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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
1
1321
ché la diritta via era smarrita. ¶ Ahi quanto a
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1321
quanto a dir qual era è cosa dura ¶ esta
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1321
i' v'intrai, ¶ tant' era pien di sonno a
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1321
lago del cor m'era durata ¶ la notte ch
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1321
l piè fermo sempre era 'l più basso. ¶ Ed
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1321
che di pel macolato era coverta; ¶ e non mi
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1321
più volte vòlto. ¶ Temp' era dal principio del mattino
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1321
a bene sperar m'era cagione ¶ di quella fiera
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1321
te mi dolve. ¶ Io era tra color che son
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1321
al loco dov' i' era, ¶ che mi sedea con
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1321
certo fui ¶ che questa era la setta d'i
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1321
piedi ¶ da fastidiosi vermi era ricolto. ¶ E poi ch
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1321
guai. ¶ Oscura e profonda era e nebulosa ¶ tanto che
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1321
parlar coverto, ¶ rispuose: «Io era nuovo in questo stato
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1321
di spiriti spessi. ¶ Non era lunga ancor la nostra
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1321
ombra sua torna, ch'era dipartita». ¶ Poi che la
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1321
è bello, ¶ sì com' era 'l parlar colà dov
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1321
l parlar colà dov' era. ¶ Venimmo al piè d
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1321
il biasmo in che era condotta. ¶ Ell' è Semiramìs
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1321
si volgea ciascun, quand' era giunto, ¶ per lo suo
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1321
lei deriva. ¶ L'acqua era buia assai più che
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1321
corpi sui. ¶ Di poco era di me la carne
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1321
m'accorsi ch'elli era da ciel messo, ¶ e
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1321
che 'l modo v'era più amaro; ¶ ché tra
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1321
maggior tui?». ¶ Io ch'era d'ubidir disideroso, ¶ non
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1321
mento: ¶ credo che s'era in ginocchie levata. ¶ Dintorno
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1321
di veder s'altri era meco; ¶ e poi che
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1321
cui posta ¶ restato m'era, non mutò aspetto, ¶ né
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1321
sicuri oltre il fiume.] ¶ Era lo loco ov' a
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1321
cotal di quel burrato era la scesa; ¶ e 'n
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1321
l'infamïa di Creti era distesa ¶ che fu concetta
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1321
inferno, ¶ questa roccia non era ancor cascata. ¶ Ma certo
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1321
i loro beni.] ¶ Non era ancor di là Nesso
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1321
che da neun sentiero era segnato. ¶ Non fronda verde
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1321
Di rietro a loro era la selva piena ¶ di
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1321
le a colui, ch'era già fioco. ¶ Indi venimmo
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1321
a randa. ¶ Lo spazzo era una rena arida e
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1321
Quella che giva 'ntorno era più molta, ¶ e quella
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1321
si stingueva mentre ch'era solo: ¶ tale scendeva l
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1321
dolore. ¶ Sanza riposo mai era la tresca ¶ de le
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1321
ambo le pendici ¶ fatt' era 'n pietra, e ' margini
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1321
accorsi che 'l passo era lici. ¶ «Tra tutto l
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1321
non avrei visto dov' era, ¶ perch' io in dietro
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1321
quello medesimo peccato.] ¶ Già era in loco onde s
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1321
de l'acqua n'era sì vicino, ¶ che per
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1321
coda. ¶ La faccia sua era faccia d'uom giusto
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1321
il duca mio ch'era salito ¶ già su la
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1321
a gioco, ¶ là 'v' era 'l petto, la coda
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1321
quando vidi ch'i' era ¶ ne l'aere d
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1321
che la prima bolgia era repleta. ¶ Nel fondo erano
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1321
che non parëa s'era laico o cherco. ¶ Quei
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1321
largo tutti e ciascun era tondo. ¶ Non mi parean
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1321
la strema buccia, ¶ tal era lì dai calcagni a
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1321
d'i sommersi. ¶ Io era già disposto tutto quanto
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1321
ché da le reni era tornato 'l volto, ¶ e
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1321
perché 'l veder dinanzi era lor tolto. ¶ Forse per
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1321
l mar non li era la veduta tronca. ¶ E
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1321
