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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Caterina Percoto, Racconti, 1858

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
1
1858
di disturbo alla famiglia, e al tócco dell'avemmaria
2
1858
di Colui che punisce e perdona con ben altra
3
1858
le ipocrisie degli uomini; e che quest'occhio di
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1858
guardava nel suo cuore e vedeva com'ella aveva
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1858
com'ella aveva amato, e come l'avevano ricambiata
6
1858
come rugiada che refrigera, e ad onta di tutti
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1858
devota, umida di pianto e assorta nella preghiera del
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1858
velo tutti i pensieri e tutti gli affetti dell
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1858
ulivo, simbolo della pace, e un uomo che da
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1858
rettitudine delle sue intenzioni e benediva l'affetto che
11
1858
uomo aveva bestemmiato Iddio e maladetta la sua creatura
12
1858
sentì desiderio di piangere e di pregare, e venne
13
1858
piangere e di pregare, e venne a' piedi del
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1858
cessato; finito il Passio, e il santo Sacrificio procedeva
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1858
soltanto da una soave e maestosa melodia dell'organo
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1858
fazzoletto, gli occhi raccolti e la faccia pallida concentrata
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1858
l'olezzo dei fiori e il luccicare dei ricchi
18
1858
passò per la mente e si sentì rivivere in
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1858
quel momento era calmo e ferma la voce, come
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1858
di guardarlo gli rispose, e le tremavano le labbra
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1858
con la vostra visita e con queste generose parole
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1858
rivedervi più mai, Antonio. E voi siete venuto, e
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1858
E voi siete venuto, e io tengo ancora una
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1858
No: io non posso e non devo accettare; ma
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1858
mio cuore vi ringrazia!.... E le lagrime che le
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1858
respingere così! Tu piangi.... e anche domenica in chiesa
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1858
lenire il tuo dolore, e di compensare a forza
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1858
lagrima, — La mia vita è già chiusa, disse. Ancora
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1858
fine. Io lo sento: e poi c'è una
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1858
sento: e poi c'è una voce che continuamente
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1858
mia povera madre. Ella è partita da questo mondo
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1858
infelice! ero lungi allora, e non pensavo al cuore
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1858
cuore che avevo calpestato e che mi chiamava per
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1858
darmi il suo perdono e il suo ultimo addio
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1858
suo ultimo addio. Ora è laggiù nel cimitero ch
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1858
ch'ella mi aspetta; e se sapeste come io
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1858
le notti ella mi è dinanzi nelle lagrime ch
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1858
le ho fatto versare, e mi guarda severa, e
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1858
e mi guarda severa, e talvolta mi pare che
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1858
mettere insieme la vita e poi rivivere insieme nei
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1858
rivivere insieme nei figli, e cotesto dinanzi agli occhi
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1858
che fosse un sogno e che non poteva esistere
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1858
di volermi bene così! E voi, Antonio, venite a
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1858
mostrarmi ch'era vero, e che tutta questa felicità
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1858
uniti nella preghiera, se è possibile, Menica, io voglio
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1858
di più.... — Ah! non è più tempo, diss'ella
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1858
voi verrete a trovarmi e farete dire una messa
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1858
per l'anima mia e per quella della mia
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1858
un cencio dismesso, insultata e calpestata nel fango come
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1858
pane, lavorare con te e per te, assisterti nei
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1858
ti ricorderai di me, e tornerai indarno col desiderio
52
1858
porta, teneva la fronte e gli occhi nascosti col
53
1858
ardenti per la vergogna e qualche lagrima che le
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1858
voce era ferma. — Gli è un destino! disse. Tutti
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1858
io sento. Potrei dissimulare e tradirvi, Antonio.... amo invece
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1858
