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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Gian Giorgio Trissino, Sofonisba, 1524

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
1
1524
in che voi siete? ¶ E fra che gente? A
2
1524
avete qui maggior possanza; ¶ e quel, che ha più
3
1524
che ha avuto, veramente è degno ¶ d'esser amato
4
1524
giù, ponete l'ire; ¶ e sarete contenti stare a
5
1524
ciò che voi dite, è sì ben detto, ¶ che
6
1524
questo nuovo re troppo è superbo, ¶ e troppo vuole
7
1524
re troppo è superbo, ¶ e troppo vuole ogni cosa
8
1524
MASSINISSA ¶ Sarei ben vile, e veramente nulla, ¶ s'io
9
1524
tengo alcuna offesa. ¶ MASSINISSA ¶ E io similemente: ecco l
10
1524
voi siete; ch'egli è somma laude ¶ por l
11
1524
ne vado al campo, e vi ricordo ¶ di venirne
12
1524
abbia vedute ¶ le stalle, e che cavalli entro vi
13
1524
fa stare in lacrime e sospiri; ¶ or, poi ch
14
1524
condanna, ¶ so ch'egli è vano ogni mortal consiglio
15
1524
io te ne priego; e il cuor, quantunque mesto
16
1524
andaro i buoni ingegni e il volgo, ¶ con loro
17
1524
anch'io mi vòlgo; ¶ e priègoti, Signor, ch'abbi
18
1524
questa nostra infortunata gente; ¶ e poni entr'a la
19
1524
occhi, ¶ veggio annitrir cavalli, e muover arme; ¶ onde mi
20
1524
cuor farsi di ghiaccio; ¶ e temo sì, che il
21
1524
trabocchi ¶ ne la cittade, e contra noi non s
22
1524
Che faccio qui? Meglio è pur ch'io ne
23
1524
I ¶ SCIPIONE, CATONE, SIFACE, e CORO ¶ SCIPIONE ¶ Ecco i
24
1524
SCIPIONE ¶ Ecco i prigioni; e quel che in più
25
1524
onorato ¶ luogo vien prima, è il misero Siface, ¶ di
26
1524
mi giunge al cuore; ¶ e rimirando lui penso a
27
1524
altro però, che polve e ombra. ¶ O come il
28
1524
gloriosa altezza, ¶ quando Asdrubale e io ne le sue
29
1524
medesmo giorno! ¶ Ben quanto è più il favor de
30
1524
de la Fortuna, ¶ tant'e più da temer, che
31
1524
CATONE ¶ O Scipion, quest'è la gente presa; ¶ ordinate
32
1524
quai si faccia guardia; ¶ e solo il re se
33
1524
rimanga meco. ¶ CATONE ¶ Tant'è la turba de la
34
1524
senza guardare a sacramenti e leghe, ¶ ch'eran fatte
35
1524
fatte con noi primieramente? ¶ E oltre a ciò v
36
1524
la qual fui preso e arso. ¶ Sendo costei de
37
1524
ch'indi n'uscisse, ¶ e di costumi e di
38
1524
uscisse, ¶ e di costumi e di bellezze tali, ¶ che
39
1524
da voi mi smosse, ¶ e a la patria sua
40
1524
ha presa ¶ per moglie, e so ch'ei non
41
1524
ma per l'etate ¶ e per l'acceso amor
42
1524
vostro error mi dolse, e duole, ¶ così per voi
43
1524
il morir non gli è se non guadagno. ¶ Ma
44
1524
Levateli datorno le catene, ¶ e menatelo al nostro allogiamento
45
1524
felice in questa impresa, ¶ e in ogni altra; poiché
46
1524
sì ricco ¶ di tesoro, e di gente; or in
47
1524
truova esser prigion, mendico, e servo. ¶ SCIPIONE ¶ Catone, udiste
48
1524
che ha fatto ¶ Siface, e come il dir di
49
1524
Il fei con buona e ottima speranza. ¶ LELIO ¶ La
50
1524
che non si deve, ¶ è spesso la ruina de
51
1524
tal, che omai v'è noto ¶ che non è
52
1524
è noto ¶ che non è ben alcun sopra la
53
1524
util ci sia, quant'è il sapere; ¶ e che
54
1524
quant'è il sapere; ¶ e che non si dee
55
1524
per saggio, ¶ se non è saggio ancora a sé
56
1524
inganna spesso la prudenza), ¶ e vederete con che mal
57
1524
moglie Sofonisba, ¶ che v'è mortal nimica, e poscia
58
1524
v'è mortal nimica, e poscia è serva ¶ del
59
1524
mortal nimica, e poscia è serva ¶ del popolo di
60
1524
ha dato ¶ il regno, e vi può dar cosa
61
1524
può dar cosa maggiore. ¶ E questa voi sposaste in
62
1524
l'arme, ¶ senza aspettarci, e nel nimico albergo ¶ celebraste
63
1524
che lasciate lei; ch'è gran guadagno ¶ l'abandonare
64
1524
venir vecchio inanzi tempo; ¶ e se pur vi sia
65
1524
noia abandonarla, ¶ sopportatela alquanto, e muterassi; ¶ che in questa
66
1524
volta ¶ si face amaro, e poi ritorna dolce. ¶ CORO
67
1524
visso male; ¶ così non è da creder leggermente ¶ che
68
1524
a tutto il mondo è manifesto, ¶ come Asdrubale figlio
69
1524
moglie Sofonisba ¶ sua figlia; e fatto genero di lui
70
1524
molto ¶ questa mia donna, e disiava averla, ¶ si fe
71
1524
commosso ¶ gli feci guerra; e per aver costei, ¶ lasciaivi
72
1524
costei, ¶ lasciaivi il regno, e quasi ancor la vita
73
1524
ben con vostro aiuto, ¶ e di ciò ve ne
74
1524
ne son molto obligato, ¶ e sarò sempre mai, mentre
75
1524
grazia partorir dee grazia; ¶ e chi non si ricorda
76
1524
si ricorda il beneficio, ¶ è ben di spirto e
77
1524
è ben di spirto e di natura vile. ¶ Che
78
1524
mi cercai sempre ritorre? ¶ E s'io non ho
79
1524
prenderla servato ¶ il modo e il tempo, che devea
80
1524
io son, che non è ben negarmi ¶ la moglie
81
1524
concede un beneficio grande, ¶ e poi niega un minoro
82
1524
la primiera grazia offende e guasta. ¶ Sì che non
83
1524
d'una sì cara e valorosa donna. ¶ LELIO ¶ Quand
84
1524
accorge del commesso errore, ¶ e seco stesso del fallir
85
1524
pente, ¶ questi merta perdono, e di costui ¶ si può
