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invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «ed»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
levava Frusberta sù alta ¶ ed un pagano in sul
2
1483
gente ridotta, ¶ e rompe ed urta e taglia e
3
1483
il segno faceva Frusberta; ¶ ed ogni volta con la
4
1483
collo gli ebbe messo, ¶ ed Ulivieri abbraccia il car
5
1483
pure a Rinaldo aspettarlo; ¶ ed or, che così a
6
1483
che sia da biasimarlo. ¶ Ed oltre a questo, e
7
1483
mosse il re presto ed Orlando. ¶ Orlando Vegliantin per
8
1483
cose per campar costoro; ¶ ed io combatto qui pedon
9
1483
dolorosi, con gran pena, ¶ ed avean fatto quel giorno
10
1483
lor - chi vi campassi? - ¶ Ed Ulivier, come e' suol
11
1483
Allor Rinaldo gli scioglie ed abbraccia, ¶ e dice: - Non
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1483
braccia il saracino stende ¶ ed umilmente grazia a quella
13
1483
sua sposa? - È Giovacchino ed Anna, - ¶ rispose Orlando - il
14
1483
spezie di spirti divini, ¶ ed ha ciascuno ordinato il
15
1483
gli Arcangel con loro, ¶ ed Angel par che d
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1483
pur risentito, ¶ e Ricciardetto ed Ulivier destòe: ¶ ognun s
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1483
mio nome è Margutte; ¶ ed ebbi voglia anco io
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1483
posson esser tre, due ed un solo, ¶ e diriva
19
1483
sogno o la fantasima; ¶ ed Apollin debbe essere il
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1483
solo alla mia vita; ¶ ed ho per alfabeto ogni
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1483
anzi in quel mezzo, ed unto ma non grasso
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1483
zara a chi tocca! ¶ ed ho commesso già scompiglio
23
1483
che dispiaccia; ¶ superbo, invidïoso ed importuno: ¶ questo si scrisse
24
1483
solcata tutta la marina, ¶ ed ho sempre rubato ciò
25
1483
aveva una schiavina indosso ¶ ed un cappello a spicchi
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1483
altro che di pèsca, ¶ ed era molto grave e
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1483
co' servi impaüriti sono ¶ ed a servire attendon tutti
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1483
a trovare un pagliaio ¶ ed appoggiossi come il lïofante
29
1483
a cena, a desinare ed a merenda. - ¶ Disse Margutte
30
1483
l'ostier: - La donna ed io siàn soli. - ¶ Disse
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1483
Margutte un occhiolin chiuse ed ascolta, ¶ e disse: «A
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1483
un po' di burro, ¶ ed io ti donerò qualche
33
1483
de' danar ne giva, ¶ ed ogni cosa pose in
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1483
miglior certo s'impicca ed abbrugia: ¶ guarda costui quante
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1483
aspre fere facevon dimoro; ¶ ed eron pel cammin tutti
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1483
se', Margutte, sì sottile, ¶ ed hai condotte tante masserizie
37
1483
alla salina, ¶ e tazze ed altre vasella da bere
38
1483
Margutte: - S' tu ridi, ed io piango, ¶ ché con
39
1483
legne, ¶ fece del fuoco ed un alloggiamento. ¶ Disse Morgante
40
1483
esser presso. - ¶ Margutte ascolta ed una volta e due
41
1483
una catena era legata. ¶ Ed un lïone appresso stava
42
1483
fugge in una valle; ¶ ed io pur drieto a
43
1483
l creda, ¶ troppo felice ed onorata preda! ¶ E' drappi
44
1483
grazïosi e 'nsieme onesti; ¶ ed or son fatti, come
45
1483
suoni e 'n festa: ¶ ed or, come tu vedi
46
1483
lieta a mia consolazione, ¶ ed or con Giobbe cambierei
47
1483
Sperante, ¶ e lui Beltramo; ed ogni giorno vanno ¶ per
48
1483
di me gl'increbbe; ¶ ed anco disse che ritornerebbe
49
1483
sua n'è ito, ¶ ed ogni cosa ragionorno insieme
50
1483
Chiarïella a Copardo ritornava, ¶ ed ordinò che la notte
51
1483
notte seguente ¶ Rinaldo venga, ed Orlando cavava ¶ di fuor
52
1483
fuor della prigion segretamente; ¶ ed a Rinaldo un messaggio
53
1483
insin fuor delle mura, ¶ ed ogni dì se ne
54
1483
tradimento avea fatto ella; ¶ ed era un barbassor molto
55
1483
Soldano; ¶ e viva Trevicante ed Apollino, ¶ e sia distrutto
56
1483
Montalbano, ¶ Astolfo col Danese ed Ulivieri ¶ e Carlo e
57
1483
aspetto; ¶ serra la coda ed annitrisce e raspa, ¶ sempre
58
1483
Fenicia e dello Egitto, ¶ ed alcun cavalier famoso errante
59
1483
anni di vedere ¶ Rinaldo ed Ulivieri e 'l conte
60
1483
tutti incontro alla donzella, ¶ ed èvvi Lucïana e Chiarïella
61
1483
e sole e luna, ¶ ed a sua posta l
62
1483
e 'l senator romano ¶ ed Ulivier, Ricciardetto e Terigi
63
1483
nel suo cor fiocchi. ¶ Ed ordinossi un convito sì
64
1483
d'ogni cosa servito. - ¶ Ed ordinò di sùbito il
65
1483
che di ciò domandava: ¶ «Ed anco io piango, anzi
66
1483
due restati», e sospirava; ¶ ed è già l'uno
67
1483
cieca, io tel confesso, ¶ ed anco il mio signor
68
1483
sella ¶ e in qua ed in là con Baiardo
69
1483
infermo per la tossa; ¶ ed ogni volta con Cristo
70
1483
a trarlo di prigione, ¶ ed or chiedea la sua
71
1483
campo era venuto ¶ Rinaldo ed Ulivieri e 'l conte
72
1483
come Ricciardetto era caduto ¶ ed Ulivier sanza operare il
73
1483
