Pantaleo Carabellese, Il problema teologico come filosofia, 1931
concordanze di «e»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1931 | la propria attività. Questo è il «più» esistenziale, questo | ||
2 | 1931 | esplicabile nei suoi prodotti, e sentito proprio in questa | ||
3 | 1931 | questa sua esplicabilità. ¶ Esistenza e credenza vengono cosí a | ||
4 | 1931 | di coscienza, che non è l'esperienza ma il | ||
5 | 1931 | di coscienza, per cui è vano domandarci se l | ||
6 | 1931 | domandarci se l'esistere è il credere che il | ||
7 | 1931 | all'altro che gli è presente, o l'esser | ||
8 | 1931 | come tale. Domandarci questo è non avere ancora penetrata | ||
9 | 1931 | come tale in ciascuno, e si dice esistere nell | ||
10 | 1931 | dice esistere nell'altro e credenza nell'uno; il | ||
11 | 1931 | il quale uno però è anch'esso altro, come | ||
12 | 1931 | altro, come l'altro è uno. ¶ E quindi e | ||
13 | 1931 | l'altro è uno. ¶ E quindi e perciò credenza | ||
14 | 1931 | è uno. ¶ E quindi e perciò credenza ed esistenza | ||
15 | 1931 | soltanto un esser creduto è rifiutare l'esistenza a | ||
16 | 1931 | esistenza a chi crede e tornare o al concetto | ||
17 | 1931 | come negazione di coscienza e quindi pura e semplice | ||
18 | 1931 | coscienza e quindi pura e semplice negazione. ¶ Esistere, abbiam | ||
19 | 1931 | negazione. ¶ Esistere, abbiam visto, è credere, come credere è | ||
20 | 1931 | è credere, come credere è esistere: in perfetta identità | ||
21 | 1931 | di questa. L'esistere è l'aspetto creduto oggettivo | ||
22 | 1931 | aspetto soltanto soggettivo. Esistente è il soggetto puro così | ||
23 | 1931 | puro così come ci è risultato in quanto esigenza | ||
24 | 1931 | con cui si presenta, e che è ritenuta oggettività | ||
25 | 1931 | si presenta, e che è ritenuta oggettività, perchè è | ||
26 | 1931 | è ritenuta oggettività, perchè è la stessa capacità realizzatrice | ||
27 | 1931 | distinzione tra l'essere e l'esistere, sulla quale | ||
28 | 1931 | nella concreta coscienza c'è anche l'implicito, e | ||
29 | 1931 | è anche l'implicito, e che non è possibile | ||
30 | 1931 | implicito, e che non è possibile concretezza senza implicazione | ||
31 | 1931 | Questa affermazione dell'implicito è stata interpretata come rinunzia | ||
32 | 1931 | infatti della ragione dimostrativa e affermazione di un di | ||
33 | 1931 | o nel sentimento. Esistere è credere al di là | ||
34 | 1931 | della ragione, la quale è, per sua natura, negazione | ||
35 | 1931 | negazione di ogni limite, e quindi di ogni negazione | ||
36 | 1931 | della esplicazione: l'inesplicato è esplicabile. Perciò non è | ||
37 | 1931 | è esplicabile. Perciò non è l'atto supremo della | ||
38 | 1931 | a sè stessa, ma è bensì la propria affermazione | ||
39 | 1931 | In questo senso credere è affermare la razionalità al | ||
40 | 1931 | apparente rinunzia alla ragione è una promessa, un impegno | ||
41 | 1931 | un impegno della ragione: è riconoscere l'inesplicato esplicabile | ||
42 | 1931 | esplicabile. Questa credenza appunto è l'esistenza. ¶ Non porre | ||
43 | 1931 | dall'altra l'esistenza e la fede, furono entrambe | ||
44 | 1931 | di irrazionalità entro (fede) e fuori (esistenza) della coscienza | ||
45 | 1931 | positivo con la fede e con l'esistenza ridotte | ||
46 | 1931 | esistenza ridotte a pura e semplice negazione di ragione | ||
47 | 1931 | dell'essere con niente e con nessuno: o domina | ||
48 | 1931 | essere oltre quello suo, è relegata in questo, incatenata | ||
49 | 1931 | tutto il suo argomentare e calcolare possa essere spiegato | ||
50 | 1931 | più dubbio. ¶ L'esistenza è dunque questo «ecco qua | ||
51 | 1931 | di là del concetto. E perciò a chi vede | ||
52 | 1931 | non esista il veduto e cioè che egli non | ||
53 | 1931 | che egli non veda, è assolutamente vana; si dica | ||
54 | 1931 | vedere, esisterà il veduto. E così anche inversamente: a | ||
55 | 1931 | invano dimostrerete che c'è ciò che egli non | ||
56 | 1931 | se mai, a voi e alla vostra buona fede | ||
57 | 1931 | fede per lui c'è l'esistenza vostra, per | ||
58 | 1931 | vostra, per voi c'è l'esistenza del quid | ||
59 | 1931 | non vede. L'esistenza è sempre immediatezza. ¶ Già con | ||
60 | 1931 | quella; l'atteggiamento spirituale è lo stesso e sta | ||
61 | 1931 | spirituale è lo stesso e sta in una affermazione | ||
62 | 1931 | esistenza creduta nella esperienza, e non come l'esistenza | ||
63 | 1931 | come l'esistenza stessa. E perciò, lungi dal salvare | ||
