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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «egli»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
vendicato Ferraùe! ¶ Maladetto sia egli e il Cielo e
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1483
vedrebbe inaüdite e nuove: ¶ egli avea sempre assai pagan
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1483
e prese appunto ove egli aveva un neo ¶ e
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1483
Astarotte ne manda ¶ ch'egli è già tutto trafelato
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1483
Riccardo ¶ ognun parea come egli era gagliardo. ¶ La battaglia
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1483
strana ortica: ¶ sappi ch'egli è nella zuffa Rinaldo
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1483
che lo mandò dove egli disse presto. ¶ Fece Marsilio
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1483
per modo disserra ¶ ch'egli arebbe forato il serpentino
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1483
potre' dir quel ch'egli ha fatto; ¶ e dove
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1483
trovato un bel giuoco: ¶ egli aveva un baston come
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1483
volta erra, ¶ però ch'egli era un semplicetto agnello
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1483
color maligno. ¶ Credo ch'egli era più bello a
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1483
ma non sapea ch'egli ha presso la morte
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le vide nol crede: ¶ egli avea fatto pel campo
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1483
uccise il dì quanti egli arà voluto, ¶ ch'a
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è morto e Sansonetto. ¶ Egli arebbe il dì Cesare
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1483
molesta, ¶ si ricordòe dove egli avea beuto ¶ a una
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però, giusto Signor, s'egli è così, ¶ giustizia fa
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perfetto amico, ¶ mentre ch'egli era il tuo Morgante
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il ribaldo: ¶ sappi che egli è di Belzebù giù
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a natura: ¶ però ch'egli era in parte ancora
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prese partito; ¶ e com'egli hanno scontrati i pagani
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oscura: ¶ pensa, lettor, come egli andava il giuoco!, ¶ e
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acceso, ¶ alfin convenne ch'egli sbuchi fora, ¶ e funne
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1483
un gran bastone ¶ ch'egli avea fatto d'un
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1483
di questo ribaldaccio ¶ ch'egli arrostì de' moricin la
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1483
carubbo, come Scarïotto, ¶ dove egli aveva ogni cosa condotto
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bisogna essordia, ¶ però ch'egli è da corda e
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giostra? ¶ Ben sai ch'egli ama Gallerana nostra; ¶ e
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in mille cose ¶ ch'egli è tanto infiammato di
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rifare il ponte ¶ ch'egli avea prima pel cammin
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le cuoia: ¶ sì ch'egli era alle man di
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molto l'uficio destro. ¶ Egli aveva il capresto d
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la sua vita, ¶ come egli abbi un error tanto
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Gan sapea pur ch'egli aveva tradito, ¶ e che
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lo stecco. ¶ E perché egli ama ancor pur Lucïana
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crede. ¶ Non si dice egli ancor del Vangelista? ¶ benché
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tanto imperatore, ¶ poi ch'egli ebbe tenuta la corona
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sua virtù nascosa ¶ quando egli ebbe la patria racquistata
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vittoria, ¶ da poi ch'egli ebbe il suo nimico
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lor drappelli, ¶ e come egli era in Italia chiamato
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sua compagnia, ¶ poi ch'egli avea la sua superbia
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1483
nostro imperatore, ¶ poi ch'egli ebbe Aquitania e la
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e 'l tesoro, ¶ ch'egli avevon con forza e
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papa Leone imbasceria, ¶ perch'egli era constretto e in
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pontefice santo ¶ restituì dond'egli era cacciato ¶ nella sua
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santo Pastore, ¶ poi ch'egli aveva ogni arroganza doma
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Sepulcro santo, ¶ e come egli andò in Grecia a
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bisogna, ¶ da poi ch'egli è sì bella la
