Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920
concordanze di «egli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1920 | uguale a quella dov'egli era; con i suoi | ||
2 | 1920 | ormai al sussiego piemontese, egli se ne disfaceva malvolentieri | ||
3 | 1920 | nelle forme. Come involontariamente, egli chiese: ¶ – La signora contessa | ||
4 | 1920 | ora!... Sul (principio, quando egli riconosciutala sotto la bautta | ||
5 | 1920 | venisse da lui, s'egli in caso di un | ||
6 | 1920 | al suo sguardo sdegnoso, egli fingeva di non averla | ||
7 | 1920 | anni erano passati...! Ed egli era arrivato... ¶ – Solo? Che | ||
8 | 1920 | lo potevano veder solo! Egli scrollò le spalle, si | ||
9 | 1920 | sei nel tuo palco? ¶ Egli conosceva benissimo quella voce | ||
10 | 1920 | Ah! Eccolo! Addio, Marco... ¶ Egli le tenne un momento | ||
11 | 1920 | vederla... ¶ – Te ne vai? ¶ Egli fece istintivamente l'atto | ||
12 | 1920 | non parlarono, un istante. Egli si sentiva incerto, combattuto | ||
13 | 1920 | soltanto per quello che egli sentiva del suo corpo | ||
14 | 1920 | colse. ¶ – Non entra? ¶ No: egli non voleva rientrare nella | ||
15 | 1920 | la pena; forse. Ma egli sentiva che diceva così | ||
16 | 1920 | di rapida follìa, ecco, egli aveva sceso le scale | ||
17 | 1920 | invitato? Quanta gente! Ed egli aveva creduto ad un | ||
18 | 1920 | un gioco e s'egli non si desse tanto | ||
19 | 1920 | Sempre belli, eh!? – diss'egli a Marco, farcendogli posto | ||
20 | 1920 | aveva trasalito di nuovo. Egli riconosceva sua madre in | ||
21 | 1920 | alla sua poltrona. Anch'egli si chinò a baciarle | ||
22 | 1920 | Grazie. Buona notte, mamma. ¶ Egli le si era avvicinato | ||
23 | 1920 | affettuoso, di cerimonia mite. Egli andava a salutarla ogni | ||
24 | 1920 | subiva spesso quella dominazione. Egli non era senza volontà | ||
25 | 1920 | esercitarla. D'altra parte egli apparteneva al numero di | ||
26 | 1920 | era passato. E come egli, adesso, in più matura | ||
27 | 1920 | ritorni. ¶ – Al Club – ordinò egli al cocchiere – salendo dopo | ||
28 | 1920 | colloquio con sua madre egli si sentiva ancor più | ||
29 | 1920 | sé. Bardosi lo amava, egli lo sentiva. Lo amava | ||
30 | 1920 | l'arco dei portici, egli si affacciò, si protese | ||
31 | 1920 | primavera, una sera che egli errava, ventenne o poco | ||
32 | 1920 | rumorosi e ingombranti, ch'egli vedeva passare in gruppo | ||
33 | 1920 | cantonate: e da cui egli involontariamente si discostava, anche | ||
34 | 1920 | Ma una sera ch'egli si era spinto più | ||
35 | 1920 | gli amici solevano radunarsi, egli la vide davanti a | ||
36 | 1920 | comune ma tenero idillio. Egli le aveva preso la | ||
37 | 1920 | di amarsi, di dirselo; egli inebriato del suo contatto | ||
38 | 1920 | sue braccia. Senza parole; egli aveva ancora l'ardore | ||
39 | 1920 | un castello famigliare, dov'egli viveva una bella vita | ||
40 | 1920 | un sorriso ambiguo che egli non le aveva ancor | ||
41 | 1920 | come si portavano allora, egli vedeva il piccolo piede | ||
42 | 1920 | quando si lasciarono, perché egli partiva, finì male; con | ||
43 | 1920 | suo seno tepeva quand'egli vi insinuava la mano | ||
44 | 1920 | avendo presa una carrozza, egli la possedé sui cuscini | ||
45 | 1920 | come nei primi giorni. Egli ebbe dei rimorsi, dei | ||