64 | 1931 | insieme con la religione. ¶ È infatti su questa distinzione | ||
65 | 1931 | che il nostro credere, e se questo credere rimane | ||
66 | 1931 | esistenziale, la nostra cecità è inguaribile, è costituzionale. Non | ||
67 | 1931 | nostra cecità è inguaribile, è costituzionale. Non possiam vedere | ||
68 | 1931 | altro mondo non c'è visione per noi chiusi | ||
69 | 1931 | esperienza come nella religione, e l'esistere che rimane | ||
70 | 1931 | religione che nella esperienza. È la netta separazione tra | ||
71 | 1931 | separazione tra l'esistente e il sapiente, tra il | ||
72 | 1931 | tra il cosiddetto oggetto e il soggetto. ¶ Hume trae | ||
73 | 1931 | da una concezione realistica. E quindi, mentre risolveva con | ||
74 | 1931 | lasciato insoluto da Berkeley (e insolubile nella dottrina berkeleyana | ||
75 | 1931 | distinzione tra la percezione e l'imaginazione, chiudeva irrimediabilmente | ||
76 | 1931 | Il problema fu ripreso, e da una parte fatto | ||
77 | 1931 | da Hume tra esistere e sapere in qual forma | ||
78 | 1931 | Kant. «Più», che non è stato visto neppure fin | ||
79 | 1931 | all'autonomia della ragione e quindi alla ragione. E | ||
80 | 1931 | e quindi alla ragione. E perciò l'idealismo post | ||
81 | 1931 | tutte le altre categorie. E quindi l'assenza di | ||
82 | 1931 | coscienza, dopo che si è vista la concretezza risultante | ||
83 | 1931 | che la riguarda, essa è solo il cominciamento. ¶ Questo | ||
84 | 1931 | inizio della scoperta critica e nel quale Kant era | ||
85 | 1931 | Egli sa che cosa è questo esistere: è il | ||
86 | 1931 | cosa è questo esistere: è il «più» del concetto | ||
87 | 1931 | verità, siccome questo salto è impossibile, non abbiam fatto | ||
88 | 1931 | Il «più» di Kant è l'esistenza realistica riconosciuta | ||
89 | 1931 | riconosciuta nella credenza humiana. È il primo contatto dei | ||
90 | 1931 | post-kantiano non fece. E quindi invece di approfondire | ||
91 | 1931 | realistico persistente in Kant e della mancata correzione di | ||
92 | 1931 | mancata correzione di esso è sempre il falso concetto | ||
93 | 1931 | poteva che esser soppresso, e con esso doveansi sopprimere | ||
94 | 1931 | che l'altro non è l'oggetto puro di | ||
95 | 1931 | come l'esistere non è che il puro trovarsi | ||
96 | 1931 | uno, l'esistere non è che la reciprocità pura | ||
97 | 1931 | si ritrova così irresoluto e pur bisognoso di soluzione | ||
98 | 1931 | teologismo nella sua impostazione e soluzione tradizionale. Essa stessa | ||
99 | 1931 | sè, oggetto della filosofia, e Dio non possono non | ||
100 | 1931 | metafisica come filosofia prima, è ancora possibile, il problema | ||
101 | 1931 | deve poter essere posto e risoluto. ¶ Non porlo e | ||
102 | 1931 | e risoluto. ¶ Non porlo e così dispensarsi dal risolverlo | ||
103 | 1931 | così dispensarsi dal risolverlo è costruire una filosofia senza | ||
104 | 1931 | sarebbe certamente più franca e meno riprovevole dello sciocco | ||
105 | 1931 | cui il problema nasce, e da essa trarre la | ||
106 | 1931 | avevano falsificata quella esigenza e reso impossibile questo problema | ||
107 | 1931 | Si può dire che è l'anima di tutta | ||
108 | 1931 | diffusa in altri problemi. ¶ È l'esigenza della oggettività | ||
109 | 1931 | suo valore questa esigenza è scoprire le falsificazioni dei | ||
110 | 1931 | essa ha dato luogo, e aprire la via alla | ||
111 | 1931 | coscienza, non-spiritualità, materia, e Dio, invece, si vide | ||
112 | 1931 | ne faceva la religione, e si credesse quindi estraneo | ||
113 | 1931 | ogni altra esigenza spirituale e nato solo da quella | ||
114 | 1931 | quindi come si possano e si debbano eliminare questi | ||
115 | 1931 | da cui questa nasce, e cercando almeno di abbozzare | ||
116 | 1931 | Costitutivo fondamentale della religione è la fede: Religiosità è | ||
117 | 1931 | è la fede: Religiosità è fede: fede come atteggiamento | ||
118 | 1931 | sia conoscitiva che volitiva, e anche, almeno a mio | ||
119 | 1931 | a mio avviso, estetica) e che diciamo ragione, nella | ||
120 | 1931 | razionalità, o come piena e totale rinunzia alla ragione | ||
121 | 1931 | dogmatiche (scolasticismo in genere) e quindi rinunzia alla essenza | ||
122 | 1931 | che diciamo religione, v'è, oltre questa rinunzia che | ||
123 | 1931 | oltre questa rinunzia che è negazione o limitazione, un | ||
124 | 1931 | affermazione, la quale però è cosiffatta che trae con | ||
125 | 1931 | accorgerci che esso non è caratteristico soltanto della religiosità | ||
