Alberto Moravia, I racconti, 1952
concordanze di «egli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1952 | Ella si voltò ed egli vide che era proprio | ||
2 | 1952 | ho fissato una stanza," egli disse appena si fu | ||
3 | 1952 | La tua cara mano," egli disse in un soffio | ||
4 | 1952 | a fare un tuffo," egli annunziò levandosi. ¶ La donna | ||
5 | 1952 | seguito con gli occhi. Egli si sarebbe allora gettato | ||
6 | 1952 | per lui qualche sentimento. ¶ Egli si inerpicò sullo scoglio | ||
7 | 1952 | insenatura. Per un poco egli remò con forza, spingendo | ||
8 | 1952 | prua nella ghiaia. Quindi egli balzò a terra e | ||
9 | 1952 | ad un certo momento," egli disse con rancore. ¶ "Non | ||
10 | 1952 | dispettosa e Sandro remava. Egli manteneva la barca accosto | ||
11 | 1952 | l’aveva ormai asciugato, egli si chinò, prese dalla | ||
12 | 1952 | braccio come per richiamarlo. Egli prese a remare più | ||
13 | 1952 | venuto. ¶ Quando si separarono egli le domandò quasi con | ||
14 | 1952 | bestia agile, sospettosissima, inafferrabile, egli pensò, una lucertola, una | ||
15 | 1952 | svanire la preda ambita. Egli non doveva fare più | ||
16 | 1952 | donna. Così doveva fare, egli pensò, non darle importanza | ||
17 | 1952 | la strada in salita, egli si sentì quasi sicuro | ||
18 | 1952 | Sandro sedendosi con soddisfazione. Egli sapeva che l’amante | ||
19 | 1952 | voglia di ripartirne." Ora egli aveva una gran volontà | ||
20 | 1952 | finestra dalle persiane spalancate. Egli si affacciò alla finestra | ||
21 | 1952 | come in quel momento egli aveva tanto tenuto a | ||
22 | 1952 | ella teneva al dito. Egli si levò, fece il | ||
23 | 1952 | sarebbero distesi sul letto. Egli provava un senso piacevole | ||
24 | 1952 | della donna che amava. Egli si tirò a sedere | ||
25 | 1952 | che partisse pure francamente, egli non avrebbe mosso un | ||
26 | 1952 | corpo ridondante era ridicolo. Egli notò che sotto i | ||
27 | 1952 | le tre del pomeriggio. Egli rientrò nella stanza e | ||
28 | 1952 | che Giacomo amava assai. Egli beveva lentamente la buona | ||
29 | 1952 | a quello delle donne. ¶ Egli adesso si trovava sempre | ||
30 | 1952 | nonostante avesse accettato che egli sedesse al loro tavolo | ||
31 | 1952 | a Milano cosa fate?" egli domandò alla Lori. ¶ "Cosa | ||
32 | 1952 | da quelle della sorella, egli risalì lungo l’anca | ||
33 | 1952 | domandò allegramente Giacomo. ¶ Ora egli teneva le due donne | ||
34 | 1952 | interrompere i nostri rapporti. ¶ Egli accolse con molta sorpresa | ||
35 | 1952 | forte di ogni ritegno. Egli mi guardava come soppesando | ||
36 | 1952 | esclusiva dell’amore femminile, egli cercasse di sottrarre alle | ||
37 | 1952 | in purezza, senza che egli riferisca i tuoi discorsi | ||
38 | 1952 | finestra aperta o no." ¶ Egli gettò sul letto la | ||
39 | 1952 | Chiacchierando, scherzando e ridendo, egli si rivestì in fretta | ||
40 | 1952 | però, che tutto questo egli lo faceva col viso | ||
41 | 1952 | allegria smodata e sarcastica. Egli si voltò ad un | ||
42 | 1952 | sorbendo il caffè quando egli si voltò improvvisamente e | ||
43 | 1952 | potesse rialzarsi senza che egli se ne avvedesse; intanto | ||
44 | 1952 | È impossibile," rispose Giovanni. ¶ Egli si mosse dalla soglia | ||
45 | 1952 | cui l’aveva iniziato, egli troncò questo gioco e | ||
46 | 1952 | ti par nulla questo?" ¶ Egli mi guardò di traverso | ||
47 | 1952 | cose stavano davvero come egli diceva, non vedeva perché | ||
48 | 1952 | con una voce querula. "Egli veniva sempre a vedere | ||
49 | 1952 | la condotta di Mostallino, egli si disse ancora; e | ||
50 | 1952 | già tante volte rimandato, egli si avvicinò a Monica | ||
51 | 1952 | tendeva le labbra abbandonandosi, egli si tirò indietro. Ella | ||
52 | 1952 | mano; e Mostallino comparve. ¶ Egli spiegò che aveva dovuto | ||
53 | 1952 | irritata contro di me?" egli domandò avvicinandosi alla donna | ||
54 | 1952 | Lei mi piace molto," egli riprese, "ma non posso | ||
55 | 1952 | sarebbe piaciuto. Che allora egli aveva voluto mettere alla | ||
56 | 1952 | fronte al mare deserto, egli preferì la casa e | ||
57 | 1952 | cui pian piano finiva egli stesso per credere? ¶ Ora | ||
58 | 1952 | ormai era quasi buia; egli pensava che il gatto | ||
59 | 1952 | si fece buio ed egli si destò davvero, questa | ||
60 | 1952 | tenebre in cui sperduto egli si aggirava, e due | ||
61 | 1952 | del meccanico. ¶ "Sì, mamma," egli disse ubbidiente. ¶ "Ti abbiamo | ||
62 | 1952 | con palese desiderio che egli non ne parlasse alla | ||
63 | 1952 | in cima alla scala, egli inclinò la candela in | ||