86
1524
suo scusa o difende, ¶ è da pensar che mai
87
1524
voi parole; ¶ che non è saggio il medico, che
88
1524
tolta ¶ costei, che m'è, più che la luce
89
1524
IV ¶ CATONE, LELIO, MASSINISSA e CORO ¶ CATONE ¶ Guardate a
90
1524
a dietro ben tutti e prigioni, ¶ ch'io vedo
91
1524
l'arroganza ¶ di Massinissa, e ciò che ci minaccia
92
1524
questa vostra impetuosa lite, ¶ e non giunger più legne
93
1524
la nimicizia degli amici ¶ è grave, e quasi mai
94
1524
degli amici ¶ è grave, e quasi mai non si
95
1524
fuor di voi medesmi; ¶ e parmi che cerchiate dar
96
1524
dolore ¶ ai vostri amici, e ai nimici riso. ¶ Ove
97
1524
dal re prese licenza, ¶ e se n'andò di
98
1524
pensato prenderla per moglie, ¶ e far le nozze in
99
1524
preso suo primo consorte, ¶ e gir volando a le
100
1524
necessità de la Fortuna. ¶ E poi con più ragione
101
1524
Oltre di ciò, pensando e ripensando, ¶ non trovava altra
102
1524
che sì fatta dimanda è da seguire ¶ con l
103
1524
con l'opra ferma, e non con le parole
104
1524
andò sopra la sala, ¶ e poco stando venne la
105
1524
di queste repentine nozze; ¶ e secondo la mente di
106
1524
ciascuno, ¶ chi le lodava, e chi le dava biasmo
107
1524
gran fatica ¶ fece silenzio, e gridò ben tre volte
108
1524
sacerdote ¶ si fece avanti, e disse este parole: ¶ "O
109
1524
parole: ¶ "O sommo Giove, e tu del ciel regina
110
1524
favore ¶ a queste belle e onorate nozze; ¶ e concedete
111
1524
belle e onorate nozze; ¶ e concedete ad ambi lor
112
1524
per marito, ¶ Massinissa ch'è qui, re de' Massuli
113
1524
per leggittima sposa. Ed e' rispose ¶ ch'era contento
114
1524
contento, con allegra fronte. ¶ E fattosi a la donna
115
1524
fretta si farà dipoi; ¶ e Sofonisba onorerà Giunone ¶ con
116
1524
Giunone ¶ con proprii doni, e Massinissa Giove". ¶ Poi, come
117
1524
sala ribombar di suoni, ¶ e di soavi canti, ond
118
1524
canti, ond'io partimmi, ¶ e venni fuori a voi
119
1524
parea tanto prudente, ¶ or è caduto in periglioso errore
120
1524
sua ventura. ¶ Ben non è da tenere alcun per
121
1524
animi leggieri ¶ di pensare e di far cose non
122
1524
Scena III ¶ LELIO, MASSINISSA e CORO ¶ MASSINISSA ¶ Apparecchiate voi
123
1524
di voi; ditemi adunque, ¶ è giunto Scipion con la
124
1524
de' suoi ne venne, ¶ e disse come egli è
125
1524
e disse come egli è fuor de la porta
126
1524
de la porta, ¶ ch'è di riscontro; ond'io
127
1524
per mandarli pria ¶ Siface, e gli altri ancor che
128
1524
MASSINISSA ¶ Sarà ben fatto; e non gli date indugio
129
1524
Catone ¶ camerlingo del campo, e halli seco. ¶ Di' ch
130
1524
aspetti alquanto, acciò ch'e' meni ¶ con questi insieme
131
1524
loro? ¶ MASSINISSA ¶ Perch'ella è donna; e non è
132
1524
Perch'ella è donna; e non è cosa onesta
133
1524
è donna; e non è cosa onesta ¶ che vada
134
1524
mandar la donna ¶ non è se non soverchio; e
135
1524
è se non soverchio; e l'uom ch'è
136
1524
e l'uom ch'è saggio, ¶ non deve operar
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1524
infin a Dio non è l'ingiuria grata. ¶ LELIO
138
1524
alcun, però ch'ella è mia moglie. ¶ LELIO ¶ Com
139
1524
Com'esser può, ch'è moglie di Siface? ¶ MASSINISSA
140
1524
sol basta ch'ella ¶ è di presente moglie di
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1524
regno, con la donna, e coi tesori. ¶ MASSINISSA ¶ Non
142
1524
coi tesori. ¶ MASSINISSA ¶ Non è più di Siface, anzi
143
1524
di Siface, anzi ella è mia; ¶ ch'io l
144
1524
Voi l'avete sposata? e in che luogo? ¶ MASSINISSA
145
1524
primavera, ¶ mena la state, e poi l'autunno e
146
1524
e poi l'autunno e il verno, ¶ onde la
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1524
verno, ¶ onde la terra e il mare ¶ s'empie
148
1524
empie di cose preziose e rare; ¶ menaci un giorno
149
1524
ne l'altro varco, ¶ e già comincio a trappassarvi
150
1524
quanti torti, ¶ quante ferite e morti ¶ si son vedute
151
1524
I più leggiadri giovani e i più forti ¶ quasi
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1524
figlio, chi il fratello, e chi 'l marito; ¶ chi
153
1524
braccio ¶ tor la figliuola, e farne le sue voglie
154
1524
mi doglio, ¶ dical Muluca e Tusca, ¶ che vider l
155
1524
di sangue tinte. ¶ Non è deserto scoglio, ¶ né valle
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1524
di sangue i rami e il dorso; ¶ e per
157
1524
rami e il dorso; ¶ e per udir sospiri, ¶ e
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1524
e per udir sospiri, ¶ e lacrime, e martiri, ¶ di
159
1524
udir sospiri, ¶ e lacrime, e martiri, ¶ di chi fornìa
160
1524
loro ¶ preda di cane e pasto d'avoltoro. ¶ E
161
1524
e pasto d'avoltoro. ¶ E or quando credea ¶ dover
162
1524
Il re nel campo è preso. ¶ e la cittate
163
1524
nel campo è preso. ¶ e la cittate è piena
164
1524
preso. ¶ e la cittate è piena di nimici: ¶ null
165
1524
par volto ¶ al bene, e a l'aver d
166
1524
avanza ¶ di grazia, gentilezza e di bontate. ¶ O cara