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l'orecchio: ¶ ché, quando egli è barbato per molti
51
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amassi quello ¶ mentre ch'egli era in corte giovinetto
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che mosterrebbe a Carlo egli avea il torto. ¶ Questo
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corbo, ¶ ché sai ch'egli è molto malvagio uccello
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traditore. ¶ Gan gli rispose: - Egli è più tuo interesso
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a Carlo scrisse ¶ come egli aveva la pace ordinata
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signoria: ¶ ché, poi ch'egli era il campion ver
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s'umilïassi ¶ (vedi s'egli era all'usato pur
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ch'io dirò come egli scrive appunto. ¶ E so
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non è spirto folletto, egli è più nero. ¶ Malgigi
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la fantasima: ¶ credo ch'egli eran tanto affaticati ¶ che
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provincie battezzate. ¶ Credo ch'egli abbi l'animo diritto
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lettere arrivate, ¶ che, s'egli avessi seco avuto Orlando
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1483
al nostro orecchio, ¶ perch'egli è solo un Primo
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e' sia quel ch'egli è sempre stato: ¶ però
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e tu di' ch'Egli è giusto e tanto
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ognun dicea quel ch'egli avea sentito. ¶ Carlo pure
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il primo alec, ¶ ch'egli apparì nell'aria un
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salvato solo, ¶ però ch'egli è di Ganellon figliuolo
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Ganellon figliuolo. - ¶ Poi ch'egli ebbe finita l'orazione
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1483
più imo, ¶ poi ch'egli 'ntese esser nel Ciel
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ruscello; ¶ ché sai ch'egli è de' miseri conforto
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1483
Calpe, a dimostrar ch'egli erra ¶ non per iscogli
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v'inganna. ¶ Nota ch'egli è certa ignoranzia ottusa
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1483
confessa i miracol ch'Egli ha fatti, ¶ e come
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1483
d'Elia: ¶ che s'Egli avessi detto in ciò
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1483
in ciò menzogna ¶ come egli era mandato il ver
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1483
sol veritate agogna, ¶ perché Egli è vita e verità
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cura il salto ch'egli ha fatto, ¶ e cadde
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un saltellin da ballo. ¶ Egli avevon disposto di saltare
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riparo. - ¶ Disse lo spirto: - Egli attraversa il piano, ¶ ché
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riprendere; ¶ e so ch'egli ha del cattivo da
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1483
colui il vedessi; ¶ perch'egli era invisibil, come è
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fidi in effetto, ¶ quando egli è bene in colmo
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paternostri? - ¶ E poi ch'egli ebbe ogni cosa saputo
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la vivanda vedeva sparire. ¶ Egli era il dì dinanzi
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1483
e 'l petto, ¶ dicendo: «Egli è mal segno pe
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1483
con un corno ch'egli ha al naso, ¶ perché
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1483
e disse: - O Guottibuoffi, egli è venuto ¶ l'ultimo
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d'ogni gentilezza, ¶ perch'egli è stato imperator pur
90
1483
pensier che mi dica: «Egli è qui presso», ¶ e
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1483
ch'io veggo s'egli è desso. ¶ La cagion
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1483
lancia gli correva addosso. ¶ Egli aveva una scoglia di
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affanna, ¶ e converrà ch'egli abbi buono orecchio, ¶ tanto
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il conte. - ¶ E perché egli era molto combattuto ¶ da
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che fussi certo, come egli era, desso; ¶ intanto vede
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1483
aveva detto, ¶ poi ch'egli scese con sua gente
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una bagascia, ¶ Antea, ch'egli ha lasciata a Bambillona
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1483
voi non fussi passati, ¶ egli eron ben più là
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quando e' son troppi egli sforzon la ragna. ¶ Lascia
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1483
Orlando gli dicea com'egli era ito, ¶ come colui
