e bisogna ch'ella muoia

ripiano stavano la cameriera e un uomo, che Emilia

era, - disse la domestica. - È andato a Genova; mi

hanno indicato il signore; è medico anch'egli e

è medico anch'egli e si trova qui per

in paese qualche volta. ¶ - È dottore, lei? - gli domandò

qui in ozio, se è dottore?... Si tratta della

ombrello gocciolante alla domestica, e sorrise tranquillo. ¶ - Se si

chiuse stendevano nel salotto e che gl'impediva di

a lui rispondeva precisa e chiara, con una mal

l'aveva sempre temuta e vi si abbandonava con

leoni scatenati, l'acqua e l'onda l'attiravano

resti dei naviganti deformi e tentacolari per i filamenti

molti cadaveri d'uomini e di donne, ancòra paludati

Ma non godevano quiete e sentivano la vita mostruosa

le scandevano sulle reni e sugli òmeri, Emilia si

allo scoglio, lo risalì, e in un accappatoio bianco

violento bruciava lo scoglio e la spiaggia; la donna

i gomiti sulle ginocchia e la testa fra le

d'una testa maschile e la luce del suo

avvolti intorno alla testa e attorti presso le orecchie

entrava sola nel talamo e sola riposava. Le era

di svegliarsi nella notte e d'irritarsi per uno

braccia disperatamente nell'ombra, e di piegarsi ad arco

del sogno che sfiora e sfugge.... Ma giungeva l

l'alba a quietarla, e il torpore invece del

nello specchio al mattino, e vedeva sotto gli occhi

voluto un senso nuovo e tranquillo. ¶ I suoi pensieri

aspetta la donna, bella e giovane. Nessuno avrebbe potuto

conquistarla poichè era giovane e bella. Doveva vivere le

la sua alcova deserta, e anche sotto la selvaggia

potuto stendere le braccia e sentir fuggire nell'aria

istante prima così funeste e minacciose. ¶ Era la vita

la dimane era certa, e la dissoluzione aspettava ogni

rane, era un giorno e un'epopea di sensazioni

mare era un gruppo e una distesa d'edifici

il predominio degli ulivi. ¶ E tutti i giorni Emilia

ove l'attendevano Roberta e le piccole cose le

una poltrona a dondolo; e le due sorelle abbandonate

brevi intervalli sapienti; volavano e lampeggiavano ad intervalli, s

fin sopra la casa e ritornavano ai filari degli

ai filari degli alberelli e vibravano la luce mite

volo nelle mani bianche e sottili qualche lucciola sperduta

sottili qualche lucciola sperduta e la posava tra i

già posseduto in ispirito e conosceva l'arco mortifero

fiancheggiate la sua adolescenza, e a cui Emilia ricorreva

Roberta ansiosa. - Guarda se è finito.... Mi fa così

proiezioni oscure della nuvolaglia, e la collana d'uliveti

uliveti che ne discendeva e si propagava sul versante

preso il colore sinistro e scialbo dei giorni di

da lontano volevano riconoscerle e salutarle, aspettavano silenziose la

al riflesso dei lampi.... E a un tratto, per

spalancarono come porte gigantesche e mostrarono il fulmine ricurvo

ricurvo, dorato, arme classica e divina, che si sfoderò

a capriccio del vento, e l'uragano si stabilì

teneva le palpebre calate e sul volto le era

in grado senza ostacoli? - e il mutismo d'una

meccanica dei racconti uditi e delle memorie, dipingeva l

a grandi tratti prima, e poi ne' particolari più

ne' particolari più minuti e dolorosi: la donna si

si sentiva già piangere e mormorare le parole profonde

occhi fissi al letto, e lo vedeva vuoto. ¶ - Vuoi

prepararlo? - ella domandò, scuotendosi e avvicinandosi. ¶ Ma a quel

alzò faticosamente le palpebre e negò con la testa

la fronte, le tempia. ¶ - È fresca; non ha febbre

certezza ch'erano intorno. - È la febbre, da temersi

volta l'aveva, ed è stata così male. Oggi

Oggi non ha febbre; è fresca.... ¶ E se avesse

ha febbre; è fresca.... ¶ E se avesse obbedito all

anni. La mattinata semplice e monotona s'era dispersa

laconica, il gesto attivo e silenzioso dei momenti solenni

a' piedi del letto e la fissò a lungo

indifferenza serena di chi è già per altre vie

per altre vie lontane e mute. ¶ Poi, senza tosse

alle labbia la pezzuola, e l'arrossò ampiamente. ¶ - Dio

fatti coraggio, - susurrò Emilia. - È una crisi momentanea, lo

sai.... ¶ Il sangue sgorgava, e le due sorelle s

rigida nell'attesa fredda e spaventevole, ritrovata fra le