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1524
che or ci prieme. ¶ E perché ha sempre avuto
168
1524
II ¶ Scena I ¶ LELIO e CORO ¶ LELIO ¶ Ad ogni
169
1524
intorno, ¶ mirando la grandezza e la possanza ¶ de la
170
1524
terra, ove son ora; ¶ e quasi, a dire il
171
1524
Cirta; ¶ la cui novella e sùbita presura ¶ ci fa
172
1524
al palazzo andò non è gran tempo ¶ con molta
173
1524
LELIO ¶ Lelio mi chiamo, e la mia patria è
174
1524
e la mia patria è Roma; ¶ e dopo Scipion
175
1524
mia patria è Roma; ¶ e dopo Scipion, ch'è
176
1524
e dopo Scipion, ch'è capitano, ¶ tengo nel campo
177
1524
CORO ¶ Or mi ricordo, e so, chi voi vi
178
1524
il glorioso nome vostro ¶ è noto omai dal Nilo
179
1524
scusar, che non v'è fallo; ¶ anzi gran gentilezza
180
1524
fanno. ¶ Scena II ¶ LELIO e MESSO ¶ MESSO ¶ A tempo
181
1524
la novella sposa ¶ gioioso e lieto fra piaceri e
182
1524
e lieto fra piaceri e canti. ¶ LELIO ¶ Che nuova
183
1524
LELIO ¶ Che nuova sposa è questa, che tu parli
184
1524
LELIO ¶ Come di Massinissa, e chi è costei? ¶ MESSO
185
1524
di Massinissa, e chi è costei? ¶ MESSO ¶ Sofonisba d
186
1524
Ne la piazza, ch'è qui 'nanzi al palazzo
187
1524
nanzi al palazzo. ¶ LELIO ¶ E che le disse nel
188
1524
soavi prieghi. ¶ LELIO ¶ Ed e' che disse la seconda
189
1524
questa promessa? ¶ MESSO ¶ Amore e le dolcissime parole. ¶ LELIO
190
1524
l'arme? ¶ MESSO ¶ Non è pensier, che il suo
191
1524
compagnarli in casa. ¶ LELIO ¶ E ivi la sposò secretamente
192
1524
matrimonio tutto. ¶ MESSO ¶ Dirollo, e so, per questo a
193
1524
donna oltra la sorte. ¶ E non dite, signor, che
194
1524
tant'anni, ¶ omai ci è noto quanto son crudeli
195
1524
noto quanto son crudeli; ¶ e quanto aspro per loro
196
1524
loro odio si porta, ¶ e al nostro paese, e
197
1524
e al nostro paese, e al nostro sangue: ¶ anzi
198
1524
alcun dubbio aspetto ¶ vergogna e strazio: intolerabil danno; ¶ cosa
199
1524
intolerabil danno; ¶ cosa ch'è da fuggir più che
200
1524
ch'io vi priego, e supplico, signore, ¶ che vi
201
1524
mano ¶ piena di fede e di valor, ch'io
202
1524
rifugio a me non è rimaso ¶ che voi, dolce
203
1524
de la mia salute. ¶ E se ciascuna via pur
204
1524
vi dimando; ¶ la qual è in vostra libertà di
205
1524
signor, non la negate; ¶ e a sì glorioso e
206
1524
e a sì glorioso e bel principio, ¶ che fatto
207
1524
son mosse dal cuore e dolcemente ¶ escon di bocca
208
1524
bella donna. ¶ MASSINISSA ¶ Talora è buono aver molti rispetti
209
1524
buono aver molti rispetti, ¶ e talor si richiede essere
210
1524
de l'altrui male ¶ e volentieri aiuto ogniun ch
211
1524
volentieri aiuto ogniun ch'è oppresso, ¶ perché null'altra
212
1524
risposta ¶ a' vostri ardenti e graziosi prieghi ¶ (a cui
213
1524
che m'avete chiesto. ¶ E se si troverà qualcun
214
1524
ch'io son offeso, ¶ e ben dovessi abandonarvi il
215
1524
dovessi abandonarvi il regno. ¶ E per maggior chiarezza la
216
1524
or per questa giuro, ¶ e per quel Dio, che
217
1524
fia quel che prometto; ¶ e non andrete in forza
218
1524
pio, ¶ degno di laude, e di memoria eterna. ¶ SOFONISBA
219
1524
veramente degna ¶ del nome e dell'altezza, in che
220
1524
Però s'io temo, e sto col cuor sospesa
221
1524
questo, quanto si conviene, ¶ e non dir poche, né
222
1524
puote a sì degno e glorioso fatto. ¶ Pur molte
223
1524
periglio, ¶ lascerò di lodarvi, e perché ancora ¶ scema ogni
224
1524
bocca d'una donna. ¶ E solo vi dirò che
225
1524
che tanta grazia ¶ non è mai per uscirmi de
226
1524
da voi sola conosco, ¶ e pronta son per voi
227
1524
su dal cielo ¶ risguarda e cura l'opere mortali
228
1524
deve far, perch'egli è bene; ¶ il quale è
229
1524
è bene; ¶ il quale è il fin di tutte
230
1524
umane. ¶ SOFONISBA ¶ Il premio è pur quel che la
231
1524
gente, a cui non è ancor nota ¶ quanta dolcezza
232
1524
fatto ¶ grazia di dire e poter forse fare ¶ cosa
233
1524
tanto a voi diletta e piace. ¶ SOFONISBA ¶ Or così
234
1524
Non dubitate, ch'egli è mio costume ¶ d'attender
235
1524
quel ch'io prometto, ¶ e ho in odio colui
236
1524
cuore ¶ tien una cosa, e ne la lingua un
237
1524
altra. ¶ SOFONISBA ¶ Andiamo adunque, e s'a le buone
238
1524
le buone imprese ¶ non è sempre contraria la fortuna
239
1524
s'adorna il cielo e si ristora il mondo
240
1524
dì dopo la sera, ¶ e dopo primavera, ¶ mena la
241
1524
MESSO ¶ Fuggite, o triste e sconsolate donne; ¶ fuggite in
242
1524
MESSO ¶ Può dirsi accordo, e no. ¶ SOFONISBA ¶ Parla più
243
1524
nessun patto ¶ voleano darla, e ch'era ognun disposto
244
1524
d'ardere il contado ¶ e por l'assedio intorno
245
1524
capitan si fece avanti, ¶ e chiamò i primi de
246
1524
primi de la terra, e disse: ¶ "Qual speme o
247
1524
la ruina? ¶ Il campo è rotto, e il re
248
1524
Il campo è rotto, e il re vostro è
249
1524
e il re vostro è preso, ¶ e fia qui
250
1524
re vostro è preso, ¶ e fia qui tosto coi
251
1524
tosto coi legami intorno; ¶ e voi volete mantener la
252
1524
gente che non v'è? Sappiate come ¶ Massinissa son