126 | 1931 | quello religioso. ¶ Non c'è, infatti, bisogno di lunghi | ||
127 | 1931 | L'esperienza come tale è anch'essa rinunzia alla | ||
128 | 1931 | esperienza, di quello che è l'aspetto negativo della | ||
129 | 1931 | ragione nella esperienza non è altro che ciò che | ||
130 | 1931 | ciò che dicesi esistenza. ¶ È identificabile questa esistenza che | ||
131 | 1931 | che troviamo nella religiosità, è identificabile, dico, con l | ||
132 | 1931 | Il problema, per nuovo e strano che possa parere | ||
133 | 1931 | parere a qualcuno, non è affatto nuovo. ¶ Fu posto | ||
134 | 1931 | come unità di idee e quindi di imagini, Berkeley | ||
135 | 1931 | che richiede l'esistenza, e l'imaginare che la | ||
136 | 1931 | esistenza, di cui si è consapevoli nel percepire, al | ||
137 | 1931 | al sentimento di credenza. È un esplicito riconoscimento della | ||
138 | 1931 | esistenza nella esperienza, non è che credenza, proprio come | ||
139 | 1931 | come quella fede che è il momento positivo della | ||
140 | 1931 | cosa che si sperimenta, è proprio la credenza: sentimentale | ||
141 | 1931 | non si dice. Essa è l'ineffabile «ecco qua | ||
142 | 1931 | una serie di calcoli e di ragionamenti, l'esistenza | ||
143 | 1931 | quell'«ecco qua», che è l'esistenza stessa. Non | ||
144 | 1931 | l'esistenza stessa. Non è mai escluso in modo | ||
145 | 1931 | le sue vie relative e finite e tale sarà | ||
146 | 1931 | vie relative e finite e tale sarà sempre ciò | ||
147 | 1931 | vuole veramente dimostrare Dio. ¶ È evidente che qui la | ||
148 | 1931 | sulla esistenza che invece è da dimostrare. ¶ È di | ||
149 | 1931 | invece è da dimostrare. ¶ È di questo tipo il | ||
150 | 1931 | Ma era facile opporre, e fu subito opposto, che | ||
151 | 1931 | darà mai la cosa; e l'esistenza è della | ||
152 | 1931 | cosa; e l'esistenza è della o nella cosa | ||
153 | 1931 | due vie tentate non è riuscita alla soluzione. E | ||
154 | 1931 | è riuscita alla soluzione. E nel provare la impossibilità | ||
155 | 1931 | ragione. ¶ 53. Esistenza di Dio e misticismo. ¶ Ma non c | ||
156 | 1931 | sue dimostrazioni razionali ed è inconsapevole ribellione contro la | ||
157 | 1931 | esperienza; la ribellione non è rivolta, come dovrebbe, contro | ||
158 | 1931 | contro questa realistica concezione. E si ha quindi il | ||
159 | 1931 | questa esistenza non c'è dimostrazione che possa arrivare | ||
160 | 1931 | L'esistenza di Dio è raggiunta nella fede, che | ||
161 | 1931 | sola ce la testimonia. E quindi di fronte alla | ||
162 | 1931 | intellectum (p. es. Anselmo e Malebranche) con i suoi | ||
163 | 1931 | es. Bernardo di Chiaravalle e Pascal). È il ritorno | ||
164 | 1931 | di Chiaravalle e Pascal). È il ritorno alla ingenuità | ||
165 | 1931 | alla ingenuità della fede, è il ritiro di ogni | ||
166 | 1931 | di filosofia o viceversa; è l'abisso tra religione | ||
167 | 1931 | l'abisso tra religione e filosofia: in questa la | ||
168 | 1931 | da sè, al bando. ¶ E lo stesso chiudersi della | ||
169 | 1931 | concetto realistico della religione e crea, con questo, delle | ||
170 | 1931 | solo dalla interpretazione realistica e non richiesta dalla genuina | ||
171 | 1931 | essenza della religione. Ed è quindi non veramente pura | ||
172 | 1931 | Se la fede non è (cfr. cap. seg.), essa | ||
173 | 1931 | sempre chi vorrà leggere e interpretare tal documento, e | ||
174 | 1931 | e interpretare tal documento, e vi troverà esistenza diversa | ||
175 | 1931 | essa pretende documentare. Entro e sotto l'esperienza sento | ||
176 | 1931 | sento l'alterità che è propria dell'esistenza e | ||
177 | 1931 | è propria dell'esistenza e costituisce la fede; nel | ||
178 | 1931 | mi sfugge senz'altro e mi sfugge quindi anche | ||
179 | 1931 | negazione di me stesso, e toglie ancora così l | ||
180 | 1931 | ancora così l'alterità, e toglie quindi con la | ||
181 | 1931 | Dio mi risulta impossibile. E quanto più la ribellione | ||
182 | 1931 | a toccare quello che è il principio giustificativo della | ||
183 | 1931 | appieno, perchè anch'essa è sostanziata dal realismo e | ||
184 | 1931 | è sostanziata dal realismo e proprio il bisogno di | ||
185 | 1931 | esistenza di Dio fomenta e nutre la sua ribellione | ||
186 | 1931 | quindi, più che religione è filosofia della religione che | ||
187 | 1931 | a formulare il problema e a ricorrere alla filosofia | ||
188 | 1931 | a ricorrere alla filosofia. E quindi anche dopo la | ||
