parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «e»

nautoretestoannoconcordanza
1
1796
fra’ suoi taccia contrasse, ¶ e chi furtivo o toppa
2
1796
franse di chiuso albergo e indi ne trasse ¶ tesor
3
1796
il birbon s’accoglie e onora. ¶ Come di popolosa
4
1796
cittade ¶ l’inondanti escrescenze e la sozzura ¶ pei costrutti
5
1796
pei costrutti canali imbocca e cade ¶ in profonda cloaca
6
1796
impura, ¶ così qualunque vizio e iniquitade ¶ onde purgarsi Europa
7
1796
iniquitade ¶ onde purgarsi Europa e Asia procura ¶ sen corre
8
1796
opaca ¶ fogna del mondo e universal cloaca. ¶ Di colà
9
1796
guadagni ¶ mostra agli amici e a quei che nel
10
1796
suoi gli fur compagni, ¶ e i vanti esalta del
11
1796
esalta del mogollo Impero ¶ e i pregi di Catuna
12
1796
pregi di Catuna eccelsi e magni, ¶ e aggiunge alfin
13
1796
Catuna eccelsi e magni, ¶ e aggiunge alfin che le
14
1796
alfin che le scienze e l’arti ¶ fioriscon tutte
15
1796
raccolta ¶ colle ciglia inarcate e bocca aperta ¶ s’aggruppa
16
1796
s’aggruppa in cerchio e avidamente ascolta ¶ e ogni
17
1796
cerchio e avidamente ascolta ¶ e ogni bubbola tien per
18
1796
tien per cosa certa, ¶ e a ciascuna dimanda insulsa
19
1796
a ciascuna dimanda insulsa e stolta ¶ franco risponde quei
20
1796
suo piacer finge pastocchie e mente. ¶ Chi vuol saper
21
1796
vuol saper se Turachina è bella, ¶ com’è fatta
22
1796
Turachina è bella, ¶ com’è fatta di corpo e
23
1796
è fatta di corpo e di persona, ¶ se porta
24
1796
guardinfante o la gonnella ¶ e se in testa ha
25
1796
se qual si dice è generosa, e ond’ella
26
1796
si dice è generosa, e ond’ella ¶ tira tanti
27
1796
tanti tesor che spende e dona. ¶ Ma, su tutto
28
1796
mille quesiti ¶ sul numero e il mestier de’ favoriti
29
1796
talor la turba sfaccendata e sciocca ¶ il ciarlatan con
30
1796
con qualche sua facezia ¶ e con finti miracoli balocca
31
1796
nel passar li vide, ¶ e d’essi e del
32
1796
vide, ¶ e d’essi e del miracolo si ride
33
1796
Turachina il nome augusto e grande ¶ fin all’estremità
34
1796
dell’emisfero ¶ per mille e mille bocche ognor si
35
1796
municipio piantar, fondar colonia; ¶ e or in città non
36
1796
fabbricate ancora ¶ d’impieghi e presidenze i Grandi onora
37
1796
drudi il merito compensa ¶ e li colma d’onori
38
1796
li colma d’onori e di dovizie; ¶ or distintivi
39
1796
alle genti di toga e alle milizie, ¶ ed or
40
1796
ordin promulga, erge accademie e scuole, ¶ immortal monumento o
41
1796
Or rassembrando va cavalli e fanti ¶ e medita chimeriche
42
1796
va cavalli e fanti ¶ e medita chimeriche conquiste, ¶ o
43
1796
timida modestia osò mostrarse. ¶ E benché, il tutto esaminando
44
1796
fondo, ¶ idee vane, indigeste, e immaginari ¶ progetti sian per
45
1796
mondo, ¶ pur novellieri insulsi e mercenari ¶ compilator, con stil
46
1796
compilator, con stil sonoro e tondo, ¶ ne fan volumi
47
1796
tondo, ¶ ne fan volumi e n’empiono i diari
48
1796
onde chi non esamina e non vede ¶ dal detto
49
1796
di lui giacer nudo e negletto. ¶ Nella sinistra avea
50
1796
di lauri un serto ¶ e dolce e rispettabile d
51
1796
un serto ¶ e dolce e rispettabile d’aspetto ¶ nella
52
1796
giovinetto ¶ il popol presta e al Merito che giace
53
1796
che giace ¶ non bada; e quei soffre tranquillo e
54
1796
e quei soffre tranquillo e tace. ¶ Ma il quadro
55
1796
Oriente ¶ emblematico in tutto e singolare ¶ opra fu d
56
1796
in man gli pose, e pare ¶ che a lui
57
1796
era ancor, né Buffalmacco e Giotto. ¶ Sol Bisanzio iva
58
1796
un piè la terra e l’altro il mar
59
1796
altro il mar premea ¶ e ingombrava di sé mezzo
60
1796
contumelie in man tenea ¶ e in sulla fronte scritto
61
1796
della divina Apocalisse. ¶ Quinci è Fortuna e sovra lei
62
1796
Apocalisse. ¶ Quinci è Fortuna e sovra lei distende ¶ scudo
63
1796
scudo d’impenetrabile adamante ¶ e dai strali la copre
64
1796
dai strali la copre e la difende, ¶ che vuol
65
1796
minacciante ¶ stuolo di mostri e di figure orrende, ¶ mentre
66
1796
un nembo agli affollati e sciocchi ¶ stupidi spettator getta
67
1796
su gli occhi. ¶ Indi è la Fama e in
68
1796
Indi è la Fama e in testa ha una
69
1796
tien la venal tromba e suona. ¶ Di vati attorno
70
1796
suona. ¶ Di vati attorno e di scrittori un coro
71
1796
di Virtù sott’abito e sembianza ¶ alla gran donna
72
1796
donna ripete gli evviva ¶ e di pifferi al suon
73
1796
pifferi al suon tripudia e danza; ¶ e in fondo
74
1796
suon tripudia e danza; ¶ e in fondo della vasta
75
1796
tenne ¶ finché regnò Catuna, e a chiuse porte ¶ qualche
76
1796
sol di vederlo ottenne; ¶ e in poter di Cublai
77
1796
Cublai, per buona sorte ¶ – e il come non saprei
78
1796
Pechino trasportò la corte. ¶ E sebben fu pubblicamente esposto
79
1796
mania ¶ de’ tartari signori e del Gran Cane ¶ – che
80
1796
che dir Gran Cagna è error d’ortografia – ¶ i
81
1796
lor quadri in Mogollia, ¶ e aborti di pennel, figure
82
1796
a peso d’oro ¶ e profittar dell’ignoranza loro
83
1796
dell’ignoranza loro. ¶ Tanta è in lor l’ignoranza
84
1796