253
1524
duol mandarlo a fiamma e ferro. ¶ Ma Dio m
254
1524
ferro. ¶ Ma Dio m'è testimon, che tutto il
255
1524
sol per vostra colpa". ¶ E detto questo, al fin
256
1524
cui vista lacrimò ciascuno; ¶ e poi subitamente aperte foro
257
1524
aperte foro ¶ le porte, e date in man di
258
1524
duro caso; ahi come è poco accorto ¶ chi ne
259
1524
tenersi almeno un giorno, ¶ e far più certi e
260
1524
e far più certi e più sicuri patti; ¶ ch
261
1524
né so che farmi; e sto come colomba, ¶ che
262
1524
ben che il cielo e la fortuna ¶ e le
263
1524
cielo e la fortuna ¶ e le vostre virtù v
264
1524
s'a prigion, ch'è posto in forza altrui
265
1524
forza altrui, ¶ lice parlare, e supplicare al nuovo ¶ signor
266
1524
de la sua vita e de la morte; ¶ i
267
1524
grazia sola, ¶ la qual è, che vi piaccia per
268
1524
ir ne le mani ¶ e ne la servitù d
269
1524
voi solo al mondo; e io di ciò vi
270
1524
priego, ¶ per la regale e gloriosa altezza, ¶ ne la
271
1524
avanti anco noi fummo; ¶ e per i dèi di
272
1524
debbia fare, ¶ sendo cartaginese e sendo figlia ¶ d'Asdrubale
273
1524
sendo figlia ¶ d'Asdrubale, e s'io debbio con
274
1524
stato, ove son ora; ¶ e la felice mia passata
275
1524
donna ¶ questa onesta dimanda e giusti prieghi. ¶ MASSINISSA ¶ Regina
276
1524
vo' dir gli oltraggi e l'onte, ¶ che Siface
277
1524
Siface mi fe' molti e molt'anni, ¶ per non
278
1524
furo; il mio costume ¶ è di perseguitar i miei
279
1524
io gli ho vinti, e poi scordar le offese
280
1524
agli occhi ¶ sempre tenere, e vendicarle tutte, ¶ io non
281
1524
vile, ¶ che offender donne e oltraggiar coloro, ¶ che sono
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etate, ¶ gli alti costumi e le bellezze rare, ¶ le
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rare, ¶ le soavi parole e i dolci prieghi ¶ farìan
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al cuor molta speranza. ¶ E però quinci prendo tale
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1524
aiuto a l'infelice, ¶ e di far questo seco
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aver di me pietate: ¶ e a l'alta speranza
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1524
vada ne le mani ¶ e ne la servitù d
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1524
far, volendol fare. ¶ Qual è colui, ch'ardisca contradirvi
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1524
pene ¶ trae mescolando insieme, e a noi le porge
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1524
a le degne imprese, e ben sperare, ¶ e da
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imprese, e ben sperare, ¶ e da poi sopportare ¶ con
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dolor troppo mi sforza; ¶ e il senso, ch'è
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1524
e il senso, ch'è rubello ¶ de le più
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1524
de le più salde e ottime ragioni, ¶ subitamente il
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fugge. ¶ ERMINIA ¶ Andiamo adunque e rivoltiam la mente ¶ a
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1524
cura, ¶ che ci conservi, e questo mal presente ¶ fra
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la nimica gente ¶ sparga, e discioglia noi da tal
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rapporte ¶ come la terra è tutta in gran terrore
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1524
tempo inteso. ¶ O meglio è non aver tanto rispetto
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1524
anzi il consiglio intrica ¶ e benché allor non sturbi
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1524
che 'l soccorso impedisce e 'l mal nutrica: ¶ sì
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grazia divina, ¶ quanta modestia è in lei, quanta bellezza
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in lei, quanta bellezza! ¶ E ora, lassa! al dominare
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può trarre il fiato, e ciò per lunga via
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or esce di casa, ¶ e non è ben ancor
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1524
di casa, ¶ e non è ben ancor fuor de
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1524
vien tu sì affannato e stanco? ¶ FAMIGLIO ¶ Vengo dal
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perché deve saper distinte e chiare ¶ quelle cose, che
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SOFONISBA ¶ O duro esordio! è vivo il mio consorte
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consorte? ¶ FAMIGLIO ¶ Morto non è, né vo' chiamarlo vivo
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1524
vivo. ¶ SOFONISBA ¶ Che cosa, è ferit'egli, o rotto
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campo? ¶ FAMIGLIO ¶ Il campo è rotto, ed ei non
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rotto, ed ei non è ferito, ¶ ma preso è
