Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

innocenti. ¶ Ma quando io era in procinto già d

errori. ¶ Il pensier mio era d'istoriarla tutta, ornandola

più d'un augello. ¶ Era ormai giunta in parte

D'una giuppa purpurea era vestito, ¶ la qual d

impetuoso amor soffre ritegno. ¶ Era tornando su ne l

canto. ¶ Se del'occhio era il tuo piede ¶ più

di renderla? ¶ Negar ben era il meglio ¶ che conceder

spazioso piano, ove non era ¶ tra l'erbette minute

de' duo miseri amanti era vermiglio, ¶ tornò viè più

nido la gelosa cura, ¶ era così rapita ¶ dala soavità

ammutirono i versi; et era poi ¶ di voto e

caso ¶ d'Atteone infelice. Era Atteone ¶ d'Autonoe e

dela stagion più calda. Era nel centro ¶ dela sua

con le vaghe seguaci era a lavarsi, ¶ per gran

lena ¶ seguitarmi, e sbranarmi. ¶ Era tra' verdi rami, ¶ in

quel ch'io m'era, ¶ stupii quivi mirando ¶ del

solo rimaso al'ombra era a posarsi, ¶ al rimbombo

poco a poco. ¶ Mentr'era il crudo stuolo ¶ a

risvegliarsi incominciò l'Aurora. ¶ Era apunto ne l'ora

iva fuggendo. ¶ L'aria era bianca e bruna, ¶ tinta

orlo del lido ¶ piantata era la tenda, ¶ dove giacea

su la guancia; ¶ et era quel disordine sì bello

lino ¶ fin'al bellico era scorciato e scinto; ¶ sìche

gran re de' Fenici era la figlia. ¶ Qui lungo

testura ¶ d'etiopica tela, ¶ era trapunto in mille guise

ma la vergine altera ¶ era scelta a portar càlato

solcando. ¶ Del'animata nave ¶ era Amor il nocchiero, ¶ et

remi le taurine braccia, ¶ era timone il corno, e

su 'l tauro assiso ¶ era apunto qual suole ¶ apparire

invan l'addolorata; et era ¶ presente al tutto Amor

tenea di cento campi. ¶ Era con novi canti e

i più folt'arbori. ¶ Era la fuga assai veloce

e lucido. ¶ Non n'era omai lontan già lungo

nome avea, ¶ ella Tisbe era detta. ¶ Il giovane n

quella casa e questa ¶ era il confin traposto ¶ d

discortese e maligno, ¶ ch'era al libero corso ¶ de

per rapir le gioie ¶ era lieve al fuggire, ¶ ma

ma per recarle altrui ¶ era zoppo al venire. ¶ Né

esce ¶ dela muta cittade. ¶ Era allora Cintia apunto ¶ nel

lei fatto avrebbe, ¶ s'era tarda alo scampo. ¶ Lascial

ma se colei, ¶ ch'era sola il cor mio

perché la spada, ch'era ¶ soverchiata al suo vago

E certo uopo non era ¶ con poetici encomi ingrandir

cruda altra non v'era. ¶ III ¶ Onde, poiché il

offeso ¶ d'amorose quadrella era il mio core, ¶ già

e sospirato monte, ¶ dov'era ogni suo ben, la

più gentil virgulto, ¶ ond'era dianzi à i campi