so, ma tornare indietro è ormai impossibile: se egli
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1858
il cappello sulla fronte e partiva da quella casa
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1858
bisognava stenderle le braccia e salvarla, fosse stato per
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1858
per forza. Ma v'è un onore, una falsa
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1858
uopo del nostro soccorso e proprio nel momento fatale
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1858
coglieva fiori per lui, e tanti ne pullulavano e
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1858
e tanti ne pullulavano e di forme così peregrine
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1858
di forme così peregrine e vaghi di sì vivaci
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1858
due, poi cotesti tre, e un altro e un
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1858
tre, e un altro e un altro, le venivano
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1858
venivano proprio nelle mani e non poteva saziarsi. Intanto
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1858
piedi come per correre e non poteva; invece insieme
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1858
ombra di un'acacia e componeva in mazzolini i
69
1858
un muro; anzi quattro, e sovr'essi negli angoli
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1858
accorciava i larghi rami, e fattili rientrare nel tronco
71
1858
di piramide. Pietre funebri e nere croci spuntavano fra
72
1858
sentiva penetrare nelle ossa, e nulla poteva toglierla al
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1858
dei figli, quegli ch'è sostegno e guida della
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1858
quegli ch'è sostegno e guida della casa, quand
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1858
il caso era identico, e dovette piegare la testa
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1858
fardello, le vesti dimesse e coperte di polvere, l
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1858
nuovo netto l'aere, e poi come un mare
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1858
nuvolette ancora più minute e più leggermente dorate. Il
79
1858
attimo la rutilante aureola e apparve quasi globo immenso
80
1858
grado s'andavano scolorando, e quando la campana del
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1858
erano già fredde, monotone e color di cenere. Forse
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1858
a guisa d'automa e pareva ancora l'ombra
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1858
in breve tempo invecchiato e ridotto impotente. Due de
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1858
fratelli s'erano ammogliati, e in questi mutamenti domestici
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1858
cuore, coll'umile vita, e coll'affetto operoso e
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1858
e coll'affetto operoso e paziente, di redimere il
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1858
a Dio; perciò rassegnata e serena si mise ella
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1858
sollecitudine gli anni cadenti e le infermità del vecchio
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1858
la parte più dura e più disaggradevole di ogni
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1858
giorni. I mali tratti e gl'indiretti rimproveri, senza
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1858
che un'angelica mansuetudine e una bontà a tutta
92
1858
ell'era sempre prima e portava il peso dell
93
1858
indovinare la vita molle e le delicatezze dei giorni
94
1858
che la sua salute e la sua giovinezza andavano
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1858
più pallida, più ammencita e una malinconia negli occhi
96
1858
che un cruccio segreto e fatalmente immedicabile, a guisa
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1858
e rifiniti dalla stanchezza e rotti i piedi che
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1858
creature! sclamò tutta commossa, e, additando la porta, dentro
99
1858
fiasco di vino.... Ma, e' avranno bisogno di un
100
1858
ha gli occhi malati e trema come una foglia
101
1858
Piglia una gallina, Menica.... E disperata di non poter
102
1858
chè in quegli atti e in quella fisionomia piena
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1858
vocaboli per farsi intendere e persuadere. Intanto capitarono dai
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1858
dai campi il marito e i figli della Lena
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1858
gente di buon cuore, e furono contentissimi di quell
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1858
contentissimi di quell'apparecchio e davano mano anch'essi
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1858
essi tenevano in affitto, e non trovatala, s'era
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1858
una fede data spontaneamente e consentita con gioia da
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1858
i parenti. Ma gli è che i tesori dell
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1858
lasci svaporare presto inaridiscono, e il suo cuore di
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1858
giorno troppo facilmente aperto, e insieme col profumo dei
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1858
sottile veleno della vanità, e la sua giovane testa
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1858
in quella sera riflettere e manco avvisarsi se altri
