Ortensio Lando, Novelle, 1552
concordanze di «ebbe»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1552 | Lavata ch’ella s’ebbe, ritornò al pentolino del | ||
2 | 1552 | fante. Andrea, avuto ch’ebbe l’ampolle, gittata fuori | ||
3 | 1552 | né Vitrio, suo figliuolo, ebbe per cosa certa che | ||
4 | 1552 | cammino. Visitato ch’egli ebbe il santo Sudario e | ||
5 | 1552 | re di Navarra et ebbe molti figliuoli, tutti savi | ||
6 | 1552 | consigliera. Udito adunque che ebbe la giovinetta la campanella | ||
7 | 1552 | quale, abbracciato ch’egli ebbe l’amorevol madre, incontanente | ||
8 | 1552 | Lucina, ma essa non ebbe ardimento di risalutarlo, tanta | ||
9 | 1552 | et in breve tempo ebbe di lei due figliuoli | ||
10 | 1552 | che molto guatata l’ebbe et ottimamente considerati i | ||
11 | 1552 | esser sua. Udito ch’ebbe l’ecclesiastico tribunale le | ||
12 | 1552 | d’Iddio, mangiato che ebbe, accostossi ad un pozzo | ||
13 | 1552 | aiuto d’altrui, n’ebbe un figliuolo. ¶ Aveva il | ||
14 | 1552 | e, servito ch’egli ebbe quei che prima iti | ||
15 | 1552 | cenarono. Cenato ch’egli ebbe, disse alla moglie di | ||
16 | 1552 | di Piero. Con costui ebbe più volte Piero desiderio | ||
17 | 1552 | quanto più tosto udito ebbe la celeste melodia, lasciato | ||
18 | 1552 | Venne subito che desinato ebbe con suo famiglio, che | ||
19 | 1552 | Finito adunque ch’egli ebbe la sua ballata, con | ||
20 | 1552 | aventuroso amante. ¶ Scese che ebbe Piero le scale, andossene | ||
21 | 1552 | aspettava. Aperto che ella ebbe l’uscio, riconobbe Milione |