46 | 1920 | le sue braccia. Ma egli esitava. Sentiva che la | ||
47 | 1920 | di nuovo, in estate, egli credette di poterla dimenticare | ||
48 | 1920 | un giorno di autunno, egli giunse improvviso in città | ||
49 | 1920 | sua madre era rincasata. Egli li lasciò con un | ||
50 | 1920 | più tenera, come illanguidita. Egli aveva quasi dimenticato tutto | ||
51 | 1920 | suo carattere, la generosità, egli pensò per un attimo | ||
52 | 1920 | un istante parve grandeggiare. Egli si disse: Lo devo | ||
53 | 1920 | La risposta fu quale egli poteva prevedere. Uno sbalordimento | ||
54 | 1920 | il suo seno nudo, egli le lacerò brutalmente la | ||
55 | 1920 | lampo di collera ch'egli non le aveva mai | ||
56 | 1920 | giorno senza vedersi; poi egli la incontrò di nuovo | ||
57 | 1920 | sua inquietudine cresceva ed egli già si foggiava in | ||
58 | 1920 | rifletterci, deciso a tutto, egli corse da lei, a | ||
59 | 1920 | il pianerottolo era scuro, egli non riconobbe a tutta | ||
60 | 1920 | dobbiamo spiegarci... ¶ Spiegare? che? Egli non sa nulla: è | ||
61 | 1920 | lei, dolorosamente... ¶ – Addio! ¶ Ed egli muove un passo per | ||
62 | 1920 | Sposo quell'altro! Prendimi... ¶ Egli è troppo giovane ancora | ||
63 | 1920 | mondo consueto e suo. Egli aveva saputo che Giovanna | ||
64 | 1920 | quelle sue visite rade, egli l'aveva ripresa, cedendo | ||
65 | 1920 | inquieta di quella irruzione: egli aveva provato un breve | ||
66 | 1920 | gli faceva gran festa. Egli le portava dei piccoli | ||
67 | 1920 | che gli voleva bene. Egli ne provò un leggero | ||
68 | 1920 | Inconsciamente, malgrado la vita, egli era rimasto l'uomo | ||
69 | 1920 | con questa luce, Laurina? ¶ Egli aveva serbato contro lo | ||
70 | 1920 | fronte. ¶ – Addio, Laurina... ¶ Passando egli gettò distrattamente uno sguardo | ||
71 | 1920 | sottile aspettazione di rinnovamento. Egli pensava alla sua vita | ||
72 | 1920 | lo avviluppasse. Che faceva egli in fine, che amava | ||
73 | 1920 | spalle, si trovò ridicolo. Egli aveva ora per la | ||
74 | 1920 | per andare a teatro. Egli guardava, pensava: Certo esse | ||
75 | 1920 | signor conte... ¶ Alla voce egli guardò, riconobbe. Era un | ||
76 | 1920 | casa gli venne incontro. Egli lo ricordava benissimo, dall | ||
77 | 1920 | carattere. Prima però ch'egli fosse vicino, una voce | ||
78 | 1920 | madre lo stimava molto. Egli si fece avanti, e | ||
79 | 1920 | della carne... ¶ Vedendosi ascoltato egli precisò. E ricompose la | ||
80 | 1920 | come una ghirlanda dovuta. ¶ Egli l'avrebbe voluta un | ||
81 | 1920 | la diminuisse. ¶ Pure, vicino, egli vedeva il suo profilo | ||
82 | 1920 | profumo antico. L'aveva egli sognata in gioventù fino | ||
83 | 1920 | gioventù, ma non ingenuo, egli era passato accanto a | ||
84 | 1920 | sua vicina. Quel braccio egli ricordava di averlo stretto | ||
85 | 1920 | vivande e dei vini. ¶ Egli le chiese delle sue | ||
86 | 1920 | un «dopo» a cui egli non aveva partecipato? ¶ – Io | ||
87 | 1920 | Ma anche lo sviarono. Egli non ardì più insistere | ||
88 | 1920 | la sua bellezza, ch'egli sopportava quell'ora leggermente | ||
89 | 1920 | padre la seguiva. Pratico, egli riattaccò con Marco un | ||
90 | 1920 | Poi, ella si alzò. Egli rimase un istante, guarito | ||
91 | 1920 | indifferentemente, notizie del pranzo. Egli le diede con la | ||
