Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

notizia del suo ritorno. Egli scriveva a mio padre

di mia madre, che egli chiamava, con un diminutivo

sè. ¶ Due mesi dopo egli arrivò con la corriera

i capelli appena brizzolati, egli non rivelava nè stanchezza

bisogna vivere ancora! — disse egli una volta, nel silenzio

di vergogna. ¶ — Nulla... — balbettai. ¶ Egli rise. ¶ — Come è possibile

un braccio. — Sei pazzo? — Egli mi guarda con gli

per andare alla sorgente. Egli la seguì da lontano

io ero il padrone, egli cantava come un forsennato

ucciso la tua sposa? Egli ammutolì, mi guardò con

Talora, non visto, mentre egli leggeva o parlava con

smilzo, pelato e cerimonioso. Egli mi aspettava sull'uscio

mostaccini arricciati con cura. Egli aveva fumato due sigarette

tutti. ¶ Mi avvicinai ed egli mi baciò. Poi ordinò

Soltanto Clauss pareva calmo. Egli si era alzato e

cancello della sua casa. Egli si fermò e mi

punta della lingua, ma egli me le ha tolte

parlava. Può darsi che egli non mi leggesse negli

muti. Io aspettavo che egli continuasse, ed egli non

che egli continuasse, ed egli non parlava. ¶ — Perchè, — mormorai

Clauss che mi manda... Egli vorrebbe... ¶ M'arrestai confuso

da lui questa sera. Egli si pente di avervi

non potete immaginare quanto egli soffra, e come sia

della sua prigione, ed egli l'ebbe odorata a

che io vada? Perchè egli dica di me, domani

insieme sulla veranda, ed egli non potrà insultarvi... ¶ — Ah

mi dici di lei? ¶ Egli levò su me uno

si sarebbe ucciso. Ma egli invece continuò a vivere

mi portasse da bere. Egli si alzò, mi portò

Che te ne importa? ¶ Egli se ne tornò dietro

Ma dove, dove andiamo? ¶ Egli sogghignò. S'era messo

afferrandolo per un braccio. ¶ Egli scosse il capo, sospirò

un orecchio. — Svegliati! ¶ Allora egli tentò di rizzarsi su

questi piccoli serpenti dorati? — ¶ Egli parlava e mi guardava

quei quattro assi ed egli se ne andava con

era nei suoi occhi. Egli si curvò per baciarmi

gridai: ¶ — Vattene! Vattene! Assassino! ¶ Egli fece un mezzo giro

lo raccolse egualmente, perchè egli avrebbe dato uno smeraldo

ad un vero conquistatore. Egli si lasciò andare di

lo ringraziasse, considerando quanto egli fosse più generoso e

d'oro, pensava quanto egli sarebbe stato ricco e

trovata, e che, rivendendola, egli potesse ricavarne tutto guadagno

passi, Porfirio si voltò. Egli non sapeva distaccarsi di

una notte serena. Ora egli poteva godere liberamente di

sua mente eccitata, subito egli cadde in ginocchio; e

tutto il suo splendore, egli pregò a lungo, umilmente

avari, e cioè che egli adorasse in ginocchio quello

fu così ubbidiente come egli avrebbe voluto. I suoi

smeraldo. ¶ Alfine, senza accorgersene, egli si addormentò, e sognò

Appena riaperti gli occhi, egli si sentì felice. Ma

un savio suo pari. Egli dunque continuò a commerciare

Come tutti gli eroi, egli aspettava pazientemente la sua

è importante sapere che egli fu seppellito nudo in

incominciare il pranzo. Ed egli entrò ridendo, abbracciò la

creatura delicata e difficile. Egli la seguiva sempre con

che la paragonasse anch'egli a una farfalla o

innamorare. Ma credo che egli fosse appunto uno di

di qua della siepe. Egli si fermò accanto a

volgare; i sentimenti che egli esprime in questa lettera

che cosa faceva Battista. Egli era curvo sul capezzale

di riposare ancora. ¶ Ma egli non vedeva che Silvio

in una dolce catena; egli si abbandona felice. Poi

la divori di baci! Egli le offre la nuca

Beatrice gliela morde, ed egli le sospira: — Uccidimi! Uccidimi

morso, e prima che egli abbia potuto ripetere: — Deh

ali con le quali egli s'illuse di conquistarla

a vivere in città. Egli non aveva più nè

aveva che ventitre anni. Egli condusse Silvina ad abitare

fazzoletti di seta? Avrebbe egli voluto vedere Silvina asciugarsi

labbra di Silvina, ch'egli sciupava con i suoi

riempivano di paura? Ed egli si decideva finalmente al

poichè ella diceva: Ahi! egli con uno di quei

da una vaga malinconia, egli meditava ad una ad

indipendenza, sarebbero svanite, ed egli avrebbe pensato di riavvicinarsi

e Silvina vivevano insieme. Egli s'era fatti alcuni

in cerca di lavoro. Egli passava la maggior parte

a quel punto ch'egli non perdeva mai di

in pochi giorni guarire. Egli sopportò con rassegnazione questa

e di modi garbati. ¶ Egli ha molto da fare