189 | 1931 | esperienza religiosa, che non è affatto il religioso chiudersi | ||
190 | 1931 | entro sè stessa, ma è invece specifica rivelazione esteriore | ||
191 | 1931 | contatto materiale con Dio. E quella, abbiam visto, chiede | ||
192 | 1931 | esistenza di Dio, adunque, è problema che da una | ||
193 | 1931 | della esistenza di Dio, e quindi conserva il concetto | ||
194 | 1931 | filosofia, si sa che è esplicitamente affermato dal sistematore | ||
195 | 1931 | manifeste falsa apparet», giacchè è «rationibus irrefragabilibus etiam a | ||
196 | 1931 | L'esistenza di Dio è, dunque, un problema risolubile | ||
197 | 1931 | dunque, un problema risolubile e risoluto dalla filosofia a | ||
198 | 1931 | a servizio della religione e come presupposto di questa | ||
199 | 1931 | questa (praecedens articulum fidei): è debito che la filosofia | ||
200 | 1931 | la filosofia deve assolvere, e, in modo diretto o | ||
201 | 1931 | assolto, verso la religione. ¶ È naturale che in questa | ||
202 | 1931 | stesso oggetto della filosofia e si presentasse soltanto come | ||
203 | 1931 | di là della filosofia, e determinato nella sua forma | ||
204 | 1931 | dalla religione realisticamente interpretata e perciò richiedente una dimostrazione | ||
205 | 1931 | l'esistenza si doveva e quindi, richiamate dalla essenza | ||
206 | 1931 | le risposte razionali. Dimostrare è servirsi della ragione. Ma | ||
207 | 1931 | di dimostrare l'esistenza. E la soluzione quindi, pur | ||
208 | 1931 | ci prova, può darci e bene esaminata ci dà | ||
209 | 1931 | l'esistenza di Dio. E si ricorre quindi alle | ||
210 | 1931 | esistenza di Dio non è richiesta dalla genuina essenza | ||
211 | 1931 | si abbandoni, mentre ne è il tacito presupposto. Non | ||
212 | 1931 | principio supremo dell'esperienza. È questa l'essenza profonda | ||
213 | 1931 | La prova fisico-teologica e quella morale possono essere | ||
214 | 1931 | genere di prove, però, è inficiato anzitutto dal presupposto | ||
215 | 1931 | le si vuole attribuire. E toltale questa natura di | ||
216 | 1931 | ed i suoi miracoli è veramente esperienza, e allora | ||
217 | 1931 | miracoli è veramente esperienza, e allora alla filosofia non | ||
218 | 1931 | alla filosofia non c'è da chieder nulla; o | ||
219 | 1931 | nulla; o esperienza non è, perchè la religione è | ||
220 | 1931 | è, perchè la religione è al di là di | ||
221 | 1931 | dire appunto aposteriorità, esperienza e niente altro) e sarebbe | ||
222 | 1931 | esperienza e niente altro) e sarebbe essa stessa superflua | ||
223 | 1931 | invece raggiungerla solo essa e non la raggiungerà mai | ||
224 | 1931 | infinito, da una parte, è soltanto un comodo pretesto | ||
225 | 1931 | fermare il processo stesso, e dall'altra è un | ||
226 | 1931 | stesso, e dall'altra è un dimenticare che tale | ||
227 | 1931 | dimenticare che tale processo è condizionato dalla reciprocità, la | ||
228 | 1931 | la quale di questo è capace di dar ragione | ||
229 | 1931 | esigenze della concreta coscienza, e così si pone come | ||
230 | 1931 | pone come pura ragione. E perciò come non può | ||
231 | 1931 | Ma, si badi, non è empirismo, cioè fondarsi sulla | ||
232 | 1931 | della esperienza. Se mai, è proprio fondare l'esperienza | ||
233 | 1931 | empirismo nel mio speculare: è non averlo compreso affatto | ||
234 | 1931 | cosa reale. Dell'esperienza e dell'esistenza delle cose | ||
235 | 1931 | reali che in essa e da essa soltanto risulta | ||
236 | 1931 | essa soltanto risulta, potremo, e dovremo, riconoscere l'astrattezza | ||
237 | 1931 | astrattezza della esperienza non è cercare altra esistenza, oltre | ||
238 | 1931 | nell'astrattezza. Il vero è che chi ricorre a | ||
239 | 1931 | delle prove aposteriori, si è sempre, accanto a questa | ||
240 | 1931 | esistenza del mondo, si è giustamente pensato, non basta | ||
241 | 1931 | che si deve adorare, e il conseguente cadere della | ||
242 | 1931 | conseguente cadere della esistenza (e quindi della fede) di | ||
243 | 1931 | come oggetto di adorazione e non farlo esistente, sarebbero | ||
244 | 1931 | posseduta dall'Essere che è adorato, se l'adorazione | ||
245 | 1931 | adorato, se l'adorazione è qualcosa che risponde a | ||
246 | 1931 | che risponde a verità e quell'Essere non è | ||
247 | 1931 | e quell'Essere non è una menzogna o una | ||
248 | 1931 | la esperienza ci offre. E, invece, dell'esistenza di | ||
249 | 1931 | cui cose reali possiamo e dobbiamo riportare a quella | ||