64 | 1952 | divampò dalla tabella, accecato egli cadde indietro, con un | ||
65 | 1952 | si spensero, nell’oscurità egli si sentì portato come | ||
66 | 1952 | secondo le raccomandazioni paterne. Egli era come i bambini | ||
67 | 1952 | presto messo nei pasticci. Egli si trovava in una | ||
68 | 1952 | un senso di euforia, egli doveva ridere fino alla | ||
69 | 1952 | delle case cantoniere che egli si sporgeva ad ingiuriare | ||
70 | 1952 | provava la minima apprensione. Egli era ormai vicino all | ||
71 | 1952 | subito, protestò con vivacità. Egli era amico di Cosma | ||
72 | 1952 | alla richiesta della guardia. Egli aveva avuto dal commissario | ||
73 | 1952 | a riconoscere quegli scellerati: egli ardeva di vendicare la | ||
74 | 1952 | balletto, raddoppiava il passo. Egli era gelato in viso | ||
75 | 1952 | aspramente nella schiena che egli gemette. "Qui avete girato | ||
76 | 1952 | Ataman la consueta sicurezza. Egli andò avanti con franchezza | ||
77 | 1952 | di avere queste fortune..." Egli cercava in tal modo | ||
78 | 1952 | indietro. ¶ Quanto a Cosma: egli era stato salvato dal | ||
79 | 1952 | fare era fingersi morto. Egli non capiva dove la | ||
80 | 1952 | seppe che fare. Poi egli sentì una mano accarezzargli | ||
81 | 1952 | arruffata e diffidente. Stringeva, egli lo vide subito, la | ||
82 | 1952 | rami e di foglie, egli vide chiaramente due corpi | ||
83 | 1952 | la donna precedendo Cosma. Egli ora si sentiva combattuto | ||
84 | 1952 | l’apertura della sahariana. Egli si sentiva stimolato a | ||
85 | 1952 | la vita a cui egli la costringeva; cercando spesso | ||
86 | 1952 | grande effetto su Cosma. Egli era inesperto, soprattutto in | ||
87 | 1952 | disse a Cosma che egli poteva riposare a suo | ||
88 | 1952 | quando avrebbe saputo come egli si fosse lasciato per | ||
89 | 1952 | nella mano, in cui egli ravvisò subito la sua | ||
90 | 1952 | gridava, come si avvicinò egli sentì che pregava la | ||
91 | 1952 | comandante con il quale egli avrebbe potuto spiegarsi. Concluse | ||
92 | 1952 | c’entrava e che egli le doveva la vita | ||
93 | 1952 | chiusa e cupa, che egli desiderava aiutarla. Ma il | ||
94 | 1952 | capiva adesso che, mentre egli parlava all’Albina nella | ||
95 | 1952 | gli riportava l’amante. Egli lasciò il belvedere e | ||
96 | 1952 | orlo della strada. Allora egli vide l’amante. ¶ Aspettò | ||
97 | 1952 | attorcigliava una frusta cravatta, egli faceva pensare ad un | ||
98 | 1952 | pareva deciso. "Ci andrai," egli disse; e con un | ||
99 | 1952 | dagli occhi di Tarcisio. Egli stette un momento in | ||
100 | 1952 | invaghiti rivolti alla ragazza, egli scorse il cameriere. La | ||
101 | 1952 | e divertendosi al pensiero. Egli era allora capace di | ||
102 | 1952 | in perlustrazione. ¶ Ma ora egli non aveva alcuna ragazza | ||
103 | 1952 | avviato a qualche commissariato. ¶ Egli era, insomma, ben diverso | ||
104 | 1952 | servizio l’avevano, come egli stesso si esprimeva, fatto | ||
105 | 1952 | C’era lì dentro, egli pensava, di che viver | ||
106 | 1952 | lavorare per qualche anno. Egli si confidò con un | ||
107 | 1952 | lo amasse e che egli potesse colmare di doni | ||
108 | 1952 | bambini, di questa moglie, egli provava un acuto, lamentoso | ||
109 | 1952 | l’insofferenza della solitudine. Egli era ricco e la | ||
110 | 1952 | in quella villa che egli aveva acquistato apposta per | ||
111 | 1952 | manifestare la propria gelosia, egli annunziò a Gilda che | ||
112 | 1952 | del Sangiorgio. A piedi, egli si avviò per le | ||
113 | 1952 | guanti e le ginocchia, egli pensava, assurdamente, che quella | ||
114 | 1952 | in casa, fu atterrito. Egli aveva sì sospettato; ma | ||
115 | 1952 | al compagno di seguirlo. Egli sapeva che nel salotto | ||
116 | 1952 | fosse del tutto disabitata. Egli attraversò l’anticamera e | ||
117 | 1952 | lo metteva questa passione, egli si era risolto a | ||
118 | 1952 | onore della donna amata. Egli non era un ladro | ||
119 | 1952 | altro si stupiva che egli potesse pensare a certe | ||
120 | 1952 | Ma per ottenere questo egli doveva aver fiducia in | ||
121 | 1952 | resto l’aveva avvertito: egli non doveva capitarle in | ||
122 | 1952 | troppo per il Sangiorgio. Egli si alzò in piedi | ||
123 | 1952 | inceppato, ricominciava a riflettere. Egli si disse che aveva | ||
124 | 1952 | una guardia, la quale, egli lo vide subito, pareva | ||
125 | 1952 | assassino della moglie sua. Egli pensava alla menzogna dell | ||
126 | 1952 | tutto un inganno, pensava. Egli capiva tutto, ora: l | ||
