Cesare Zavattini, Totò il buono, 1943
concordanze di «egli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1943 | come stavano le cose: egli vedeva nel pentolino del | ||
2 | 1943 | dietro il suo orticello. Egli seguì il corso della | ||
3 | 1943 | testa. Dovete sapere che egli non era mai, veramente | ||
4 | 1943 | domandavano: “Piove, signor Mobic?” egli apriva la finestra e | ||
5 | 1943 | suprema autorità, non che egli l’avesse voluto, ma | ||
6 | 1943 | era ciecamente ottimista. Infatti egli aveva piantato gigli e | ||
7 | 1943 | o un anno dopo. Egli segnava tutto su un | ||
8 | 1943 | molte di queste cose egli faceva per apparire autorevole | ||
9 | 1943 | invidia cerca e trova. Egli si rotolava nel letto | ||
10 | 1943 | A domandargli l’ora egli la sapeva sempre esattamente | ||
11 | 1943 | e rimpannucciato. In cambio egli si lasciava portare in | ||
12 | 1943 | e seguire Totò. Ora egli diceva che non si | ||
13 | 1943 | di correggerlo del tutto egli aveva trovato il modo | ||
14 | 1943 | Bamba una stella cadente. Egli credeva al potere delle | ||
15 | 1943 | impiegati. In questa occasione egli amava intrattenere i presenti | ||
16 | 1943 | un poco la mente. Egli era certo che le | ||
17 | 1943 | signor Mobic perché notoriamente egli era ostile alle conferenze | ||
18 | 1943 | lo bersagliavano con sassi, egli si rifugiò su un | ||
19 | 1943 | straniera. In quel suono egli si sentiva spostare dal | ||
20 | 1943 | suo padre con Ram. Egli cercò di calmarsi, si | ||
21 | 1943 | dalla parte verso cui egli si era precipitato. Totò | ||
22 | 1943 | luce argentea molto forte. Egli pensò subito a un | ||
23 | 1943 | faceva gli esercizi ginnastici. Egli doveva correre molte volte | ||
24 | 1943 | la sola persona ch’egli salutava senza aspettare di | ||
25 | 1943 | facile, dovete ammetterlo. Oppure egli poteva compiere il miracolo | ||
26 | 1943 | riposare quieta l’ospite egli si sentì felice. Il | ||
27 | 1943 | anche tra sé che egli avrebbe usato del permesso | ||
28 | 1943 | ma anche coi piedi egli trasformava tutto in cappelli | ||
29 | 1943 | pioggia di panini imbottiti. Egli non aveva avuto la | ||
30 | 1943 | solo il nemico, ora egli sentiva nel petto i | ||
31 | 1943 | cinque centimetri e siccome egli era di una piccolezza | ||
32 | 1943 | muffa su uno steccato egli giurava di vedere una | ||
33 | 1943 | lo guardarono meravigliati ma egli si avviò perché evidentemente | ||
34 | 1943 | più il tempo che egli dedicava a meravigliarsi del | ||
35 | 1943 | pioppi spuntare dal bianco, egli si era salvato su | ||
36 | 1943 | cosa di nuovo. Tuttavia egli non si muoveva, nascosto | ||
37 | 1943 | bisogno del solito tac, egli aveva visto la signora | ||
38 | 1943 | dice provano gli innamorati. Egli sperava sempre che Amina | ||
39 | 1943 | strada mentre scrivo, anch’egli ha i suoi guai | ||
40 | 1943 | altri quella collinetta ch’egli aveva ereditato da uno | ||
41 | 1943 | lire mandate a Gero egli intendeva riguadagnarle subito ottenendo | ||
42 | 1943 | stabilimento a dire che egli aveva avuto l’onore | ||
43 | 1943 | uno scroscio di applausi. Egli non voleva conquistare Bamba | ||
44 | 1943 | manifestazione di Carmelo quando egli stesso sentì il bisogno | ||
45 | 1943 | perché lungo la strada egli aveva operato miracoli da | ||
46 | 1943 | uscito con uno stratagemma: egli conosceva il carattere del | ||
47 | 1943 | spadine cerchi trombette, essendo egli certo che ciò ingentiliva | ||
48 | 1943 | Totò parlarono del monumento egli cercò di schermirsi. Si | ||
49 | 1943 | disperavano, piangevano e allora egli diceva: non è vero | ||
50 | 1943 | angeli lo avevano abbandonato, egli fece tac, parecchie volte |