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1858
malcontento. Le parole brevi e la maniera spiccia con
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1858
rapidi attraverso la campagna e se la vedeva sempre
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1858
del solito, ma fredda e cattiva per lui; ed
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1858
punge invece la mano. E questo non fu che
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1858
non le avea portati, e ch'erano rari per
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1858
avesse cangiato di orecchini, e che invece dei consueti
120
1858
più ricchi, più eleganti e foggiati ad uso di
121
1858
Chi glieli aveva dati? E i più strani pensieri
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1858
passavano per la mente, e si sentiva il cuore
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1858
morso da un serpe, e la mano con moto
124
1858
testa appoggiata alla pietra, e la faccia nascosta nelle
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1858
gli passarono dappresso ridendo, e le loro parole, a
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1858
veduto com'era superba?... — e si perdettero nella folla
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1858
pensò il giovane. Gli è dunque il conte che
128
1858
orecchini? Quel signorotto scapestrato e prepotente che, per nostra
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1858
aria co' suoi vizi e stravizi? Oh che si
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1858
città cotesti malaugurati signori!... E rotto il primo proposito
131
1858
uscio. Venne la Menica, e prima che fosse entrata
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1858
incontrarono, egli la salutò e sorrise, ella sorrise ed
133
1858
In quella rapida occhiata e in quel sorriso, come
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1858
nudo le loro anime, e nulla avrebbe più potuto
135
1858
vicenda gli si commosse e tornò suo malgrado alle
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1858
testa, terse una lagrima e colla voce rammollita da
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1858
di foglie d'isopo e di fiori.... Erano poveri
138
1858
da colui? Forse ch'e' si dimentichi della nobile
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1858
sanno i modi gentili e le belle parole. Le
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1858
imparano sui libri, dov'è l'amore di tutte
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1858
le dicono, sfumano via e non sanno dimani quel
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1858
ora di sole inaridisce e distrugge. Oh! non fare
143
1858
dell'affetto a chi è avvezzo a trastullarsi dell
144
1858
nudo l'anima sua, e sarai gittata da parte
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1858
ringalluzzata sciorinava alla Menica e alle sue compagne la
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1858
insieme con altre donne e fanciulli dietro i cancelli
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1858
sfilare lungo la via; e chi avesse lor posto
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1858
erano dimenticate di pettinarsi e d'indossare in quel
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1858
piante straniere ivi imprigionate, e tra il verde degli
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1858
il verde degli aranci e i festoni delle rampicanti
151
1858
spiegare la sua pompa, e l'azzurro e il
152
1858
pompa, e l'azzurro e il violetto dei delicati
153
1858
erano appressate alla serra, e li adocchiavano amorose attraverso
154
1858
entro tra il profumo e la letizia dei fiori
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1858
la bionda sua testa e circondarla talvolta come d
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1858
fece accorto delle giovanette, e se esse spiavano curiose
157
1858
un poco la noia, e giacchè per la solitudine
158
1858
ad aprire la portiera, e le invitò a venir
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1858
salvatiche, esse accettarono ardite, e chiacchierine e vispe allungavano
160
1858
accettarono ardite, e chiacchierine e vispe allungavano le mani
161
1858
Quand'ella si volse, e il giovane l'ebbe
162
1858
egli stesso lo recise e voleva adattarglielo sulle trecce
163
1858
glielo prese di mano e se lo recò avidamente
164
1858
una così bella rosa e senza un odore immaginabile
165
1858
aperto, senza nessuna cura e nondimeno le hanno un
166
1858
tue roselline non c'è che la spina.... Io
167
1858
i fiori che desideri e ti farò io stesso
168
1858
io stesso il mazzetto. E mentre il giardiniere contentava
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1858
tanto qualche dolce parolina e lanciandole certe occhiate, che
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1858
alla gola dei fiori. E ne aveva chiesti tanti
171
1858
ne aveva chiesti tanti, e il giovane li legava
172
1858
li slegò sul grembiale e si mise a riordinarli
173
1858
a sfogliare dei fiori e poi all'improvviso gliene
174
1858
gocciolina d'oro. Ella e le sue compagne e
175
1858
e le sue compagne e il conte la cercarono
176
1858
caduta lì per terra e gli occhi non la
177
1858
Il giovane, a consolarla e a riparare il danno
178
1858
le chiese gli orecchini e che egli l'avrebbe
179
1858
tutti coperti di polvere e stanchi e rifiniti dal
180
1858
di polvere e stanchi e rifiniti dal lungo viaggio
181
1858
note della tromba guerriera e dei timballi cadevano innavvertite
182
1858
terra natale, dai campi e dalle officine a cui
183
1858