si riducevan come malandrini; ¶ ed una damigella avien con
74
1483
cuore al gigante gagliardo, ¶ ed anco d'urto gli
75
1483
e che gli dessi ed aiuto e conforto. ¶ Orlando
76
1483
abbia arrivare, ¶ e Ricciardetto ed Ulivier chiamava: ¶ «A questo
77
1483
mio buono, ¶ nel bosco? Ed io, dove arrivato sono
78
1483
Mecche n'è signore. ¶ Ed ècci una figliuola del
79
1483
mena la sua vita, ¶ ed èssi innamorata d'un
80
1483
Virgine innanzi al parto ed ora e sempre, ¶ Virgine
81
1483
e non volle armadura; ¶ ed a Rinaldo andò fuor
82
1483
e' tuoi baroni adorni; ¶ ed oltre a questo, Orlando
83
1483
montagna addosso gli cadea; ¶ ed ha per questo sogno
84
1483
per amor di lei; ¶ ed hogli fatti mille sacramenti
85
1483
ch'avea molto bella; ¶ ed io gli donerò, per
86
1483
ne son mal contento; ¶ ed arei caro intender qual
87
1483
l re Falcone ¶ signoreggiava, ed all'oste smontorno. ¶ Apparecchiavan
88
1483
presto alle grida correva ¶ ed accostossi per tòrla al
89
1483
più chiegga il tributo; ¶ ed ogni volta che tu
90
1483
diceva: - A desinar sempre ed a cena ¶ ricorderommi di
91
1483
della schiatta di Chiarmonte, ¶ ed io del sangue son
92
1483
tolta, e disse quando ¶ ed in che modo l
93
1483
gentil si calza sprone. - ¶ Ed abbracciava Orlando con gran
94
1483
e disse: - A Dio ed a te mi raccomando
95
1483
giorni furono a cavallo, ¶ ed ordinati stendardi e bandiere
96
1483
ordinava in suo aiuto; ¶ ed eron, perché e' son
97
1483
n'andòe ¶ alla prigione, ed umilmente il chiama, ¶ dicendo
98
1483
ho cavalcato al sole ed alla luna: ¶ ora il
99
1483
non morrai: ¶ Amor comanda, ed io voglio ubbidire, ¶ che
100
1483
dimora; ¶ sella il cavallo ed uscì delle porte; ¶ e
101
1483
aiuto che lo imperadore ¶ ed Ulivieri, alfin sarebbe vano
102
1483
a Parigi tuo liberamente; ¶ ed Ulivieri ed io di
103
1483
tuo liberamente; ¶ ed Ulivieri ed io di compagnia ¶ soccorrer
104
1483
suo cavallo il fornimento; ¶ ed Ulivier con lui volle
105
1483
son da Monte Albano. - ¶ Ed alzò la visiera dello
106
1483
poi l'ebbe preso, ¶ ed Ulivier volea pigliare ancora
107
1483
prevale, ¶ fecesi incontra benigna ed umana, ¶ e salutò Marsilio
108
1483
foco par che rinnalzi ed accresca. ¶ Mentre che sono
109
1483
così morda e divori ed attosche; ¶ né anco i
110
1483
re Marsilio, rizzar dianzi ¶ ed accostarsi a un pagano
111
1483
fine un suo valletto; ¶ ed Ulivier volle ire e
112
1483
gran cerro terminò aspettallo, ¶ ed anco s'arrecò sù
113
1483
poi fe' gran pianto; ¶ ed ogni giorno con seco
114
1483
tutta la Spagna costoro, ¶ ed arrivorno un giorno in
115
1483
e noi cacciati via; ¶ ed ogni dì fa dare
116
1483
lor proffereva: ¶ guata Rinaldo ed Ulivieri armato ¶ e molta
117
1483
Rinaldo, come savio uomo ed astuto ¶ che le parole
118
1483
tutti reverenzia gli faciéno; ¶ ed accostossi ove era alcun
119
1483
troppo l'aveva sofferto; ¶ ed or per trarvi dello
120
1483
v'ho data vittoria; ¶ ed or v'arreco l
121
1483
un tratto vide tempo ed agio, ¶ il popol ragunò
122
1483
a tuo piacere arai ¶ ed ora e sempre, vivendo
123
1483
sua spada fuor tiròe ¶ ed una punta crivellando viene
124
1483
più duro, ¶ dodici segni ed ogni cosa bella, ¶ che
125
1483
alla casa del sole; ¶ ed avea tolto incenso e
126
1483
e nardo e balsamo ed amomo, ¶ ed arsa e
127
1483
e balsamo ed amomo, ¶ ed arsa e poi rinata
128
1483
del vento par vago. ¶ Ed anco il milïon si
129
1483
quel che è daddovero, ¶ ed èvvi il verde e
130
1483
usciva; ¶ èvvi il fatappio ed èvvi la cornacchia ¶ che
131
1483
pispol, codirosso e codilungo, ¶ ed un uccel che suol
132
1483
porta serrata, ¶ e Noto ed Aquilon già fuori usciéno
133
1483
Aquilon già fuori usciéno, ¶ ed Orïon d'ogni tempesta
134
1483
e lamprede e sardelle ¶ ed altri pesci di tante
135
1483
s'affanni ¶ con rete ed esca e con mille
136
1483
va cercando il pesce, ¶ ed or sott'acqua ed
137
1483
ed or sott'acqua ed or sopra rïesce; ¶ gattomammon
138
1483
e candido il lattizio, ¶ ed altre fiere poi, piene
139
1483
alla percossa ha retto; ¶ ed ogni cosa vide Lucïana
140
1483
intendo provar mia ventura. - ¶ Ed accostossi alle mura alla
141
1483
per Dio, m'incresce ¶ ed è ben ver ch
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1483
padiglione. ¶ Disse il gigante: - Ed anco la donzella ¶ è
143
1483
caval la briglia volse, ¶ ed una arcata o più
144
1483
Orlando, che preso dimora; ¶ ed a tua posta il
145
1483
potuto. - ¶ Avea Faburro, Ulivieri ed Orlando ¶ morti quel dì
146
1483
saltò fuor del ballo ¶ ed a dispetto nostro il
147
1483
gran furia si getta ¶ ed una lancia ch'avea
148
1483
la spada di Rinaldo, ¶ ed era forte con seco
149
1483
con parole accorte ¶ Carlo ed Orlando sconfortava forte. ¶ Orlando
150
1483
quanto può più stretto, ¶ ed Ulivieri e Morgante poi
151
1483
a Orlando n'andòe ¶ ed una zampa in alto
152
1483
fora; ¶ tolse la fromba ed altri suoi vestigi, ¶ e
153
1483
mandò, sanza farne parola; ¶ ed Ulivier, quel ribaldo ghiottone
154
1483
che d'altro onorata; ¶ ed or, che Carador facci
155
1483
le carne avevon rosse; ¶ ed a vedergli era tutta
156
1483
ti stai in festa, ed io con gran martìre
157
1483
che molto Ganellone amava; ¶ ed ogni cosa per fermo
158
1483
Così pareva al marchese ed Orlando; ¶ tutta la corte
159
1483
spine godersi le rose, ¶ ed ogni dì fa giostre