attendere un suo invito, egli si fece avanti a

indicò una sedia, ed egli subito pronto a quel

io... ¶ Pronunciate queste parole, egli abbassò gli occhi modestamente

durava già troppo tempo, egli avrebbe dovuto in ogni

ragione di quella visita. Egli dunque chiamò a raccolta

mutamento di voce, che egli fece improvvisamente, ebbe un

Quando interrogai Silvio ed egli mi disse: — È mia

critico del suo discorso, egli si arrestò impaurito dal

e con un gesto egli abbracciò la miseria di

Silvina. Ma prima che egli avesse toccato terra, Silvina

gli occhi di lampi. Egli udì la sua voce

principe, voi? ¶ Ma quand'egli infine si decise a

ne andò. ¶ Non appena egli ebbe varcata la soglia

ne poteva andare. Veramente egli si reggeva a stento

ombra, nella quale ora egli avrebbe potuto passare inosservato

gli toglieva il respiro. Egli riconosceva a mala pena

fossero gli stessi che egli aveva veduto prima e

esempio la casa dove egli abitava, dove Silvina forse

quel ricovero di derelitti. Egli era stato sul punto

Silvina neppure sapesse che egli moriva, che la loro

era semibuia e deserta. Egli cercò febbrilmente una candela

con maggior pena, quantunque egli cercasse sempre sempre di

si agitavano in lui, egli si sentiva perduto, come

era certamente fuggita, ed egli fra poco, subito forse

in lui questa certezza, egli pianse con il viso

sarebbe stato penoso, quanto egli avrebbe forse dovuto ancora

premurosa, afflitta, pentita, più egli avrebbe dovuto pensare che

trovando scuse di cui egli avrebbe indovinato subito la

riusciva affatto indifferente che egli l'accusasse ora d

assentì col capo ed egli era troppo confuso, troppo

sentirsi disarmato e felice. Egli non ricordava nulla dei

abbandonandogli le mani che egli incominciò a coprire di

quella miserabile vita, ed egli non vedeva come avrebbe

una qualsiasi occupazione remunerativa. Egli stesso aveva bisogno di

ad ogni svago; ed egli invece non era in

non poteva contare. Ed egli non vedeva nulla e

ritornò a tentarlo, ed egli nuovamente la ricacciò lontano

ragione si ottenebrò, ed egli cadde, stanco, in un

sveglia guardò Silvio stupefatta. Egli indossava un soprabito di

esigenti. Così, senza volere, egli trascinò Silvina in prossimità

stava il principe Stroztki. Egli mordeva furiosamente il cuscino

piangendo come un bambino.... ¶ Egli le si avvicinò timido

ormai da tanti anni, egli parlava alla bestia, confidandole

omnia saecula saeculorum. ¶ Ed egli tirò alla bestia un

cosa volevo da lui. Egli, che m'aveva veduto

fiat fu pronta. Ed egli salito in cassetta, io

fermai Battista. E mentre egli riconduceva la carrozza vuota

mio padre nel corridoio. Egli mi si fermò un

s'udiva nessun rumore. Egli doveva essersi già coricato

era coricato quella notte. Egli sapeva che Silvina era

che Silvina era venuta. Egli era stato a spiare

il suo dolore, ed egli preferì reprimere la sua

una gamba, per cui egli doveva tutto fare con

nascita, e di cui egli non sapeva che farsi

più leggiera. Ma certo egli non le avrebbe impiegate

che, perdendo l'equilibrio, egli cadde lungo disteso per

c'era piega ch'egli lasciasse inesplorata. Con sua

dalla testa, e che egli picchiasse la testa nel

gemere e di agitarsi. Egli stava rivoltato con la

gobba era un tormento. Egli poi non stava zitto

la sua donna, ch'egli si metteva a chiamarla

a riempirsi di ombra. Egli vedeva l'inferno aperto

palate di sabbia! Disperato, egli invocò la Madonna del

aveva chiesto, e ch'egli non le poteva dare

gli fosse riuscito rubare. Egli cercava una risposta a

gesto umile, quasi vergognoso, egli trasse di tasca la

meno troppo presto. Fu egli il primo a stancarsi

Dopo questa breve pausa egli ricominciò a parlare sommessamente

momento del nostro lavoro. Egli si alzava dal suo

col naso sui registri, egli con un colpo di

Adalgisa? il nome che egli pronunziò mi sfuggì proprio

è finita, è finita! Egli sa tutto. Ha trovato

possibile sopportare questa pena. Egli mi impone di partire

in lui! Eppure, infine, egli avrebbe potuto dire d

quel nulla nel quale egli si era inabissato. Ma

ora la sposi, tu! ¶ Egli fece per afferrarmi le

ciarliero come un merlo. Egli si mise subito a

esser sincero? Pensare ch'egli sia malato mi fa

Non penso nemmeno quanto egli sia solo e abbandonato

attimo l'idea che egli possa aver bisogno di