92 | 1920 | le decadenze della sorte. Egli si era salvato; ma | ||
93 | 1920 | le trovò così gravi egli stesso, che quasi un | ||
94 | 1920 | chinate e vicine. Istintivamente egli pensò alla sensazione, per | ||
95 | 1920 | puerilità, la sua ingenuità. Egli aveva conservato nel cuore | ||
96 | 1920 | del secondo atto anch'egli macchinalmente si apprestò ad | ||
97 | 1920 | è andata veramente... Certo, egli l'ha messa in | ||
98 | 1920 | freddo umido e penetrante. Egli pensò a sua madre | ||
99 | 1920 | ricomponendo la scena famigliare, egli rivide, nel salotto illuminato | ||
100 | 1920 | che, avute le notizie, egli poteva ritirarsi. ¶ Di fatti | ||
101 | 1920 | di quella stanza triste, egli mormorò: ¶ – Mamma, non può | ||
102 | 1920 | stia su, così... ¶ Filialmente egli accennava adesso a piegarle | ||
103 | 1920 | Oh! mamma! ¶ Che voleva egli dire? La madre lo | ||
104 | 1920 | infanzia: ¶ – Pater noster... ¶ – Ripeti. ¶ Egli ripeté, docilmente. Quando fu | ||
105 | 1920 | vuol finire... ¶ Senza volerlo, egli ridiceva a sé stesso | ||
106 | 1920 | speranze... ¶ – Vedrò, vedrò – rispose egli evasivamente. ¶ – Pensaci... E adesso | ||
107 | 1920 | pezzo non aveva sentito, egli sentì la mano materna | ||
108 | 1920 | subito. E, non appena egli si era rialzato, ecco | ||
109 | 1920 | pensiero quasi amaro ch'egli le aveva letto negli | ||
110 | 1920 | Marco l'amasse. Aveva egli le qualità che la | ||
111 | 1920 | si era figurata ch'egli si fosse ritratto a | ||
112 | 1920 | della discreta ammirazione ch'egli nutriva per lei: allora | ||
113 | 1920 | allora perché non aveva egli accettato il primo invito | ||
114 | 1920 | Certo, ella aveva pensato, egli la fuggiva per timore | ||
115 | 1920 | ma in modo ch'egli capisse che la sua | ||
116 | 1920 | tenente congedandosi. ¶ Nel ritrarsi egli scoprì un altro salutatore | ||
117 | 1920 | seguiva dappertutto, metteva dov'egli passava come la scìa | ||
118 | 1920 | carrozza questi si congedò. Egli aveva là pronto un | ||
119 | 1920 | sue previsioni erano giuste. Egli l'aveva seguìta. ¶ – A | ||
120 | 1920 | tentazione era troppo forte. Egli aveva traversato il colle | ||
121 | 1920 | dei leandri. Man mano, egli salendo, l'orizzonte si | ||
122 | 1920 | un cordiale ben venuto. Egli rispose sorridendo. Sarebbe andato | ||
123 | 1920 | valzer. Ma il corpo egli non lo riconosceva più | ||
124 | 1920 | ella gli passò accanto, egli vide i suoi occhi | ||
125 | 1920 | ve ne sono grata. – Egli, che chiedesse: – E voi | ||
126 | 1920 | all'aria aperta. ¶ Uscirono. Egli pensava: – Devo dirle qualche | ||
127 | 1920 | cosa? Che poteva fare? Egli non le interessava, certo | ||
128 | 1920 | groom a piedi. ¶ Ed egli salì vicino all'amico | ||
129 | 1920 | in un atteggiamento. Ed egli prolungava a disegno quell | ||
130 | 1920 | in là, volete? – diss'egli poi, con la voce | ||
131 | 1920 | ella voltò la faccia, egli vide la sua bocca | ||
132 | 1920 | Ginevra! ¶ Una breve lotta. Egli la sentì reluttare, comprese | ||
133 | 1920 | cui parole simili, ch'egli aveva detto, erano state | ||
134 | 1920 | accanto a quel capezzale, egli provava l'impressione di | ||
135 | 1920 | un mondo familiare ch'egli avesse abbandonato, a cui | ||
136 | 1920 | a trovarti, Laurina – concluse egli quasi inconsciamente. ¶ La ragazza | ||
