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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «ella»

nautoretestoannoconcordanza
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rimasa sostegno e guida, ella in li molti affari
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sentirá in parte fastidita, ella potrá queste rime pigliare
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preparato. Del che deve ella tenersene da molto piú
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s'ha nel paradiso. - ¶ 22. ¶ Ella di me s'avide
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era quasi giunto ¶ ov'ella stava de la riva
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fan che sovvra molte ella ribombe. ¶ 48. ¶ Eravi il Serrio
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Muse e Musa prima. ¶ Ella può far che questi
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la cima, ¶ ch'ov' ella spira il sacro suo
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de la voce santa. ¶ Ella veggiendo tanti numi attorno
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il buon gastiga: ¶ ed ella se ne posa oziosa
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a l'alto Olimpo ella si ferma. ¶ 74. ¶ Ah se
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un chiaro raggio, ¶ mentr'ella tenne i figli suoi
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l nostro cavaliero, ¶ mentr'ella visse, donna sua mantenne
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chiara, ¶ nulla conobbe, ch'ella fu sí bella ¶ come
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cantando mi dicea. ¶ 6. ¶ Ond'ella, che di ciò s
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ché quanto piú perfetta ella si dice, ¶ a te
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con gli occhi alletta. ¶ 31. ¶ Ella tre lustri de l
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la rimira e ch'ella lega e incende. ¶ 60. ¶ Il
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il vago sole; ¶ 61. ¶ ch'ella fra perle orïentali e
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trarrebbe e chino, ¶ ch'ella con grazia avrá bellezza
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vertú salda colonna. ¶ Ed ella or questa ed or
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di quel ch'udito ella ha da tutti quanti
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le tre Grazie ch'ella ha sempre a lato
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stellanti ciglia, ¶ veggiendo ch'ella ancor sí pargoletta ¶ fosse
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privo d'ogni senso. ¶ Ella tra l'alme in
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fior discopre primavera, ¶ com'ella ha segni di vertú
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chi piú ritrove: ¶ ch'ella si gira sí, cosí
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un vago giro, ¶ quand'ella lieta si dimostra in
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al mondo frutta ¶ quant'ella tra li veri studi
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con sonora avena, ¶ com'ella ti dará lo canterai
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piú rara e dotta ella sarebbe. ¶ 22. ¶ Farebbero le donne
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non si fôra, s'ella, ¶ mirabil tutta e fòr
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ne le scole, ¶ ch'ella non l'apprendesse allora
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ciò ch'udiva, ¶ replicava ella il tutto e poi
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e stimi piú quant'ella cresce, ¶ perfetta sia e
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in la pietra focaia: ¶ ella è perfetta e ben
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n mezzo l'acque ella s'ascose ¶ o s
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sol parte? ¶ Ché s'ella tien le grazie sempre
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come Madonna vuol, com'ella il chiama, ¶ ed a
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versi s'oda, ¶ ch'ella è di tal valor
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no' scopriva, ¶ ch'Eridania ella fosse no' scernea, ¶ ma
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me l'inchinai, ¶ ed ella con sembiante bel gientile
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si scorge chiaramente ch'ella ¶ il mondo aggioia e
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lodar la cercherai quant'ella merta, ¶ le perle alzando
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tu cerchi, ¶ ché s'ella si mostrasse ben ritrosa
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e piú disia. ¶ Ed ella che non cura amor
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uomo speri. ¶ Bisogna ch'ella a simil modo viva
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che 'l mio desir ella vedea. ¶ 90. ¶ Formar parola non
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fu uopo dir qual ella fusse, ¶ ch'era fra
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suoi corimbi attorno attorno ¶ ella spandeva largamente sciolta, ¶ secura
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sí le piacque, ch'ella allor la coglie, ¶ e
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scritto in carte, ¶ ch'ella nascesse del cruor d
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ardea. ¶ 23. ¶ Né pur sol ella ma ciascun s'accorse
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ben che mille volte ella l'ancida, ¶ ivi s
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Quante fïate vidi ch'ella chiaro ¶ l'incendio mio
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Ond'io veggiendo ch'ella non voleva ¶ che le
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mai né dire, ¶ ch'ella mostrasse aver di me
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farsi maggiori e ch'ella gli sprezzava, ¶ dissi fra
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luci che sí soavi ella movea, ¶ qual meraviglia, lasso
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lei si trasformò com'ella volse, ¶ e da me
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me si sciolse; ¶ ond'ella il fio ogni momento
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noto e chiaro, ¶ ed ella a grado aver mostrava
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s'io talor ov'ella era presente ¶ in rima
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seppi né dire, ¶ ch'ella prestasse a li miei
