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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «ei»

nautoretestoannoconcordanza
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scendeno in Po, ed ei con larghi passi ¶ nel
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selve gloria e onore: ¶ ei le tue ninfe a
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fei, ¶ perché del tutto ei fosse ver signore; ¶ ma
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vale, ¶ ché ciò ch'ei guasta in tutto i
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ignudo a l'avoltor ei porge il petto. ¶ Star
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e prima duo figliuoli ei mette dove ¶ ostaggi stero
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dispensa. ¶ 4. ¶ Ch'innanzi ch'ei la terra sommergesse ¶ ed
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consiglio de li dèi ¶ ei disse quanto giá t
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e 'n ira, ch'ei ¶ voler disfar il mondo
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a prender nuovo stato. ¶ 33. ¶ Ei d'una bella ninfa
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l'arme e figliuoli ei fece tanto, ¶ che si
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ne condusse a morte, ¶ ei sempre di periglio in
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Cesar ed uno Augusto. ¶ 69. ¶ Ei de l'Italia in
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colmo d'ogni gloria ei si vedrebbe, ¶ che fu
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vita fòra; ¶ ché s'ei quanto devea in vita
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vuo' di Pirro quanto ¶ ei fece in questa e
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non buona, ¶ o ch'ei perciò ti faccia despiacere
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vuoi servire, ¶ e ch'ei quanto promesso t'ha
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lenzuol, non gonna, ¶ ch'ei non consacri con parlar
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si fila e torce. ¶ Ei sará sempre bianco e
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il vivere finio, ¶ ch'ei, perduta la cara sua
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Non ti sovien ch'ei ti ricchiese allora ¶ ch
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avea a l'occaso. ¶ 105. ¶ Ei mezza luna allor ti
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spesso l'onorata madre. ¶ Ei che sapeva e queste
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che, con quante lusinghe ei faccia poi, ¶ non può
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estiva: ¶ cantano quelle ed ei suona la lira, ¶ e
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l'hanno concio, ch'ei si trova tale ¶ che
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impresa conseguire, ¶ allor ch'ei prese il ricco e
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giá non sia trascorso: ¶ ei ne l'arme sudar
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lasciò li suoi commilitoni, ¶ ei tardo mai non fu
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suo si seguitava, ¶ ch'ei diede quando sovvra Secchia
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gente a la frontera. ¶ 74. ¶ Ei ben presago nel consiglio
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n lui dimora, ¶ ond'ei di gloria riccamente adorno
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Tanaro si sa ch'ei tenne unito ¶ il Franzese
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voler non corrispose, ¶ ch'ei s'infermò e tempo
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stesso e suoi diffetti ei vede: ¶ ivi dal mal
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d'onor inesta ¶ ov'ei si ferma, e ponvi
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pigne e mostra, ¶ com'ei quel viso imperla e
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proprio dirne sí minutamente? ¶ Ei te le mostra, te
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poco di mèl talor ei mesce ¶ sí fier velen
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che mai sempre ¶ com'ei commanda, seguo 'l suo
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che prima sopporto ch'ei mi stempre, ¶ che fòr
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con voce pia; ¶ ond'ei con dolce e irreprensibil
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stupor pieno attendea ¶ quant'ei volesse dir che sí
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con bontá s'intrica: ¶ ei da bontate e da
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elitropio mira il sole, ¶ ei la sua donna segue
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Il timidetto e vile ei forte rende, ¶ e tra
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ma come a pratticarlo ei move il piede, ¶ il
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lode de la notte ei feo, ¶ u' la necessitá
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quella vince in giostra. ¶ Ei le contempra l'ira
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ne mostra; ¶ per ch'ei da sé per sé
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come fatto fu, far ei non vale. ¶ 56. ¶ Fatta da
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par che nel Simposio ei voglia ¶ che la necessitá
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il cacciatore, ¶ quando cacciar ei vuol e prender fera
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queste palpèbre sono tue. ¶ 76. ¶ Ei mostra nel crïar la
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vivamente allor germoglia, ¶ quand'ei dá 'l merto a
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il core ¶ sí ch'ei si mire a Dio
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ove smembrato tant'error ei paghi. ¶ 121. ¶ E chi s
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sol la bellezza ch'ei rimira, ¶ ama una cosa
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quest'alcun dissegno, ¶ perch'ei ferro non vuol, non
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affliga Amore, ¶ per ch'ei sospiri e lagrime non
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dimostra vano: ¶ ché s'ei non vive u' vivere
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tutti devrebbe esser schifato. ¶ Ei sempre stará morto se
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ch'avenne, mentre ch'ei ¶ tutt'era intento ad
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l'aveva concio, ch'ei ¶ quant'era piú sprezzato
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fiero ed empio, ¶ ch'ei ne moriva mille volte
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che di par anco ei non ami. ¶ L'amante
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vite ricompensa e sana: ¶ ei vive amando e poi
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ed abbandona: ¶ ché s'ei li ruba il cor
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dole, ¶ forza è ch'ei t'ami, e ch
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i gioghi di Parnaso, ¶ ei sol, (e giá l
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farlo tal lo trasse. ¶ Ei la pelle tirò, e
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non mi lece, ¶ ch'ei dice cose tanto fòr
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molti effetti che produr ei suole: ¶ narrar la sua
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in la mondana chiostra? ¶ Ei sol il mastro e
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fare ¶ vorrebbe tal qual ei di caldo pieno, ¶ e
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nostro corre, ¶ ch'anco ei vorrebbe aver la fama
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macchie non sdegnò purgarne: ¶ ei fe' del sangue suo
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s'acqueta e appaga. ¶ Ei giá non guarda quanto
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al fin si reca: ¶ ei lodi il gran Dator
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il santo scempio ¶ ch'ei ti dará: cosí con
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altrimenti per fermo ch'ei tenesse ¶ impossibil che mai
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terreno; ¶ ma quante volte ei casca se risorge, ¶ quest
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soccorse, ¶ e prega ch'ei ti doni un cor