250 | 1931 | nostra adorazione, la religione è quasi spinta a trasformare | ||
251 | 1931 | quella sua degenerazione che è la superstizione. ¶ Se infatti | ||
252 | 1931 | la superstizione. ¶ Se infatti è superstizione dare valore soprannaturale | ||
253 | 1931 | soprannaturale a ciò che è natura, superstizione in sè | ||
254 | 1931 | vero della religiosità; ma è difficile depurarlo dalla sua | ||
255 | 1931 | soprastruttura, che lo nasconde e si manifesta in sua | ||
256 | 1931 | l'utilitarismo miracolistico che è certo tutt'altra cosa | ||
257 | 1931 | la pura coscienza religiosa e tutt'altra cosa anche | ||
258 | 1931 | Dio esistente, ma nascosto e lontano, si manifesta per | ||
259 | 1931 | esperienze. Senza le tavole e senza Mosè non v | ||
260 | 1931 | senza Mosè non v'è possibilità di rivelazione; non | ||
261 | 1931 | di rivelazione; non v'è rivelazione senza voce che | ||
262 | 1931 | esistenza di Dio si è raggiunta, perchè Dio stesso | ||
263 | 1931 | nella sua singolare esistenza è intervenuto in quella esperienza | ||
264 | 1931 | tutta l'esistenza agente e risultante nella esperienza si | ||
265 | 1931 | in una specialissima esperienza, e dall'altra non si | ||
266 | 1931 | prova, perchè, per particolare e determinata che sia questa | ||
267 | 1931 | sia questa esperienza, essa è pur sempre esperienza, e | ||
268 | 1931 | è pur sempre esperienza, e questa è fatta tale | ||
269 | 1931 | sempre esperienza, e questa è fatta tale, vedemmo, dal | ||
270 | 1931 | dal convenire dei più e dal necessitare tutti. E | ||
271 | 1931 | e dal necessitare tutti. E nella pretesa speciale esperienza | ||
272 | 1931 | invece, in cui Dio è un esistente, comincia già | ||
273 | 1931 | esser fatta: non v'è possibilità di rapporto reciproco | ||
274 | 1931 | di Lui, non c'è nulla. Ma, anche se | ||
275 | 1931 | tale speciale esperienza realistica, e solo di fronte ad | ||
276 | 1931 | fronte ad essa, c'è il miscredente che oppone | ||
277 | 1931 | realtà di se stesso e delle opere sue, realtà | ||
278 | 1931 | ascolta, gli parla, convive e collabora con lui. Laddove | ||
279 | 1931 | questa esperienza. L'esperienza è avvalorabile solo con altra | ||
280 | 1931 | altra esperienza, non altrimenti. E invece la comune esperienza | ||
281 | 1931 | esperienza religiosa, come determinata e avente caratteri suoi propri | ||
282 | 1931 | pur sempre esperienza, non è confermabile, cioè non è | ||
283 | 1931 | è confermabile, cioè non è esperienza. Essa non fa | ||
284 | 1931 | la quale però non è fatta che di natura | ||
285 | 1931 | speciale sperimentabilità di Dio. E poi quindi da una | ||
286 | 1931 | raggiungere il suo compito e di manifestarsi cosi come | ||
287 | 1931 | manifestarsi cosi come superstizione e dall'altra allontana l | ||
288 | 1931 | essenza di religiosità che è il suo vero valore | ||
289 | 1931 | nella ricerca di Dio è la riflessione filosofica. In | ||
290 | 1931 | ire», sforzo che non è dunque ripetibile. Ricordarlo e | ||
291 | 1931 | è dunque ripetibile. Ricordarlo e ripeterlo è perderlo, è | ||
292 | 1931 | ripetibile. Ricordarlo e ripeterlo è perderlo, è passare dalla | ||
293 | 1931 | e ripeterlo è perderlo, è passare dalla viva filosofia | ||
294 | 1931 | non ripeterlo: ripeterlo non è riviverlo, è ucciderlo. Con | ||
295 | 1931 | ripeterlo non è riviverlo, è ucciderlo. Con questa coscienza | ||
296 | 1931 | questa coscienza noi riprendiamo e trattiamo gli sforzi finora | ||
297 | 1931 | Oggi, in campo filosofico, è raro sentir porre il | ||
298 | 1931 | nei quali si risolve. e quindi non può porsi | ||
299 | 1931 | inesistente, solo perchè si è dimostrata l'insufficienza o | ||
300 | 1931 | importava una precedente posizione. E così con questa dichiarazione | ||
301 | 1931 | assunti o erroneamente presupposti e, di fronte al problema | ||
302 | 1931 | anche nella sua inesatta e quindi superabile posizione. ¶ Ma | ||
303 | 1931 | aver visto le barriere e di aver con ciò | ||
304 | 1931 | riconosciute false la posizione e la soluzione del problema | ||
305 | 1931 | che ne era nato, è chiudere gli occhi per | ||
306 | 1931 | cui le briglie disciplinavano e menavano: non è necessario | ||
307 | 1931 | disciplinavano e menavano: non è necessario che essi si | ||
308 | 1931 | fianco, ne sarebbero disturbati e si adombrerebbero: c'è | ||
309 | 1931 | e si adombrerebbero: c'è chi pensa a guidarli | ||
310 | 1931 | a guidarli. Ma, non è superfluo ripeterlo, la filosofia | ||
311 | 1931 | filosofia con paraocchi non è più filosofia, sia quando | ||
