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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «egli»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
uguale a quella dov'egli era; con i suoi
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ormai al sussiego piemontese, egli se ne disfaceva malvolentieri
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nelle forme. Come involontariamente, egli chiese: ¶ – La signora contessa
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ora!... Sul (principio, quando egli riconosciutala sotto la bautta
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venisse da lui, s'egli in caso di un
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al suo sguardo sdegnoso, egli fingeva di non averla
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anni erano passati...! Ed egli era arrivato... ¶ – Solo? Che
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lo potevano veder solo! Egli scrollò le spalle, si
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sei nel tuo palco? ¶ Egli conosceva benissimo quella voce
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Ah! Eccolo! Addio, Marco... ¶ Egli le tenne un momento
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vederla... ¶ – Te ne vai? ¶ Egli fece istintivamente l'atto
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non parlarono, un istante. Egli si sentiva incerto, combattuto
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soltanto per quello che egli sentiva del suo corpo
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colse. ¶ – Non entra? ¶ No: egli non voleva rientrare nella
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la pena; forse. Ma egli sentiva che diceva così
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di rapida follìa, ecco, egli aveva sceso le scale
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invitato? Quanta gente! Ed egli aveva creduto ad un
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un gioco e s'egli non si desse tanto
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Sempre belli, eh!? – diss'egli a Marco, farcendogli posto
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aveva trasalito di nuovo. Egli riconosceva sua madre in
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alla sua poltrona. Anch'egli si chinò a baciarle
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Grazie. Buona notte, mamma. ¶ Egli le si era avvicinato
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affettuoso, di cerimonia mite. Egli andava a salutarla ogni
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subiva spesso quella dominazione. Egli non era senza volontà
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esercitarla. D'altra parte egli apparteneva al numero di
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era passato. E come egli, adesso, in più matura
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ritorni. ¶ – Al Club – ordinò egli al cocchiere – salendo dopo
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colloquio con sua madre egli si sentiva ancor più
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sé. Bardosi lo amava, egli lo sentiva. Lo amava
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l'arco dei portici, egli si affacciò, si protese
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primavera, una sera che egli errava, ventenne o poco
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rumorosi e ingombranti, ch'egli vedeva passare in gruppo
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cantonate: e da cui egli involontariamente si discostava, anche
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Ma una sera ch'egli si era spinto più
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gli amici solevano radunarsi, egli la vide davanti a
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comune ma tenero idillio. Egli le aveva preso la
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di amarsi, di dirselo; egli inebriato del suo contatto
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sue braccia. Senza parole; egli aveva ancora l'ardore
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un castello famigliare, dov'egli viveva una bella vita
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un sorriso ambiguo che egli non le aveva ancor
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come si portavano allora, egli vedeva il piccolo piede
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quando si lasciarono, perché egli partiva, finì male; con
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suo seno tepeva quand'egli vi insinuava la mano
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avendo presa una carrozza, egli la possedé sui cuscini
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come nei primi giorni. Egli ebbe dei rimorsi, dei
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le sue braccia. Ma egli esitava. Sentiva che la
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di nuovo, in estate, egli credette di poterla dimenticare
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un giorno di autunno, egli giunse improvviso in città
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sua madre era rincasata. Egli li lasciò con un
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più tenera, come illanguidita. Egli aveva quasi dimenticato tutto
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suo carattere, la generosità, egli pensò per un attimo
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un istante parve grandeggiare. Egli si disse: Lo devo
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La risposta fu quale egli poteva prevedere. Uno sbalordimento
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il suo seno nudo, egli le lacerò brutalmente la
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lampo di collera ch'egli non le aveva mai
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giorno senza vedersi; poi egli la incontrò di nuovo
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sua inquietudine cresceva ed egli già si foggiava in
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rifletterci, deciso a tutto, egli corse da lei, a
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il pianerottolo era scuro, egli non riconobbe a tutta
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dobbiamo spiegarci... ¶ Spiegare? che? Egli non sa nulla: è
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lei, dolorosamente... ¶ – Addio! ¶ Ed egli muove un passo per
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Sposo quell'altro! Prendimi... ¶ Egli è troppo giovane ancora
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mondo consueto e suo. Egli aveva saputo che Giovanna