a quel loco, ch'era forte ¶ per lo pantan
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1321
venire. ¶ Ahi quant' elli era ne l'aspetto fero
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1321
L'omero suo, ch'era aguto e superbo, ¶ carcava
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1321
la sembianza lor ch'era non buona. ¶ Ei chinavan
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1321
Pur a la pegola era la mia 'ntesa, ¶ per
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1321
gente ch'entro v'era incesa. ¶ Come i dalfini
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1321
e Graffiacan, che li era più di contra, ¶ li
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1321
sdruscia. ¶ Tra male gatte era venuto 'l sorco; ¶ ma
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1321
ch'a ciò fare era più crudo. ¶ Lo Navarrese
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1321
ma però di levarsi era neente, ¶ sì avieno inviscate
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1321
vanno per via. ¶ Vòlt' era in su la favola
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1321
noi; ma non lì era sospetto: ¶ ché l'alta
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1321
Virgilio ¶ sovra colui ch'era disteso in croce ¶ tanto
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1321
ella ti reggia». ¶ Non era via da vestito di
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1321
che da l'altro era la costa corta, ¶ non
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1321
scoscende. ¶ La lena m'era del polmon sì munta
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1321
prendemmo la via, ¶ ch'era ronchioso, stretto e malagevole
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1321
ire parea mosso. ¶ Io era vòlto in giù, ma
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1321
ecco a un ch'era da nostra proda, ¶ s
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1321
e guardando sospira: ¶ tal era 'l peccator levato poscia
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1321
domandò poi chi ello era; ¶ per ch'ei rispuose
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1321
già parea quel ch'era: ¶ come procede innanzi da
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1321
Ogne primaio aspetto ivi era casso: ¶ due e nessun
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1321
cambiava muso. ¶ Quel ch'era dritto, il trasse ver
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1321
resta. ¶ L'anima ch'era fiera divenuta, ¶ suffolando si
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1321
ben Puccio Sciancato; ¶ ed era quel che sol, di
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1321
che venner prima, non era mutato; ¶ l'altr' era
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1321
era mutato; ¶ l'altr' era quel che tu, Gaville
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1321
certo; ma già m'era avviso ¶ che così fosse
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1321
tante casso ¶ lo lume era di sotto da la
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1321
Guido da Montefeltro.] ¶ Già era dritta in sù la
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1321
Tever si diserra». ¶ Io era in giuso ancora attento
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1321
ché ciascun suo nimico era Cristiano, ¶ e nessun era
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1321
era Cristiano, ¶ e nessun era stato a vincer Acri
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1321
aprì la canna, ¶ ch'era di fuor d'ogne
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1321
fossa tutti 'nsembre, ¶ tal era quivi, e tal puzzo
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1321
seme di formiche; ¶ ch'era a veder per quella
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1321
Nel tempo che Iunone era crucciata ¶ per Semelè contra
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1321
sanza alcun sermone. ¶ Quiv' era men che notte e
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1321
che la ripa, ch'era perizoma ¶ dal mezzo in
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1321
morte, ¶ e non v'era mestier più che la
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sì ch'un fascio era elli e io. ¶ Qual
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1321
l freddo cielo, ¶ com' era quivi; che se Tambernicchi
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1321
domandato "Altri chi v'era?", ¶ tu hai dallato quel
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1321
capo a l'altro era cappello; ¶ e come 'l
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1321
la tenace pece, ¶ non era ancora giunto Michel Zanche
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1321
mio, ché non lì era altra grotta. ¶ Già era
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1321
era altra grotta. ¶ Già era, e con paura il
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1321
una dinanzi, e quella era vermiglia; ¶ l'altr' eran
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1321
la sinistra a vedere era tal, quali ¶ vegnon di
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1321
penne, ma di vispistrello ¶ era lor modo; e quelle
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1321
quel dinanzi il mordere era nulla ¶ verso 'l graffiar
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1321
mezza terza riede». ¶ Non era camminata di palagio ¶ là
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1321
ancora sì come prim' era. ¶ Da questa parte cadde
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1321
onde 'l Carro già era sparito, ¶ vidi presso di
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1321
poco tempo a volger era. ¶ Sì com' io dissi
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1321
campare; e non lì era altra via ¶ che questa
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1321