127 | 1952 | rigida e infastidita malinconia. Egli era ritenuto dai più | ||
128 | 1952 | perpetuo riflesso di luna. Egli non era triste e | ||
129 | 1952 | ripetesse a Perrone che egli non era quello che | ||
130 | 1952 | degli amici comuni che egli aveva portato seco una | ||
131 | 1952 | mortale freddezza. Che, comunque, egli non voleva più sentirlo | ||
132 | 1952 | perfettamente le cose che egli con tanto calore gli | ||
133 | 1952 | di un malessere mortale. Egli si disse che se | ||
134 | 1952 | buon quarto d’ora. Egli pensò che molto probabilmente | ||
135 | 1952 | a prepararmi, a organizzarmi." Egli si disse che questo | ||
136 | 1952 | fu vicino, saputo che egli era arrivato in anticipo | ||
137 | 1952 | discorsi la consueta foga, egli si accorgeva con dispetto | ||
138 | 1952 | ganza di un signore, egli non voleva mai più | ||
139 | 1952 | di Monterey. "Su, Monica," egli incitò alla fine di | ||
140 | 1952 | aveva temuto e calcolato. Egli cercò di opporsi obbiettando | ||
141 | 1952 | la donna. Ultimo Perrone. Egli sentiva il passo pesante | ||
142 | 1952 | gli batteva con violenza, egli pensava che nulla gli | ||
143 | 1952 | dal vento. ¶ "Non so," egli urlò. ¶ Monica rise di | ||
144 | 1952 | l’inferno la bacerò," egli pensò comprando i biglietti | ||
145 | 1952 | antipatico. Non era bello, egli rifletté guardandosi con attenzione | ||
146 | 1952 | alla ragazza occhiate che egli credeva discrete, ed erano | ||
147 | 1952 | pareva duro e secco, egli ne staccò un pezzo | ||
148 | 1952 | vestito chiarissimo color caffelatte. Egli sedette con disinvoltura, trasse | ||
149 | 1952 | un’ora prima; imbarazzato egli osservò per un momento | ||
150 | 1952 | Santina gli cascò addosso. Egli avrebbe voluto approfittare dell | ||
151 | 1952 | Ma quando, come prima, egli tentò di abbassare la | ||
152 | 1952 | di monete d’argento. Egli le corre vicino, la | ||
153 | 1952 | sempre più contro Gianmaria. Egli rende l’abbraccio, ma | ||
154 | 1952 | minacciose sul bianco letto, egli si dibatte con maggiore | ||
155 | 1952 | fradicio di freddo sudore egli sorse a sedere e | ||
156 | 1952 | grigie e serrate. Rabbrividendo, egli percorse tutto quel braccio | ||
157 | 1952 | non ti muoverai ed egli parlerà in tua presenza | ||
158 | 1952 | cantante si fece sentire, egli spinse la porta ed | ||
159 | 1952 | levatosi a sua volta, egli si avvicinò al gruppo | ||
160 | 1952 | che battevano, a lungo egli aspettò. Così a lungo | ||
161 | 1952 | né concedersi alcuno svago; egli si sentiva in quelle | ||
162 | 1952 | con irritazione che sentiva egli stesso ingiusta perché capiva | ||
163 | 1952 | Luca non puoi immaginartelo...!" ¶ Egli la guardò con freddezza | ||
164 | 1952 | me due anni fa," egli non poté fare a | ||
165 | 1952 | altra parte, ricordò come egli stesso si fosse recato | ||
166 | 1952 | a casa tua; ma," egli la guardò fissamente e | ||
167 | 1952 | un progetto di villino, egli mi mandò a chiamare | ||
168 | 1952 | o Le Corbusier, che egli proteggeva i giovani, che | ||
169 | 1952 | sono in questo stato..." ¶ Egli era adesso commosso e | ||
170 | 1952 | già vinto del giovane, egli si precipitò sul divano | ||
171 | 1952 | sebbene sia orribile che egli sia stato arrestato... ma | ||
172 | 1952 | Sì, è Bosso," rispose. "Egli mi faceva la corte | ||
173 | 1952 | di un altro uomo, egli continuava a figurarsi Marta | ||
174 | 1952 | gli sguardi verso Luca. ¶ Egli passeggiava in su e | ||
175 | 1952 | bambino benché non suo, egli pensò, ma più bella | ||
176 | 1952 | idea..." ¶ "Quale?" ¶ "La solita," egli disse con un sorriso | ||
177 | 1952 | la rivalità per Marta, egli non avrebbe potuto mai | ||
178 | 1952 | sicuri del fatto loro, egli rifletté, da non curarsi | ||
179 | 1952 | maniera questa volta irreparabile, egli stava di nuovo per | ||
180 | 1952 | momento mio caro giovanotto," egli cominciò inarcando le sopracciglia | ||
181 | 1952 | fu tutt’uno; ed egli compì tutti questi gesti | ||
182 | 1952 | nella macchina, guiderò io," egli disse con voce calma | ||
183 | 1952 | sono state gettate. Tuttavia egli si ostinava a sperare | ||
184 | 1952 | tanti, durante l’estate, egli lasciava la città per | ||
185 | 1952 | all’avvicinarsi dell’inverno, egli provava il brivido insieme | ||
186 | 1952 | una rete spietata. Sempre egli sperava che tra essi | ||
187 | 1952 | piena di malcelato entusiasmo, egli mosse molte domande a | ||
188 | 1952 | fondo alle tenebre, ed egli rientrò nello scompartimento. Il | ||
189 | 1952 | di sorridere pensando quanto egli, così composto e discreto | ||