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è ferito, ¶ ma preso è ne le man de
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che gran ruina; ¶ quest'è quel dì, quel dì
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sostener la forza loro; ¶ e già rotti sarìan, s
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mai ¶ con la vergogna, e con il suo periglio
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rivoltar le genti sue. ¶ E mentre ch'era intento
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verso la terra ¶ fuggimmo, e pria non fummo in
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dentro) ¶ chiuder la porta, e far alzare i ponti
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intorno de la terra; ¶ e per questa cagion son
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1524
fin di quest'impero, ¶ e la stirpe regal de
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1524
Qual spirto al mondo è di pietà sì nudo
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ogni allegrezza mia s'è volta in doglia. ¶ Turbato
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1524
volta in doglia. ¶ Turbato è il mare, e mosso
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Turbato è il mare, e mosso un vento rio
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v'annoia più, meglio è lasciarlo. ¶ SOFONISBA ¶ O padre
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lasci la regale stanza, ¶ e lo nativo mio dolce
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nativo mio dolce terreno; ¶ e ch'io trappasse il
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1524
io trappasse il mare, ¶ e mi convenga stare ¶ in
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1524
freno ¶ di gente aspra e proterva, ¶ nimica natural del
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1524
de' Romani. ¶ CORO ¶ Buon è, buon è fuggir sì
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1524
CORO ¶ Buon è, buon è fuggir sì crude mani
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la morte; ¶ ch'ella è l'estremo mal di
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SOFONISBA ¶ La vita nostra è come un bel tesoro
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1524
imprese; ¶ perché una bella e gloriosa morte ¶ illustra tutta
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1524
mio pensiero? ¶ Che giorno e notte sempre mi molesta
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1524
notte sempre mi molesta. ¶ E come posso disfogare alquanto
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1524
che siam nutrite insieme; ¶ e so che 'l grande
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1524
vo' ragionar più lungamente, ¶ e cominciar da largo le
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1524
vicino al mare, ¶ fermossi, e fabricovvi una cittate, ¶ la
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1524
visse continuamente in libertade; ¶ e di tal pondo fu
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1524
Troia in queste parti, ¶ e ingannando la infelice Dido
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1524
la infelice Dido, ¶ partissi, e fu cagion de la
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1524
Questa guerra durò molti e molt'anni; ¶ pur dopo
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1524
alpe ¶ giunse in Italia, e con favor del cielo
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1524
sul Ticin, Trebbia, Trasimeno e a Canne ¶ gli ruppe
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1524
a Canne ¶ gli ruppe, e uccise un'infinita gente
349
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uccise un'infinita gente; ¶ e sedici anni or son
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1524
per forza indi partirsi; ¶ e con sette galee passando
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1524
in lega coi Romani; ¶ e tanto seppe far, che
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1524
a' nostri assai dispiacque, ¶ e per guastarla e rivocar
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1524
dispiacque, ¶ e per guastarla e rivocar costui ¶ ne la
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1524
contra del quale Asdrubale e Siface ¶ con valorosa gente
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1524
valorosa gente insieme andaro; ¶ e nel campo una notte
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1524
notte acceso il fuoco, ¶ e assaliti dai nimici armati
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nimici armati, ¶ arsi, rotti, e sconfitti alfin fuggiro. ¶ Quinci
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1524
l desir di vittoria e la paura ¶ di servitù
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volta insieme ¶ posero gente, e ritornaro al campo, ¶ e