umane che si tosano e si scannano senza badare
184
1858
rami la brulla campagna, e alle foglie secche soffiate
185
1858
potessero reggere sulle gambe, e quando furono all'acqua
186
1858
all'acqua si scalzarono e ponevano a refrigerare sul
187
1858
giovani affatto imberbi, stanchi e macilenti, e lo spasimo
188
1858
imberbi, stanchi e macilenti, e lo spasimo evidente che
189
1858
La fanciulla sentì compassione e corse a raccontarlo a
190
1858
della sua povera creatura, e senza più ricordarsi nè
191
1858
Accese un buon fuoco e poi uscì nell'orto
192
1858
li vide così malazzati e rifiniti dalla stanchezza e
193
1858
moda, e l'artificioso e il convenzionale sono spesso
194
1858
il cinico suo manto e le burbanze dogmatiche, si
195
1858
questa povera gente! Gli è un terreno vergine ed
196
1858
discorsi fatti a caso e il bisogno di pascere
197
1858
dilettevole le anime curiose e giovanette, spesso getta la
198
1858
volti conosciuti: la Menica e le sue compagne. La
199
1858
la luce del fanale e v'intendeva lo sguardo
200
1858
colle rughe della faccia e col pallore del cranio
201
1858
cranio, che i pochi e indarno lisciati capelli non
202
1858
dimenticare il presente. Quest'è la buccia di Madonna
203
1858
ho paura dei soldati. — E io anche, e non
204
1858
soldati. — E io anche, e non voglio vederli! — La
205
1858
Menica continuava a tacere. ¶ — E poi non siamo mica
206
1858
comare Lucia, che pure è una donna che sa
207
1858
una donna che sa, e che a' suoi tempi
208
1858
mulino di messer Giacomo e volevano accopparlo perchè credevano
209
1858
avesse nascoste le anitre. — E a madonna Lucia avevano
210
1858
avevano bendati gli occhi e le facevano tener su
211
1858
tener su le mani, e sacramentavano colla spada sguainata
212
1858
una strega più brutta e più indemoniata di colei
213
1858
come tanti monsù, allegri e briosi che sapevano dire
214
1858
può dire ne passavano; e poi un reggimento si
215
1858
state. — Eh mio Dio! e voi altre ragazze stavate
216
1858
in mezzo a' soldati? — E dove volevate che fossimo
217
1858
che avvenne a B***. E tiratasi più innanzi, guardava
218
1858
Giovinotti senza prudenza, birichini e buontemponi che per tutto
219
1858
fatto arrabbiare i mariti e gli amorosi (soggiuns'ella
220
1858
parlottare contro di essi, e tante ne dissero, che
221
1858
avevano raccomandato di custodirci e di tenerci celate ad
222
1858
occhio. Arrivano i soldati, e in paese grosso come
223
1858
solo vecchie sibille sdentate e brutte come l'orco
224
1858
orco. Potete credere s'e' si misero ad annasare
225
1858
sul fenile li sentiamo, e ci viene curiosità di
226
1858
un po' di confusione, e poi pian pianino si
227
1858
vecchie tavole tutte tarlate e ci mettiamo ad adocchiarli
228
1858
essi alzano gli occhi e tra le ragnatele vedono
229
1858
tutti erano nella stalla e intorno alla casa colla
230
1858
di non aver paura e ci fanno venire avanti
231
1858
le più indietro ghignavano e coi gomiti spingevano le
232
1858
alla vecchia che tremava, e chiamati quattro di quelli
233
1858
quella che aveva parlato. E così di mano in
234
1858
che non occorreva fuggire, e che spettava ai padri
235
1858
quella scena non c'è mai più passato neanche
236
1858
erano sempre così ritenuti e galantuomini come in quella
237
1858
si rideva, si chiacchierava e si passavano le gran
238
1858
farsi vedere pulitine, attillatuccie, e che che ne mormorassero
239
1858
spiritosi ed eleganti monsù, e c'ingegnavamo anche noi
240
1858
dire il nostro oui, e vi so dir io
241
1858
riva opposta del torrente, e ch'egli m'additava
242
1858
Avosaco co' suoi risparmi, e col latte dell'armenta
243
1858
Chiesi il suo nome, e seppi ch'era fratello
244
1858
era fratello del negoziante, e zio della gentile signorina
245
1858
più del solito mattutina, e postasi nel mastello, aveva
246
1858
alla svelta un boccone, e caricatasi le spalle, era
247
1858
che inaridita lo stelo e nudato di foglie, pareva
248
1858
di piume di cigno; e il soffio che ve
249
1858
Ma la Menica giovane e gagliarda e riscaldata dal
250
1858
Menica giovane e gagliarda e riscaldata dal continuo lavoro
251
1858
fin sopra al gomito e puntata la gonna con
252
1858
quelle sue membra fresche e colore di rosa apparivano
253
1858
i cucuzzoli delle montagne e delle colline, che al
254
1858
non le si agghiadassero e non le riuscisse poi
255
1858
dell'arconcello. Sbatti, sbatti e risciacqua, in poco d
256
1858
ancora bagnate si lisciò e si rifece i ricci
257
1858
di sotto al mento e contornando quel suo grazioso
258
1858
l'arconcello sulle spalle, e via spedita, cantando se
259
1858
villa passeranno i soldati? — E tanti, tanti!... colla musica
260
1858
in capo al villaggio. — E chi vi ha raccontato
261
1858
mano sulle sue pezze e facendo girare all'altra
262
1858
momento desiderosa di sosta. — È capitato or saranno due
263
1858
due ore un picchetto, e insieme col cursore e
264
1858
e insieme col cursore e coll'agente comunale, sono
265
1858
il signor Lionardo, ch'è venuto dalla città dov
266
1858
venuto dalla città dov'è stato a comperare la
267
1858
cera per la chiesa. — E che confusione nella villa
268
1858
nella villa! Madonna Barbara è corsa a nascondere le
269
1858
era fuori di mano, e dall'epoca dei Francesi
270
1858
pareva una grande novità, e la gente s'era
271
1858
era messa in paura, e fantasticavano per trovare la
272
1858
passaggio delle truppe francesi e tedesche degli anni delle
273
1858
di que' tempi infausti, e le vecchie comari tiravano
274
1858
modo che la Menica e le sue compagne a
275
1858
idea di cotesti soldati, e nel dimani avevano pensato
276
1858
i contadini chiamano File e che, se mal non
277
1858
il seme della parola e germina nelle anime i