160
1483
l torto ha egli ed hammi minacciato. - ¶ Carlo gridava
161
1483
prestamente fuggito; ¶ tolse Baiardo ed ubbidiva Orlando, ¶ e inverso
162
1483
poco uscir questa arroganza, ¶ ed altra volta ginocchion l
163
1483
s'era porgli assedio, ¶ ed accordati poi di sbandeggiarlo
164
1483
e 'l tempo diputato; ¶ ed ordinò lo 'mperador, per
165
1483
iscognosciuto, con istran vestigi, ¶ ed una barba d'erba
166
1483
grillanda aveva alla testiera ¶ ed una in su la
167
1483
il signor d'Inghilterra, ¶ ed or questo, or quell
168
1483
di questo caso nuovo. ¶ Ed accordossi con Rinaldo insieme
169
1483
a morire. - ¶ Disse Rinaldo: - Ed io. Facciàn pur tosto
170
1483
romor per Parigi risuona; ¶ ed un capresto d'oro
171
1483
accorse: ¶ al conte tosto ed a Rinaldo corse. ¶ Orlando
172
1483
quando a' Giudei Messia; ¶ ed anco Cristo chiamò in
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1483
il manigoldo tuttavia punzecchia ¶ ed or col piede, or
174
1483
occhi abbassava alla terra, ¶ ed Avin suo fra la
175
1483
forche e la scala ¶ ed ogni cosa in un
176
1483
se n'andò celatamente, ¶ ed ogni cosa diceva al
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1483
desto fu', disparì via; ¶ ed io temendo mi levai
178
1483
perdonanza chiese a lui, ¶ ed accusava il conte di
179
1483
ha salvato dalla morte, ¶ ed or cacciare nol sapea
180
1483
bosco con molto fracasso ¶ ed assaltollo con sua compagnia
181
1483
Ricciardetto preso a Carlo, ¶ ed ordinorno presto d'impiccarlo
182
1483
la mana; ¶ e dipartissi ed uscì della terra. ¶ Ma
183
1483
in Baviera; ¶ e Berlinghieri ed Ottone ed Avino ¶ s
184
1483
e Berlinghieri ed Ottone ed Avino ¶ s'eron partiti
185
1483
e come savia, benigna ed umana, ¶ pregò Rinaldo che
186
1483
tamburelli e zufoletti, ¶ lïuti ed arpe e cetre ed
187
1483
ed arpe e cetre ed organetti. ¶ Era Rinaldo molto
188
1483
di stare a bada, ¶ ed accostossi alla turba pagana
189
1483
scusa or ti bisogna; ¶ ed io, ch'allato a
190
1483
fu, sentiva un canto, ¶ ed angeli apparîr visibilmente ¶ che
191
1483
s'armâr di pagani ¶ ed un di questi la
192
1483
e governargli e serrare ed aprire, ¶ acciò che non
193
1483
ghiotti a un taglieri, ¶ ed era stato alle parole
194
1483
che parve di cera, ¶ ed anco questo ne' patti
195
1483
doglia. ¶ Orlando con Rinaldo ed Ulivieri ¶ si ritornorno e
196
1483
accorgea di questo fatto, ¶ ed Ulivier segretamente chiama: ¶ - Che
197
1483
a ogni tuo piacere, ¶ ed umilmente a te si
198
1483
e Dodon per ventura, ¶ ed Ulivier con lui credo
199
1483
Lascia il tuo regno ed ogni tua contrada, ¶ a
200
1483
Erminïon ne fece festa, ¶ ed arrecossi in buono augurio
201
1483
giustizia fa' che osservi ed ame. - ¶ Dama Clemenzia d
202
1483
dì ritornò il messaggieri ¶ ed al suo Ganellon si
203
1483
fortezze e le castelle, ¶ ed ordinorno mandar messaggiere ¶ al
204
1483
non v'è Rinaldo ed Ulivieri, ¶ e se non
205
1483
credon mai che torni ¶ ed hanno dubitato che sia
206
1483
chiesa detta San Dionigi; ¶ ed un suo corno cominciò
207
1483
gli saria troppa vergogna; ¶ ed accordârsi che v'andassi
208
1483
saracin, ch'è forte ed animoso, ¶ nulla non par
209
1483
la giustizia t'opponi, ¶ ed hai cavato fuor lo
210
1483
in man gli pose. ¶ Ed ècci un aüttor che
211
1483
del ciel vi conservi ed aiuti. ¶ CANTARE NONO ¶ O
212
1483
ci fussi il conte ed Ulivieri, ¶ io sarei fuor
213
1483
teco abbiàn fatto dimoro ¶ ed onorati da tua corte
214
1483
or tu ti parti, ed io non so in
215
1483
presi così in zurro. ¶ Ed ora il nome mio
216
1483
Orlando chiamava e Dodone ¶ ed Ulivieri, e contava ogni
217
1483
aspettar che tornassin costoro; ¶ ed anco parve al marchese
218
1483
fu in sul corridore; ¶ ed Ulivieri avea detto a
219
1483
questo mezzo è ritornato ¶ ed ordinato ciò che bisognava
220
1483
ognun si fu scoperto ¶ ed hanno i nomi lor
221
1483
più giorni ha combattuto ¶ ed assediato col suo gonfalone
222
1483
bisogno è dovuto. ¶ Orlando ed Ulivier se come amici
223
1483
meco, ¶ però nol dissi, ed io son sempre seco
224
1483
al vento le bandiere; ¶ ed eron bene in punto
225
1483
e scudi e targe ed archi alla moresca. ¶ Meredïana
226
1483
Orlando: - Ecco Morgante nostro, ¶ ed ha con seco gran
227
1483
del caval saltò subitamente; ¶ ed Ulivier facea similemente; ¶ ed
228
1483
ed Ulivier facea similemente; ¶ ed abbracciolla con gran gentilezza
229
1483
salutar, tanto s'accese! ¶ Ed Ulivier sentia tanta dolcezza
230
1483
il signor di Montalbano, ¶ ed ha con seco quel
231
1483
piano; ¶ la città presa ed abbruciata è tutta ¶ e
232
1483
con ben quarantamila cavalieri, ¶ ed era il campo, quand
233
1483
Lieva, baron d'ardimento - ¶ ed a Faburro toccava la
234
1483
veder te, imperador giocondo; ¶ ed è figliuola d'un
235
1483
e diguazza il battaglio; ¶ ed Ulivieri innanzi alla sua
236
1483
alla sua gente entrava ¶ ed una lancia ch'egli
237
1483
già morti una frotta. ¶ Ed Ulivier facea quel che
238
1483
gente avea dintorno morta. ¶ Ed era tutto da' dardi
239
1483
assai s'era difesa, ¶ ed or da' dardi attendeva
240
1483
manco d'un baleno. ¶ Ed Ulivier, che vide la
241
1483
l'aspra fera vidi; ¶ ed or tanto dolor nel
242
1483
alfin gli costa caro; ¶ ed Ulivier pe' boschetti camina
243
1483
conforto. ¶ Intanto vien Dodone ed Ulivieri. ¶ Rinaldo dice questo