137 | 1920 | ferito, anche allora... Allora egli pareva dimenticarli subito; ma | ||
138 | 1920 | irsuta. Fin dalla soglia egli si era rallegrato, anche | ||
139 | 1920 | noto, non si dissipava... Egli era scontento di sé | ||
140 | 1920 | avrebbe giudicato male... ¶ Ed egli non voleva che la | ||
141 | 1920 | pettegola, una civettina! Ed egli, Marco... ¶ Ebbe un tuffo | ||
142 | 1920 | novità. Come camminava bene. Egli vedeva il gesto del | ||
143 | 1920 | penetrò nel cuore. Dunque egli l'amava: l'amava | ||
144 | 1920 | presso; così presso, che egli vedeva, di fianco, il | ||
145 | 1920 | fare? Doveva fermarla? ¶ Adesso egli la vedeva procedere con | ||
146 | 1920 | fissavano bene in faccia. Egli vedeva in pieno la | ||
147 | 1920 | sotto i portici... ¶ Ed egli che temeva di non | ||
148 | 1920 | occhi e col capo. Egli non si voltò: ma | ||
149 | 1920 | tutto fosse stato dimenticato. Egli aveva rivisto con emozione | ||
150 | 1920 | dell'ammirazione che ispira, egli dovesse il perdono della | ||
151 | 1920 | di utilità sempre presente, egli si applicò a far | ||
152 | 1920 | interruzione e della gentilezza. Egli non poteva avere l | ||
153 | 1920 | Ah! Ella credeva ch'egli venisse per la signora | ||
154 | 1920 | rimasero un momento soli. Egli provava come un'invidia | ||
155 | 1920 | vista di qua – diss'egli guardando alla finestra. – Il | ||
156 | 1920 | non esente di dolcezza... Egli l'amava: ella no | ||
157 | 1920 | nel cuore quasi soavemente. Egli gustò la dolcezza della | ||
158 | 1920 | con le azioni automobilistiche, egli aveva potuto abilmente diventare | ||
159 | 1920 | lo introduceva lo stesso. Egli aspettava qualche minuto o | ||
160 | 1920 | fluttuava nell'aria: ed egli più non discerneva a | ||
161 | 1920 | esente da civetteria. ¶ Talvolta egli la trovò sola, nella | ||
162 | 1920 | chiese Marco. ¶ – Perché? ¶ Ed egli disse di averla vista | ||
163 | 1920 | ne andò. ¶ Ma talvolta egli la trovava un poco | ||
164 | 1920 | questo non poteva negarsi. Egli veniva spesso, s'indugiava | ||
165 | 1920 | aveva del tutto ragione. Egli amava pur molto, veramente | ||
166 | 1920 | Ogni giorno che passava egli si sentiva più legato | ||
167 | 1920 | aveva offuscato in lui, egli credeva di vedersi e | ||
168 | 1920 | come fare? Non aveva egli cercato, facendo la corte | ||
169 | 1920 | s'era convinta che egli la desiderava, che ella | ||
170 | 1920 | cosa per adesso chiedeva egli di più? ¶ Quel giorno | ||
171 | 1920 | giorno, uno de' soliti, egli era nel suo studio | ||
172 | 1920 | l'ora si avvicinava egli era preso da un | ||
173 | 1920 | interrogò con lo sguardo. ¶ Egli si siede: esitò un | ||
174 | 1920 | di riprovazione, si precisò. Egli volle scacciarlo, non poté | ||
175 | 1920 | e come, una volta egli ne aveva sofferto... Ah | ||
176 | 1920 | Come tutti gli uomini, egli pensava: Quand'ella saprà | ||
177 | 1920 | anima... ¶ Tanto più ch'egli sapeva ch'ella era | ||
178 | 1920 | forte della sua volontà, egli scese, chiamò un fiacre | ||
179 | 1920 | affanno lo prese. Quasi egli si rimproverò di esser | ||
180 | 1920 | trova la tempesta. ¶ Decisamente egli pensò che doveva parlare | ||
181 | 1920 | Ella era pallida, ansante. Egli sorrise involontariamente di un | ||
182 | 1920 | Andrà in prigione? ¶ Ah! Egli non ci aveva pensato | ||
