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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «egli»

nautoretestoannoconcordanza
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il mio giudicio, quale egli si sia, che fossero
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mondo vedesse ciò che egli veritevolmente ha cantato de
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si deve amare. Ma egli, che che se ne
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al vento, perciò ch'egli era pure disposto tenerle
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ebbi via, senza che egli punto se ne avedesse
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questo fosse fatto, che egli il tutto si prenderebbe
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venti con le reti. Egli non potrá giá essere
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averlo udito dire, che egli era di animo, se
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nome di quella cui egli per infiniti rispetti di
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onora. Per tanto, come egli le veggia esser publicate
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mi devesse. Ma, o egli si adiri meco, e
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eroine, quanti e quali egli ha in queste sue
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E chi sa che egli di queste non avesse
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pieno, come averebbe voluto, egli consacrò a Vulcano? Però
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de l'Amor terreno egli si levi a parlare
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varie e bellissime fizzioni egli descrive la conversione del
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indole che dimostra che egli fará. Né per ora
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in ogni parte, ¶ com'egli merta, chiaro si dimostre
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lui sen voli; ed egli starsi meco ¶ or si
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altro ch'- Amanio, Amanio, - egli gridava, - ¶ Amanio, il tuo
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sí certa speme ¶ ch'egli al mio canto eternamente
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l ciel allora. ¶ Ed egli da l'ardente e
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gli è giovato, ¶ ch'egli si scopr'ogni or
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unquanco non potei, ¶ ch'egli volgesse al ben oprar
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sacro augello, ¶ e ch'egli qui mi serve assai
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arra e pegno ¶ ch'egli è somma bontá, mite
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istesse. ¶ 29. ¶ T'amâr anco egli e caro t'ebber
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amor accese ¶ sí ch'egli seco sovra 'l lito
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romper nemici, antiveder periglio. ¶ 35. ¶ Egli sí forte e di
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ogni or mantenne. ¶ 42. ¶ Indi egli e suoi figliuoli e
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e di vertute amico: ¶ egli a l'Italia il
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Tu de' saper com'egli il primo è stato
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innanzi li corresse, ch'egli a lato, ¶ anzi piú
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danari e gienti aíta. ¶ 89. ¶ Egli vi corse e di
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fòre si scopriva. ¶ Ed egli giorno e notte: - O
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ancor di lei, ¶ ch'egli fu chiaro, mentre visse
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salir tant'erto: ¶ s'egli al ben far con
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si vider mai ricchiuse. ¶ Egli al suo tempo poi
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portò volando. ¶ Ritrova ch'egli le saette parte, ¶ che
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t'ho cantata ed egli fove e accresce, ¶ acciò
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gotte e fianchi, ch'egli spesso sente, ¶ sí l
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n quelle. ¶ 58. ¶ Taccio quand'egli sopra 'l Tebro ed
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punto si sconforte; ¶ ch'egli antivede il tutto, e
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al gran furore, ¶ ch'egli con poca gente e
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è uopo quelle rifferire. ¶ Egli mai sempre ad inalzarsi
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per mezzo di nemici egli e 'l Rangone, ¶ con
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volte nulla fatto fôra. ¶ 72. ¶ Egli s'offerse di condur
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lá si seppe ch'egli v'era, ¶ dentro fu
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mai sempre fisse: ¶ ch'egli in Chiarasco con la
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per li rispetti ch'egli ben sapea. ¶ 88. ¶ E 'l
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i' resto chiaro ch'egli non mi mente. ¶ Ma
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peso; ¶ anzi pareva ch'egli tutta via ¶ cercasse di
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è cosa perfetta, ¶ ch'egli è la vera scorta
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simile a quella ch'egli segue ed ama: ¶ in
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correttor e vero mastro: ¶ egli a l'amante sempr
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opra il senno. ¶ 28. ¶ S'egli una volta accende il