244
1483
più le redine scuote ¶ ed or col capo or
245
1483
io fui pur matto, ed aròmene il danno»; ¶ e
246
1483
assai periglio, ¶ e bisognava ed aiuto e consiglio. ¶ Per
247
1483
e ruvido e salvatico ¶ ed aspro più che 'l
248
1483
ch'un arco branchi ¶ ed uno stral cavò d
249
1483
mille ¶ balzorno in qua ed in là, come è
250
1483
ci arrivò a caso», ed ogni cosa disse, ¶ come
251
1483
tutto Rinaldo il partisse; ¶ ed èvvi ancora scritto di
252
1483
la sua famosa insegna; ¶ ed aspettava il guerrier del
253
1483
Mentre che dice questo, ed Ulivieri ¶ conobbe Orlando sopra
254
1483
darci affanno e pena; ¶ ed ècci un re famoso
255
1483
mie non sarebbon disfatte. ¶ Ed io vi giuro pel
256
1483
presente a quel Meredïana, ¶ ed una ricca cotta aveva
257
1483
ricco smalto e gemme ed oro ¶ con un rubin
258
1483
che valeva un tesoro, ¶ ed un carbonchio ricco ancora
259
1483
punto al tuo comando. - ¶ Ed Ulivier soggiugneva di costa
260
1483
dal re Caradoro accomiatato; ¶ ed avea fatte cose in
261
1483
vedergli montare a corridore; ¶ ed avea prima aiutato Ulivieri
262
1483
era, animoso e gagliardo; ¶ ed Ulivier, perché alla dama
263
1483
ch'io il meno ed ogni sua bontà, ¶ non
264
1483
lo stima una farfalla, ¶ ed appiccògli una nespola acerba
265
1483
corda. ¶ Venne a Rinaldo, ed Orlando dicìa: ¶ - Per Dio
266
1483
tu al tuo re ed io nella cittade; ¶ e
267
1483
molte parte spie mandate; ¶ ed ecco un messaggiero a
268
1483
ti scrivessi fu contento. ¶ Ed ha con seco menato
269
1483
questo tempo Rinaldo giugnea, ¶ ed ogni cosa con lui
270
1483
cosa con lui raccapezza, ¶ ed in sua man la
271
1483
sapea di tale effetto; ¶ ed Ulivieri spesso sogghignava: ¶ non
272
1483
che udì Rinaldo ricordare ¶ ed Ulivieri, avea grande allegrezza
273
1483
con esso si spazza, ¶ ed a chi spezza la
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passo quanto può studiava, ¶ ed a dispetto di tutti
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e rimenollo a Rinaldo ed Orlando, ¶ e la novella
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il signor di Montalbano ¶ ed Ulivieri e Dodon con
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bisogna provar l'armadura ¶ ed aspettar de' nimici l
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1483
Rinaldo e 'l conte ¶ ed Ulivieri scenderanno il monte
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1483
per suo consiglio vuole; ¶ ed accordârsi che si stessi
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in mezzo dello stuolo, ¶ ed arder le trabacche e
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disse Rinaldo e Dodone ¶ ed Ulivier; ma non v
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1483
certo fuoco in mano ¶ ed avvïossi nel campo pagano
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si fe' dar Durlindana, ¶ ed a lui dètte Cortana
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e la rosta menava; ¶ ed ogni volta levava la
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saracin come un macello; ¶ ed avea detto: - Non temer
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la turba si strugge. ¶ Ed Ulivieri e Dodon giunti
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Manfredonio il cavallo spronava, ¶ ed Ulivieri allo scudo giugnea
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si trovava a piede. ¶ Ed ogni cosa la donzella
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che Passamonte è morto ed Alabastro. - ¶ Rinaldo in questo
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n'avete bisogno, ¶ dismonterete, ed onor vi fia fatto
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gatta o qualche araldo». ¶ Ed ogni cosa intendeva Rinaldo
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si fa al porcello, ¶ ed ossa, dove i cani
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parea ch'avessi mai ¶ ed ogni cosa faceva sparire
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1483
aiutar me per certo, ¶ ed a me par che
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questo è ben dovere; ¶ ed anco a scacchi ti
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Frusberta sgranchiava le mani; ¶ ed Ulivier, che è pur
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1483
delle bestie al macello. ¶ Ed Ulivier, ch'aveva Durlindana
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mio, - dicea l'abate ¶ ed ho veduto il mio
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pace, ¶ Padre e Figliuolo ed Ispirito santo; ¶ benedicimus te
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si partì da Chiaramonte ¶ ed Ulivieri e Dodon, sospirando
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dinanzi Rinaldo a cavallo ¶ ed Ulivier lo seguiva e
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drago ancor non crede. ¶ Ed Ulivier più volte aveva
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co' denti lo roda, ¶ ed or pel collo, or
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cominciassi sì terribile opra. ¶ Ed adorando sentiva una voce
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Rinaldo non si sazia. ¶ Ed avvïossi con esso alla