in lor l’ignoranza e sì massiccia, ¶ tanta di
85
1796
massiccia, ¶ tanta di gusto e sentimento inopia ¶ che di
86
1796
inopia ¶ che di tinte e color sporca e impiastriccia
87
1796
tinte e color sporca e impiastriccia ¶ l’ignaro pittorel
88
1796
tele in gran copia ¶ e cara vende a chi
89
1796
original l’informe copia; ¶ e in breve di siffatte
90
1796
arti acciabbatta, ¶ guasta-mestieri e schicchera-lavori, ¶ onde sorte
91
1796
non ha mai fatta; ¶ e barattieri e furbi ed
92
1796
mai fatta; ¶ e barattieri e furbi ed impostori ¶ e
93
1796
e furbi ed impostori ¶ e tutta degli avventurier la
94
1796
esercitò libertinaggio osceno; ¶ putte e bagasce che ’l soggiorno
95
1796
ad educar la gioventude. ¶ E quei che diessi a
96
1796
brutti vizi in braccio ¶ e d’infamia fra’ suoi
97
1796
gli tirava una sassata; ¶ e fatta la mortal contusione
98
1796
funzione ¶ i pietosi taichi e i Can devoti ¶ bastonano
99
1796
loro sacerdoti. ¶ Strano mostro è il Mogol: mesce e
100
1796
è il Mogol: mesce e confonde ¶ la superstizion colla
101
1796
iniquità nasconde; ¶ ma innato è il vizio e le
102
1796
innato è il vizio e le virtù precarie. ¶ Ma
103
1796
incolpar di quell’eccesso ¶ e aggiunser che, in segreto
104
1796
aggiunser che, in segreto e fuor di scena, ¶ istigati
105
1796
suo non crede. ¶ Voci e calunnie tai sì fattamente
106
1796
sarebbe ito del pari, ¶ e forse il nome suo
107
1796
presentemente ¶ saria negli almanacchi e ne’ lunari ¶ impresso, ed
108
1796
rispetto alla sacrata chierca ¶ e per impulso d’amistà
109
1796
ne fu il custode e il difensore ¶ finché svanisse
110
1796
svanisse il popolar furore. ¶ E in breve Piancarpino in
111
1796
racquistossi la stima universale ¶ e coi sussidi poi, che
112
1796
tutti i Stati, arti e mestieri ¶ gran concorso venia
113
1796
ciascun Catuna effigiar procura ¶ e ritratto formar, statua o
114
1796
gesso, in pietra dura ¶ e fermezza ne fer, medaglia
115
1796
poiché ciascun di Turachina è vago ¶ al collo, al
116
1796
il veder di gemme e d’oro ornati ¶ quadri
117
1796
comun d’onde sortiste: ¶ e sarà sulla terra alcun
118
1796
indegne d’esser conosciute e viste: ¶ e il pennello
119
1796
esser conosciute e viste: ¶ e il pennello avvilir poté
120
1796
sempre copiar fisonomie mogolle, ¶ e con soggetti immaginari o
121
1796
volle ¶ l’epoche illustri e le persone e i
122
1796
illustri e le persone e i fatti; ¶ e col
123
1796
persone e i fatti; ¶ e col franco pennello arditamente
124
1796
cinse ¶ di verde alloro e dielle usbergo e scudo
125
1796
alloro e dielle usbergo e scudo; ¶ chi, ma ne
126
1796
d’amor con braccia e petto nudo; ¶ e chi
127
1796
braccia e petto nudo; ¶ e chi – calunnia atroce! – ancor
128
1796
drudo. ¶ Catuna il seppe e non ne fu sdegnosa
129
1796
fu sdegnosa, ¶ che alma e cor grande e grande
130
1796
alma e cor grande e grande avea ogni cosa
131
1796
piacer le accenna Amore e ride; ¶ l’una l
132
1796
l’alma le accende e l’altro il cuore
133
1796
or questo or quella, e alfin decide; ¶ e spalancar
134
1796
quella, e alfin decide; ¶ e spalancar le cosce e
135
1796
e spalancar le cosce e por si vede ¶ in
136
1796
petto ha la tracolla ¶ e la ritorta scimitarra allato
137
1796
la ritorta scimitarra allato; ¶ e dei tartari Geni la
138
1796
le tiene la staffa e chi la briglia. ¶ Altri
139
1796
un garzon, di vermiglia e fresca gota ¶ con benda
140
1796
con benda agli occhi e lusinghier sembiante, ¶ offria lo
141
1796
sembiante, ¶ offria lo scettro e lo facea dispota. ¶ Egli
142
1796
lo facea dispota. ¶ Egli è il Favor: quantunque il
143
1796
orgoglio ha sul volto, e in atto umile ¶ l
144
1796
l’incensa Adulazion bugiarda e vile. ¶ Figlio della Virtù
145
1796
ma come scaltro ¶ ministro e cortigian contegno tenne, ¶ franco
146
1796
o rider d’altro; ¶ e senza far alle risposte
147
1796
indugio, ¶ trovò sempre ripiego e sutterfugio. ¶ Queste Catuna e
148
1796
e sutterfugio. ¶ Queste Catuna e altre finezze usolli, ¶ perché
149
1796
usolli, ¶ perché gentil naturalmente e più ¶ per riguardo a
150
1796
ed i mogolli ¶ ranghi e onor gli accordò di
151
1796
treno stesso accompagnato fu; ¶ e dei favor che da
152
1796
Quattro lacché di corte e un cavaliere ¶ lo stesso
153
1796
di pelli d’armellini e volpi nere ¶ ed altre
154
1796
altre che più rare e in pregio sono, ¶ da
155
1796
dono; ¶ vari autografi inoltre e manoscritti ¶ in linguaggio mogol
156
1796
in linguaggio mogol, chinese e perso, ¶ ove di lor
157
1796
descritti ¶ erano i riti e il culto lor diverso
158
1796
il culto lor diverso, ¶ e una legal deduzion de
159
1796
professor di gius pubblico e antiquario. ¶ Piancarpin, ch’era
160
1796
era un generoso frate ¶ e dar la congrua mancia
161
1796
volea ¶ che i codici e le pelli avean recate
162
1796
non v’era più. ¶ E poiché s’accertò che
163
1796
soliti sussidi avea raccolto, ¶ e il soldo che i
164
1796
lor non era molto, ¶ e dovean il decoro e
165
1796
e dovean il decoro e la decenza ¶ sostener coll
166
1796
né immaginar sapea, tristo e confuso, ¶ qual fosse stata
167
1796
alcun di ciò non è capace, ¶ né creder può