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1524
e ritornaro al campo, ¶ e combattero ancor poco felici
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1524
forza, ¶ là se n'è gito, e da colui
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1524
se n'è gito, e da colui, che venne
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1524
se vecchi soldati, integri e freschi ¶ non vi poter
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1524
faranno ¶ questi novelli, affaticati e rotti? ¶ Appresso, un duro
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1524
oscura, ¶ circondata da cani e da pastori, ¶ che avean
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pastori, ¶ che avean preso e legato il mio consorte
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aperse ambe le braccia, ¶ e mi raccolse; ma d
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mostrommi una spelonca aperta, ¶ e disse: "Poi che te
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1524
che non potran pigliarti". ¶ E io v'entrai; così
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mi dimostra chiaro ¶ quant'è grave il dolor, che
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alta ruina ¶ v'imaginate, e senz'alcun riparo. ¶ Non
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luce, ¶ con la notte e col sonno a noi
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a noi si riede; ¶ e con varie apparenze alor
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1524
O che felice stato ¶ è il tuo! che quello
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1524
quieto senz'alcuna altezza; ¶ e meno assai beato ¶ è
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e meno assai beato ¶ è l'esser di color
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grandezza. ¶ ERMINIA ¶ La gloria, e l'altro ben, che
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Sì, ma tal gloria è debile, e fallace. ¶ Il
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tal gloria è debile, e fallace. ¶ Il dominar ti
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piace ¶ mentre l'aspetti; e par cosa gradita; ¶ ma
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1524
le genti, ¶ veneni, tradimenti; ¶ e se tu fuggi l
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un pien di male e l'altro è pien
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male e l'altro è pien di bene, ¶ e
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1524
è pien di bene, ¶ e d'indi or gioia
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1524
stato ne la terra, e ho parlato ¶ con Massinissa
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1524
dà più dolor, ch'è più salubre. ¶ CATONE ¶ Ecco
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salubre. ¶ CATONE ¶ Ecco ch'e' vien; parlatene con lui
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Scena II ¶ SCIPIONE, MASSINISSA e CORO ¶ SCIPIONE ¶ Ben venga
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Massinissa, il cui valore ¶ è degno veramente d'ogni
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con la vostra persona, e col consiglio, ¶ ch'a
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per averne obligo eterno: ¶ e oltre a questo, la
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1524
fei con molta fede, ¶ e senz'altra speranza di
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io mi possa avere, ¶ è ben servir quest'onorata
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CORO ¶ Io mi dilungo, e quivi in questo canto
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1524
in Africa voi stesso, ¶ e le vostre speranze in
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onoro, ¶ quanto la temperanzia e 'l contenermi ¶ d'ogni
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che i nimici armati; ¶ e chi con temperanzia le
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1524
con temperanzia le raffrena, ¶ e doma, si può dir
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1524
me per voi s'è fatto ¶ con valore e
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1524
è fatto ¶ con valore e con senno, volentieri ¶ l
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1524
volentieri ¶ l'ho detto, e volentier me lo ricordo
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dico sol, che Sofonisba ¶ è preda de' Romani, e
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1524
è preda de' Romani, e non potete ¶ aver di
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1524
la mandiamo a Roma. ¶ E voi, s'avete a
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1524
il vostro cupido disìo; ¶ e abbiate rispetto a non
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1524
con questo vizio solo; ¶ e non vogliate intenebrar la
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1524