ghiaccio ti guarisce, non è vero? ¶ Ma non appena

al fianco fra breve. E per una satanica raffinatezza

rosei le corse incontro; e per malvagia associazione d

gli attriti dell'esistenza, e portava in sè le

per un desiderio fiacco e metodico: imperfetta opera di

incatenate da vincoli legali e fittizii, Roberta aveva già

resistito alle raffiche forti e alle acute brezze micidiali

fratelli erano stati travolti, e dopo lei, Emilia sola

il buon tipo originario; e dopo Emilia, i fratelli

d'un corpo vivido e fresco per un corpo

per un corpo fradicio e passo. ¶ "Tu ti leghi

a prolungare un'agonia e a trasmetterti i germi

natura ti sei salvata." ¶ E alla sentenza, che sembrava

la reazione generosa, esagerata; e per punirsene, Emilia avrebbe

intera l'esistenza propria, e contratto volonterosamente i germi

animale contro la sanità e la procacità inconscia di

calò il secondo colpo; e poichè gli anni - 1898! - volgevano

si diede alla politica, e stette dal 1898 al 1902 silenzioso

barche con altri pennoncelli; e l'autore di Roberta

infuriare; parlò di passione e di morte, d'odio

di morte, d'odio e d'amore; cantò la

ricchezza della natura invitta e crudele.... Poi tacque cinque

tra le fazioni politiche e cercando istintivamente l'impopolarità

fondare una scuola letteraria, e non la troverà mai

lampi infaticabili a levante e a ponente, come per

alternativa di colori liquefatti e largamente diffusi sopra una

deposto sùbito il cannocchiale, e volgendosi a Emilia con

il dramma doveva svolgersi, e l'aria pregna di

luci minacciose, le avvolse e le fece vibrare di

d'esprimere pensieri frivoli e pieni d'avvenire. Il

ricordo della malattia breve e furiosa, cui Roberta s

de' suoi diciannove anni. ¶ E l'Implacabile risorgeva; e

E l'Implacabile risorgeva; e quella spuma sanguigna voleva

voleva dire la Morte, e quei colpi di tosse

riprendevano, erano la Morte, e tutto; era la Morte

ignoravano gli episodii futuri e s'intuiva la fine

la voce tronca. - Non è nulla.... Sai che non

era caduta sul divano, e nell'ombra dell'angolo

aiuterò' io.... Fatti coraggio.... ¶ E mentre parlava riprendendo il

piangere fino al torpore e sentire il tempo uguale

passare su di lei e sopra le cose, doveva

un anno di matrimonio e con la prima malattia

sfuggire a sè medesima e all'azione, era divampato

le mani alla sorella e l'aiutò ad alzarsi

a terra, fu pronta, e si ricoverò tra le

dicendo febbrilmente: ¶ - Vedi, che è proprio il male? Vedi

punti rossi, qua diffusi e là raccolti in nucleo

gloria incomparabile del sesso e della giovanezza, era crivellato

crivellato dai nuclei rossastri e s'affondava, invece di

testa coi capelli biondi e disordinati; ma ancòra sotto

la pelle della fronte e sulle guance, comparivano le

bianchissimi, il profilo netto e puro, quasi ellenico. Il

forme non aveva linea e valore, se non corretto

mani scaltre delle cucitrici e lusingato dai colori festevoli

d'affitto variamente ricoperti e senza stile, parevano l

mogano lucidissimo era elegante e nuovo. Sui tavolini, sui

Roberta leggeva senza posa e senza scelta, fino ad

la fanciulla tipica, angariata e deliziata dai sogni un

una favola di principi e di re, si assegnava

parte nella favola, mutava e rimutava gli episodii, vivendo

giorni. ¶ Fuori, a levante e a ponente, i lampi

guardava Emilia negli occhi, e ricadeva sui guanciali. ¶ In

i benigni non esistevano, e che la lotta non

piccole ore del giorno. ¶ - È finito? - disse Roberta ansiosa

egli scrisse, tra il 1896 e il 1897, quel romanzo. Certo

per impeto di passione e per commozione d'animo

gioia della natura che è, per tutta quella plaga

quella plaga, così ricca e possente? Gli venne l

vita vissuta, più notevole e strana, perchè infinitamente malinconica

quella ridente cornice? ¶ Forse e per l'una e

e per l'una e per l'altra cagione

bellezza degli spettacoli naturali; e l'una e l

naturali; e l'una e l'altra gli consigliarono

fino alla violenza, bizzarra e impreveduta, carica d'imagini

impreveduta, carica d'imagini e di comparazioni originali. Poi