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1483
sentieri, ¶ e ritrovò Dodone ed Ulivieri. ¶ Era Ulivier tutto
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1483
soccorso al paladin famoso; ¶ ed Ulivieri aveva ragionato: ¶ - Penso
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vien come amico fedele, ¶ ed aren fatto di lui
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gli abbiàn del monte, ¶ ed or di te venavamo
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grotta abitava un gigante, ¶ ed un gran fuoco s
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1483
di frasche avea fatto ¶ ed appiccato a una sua
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1483
appunto ogni lor colpo ed atto. ¶ Parve il randello
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1483
Questa è gran ventura! - ¶ ed Ulivier con lui se
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aombra e così Vegliantino. ¶ Ed ecco uscir d'una
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1483
che s'era fuggita, ¶ ed a veder parea gente
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1483
e rendeci tal merto. ¶ Ed è tra noi chi
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1483
Iddio per lui divotamente. ¶ Ed Ulivieri ancor fece orazione
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tardi aiutarlo si mosse ¶ ed a Dodon non poté
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1483
ch'assaggia si cosse, ¶ ed anco ci è per
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1483
lo 'ngozza, ¶ e strinse; ed Ulivier lo tenne saldo
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1483
poco rivocò la vita ¶ ed ogni ammirazion fu disparita
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1483
atti suoi paion divini; ¶ ed Ulivier questa donzella guarda
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1483
adamante». ¶ Partissi Forisena sospirando, ¶ ed Ulivier rimase tutto afflitto
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chi l'ha servito; ¶ ed oltre a questo ancor
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1483
costor colle sue genti; ¶ ed ogni dì nuove cose
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certo, e non Macone. - ¶ Ed abbracciògli, e così ancor
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1483
tuo Iosef e Giovacchino ed Anna ¶ e per Colui
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1483
e' suoi primi pagani. ¶ Ed Ulivier per la dama
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1483
fa mille pensieri strani, ¶ ed ora in torniamenti ed
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1483
ed ora in torniamenti ed ora in giostra, ¶ per
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1483
il partir più sollecita; ¶ ed ogni scusa gli pareva
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1483
nel nome di Maria, ¶ ed Ulivier così morire amando
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1483
possanza, ¶ pel parentado antico ed amistanza; ¶ però che già
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1483
Manfredonio ha il torto, ¶ ed ha menato tutto il
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1483
te ne son contento; ¶ ed ho speranza, e così
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1483
e baciati la mano; ¶ ed Ulivieri avea potuto appena
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1483
Verbo appresso a Dio, ¶ ed era Iddio il Verbo
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Fetonte l'ammaestra ancora, ¶ ed appariva appunto all'orizonte
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1483
potrai possedere: ¶ ogni costume ed ogni gentilezza ¶ che si
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1483
èvvi il Danese, Astolfo ed Ansuigi; ¶ fannosi feste e
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1483
Dionigi; ¶ Angiolin di Baiona ed Ulivieri ¶ v'era venuto
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gentil Berlinghieri. ¶ Eravi Avolio ed Avino ed Ottone, ¶ di
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Eravi Avolio ed Avino ed Ottone, ¶ di Normandia Riccardo
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1483
corte e Carlo Magno ed ogni cosa; ¶ Gan per
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scese del caval subitamente; ¶ ed ogni cosa diceva a
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1483
frombe gittavan da alto, ¶ ed ogni dì facevan qualche
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1483
Maria già nacque ¶ adora, ed era cristian battezato, ¶ e
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1483
Orlando governar fece Rondello ¶ ed ordinar per sé da
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lo vedrò per certo. - ¶ Ed avvïossi a piè sù
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1483
finalmente. ¶ Venne alla porta ed ebbe così detto: ¶ - Chi
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1483
vorrai, sarai compagno mio ¶ ed amerotti con perfetto amore
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1483
Iddio ralluminato t'ha ¶ ed accettato per la sua
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quel che vuol Questo, ¶ ed accordarsi volentieri e presto