190 | 1952 | propizio; e poi, mentre egli si raccapezzava a cercare | ||
191 | 1952 | Con gente come quella egli poteva benissimo, arrivando, avere | ||
192 | 1952 | con l’odiata realtà. Egli entrò nell’androne buio | ||
193 | 1952 | il colmo dell’indiscrezione, egli pensò, il colmo dell | ||
194 | 1952 | fianco di tuo marito. Egli ha molti torti, è | ||
195 | 1952 | bisogna perdere ogni speranza... egli è ancora giovane, è | ||
196 | 1952 | bravo Tullio..." ¶ Questa volta egli non poté fare a | ||
197 | 1952 | porta, aprirla, e poiché egli accennava un gesto come | ||
198 | 1952 | sono di R..." ed egli fece il nome di | ||
199 | 1952 | troppe meschinità, troppi pettegolezzi," egli storse la bocca e | ||
200 | 1952 | e le case intorno..." Egli si frugò in tasca | ||
201 | 1952 | pensò Silvio; e che egli stesso si sentisse imbarazzato | ||
202 | 1952 | sul viso del Mancuso. Egli non pareva affatto persuaso | ||
203 | 1952 | era chiaro, alla fidanzata egli era obbligato per questo | ||
204 | 1952 | un quartiere di villini, egli trovò il numero che | ||
205 | 1952 | che qualcuno venisse ed egli, sbrigate le sue faccende | ||
206 | 1952 | ho portato... eccolo qui..." Egli svolse il rotolo dei | ||
207 | 1952 | gli rispondeva sempre come egli pensava che dovesse rispondere | ||
208 | 1952 | essere per nulla sentimentale, egli pensò divertito, né lagrimosa | ||
209 | 1952 | passati pochi minuti ed egli, stordito dal profumo e | ||
210 | 1952 | di lì per caso. Egli vide una faccia larga | ||
211 | 1952 | bramosa, trafelata. L’impressione, egli pensò, di chi sporgendosi | ||
212 | 1952 | vita. Se io signora," egli soggiunse non senza enfasi | ||
213 | 1952 | aveva spiegato sulla tavola. Egli guardò e osservò che | ||
214 | 1952 | bambini che potranno nascere," egli continuò asciugando con il | ||
215 | 1952 | alla porta; e così egli varcò la soglia del | ||
216 | 1952 | Sotto le sue labbra, egli sentì la mano e | ||
217 | 1952 | vaste così che agevolmente egli aveva potuto trasformarla in | ||
218 | 1952 | Cherini, subito dopo pranzo, egli sedette al tavolone e | ||
219 | 1952 | che fin da allora egli desiderasse riparare sposandomi. Ma | ||
220 | 1952 | il filo a piombo. Egli li osserva con un | ||
221 | 1952 | È una casa nuova, egli ripete con compiacenza, nuova | ||
222 | 1952 | apprensione e ribrezzo. Ma egli non è alla fine | ||
223 | 1952 | tenaglie e di code. Egli è soverchiato dal ribrezzo | ||
224 | 1952 | delle elitre: "Al fuoco," egli pensa, "al fuoco... bruciare | ||
225 | 1952 | dorato delle cicale; dormendo egli si era alquanto piegato | ||
226 | 1952 | al quale era costretta, egli non poté fare a | ||
227 | 1952 | Fremeva, sbatteva gli occhi; egli osservò con freddezza come | ||
228 | 1952 | corno di caccia. Era, egli pensò osservandola, tutta una | ||
229 | 1952 | muta ed enfatica dimostrazione: egli aveva messo in dubbio | ||
230 | 1952 | si allontanò; assai sconcertato egli rientrò nella pensione. ¶ Il | ||
231 | 1952 | gli bruciacchiò le dita, egli bestemmiò un paio di | ||
232 | 1952 | bianca, rigido nei gesti, egli aveva molto del provinciale | ||
233 | 1952 | riconoscendolo, neppure lo salutò. Egli lasciò la ghiaia del | ||
234 | 1952 | erano immersi nell’ombra, egli salì in punta di | ||
235 | 1952 | faceva migliore figura. No, egli concluse, una questione morale | ||
236 | 1952 | il rovescio della medaglia, egli pensò, l’equivalente logico | ||
237 | 1952 | al suo solitario ed egli la vedeva, lì, sulla | ||
238 | 1952 | giorni passarono senza che egli trovasse mai un’occasione | ||
239 | 1952 | cena, ad ogni costo, egli avrebbe parlato a Santina | ||
240 | 1952 | realtà era gelida. Appena egli udì scoppiare nel corridoio | ||
241 | 1952 | mortificarlo, preferirono non avvertirlo. Egli si illuse allora di | ||
242 | 1952 | essere riparabili, tacque daccapo. Egli aveva in quel tempo | ||
243 | 1952 | simili cose poco costose. Egli affermava che l’amore | ||
244 | 1952 | per affermare il contrario. ¶ Egli abitava in un palazzo | ||
245 | 1952 | un’anticamera di ministero. ¶ Egli abitava solo con la | ||
246 | 1952 | sempre fissi su Tullio. Egli le parlava e lei | ||
247 | 1952 | buonumore di Tullio. Appena egli aveva finito, lo faceva | ||
248 | 1952 | affetto. In casa sua egli dormiva e mangiava, sua | ||
249 | 1952 | a cui ogni anno egli veniva aggiungendo una torre | ||
250 | 1952 | senza rinunziare a nulla, egli viveva come gli piaceva | ||
251 | 1952 | scoppiava un litigio ed egli si accorgeva non soltanto | ||
252 | 1952 | naso rosso e spugnoso egli era proprio uno di | ||