312 | 1931 | anzi la filosofia non è, e non può essere | ||
313 | 1931 | la filosofia non è, e non può essere fondamentalmente | ||
314 | 1931 | La filosofia, se qualcosa è nell'essenza sua, è | ||
315 | 1931 | è nell'essenza sua, è proprio Dio nella sua | ||
316 | 1931 | che rende questo contraddittorio e quindi insolubile. ¶ CAPITOLO VII | ||
317 | 1931 | concetto realistico di religione e l'esistenza di Dio | ||
318 | 1931 | esistenza di Dio. ¶ Qual'è, dunque, la impostazione tradizionale | ||
319 | 1931 | Il problema di Dio è, nel pensiero tradizionale, essenzialmente | ||
320 | 1931 | forse ancora problema teologico e problema religioso di solito | ||
321 | 1931 | che a noi importa è che il problema teologico | ||
322 | 1931 | che il problema teologico è posto almeno fondamentalmente come | ||
323 | 1931 | concetto tradizionale della religione è ancora, come tanti altri | ||
324 | 1931 | Anche per la religione è avvenuto quello che abbiam | ||
325 | 1931 | che la concretezza consente e richiede, si è svalutata | ||
326 | 1931 | consente e richiede, si è svalutata la religione come | ||
327 | 1931 | realismo ce ne presentava, e si è ritenuta religiosa | ||
328 | 1931 | ne presentava, e si è ritenuta religiosa in verità | ||
329 | 1931 | posizione speculativa: la religione è stata tolta (soppressa e | ||
330 | 1931 | è stata tolta (soppressa e sollevata a) in filosofia | ||
331 | 1931 | con l'esistenza che è invece la soggettività di | ||
332 | 1931 | di colui che adora. ¶ E quindi si finisce col | ||
333 | 1931 | Dio, non ce n'è altra residua per lo | ||
334 | 1931 | esistenza, che in verità è, fu ritenuta invece annullamento | ||
335 | 1931 | tutto la dissoluzione, quando è fede viva e non | ||
336 | 1931 | quando è fede viva e non impotente o egoistica | ||
337 | 1931 | anche in lavori precedenti, è l'idea pura della | ||
338 | 1931 | svalutazione astrattistica dell'idea è nata dal contrapporre tale | ||
339 | 1931 | valore, quando l'oggettività è posta a suo luogo | ||
340 | 1931 | in sè nel concreto; è essa quindi l'in | ||
341 | 1931 | sè di ogni alterità e di ogni reale prodotto | ||
342 | 1931 | essere quel quid unificante e quindi quell'assoluto Unico | ||
343 | 1931 | risulta sostanziare il concreto, e che è l'oggetto | ||
344 | 1931 | il concreto, e che è l'oggetto della filosofia | ||
345 | 1931 | l'oggetto della filosofia, è Dio, o no? ¶ A | ||
346 | 1931 | si sia intesa: non è certo, abbiam ripetuto a | ||
347 | 1931 | il fuori della coscienza e perciò il non-coscienza | ||
348 | 1931 | sua assoluta purezza non è un qualunque fatto psicologico | ||
349 | 1931 | nella sua relatività, ma è la stessa assolutezza di | ||
350 | 1931 | che costituisce il soggetto e che così può imporsi | ||
351 | 1931 | L'idea pura non è nè dato nè prodotto | ||
352 | 1931 | nè prodotto dal soggetto: è l'universalità della coscienza | ||
353 | 1931 | meno l'idea pura è quella idea innata, che | ||
354 | 1931 | viva spiritualmente l'idea e precostituito il vivente come | ||
355 | 1931 | distinzione, che pare, ed è effettivamente richiesta, tra quel | ||
356 | 1931 | che come Dio intendiamo e l'universo sia pur | ||
357 | 1931 | pur preso nella somma e massima complessità sua e | ||
358 | 1931 | e massima complessità sua e comprensivo quindi anche della | ||
359 | 1931 | di sostanza spirituale che è l'idea come essere | ||
360 | 1931 | diverrebbe la natura stessa; e con questo avremmo perduto | ||
361 | 1931 | questo avremmo perduto Dio e la spiritualità. ¶ Ma di | ||
362 | 1931 | questa distinzione tra Dio e mondo, io credo si | ||
363 | 1931 | di là dal concreto e quindi quasi con una | ||
364 | 1931 | di vivere anche quando e soprattutto quando affermiamo Dio | ||
365 | 1931 | unico. O il concreto, e noi in esso con | ||
366 | 1931 | tutto il nostro pensiero, è un assoluto caos in | ||
367 | 1931 | in cui non v'è unicità; o quell'Unico | ||
368 | 1931 | che sostanzia il concreto è il solo ed assoluto | ||
369 | 1931 | solo ed assoluto Unico. ¶ E questo non ci sarebbe | ||
370 | 1931 | unicità dell'Assoluto: si è creduto il relativo come | ||
371 | 1931 | l'altro dell'Assoluto. E finchè questo si crede | ||
372 | 1931 | dirsi attuale in Spinoza, è virtuale negli stessi Malebranche | ||
373 | 1931 | virtuale negli stessi Malebranche e Cartesio. Quella distinzione tra | ||
374 | 1931 | Quella distinzione tra Dio e il mondo, da cui | ||
375 | 1931 | in sè adunque o è l'Unico o non | ||