183 | 1920 | il resto? ¶ – Noemi! – disse egli avvicinandosi, alle sue spalle | ||
184 | 1920 | roca... – Sono stata cattiva... ¶ Egli le prese la mano | ||
185 | 1920 | Con piacere! Alle undici?... ¶ Egli era contento, come uno | ||
186 | 1920 | speranza si affermava, ecco egli capiva che egli aveva | ||
187 | 1920 | ecco egli capiva che egli aveva fame e sete | ||
188 | 1920 | acque del Po ch'egli attraversava in quell'attimo | ||
189 | 1920 | città. Era inteso che egli l'aspetterebbe all'uscita | ||
190 | 1920 | votivo... ¶ Ecco: le undici! Egli le udì suonare da | ||
191 | 1920 | del ruscelletto su cui egli sedeva. Il ruscelletto gorgogliava | ||
192 | 1920 | trepidato per lei!... ¶ Egoisticamente egli bevve con gli occhi | ||
193 | 1920 | poi, alzando gli occhi egli aveva incontrato quelli di | ||
194 | 1920 | fascino di una irrealità. ¶ Egli la restituì, con la | ||
195 | 1920 | Tutto al giovane sorrideva. Egli era ebbro di dolcezza | ||
196 | 1920 | aveva parlato, di cui egli aveva già sognato? ¶ – Sì | ||
197 | 1920 | quel momento in cui egli soffriva realmente, gli parve | ||
198 | 1920 | dire... ¶ Una terza occhiata. Egli non capiva, poveretto... Ma | ||
199 | 1920 | che Marco correva? Riconosceva egli ancora una volta meravigliato | ||
200 | 1920 | zigomi ormai taglienti? Ecco: egli non la conosceva, egli | ||
201 | 1920 | egli non la conosceva, egli non sapeva... Quello che | ||
202 | 1920 | che sapeva, era ch'egli se la trovava sempre | ||
203 | 1920 | disse tranquillamente: ¶ – Addio, Marco. ¶ Egli uscì, sempre in preda | ||
204 | 1920 | bassi calcoli sono lungi. Egli non pensa neppure un | ||
205 | 1920 | vuoto e triste, inutile. Egli cerca di affogare i | ||
206 | 1920 | sua giovinezza, gli riporti, egli non sa come, un | ||
207 | 1920 | pare un sogno; ed egli traversa come in sogno | ||
208 | 1920 | curiosità lo ripunge: sarà egli più abile, più tenace | ||
209 | 1920 | tutti si nascondevano ancora, egli sedeva solo nella saletta | ||
210 | 1920 | visto; così vicina ch'egli quasi ne sentiva il | ||
211 | 1920 | Capì che venivano dove egli era e mutò luogo | ||
212 | 1920 | notte senza crepuscolo... Adesso egli se li sentiva sul | ||
213 | 1920 | più! non più! – volle egli dire. – Muoio. Ti amo | ||
214 | 1920 | travolgevano. Nei lucidi intervalli egli si chiedeva: – Perché canta | ||
215 | 1920 | come un destino. «Quand'egli ebbe finito, egli mise | ||
216 | 1920 | Quand'egli ebbe finito, egli mise dolcemente le mani | ||
217 | 1920 | di velluto, lo investì. Egli era pallido come un | ||
218 | 1920 | torrente travolgeva. ¶ Camminava, adesso, egli, in riva al torrente | ||
219 | 1920 | principio di sera? Neppur egli avrebbe potuto dirlo. Era | ||
220 | 1920 | sua fine... Un momento egli si irrise. Non aveva | ||
221 | 1920 | sue soste serali? Ed egli non aveva compreso? Ma | ||
222 | 1920 | singhiozzo fu la risposta. Egli chinò la testa, le | ||
223 | 1920 | dirmelo. ¶ Fu un attimo. Egli risalì al suo braccio | ||
224 | 1920 | sempre? Con tutta voi? ¶ Egli sentì quasi battere le | ||
225 | 1920 | che gemé, come ferita. Egli la sentì irrigidirsi... ¶ – No | ||
226 | 1920 | infinita, quasi un sollievo. Egli lo riconosceva, finalmente, egli | ||
227 | 1920 | Egli lo riconosceva, finalmente, egli lo sentiva, il terrore | ||
228 | 1920 | ch'ella potesse impedirlo, egli le aveva afferrato il | ||