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dir potrá ciò ch'egli sente allora? ¶ Gode in
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Mercurio e poi lasciollo. ¶ Egli ne l'aria tutto
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l'aria crollo, ¶ ch'egli Gazuolo ed il castello
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certi allora semo, ¶ s'egli n'è fido o
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è fido o s'egli è simulato: ¶ che passato
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ha detto tanto ¶ quant'egli scritto n'ha sí
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differente, ¶ ch'abbia com'egli di saperle il vanto
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voce umile ¶ sí ch'egli il mio parlar non
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ancor nodrito, ¶ ben ch'egli stanzi in altro clima
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mi si può, perch'egli è tale ¶ che d
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uomini e piante ch'egli qui divora, ¶ dir si
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ch'i seguaci suoi egli roine. ¶ 62. ¶ Non ti sovien
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le stimasti con effetto: ¶ egli per questo in tutto
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sai, Genova, allor ch'egli ti prese ¶ e di
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dice intentamente apprende. ¶ 104. ¶ Ond'egli allor, alquanto in sé
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diverse forme, ¶ acciò ch'egli a l'effetto si
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antico Iddio, ¶ per ch'egli è bello, e vaso
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Filebo scritto troverai, ¶ com'egli di beato il nome
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mondo mai fu nato? ¶ Egli non sol è bello
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ne dona ogni ora: ¶ egli è cortese e i
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scritta è di Cimone? ¶ Egli qual pazzo andava in
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altri sensi in tutto egli disprezza, ¶ com'inetti a
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lece. ¶ In ciò ch'egli ama l'uomo si
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chiaramente dir potesse ¶ quant'egli è grande, liberale e
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Ed oltra questo, ov'egli il fuoco accende, ¶ ogni
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virile e saldo ¶ ch'egli non teme freddo e
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l'uomo tira ed egli l'ama, ¶ ch'al
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commento o chiose, ¶ ch'egli da sé que' suoi
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Amor o cigne, ¶ perch'egli il tutto fa liberamente
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pien di sdegno, ¶ ed egli poi da Giove in
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mai, ¶ dice Agaton, s'egli era donno in cielo
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non splende chiar com'egli uscío. ¶ Per questo par
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male, ¶ volendo che Saturno egli castrasse. ¶ O fosse l
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Però cantando Orfeo, com'egli suole, ¶ di Dio le
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l'universo, regna, ¶ ch'egli è 'l principio de
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Amor, ma spesso ¶ tristo egli par s'in cor
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è messo. ¶ 102. ¶ Ché, quand'egli non s'usa qual
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furïoso, stolto e cieco ¶ egli è, perché ragion non
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mente quando dice ch'egli t'ama ¶ E se
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al sole ¶ condotto, ed egli si metteva in via
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inchino il salutai, ed egli, pieno ¶ di grazia e
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Dio rimembra: ¶ e ch'egli il ferro ed il
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l'uom amiche, ¶ perch'egli s'erga amar chi
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fede". ¶ 14. ¶ Non ti par egli quando pensi al viso
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splendore? ¶ Non ti par egli allor ch'Amor ti
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sol parangonarsi ¶ può, quand'egli arde in mezzo 'l
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ch'un'altra volta egli rinasce ¶ perché li dona
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si chiama: ¶ amaro s'egli è morto esser s
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o vive. ¶ Poi ch'egli ardendo sette volte e
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un finto viso, ¶ ch'egli si diede a lei
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belle ninfe il ricercaro: ¶ egli a la falsa avea
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consumava. ¶ Il manifesto oltraggio egli vedeva, ¶ e di sgridarla
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sé l'impero. ¶ 50. ¶ Onde egli che si vide sí
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Un terso specchio allor egli mirava, ¶ ove vedeva il
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tempo si facea menore. ¶ Egli magro ne venne, afflitto
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veduto l'hai, ¶ perch'egli te ne fe' piú
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in tanto scempio, ¶ certo egli usciva de la vita
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voltar ogni disire, ¶ quand'egli, altra che lei, non
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Cosí li dissi, ed egli, tutt'umano, ¶ ch'allor