uomo di corte.] ¶ Già era 'l sole a l
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1321
guance, ¶ là dov' i' era, de la bella Aurora
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1321
lo spirare, ch'i' era ancor vivo, ¶ maravigliando diventaro
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1321
posasse; ¶ allor conobbi chi era, e pregai ¶ che, per
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1321
pace. ¶ Ond' io, ch'era ora a la marina
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1321
mente mia, che prima era ristretta, ¶ lo 'ntento rallargò
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1321
fiammeggiava roggio, ¶ rotto m'era dinanzi a la figura
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1321
veder tutto, ¶ mestier non era parturir Maria; ¶ e disïar
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1321
spene, dolce figlio». ¶ Ancora era quel popol di lontano
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1321
sì che l'ombra era da me a la
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1321
e guardail fiso: ¶ biondo era e bello e di
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1321
ben cinquanta gradi salito era ¶ lo sole, e io
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1321
e io non m'era accorto, quando ¶ venimmo ove
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1321
uva imbruna, ¶ che non era la calla onde salìne
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1321
a centro lista. ¶ Io era lasso, quando cominciai: ¶ «O
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1321
valente!». ¶ Conobbi allor chi era, e quella angoscia ¶ che
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1321
Bonconte di Montefeltro.] ¶ Io era già da quell' ombre
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1321
e 'l lume ch'era rotto. ¶ «Perché l'animo
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1321
calca si difende. ¶ Tal era io in quella turba
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1321
sciogliea da essa. ¶ Quiv' era l'Aretin che da
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1321
l priego da Dio era disgiunto. ¶ Veramente a così
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1321
accorsi che 'l monte era scemo, ¶ a guisa che
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1321
Tra erto e piano era un sentiero schembo, ¶ che
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1321
e Currado marchese Malespini.] ¶ Era già l'ora che
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1321
conoscer mi volesse. ¶ Temp' era già che l'aere
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1321
riparo ¶ la picciola vallea, era una biscia, ¶ forse qual
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L'ombra che s'era al giudice raccolta ¶ quando
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1321
che già grande là era. ¶ Fui chiamato Currado Malaspina
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1321
gemme la sua fronte era lucente, ¶ poste in figura
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1321
spaventato, agghiaccia. ¶ Dallato m'era solo il mio conforto
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1321
e 'l viso m'era a la marina torto
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1321
scaglion primaio ¶ bianco marmo era sì pulito e terso
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esso qual io paio. ¶ Era il secondo tinto più
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due chiavi. ¶ L'una era d'oro e l
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1321
oro e l'altra era d'argento; ¶ pria con
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1321
dicesse 'Ave!'; ¶ perché iv' era imaginata quella ¶ ch'ad
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quella costa ¶ onde m'era colui che mi movea
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1321
li occhi miei disposta. ¶ Era intagliato lì nel marmo
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1321
li 'ncensi ¶ che v'era imaginato, li occhi e
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1321
e men che re era in quel caso. ¶ Di
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1321
Micòl mi biancheggiava. ¶ Quiv' era storïata l'alta gloria
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1321
e una vedovella li era al freno, ¶ di lagrime
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1321
Siena sen pispiglia, ¶ ond' era sire quando fu distrutta
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1321
e scemi. ¶ Io m'era mosso, e seguia volontieri
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1321
vostro mal sentero! ¶ Più era già per noi del
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1321
mai non raggiorna!». ¶ Io era ben del suo ammonir
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1321
Menocci ove la roccia era tagliata; ¶ quivi mi batté
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1321
fero ad etade ¶ ch'era sicuro il quaderno e
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1321
che di ciò domandata era, ¶ si sdebitò così: «Non
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1321
innanzi, il passo. ¶ Già era l'aura d'ogne
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1321
e qui mezza notte era. ¶ E i raggi ne
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perché per noi girato era sì 'l monte, ¶ che
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1321
oscuro; ¶ né da quello era loco da cansarsi. ¶ Questo
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1321
una parola in tutte era e un modo, ¶ sì
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1321
me ne spiego. ¶ Prima era scempio, e ora è
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1321
che già nel corcar era. ¶ Sì, pareggiando i miei
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1321
moria; ¶ intorno ad esso era il grande Assüero, ¶ Estèr
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1321