253 | 1952 | sia riserbo, taceva ascoltandolo. Egli parlava di un po | ||
254 | 1952 | come per il Locascio. Egli parlava loro pochissimo e | ||
255 | 1952 | meglio il suo profumo. Egli pareva ammirare molto la | ||
256 | 1952 | non se lo confessasse, egli aveva trovato proprio quello | ||
257 | 1952 | un sogno. E che egli, in fondo, fermamente, seppure | ||
258 | 1952 | qualche retrovia. Non diversamente egli aveva lusingato la propria | ||
259 | 1952 | volentieri fatto a meno. Egli evitava, è vero, non | ||
260 | 1952 | frasi. Alle quali prudentemente egli evitava di rispondere. Poi | ||
261 | 1952 | costernata con la quale egli riceveva questa dimostrazione di | ||
262 | 1952 | ricorresse a lui, che egli fosse obbligato ad aiutarla | ||
263 | 1952 | darle l’impressione che egli fosse in grado di | ||
264 | 1952 | punto arrossendo, "è che egli si è fatto prestare | ||
265 | 1952 | era l’idea che egli, innegabilmente, si trovava nelle | ||
266 | 1952 | avesse. "Pensavo a lei," egli mentì, "ma... ma cosa | ||
267 | 1952 | a Tullio di seguirla. Egli non poté fare a | ||
268 | 1952 | arrivederci Valentino, arrivederla Monari," egli disse alla fine inchinandosi | ||
269 | 1952 | dormiveglia, e, pur dormendo, egli non cessava un solo | ||
270 | 1952 | confusione parve dissiparsi ed egli entrò in un sogno | ||
271 | 1952 | fuochi dell’accampamento nemico. Egli si tiene più nascosto | ||
272 | 1952 | aureola di capelli disfatti. Egli ora spia con terrore | ||
273 | 1952 | due braccia al collo. Egli vede benissimo, tra gli | ||
274 | 1952 | lamentose di vittime trucidate. Egli aveva contato sulla lontananza | ||
275 | 1952 | quella furia di distruzione, egli sarà salvo. Detto e | ||
276 | 1952 | Tullio, il viso che egli aveva al suo risveglio | ||
277 | 1952 | te lo ha detto?" egli gridò preso da furore | ||
278 | 1952 | come fai tu ora..." Egli si distaccò con un | ||
279 | 1952 | ragione, da qualche tempo egli deperiva, era inquieto, si | ||
280 | 1952 | avvenuto ieri sera... telefona." Egli disse ancora alcune frasi | ||
281 | 1952 | di quella donna smaniosa, egli tornava alle dolci consuetudini | ||
282 | 1952 | vita agiata e sicura? Egli passò davanti la porta | ||
283 | 1952 | che ogni giorno, quando egli vi passava per recarsi | ||
284 | 1952 | ferro dai vetri opachi. Egli ascese piano tenendosi alla | ||
285 | 1952 | verso di lui. Allora egli riconobbe la De Gasperis | ||
286 | 1952 | al buio. Allora, come egli cercava a tastoni il | ||
287 | 1952 | Che bestialità ho fatto," egli pensò ad un tratto | ||
288 | 1952 | ora incominciare a spendere. Egli si sforzò di sorridere | ||
289 | 1952 | gli sguardi di Girolamo; egli pensa ad un tratto | ||
290 | 1952 | l’avevano subito deluso: egli era sanissimo, non c | ||
291 | 1952 | miserabile stato. Del resto egli lo sapeva ("ancora una | ||
292 | 1952 | venuta all’appuntamento che egli stesso le aveva dato | ||
293 | 1952 | stanza in modo che egli, arrivando nella notte fredda | ||
294 | 1952 | trasognati di Lorenzo. "Piove," egli rispose. Ci fu un | ||
295 | 1952 | Sempre senza dir parola, egli le sedette accanto, e | ||
296 | 1952 | lungo, muto e stravolto, egli la guardò senza muoversi | ||
297 | 1952 | così?" ¶ A queste parole egli fermò il bicchiere che | ||
298 | 1952 | simpatia. Tutto era perduto, egli rifletteva pieno di sofferenza | ||
299 | 1952 | alla fresca notte invernale, egli sentì la mente, simile | ||
300 | 1952 | al padrone di casa, egli la trattava un po | ||
301 | 1952 | affusolate del magro corpo. Egli osservò soprattutto l’eleganza | ||
302 | 1952 | leggera, come di disgusto. Egli osservò che le labbra | ||
303 | 1952 | Pur camminandole a lato, egli cercava di reprimere il | ||
304 | 1952 | con una sua governante. Egli si indispettiva oltremodo di | ||
305 | 1952 | nera riempiva questo salone, egli avanzò a tastoni urtandosi | ||
306 | 1952 | al giovane. Era chiaro, egli pensò, che tutto quell | ||
307 | 1952 | quel giovane. Così ora egli sapeva quel che ella | ||
308 | 1952 | villa. L’anno dopo egli avrebbe passato l’estate | ||
309 | 1952 | tirarlo nella discussione. Ma egli si schermiva dal parlare | ||
310 | 1952 | almeno per quell’anno, egli non sarebbe più tornato | ||
311 | 1952 | solitudine e di studi egli incominciava davvero ad amare | ||
312 | 1952 | quelle sere a tavola egli parve più strano e | ||
313 | 1952 | marito, padre di bambini?" egli rise di nuovo e | ||
314 | 1952 | beghe universitarie di cui egli avrebbe presto trionfato grazie | ||
315 | 1952 | valore delle bozze che egli le squadernava sotto il | ||