278
1858
suoi frutti di bene e spesso anche quelli del
279
1858
del male. I ricchi e i poveri figliuoli d
280
1858
compagnia, fuggire il freddo e la noia delle lunghe
281
1858
dello sfarzo degli abiti e dello splendore dei doppieri
282
1858
dall'alito degli animali, e una turba di gente
283
1858
fanale appeso alle travi; e v'è anche la
284
1858
alle travi; e v'è anche la differenza, che
285
1858
chioma alle loro conocchie, e gli uomini lavorano qualche
286
1858
coltellino cuoprono d'intagli e di ghirigori qualche utensile
287
1858
forse più delle adorne e lisciate celebrità delle vostre
288
1858
tiranniche leggi della moda, e l'artificioso e il
289
1858
roseo, di azzurro pallido e di verde gl'infusero
290
1858
dimagrate, quelle mani consunte e quasi color di cenere
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quasi color di cenere, e non ardiva appressarsi. ¶ Allora
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si chinò sulla fanciulla e dolcemente scuotendola, ¶ — Reginetta, le
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vedi il pappà ch'è venuto a trovarti! ¶ — Il
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pappà? diss'ella, dov'è? e sollevando gli occhi
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diss'ella, dov'è? e sollevando gli occhi si
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la posò sul cuore, e poi con voce languida
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languida continuò: ¶ — Ah! non è vero dunque, che tu
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anima! Io era fuori, e solamente ieri seppi della
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Pensavo sempre a te, e la notte ti vedevo
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neanche alla mia amica.... ¶ — E dov'è questa tua
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mia amica.... ¶ — E dov'è questa tua amica? diss
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fe' vicina. ¶ — Ella babbo, è dessa. Baciala, ch'è
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è dessa. Baciala, ch'è un angelo! Sempre qui
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te, quando sarò lassù.... E di lì a poco
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lei in mia vece; e tu anche devi promettermi
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voleva la vostra Ginetta; e io di lassù vi
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lassù vi guarderò contenta, e inginocchiata dinanzi al Signore
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pregherò per voi altri, e vi benedirò del bene
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fu un poco tranquillato, e che sedutosi sulla sponda
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trovò forza d'alzarsi, e subiva immobile tutta la
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sua faccia un abbattimento e una malinconia, che ne
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le parole della fanciulla e si cangiava ogni momento
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sole riverberato dall'acqua; e quando Reginetta si volse
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conte andò a lei e senza guardarla tutto tremante
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tremante con voce sommessa e rapidissimo proferì: ¶ — Ti prego
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giuro che partirò tosto e non ti disturberò mai
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uscirò più di qui! e a forza di piangere
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a forza di piangere e di patire Dio forse
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Dio forse mi perdonerà.... ¶ E vennero al letto della
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quella di sua madre e le unì insieme stringendole
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la desolazione dell'anima, e sentì che aveva ancora
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fra le sue braccia, e se non poteva richiamare
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debolezza, di piangere insieme e d'essere amici per
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la città di T***, e aveva seco la nuora
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la nuora, bellissima donna, e due leggiadri bamboletti figli
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Signora, che tra superba e graziosa mi fece un
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Quegli occhi così neri e quella fisonomia altera e
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e quella fisonomia altera e capricciosa mi fecero risovvenire
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suocero.... Presi l'ombrellino, e sola m'avviai alle
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era la rassomiglianza. Sorrisi, e sedetti sulle pietre della
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assise a me dappresso e narrava dei tempi passati
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chiese da che proveniva e scoprì le famose sorgenti
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ci splende le illuminava, e stelle più scintillanti ricamavano
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Egli allora era garzone e cantava armonie cento volte
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sanno oggigiorno. ¶ Povero vecchio! e il suo occhio commosso
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anima era ancora vergine e piena di poesia come
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doveva venire, o che è stato ieri in parlatorio
