parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

concordanze di «egli»

nautoretestoannoconcordanza
1
1896
senza un sorriso. Oh, egli era davvero ben differente
2
1896
dai cortinaggi, ben altrimenti egli mi appariva. Alto, come
3
1896
detto, magro e severo, egli mi considerava in silenzio
4
1896
poco lo zio, giacchè egli passava le intere giornate
5
1896
lo guardava senza rispondere, egli prendendomi bruscamente pel braccio
6
1896
triste aria di contrarietà? ¶ Egli mi strinse la mano
7
1896
dopo il famoso temporale, egli non fu più altro
8
1896
Oh, con che accanimento egli si tuffava, d’allora
9
1896
mi fulminavano sprezzantemente quand’egli nel meglio d’un
10
1896
già fatto! ¶ Ma dunque egli non aveva mai indovinato
11
1896
E Franz? oh Franz! Egli era troppo vero matematico
12
1896
mondo che lo circondava. ¶ Egli sì che doveva essere
13
1896
ebbi terminato di parlare egli mi disse senz’altro
14
1896
una bella nebulosa che egli stava studiando. Il cuore
15
1896
un angolo del terrazzino. Egli si mise davanti a
16
1896
scomparso tra le colline egli udì ancora, soffocato e
17
1896
parve un lamento: ed egli si mosse per uscire
18
1896
si mosse per uscire. ¶ Egli era un giovane sopra
19
1896
stazioncina bianca e silenziosa egli osservò ancora curiosamente lo
20
1896
suo picciolo essere infantile. Egli non aveva che cinque
21
1896
dinanzi al vecchio cancello. ¶ Egli si voltò. Spinse gli
22
1896
dentro. ¶ — Mi riconosci? – chiese egli, a testa bassa, al
23
1896
risvegliarsi un momento. Ed egli ricordava, tra le nebbie
24
1896
pulsazione regolare e misurata; egli si arrestò ed ascoltò
25
1896
ad attendermi qua – disse egli sottovoce. ¶ Il vecchio custode
26
1896
state di sua madre, egli era prossimo a rivivere
27
1896
ora che sapeva bene, egli era corso lì, finalmente
28
1896
tempo avea cancellato; anzi, egli, il tempo, s’era
29
1896
giorno. Dopo venticinque anni, egli, il figlio, era il
30
1896
le vetrate giallastre. ¶ Ed egli guardò. ¶ Guardò tutto, tutto
31
1896
ancora, dopo tanti anni. Egli la rivide nelle mani
32
1896
essa scura, nera, paurosa. ¶ Egli sostò, rabbrividendo. ¶ Quivi era
33
1896
inginocchiatoio di noce. Ed egli si ricordò bambino, accoccolato
34
1896
del nonno, del quale egli piccoletto, era stato il
35
1896
rame d’un tempo.... ¶ Egli salutava anche il giardino
36
1896
così davanti al cancello egli abbracciò in silenzio il
37
1896
della primissima ora mattutina, egli aveva ben distinto l
38
1896
casina. Povero sior Tonino! Egli tremava tutto, ma non
39
1896
accorse di nulla; oh! egli era troppo occupato della
40
1896
aria del mattino! – commentò egli. – Farebbe camminare un morto
41
1896
Sior Tonino ristette, perplesso. Egli si spaventava subito, il
42
1896
un’anima da sensitiva. Egli temeva anche molto le
43
1896
era un vero dotto! Egli era bensì, è vero
44
1896
che vi ripensò – se egli avesse mai risposto o
45
1896
sa?... Neppure di questo egli mai seppe precisamente come
46
1896
si sparse nel parco. Egli si trovò ancora vicino
47
1896
cosa però ella parlasse egli non ricordò mai. Non
48
1896
posò sulla sua spalla. ¶ Egli si voltò sorpreso. ¶ Era
49
1896
Tonino. ¶ — Oh, Nenè.... – fece egli, con voce mutata.... Ma
50
1896
bei chicchi fragranti ch’egli stesso tostava regolarmente ogni
51
1896
dire la sua sensualità.... Egli se lo faceva, come
52
1896
caffè più pregiato – ed egli amorosamente, pazientemente, con somma
53
1896
nel suo commercio: pago egli di viversene tranquillo, quieto
54
1896
cantuccio di verde. Ed egli se ne viveva là
55
1896
era l’orto.... Oh, egli era un ben devoto
56
1896
io. ¶ — Oh no! – rispose egli convinto. ¶ E mi parve
57
1896
quel modesto paradiso doveva egli perdere bentosto!... ¶ * ¶ * * ¶ Avvenne che
58
1896
cui erano l’eco! ¶ Egli guardava malinconicamente le alte
59
1896
un secondo Sant’Uberto. Egli partiva all’alba, seguito
60
1896
di coteste sue gite egli ebbe occasione di veder
61
1896
alla quale però mai egli si era palesato, nè
62
1896
nulla abbiate a temere: egli ora è partito dal
63
1896
dallo sguardo severo. – Ma egli era, per allora, lontano
64
1896
seduto a’ suoi piedi. ¶ Egli aveva uno strano incanto
65
1896
ancor lungamente. E mentre egli parlava e sfilavan davanti
66
1896
i suoi, turbata. – Giacchè egli era molto bello, in
67
1896
simpatia e di amicizia. Egli indugiava presso la sua
68
1896
La fanciulla taceva sempre. ¶ Egli mormorò ancora: ¶ — Oh! s
69
1896
volto: un lampo: ed egli comprese che non poteva
70
1896
si turbò tutta ed egli le disse, prima di
71
1896
lasciarla: ¶ — Fatevi coraggio, damigella, egli è buono: affidatevi al
72
1896
sua veste di cavaliere. ¶ Egli inginocchiato a’ suoi piedi
73
1896
bronzo, seduto sulla roccia; egli lambe con i piedi
74
1896
e il suo flauto. Egli non sembra gaio nel
75
1896
viene al solito ritrovo. Egli si ferma un istante
76
1896
l’acqua dello stagno. Egli ivi si adagia, nel
77
1896
le sue iridiscenze perlate, egli chiude gli occhi: e
78
1896
supplica la bella.... Talvolta egli fa mostra d’avanzare
79
1896
di latte. Accettai commosso. Egli fece venire la sua
80
1896
Ma vedrà, vedrà – concluse egli – ora non le dico
81
1896
in nessun altro luogo egli riposerebbe mai così in