168
1796
intesa la cagion disse: «E chi mai ¶ t’insegnò
169
1796
che non sieno esperte e accorte? ¶ E benché spesso
170
1796
sieno esperte e accorte? ¶ E benché spesso accadan cose
171
1796
in avvenir lo stesso; ¶ e giacché generoso esser tu
172
1796
perciò danar per te e per noi, ¶ ed io
173
1796
diman ritornerò per esso». ¶ E fattogli un inchino alla
174
1796
istoricamente esporgli il caso ¶ e la sua angustia e
175
1796
e la sua angustia e l’imbarrazzo immenso; ¶ e
176
1796
e l’imbarrazzo immenso; ¶ e quegli allor, senz’altro
177
1796
rese ¶ molto più rilevanti e assai maggiori. ¶ È noto
178
1796
rilevanti e assai maggiori. ¶ È noto quai dissidi in
179
1796
paese ¶ furon di Fo e di Tao fra i
180
1796
Tao fra i settatori, ¶ e inimicizie e dispute e
181
1796
i settatori, ¶ e inimicizie e dispute e contese ¶ ebber
182
1796
e inimicizie e dispute e contese ¶ ebber sempre fra
183
1796
ebber sempre fra loro, e odi e rancori. ¶ E
184
1796
fra loro, e odi e rancori. ¶ E ove il
185
1796
e odi e rancori. ¶ E ove il feral vessillo
186
1796
ai miseri mortali ¶ guerra e sterminî ad apportar scendesti
187
1796
i crudeli odi funesti ¶ e immensa serie d’infiniti
188
1796
fra quei lama insulso e strano ¶ litigio per cagion
189
1796
superstizioso, insano ¶ presevi parte, e violenze e insulto ¶ fersi
190
1796
presevi parte, e violenze e insulto ¶ fersi l’un
191
1796
l’un l’altro, e opporsi lor fu vano
192
1796
gli baciava in ginocchione ¶ e poscia gli tirava una
193
1796
la fraterna carità disegna; ¶ e i frati di Carpin
194
1796
di Carpin con cotte e stole, ¶ intuonando il Te
195
1796
torchi accesi a coppie e in fila. ¶ Alto dispiega
196
1796
che a braccia aperte e sfavillante in viso ¶ ed
197
1796
torzon tengon le corde e gli occhi ¶ han fissi
198
1796
trabocchi. ¶ De’ più belli e leggiadri ragazzini ¶ il gran
199
1796
con corone di fiori e l’ale d’oro
200
1796
oro, ¶ ch’entro vasetti e scarabattolini ¶ di reliquie portavano
201
1796
cordon di San Francesco ¶ e ritagli dell’abito fratesco
202
1796
mula di corte grande e bella, ¶ che d’argento
203
1796
d’argento la briglia e il pettorale ¶ e ricamata
204
1796
briglia e il pettorale ¶ e ricamata avea gualdrappa e
205
1796
e ricamata avea gualdrappa e sella; ¶ e mentre ei
206
1796
avea gualdrappa e sella; ¶ e mentre ei colla mitra
207
1796
mentre ei colla mitra e il piviale ¶ trincia benedizioni
208
1796
vengono ¶ presso alla staffa e il pivial sostengono. ¶ E
209
1796
e il pivial sostengono. ¶ E tutto quanto il popolo
210
1796
il popolo cattolico, ¶ uomini e donne e nobili e
211
1796
cattolico, ¶ uomini e donne e nobili e birbanti, ¶ appresso
212
1796
e donne e nobili e birbanti, ¶ appresso il francescan
213
1796
le litanie de’ santi; ¶ e acciocché qualche spirto diabolico
214
1796
la funzion non turbi e i sacri canti, ¶ innanzi
215
1796
i sacri canti, ¶ innanzi e dietro la guardia mogolla
216
1796
mogolla ¶ sgombra la strada e indietro tien la folla
217
1796
a riguardar la pompa e i vestimenti; ¶ ma posciacché
218
1796
in rimirar dei lama e bonzi, ¶ che noi crediam
219
1796
noi crediam tanto ignoranti e gonzi. ¶ Verso la reggia
220
1796
tren prese il cammino ¶ e, giunto là, chi restò
221
1796
gradi in varie stanze, e sol Carpino ¶ entrò dove
222
1796
trono sotto il baldacchino; ¶ e quivi colle solite etichette
223
1796
credenziali ¶ munite di sigillo e arme papali. ¶ Dopo tai
224
1796
il richiese ¶ dell’arti e de’ mestieri europei, ¶ de
225
1796
europei, ¶ de’ pubblici teatri e delle chiese, ¶ delle statue
226
1796
delle statue, de’ quadri e de’ camei, ¶ delle mode
227
1796
delle mode alla greca e alla francese, ¶ de’ cavalier
228
1796
francese, ¶ de’ cavalier serventi e cicisbei, ¶ del cuoco, dell
229
1796
del cuoco, dell’orefice e del sarto; ¶ e sopra
230
1796
orefice e del sarto; ¶ e sopra tutto d’Innocenzo
231
1796
di Cristo, ¶ se invisibile e incognito vivea ¶ o se
232
1796
da tutti era trattato e visto, ¶ s’era bell
233
1796
avea profeti in corte e dava oracoli ¶ e se
234
1796
corte e dava oracoli ¶ e se si dilettava a
235
1796
ministri, eunuchi o generali ¶ e s’avean rango di
236
1796
avean rango di taichi e Cani. ¶ E il frizzo
237
1796
di taichi e Cani. ¶ E il frizzo e il
238
1796
Cani. ¶ E il frizzo e il sugo di dimande
239
1796
ammirato fu dai cortigiani, ¶ e lodar di comun consentimento
240
1796
di Catuna lo spirito e il talento. ¶ Sovente involontario
241
1796
primari e più possenti ¶ e lumi diemmi e saggi
242
1796
possenti ¶ e lumi diemmi e saggi avvertimenti. ¶ E in
243
1796
diemmi e saggi avvertimenti. ¶ E in tutto il tempo
244
1796
grande ognor m’apparve e incomparabile, ¶ ed è gran
245
1796
apparve e incomparabile, ¶ ed è gran danno inver ch
246
1796
iconoclasta ei sia molto è probabile». ¶ Cui Scardassal: «Così
247
1796
iconoclasta: ¶ so ch’egli è un galantuom e ciò
248
1796
egli è un galantuom e ciò mi basta». ¶ «Non
249
1796
Ponente il cammin prese; ¶ e siccome uom di gentilezza
250
1796
io gli consegnai memorie e lettere. ¶ E con espressioni
