Giuseppe Parini, Il mezzogiorno, 1765

infra gelose mura ¶ Bizanzio ed Ispaàn guardano il fiore

ai tetti, ai cocchi ¶ Ed a le logge de

del genial convito ¶ Desta ed infiamma! Ivi il gentil

su l'ali fuggitive ed agita ¶ Ora i raccolti

di Signor preporre ¶ Villanamente: ed osservati fieno ¶ I manichetti

Segnò di lieve nota: ed egli audace ¶ Con sacrilego

O bulino intagliar Francese ed Anglo ¶ A lui primo

lui lacera, e mangia; ¶ Ed ei pago di sè

Di voce che gorgoglia, ed esce alfine ¶ Come da

chieda ¶ Il dolente marito; ed ei dall'alto ¶ La

lasciava ogni lor possa ed arte; ¶ Poi nel miglior

da questo ¶ Cerca plausi ed onor. Così dell'api

tavola minor cui vela ed orna ¶ Indica tela. Ridolente

Ora il tempo ingannare: ed altri ancora ¶ Forse ingannar

sua ninfa ¶ Chieder pace ed aita? Ogni d'Amore

tavola prepara ¶ Ov'ebano, ed avorio intarsiati ¶ Regnan sul

Al tuo comodo guida ed al tuo lusso, ¶ Tutt

istoria ¶ De' rotti amori; ed agitar repente ¶ Con celebrata

le annuncian da lungi, ed urtan fieri, ¶ E rompono

braccia. ¶ Male a Giuno ed a Pallade Minerva ¶ E

odori ¶ Il cristallo dorato; ed al suo crine ¶ La

un po' t'inchina, ¶ Ed ai lievi calzàri un

Dama, e si turbi, ed interrompa ¶ Il celiar degli

animali, ¶ A i grandi, ed a la plebe equa

E i nudi insieme, ed i dipinti visi ¶ De