Sofonisba; ¶ ma pietà forse, e il non pensar d
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1524
me ne fu levata, e a lui concessa. ¶ Ond
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1524
gli ho fatto guerra; ¶ e con voi mi congiunsi
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ch'io son stato, ¶ e come presi Annone, e
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1524
e come presi Annone, e romper feci ¶ i cavai
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1524
Agatocle re di Siracusa. ¶ E poscia, quando Asdrubale rompeste
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1524
ch'io vi dissi e lor consigli, ¶ e sol
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1524
dissi e lor consigli, ¶ e sol m'opposi al
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1524
volse a l'arme, ¶ e passò il mar con
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1524
contra de l'Asia, e stette ben diece anni
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1524
anni ¶ intorno a Troia, e poi la prese, e
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1524
e poi la prese, e arse, ¶ per far aver
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1524
ne fuggìo con Alessandro, ¶ e stata era con lui
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1524
lui vent'anni interi. ¶ E voi non mi volete
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questa, ¶ che ancor non è il terz'anno, che
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1524
la tolse per forza e per inganni, ¶ né con
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1524
con tanta fatica s'è ritolta? ¶ Deh non negate
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me sì caro dono; ¶ e non vogliate poi, che
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1524
si fosse il torto, ¶ e udisse il parlar che
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1524
l'avessi. ¶ Ma non è giusto quel che parla
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1524
vi resero la madre. ¶ E come prima il regno
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1524
moglie; ¶ perché una sola e semplice promessa ¶ non face
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1524
vi accadeva risposarla ancora? ¶ E sì subitamente far le
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ne la nimica terra, e in mezzo l'arme
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1524
di Siface; ¶ il quale è stato con gli auspici
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1524
con gli auspici nostri ¶ e vinto e preso; onde
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1524
auspici nostri ¶ e vinto e preso; onde la sua
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1524
le cittati, le castella, ¶ e finalmente ciò ch'ei
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1524
ciò ch'ei possedeva, ¶ è preda sol del popolo
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1524
sol del popolo romano; ¶ e esso e la regina
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1524
popolo romano; ¶ e esso e la regina (ancora ch
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1524
padre capitanio dei nimici) ¶ è di necessità mandare a
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1524
sentenzia ¶ del popolo romano e del Senato; ¶ imperò che
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1524
si dice averli tolto ¶ e alienato un re, che
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1524
che gli era amico; ¶ e poscia averlo indotto a
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1524
che scriveremo ¶ a Roma, e pregheremo che il Senato
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1524
troppo obligai senza pensarvi; ¶ e promessi a costei di
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1524
viva. ¶ SCIPIONE ¶ Questa risposta è veramente degna ¶ di Massinissa
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1524
donna. ¶ MASSINISSA ¶ Anderò dentro, e penserò d'un modo
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1524
servi il voler vostro e la mia fede. ¶ CORO
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alti pensieri ¶ sovente alberghi, e reggi quella parte, ¶ da
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1524
fronte, o pel canuto e bianco; ¶ poi sì dolci
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1524
valore al tuo contrasto è manco; ¶ né solamente agli
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1524
su nel ciel trappassi, ¶ e l'arroganza abbassi ¶ de
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1524
con i dorati strali; ¶ e piante, e animali, ¶ e
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1524
dorati strali; ¶ e piante, e animali, ¶ e ciò che
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1524
e piante, e animali, ¶ e ciò che vive, cede
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1524