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Io tel dirò, ma egli è un ladroncello, ¶ e
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cosa venir disegnando, ¶ ch'egli è tempo a far
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tale armata, ¶ e s'egli è Gan con loro
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volta Orlando. ¶ Credo ch'egli ebbe Berlinghier vergogna ¶ di
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1483
de' morti già ch'egli aveva dintorno. ¶ Io non
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caccia: ¶ volle veder come egli era gagliardo, ¶ quantunque poco
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parve amaro, ¶ ché, s'egli avessi preso meglio il
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1483
al saracino; ¶ ma perch'egli è di più che
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sono scacciato e ribello. ¶ Egli ha con seco certi
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perché tu vegga ch'egli ha in bocca i
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1483
sia molle. ¶ Sappi ch'egli è un uom molto
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sapere: ¶ quando sentì com'egli era Rinaldo, ¶ s'accese
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cavaliere sprona; ¶ e come egli ebbe Rinaldo veduto, ¶ gridava
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più oltre, potresti sapello. ¶ Egli ha fatto oggi cose
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1483
palafreno, ¶ perché e' conobbe egli aveva bontade, ¶ e disse
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1483
potrebbe dir quel ch'egli ha fatto, ¶ e s
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1483
e' viene, ¶ e come egli è Rinaldo, che è
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1483
della morte. ¶ E quando egli ebbe un pezzo combattuto
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Domandorno il pagan com'egli ha nome. ¶ Rispose: - Io
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1483
destriere inciampi o ch'egli sdrucciole, ¶ si ritrovò con
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appiccata è la guerra. ¶ Egli avea diecimila combattenti: ¶ addosso
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de' pesci avea, ch'egli sta sopra un fiume
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impresa piace; ¶ e perché egli era in Francia imbasciatore
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1483
col tuo favor, se egli era a doppio. ¶ Tanto
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almen sia stanco; ¶ ma egli aveva a ogni piaga
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1483
tempo, ¶ da poi ch'egli era la sera adirato
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mano ¶ a Ulivier, perch'egli è buon compagno, ¶ e
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1483
buon compagno, ¶ e come egli era un famoso cristiano
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non sel bea ¶ s'egli avessi più giù chinato
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1483
morto; ¶ ma sai ch'egli ebbe della guerra il
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poi fu quella montagna, egli e 'l cavallo, ¶ che
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1483
questa tantafera. ¶ E come egli ebbe ogni cosa contato
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vennon gli spirti ch'egli scongiurava, ¶ tremò la terra
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porre ¶ le mani addosso, egli spariva o sguizza, ¶ tal
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che a ogni cosa egli ebbe cura; ¶ e fatture
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ed io rispondo ch'egli è figurato ¶ il detto
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dove e' narra ¶ come egli uccise que' mariti a
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qui s'intavoli, ¶ ch'egli uccise i dïavol co
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arcivescovo Turpino ¶ uccide anch'egli e faceva ogni male
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ragion capace ¶ mentre ch'egli era in sul bel
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Marsilio intanto intese ¶ come egli era venuto Sansonetto ¶ inverso
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bisogna, o Gano; ¶ quantunque egli è contento come e
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nel letto una ghiandaia. ¶ Egli avea rossa ancor tutta
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di lei, ¶ poi ch'egli ebbe notata ben la
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a malizia. - ¶ Ecco ch'egli eron già presso alle
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bocca ¶ per vomitar, quando egli ha pieno il sacco
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accocca. ¶ Ma finalmente, quand'egli era stracco ¶ e che
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appiatta Margutte; ¶ e quando egli era ubriaco e ben
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dipartenzia. ¶ E poi ch'egli hanno tutti desinato ¶ e
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solamente - Addio -, ¶ però ch'egli era più cotto che