251
1796
consegnai memorie e lettere. ¶ E con espressioni affettuose ¶ e
252
1796
E con espressioni affettuose ¶ e più e più volte
253
1796
espressioni affettuose ¶ e più e più volte premurosamente ¶ dirti
254
1796
in sull’eusina sponda ¶ e trattenerti seco in Trabisonda
255
1796
il disio di vederti; e quando fui ¶ giunto a
256
1796
tranquillità; ¶ che armati masnadieri e stragi e insulti ¶ facean
257
1796
armati masnadieri e stragi e insulti ¶ facean contr’ogni
258
1796
nella stessa imperial città ¶ e che crescendo sempre più
259
1796
per tutto era disordine e scompiglio. ¶ Sicché restai colà
260
1796
aspettando cangiasse il tristo e brutto ¶ aspetto delle cose
261
1796
brutto ¶ aspetto delle cose; e quando intesi ¶ che in
262
1796
intesi ¶ che in pace e in calma era tornato
263
1796
capital la via ripresi. ¶ E giunto qua, da te
264
1796
la fè cattolica professa ¶ e il glorioso acciar cinge
265
1796
la fè di Cristo, e che anzi dentro e
266
1796
e che anzi dentro e fuore ¶ della città ne
267
1796
ne permettea la pratica, ¶ e v’eran chiese pubbliche
268
1796
esse ¶ celebravansi i vesperi e le messe. ¶ E poi
269
1796
vesperi e le messe. ¶ E poi gli soggiungea: «Questo
270
1796
Questo paese ¶ lo strepito e la pompa ama all
271
1796
Cui Carpin: «Sta benissimo; e le spese?» ¶ «Le spese
272
1796
non fe’ più reppliche e convenne ¶ di far l
273
1796
far l’ingresso pubblico e solenne. ¶ Si divisero poscia
274
1796
solenne. ¶ Si divisero poscia e con Catuna ¶ Tommaso il
275
1796
dì fissò dell’udienza ¶ e senza sparmio o parsimonia
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somministrò per l’occorrenza; ¶ e presa per tal uopo
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ogni opportuna ¶ savia disposizione e provvidenza, ¶ Piancarpin dalla porta
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croce in gran cotta e maniconi ¶ un diacono fra
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fra due ceroferari ¶ precede, e sieguon cherici e torzoni
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precede, e sieguon cherici e torzoni ¶ con tonache di
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con tonache di forma e color vari ¶ giusta le
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le varie lor religioni ¶ e poscia i sacerdoti e
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e poscia i sacerdoti e i missionari. ¶ Machina colossal
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di sotto. ¶ Colla tiara e coi papali arredi ¶ venirsen
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arredi ¶ venirsen tesa tesa e tentennante ¶ sovra eccelso pedal
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due potestà simbol parlante, ¶ e con aureo cerchietto un
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blason francescano illustrar suole ¶ e che il gran fondator
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alla serafica sua prole ¶ e la fraterna carità disegna
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al piacer dell’armonia ¶ e della dolce amenità di
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più bel ne assapora, e scerne e coglie ¶ i
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ne assapora, e scerne e coglie ¶ i frutti e
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e coglie ¶ i frutti e i fior dalle superflue
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il ver di natura e il bel dell’arte
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stavasi un dì leggendo, e n’era il tema
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camerier, ridendo anch’esso ¶ e a forza trattenendosi, «Signore
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che brama ¶ di vederti e parlarti aver l’onore
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parlarti aver l’onore, ¶ e da lontan, di non
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di vestir bizzarra guisa!» ¶ E dava in questo dir
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fra Piancarpino. ¶ Levossi tosto e andollo ad abbracciare; ¶ e
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e andollo ad abbracciare; ¶ e fattolo seder a sé
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qual fosse la cagion, e se in cammino ¶ sinistri
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Ben io tosto dirotti e quando e dove ¶ e
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tosto dirotti e quando e dove ¶ e da chi
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e quando e dove ¶ e da chi ne ascoltai
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in difesa ¶ dell’Evangelo e della santa Chiesa. ¶ Così
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carica tua nell’esercizio, ¶ e gl’invidi confonda e
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e gl’invidi confonda e i tuoi nemici ¶ e
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e i tuoi nemici ¶ e per lo tuo profitto