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onora ed ama, ¶ ed egli è amato d'un
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un medemo amore, ¶ mentr'egli pensa a lei, mentre
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si può chiamare ¶ ch'egli posseda, e certo ben
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assimigli, ragion vuole ¶ ch'egli simile a te posseda
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sua, e tal ch'egli ti trovi ¶ qual vuol
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che sol al tatto ¶ egli l'impero dona d
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doglia, ¶ e colei ch'egli tant'onora ed ama
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effetto. ¶ 79. ¶ Ché quando possessor egli si trova, ¶ ed ha
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robusti e forti, ¶ ch'egli affettaro a Giove tòr
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Giove dal ciel cacciar, egli promette ¶ in due parti
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per posar meglio allor egli ripose. ¶ I' che 'l
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a quant'in cor egli ti scrive, ¶ che 'l
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pigne e ne dimostra, ¶ egli è 'l Fattore e
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che dá la vita, ¶ egli anco a conservarla ogni
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spargi acceso fuoco, ¶ com'egli può s'aggiunge tutt
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a tutte le cose egli non dia ¶ vertú che
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ciò ch'al mondo egli diffuse. ¶ 43. ¶ Tocchi da quest
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diverse cose unir quand'egli vuole. ¶ 49. ¶ Qui gemini si
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risposta aspettando attentamente. ¶ 71 ¶ Ond'egli verso me dolce ridendo
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d'appressarsi a quella egli riffugge, ¶ come a colei
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che porta in seno. ¶ Egli ogni corpo cui s
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a questo chiami, ¶ ch'egli l'agnel per conservarsi
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comodo fa ciò ch'egli face, ¶ non per turbar
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Ma per ciò ch'egli quanto ci è di
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Amor scalda, a ch'egli ingombra il petto, ¶ saggio
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falla, n'erra, ¶ ch'egli è 'l chiar lume
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lume ed unico splendore: ¶ egli è ch'al ben
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van que' soli ch'egli manoduce, ¶ né mena chi
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non è saper com'egli il tutto move, ¶ e
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le ricchezze spende. ¶ S'egli del sant'Amor non
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o rara caritate), ¶ ch'egli del tutto donno e
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che vede ama, s'egli è buono e bello
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Dio. ¶ 2. ¶ Saper che simplicissimo egli sia, ¶ e ch'abiti
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giá mai perdente, ¶ ch'Egli e 'l Figliuolo di
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quella breve ora, ¶ ch'egli mettesse in me del
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ciel salir seguendo lei. ¶ 10. ¶ Egli poi ch'ebbe il
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è curar il male. ¶ Egli sa dir che buona
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ogni fier martíre? ¶ 28. ¶ S'egli è somma bontá, somma
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di misericordia pieno, ¶ s'egli tutti salvar poteva senza
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l'increato seno, ¶ s'egli n'attende e chiama
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per amor di quell'egli ama ancora ¶ il suo
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il crucifisso: ¶ questo fanno egli acciò che tu ti
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con tal destrezza ch'egli a poco a poco
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buon genio, segui, ed egli fia ¶ la guida a
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domar con vera prova. ¶ 105. ¶ Egli gli uomini vinse e
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col sol la luna, ¶ egli lasciommi andar errando molto
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cima al colle ov'egli sède. ¶ Chiudi l'orecchie
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e poi tenete", ¶ scrisse egli, "ciò che buono esser
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ciel a forza, ¶ ch'egli tutti i rimedi trova
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non sudi e treme. ¶ Egli mi trasse d'i
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vertú, sante e leggiadre. ¶ 67. ¶ Egli dopo mi diede quel
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era d'alabastro anco egli schietto, ¶ terso, polito, trasparente
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concordi il consigliaro ¶ 108. ¶ ch'egli di donna quel piacer
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Iddio. ¶ 109. ¶ Non ti par egli meritar gran lode, ¶ che
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Tempio li custodi: ¶ com'egli sian del lor officio
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ad altri ciò ch'egli non ama, ¶ de l
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ci viene prima ch'egli moia, ¶ cader potrebbe e