Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

che a ciò mandollo ¶ ei l'ha nomato, ed

amistà. Tale arra intanto ¶ ei ci dà della sua

odia... e lo teme: ei sa che il può

pace restar noi consentiamo, ei sente ¶ che sia per

mortal sia la ferita. Ei volle ¶ spezzar quest'arme

e dell'onor, ch'ei puote ¶ correr certo del

nol lasciai che quando ¶ ei mi v'astrinse. Ei

ei mi v'astrinse. Ei mi balzò dal grado

e in questo ancora ¶ ei mi tese un agguato

del presente e vergognosi. ¶ Ei conosce il periglio; indi

Beato il primo ¶ ch'ei chiamerebbe amico! Egli sicuro

che si sente percosso, ei non la trova ¶ che

fuor che le prede. Ei nella rocca intanto, ¶ o

il momento della guerra ei vuole ¶ sceglierlo, ei solo

guerra ei vuole ¶ sceglierlo, ei solo; e non è

senno, ¶ né l'animo. Ei ci vuole ad uno

perché lasciasse il Duca. ¶ Ei fu l'offeso; e

perché tutto in esse ¶ ei s'è dipinto; e

nelle ¶ più difficili strette ei ci abbandoni ¶ sdegnato, e

e a cui ¶ quindi ei minor non potea mai

sono: ¶ quando sien fidi, ei basta. Ho io proposto

dello Stato in mano? ¶ Ei diritto, anderà; tale io

io diviso. ¶ Ma s'ei si volge al rio

suo. Che un giorno ei voglia ¶ dall'altezza calar

e sempre all'uopo ei mi fuggì di mente

ha detto: io voglio, ei sente esser più assai

peggio ¶ noto al nemico. Ei qui ci trasse: un

a poco a poco ei venne, e coi consigli

e di cor scemato ei fia, ¶ pria che si

Se l'urto primo ei sostener non puote, ¶ ha

colpi è d'uopo: ei con un sol ne

segno, o Sforza, ¶ ch'ei brama una battaglia. ¶ SFORZA

ma non s'accerchia; ei spazza ¶ innanzi a sé

i dispersi. Ma s'ei dura incontro ¶ l'impeto

tanto. - Il giorno ¶ ch'ei non mi volle udir

lo scontro ¶ incominciato; quando ei fia, correte ¶ alle spalle

i campi che arati ei non ha; ¶ così udresti

gioconda novella recò? ¶ Donde ei venga, infelici, il sapete

per questo a sfidarvi ei discende; ¶ e voglioso a

letizia e il guiderdone. ¶ Ei sarà pari al merto

antica ¶ cortesia della guerra,... ei che sapria ¶ esser piuttosto

certo io sono ¶ ch'ei non volea questa battaglia

s'inseguisse il vinto: ¶ ei ricusò. ¶ SECONDO COMMISSARIO ¶ Ma

che rispose? ¶ PRIMO COMMISSARIO ¶ Ei vuole ¶ assicurarsi delle rocche

vuole ¶ assicurarsi delle rocche... ei teme... ¶ SECONDO COMMISSARIO ¶ Cauto

Tal nemico mostrarglisi, ch'ei brami ¶ d'averlo amico

averlo amico ancor? S'ei non potesse ¶ tutto staccare

gli comanda ¶ ciò ch'ei medesmo gl'inspirò, più

altro almen ci guideranno. Ei trama ¶ certo. Colui che

o pensa a diventarlo ei stesso. ¶ No: da Filippo

stesso. ¶ No: da Filippo ei non è sciolto in

suo; gradire ¶ che ch'ei ne faccia; chiedergli soltanto

Ma siamo a tempo? Ei già sospetta. ¶ SECONDO COMMISSARIO

voto non già: giudice ei non conosce ¶ fuor che

parea: potea parerlo allora. ¶ Ei discioglie i prigioni, insulta

presa, ¶ basta sol ch'ei v'accorra; ei non

ch'ei v'accorra; ei non v'accorre. ¶ Giunge

di costui, che reso ¶ ei s'è tremendo a

tenti; ognun risolve ¶ ch'ei si prevenga, e tosto

sarà cagion perché impunito ei vada? ¶ Sola una strada

l'ingannator s'inganna. ¶ Ei ci astrinse a tenerla

un uso, ¶ qual ch'ei sia, della guerra? ed

ordita ¶ ignaro il Conte; ei non fu chiesto a

suoi compagni ¶ il persuada. Ei che tentar potria? ¶ Al

il vel di consultarlo ei sia ¶ richiamato a Venezia

bramate ¶ che a voto ei vada: non è ver

dalle nostre man vivo ei non esca. ¶ Il traditor

volpi ¶ stesse. in sospetto, ei penserà che Marco ¶ è

credetti, o volli ¶ credergli; ei la nomò perché comprese

a goccia a goccia ei fea ¶ scender sull'alma

da men di loro! ¶ Ei non gli sono amici

strinse; ed or ch'ei dorme, ¶ e il nemico

sopra, io la ritiro: ¶ ei si desta, e mi

cerca; io son fuggito! ¶ Ei mi dispregia, e more

atroce!... Io li ringrazio; ei m'hanno ¶ statuito un

hanno ¶ statuito un destino; ei m'hanno spinto ¶ per

fu; che di chiunque ei sia, ¶ da te l

la miglior scelta ancora. Ei vi abbandona ¶ Bergamo e

le han fatte vostre: ei non può tanto offrirvi

confidate in lui: ¶ tutto ei possa tentar; nulla si

gli date; ¶ stretto conto ei ne renda. Io non

a me non giunge: ¶ ei non è mio; chi

gaudio sonerà. Non puote ¶ ei più tardar; da questo

per fermar la pace. ¶ Ei sarà nostro, e per

un batter di remi... ei cresce... ei cessa... ¶ Si

di remi... ei cresce... ei cessa... ¶ Si spalancan le

le porte... ah! certo ei giunge: ¶ o madre, io

accusa ¶ di tradimento. ¶ ANTONIETTA ¶ Ei traditore? ¶ MATILDE ¶ Oh padre

l'hanno ucciso! ¶ GONZAGA ¶ Ei vive; ¶ ma la sentenza

sentenza è proferita. ¶ ANTONIETTA ¶ Ei vive? ¶ Non pianger, figlia

v'affida ¶ due derelitte: ei v'era amico: andiamo

rammentarlo ¶ sapremo. Ah! certo ei non pregò; ma noi

querele? ¶ E Marco, anch'ei m'avria tradito! Oh

che per voi sole ei m'è tremendo. Avvezzo

fa cader la sventura, ei dona ancora ¶ il cor

tranquilli se non lieti: Ei certo ¶ te li prepara