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per lo tuo profitto e a benefizio ¶ di tutti
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ti son veri amici ¶ e sopra tutto della fè
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lunghissimo viaggio ¶ gravi disagi e ostacoli diversi ¶ per far
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Il non poter sollievo e albergo aversi, ¶ gli usi
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strani, l’incognito linguaggio, ¶ e fiumi e monti e
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incognito linguaggio, ¶ e fiumi e monti e impratticabil strade
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e fiumi e monti e impratticabil strade, ¶ vasti deserti
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impratticabil strade, ¶ vasti deserti e inospite contrade: ¶ tutto insomma
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tutto il cammin ritarda e difficulta. ¶ E o popolo
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cammin ritarda e difficulta. ¶ E o popolo talor barbaro
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o popolo talor barbaro e fiero ¶ s’incontra, o
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forestiero, ¶ chi lo schernisce e chi lo ruba o
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lo ruba o insulta; ¶ e l’abito persin di
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Francesco ¶ sembrava lor ridicolo e grottesco. ¶ I devastati regni
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grottesco. ¶ I devastati regni e le ruine ¶ vidi delle
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Gengis dome; ¶ di ferro e fiamma per ogni confine
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vidi l’orride tracce. E a stento e come
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tracce. E a stento e come ¶ piacque al ciel
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di Casgar dà nome; ¶ e bisognoso di sollievo omai
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l’inviato apostolico interruppe ¶ e «Oh caro amico! Oh
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Oh mio Siven!» proruppe. ¶ E in fretta disioso, impaziente
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i tuoi felici incontri e la gran sorte ¶ che
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facesti alla mogolla corte». ¶ E siccome interesse egli prendea
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era per te sollecito e temea ¶ di sinistro rovescio
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temea ¶ di sinistro rovescio, e che la buona ¶ fortuna
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si cangiasse in rea. ¶ E sul caratter di Toleicona
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sul caratter di Toleicona ¶ e de’ prenci primari e
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e de’ prenci primari e più possenti ¶ e lumi
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Chi ben ne disse e chi ne disse male
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ne fur le opinioni e incerte. ¶ Qualche opra sua
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Qualche opra sua vive e vivrà immortale; ¶ molte rimaser
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dall’obblio coperte. ¶ Cieco e prigion morì: fine non
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inter se ne parlasse. ¶ E fu d’Europa in
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casse: ¶ viaggiò due anni e giunse in Caracora ¶ che
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posto era Tommaso ancora. ¶ E sull’esempio di Toleicona
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fe’ pur lo stesso; e non vi fu persona
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non vi fu persona, ¶ e siasi indotta pur quanto
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con tasselli a disegno e a fregi d’oro
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d’oro, ¶ in pergamena e in marocchin legati, ¶ onde
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mostri il bel lavoro; ¶ e senza esser da alcun
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esser da veruno aperti e letti ¶ ne adornaron le
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ne adornaron le stanze e i gabinetti. ¶ Né solo
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ciascun poi li neglige e li trascura, ¶ ma ponvi
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stoffe o peregrini arazzi; ¶ e un sull’altro gli
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oscura, ¶ ove i sorci e la polvere e le
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sorci e la polvere e le tarme ¶ rodon le
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tarme ¶ rodon le dorature e i fogli e l
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dorature e i fogli e l’arme. ¶ Dei filosofi
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arme. ¶ Dei filosofi insigni e dei gran mastri ¶ l