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avran detto che c'è qui dentro la mamma
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la mia povera mamma, e piuttosto che incontrarsi con
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che saliva la scala e, come al solito, gli
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mi prendesse in braccio e mi portasse dalla mamma
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cuore di scacciarmi, Amalia! e mi disse una brutta
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mi fece molto male e che non ho potuto
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mai dimenticare.... ¶ La contessa e l'infermiera rientrarono. S
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che stesse quasi seduta, e sul capo le pose
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le candele dell'altarino e spalancò la porta della
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la processione delle monache e delle educande. Dinanzi portava
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vestite a nero, velate, e tutte avevano in mano
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dove da una porta e da due grandi finestre
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grigliate assistevano alla messa e inginocchioni sullo spazzo pregavano
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saltellare lungo i cancelli, e finalmente lo introdusse nell
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nell'apertura della cortina e con tutta la sua
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aprì un piccolo finestrino, e presentando una faccia grinza
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voce stridula chi fosse e che cosa volesse a
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tosto il portone. ¶ — Non è possibile, signore, in questo
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portinaia, tutte le monache e tutte le ragazze sono
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il padre della fanciulla, e che voglio assolutamente vederla
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che voglio assolutamente vederla? E la sua voce aveva
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può fare che termini, e allora la madre abbadessa
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la madre della fanciulla e le ha permesso di
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Sì, signore, la contessa è qui fin da ieri
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vedere se han terminato — e si ritirò chiudendo il
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su d'una sedia e posata la fronte sulla
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della grata pensava: Ella è qui! qui, a canto
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toglierla dal suo esempio.... è giusto che veniamo entrambi
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Dio, Dio! diss'egli, e la rivedrò qui in
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sia vera tanta viltà! E preso il cappello se
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i piaceri della vita, e a forza di distrazione
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era nell'ultima agonia, e chi sa con quante
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si attaccava al collo, e non ancora capace di
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padre, pieno di vita e di speranza, quali anni
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affetto, ed anche immerso e macchiato dalle vanità e
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e macchiato dalle vanità e dai piaceri che si
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sacrifizio fatto all'amore e alla virtù. Questi ed
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egli aveva tanto amato e la cui larva lusinghiera
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oramai impossibile il sottrarsi, e s'incamminò alla porta
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Egli andava a rivederla, e bevere tutto in un
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di partir subito dopo, e di non tornar in
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sua fronte comparisse impassibile, e perchè nè una lagrima
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terreno, salì le scale e spuntava in capo al
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della Madre di Dio. E giunto a quella porta
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che adornavano l'altare, e queste parole: O clemens
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acuti penetravano al cielo. E così alla sfuggita vide
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preghiera colle bocche aperte e gli occhi sollevati ad
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ridessi! Qui voglio ridere e correre; in questo verde
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pappà, sulle sue ginocchia. È tanto tempo ch'egli
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amavi lo stesso, n'è vero, babbo mio?... E
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è vero, babbo mio?... E la mamma? Dove è
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E la mamma? Dove è andata?... Qui, mamma mia
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due, come una volta! E allargava le braccia per
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a lei tanto care, e componeva la faccia ad