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di Margutte guarda ¶ dov'egli aveva sentito quel suono
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bertuccia accorto, ¶ vide ch'egli era per le risa
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di Nembrotto, ¶ tanto ch'egli è pur fiorentin ridotto
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a Parigi, ¶ e s'egli attende, al modo usato
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molti lutti, ¶ però ch'egli era già la fiamma
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1483
portato ¶ alla sorella, ov'egli era aspettato. ¶ E 'l
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poi lo vendé; dond'egli è insuperbito, ¶ ché ne
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di rubarlo; ¶ per questo egli è di que' danari
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primo de' giganti ch'egli afferra ¶ lo traboccava morto
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chi fussi questo. ¶ Quand'egli ha inteso ciò che
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e dice con Rinaldo: - Egli è dovuto, ¶ al mio
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1483
era tanto dolce ch'egli è sciocco, ¶ quell'altro
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vuol far prima ¶ ch'egli entrin drento, insino a
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1483
nel petto, ¶ tanto ch'egli ha la nave abbandonata
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gli salta; ¶ e perch'egli era molto presso al
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giù appoggiato, ¶ e perch'egli era pur ferito un
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dice e pone ¶ ch'egli era un poco guercio
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Tu mi di' villania; ¶ egli è pur gentilezza aver
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cielo ¶ né Giuppiter, quand'egli era bizzarro; ¶ rispose: - Egli
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1483
egli era bizzarro; ¶ rispose: - Egli è ben ver più
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colpo meglio, ¶ poi ch'egli uccise un sì famoso
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toccare: e' basta ch'egli è morto. - ¶ Disse Rinaldo
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sempre vivere e morire. ¶ Egli è qui tra costor
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due cotanti; ¶ e s'egli è ver quel che
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una bella figlia ch'egli aveva, ¶ che medicò con
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Rinaldo ristorassi, ¶ e perch'egli era della città nato
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in prigione ¶ o s'egli è morto, o quel
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Il pastor disse ch'egli è vivo e sano
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sostiene ¶ il colpo, ch'egli arìa passato un monte
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chi prestar vorrebbe, ch'egli accatti. ¶ Astolfo va per
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loco ¶ sanza saper dove egli abbia arrivare, ¶ come falcon
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albergato: ¶ fategli onor, ch'egli è il nostro campione
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e dice ciò ch'egli aveva sentito. ¶ Disse il
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punzoni: ¶ pensa che, s'egli avessi avuto il berzo
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a punir questo ghiottone: ¶ egli è tanto gentil, benigno
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1483
giuoco. ¶ Non si dic'egli: «Ascolta l'altra parte
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1483
e queste gente ch'egli ha qua condotte? ¶ Ch
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1483
punire; ¶ e Grifonetto, s'egli ha fatto inganno, ¶ con
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1483
e beffe, ¶ tanto ch'egli è condotto un altro
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si vuol calar perch'egli strufi; ¶ e succiala, e
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il mio compagno. - ¶ Come egli hanno mangiato, Dilïante ¶ sùbito
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1483
battezato; ¶ non lo conosci: egli era saracino -; ¶ ed Aldighier
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1483
di me, poi ch'egli è morto ¶ sendo mandato
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1483
detto, ¶ perché conobbe ch'egli era ostinato; ¶ a Ulivier
195
1483
E raccontò ciò ch'egli avea sentito; ¶ donde ciascun
196
1483
superava ¶ un poco Orlando, egli arebbe voluto ¶ ch'ella
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1483
Gan molto sentito, ¶ com'egli è malizioso più che
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1483
modo che tre lanci egli spiccava, ¶ che gozzivaio non
199
1483
fussi scampata ¶ mentre ch'egli era la zuffa appiccata
200
1483
ché si destò, perch'egli avea sognato ¶ ch'un
201
1483
Baiardo conosceva a chi egli è sotto: ¶ subitamente prese
202
1483
andava ¶ sanza saper dov'egli abbia arrivare, ¶ e Ricciardetto
203
1483
alla partita: ¶ sento ch'egli è non so che
204