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Mogollia non eran lette, ¶ e alla scienza de’ numeri
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alla scienza de’ numeri e degli astri ¶ si solean
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solean preferir le barzellette; ¶ e perciò scrittorelli e poetastri
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barzellette; ¶ e perciò scrittorelli e poetastri ¶ le notizie tirar
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notizie tirar dalle gazzette ¶ e ne formaron per desio
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di premi ¶ informi storie e insipidi poemi. ¶ O tu
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giorno i fasti assurdi e scempi ¶ dell’Impero mogol
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i nomi, i luoghi e i tempi ¶ e sfigurato
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luoghi e i tempi ¶ e sfigurato il vero ognor
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valor sublimi esempi, ¶ geste e vittorie che non furon
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che non furon mai; ¶ e prestar sempre adulator linguaggio
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linguaggio ¶ al folle orgoglio e all’impostura omaggio. ¶ D
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D’Aganippe i ranocchi e d’Ippocrene ¶ strider tutti
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strider tutti s’udiro e far fracasso, ¶ tutti gracchiar
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le boscaglie di Pindo e di Parnasso; ¶ e a
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Pindo e di Parnasso; ¶ e a tante e così
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Parnasso; ¶ e a tante e così insulse cantilene ¶ era
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era ogni orecchio affaticato e lasso, ¶ perché i vati
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i vati da soldo e da dozzina ¶ voller tutti
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tutti cantar di Turachina. ¶ E l’ampolloso oriental poeta
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oriental poeta ¶ con metafore e iperboli esaltolla: ¶ altri figlia
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figlia del lucido pianeta ¶ e suora della luna altri
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della luna altri chiamolla ¶ e chi benefic’astro e
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e chi benefic’astro e chi cometa ¶ e chi
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astro e chi cometa ¶ e chi immortal divinità mogolla
383
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stan del suo soggiorno, ¶ e o canzone, o sonetto
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di parole son bisticci e giuochi, ¶ ch’esser buon
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ciglio ¶ tornò agli amori e alle mollezze usate; ¶ e
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e alle mollezze usate; ¶ e Scardassal, che salutar consiglio
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dielle nella maggior calamitate ¶ e sempre presso a lei
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lei fedel si tenne, ¶ e favor nuovi e nuove
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tenne, ¶ e favor nuovi e nuove grazie ottenne. ¶ CANTO
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che ottien da Scardassale ¶ e di Catuna all’udienza
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di Catuna all’udienza è ammesso; ¶ e progettisti in
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all’udienza è ammesso; ¶ e progettisti in quella capitale
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progettisti in quella capitale ¶ e artisti e venturieri appaion
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quella capitale ¶ e artisti e venturieri appaion spesso. ¶ Con
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appaion spesso. ¶ Con feste e leggi e leghe e
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Con feste e leggi e leghe e paci e
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e leggi e leghe e paci e guerra ¶ Catuna
398
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e leghe e paci e guerra ¶ Catuna del suo
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Non sempre la giustizia e la ragione ¶ suol muovere
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la ragione ¶ suol muovere e guidar le menti umane
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son lontane. ¶ Stupor sovente e maraviglia impone ¶ il vano
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impone ¶ il vano grido e l’apparenze vane, ¶ e
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e l’apparenze vane, ¶ e fama, avvezza ad ingrandir
404
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siegue la prima ¶ impression e, giusta ciò che n