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poco tornava a parlare, e più che sogno pareva
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quella cilestrina che s'è posata a mangiare sull
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sull'ortensia della mamma! E adagio adagio stendeva una
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adagio stendeva una mano e piegava le dita come
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ogni tanto le ali e mostra il velluto di
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suo bel corpiccino azzurro e nero! La sua faccia
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espressione d'innocente furberia, e librando tutta la persona
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una sorpresa. ¶ — Ahi m'è fuggita! Ve' come si
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essa.... tutta l'aria è piena di farfalle.... Che
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Non sono più celesti e bianche, sono rosse.... Tutte
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sono rosse.... Tutte rosse, e anche nel giardino sono
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fiori colore di fuoco.... e i fiori volano anch
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neri, come quando nevica e a forza di guardare
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Oh mamma mia!... salvatemi. E svegliavasi tutta in sudore
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le aggiustò i cuscini e procurava di liberarle il
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collo dai capegli bagnati e tutti in disordine. Poi
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sulla fronte di lei e con una mano accarezzandola
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con una mano accarezzandola e stringendole al dorso le
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necessario per la messa e per la comunione. ¶ Intanto
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ad albeggiare, suonò mattutino, e le monache se ne
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prima delle altre educande e di passare tutto quel
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le stese una mano e si sforzò di sorridere
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suo spirito aveva ceduto, e soffriva muta ed immobile
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incubo. ¶ I modi dolci e le parole pietose della
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nel vano della finestrella, e così discorrendo insieme l
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con lei nella cappelletta, e poi nella cucina dell
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era stata la contessa, e posata la testa vicino
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le accarezzava i capegli e adagio adagio con que
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mi porteranno il Signore! e io non ho pregato
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ti vede il cuore; e poi noi tutte abbiamo
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chiacchierare ti fa male. ¶ — E dovrò morire, senza neanche
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Dio! disse l'orfanella, e nascose tra i cuscini
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conosciuto il tuo babbo, e non sai che cosa
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dire le sue carezze! E di lì a un
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ei venne a vestirmi, e mi menò via con
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sedere sul suo pastrano, e tutti gli uccelletti che
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nella rete erano miei. E ogni sera, prima di
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visitava il mio letticciuolo e mi metteva sul guanciale
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Ma poi tutto si è voltato. Ei divenne cattivo
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non mi badavano più! — e tirò il lenzuolo sugli
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qui insieme tanto tanto, e sta sicura che rivedrai
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sacerdote la fe' alzare, e ordinò alle monache portassero
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braccia alla sua mamma, e questa consolata accarezzava la
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accarezzava la sua creatura e la bagnava di lagrime
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chiese ancora un bacio e si compose come per
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in quel giorno agitata, e il soffio della vita
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a pochi minuti surse e si affacciò alla finestrella
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intorno correva l'edifizio, e nel mezzo cinta da
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il bruno dell'erba e delle mura ottenebrate dagli
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nove squillò una campanella, e tosto dalla parte di
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arabescate a diversi colori e fogliami lasciavano trasparire una
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giungeva sino a lei, e un sordo romore di
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movevano. Sparivano quelle teste e il silenzio non era
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una sola voce esile e monotona che leggeva qualche
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pregare, lavorare, prender cibo e riposo sempre ad ore