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quelle sue visite rade, egli l'aveva ripresa, cedendo
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inquieta di quella irruzione: egli aveva provato un breve
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gli faceva gran festa. Egli le portava dei piccoli
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che gli voleva bene. Egli ne provò un leggero
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Inconsciamente, malgrado la vita, egli era rimasto l'uomo
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con questa luce, Laurina? ¶ Egli aveva serbato contro lo
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fronte. ¶ – Addio, Laurina... ¶ Passando egli gettò distrattamente uno sguardo
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sottile aspettazione di rinnovamento. Egli pensava alla sua vita
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lo avviluppasse. Che faceva egli in fine, che amava
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spalle, si trovò ridicolo. Egli aveva ora per la
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per andare a teatro. Egli guardava, pensava: Certo esse
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signor conte... ¶ Alla voce egli guardò, riconobbe. Era un
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casa gli venne incontro. Egli lo ricordava benissimo, dall
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carattere. Prima però ch'egli fosse vicino, una voce
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madre lo stimava molto. Egli si fece avanti, e
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della carne... ¶ Vedendosi ascoltato egli precisò. E ricompose la
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come una ghirlanda dovuta. ¶ Egli l'avrebbe voluta un
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la diminuisse. ¶ Pure, vicino, egli vedeva il suo profilo
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profumo antico. L'aveva egli sognata in gioventù fino
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gioventù, ma non ingenuo, egli era passato accanto a
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sua vicina. Quel braccio egli ricordava di averlo stretto
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vivande e dei vini. ¶ Egli le chiese delle sue
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un «dopo» a cui egli non aveva partecipato? ¶ – Io
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Ma anche lo sviarono. Egli non ardì più insistere
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la sua bellezza, ch'egli sopportava quell'ora leggermente
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padre la seguiva. Pratico, egli riattaccò con Marco un
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Poi, ella si alzò. Egli rimase un istante, guarito
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indifferentemente, notizie del pranzo. Egli le diede con la
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le decadenze della sorte. Egli si era salvato; ma
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le trovò così gravi egli stesso, che quasi un
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chinate e vicine. Istintivamente egli pensò alla sensazione, per
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puerilità, la sua ingenuità. Egli aveva conservato nel cuore
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del secondo atto anch'egli macchinalmente si apprestò ad
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è andata veramente... Certo, egli l'ha messa in
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freddo umido e penetrante. Egli pensò a sua madre
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ricomponendo la scena famigliare, egli rivide, nel salotto illuminato
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che, avute le notizie, egli poteva ritirarsi. ¶ Di fatti
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di quella stanza triste, egli mormorò: ¶ – Mamma, non può
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stia su, così... ¶ Filialmente egli accennava adesso a piegarle
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Oh! mamma! ¶ Che voleva egli dire? La madre lo
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infanzia: ¶ – Pater noster... ¶ – Ripeti. ¶ Egli ripeté, docilmente. Quando fu
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vuol finire... ¶ Senza volerlo, egli ridiceva a sé stesso
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speranze... ¶ – Vedrò, vedrò – rispose egli evasivamente. ¶ – Pensaci... E adesso
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pezzo non aveva sentito, egli sentì la mano materna
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subito. E, non appena egli si era rialzato, ecco
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pensiero quasi amaro ch'egli le aveva letto negli
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Marco l'amasse. Aveva egli le qualità che la
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si era figurata ch'egli si fosse ritratto a
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della discreta ammirazione ch'egli nutriva per lei: allora
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allora perché non aveva egli accettato il primo invito
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Certo, ella aveva pensato, egli la fuggiva per timore
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ma in modo ch'egli capisse che la sua
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tenente congedandosi. ¶ Nel ritrarsi egli scoprì un altro salutatore
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seguiva dappertutto, metteva dov'egli passava come la scìa
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carrozza questi si congedò. Egli aveva là pronto un
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sue previsioni erano giuste. Egli l'aveva seguìta. ¶ – A
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tentazione era troppo forte. Egli aveva traversato il colle
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dei leandri. Man mano, egli salendo, l'orizzonte si
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un cordiale ben venuto. Egli rispose sorridendo. Sarebbe andato
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valzer. Ma il corpo egli non lo riconosceva più
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ella gli passò accanto, egli vide i suoi occhi
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ve ne sono grata. – Egli, che chiedesse: – E voi
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all'aria aperta. ¶ Uscirono. Egli pensava: – Devo dirle qualche
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cosa? Che poteva fare? Egli non le interessava, certo