316 | 1952 | riflettessero pure quanto volevano, egli capiva benissimo che in | ||
317 | 1952 | di diventare sua moglie, egli avrebbe ricevuto la risposta | ||
318 | 1952 | al Vagnuzzi ottima impressione. Egli pensò, come tanti altri | ||
319 | 1952 | qualche frase maligna che egli, incomprensivo e ignaro di | ||
320 | 1952 | società elegante e mondana. Egli non arrivava al disprezzo | ||
321 | 1952 | suo professorato. E che egli parlava in quel modo | ||
322 | 1952 | settembre dal loro viaggio, egli le disse che, almeno | ||
323 | 1952 | quello che ci voleva, egli pensava, per conquistare tanto | ||
324 | 1952 | perché aspirava a viverne. Egli fece portare del vino | ||
325 | 1952 | Alla salute di Piagnuzzi," egli gridava ogni tanto storpiando | ||
326 | 1952 | con sicurezza che anch’ egli provava tale sentimento. Ma | ||
327 | 1952 | di caffè: la Coceanu, egli spiegò, era dovuta uscire | ||
328 | 1952 | si divertiva. Quel giorno egli si trattenne dopo colazione | ||
329 | 1952 | ne ringraziò il Vagnuzzi. Egli rispose che era lui | ||
330 | 1952 | il Vagnuzzi aveva temuto. Egli sedeva tutto il giorno | ||
331 | 1952 | delirava o giaceva prostrata, egli ebbe agio di riflettere | ||
332 | 1952 | dalle risposte di Gemma egli aveva potuto intendere ben | ||
333 | 1952 | cui, per fatalità inevitabili, egli si vedeva costretto ad | ||
334 | 1952 | più nobili e disinteressate. Egli leggeva diligentemente tutti i | ||
335 | 1952 | la cordialità più rilasciate, egli affermava di possedere uno | ||
336 | 1952 | sua vita, senza che egli se ne accorgesse, anno | ||
337 | 1952 | alla sfavorevole impressione che egli avrebbe potuto riceverne (la | ||
338 | 1952 | massima importanza. "Tutto qui," egli non poté fare a | ||
339 | 1952 | che aveva appreso che egli era diventato assai ricco | ||
340 | 1952 | quanto zucchero desiderasse ed egli ebbe ad un tratto | ||
341 | 1952 | stipo in un angolo, egli aprì distrattamente un cassetto | ||
342 | 1952 | che essere tanto calma, egli pensava con dispetto, un | ||
343 | 1952 | saputo dirlo. Alla fine egli trasse dal mucchio con | ||
344 | 1952 | una nave nella notte. ¶ Egli frugò ancora nel cassetto | ||
345 | 1952 | testa dall’arma che egli le puntava per giuoco | ||
346 | 1952 | bicchiere. "Vecchia e sola," egli continuava intanto a ripetere | ||
347 | 1952 | fumo. ¶ Nel corridoio oscuro, egli la prese per le | ||
348 | 1952 | viso duro e avvenente. Egli non era portalettere o | ||
349 | 1952 | mangiarono. A vederla cucinare, egli disse finalmente, si poteva | ||
350 | 1952 | Ma per che farne?" egli insistette. "Per comprarti dei | ||
351 | 1952 | nuda con la guancia. ¶ Egli l’interruppe a questo | ||
352 | 1952 | Più tardi, nella notte, egli la vide voltarsi verso | ||
353 | 1952 | corpo ferito a morte. ¶ Egli la guardava; poi si | ||
354 | 1952 | Poi, non senza sforzo, egli si raddrizzò, andò nel | ||
355 | 1952 | senza aprire gli occhi. ¶ Egli uscì dalla stanza, poi | ||
356 | 1952 | sulle cui membra esanimi egli si sarebbe gettato lagrimando | ||
357 | 1952 | gli occhi "per fortuna" egli pensò ma la bocca | ||
358 | 1952 | non era raro che egli stesso cominciasse a parlare | ||
359 | 1952 | certo esagerato pregare che egli chiedeva che gli venisse | ||
360 | 1952 | mi renda la fotografia..." ¶ Egli sapeva che in questo | ||
361 | 1952 | l’impegno, così perdutamente egli aderiva a questa realtà | ||
362 | 1952 | misterioso supplizio, e inutilmente egli prometteva di essere docile | ||
363 | 1952 | nel cuor della notte egli si destava, tremava per | ||
364 | 1952 | quale con ogni sforzo egli doveva cercare di rassomigliare | ||
365 | 1952 | Girolamo, la donna partiva; egli tornava alla compagnia del | ||
366 | 1952 | l’amicizia del Brambilla, egli avrebbe sedotto la ragazzina | ||
367 | 1952 | bene, per le feste egli aveva ricevuto dei regali | ||
368 | 1952 | la sua sensibilità che egli ne soffriva in modo | ||
369 | 1952 | un tratto scomparve, ed egli si sentì fin troppo | ||
370 | 1952 | soprattutto inutile. Non che egli pensasse che bisognava essere | ||
371 | 1952 | neppure di che cosa egli parlava, perché ebbe un | ||
372 | 1952 | il braccio restò come egli l’aveva messo, inerte | ||
373 | 1952 | chiuso del tutto, che egli s’era già ributtato | ||
374 | 1952 | di intimità. Ogni tanto, egli si tirava indietro sul | ||
375 | 1952 | se ne andava ed egli restava in questa sua | ||
376 | 1952 | agognata, ora questo scopo egli non avrebbe potuto raggiungerlo | ||
377 | 1952 | potessero essere queste conseguenze egli non avrebbe saputo dire | ||