il libro alle stampe e non se ne curò

Treves, l'autore s'è accorto che veramente c

forma - l'ho detto - è libera, strana, senza freno

Sfogliamo insieme qualche pagina, e troviamo qualche esempio. L

senso ed ogni sentimento e di chiudere un pensiero

reni una cosa viscida e molle, che si chiama

folla di donne scarlatte". "E le idee dei tempi

appendeva corone di rimpianto e di rimorso". ¶ Curioso a

vado sfogliando quel romanzo e citando poche imagini tra

vocabolario nè la grammatica, e che voleva essere prima

prima di tutto sintetico e pronto, immediato e dritto

sintetico e pronto, immediato e dritto. Pare che Roberta

alla buona col lettore e mescolando la propria personalità

loro vita nel romanzo. E l'autore, qua e

E l'autore, qua e là, nelle sue pagine

pagine, riduce l'imagine e il pensiero, per brevità

anello", come direbbe Amleto; e ne esce una musica

brutta, ma che non è la fanfara festiva e

è la fanfara festiva e stridente a cui siamo

a cui siamo abituati. ¶ E così, per dare alcuni

avuto l'espressione letteraria e la pazienza d'arrestare

possibile che le agili e bianche dita salissero al

dita salissero al corpetto e intonassero la sinfonia classica

imagini così poco usate; e mentre stiamo per riporlo

dirlo: un libro simile, e in quei tempi, non

non poteva passare inosservato; e mentre l'autore di

guisa d'un precursore: e quale precursore fu mai

libro con una passione e un vigore che oggi

gonfiato (Risveglio Educativo, 12 giugno 1897) e pur non negando che

di Roberta era immorale: e "questo precursore del secolo

povertà di buon senso". ¶ E Luigi Pirandello, il quale

serie numerosa d'imitatori. E falciando largamente tra le

onde il romanzo traboccava, e citandole ad esempio da

ci furono; per avvivarli e tirarseli dietro, occorreva che

un altro poema balzano; e il futurismo sarebbe stato

futurismo, intendo, di sostanza e di pensiero, rosso d

pensiero, rosso d'imagini e protervo d'idee. Ma

gli orecchini di brillanti e i gioielli inibiti ancòra

allora in moda, vivificata e rosea per la piccola

volta a sua sorella, e, predestinata dalla malattia, qualche

era scoppiato il temporale, e voleva ottenere ch'egli

nudi fra due materassi.... ¶ - È un'idea, - aveva aggiunto

sua camera, mentre Lei è così al riparo; non

dal nascondiglio, tutta nuda, e venisse ad annunziarmi gravemente

camera una lunga risata, e Roberta concluse negligentemente: ¶ - Sì

Sì, sarebbe piacevole, Pipistrello!... ¶ E fu tutto. ¶ Il Lascaris

la coda dell'altro; e interrompeva le parole di

camuffate, ch'ella ricordava e ripeteva.... In tal modo

discorsi strani, scintillanti qua e là di qualche lampo

due si faceva serio e parlava di cose gravi

nascere della confidenza inaspettata, e non sapeva giudicarla, attonita

romantica; Emilia era distratta e nervosa. Seguitavano fin che

non li avesse ripresi, e l'uno non avesse

altre fanciulle, Roberta sapeva e indovinava con una perspicacia

esempio, d'essere vergine, e ignorava in che cosa

convincere. ¶ La fanciulla ascoltava e prendeva poi la parola

le smagava i sogni e le toglieva il concetto

uno scambio d'aiuti e una gara d'arrendevolezze

credere specialmente nel male e a diffidare del bene

ella avrebbe idealmente scelto; e come la fanciulla non

un po' d'impaccio, e finita la febbre dello

No, - disse. - Rifiuterei. Non è abbastanza idealista. ¶ L'osservazione

quanto si doveva cercare e portare nel matrimonio.... Ah

Ah, la bellezza eterna e l'eterna giovanezza rappresentavano

il volto degli uomini e delle donne, la maniera

di vestirsi, gli atteggiamenti e le espressioni.... ¶ - Hai visto

non in bei corpi; e non era questa l

avere un paludamento visibile.... E poi, con un'inflessione

all'altezza della donna e alla scienza della seduzione

vera tenerezza; la consigliava e la correggeva, quasi una

avevano scosso lui medesimo; e non si liberava dal

odio per quel fragile e infrangibile ostacolo alla sua

ostacolo alla sua passione; e tuttavia avrebbe voluto accendere

noi, che siamo sani e rappresentiamo l'esempio e

e rappresentiamo l'esempio e l'avvenire. Toglietevi dal