229 | 1920 | Ti ho aspettato tanto... ¶ Egli si sentì scosso da | ||
230 | 1920 | angoscia che pareva sorprenderla? Egli sorrise: ¶ – Domani? Domani? Da | ||
231 | 1920 | anche lei felice, rasserenata. ¶ Egli le stringeva la mano | ||
232 | 1920 | Che cosa? ¶ Ma, com'egli le premeva il polso | ||
233 | 1920 | ora. Ah! come doveva egli rivederla sovente così nei | ||
234 | 1920 | preoccupanti. Vedi affrettare ritorno.» ¶ Egli rimaneva lì, come intontito | ||
235 | 1920 | Con un violento sforzo egli ricuperò l'impero su | ||
236 | 1920 | respiro a Marco. Ma egli pensò: Vive, guarirà; certo | ||
237 | 1920 | di perderla... ¶ Stanotte? Mentr'egli godeva la sua felicità | ||
238 | 1920 | Come Marco si precipitava, egli lo trattenne un istante | ||
239 | 1920 | fosse la cosa grave egli non la voleva sapere | ||
240 | 1920 | dice di no... Ed egli deve intendersene... Ah! ¶ – Che | ||
241 | 1920 | vieni vicino... Così... Senti... ¶ Egli si chinò, soggiogato, mise | ||
242 | 1920 | immaginavi? Non lo sapevi? ¶ Egli fece un gesto smarrito | ||
243 | 1920 | le orecchie di Marco. Egli sentiva confusamente; quasi non | ||
244 | 1920 | di Pralbuono...» ¶ Che risponderebbe egli a lei che lo | ||
245 | 1920 | rivelato sua madre morendo. Egli risentiva le parole funebri | ||
246 | 1920 | Con qual diritto? – chiese egli a sé stesso, quasi | ||
247 | 1920 | Noemi in questo? ¶ Cinicamente, egli ricordò altre avventure di | ||
248 | 1920 | allora? Perché preoccuparsene? No, egli non perderebbe Noemi... ¶ Di | ||
249 | 1920 | E per un dubbio egli pensava di sacrificare la | ||
250 | 1920 | altro, migliore o peggiore egli non sapeva, ma diverso | ||
251 | 1920 | fosse vero? Che aveva egli fatto fino allora? Com | ||
252 | 1920 | l'essere per cui egli esisteva! Il pensiero della | ||
253 | 1920 | affacciò. Senza di lei, egli non sarebbe lì a | ||
254 | 1920 | forma corporea che pure egli non poteva concepire prima | ||
255 | 1920 | Malgrado la sua personalità, egli non era che un | ||
256 | 1920 | non continuava lui, com'egli aveva continuato altri? ¶ – Ma | ||
257 | 1920 | Nulla ci separerà; – pensò egli – se noi non lo | ||
258 | 1920 | si aperse... ¶ – Giovanna! – chiamò egli con voce un po | ||
259 | 1920 | Giovanna fece un atto. Egli disse, fermandola: ¶ – No! Non | ||
260 | 1920 | per essere consolati? Ed egli subito aveva creo, aveva | ||
261 | 1920 | un'inquietudine pareva destarsi. ¶ Egli si passò una mano | ||
262 | 1920 | Ma tosto, sollevandosi, istintivamente, egli fece un atto come | ||
263 | 1920 | passato parve risorgere. Ed egli si sentì umile, come | ||
264 | 1920 | detto, tutto era certo. Egli si sentì come l | ||
265 | 1920 | la persona della bimba, egli vide ch'ella era | ||
266 | 1920 | disse: ¶ – Puoi chiamarlo... ¶ Ma egli la guardò. Ella vide | ||
267 | 1920 | che Giovanna potesse parlare, egli corse di nuovo alla | ||
268 | 1920 | adesso tutto era finito. Egli aveva saputo. Se un | ||
269 | 1920 | intimità e di carezze. Egli era ormai fuori d | ||
270 | 1920 | deluso d'ogni carezza. Egli era miserabile, come quelle | ||
271 | 1920 | e compromessi erano poco, egli poteva sacrificare del tutto | ||
272 | 1920 | piano d'uno specchio, egli la vedeva riflettersi, quasi | ||
273 | 1920 | davanti a lui. Ed egli era sempre lì, immobile | ||