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groom a piedi. ¶ Ed egli salì vicino all'amico
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in un atteggiamento. Ed egli prolungava a disegno quell
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in là, volete? – diss'egli poi, con la voce
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ella voltò la faccia, egli vide la sua bocca
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Ginevra! ¶ Una breve lotta. Egli la sentì reluttare, comprese
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cui parole simili, ch'egli aveva detto, erano state
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accanto a quel capezzale, egli provava l'impressione di
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un mondo familiare ch'egli avesse abbandonato, a cui
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a trovarti, Laurina – concluse egli quasi inconsciamente. ¶ La ragazza
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ferito, anche allora... Allora egli pareva dimenticarli subito; ma
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irsuta. Fin dalla soglia egli si era rallegrato, anche
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noto, non si dissipava... Egli era scontento di sé
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avrebbe giudicato male... ¶ Ed egli non voleva che la
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pettegola, una civettina! Ed egli, Marco... ¶ Ebbe un tuffo
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novità. Come camminava bene. Egli vedeva il gesto del
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penetrò nel cuore. Dunque egli l'amava: l'amava
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presso; così presso, che egli vedeva, di fianco, il
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fare? Doveva fermarla? ¶ Adesso egli la vedeva procedere con
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fissavano bene in faccia. Egli vedeva in pieno la
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sotto i portici... ¶ Ed egli che temeva di non
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occhi e col capo. Egli non si voltò: ma
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tutto fosse stato dimenticato. Egli aveva rivisto con emozione
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dell'ammirazione che ispira, egli dovesse il perdono della
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di utilità sempre presente, egli si applicò a far
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interruzione e della gentilezza. Egli non poteva avere l
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Ah! Ella credeva ch'egli venisse per la signora
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rimasero un momento soli. Egli provava come un'invidia
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vista di qua – diss'egli guardando alla finestra. – Il
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non esente di dolcezza... Egli l'amava: ella no
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nel cuore quasi soavemente. Egli gustò la dolcezza della
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con le azioni automobilistiche, egli aveva potuto abilmente diventare
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lo introduceva lo stesso. Egli aspettava qualche minuto o
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fluttuava nell'aria: ed egli più non discerneva a
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esente da civetteria. ¶ Talvolta egli la trovò sola, nella
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chiese Marco. ¶ – Perché? ¶ Ed egli disse di averla vista
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ne andò. ¶ Ma talvolta egli la trovava un poco
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questo non poteva negarsi. Egli veniva spesso, s'indugiava
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aveva del tutto ragione. Egli amava pur molto, veramente
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Ogni giorno che passava egli si sentiva più legato
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aveva offuscato in lui, egli credeva di vedersi e
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come fare? Non aveva egli cercato, facendo la corte
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s'era convinta che egli la desiderava, che ella
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cosa per adesso chiedeva egli di più? ¶ Quel giorno
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giorno, uno de' soliti, egli era nel suo studio
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l'ora si avvicinava egli era preso da un
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interrogò con lo sguardo. ¶ Egli si siede: esitò un
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di riprovazione, si precisò. Egli volle scacciarlo, non poté
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e come, una volta egli ne aveva sofferto... Ah
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Come tutti gli uomini, egli pensava: Quand'ella saprà
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anima... ¶ Tanto più ch'egli sapeva ch'ella era
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forte della sua volontà, egli scese, chiamò un fiacre
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affanno lo prese. Quasi egli si rimproverò di esser
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trova la tempesta. ¶ Decisamente egli pensò che doveva parlare
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Ella era pallida, ansante. Egli sorrise involontariamente di un
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Andrà in prigione? ¶ Ah! Egli non ci aveva pensato
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il resto? ¶ – Noemi! – disse egli avvicinandosi, alle sue spalle
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roca... – Sono stata cattiva... ¶ Egli le prese la mano
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Con piacere! Alle undici?... ¶ Egli era contento, come uno
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speranza si affermava, ecco egli capiva che egli aveva
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ecco egli capiva che egli aveva fame e sete
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acque del Po ch'egli attraversava in quell'attimo
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città. Era inteso che egli l'aspetterebbe all'uscita
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votivo... ¶ Ecco: le undici! Egli le udì suonare da
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del ruscelletto su cui egli sedeva. Il ruscelletto gorgogliava
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trepidato per lei!... ¶ Egoisticamente egli bevve con gli occhi