ipocrisia atavica. Siete liberi!" ¶ E pensava al terribile spettacolo

il dottore che compiange e passa: aveva rapito a

se non per distrarlo e sviarlo dalla sorella.... Lo

sue inclinazioni, per indole e per sapere era normale

sanità quanto la bellezza, e non poteva cader vittima

quando Emilia comparve taciturna e pallida, egli si sentì

poi finito col batterlo; e Cesare a piedi. ¶ La

guida, un ragazzotto esile e sciocco, li esilarò co

suoi spropositi di storia e di lingua. Dava a

credendola moglie del Lascaris, e di signorina a Emilia

non sangue ma lava, e dalla bocca le erano

asciutte quasi per magìa e odoranti un balsamo più

ricoperta di tappeti doviziosi e di femmine o seminude

cui capriccio doveva sacrificarsi; e sùbito le mani di

lampada notturna era spenta, e l'alba entrava dalle

sopra tavole di bronzo; e avrebbe potuto ripeterle in

un giorno di delirio; e le davano ancòra un

un brividìo di cupidigia e di spavento. ¶ Ora, con

dopo il sogno molle e focoso non aveva tardato

cercando una tranquilla pace; e sùbito avevan ripreso le

mistero dei gruppi figurati, e la donna aveva finito

di èdere, di gigli e di grifoni, che il

che amano l'amore e gli si dànno senza

partiva da tempi lontanissimi e procedeva attraverso tutte le

un non comune calore; e spesso i simboli mitologici

con quei visi eburnei, e quei capelli bruni e

e quei capelli bruni e fulvi uno stridulo contrasto

veduta, da cui sorgevano e la testa e il

sorgevano e la testa e il busto, sveltamente. ¶ Eran

con intorno al corpo e sulle reni avviticchiato un

un rilievo quasi tattile, e la bocca era tremenda

da cui suggeva sangue e midollo. Ancòra dritta e

e midollo. Ancòra dritta e prona innanzi, la donna

divincolarsi dall'amplesso viscido, e con le braccia stillanti

occhi schizzavano dalle orbite, e dietro la schiena la

dissimili, gli abbracci strani e contorti, i gruppi numerosi

aveva attanagliato la gola, e con gli occhi immobili

di prim'acchito semplice e casta; a ciascun foglio

nella realtà si escludono e nel sogno si sposano

concetto afrodisiaco. ¶ Corpi femminei e corpi maschili, antichi mostri

corpi maschili, antichi mostri e simboli nuovi foggiati dall

di secreti piaceri.... ¶ Inorridiva, e soffriva la tentazione di

che le sfilavano innanzi e le si accavallavano nella

spasimo nè di rivolta, e tuttavia aveva informi nel

nel cervello lo parole, e le si aprivano le

si aprivano le labbra e si movevano invano. ¶ La

passar due Centauri, maschio e femmina, rapidamente in una

finisce con un abbraccio, e qui non aveva speranza

l'intimità fra Cesare e Roberta, che il dottore

Roberta, che il dottore e la fanciulla non si

per Roberta era "pipistrello", e Roberta era "cavalletta" per

a descrivere una scena e ad esporre un lungo

scherzo entro i confini e non eccedere. ¶ Illuminata dal

bella: un viso bianco e giovanile, che già si

quasi intere la forma e l'attraenza.... Poi, la

era un'altra seduzione; e nel giuoco sfoggiava una

alcuni coloriti di preghiera e d'ironia, che vibravano

che vibravano a lungo e sembravano commuovere lei medesima

illudere la mia vita e di snebbiare una visione

non riposo; da giorni e da notti innumerevoli, un

vivano in pace solenne e la vita sia una

i suoi colori ingenui, e le notti saranno calme

una terra così felice, e dovunque ella sia, noi

anima nostra.... Non v'è un paese dove l

ai piedi di Roberta e piangere con lei, come

spingeva fino alla sorella, e se Roberta alzava gli

fiamme salirle alle guance e alla fronte.... Che pensava

vergine, monda nel corpo e candida nel pensiero.... Poteva

tue; la mia vita è più spaventevole della tua

sempre al tuo fianco, e mi sono ingannata, e

e mi sono ingannata, e ti ho ingannata, perchè

della nostra esistenza, quotidiana. E so che l'amore

che l'amore esiste, e verrà a cercarmi, e

e verrà a cercarmi, e dovrò rifiutare la felicità

si rinchiudeva in sè e si smarriva per le

abitudini s'era spezzata, e nulla le due donne

le minacce degli uragani; e lo spirito invisibile dentro

manca ancòra?..." - "Non v'è un paese dove l