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ciò che non vide e ignora o sprezza o
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facil dispensator di biasmo e lode, ¶ e senza adoperar
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di biasmo e lode, ¶ e senza adoperar critica lima
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vaghe ed incerte adotta e gode ¶ al romoroso strepito
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di cose ¶ mirabili, stupende e portentose. ¶ Forse, all’opposto
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fur sotto la luna ¶ e perché alcun autor di
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a noi memoria alcuna; ¶ e perciò disse ben colui
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a virtù la gloria ¶ e degli stessi eroi tace
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di stupefar la terra e d’eroina ¶ eccelsa e
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e d’eroina ¶ eccelsa e grande acquistar nome e
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e grande acquistar nome e fama. ¶ Perciò i scrittor
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i scrittor d’Arabia e della China, ¶ di Bucaria
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della China, ¶ di Bucaria e di Persia alletta e
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e di Persia alletta e chiama ¶ che per talenti
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chiama ¶ che per talenti e per saper profondo ¶ famosi
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prosa ammira il mondo. ¶ E s’uom celebre a
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talora, ¶ non d’accoglienza e di cortesi offici ¶ l
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ancora ¶ di generosi doni e benefici; ¶ e perciò ne
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generosi doni e benefici; ¶ e perciò ne’ licei di
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i talenti, ¶ di stima e di favor mai non
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gli obbliò pur Catuna e trascurolli, ¶ onorando i lontan
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più che i presenti. ¶ E a magistero inglorioso addetti
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la turba restar misti e negletti. ¶ E acciò la
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restar misti e negletti. ¶ E acciò la sua real
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dalle Vigne, ¶ scrittore illustre e letterato insigne. ¶ Esule dalla
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corte sua l’accolse ¶ e trattò seco in tuon
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seco in tuon gaio e giocondo, ¶ ma poi il
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mondo. ¶ Fu filosofo ameno e un caro matto, ¶ ma
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per dar lor forza e renderli più arditi. ¶ Bevve
434
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arditi. ¶ Bevve il soldato e il marinar contento, ¶ e
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e il marinar contento, ¶ e più barili fur distribuiti
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tutti quanti, ¶ soldati, marinari e comandanti. ¶ Alla discrezion del
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tremò nel fondo algoso ¶ e Proteo, che dormia negli
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turbar il mio riposo?» ¶ E ad Eolo spedì una
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Eolo scatenò li venti e l’onde: ¶ or par
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al ciel voglian alzarsi, e or pare ¶ che s
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in voragini profonde. ¶ Capitani e nocchier non san che
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fare, ¶ ciascun perde coraggio e si confonde; ¶ e intanto
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coraggio e si confonde; ¶ e intanto Ataia, tutto pauroso
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suo s’era nascoso, ¶ e tremando dicea: «Quanto meglio
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venire a cercar malanni e guai ¶ e soffrir così
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cercar malanni e guai ¶ e soffrir così orribile bufera
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soffrir così orribile bufera ¶ e cose far che far
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suoi, ¶ vinto dalla fatica e dal travaglio, ¶ venia ’l
449
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Fa quel che vuoi!» ¶ E frattanto iva tutto allo
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allo sbaraglio. ¶ Per tutto è orror, disordine e spavento
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tutto è orror, disordine e spavento, ¶ e van le
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orror, disordine e spavento, ¶ e van le navi ove