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poi, alzando gli occhi egli aveva incontrato quelli di
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fascino di una irrealità. ¶ Egli la restituì, con la
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Tutto al giovane sorrideva. Egli era ebbro di dolcezza
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aveva parlato, di cui egli aveva già sognato? ¶ – Sì
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quel momento in cui egli soffriva realmente, gli parve
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dire... ¶ Una terza occhiata. Egli non capiva, poveretto... Ma
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che Marco correva? Riconosceva egli ancora una volta meravigliato
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zigomi ormai taglienti? Ecco: egli non la conosceva, egli
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egli non la conosceva, egli non sapeva... Quello che
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che sapeva, era ch'egli se la trovava sempre
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disse tranquillamente: ¶ – Addio, Marco. ¶ Egli uscì, sempre in preda
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bassi calcoli sono lungi. Egli non pensa neppure un
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vuoto e triste, inutile. Egli cerca di affogare i
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sua giovinezza, gli riporti, egli non sa come, un
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pare un sogno; ed egli traversa come in sogno
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curiosità lo ripunge: sarà egli più abile, più tenace
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tutti si nascondevano ancora, egli sedeva solo nella saletta
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visto; così vicina ch'egli quasi ne sentiva il
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Capì che venivano dove egli era e mutò luogo
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notte senza crepuscolo... Adesso egli se li sentiva sul
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più! non più! – volle egli dire. – Muoio. Ti amo
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travolgevano. Nei lucidi intervalli egli si chiedeva: – Perché canta
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come un destino. «Quand'egli ebbe finito, egli mise
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Quand'egli ebbe finito, egli mise dolcemente le mani
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di velluto, lo investì. Egli era pallido come un
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torrente travolgeva. ¶ Camminava, adesso, egli, in riva al torrente
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principio di sera? Neppur egli avrebbe potuto dirlo. Era
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sua fine... Un momento egli si irrise. Non aveva
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sue soste serali? Ed egli non aveva compreso? Ma
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singhiozzo fu la risposta. Egli chinò la testa, le
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dirmelo. ¶ Fu un attimo. Egli risalì al suo braccio
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sempre? Con tutta voi? ¶ Egli sentì quasi battere le
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che gemé, come ferita. Egli la sentì irrigidirsi... ¶ – No
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infinita, quasi un sollievo. Egli lo riconosceva, finalmente, egli
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Egli lo riconosceva, finalmente, egli lo sentiva, il terrore
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ch'ella potesse impedirlo, egli le aveva afferrato il
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Ti ho aspettato tanto... ¶ Egli si sentì scosso da
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angoscia che pareva sorprenderla? Egli sorrise: ¶ – Domani? Domani? Da
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anche lei felice, rasserenata. ¶ Egli le stringeva la mano
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Che cosa? ¶ Ma, com'egli le premeva il polso
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ora. Ah! come doveva egli rivederla sovente così nei
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preoccupanti. Vedi affrettare ritorno.» ¶ Egli rimaneva lì, come intontito
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Con un violento sforzo egli ricuperò l'impero su
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respiro a Marco. Ma egli pensò: Vive, guarirà; certo
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di perderla... ¶ Stanotte? Mentr'egli godeva la sua felicità
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Come Marco si precipitava, egli lo trattenne un istante
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fosse la cosa grave egli non la voleva sapere
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dice di no... Ed egli deve intendersene... Ah! ¶ – Che
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vieni vicino... Così... Senti... ¶ Egli si chinò, soggiogato, mise
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immaginavi? Non lo sapevi? ¶ Egli fece un gesto smarrito
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le orecchie di Marco. Egli sentiva confusamente; quasi non
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1920
di Pralbuono...» ¶ Che risponderebbe egli a lei che lo
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1920
rivelato sua madre morendo. Egli risentiva le parole funebri
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1920
Con qual diritto? – chiese egli a sé stesso, quasi
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1920
Noemi in questo? ¶ Cinicamente, egli ricordò altre avventure di
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allora? Perché preoccuparsene? No, egli non perderebbe Noemi... ¶ Di
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E per un dubbio egli pensava di sacrificare la
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1920
altro, migliore o peggiore egli non sapeva, ma diverso
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1920
fosse vero? Che aveva egli fatto fino allora? Com
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1920
l'essere per cui egli esisteva! Il pensiero della
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1920
affacciò. Senza di lei, egli non sarebbe lì a
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forma corporea che pure egli non poteva concepire prima
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1920
Malgrado la sua personalità, egli non era che un