1483
nol cognosco. ¶ E s'egli avessi la testa di
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1483
virtùe: ¶ un cappellaccio ch'egli avea, giù balza ¶ per
206
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l'hai, ¶ o s'egli è vivo o morto
207
1483
troverrai il caval ch'egli ha smarrito, ¶ e che
208
1483
di bontà, ¶ guarda s'egli era un re discreto
209
1483
ciò che vuoi, ch'egli è dovuto. - ¶ Rispose Orlando
210
1483
in sempiterno; ¶ e s'egli è della schiatta di
211
1483
tornava a raccontare ¶ come egli è salvo, e libera
212
1483
di' il ver ch'egli è qui presso ¶ Orlando
213
1483
Ulivier guarda e dice: - Egli è pur desso! - ¶ e
214
1483
sbaragliar la gente, ¶ ch'egli eron quattro lupi in
215
1483
la lancia, ¶ sùbito anco egli il suo caval moveva
216
1483
vi caccia? - ¶ E' rispondieno: - Egli è nella battaglia ¶ questo
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1483
lui ¶ un colpo, ch'egli arebbe traboccato ¶ se fussin
218
1483
alla turchesca, ¶ salvo ch'egli era fatto d'un
219
1483
vedi tu costui com'egli è grande? ¶ Cotesta è
220
1483
io provvegga, or ch'egli è sera? - ¶ e cominciò
221
1483
Natura. ¶ E' vuol, quando egli è all'oste, - gli
222
1483
il chiavistello; ¶ e come egli ebbe fuor la vettovaglia
223
1483
il fuoco accese, ¶ come egli ebbe il cammel fuor
224
1483
arrandellò il battaglio ch'egli ha in mano: ¶ dèttegli
225
1483
poco il fuoco, ch'egli è spento. - ¶ Margutte ritagliò
226
1483
disse Margutte a Morgante: - Egli è giorno: ¶ leviacci e
227
1483
duole: ¶ al mio parere, egli è quaggiù più basso
228
1483
partita, ¶ e so ch'egli ebbe di vecchie paure
229
1483
trar due calci, com'egli era usato; ¶ e giunsel
230
1483
al fer gigante: ond'egli ebbe spavento, ¶ e tutto
231
1483
un sasso tanto ch'egli ebbon del fuoco. ¶ Quivi
232
1483
schidone. ¶ E poi ch'egli ebbe assettato l'arrosto
233
1483
assai si scorrubbiava. ¶ Quando egli ebbon cenato, e' s
234
1483
dove e' vide ch'egli era ¶ caduto, e presto
235
1483
un boccone. - ¶ Morgante guarda: egli era un lïofante ¶ che
236
1483
del lïofante, e disse: - Egli è arrostito! - ¶ e tutto
237
1483
dicesti di serbare intero? ¶ - Egli è qui presso - rispose
238
1483
mangiassi, ¶ ed arrostillo come egli era usato, ¶ e innanzi
239
1483
e 'n qual paese egli abbi signoria? - ¶ Rispose l
240
1483
lo vedevo scorto ¶ ch'egli scoppiava se non fussi
241
1483
l gran miracol ch'egli ha qui dimostro ¶ e
242
1483
di nascoso, ¶ poi ch'egli intese come il fatto
243
1483
la figlia, ¶ e s'egli è imperador giusto e
244
1483
non è quel ch'egli are' creduto; ¶ questa non
245
1483
che ti parrà ch'egli abbi beuto oppio. - ¶ Carlo
246
1483
ché 'l torto ha egli ed hammi minacciato. - ¶ Carlo
247
1483
si dovessi far come egli ha detto. ¶ Rinaldo gente
248
1483
e 'l primo ch'egli scontra in terra ha
249
1483
serra ¶ al paladin ch'egli uccidessi quello, ¶ acciò che
250
1483
sappiàno, ¶ se non ch'egli è certo mormoramento ¶ ch
251
1483
serra: ¶ non domandar s'egli era un nuovo Giobbe
252
1483
E' fia qui tosto, egli è poco lontano. ¶ Perché
253
1483
disagio non sostenga: ¶ ch'egli è pur vecchio, e
254
1483
mano ¶ un crucifisso ch'egli aveva in mano. ¶ Dond
255
1483
paese. ¶ Un dì ch'egli esca fuor di Montalbano
256
1483
tu e Rinaldo, perch'egli è fedele ¶ e dì
257
1483
ognun quivi ragiona, ¶ perché egli aveva quel dì fatte
258
1483
v'ha trovato, ¶ dond'egli avea gran duol nel
259
1483
suo sollazzo, ¶ sì com'egli è de' gran signor
260
1483
sofferir tal torto, ¶ ch'egli abbi in mia presenzia
261
1483
un fico. ¶ Vero ch'egli è sì grande che
262
1483
Orlando seguiva la danza: ¶ egli e Terigi i cavalli
263
1483
ultimo martoro, ¶ così fare egli. Orlando il confortòe, ¶ dicendo
264
1483
gran barone. ¶ Così fussi egli Orlando, quel cristiano ¶ c
265
1483
detto gli fu ch'egli era un vïandante, ¶ e
266
1483
legge saracina, ¶ e come egli era col grande amostante
267
1483
vita. ¶ Questo è perché egli uccise Marcovaldo; ¶ onde il
268
1483
pie' di drieto s'egli schiaccia! ¶ Se dà in
269
1483
andare, ¶ ché sa ch'egli è suo debito esser
270
1483
aspetta. - ¶ Disse il pagano: - Egli è pazzo e lunatico
271
1483
baron gli profferea ¶ dovunque egli volessi, a sua difesa
272
1483
ch'è infinita, ¶ perché egli è grazïoso e santo
273
1483
quest'opera più degna. - ¶ Egli rispose: - Pel mio Trevicante
274
1483
ché così vuol ragione. - ¶ Egli era in questo modo
275
1483
il grifo lungo, ch'egli ha a vezzo ¶ pigliar
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fanciulla, e par ch'egli conceda ¶ esser da questa
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e le gemme ch'egli avia ¶ facean d'oscura
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la donna piacente, ¶ bench'egli avessi al cor mille
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Spagna; ¶ né creder ch'egli andassino alla fila: ¶ coprieno
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fa' risposta: ¶ domandal s'egli è desto oppur se
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vidi uom tanto forte». ¶ Egli eran l'uno e
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quello ¶ de' miglior ch'egli avessi nel suo campo
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mi giova: ¶ sappi ch'egli è comparito un gigante