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non fosse vivo. ¶ Quant'ella volle i' feci e
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ancor ten godi. ¶ 77. ¶ Ch'ella mai sempre bella, accorta
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ed or sereno, ¶ tal ella a te pietosa ed
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e di ciò ch'ella disse, ¶ quando m'apparve
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S'interpose Fortuna anco ella poi, ¶ che mi sforzò
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de la beltá divina, ¶ ella a sé l'uomo
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ira e feritate, ¶ ch'ella sovente senz'Amor ne
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tutte l'opre, ¶ ov'ella in parte alcuna non
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perfetto in tutto com'ella è benigna. ¶ Adunque primo
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vani fôran miei sermoni. ¶ Ella col torchio acceso suol
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suo ricetto), ¶ fin ch'ella resta in la mondana
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Come si sente accesa ella si move, ¶ e nel
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il suo favore. ¶ 112. ¶ Ond'ella, ornata di cotai scintille
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de l'alma ch'ella onora: ¶ quest'altra brama
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paruta giá di pria. ¶ Ella vêr me girando i
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con occhi bieci, ¶ ch'ella par che lo fugga
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viver non può, perch'ella non l'aíta, ¶ che
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poteva sopra lui: ¶ quant'ella volle tutto 'l giorno
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ciò che di profitto ella traeva ¶ dal giovane gientil
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vedeva il servo ch'ella amava, ¶ indegno a par
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Cominciò non andar ov'ella fusse, ¶ chiuder le orecchie
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nott'e giorno, ¶ diss'ella, e andò, e rise
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or seguire, ¶ pur ch'ella quello apprezzi e a
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sé lo chiami, ¶ ed ella a lui voltar ogni
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propria imago, ¶ cagion ch'ella ami da chi sente
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a canto: ¶ ciò ch'ella può bramar è fatto
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astor ghermita, ¶ bisogna ch'ella al suo voler si
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in quella vi specchiate: ella vi sia ¶ in le
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or s'allumi; ¶ ond'ella del gioir cosí s
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chi quel ben amasse ella faria, ¶ e tal accenderebbe
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Perché bearsi in questo ella s'avisa, ¶ se tutt
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alma quest'errore, ¶ quand'ella sprezza il ciel e
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il vero dassi. ¶ 122. ¶ Com'ella integra viene, e ch
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a contemplar in alto, ¶ ella s'appiglia al suo
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meco ragionar quella sentia. ¶ Ella con voce chiara lui
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e parvemi ch'allora ¶ ella partisse e pur restasse
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a ripensar ciò ch'ella detto ¶ m'aveva, e
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E ben conobbi ch'ella disse il vero, ¶ che
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vada al ciel ov'ella ogni or m'invia
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viver sacro ¶ di ch'ella in terra è vero
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non riesca vana, ¶ quand'ella purga e quando ancor
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messo in ello, ¶ com'ella par che 'l lupo
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potenza e dica ch'ella, ¶ che fe' di nulla
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tristi, quando peccan, toglia: ¶ ella n'aspetta con le
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altri, per ciò ch'ella dava ¶ il viver proprio
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ch'avanzava. ¶ 37. ¶ Ma ch'ella sí donasse largamente, ¶ causava
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purgati cori. ¶ Fa ch'ella qui ti sia un
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cieleste e sacro tempio. ¶ 52. ¶ Ella a salirvi t'impennerá
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te n'andavi ov'ella fa dimora, ¶ comincia a
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giá dicesti chiaramente ch'ella ¶ t'alzava a contemplar
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Or credi certo ch'ella è stata il mezzo
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stimai lieve la salma. ¶ 133. ¶ Ella talor a me si
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opra. ¶ E ben ch'ella potesse farlo senza, ¶ questo
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andrai. - ¶ 21. ¶ La veste ch'ella indosso allor avea, ¶ era
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buono esser vedete". - ¶ 32. ¶ Mentr'ella i suoi parlari proseguiva
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di credenza, e ch'ella intenta ascolte ¶ la divina
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rittrassi indietro la pedata: ¶ ella era ignuda, ma di
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questa ponte, ¶ par ch'ella tremi e spiri fòr
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torce e afflige, ¶ ch'ella piegasse alquanto sul sentiero
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voler ebber le voglie. ¶ Ella sedeva tra le dotte
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ed aspro, ¶ e s'ella mai li disse: "Tu
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acquista onore, ¶ ch'ivi ella prese al ciel di
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di sé pianto infinito. ¶ 136. ¶ Ella volando al ciel partí
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veritate ¶ che 'l titol ella porta d'onestate. ¶ 159. ¶ Eran
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gli Adorni intraro, ¶ ond'ella con li cari figli
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a ragion crede. ¶ 171. ¶ Qual ella è viva tal la