Ortensio Lando, Novelle, 1552
concordanze di «egli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1552 | faceva, che per sapere egli essere Agnolo un grande | ||
2 | 1552 | se spender dovesse quanto egli aveva al mondo, disposto | ||
3 | 1552 | con costei tanto adoperossi egli e con denari e | ||
4 | 1552 | faremo in questo modo. Egli è venuto, come tu | ||
5 | 1552 | fante mia che, se egli mi addimanda, dica che | ||
6 | 1552 | desiderosa di quel che egli era: e, per compiacerla | ||
7 | 1552 | che per infinita rabbia egli non desse del capo | ||
8 | 1552 | mal volentieri sofferiva che egli non si stesse alla | ||
9 | 1552 | lampada, e udii che egli disse: O veneranda imagine | ||
10 | 1552 | e di notte, et egli si doveva forse trastullare | ||
11 | 1552 | onde vorrei che, quando egli è nel letto per | ||
12 | 1552 | prestasse dieci fiorini, et egli subitamente gliele diede. ¶ Non | ||
13 | 1552 | coltello per ferirlo: ma egli, dalla paura aitato, si | ||
14 | 1552 | di dirvi quante volte egli cadesse nel fango. Era | ||
15 | 1552 | tanto si aitò, ch’egli giunse a casa e | ||
16 | 1552 | resti di picchiare?». Et egli, appena potendo trarre il | ||
17 | 1552 | balenare aveva veduto ch’egli era tutto ignudo e | ||
18 | 1552 | alla fante: «Come dice egli d’essere il tuo | ||
19 | 1552 | ora di doversi partire, egli se n’andò alla | ||
20 | 1552 | non si vide s’egli non aveva le mani | ||
21 | 1552 | né maggior solennità averebb’egli avuto, se nel suo | ||
22 | 1552 | di Spagna, giunto che egli fu nella età di | ||
23 | 1552 | in cammino. Visitato ch’egli ebbe il santo Sudario | ||
24 | 1552 | con molta prosperità, finché egli giunse vicino a Cipri | ||
25 | 1552 | galea, il meglio ch’egli poté con molti compagni | ||
26 | 1552 | l’arena dormiva, ch’egli era ingannato et abbandonato | ||
27 | 1552 | un anno. Risanato ch’egli fu, amalaronsi Lambrone e | ||
28 | 1552 | nascondesse nel letto dove egli dormiva, il che subitamente | ||
29 | 1552 | per fuggir la morte egli pigliasse contra i santi | ||
30 | 1552 | tosto bendare, imperò che egli è molto men male | ||
31 | 1552 | esser Vitrio, il quale egli menava a guastare, re | ||
32 | 1552 | disse alla madre che egli vedeva un uomo che | ||
33 | 1552 | l grano si raccoglie, egli n’andò alla villa | ||
34 | 1552 | era lo spasso che egli ricevea veggendo battere in | ||
35 | 1552 | ei dovesse piovere. Avrebbe egli più tosto creduto che | ||
36 | 1552 | l’ore, come se egli avesse l’oriuolo nel | ||
37 | 1552 | sì malinconoso, come se egli avesse peccato in Ispirito | ||
38 | 1552 | divengon sì grandi, che egli è una maraviglia a | ||
39 | 1552 | furto non facesse. Fu egli finalmente astretto di partirsene | ||
40 | 1552 | fossero ornate di verisimiglianza, egli fosse tenuto di restituirgli | ||
41 | 1552 | fare a me», rispose egli: «dammi il bastone et | ||
42 | 1552 | Fulvia nel modo ch’egli voleva che per le | ||
43 | 1552 | vi accorgete voi ch’egli è il sire innamorato | ||
44 | 1552 | accompagnarono fino alla chiesa. Egli, che di nulla curava | ||
45 | 1552 | lire per qualunque volta egli avesse contravenuto al decreto | ||
46 | 1552 | lo vicinato, là dove egli sbandito non aveva ardire | ||
47 | 1552 | pure un giorno ch’egli ritrovò Pomarina in una | ||
48 | 1552 | lo volete scoprire, quando egli vi sia, io ne | ||