376 | 1931 | l'Unico o non è assolutamente. Dal riconoscimento dei | ||
377 | 1931 | dei due esseri, Dio e mondo, era fatale ed | ||
378 | 1931 | in sè, adunque, che è l'Oggetto puro, essendo | ||
379 | 1931 | assoluta Unicità di coscienza, è quello che da tutti | ||
380 | 1931 | intendesi come Spirito assoluto: è Dio. ¶ E se oggetto | ||
381 | 1931 | Spirito assoluto: è Dio. ¶ E se oggetto della filosofia | ||
382 | 1931 | se oggetto della filosofia è l'essere in sè | ||
383 | 1931 | sarà oggetto della filosofia; e questo infatti fu e | ||
384 | 1931 | e questo infatti fu e sarà sempre il problema | ||
385 | 1931 | riflettiamo su di essa; e in conseguenza, poi, è | ||
386 | 1931 | e in conseguenza, poi, è anche da una parte | ||
387 | 1931 | problema oggettivo alla filosofia e dall'altra rendere così | ||
388 | 1931 | possibile anche la posizione e soluzione del problema interno | ||
389 | 1931 | problema interno della filosofia, e faceva finir questa in | ||
390 | 1931 | anche il problema oggettivo e causava quella riduzione, che | ||
391 | 1931 | autocoscienza. Quel che c'è di vero in questa | ||
392 | 1931 | questa riduzione, che non è solo una riscoperta idealistica | ||
393 | 1931 | una riscoperta idealistica, ma è vecchia quanto «il conosci | ||
394 | 1931 | il conosci te stesso», è l'escludere che la | ||
395 | 1931 | concetto dialettico di autocoscienza è determinato dalla falsa identificazione | ||
396 | 1931 | nel suo vero valore e si spiega quindi l | ||
397 | 1931 | carattere la filosofia si è sempre affermata e continuerà | ||
398 | 1931 | si è sempre affermata e continuerà ad affermarsi nel | ||
399 | 1931 | il suo carattere intrinseco. ¶ E si capisce quindi il | ||
400 | 1931 | personale ma pur severo e non fantasioso lavoro del | ||
401 | 1931 | sulle leggi di natura, e neppure sulle soggettive condizioni | ||
402 | 1931 | condizioni storiche dei popoli e delle loro formazioni anche | ||
403 | 1931 | attività di cui sopra. È ora di proclamare netta | ||
404 | 1931 | intimità vitale della concretezza, e non è quindi per | ||
405 | 1931 | della concretezza, e non è quindi per niente affatto | ||
406 | 1931 | immanente a questo concreto. E ciononostante e anzi appunto | ||
407 | 1931 | questo concreto. E ciononostante e anzi appunto perciò rimane | ||
408 | 1931 | filosofia nella speciale intraducibile e insopprimibile forma di sapere | ||
409 | 1931 | forma essa smarrisce, non è più nè filosofia nè | ||
410 | 1931 | altra concreta attività: non è nulla. ¶ 50. Il problema di | ||
411 | 1931 | suo problema oggettivo, perchè è positivo l'essere in | ||
412 | 1931 | filosofia importa anche (ed è questo, a mio avviso | ||
413 | 1931 | risulta impossibile la Critica, e quindi impossibile la filosofia | ||
414 | 1931 | filosofia nel suo sviluppo è risolvere il problema interno | ||
415 | 1931 | interno della filosofia, giacchè è vedere come nel concreto | ||
416 | 1931 | come nel concreto possa e debba esserci il filosofare | ||
417 | 1931 | debba esserci il filosofare, è dar ragione della riflessione | ||
418 | 1931 | Ma la riflessione non è tale, cioè la filosofia | ||
419 | 1931 | cioè la filosofia non è filosofia, se suo oggetto | ||
420 | 1931 | oggetto rimane quello che è soltanto il suo principio | ||
421 | 1931 | filosofia rimane quello che è sempre stato, anche se | ||
422 | 1931 | l'essere in sè. E il problema oggettivo della | ||
423 | 1931 | che di quel concreto è la universale oggettività. Questo | ||
424 | 1931 | oggettività pura del concreto. E si spiega poi quindi | ||
425 | 1931 | se oggetto della filosofia è l'essere in sè | ||
426 | 1931 | l'essere in sè, e l'essere in sè | ||
427 | 1931 | puro, oggetto della filosofia è l'oggetto puro, cioè | ||
428 | 1931 | Ogni altro sapere non è così schiettamente oggettivo, come | ||
429 | 1931 | coscienza che questa sua è una pretesa dà alla | ||
430 | 1931 | l'essere in sè è l'oggetto della filosofia | ||
431 | 1931 | della filosofia, in quanto è in sè stesso oggetto | ||
432 | 1931 | sè stesso oggetto puro e non concretezza. ¶ Ora questo | ||
433 | 1931 | troviamo un Oggetto che è ideale proprio perchè oggetto | ||
434 | 1931 | ideale proprio perchè oggetto; e dei soggetti, che, proprio | ||
435 | 1931 | i soggetti reali, giacchè è l'Essere in sè | ||
436 | 1931 | la sua ideale oggettività, è il principio costitutivo dell | ||
437 | 1931 | porre nella loro distinzione e risolvere nella loro coerenza | ||