378 | 1952 | E quanto a Girolamo, egli si accorgeva che quell | ||
379 | 1952 | bene." ¶ Quasi ogni giorno egli si faceva portare a | ||
380 | 1952 | per le intenzioni che egli ci metteva, gli pareva | ||
381 | 1952 | nella mente di Girolamo, egli provava una specie di | ||
382 | 1952 | che avvolgeva la soglia. Egli avrebbe voluto alzarsi sul | ||
383 | 1952 | il suo corpo; macchinalmente egli si rannicchiò come poteva | ||
384 | 1952 | padre, sorride con rassegnazione; egli è d’accordo con | ||
385 | 1952 | strada. Dopo un momento egli ci raggiunse. ¶ Subito l | ||
386 | 1952 | ci vuole per te." ¶ Egli mi guardò, come soprappensiero | ||
387 | 1952 | soppesandone la massa morbida, egli svolse i capelli, li | ||
388 | 1952 | disse Giovanni. ¶ Nell’anticamera, egli mi aprì la porta | ||
389 | 1952 | per lui; e che egli, trattandola a quel modo | ||
390 | 1952 | l’aveva fatta, come egli diceva, ma che cosa | ||
391 | 1952 | alla sua graziosa figliola." ¶ Egli scherzava, parodiando i resoconti | ||
392 | 1952 | un grido generale, evidentemente egli era molto apprezzato in | ||
393 | 1952 | stessa negligenza che se egli fosse stato un servitore | ||
394 | 1952 | di gran fama. Quindi, egli uscì dal bar e | ||
395 | 1952 | come un fuscello, Giovanni. Egli andò alla grossa radio | ||
396 | 1952 | commendatore. ¶ Turgido e ansimante egli girava intorno alla sua | ||
397 | 1952 | metà del corridoio; qui, egli aprì una porta e | ||
398 | 1952 | una compiaciuta esagerazione. ¶ "Basta," egli disse respingendola con violenza | ||
399 | 1952 | ancora di essere interrotto, egli si fermava, quasi che | ||
400 | 1952 | non sposo una Morini..." ¶ Egli si voltò verso di | ||
401 | 1952 | paura del commendatore?" ¶ "Paura," egli alzò le spalle, "ha | ||
402 | 1952 | tua e dormire solo?" ¶ Egli rise. ¶ "A casa mia | ||
403 | 1952 | qualcuno mi aspetta..." ¶ "Chi?" ¶ Egli rise di nuovo: ¶ "Chi | ||
404 | 1952 | di Giovanni. ¶ "Ma Teresa..." ¶ Egli rise ancora, di gusto | ||
405 | 1952 | stupido. ¶ Alle mie parole, egli si era messo a | ||
406 | 1952 | fa a tornare indietro?" egli rispose leggermente. ¶ Cavò di | ||
407 | 1952 | Come? con le mani?" egli domandò ironicamente. Ella non | ||
408 | 1952 | giovane suonava falsa perché egli pareva oltremodo sicuro di | ||
409 | 1952 | lo giuro." ¶ "Allora andiamo." ¶ Egli chiuse lo sportello della | ||
410 | 1952 | detto tante volte Ornella," egli la rimproverò, "che non | ||
411 | 1952 | Ma non lo sai," egli disse leggermente e quasi | ||
412 | 1952 | separarono. ¶ "Quest’orribile rossetto," egli rispose in tono vanitoso | ||
413 | 1952 | il compagno con soddisfazione. Egli andò all’uscio della | ||
414 | 1952 | ribrezzo. "Quante storie, entriamo," egli ripeté prendendola per un | ||
415 | 1952 | uno scomodo malessere; visibilmente, egli avrebbe preferito che non | ||
416 | 1952 | patito e neppure voi," egli osservò. Effettivamente, la donna | ||
417 | 1952 | brutto, è un delitto," egli insistette con ostinazione. ¶ "Rubare | ||
418 | 1952 | riflessiva. ¶ "E io allora?" egli rispose indicando il piede | ||
419 | 1952 | moglie non rispose nulla. Egli levò la mano e | ||
420 | 1952 | dignità offesa di cui egli la sapeva del tutto | ||
421 | 1952 | ciascuna onda. "Vogliamo scendere?" egli propose infine. ¶ La moglie | ||
422 | 1952 | me piace il vento," egli disse. E tutto solo | ||
423 | 1952 | m’importa delle mine," egli rispose con una spallucciata | ||
424 | 1952 | bianchezza soffice della rena. Egli si fermò un momento | ||
425 | 1952 | fare?" domandò. ¶ "Vogliamo mangiare?" egli rispose in tono allegro | ||
426 | 1952 | pineta." Senza aspettare risposta, egli prese dal sedile posteriore | ||
427 | 1952 | intorno la testa... ora," egli continuò con voce improvvisamente | ||
428 | 1952 | con un atteggiamento ohe egli sentiva sempre più malcontento | ||
429 | 1952 | fatta fare alla cameriera." ¶ Egli spiegò sull’erba un | ||
430 | 1952 | prosperose sulla sua disperazione, egli pensò, anzi si nutrivano | ||
431 | 1952 | abbiamo già tanto parlato." ¶ Egli strisciò con fatica sull | ||
432 | 1952 | prigione soltanto pochi giorni," egli osservò, "e poi si | ||
433 | 1952 | comandavano." ¶ "Ma non basta," egli disse, "che carica avevo | ||
434 | 1952 | di Lorenzo. Questa ignoranza, egli pensò, era molto peggio | ||
435 | 1952 | delle scarpe troppo alte. Egli capiva che sarebbe stato | ||
436 | 1952 | non era questo che egli aveva voluto ottenere portandola | ||
437 | 1952 | silenzio e l’immobilità. Egli stava supino sull’acqua | ||
438 | 1952 | di un celeste tenero. Egli posò le mani sulla | ||
