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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

concordanze di «egli»

nautoretestoannoconcordanza
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quale, camminando e zufolando, egli si percoteva la coscia
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il quadrello. L'altra egli aveva ficcata nella saccoccia
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sorridente ancora. E com'egli credeva che volesse baciarlo
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baciava forte sulla guancia, egli le mormorò sulla gelida
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profumo di patchouli ch'egli usava portare addosso. Appiè
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sul mio interlocutore, ch'egli affisava, silenzioso, per qualche
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a piccoli colpetti secchi, egli mi si mise allato
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per dir di no. Egli parve meravigliato. ¶ - Non ha
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all'ercole forse sfuggì. Egli si era quasi rivolto
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Stesi macchinalmente la mano. Egli la strinse fra le
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un gran cappotto, ed egli, muto, procedeva, scotendo il
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calda: mi pareva febbricitante. Egli era rimasto addossato a
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lentamente dalla mia parte. ¶ - Egli è che ho piacere
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smettesse di parlare quand'egli continuò: ¶ - Presi un anno
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parlassi a me stesso. ¶ Egli rimase muto per un
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sua voce si velava. Egli era commosso. Strinse i
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Ercole! E ora comprendeva egli la sua condanna?... Chiusi
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eravamo abbracciati e baciati. Egli mi guardava, ora, con
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alle carte un telegramma. Egli lo spiegò, mi trasse
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indeciso, mortificato, quasi. Certo, egli mi voleva dire che
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appressava, che occorreva che egli se ne andasse. ¶ E
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freddamente, a quel che egli non aveva il coraggio
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fortuna..... ¶ M'ero levato. Egli mi si avvicinava, confuso
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un cuore esulcerato ch'egli, con un sorriso amaro
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della fatal necessità ch'egli aveva di ricorrere a
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conoscere per quale ragione egli affidasse la sua corrispondenza
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l'operazione alla quale egli mi dovrà sottoporre e
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quasi allegro e fu egli stesso, anzi, che avviò
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fisico dell'angelo? Ma egli continuava a narrarmi di
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quella nordica letteratura. ¶ - Sarà egli guarito? mi domandavo - E
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di Totò. Questa volta egli scriveva manu propria, con
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tondo intorno al quale egli stesso andava cucendo un
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Scusi, Totò del Lago? ¶ Egli esclamò, sorpreso: ¶ - Come! Chi
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occupa la sua stanza... ¶ Egli mi continuava a sgranar
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il vecchietto e andarmene. Egli si volse addietro per
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proprio che cosa rispondere egli, nel corridoio scuro, avvicinando
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sulle ginocchia della mamma egli si piegava, e abbracciava
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glie lo vellicavano, ed egli rideva e si schermiva
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letto scricchiolava. ¶ Più piano, egli disse: ¶ - Nella pagliaia di
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bosco cominciava ad apparire egli s'arrestò, trafelato. ¶ Un
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alla cassa dell'economo, egli era un di quelli
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saluto profondo. ¶ Colui ch'egli avea salutato gli fece
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inscrivere?.. ¶ Affrettavo il passo. Egli s'accorse della poca
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Sì - mormorai - d'accordo. ¶ Egli s'era già allontanato
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enormi di libri ed egli le reggeva e le
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alle fatiche più improbe egli non se ne stancava
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nella sua stanza - ov'egli non s'era fatto
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di penetrarla. Sapevo ch'egli era solo, che in
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di volta in volta egli tornava a soffregarla con
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nobile e fine. Lascialo. Egli ti lascerà, se non