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altro foco ¶ e come egli era morta la Corona
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fia adatto, ¶ o come egli abbi la persona destra
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Soria simile a quello. ¶ Egli avea tutte le fattezze
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nol faceva brutto, ¶ ch'egli era largo tre palmi
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monarchia: ¶ però, poi ch'egli è morto l'amostante
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di Lïonetto, ¶ tanto ch'egli ebbe al principio sospetto
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quel bosco. - ¶ Disse Rinaldo: - Egli ha nome Ulivieri ¶ l
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questo: ¶ tu sai ch'egli è fidato e che
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squadrava dintorno: ¶ vide ch'egli era un padiglion da
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un castello, ¶ o s'egli avessi scossa Pietrapana, ¶ arebbe
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lo fe' risentire ¶ come egli è sua natura e
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aveva detto: ¶ - Poi ch'egli è morto Manfredon ribaldo
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come orso si cruccia. ¶ Egli era come a dare
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ma il topo sarà egli in questo caso, ¶ al
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elmi faceva campane ¶ quando egli assaggion di quel suo
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a morte si danni egli stessi». ¶ E pianse, sì
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suggello. ¶ E poi ch'egli ebbe lacrimato alquanto, ¶ re
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e dicea ciò ch'egli avea fermo e saldo
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altro tradimento. ¶ E perché egli era maestro perfetto, ¶ si
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al re Mambrino, ¶ perch'egli avea per moglie la
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debba starsi, ¶ però ch'egli era il tempo a
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qual banda, ¶ e com'egli è sbandeggiato di corte
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a quel corrier ch'egli aveva mandato ¶ al re
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alcuna volta Gano ¶ ond'egli avessi quel vestire strano
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e così disse, ¶ quand'egli scrisse questo, se sognava
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a Mattafolle un poco: ¶ egli era contro Astolfo inanimato
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Carlo non volle ch'egli uscissi fore. ¶ Tornossi Mattafolle
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vuol per nulla ch'egli sbuchi fore. ¶ Carlo mugghiando
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e de' paesi ch'egli hanno lasciati ¶ e delle
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sua compagnia. ¶ Poi ch'egli ebbon salito sopra un
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ch'io so ch'egli è di sì nobil
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Veggendo il saracin com'egli sbuffa, ¶ disse: «Sarebbe il
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Morgante mio ci fosse, ¶ egli è tanto feroce e
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parenti, e dicìa ¶ come egli è morto il lor
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lontana. - ¶ Disse Ulivier: - S'egli è Morgante vostro, ¶ dove
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rauna; ¶ e poi ch'egli ebbe assettata la gente
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Monte Albano, ¶ che, perch'egli era di nobil legnaggio
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pagan sentì quel ch'egli ha detto, ¶ bestemiò forte
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ha fatto ¶ e ch'egli ha dato Parigi a
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drento alle mura, ¶ perch'egli avea di Rinaldo paura
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a Salincorno detta ¶ ch'egli è venuto un cavalier
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risposto in parole spedite: ¶ - Egli è il dïavol che
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credete, a vederlo venite: ¶ egli ha cacciato in terra
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ed una lancia ch'egli aveva abbassa, ¶ e 'l
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resta misse; ¶ e come egli ha Rinaldo conosciuto, ¶ lo
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sia caduto la Fortuna? ¶ Egli è pur ver quel
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ma molto fier quand'egli era adirato, ¶ tanto che
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umilïato; ¶ ma poi ch'egli è per questo insuperbito
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che veniva spiando ¶ ch'egli è venuto il figliuol
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e' cieli ¶ mostrò ch'Egli è di giustizia la
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la fonte ¶ e quanto Egli ama i suoi servi
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non lo riveggon, ch'egli era sparito. ¶ Carlo e