439 | 1952 | viso. ¶ "Mi chiamo Bruce," egli disse, "Gilbert Bruce... e | ||
440 | 1952 | piace?" ¶ "Sì, è buono," egli rispose con convinzione. Trasse | ||
441 | 1952 | questa carezza, pareva che egli volesse davvero consumarle la | ||
442 | 1952 | fatto quella domanda. ¶ "Penso," egli disse alfine con sincerità | ||
443 | 1952 | tratto l’idea che egli l’osservasse le parve | ||
444 | 1952 | ad aspettarti di là," egli disse indicando la porta | ||
445 | 1952 | spaghetti?" ¶ "Sì, mi piacciono," egli rispose con aria di | ||
446 | 1952 | commesso. ¶ "Io vorrei rimanere," egli disse con semplicità, "chiunque | ||
447 | 1952 | per pure ragioni militari, "egli spiegò. E soggiunse con | ||
448 | 1952 | Non sapendo che fare, egli si fermò davanti la | ||
449 | 1952 | dal negozio, lo urtò, egli levò gli occhi e | ||
450 | 1952 | ripugnandogli, l’attraevano ed egli non sapeva sottrarsi all | ||
451 | 1952 | fosse stato ovvio che egli mirasse a soppiantarlo nelle | ||
452 | 1952 | gli disse di entrare. Egli spinse l’uscio e | ||
453 | 1952 | di darle questi guanti." Egli si sporse e posò | ||
454 | 1952 | tacque guardandolo con curiosità. Egli la guardò a sua | ||
455 | 1952 | Luciano, era convinta che egli le facesse la corte | ||
456 | 1952 | di un fatto preciso: egli aveva pestato il piede | ||
457 | 1952 | Il tu turbò Sergio. Egli si alzò e mosse | ||
458 | 1952 | il diavolo ti porti," egli pensò. Ma il suo | ||
459 | 1952 | disse: "Apri l’ombrello." Egli ubbidì e l’Albina | ||
460 | 1952 | il momento di andarsene," egli pensò; e si avviò | ||
461 | 1952 | lo guardava con speranza. Egli disse lentamente: "Come mai | ||
462 | 1952 | tra quei due litiganti egli fosse il terzo che | ||
463 | 1952 | soggiunse, avrebbe deciso dopo. Egli non poté fare a | ||
464 | 1952 | abbandonò di buona grazia. Egli portò la mano alle | ||
465 | 1952 | di fibra in mano. Egli aprì la valigia e | ||
466 | 1952 | attigua non potevano vederli. Egli cinse con il braccio | ||
467 | 1952 | tu te ne vada." Egli la respinse e soggiunse | ||
468 | 1952 | insieme... fare l’amore." Egli fece un gesto espressivo | ||
469 | 1952 | perseguitato tutta la sera. Egli corse dalla messicana che | ||
470 | 1952 | penserò io a consolarti." Egli si sentì riconfortato da | ||
471 | 1952 | sembrava celare il lavandino. ¶ Egli prese a spogliarsi con | ||
472 | 1952 | sua la mano che egli appoggiava sulla coperta. Aveva | ||
473 | 1952 | stabilimento... bisogna andare altrove." Egli era lieto di questo | ||
474 | 1952 | sabbia gonfia d’acqua. ¶ Egli si attardò indietro per | ||
475 | 1952 | stata una matrona. Aveva, egli rifletté cercando di sviare | ||
476 | 1952 | Poco amante del nuoto, egli rimase a sguazzare presso | ||
477 | 1952 | acqua esposta al sole. Egli provò di nuovo un | ||
478 | 1952 | suo desiderio. Spaurito, indignato, egli cominciò a ingiuriarla a | ||
479 | 1952 | del mare. "Vacca, vacca," egli ripeté, gli occhi pieni | ||
480 | 1952 | uscito dal suo nascondiglio. ¶ Egli temeva di avere a | ||
481 | 1952 | il primo che ricevesse, egli avvertì qualche cosa che | ||
482 | 1952 | E infatti ciò che egli aveva temuto oscuramente, nel | ||
483 | 1952 | quasi con speranza che egli le proponesse di rinunziare | ||
484 | 1952 | volando... senza camminare." ¶ "Parliamo," egli propose, "diciamoci delle cose | ||
485 | 1952 | tutto... ma stasera..." ¶ "Stasera?" egli ripeté. ¶ "Mi sei tanto | ||
486 | 1952 | mare deserto. "Una barca," egli disse malcontento. ¶ La vide | ||
487 | 1952 | se avesse temuto che egli tentasse di nuovo di | ||
488 | 1952 | Quali idee?" ¶ "Idee politiche." ¶ Egli capì improvvisamente perché avesse | ||
489 | 1952 | il potere di infuriarlo. Egli si domandò con scrupolo | ||
490 | 1952 | ma si rassicurò subito: egli non si occupava di | ||
491 | 1952 | sono?" ¶ Dunque era vero, egli pensò, ella non negava | ||
492 | 1952 | lui. "La mia spia," egli disse staccandosi e accarezzandola | ||
493 | 1952 | ma non parliamone, vuoi?" ¶ Egli si irritò per essere | ||
494 | 1952 | promesso per la notte. Egli disse a un tratto | ||
495 | 1952 | reggeva. Si trattava semmai... egli cercò a lungo, e | ||
496 | 1952 | spogliarci?" ¶ "Seguimi... di qui." ¶ Egli conosceva il luogo. Precedendo | ||
497 | 1952 | meglio di qualsiasi capanno," egli osservò guardandosi intorno. ¶ "Adesso | ||
498 | 1952 | tirarne fuori il costume. Egli si appoggiò in piedi | ||
499 | 1952 | ignudo, appariva veramente virginale, egli pensò: le due mammelle | ||
500 | 1952 | di Giacomo. Era proprio, egli pensò, uno di quelli |