274 | 1920 | po' di greto franò; egli vacillò leggermente. ¶ – No! – si | ||
275 | 1920 | ogni suo senso, oserebbe egli gittare ogni altro sentimento | ||
276 | 1920 | fare, per evitarlo? Certo, egli nulla sapeva. Ma vederlo | ||
277 | 1920 | Ti amo. Ti aspetto. ¶ Egli lo prese, lo portò | ||
278 | 1920 | tre, fra quattr'ore, egli, Marco, potrebbe essere di | ||
279 | 1920 | Mutato? Le cose no. Egli riconosce il luogo: affacciandosi | ||
280 | 1920 | des Princes a cui egli si dirige. ¶ Perché è | ||
281 | 1920 | e cruccioso? La solitudine? Egli la temeva. Le conoscenze | ||
282 | 1920 | Le conoscenze? Lo infastidivano. Egli non aveva in mente | ||
283 | 1920 | Così, solo, terribilmente solo. Egli lo aveva sentito confusamente | ||
284 | 1920 | successione: neppure da lui egli aveva avuto risposta... E | ||
285 | 1920 | era ancora una viltà. Egli si diceva ancora: Chissà | ||
286 | 1920 | gli poteva sfuggire. Ed egli evitava così la parola | ||
287 | 1920 | sfolgorava di nuovo... Ed egli doveva fare qualche cosa | ||
288 | 1920 | passato? Nessuna notizia, nulla... Egli era come tagliato fuori | ||
289 | 1920 | non era ancora rinuncia. Egli si diceva: Se veramente | ||
290 | 1920 | era finito e ch'egli doveva orientar la sua | ||
291 | 1920 | fin qui, pareva abbandonarlo. Egli non era che un | ||
292 | 1920 | dopo essersi severamente accusato, egli pur si difendeva talvolta | ||
293 | 1920 | attratto più forte. Restando, egli metteva fra sé e | ||
294 | 1920 | il punto in cui egli non poteva difendersi più | ||
295 | 1920 | Nel ristorante in cui egli si dispone a pranzare | ||
296 | 1920 | e quasi il rimprovero, egli provava piuttosto un desiderio | ||
297 | 1920 | nulla avessero chiesto? Ed egli, Marco, sarebbe rimasto così | ||
298 | 1920 | nei confini della realtà, egli non aveva mai previsto | ||
299 | 1920 | morte, non colpisce Marco. Egli ha ancora tanto tumulto | ||
300 | 1920 | in una tomba, ecco, egli può ritornare a pensare | ||
301 | 1920 | il sacrificio supremo. Finora egli in quel, tragico giuoco | ||
302 | 1920 | rude dovere, interamente. Ed egli sapeva che combattere era | ||
303 | 1920 | le stazioni passavano: ed egli non aveva nulla deciso | ||
304 | 1920 | eterna... E quasi fisicamente egli ebbe ad un tratto | ||
305 | 1920 | specchio, nella luce vacillante, egli intravide il mutamento stabile | ||
306 | 1920 | che lo aveva travolto. Egli si sentiva legato dalle | ||
307 | 1920 | ancor lì, ti aspetta. Egli rise di sé, di | ||
308 | 1920 | di risalire la valle, egli si urtò a mille | ||
309 | 1920 | Era la guarigione? Certo, egli guardava intorno a sé | ||
310 | 1920 | ogni paura. Come aveva egli pensato ch'ella lo | ||
311 | 1920 | l'ultima sera ch'egli aveva percorso quel viale | ||
312 | 1920 | aveva percorso quel viale egli la portava nelle orecchie | ||
313 | 1920 | primavera, dal suo cuore! Egli l'aveva inseguita, egli | ||
314 | 1920 | Egli l'aveva inseguita, egli, il satiro: ma era | ||
315 | 1920 | soverchiare, un istante. Poi, egli comprese, egli sentì che | ||
316 | 1920 | istante. Poi, egli comprese, egli sentì che la sua | ||
317 | 1920 | Il vespero scendeva, quand'egli fu di ritorno a | ||
318 | 1920 | piccola saletta dell'albergo egli si sedé allo scrittoio | ||
319 | 1920 | la sua tomba...». ¶ Sì, egli rimaneva finch'ella fosse |