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Gesù vostro; ¶ veggo ch'egli ha de' buon servi
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già Aretino ¶ che s'egli avessi avuto scrittor degno
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avuto scrittor degno, ¶ com'egli ebbe un Ormanno e
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uom divino, ¶ però ch'egli ebbe gran vittorie e
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era d'Almonte; ¶ ma egli ebbe sempre l'occhio
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cristian battezato, ¶ e come egli era alla badia arrivato
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abandonare, ¶ massime Orlando, ch'Egli arebbe il torto. ¶ Mentre
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e' gli disse com'egli era Orlando. ¶ Disse il
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Signor fallito; ¶ però ch'Egli ama la giustizia tanto
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ingiusto Iddio parrebbe. ¶ Ma egli hanno posto in Iesù
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Ma finalmente convien ch'egli smonte, ¶ e disse: - Io
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non mi curo s'egli è sogno il resto
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spasso ¶ sanza trovare ond'egli uscissin mai; ¶ e 'l
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ci trovamo, ¶ e come egli è de' nostri pari
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Orlando, e poi ch'egli è in piacere ¶ di
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la speranza in abbandono. ¶ Egli è ben vero ch
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dicesti. ¶ Orlando gli rispose: - Egli è dovere. - ¶ E colle
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è grosso: ¶ vedrai come egli scuffia, quel ghiottone, ¶ che
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abate m'ha porto, ¶ egli ha ragione, e tu
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e 'l primo ch'egli scontra de' pagani ¶ gli
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di rivedervi più, ch'egli è ragione; ¶ però vi
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abitar per queste grotte. - ¶ Egli era quel serpente maladetto
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si sono abbattuti, ¶ dove egli aranno i lor destrier
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camino; ¶ e poi ch'egli hanno salito un poggetto
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divorar la giovinetta. ¶ Come egli è dì, se ne
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certo ¶ questo animal, ch'egli è pasto d'amanti
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Ma quel lïon ch'egli avevan menato ¶ si stette
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ricordati. ¶ E poi ch'egli è così voler divino
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nostro abate, ¶ e ch'egli aveva con seco un
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popolo infedele; ¶ ma perch'Egli è pietoso e giusto
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dicea il ver, ch'egli è nel cor ferito
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del lïone, ¶ e ch'egli era uom ch'avea
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anzi più forte, s'egli avea Baiardo. ¶ Ma po
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Baiardo. ¶ Ma po' ch'egli ebbe a suo modo
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vide più sozza figura. ¶ Egli avea il capo che
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Pareva un lïoncin quand'egli scherza, ¶ che salta in
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vuol buon gramatico ¶ s'egli tagliò tutta o mezza
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col destrieri. - ¶ Disse Ulivieri: - Egli è nato di granchi
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è nato di granchi: ¶ egli entrò in una buca
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Poi, non veggendo ond'egli avessi tratto, ¶ ognun restava
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suo, famoso conte. ¶ Come egli ebbe veduta la cittade
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molto martoro; ¶ e ch'egli avevon sotto corridori ¶ che
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appiccare: ¶ lascia pur ch'egli assaggino il metallo ¶ e
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cugino; ¶ ma cognosceva ch'egli è tanto forte ¶ che
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perché e' sapeva ch'egli è d'acciaio fino
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il suo cugin, quand'egli era adirato. ¶ Ma Cristo
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E duolsi assai ch'egli aveva Cortana. ¶ Ulivieri e
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e disse: - Forse ch'egli ha del fellone: ¶ egli
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egli ha del fellone: ¶ egli ebbe voglia insino oggi
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ho ben raccolto, ¶ ch'egli aveva formosa la statura
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drento. ¶ E so ch'egli è lassù Morgante mio