La tua più vaga, e più soave stanza ¶ è
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1524
e più soave stanza ¶ è ne' begli occhi de
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1524
le tue facelle ¶ accendi, e d'indi la tua
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1524
indi la tua fiamma è sorta. ¶ E come i
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1524
tua fiamma è sorta. ¶ E come i naviganti per
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1524
baldanza, ¶ che là, ov'è lor speranza, ¶ potranno andar
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gente presa si conforta, ¶ e spera ogni suo ben
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1524
consumi, ¶ se poi gli è tolto quel che la
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1524
onde il mal segue e 'l ben paventa, e
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1524
e 'l ben paventa, e fugge. ¶ Io, che mi
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1524
dolore, ¶ udendo tanti gemiti e sospiri, ¶ che affettuosamente manda
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1524
donna mia, se questo è vero; ¶ so che più
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1524
Amor, che hai prese e arse ¶ quell'anime gentil
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1524
IV ¶ Scena I ¶ FAMIGLIO e CORO ¶ FAMIGLIO ¶ Donne dolenti
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1524
CORO ¶ FAMIGLIO ¶ Donne dolenti, e lacrimose in vista, ¶ non
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1524
la regina già s'è rivestita ¶ tutta di bianchi
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1524
tutta di bianchi panni, ¶ e s'apparecchia di voler
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1524
non mi sia tolta, ¶ e vada serva in terra
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1524
serva in terra peregrina; ¶ e se ben la sentenzia
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1524
ben la sentenzia m'è nascosa, ¶ pur vedo un
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1524
atto; ¶ che quel, ch'è già ne l'amorosa
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1524
l'aggrave ¶ dolore aspro e molesto. ¶ FAMIGLIO ¶ Dunque le
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1524
s'inferma? ¶ Gran cosa è, ch'una moglie ¶ sì
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forza, arroge il danno; ¶ e colui, ch'è suggetto
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1524
danno; ¶ e colui, ch'è suggetto, ¶ mal può il
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1524
ne le serrate ¶ tende, e ne mandi fuor voci
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1524
fuore ¶ serva, che piange e si distrugge il cuore
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cuore. ¶ Scena II ¶ SERVA e CORO ¶ SERVA ¶ Ohimé meschina
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1524
priego), dimmi questa cosa, ¶ e non t'incresca di
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1524
di nuovo d'edere e di mirti; ¶ ed in
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1524
d'acqua di fiume, e poi vestille ¶ di bianche
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1524
vestille ¶ di bianche, adorne, e preziose veste: ¶ tal che
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1524
mai cosa più bella. ¶ E mentre rassettava in un
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1524
man pien di veneno; ¶ e conturbato alquanto ne la
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1524
a voi mi manda, ¶ e dice che servato volentieri
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1524
la forza altrui ¶ gli è tolto, ecco si serva
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1524
forze ¶ d'alcun romano; e però vi ricorda ¶ di
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1524
regina porse ¶ la mano, e prese arditamente il vaso
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1524
prese arditamente il vaso; ¶ e poscia disse: "Al tuo
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1524
dar cosa migliore. ¶ Ver è che più le aggradirìa
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sospesa alquanto ¶ si stette, e disse: "Non si vuol
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Dio per caso alcuno". ¶ E posta quella giù, prese
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canestro ¶ con altre oblazioni, e se n'andoe ¶ pur
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là, dov'era volta, e inginocchiata ¶ disse divotamente este
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a farvi questi doni, ¶ e quest'ultimi prieghi assai
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1524
mio germe; ¶ il quale e senza padre e senza
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1524
quale e senza padre e senza madre ¶ riman, prima