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e lasciagli alle fiere ed agli uccelli. ¶ Alla badia
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Morgante ¶ la sua grandezza ed una volta e due
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1483
a spasso in qua ed in là si sono
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ispalla un gran tinello ¶ ed avvïossi là verso una
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1483
turcasso, ¶ posela all'arco ed alzava la testa. ¶ Ecco
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vanno con molta tempesta, ¶ ed arrivorno alla fontana appunto
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pur leggier come penna, ¶ ed è scoppiato; che ne
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1483
piede ne venga, Morgante. ¶ - Ed io così verrò - disse
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se Dio mi vaglia; ¶ ed anco me dormir non
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1483
e grazia a Lui ed a te ne rendiamo
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1483
appunto questa storia dico; ¶ ed era nelle mura istorïato
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1483
battaglio a tutta pruova, ¶ ed a Orlando il mostrava
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1483
fa chiamar re Caradoro. ¶ Ed ha una sua figlia
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sono accampati molti saracini; ¶ ed èvvi un re di
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1483
cose, come amor consente, ¶ ed ha con seco tutta
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o d'aver morte, ¶ ed or trabocchi ed or
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1483
morte, ¶ ed or trabocchi ed or bombarde pianta: ¶ ogni
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1483
lacrimando ¶ si dipartirno Morgante ed Orlando. ¶ Per lo deserto
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1483
grassi capponi, ¶ e vino ed acqua per bere e
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1483
bagattini; ¶ Morgante in qua ed in là per casa
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1483
quella voce s'oda; ¶ ed escane Cagnazzo e Farferello
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1483
e battezò il gigante, ¶ ed uscì fuor con Rondello
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1483
che tutto lo 'nfranse ed affoga. ¶ Orlando disse a
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1483
col suo Gano antico; ¶ ed io pel mondo vo
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1483
nome si chiama Lïonetto, ¶ ed è figliuol del gran
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1483
chiamare il feroce Morgante, ¶ ed è più che non
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1483
Montalbano, ¶ Astolfo, Avino, Avolio ed Ulivieri ¶ piangevan questo, e
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1483
che farei più io? - ¶ ed Ulivier piangea tutto smarrito
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1483
cugino ire a trovarlo. - ¶ Ed Ulivier dicea: - Teco ne
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1483
e 'l suo Dodone ed Ulivieri ¶ da Carlo imperador
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1483
seco Orlando, ¶ e Passamonte ed Alabastro, quello ¶ ch'Orlando
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1483
d'altri luoghi lontani; ¶ ed Alcuïn, che questa istoria
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1483
è questa prima schiera! ¶ Ed avean pur le più
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1483
a' venti ¶ con dardi ed archi e spuntoni e
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1483
con la falce minaccia ed accenna ¶ ch'io muova
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1483
lancia ebbe in resta, ¶ ed Ulivieri a Orlando dicea
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1483
di porre è maestro; ¶ ed Angiolin pel colpo di
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1483
la punta si stese ¶ ed una costa del petto
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1483
alla fine si fiacca; ¶ ed Ulivier di cader consigliossi
393
1483
consigliossi, ¶ e in qua ed in là molte volte
394
1483
della piastra ogni nodo, ¶ ed un giubbon sì grosso
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1483
Gallerano ¶ con molta gente, ed ha seco Fidasso. ¶ Or
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1483
come un vento fracasso, ¶ ed avea sempre appresso il
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1483
Piano ¶ di San Michele, ed io truovo del Monte
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1483
che faceva Marsilio ribaldo; ¶ ed Astaròt ogni cosa dicea
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1483
solo «Astarotte» tu dica, ¶ ed io ti sentirò fin
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1483
si fece la malta: ¶ ed arà fatto buono scaltrimento
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1483
l campo ben diviso, ed ordinato ¶ chi dovessi ferir
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in là si scaglia, ¶ ed urta e rompe la