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ne poté saper novella; ¶ e altre, ch’ebber le
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scorso in questa parte e in quella ¶ ad un
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quanto in lor scemata è la paura, ¶ altrettanto cresciuta
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gia per la pianura ¶ e lo cossero arrosto e
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e lo cossero arrosto e nel tegame, ¶ e depredaro
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arrosto e nel tegame, ¶ e depredaro e saccheggiaron tutti
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nel tegame, ¶ e depredaro e saccheggiaron tutti ¶ che trovar
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là d’intorno erbaggi e frutti. ¶ Lungo la costa
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frutti. ¶ Lungo la costa e su per la collina
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abbandonando al mar vicina; ¶ e sparsero fra quegli abitatori
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genti ¶ ardean le case e distruggean gli armenti. ¶ Quell
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gran moltitudin d’isolani ¶ e sulla truppa, ancor non
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menar orribile di mani; ¶ e quegli avanzi miseri de
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non vi perisser tutti. ¶ E fatta qualche debole difesa
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difesa ¶ si rimbarcaron frettolosamente, ¶ e avendo del Catai la
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ne piansero i Mogolli e per molt’anni ¶ ne
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risentiro i tristi effetti e i danni. ¶ Catuna allor
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semi ¶ d’ogni rancor e per calmar gli spirti
471
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ferro scampar, l’onde e le sirti, ¶ fe’ a
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guerrier degni d’allori e mirti, ¶ ed i sofferti
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ed i sofferti danni e la gran rotta ¶ pose
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rotta ¶ pose in obblio e la perduta flotta. ¶ Il
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necessario ¶ tutto in feste e in spettacoli si spese
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in spettacoli si spese, ¶ e invan le sue mercedi
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feste per felici imprese ¶ e stimar Caracora in pace
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stimar Caracora in pace e in guerra ¶ il vero
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poiché svanì il periglio ¶ e s’obbliar le avversità
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passate, ¶ con cor tranquillo e con sereno ciglio ¶ tornò
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a quali prove ¶ dure e spietate irato il ciel
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t’espose! ¶ Quanto grande e crudel sopra te piove
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pietà stringervi il core ¶ e riempir la fantasia d
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in faccia al sole ¶ e ondeggian le mogolle banderuole
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i regni d’Asia e le fe’ note al
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fe’ note al mondo; ¶ e allor la gloria attribuir
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sopra ogni gente remota e finitima ¶ di terrestre potenza
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finitima ¶ di terrestre potenza e di maritima. ¶ E benché
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potenza e di maritima. ¶ E benché un tempo Gengiscano
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temesse anche i rigagnoli e i ruscelli, ¶ dei gran
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dei gran nocchier discepolo e compagno ¶ poscia divenne e
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e compagno ¶ poscia divenne e commandò vascelli. ¶ Quindi videsi
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grande ognor nell’opra e nel pensiere ¶ volle Catuna
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remoto ¶ maritimo paese istrutte e brave ¶ persone in arte
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persone in arte nautica: e il piloto ¶ e l
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nautica: e il piloto ¶ e l’ingegnero e il
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piloto ¶ e l’ingegnero e il costruttor di nave
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il costruttor di nave. ¶ E perché in tal lubricità
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a’ moderni sciabecchi assomigliava ¶ e a cui perciò più
500
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cui perciò più grazioso e bello, ¶ come or si