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forse contava più secoli, e così continuare tutta la
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alle sorelle che v'è una camera vuota, un
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il dente della macchina e serva a perpetuare la
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di una sola persona, e il monastero un vasto
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orologio, dove ogni moto è regolato dal pendolo; ed
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ed esser dimenticati, pregare e patire, ma nella solitudine
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altre vesti, nel silenzio e nella penitenza; le pareva
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le pareva vita beata e mille volte preferibile a
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gli agi, le delicatezze e le rose del mondo
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cui vita ella viveva, e a cui stava attaccato
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Le sue labbra sottili e semiaperte lasciavano passare il
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respiro senza dar segno, e solo le sue narici
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le sue narici allargate e quasi trasparenti con un
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gli occhi di lagrime e sentì una tale stretta
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che rigava l'andito e si rompeva nella parete
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aveva chinata la testa e pareva addormentata. Un fornelletto
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fornelletto ardeva lì dappresso e v'erano dei fiaschi
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delle scatole con medicinali, e all'intorno della camera
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sul desco la cestella e veniva alla porta. La
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ma la Regina dormiva, e per non disturbarla aspettava
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oh Dio mio! ell'è così estenuata.... ¶ — La badessa
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letto. Io veglio qui e pregherò per lei.... L
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le strinse la mano e lacrimando rientrò nella stanza
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fatta ancora più pallida e pareva che le sue
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mormorassero alcune parole. Sognava, e ridenti fantasie abbellivano quelle
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lasciassero morire là dentro! e frammischiava parole inintelligibili che
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ne numeravi le ossa e vedevi quasi passare il
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una mano a gestire e sorrideva, e dalle chiuse
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a gestire e sorrideva, e dalle chiuse palpebre trapelavano
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fronte, del mento puntito e dell'esilissimo collo. La
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ma colle mani incrociate e strette sul petto raccoglieva
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or affetto, or dolore e che a guisa di
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sole della campagna! Questo è grande ed aperto. Corri
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orfana, abbandonata da tutti.... e volevano che ridessi! Qui
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nelle pieghine delle maniche e dello sparato, non ne
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Oh che bella giornata è dimani per me! Ti
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dimani, sai? Questa mattina è stato il confessore a
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il confessore a trovarmi e mi ha chiesto se
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digiuna.... L'Amalietta, ch'è tanto più brava di
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più brava di me e più buona, nondimeno fin
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la sua prima comunione.... e a me, domani porteranno
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grande!.... Voglio tanto pregarlo!... e per te, sai mamma
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Ora non posso alzarmi, e non giova pensar altro
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che non ha mamma, e che quand'io più
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contenta di vederle abbracciate, e la contessa col volto
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orfanella nascondeva le lagrime e l'angoscia dell'anima
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ella scese a riceverlo, e nell'accompagnarlo su in
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del ritorno del marito e della paura che aveva
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aveva non s'incontrassero; e quasi pregava lui a
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assise presso l'ammalata e con dolci parole le
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chiedeva della sua salute e la confortava. La sua
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macilente, il capo calvo e gli occhi raccolti, gli
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davano un aspetto severo e conciliavano rispetto; ma quando
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i suoi modi miti e modesti, non ispiravano se