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suo segno ha scoperto, ¶ ed Ulivieri intanto è quivi
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1483
che Malagigi fatto avea; ¶ ed Ulivier, tornato in suo
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1483
a buon porto capitate, ¶ ed ogni cosa quel demòne
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1483
San Gianni, il sempliciotto, ¶ ed io qui venni per
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1483
che tu ti partisti ed io rimasi, ¶ par che
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1483
è in paese lontano ¶ ed al presente si truova
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1483
sappi ch'io fuggo, ed ho drieto la morte
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1483
sarà quel de' pagani! ¶ Ed io pur semplicetto fui
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i' volli posi orecchio! ¶ Ed or tra male branche
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in pianti e strida ed urla Siragozza. - ¶ Intanto il
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avanza briglia e sella, ¶ ed ognun fugge la furia
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1483
crudele scempio: ¶ «Sangue sitisti, ed io di sangue t
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1483
forza qua mi manda, ¶ ed obbedir convien quel ch
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1483
io vo cercando consiglio ed aiuto, ¶ poi ch'io
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tragedìa la istoria nostra. ¶ Ed io pur comedìa pensato
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del mio Carlo finalmente, ¶ ed Alcuïn così mi promettea
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bastone ogni cosa ripara, ¶ ed aveva a Gualtier le
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1483
Sansonetto non avea veduto; ¶ ed Ulivieri alla fine ne
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Intanto quivi giugnea Ricciardetto, ¶ ed Angiolino a lui si
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1483
fe' incontra il saracino, ¶ ed una punta per modo
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1483
e sforza le ritorte ¶ ed ogni cosa si reca
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per ventura Marsilio vedea, ¶ ed una lancia a un
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1483
sua iscimitarra non ischerza; ¶ ed avea seco quel gran
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1483
e Malducco di Frasso ¶ ed alcun capitano ed amirante
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1483
Frasso ¶ ed alcun capitano ed amirante; ¶ e cominciossi avvïare
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1483
e Guottibuoffi ¶ e Berlinghieri ed Ottone e Riccardo: ¶ ognun
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1483
trovato Malducco, ¶ che Berlinghieri ed Otton morto avea: ¶ ma
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1483
lo tagliò pel mezzo. ¶ Ed Ulivier riscontrava Brusbacca ¶ che
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1483
maladiva il pagan traditore. ¶ Ed Ulivier, così orbo, dicea
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1483
lo stormo vanno ¶ Orlando ed Ulivier ferendo forte, ¶ che
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1483
vernacce e razzesi dilicati. - ¶ Ed Astaròt è intorno e
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1483
e Marte, ¶ e piante ed animal, come voi, hanno
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muti e ciechi sanava ed attratti, ¶ che negar non
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la virtù del Tetragramatonne. ¶ Ed altro argumentar non vi
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1483
poi prese il salto ed in air si fu
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1483
Ma questo all'uno ed all'altro cavallo ¶ credo
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1483
in quel tempo pagana; ¶ ed anche il Tago più
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1483
abbi oggi il mondo; ¶ ed ha con seco un
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1483
a questa si riposeranno ¶ ed aràn voglia di mangiare
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1483
che verisimil par così; ¶ ed Astaròt il suo conto
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apparito ¶ allato all'acque, ed aresti giurato ¶ che fusse
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pigliate alquanto di refezïone. - ¶ Ed accostossi, frate Ciullo Biondo
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a ogni cosa estrema, ¶ ed ognun prezzi e d
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1483
tu se' pure amico, ¶ ed io ti son veramente
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verso del Petrarca sia, ¶ ed è già tanto e
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piè loro il ginocchio, ¶ ed udirem dir mille belle
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Farferello il famiglio facea, ¶ ed orzo e fien traboccava
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d'altro linguaggio parlare. - ¶ Ed attendeva a dar dell