49 | 1552 | che uscisse fuori; et egli pertinacemente resisteva, affermando di | ||
50 | 1552 | suo rivolgendo come potesse egli per l’advenire vagheggiar | ||
51 | 1552 | ogni lato si sparge, egli avesse lasciato per testamento | ||
52 | 1552 | perché si pensasse ch’egli fusse morto d’apostema | ||
53 | 1552 | cura, e vedrete ch’egli soffia»; et a Fulvia | ||
54 | 1552 | naso e sentirai come egli fortemente spira». La giovane | ||
55 | 1552 | in ora, dolevasi ch’egli non dovesse ritrovar viva | ||
56 | 1552 | il quale, abbracciato ch’egli ebbe l’amorevol madre | ||
57 | 1552 | far di Lucina et egli, senza pigliarne altro consiglio | ||
58 | 1552 | della infermità si risanasse, egli la porrebbe nelle suore | ||
59 | 1552 | tuo padre. Ma, se egli ti sforzerà giamai a | ||
60 | 1552 | pensare come se avesse egli a reggere in tanto | ||
61 | 1552 | balia, diedesi ordine ch’egli fosse per amor di | ||
62 | 1552 | stupendo valore s’è egli oggi adoperato». ¶ Marco, desideroso | ||
63 | 1552 | suo viaggio, imperò che egli era mandato da madonna | ||
64 | 1552 | lui e pruovare se egli sapesse farle migliori giaciture | ||
65 | 1552 | faccia a te come egli ha fatto alla mamma | ||
66 | 1552 | essa e, servito ch’egli ebbe quei che prima | ||
67 | 1552 | insieme cenarono. Cenato ch’egli ebbe, disse alla moglie | ||
68 | 1552 | era dell’inganno ch’egli le apparecchiava di fare | ||
69 | 1552 | si era coricata dove egli voleva che la fanciulla | ||
70 | 1552 | mai si riseppe dove egli andasse. ¶ Novella XII ¶ Nella | ||
71 | 1552 | il suo amore, ch’egli fu con sua poca | ||
72 | 1552 | che senza suo profitto egli rivelasse i suoi segreti | ||
73 | 1552 | vezzi lo lusingò, che egli si dispose ad essergli | ||
74 | 1552 | solo?». Rispose Milione: «Madama, egli è un solo, che | ||
75 | 1552 | per soperchio amore ch’egli portava ad una nobil | ||
76 | 1552 | fanciulla della sua città. Egli è molto mio amico | ||
77 | 1552 | allacciarla, come udì ch’egli era uscito della sua | ||
78 | 1552 | e più beata, se egli l’ha fatta degna | ||
79 | 1552 | scala (come astuto ch’egli era), s’avidde che | ||
80 | 1552 | s’accendeva, desiderando desse egli omai compimento al cantare | ||
81 | 1552 | abbracciarlo. Finito adunque ch’egli ebbe la sua ballata | ||
82 | 1552 | alcun grato piacere, volesse egli parimente che tu mio | ||
83 | 1552 | far cosa veruna, tenendo egli sempre le chiavi del | ||
84 | 1552 | pericolo sì grande che egli avesse temuto, pur che | ||
85 | 1552 | per le molte facende egli non potesse venir di | ||
86 | 1552 | riportò che, chiuso ch’egli avesse il banco, ne | ||
87 | 1552 | Guardati da Milione, ch’egli non t’affoghi». ¶ Novella | ||
88 | 1552 | possa, di maniera che egli non recava più utilità | ||
89 | 1552 | d’altrui?». ¶ Assai poté egli dire, che il crudel | ||
90 | 1552 | fece riportare e, finché egli visse, sempre di propria | ||
91 | 1552 | contento se non quando egli si ritrovò avere acquistato | ||
92 | 1552 | e molti orfani soccorse egli con la sua liberal | ||
93 | 1552 | rattenuto. Veggendo finalmente che egli non veniva ad alcuna | ||
94 | 1552 | e con animo ch’egli altra donna che lei | ||
95 | 1552 | oro e sempre, dovunque egli si ritrovò, commendolla sopra | ||
96 | 1552 | le donne valorose ch’egli avesse conosciuto giamai. |