438 | 1931 | della filosofia (cap. I e § 44); la filosofia, col suo | ||
439 | 1931 | confuso col problema oggettivo) e dall'altra con l | ||
440 | 1931 | del suo problema oggettivo, e poi quindi al proprio | ||
441 | 1931 | eliminazione anche di questo, e quindi al completo annullamento | ||
442 | 1931 | da Hegel, oggi si è pervenuti, attraverso una sublimazione | ||
443 | 1931 | realtà, al fatto naturale è uscire dal positivismo per | ||
444 | 1931 | in un psicologismo, che è positivismo confuso e parziale | ||
445 | 1931 | che è positivismo confuso e parziale anche se più | ||
446 | 1931 | anche se più profondo. ¶ È questa oscura posizione il | ||
447 | 1931 | lo respinge; ma esso è costretto a divenire storicismo | ||
448 | 1931 | se tra l'ieri e il domani correranno migliaia | ||
449 | 1931 | il contatto col concreto e farla divenire vaporosa o | ||
450 | 1931 | un mondo di là. E invece proprio così, con | ||
451 | 1931 | non potendo, vaporizza sè, e pretende dissolversi. È da | ||
452 | 1931 | sè, e pretende dissolversi. È da anni ch'io | ||
453 | 1931 | essenza, ai suoi problemi: è l'unico modo in | ||
454 | 1931 | detta tutta storia contemporanea, è sempre chiudersi in un | ||
455 | 1931 | chiudersi in un fatto e quindi porsi nella impossibilità | ||
456 | 1931 | di raggiungere l'universale: è psicologismo, ampio quanto si | ||
457 | 1931 | errore dello storicismo assoluto è Hegel con la sua | ||
458 | 1931 | particolare di una filosofia è sincrona con una costituzione | ||
459 | 1931 | con le attitudini, abitudini e preferenze, con i suoi | ||
460 | 1931 | con i suoi tentativi e prodotti artistici e scientifici | ||
461 | 1931 | tentativi e prodotti artistici e scientifici, con la sua | ||
462 | 1931 | supremazia o col formarsi e progredire di nuovi stati | ||
463 | 1931 | stati nei quali sorge e si sviluppa un principio | ||
464 | 1931 | più alto. La filosofia è una forma di questi | ||
465 | 1931 | tempo come spirito presente e pensante sè stesso»20. ¶ Quanto | ||
466 | 1931 | trascendentalità kantiana. Chè, se è psicologismo ricercare la genesi | ||
467 | 1931 | che lo compie, psicologismo è anche ricercarli nei popoli | ||
468 | 1931 | tempo» come «radice comune, e della filosofia e di | ||
469 | 1931 | comune, e della filosofia e di questi altri suoi | ||
470 | 1931 | suoi prodotti» (ib., pag. 76). È confondere l'umanità reale | ||
471 | 1931 | tempo» lo vivano artisti e politici, lo indaghino e | ||
472 | 1931 | e politici, lo indaghino e lo svelino giuristi e | ||
473 | 1931 | e lo svelino giuristi e sociologi, meteorologi di questo | ||
474 | 1931 | si manifesta nei tempi. E ciò anche perchè in | ||
475 | 1931 | cui, come con Hegel e più oggi con Gentile | ||
476 | 1931 | lo «spirito del tempo» è lo spirito del nostro | ||
477 | 1931 | a proclamarne la morte. ¶ E l'errore ci si | ||
478 | 1931 | l'errore ci si è reso manifesto; conquistato il | ||
479 | 1931 | l'oggetto che pur è immanente nel concreto stesso | ||
480 | 1931 | sè nella noumenica oggettività è, in via principale, soddisfare | ||
481 | 1931 | voglia o non, ne è il presupposto. ¶ Dinanzi alla | ||
482 | 1931 | alla quale l'idealismo è stato mano mano portato | ||
483 | 1931 | piena positività dello spirito. ¶ È stato proprio in Italia | ||
484 | 1931 | del Gentile – con chiarezza e rigore, che, proprio perchè | ||
485 | 1931 | un rapporto soggetto-soggetto e cioè importare nella spiritualità | ||
486 | 1931 | la Critica, ma ne è invece condizione indispensabile. ¶ Ora | ||
487 | 1931 | essere se non alterità e quindi rapporto, richieda a | ||
488 | 1931 | unicità oggettiva che non è nè tal rapporto, nè | ||
489 | 1931 | dualismo soggetto-oggetto non è soltanto superato dalla Critica | ||
490 | 1931 | esigenza da cui nasce, è riportato al suo vero | ||
491 | 1931 | di individuazione della coscienza, e genera le nuove concezioni | ||
492 | 1931 | come non più spirito e materia, ovvero mente e | ||
493 | 1931 | e materia, ovvero mente e concetto, ma singolarità e | ||
494 | 1931 | e concetto, ma singolarità e unicità di coscienza che | ||
495 | 1931 | o concetto (puro pensato) e cioè negativo, e ci | ||
496 | 1931 | pensato) e cioè negativo, e ci ricondurrebbe necessariamente alla | ||
497 | 1931 | questa unicità: la molteplicità è perduta, è negata, e | ||
498 | 1931 | la molteplicità è perduta, è negata, e questa negazione | ||
499 | 1931 | è perduta, è negata, e questa negazione si dirà | ||
500 | 1931 | per Hegel, si sa, è l'Idea nel suo |