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1920
non continuava lui, com'egli aveva continuato altri? ¶ – Ma
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1920
Nulla ci separerà; – pensò egli – se noi non lo
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si aperse... ¶ – Giovanna! – chiamò egli con voce un po
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1920
Giovanna fece un atto. Egli disse, fermandola: ¶ – No! Non
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per essere consolati? Ed egli subito aveva creo, aveva
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1920
un'inquietudine pareva destarsi. ¶ Egli si passò una mano
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Ma tosto, sollevandosi, istintivamente, egli fece un atto come
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1920
passato parve risorgere. Ed egli si sentì umile, come
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detto, tutto era certo. Egli si sentì come l
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la persona della bimba, egli vide ch'ella era
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disse: ¶ – Puoi chiamarlo... ¶ Ma egli la guardò. Ella vide
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che Giovanna potesse parlare, egli corse di nuovo alla
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1920
adesso tutto era finito. Egli aveva saputo. Se un
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intimità e di carezze. Egli era ormai fuori d
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deluso d'ogni carezza. Egli era miserabile, come quelle
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1920
e compromessi erano poco, egli poteva sacrificare del tutto
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piano d'uno specchio, egli la vedeva riflettersi, quasi
273
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davanti a lui. Ed egli era sempre lì, immobile
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po' di greto franò; egli vacillò leggermente. ¶ – No! – si
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ogni suo senso, oserebbe egli gittare ogni altro sentimento
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fare, per evitarlo? Certo, egli nulla sapeva. Ma vederlo
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Ti amo. Ti aspetto. ¶ Egli lo prese, lo portò
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tre, fra quattr'ore, egli, Marco, potrebbe essere di
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Mutato? Le cose no. Egli riconosce il luogo: affacciandosi
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des Princes a cui egli si dirige. ¶ Perché è
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e cruccioso? La solitudine? Egli la temeva. Le conoscenze
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Le conoscenze? Lo infastidivano. Egli non aveva in mente
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Così, solo, terribilmente solo. Egli lo aveva sentito confusamente
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successione: neppure da lui egli aveva avuto risposta... E
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era ancora una viltà. Egli si diceva ancora: Chissà
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gli poteva sfuggire. Ed egli evitava così la parola
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sfolgorava di nuovo... Ed egli doveva fare qualche cosa
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passato? Nessuna notizia, nulla... Egli era come tagliato fuori
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non era ancora rinuncia. Egli si diceva: Se veramente
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era finito e ch'egli doveva orientar la sua
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fin qui, pareva abbandonarlo. Egli non era che un
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dopo essersi severamente accusato, egli pur si difendeva talvolta
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attratto più forte. Restando, egli metteva fra sé e
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il punto in cui egli non poteva difendersi più
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Nel ristorante in cui egli si dispone a pranzare
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e quasi il rimprovero, egli provava piuttosto un desiderio
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nulla avessero chiesto? Ed egli, Marco, sarebbe rimasto così
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nei confini della realtà, egli non aveva mai previsto
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morte, non colpisce Marco. Egli ha ancora tanto tumulto
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in una tomba, ecco, egli può ritornare a pensare
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il sacrificio supremo. Finora egli in quel, tragico giuoco
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rude dovere, interamente. Ed egli sapeva che combattere era
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le stazioni passavano: ed egli non aveva nulla deciso
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eterna... E quasi fisicamente egli ebbe ad un tratto
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specchio, nella luce vacillante, egli intravide il mutamento stabile
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che lo aveva travolto. Egli si sentiva legato dalle
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ancor lì, ti aspetta. Egli rise di sé, di
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di risalire la valle, egli si urtò a mille
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Era la guarigione? Certo, egli guardava intorno a sé
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ogni paura. Come aveva egli pensato ch'ella lo
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l'ultima sera ch'egli aveva percorso quel viale
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aveva percorso quel viale egli la portava nelle orecchie
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primavera, dal suo cuore! Egli l'aveva inseguita, egli
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Egli l'aveva inseguita, egli, il satiro: ma era
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soverchiare, un istante. Poi, egli comprese, egli sentì che
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istante. Poi, egli comprese, egli sentì che la sua
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Il vespero scendeva, quand'egli fu di ritorno a
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piccola saletta dell'albergo egli si sedé allo scrittoio
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la sua tomba...». ¶ Sì, egli rimaneva finch'ella fosse