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in su la sala ¶ ed Astaròt intanto è comparito
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confusa ¶ e in qua ed in là rivolgeva le
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1483
due baci alla franciosa, ¶ ed ogni volta rimase la
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gran gente d'armi; ¶ ed arrecommi un padiglion sì
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che tu mel dica; ¶ ed io v'aggiugnerò per
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1483
poi son pegàsi cornuti ed alati: ¶ da questi è
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1483
per malizia e froda; ¶ ed assi un'altra fera
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crudel, di bianco indanaiata. ¶ Ed un serpente è detto
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quasi forma di cavallo; ¶ ed ha due corni, e
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Iscizia e in Germania; ¶ ed un serpente che si
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falso di questi promisse. ¶ Ed una fera tarando è
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una spezie di draco; ¶ ed animali incogniti e nascosi
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Lucïana non avea sentite, ¶ ed andrio, edisimon ed arbatraffa
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1483
sentite, ¶ ed andrio, edisimon ed arbatraffa; ¶ e non si
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1483
ritornon nel paese loro. ¶ Ed ardea quasi l'aghiron
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1483
al corbo, appellato corete. ¶ Ed un uccel che di
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Natura creò sanza piede; ¶ ed atilon, che gridando s
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1483
pagan già a fronte, ¶ ed apparivan sopra una montagna
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farebbe con un cogno! - ¶ ed avea detto in suo
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nel volto il coraggio; ¶ ed aspettava corona di spine
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stava la notte assentito ¶ ed ordinava le guardie ogni
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furno in un tratto, ed ognun confortava ¶ che si
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Astolfo e Berlinghier presto ed Avino, ¶ e ragguardando ognun
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e Dario e Serse ed Alessandro appresso, ¶ e Nabucco
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1483
sieno occupati i gualuppi; ¶ ed alcun l'armi al
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morir la sua gente. ¶ Ed Ulivier dicea: - Caro cognato
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1483
che gli crede ancora, ¶ ed ha condotti a questa
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il corpo solamente mora; ¶ ed abbiate buon cor sanza
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pensier sol morir voglio. ¶ Ed oltra questo, e' nol
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1483
così fusti e voi ed io, ¶ consegue or che
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1483
sua man la benedisse, ¶ ed ognun fu della pace
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Ulivier, come fe' Giuda, ¶ ed appiccossi come una mignatta
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altri parean mal contenti, ¶ ed ebbon sempre ferma oppinïone
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1483
pensassi a nuovi tradimenti; ¶ ed avean detto il lor
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1483
con Falseron quel maladetto, ¶ ed avea l'arco e
486
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e l'archetto parato, ¶ ed aspettava d'esser domandato
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ancor la sorba acerba; ¶ ed avea d'Ulivier notato
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molte ceremonie ebbe ordinate, ¶ ed acconciossi in bocca Cicerone
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1483
mandato dal tuo imperatore. - ¶ Ed abbracciârsi con sincero amore
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gli ride l'occhiolino, ¶ ed abbracciò più volte Bianciardino
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Gallerano ¶ e l'Arcaliffa ed alcun amirante. ¶ Guardato un
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l'altro è veglio», ¶ ed ogni cosa reputa pel
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1483
letto nelle antiche carte, ¶ ed Alcuïn fatto ha la
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legge in ogni facultate ed arte. ¶ Pertanto io fermerò
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ringrazia la tua maestate ¶ ed offerisce a te, quando
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è macchia e dolo; ¶ ed accordârsi che e' tentassi
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la festa omai rincresca ¶ ed ordinò ch'ognun fuor
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1483
Orlando, e così sia; ¶ ed Ulivieri; e sai della
499
1483
è molto malvagio uccello, ¶ ed ha con teco l
500
1483
di cima un alloro ¶ ed abbruciollo, e insino in