pronta ¶ di riguardar chi era che parlava, ¶ che mai
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1321
nostre spalle a noi era già volta. ¶ E quale
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1321
ei si tacque, ¶ tant' era già di là da
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1321
E quei che m'era ad ogne uopo soccorso
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1321
l'appago!». ¶ Ancor non era sua bocca richiusa, ¶ quand
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1321
e distesi». ¶ Io m'era inginocchiato e volea dire
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1321
si ragiona, ¶ dianzi non era io sol; ma qui
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1321
quanto al poder n'era permesso, ¶ quand' io senti
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1321
dura e più onora ¶ era io di là», rispuose
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1321
la cristiana fede.] ¶ Già era l'angel dietro a
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1321
quella cerchia dov' io era. ¶ Or sappi ch'avarizia
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1321
stenderò la mano. ¶ Già era 'l mondo tutto quanto
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1321
dietro, e la quinta era al temo, ¶ drizzando pur
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1321
onde 'l cammin nostro era chiuso, ¶ cadea de l
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1321
devota. ¶ Ne li occhi era ciascuna oscura e cava
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1321
non sappiendo como? ¶ Già era in ammirar che sì
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1321
la gente che lì era, ¶ volgendo 'l viso, raffrettò
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1321
la natura umana.] ¶ Ora era onde 'l salir non
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1321
giù la cala; ¶ tal era io con voglia accesa
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1321
l'ultima tortura ¶ s'era per noi, e vòlto
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1321
sarei per rinfrescarmi, ¶ tant' era ivi lo 'ncendio sanza
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1321
un lume che lì era, ¶ tal che mi vinse
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1321
me del sol ch'era già basso. ¶ E di
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1321
fior da fiore ¶ ond' era pinta tutta la sua
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1321
rimembrar dove e qual era ¶ Proserpina nel tempo che
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1321
dolce suon per canti era già inteso. ¶ O sacrosante
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1321
tratto ¶ del mezzo ch'era ancor tra noi e
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1321
di verde fronda. ¶ Ognuno era pennuto di sei ali
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1321
d'oro avea quant' era uccello, ¶ e bianche l
201
1321
foco nota; ¶ l'altr' era come se le carni
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1321
che già cotanto ¶ tempo era stato ch'a la
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1321
la sua presenza ¶ non era di stupor, tremando, affranto
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1321
lo gel che m'era intorno al cor ristretto
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1321
di carne a spirto era salita, ¶ e bellezza e
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1321
e virtù cresciuta m'era, ¶ fu' io a lui
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1321
pur per taglio m'era paruto acro, ¶ ricominciò, seguendo
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1321
confession conviene esser congiunta». ¶ Era la mia virtù tanto
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1321
a me che non era più tale. ¶ Non ti
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1321
qui, quand' ella c'era. ¶ Di penter sì mi
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1321
volgi li occhi santi», ¶ era la sua canzone, «al
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1321
ne li occhi m'era ¶ quella ch'ad altro
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1321
d'i suoi comandamenti era divoto, ¶ la mente e
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1321
Poscia per indi ond' era pria venuta, ¶ l'aguglia
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1321
foce, e quasi tutto era là bianco ¶ quello emisperio
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1321
grazia serba. ¶ S'i' era sol di me quel
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1321
permanendo unita. ¶ S'io era corpo, e qui non
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1321
modo sospinto, ¶ poi ch'era necessario, né commendo. ¶ Io
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1321
mio disir dipinto ¶ m'era nel viso, e 'l
220
1321
come da questi ¶ m'era in disio d'udir
221
1321
di quel ch'ell' era. ¶ Sì come il sol
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1321
e di tal fede era contento; ¶ ma 'l benedetto
223
1321
che 'n sua fede era, ¶ vegg' io or chiaro
224
1321
Reno, ¶ Isara vide ed Era e vide Senna ¶ e
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1321
avea prima e poi era fatturo ¶ per lo regno
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1321
dal suo fattore ¶ s'era allungata, unì a sé
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1321
che sofferse, ¶ in che era contratta tal natura. ¶ Però
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1321
Or quel che t'era dietro t'è davanti
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1321
lume santo ¶ rivolta s'era al Sol che la
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1321
la luce che m'era ancor nova, ¶ del suo
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1321
che si mise com' era davante. ¶ L'altra letizia
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1321
altra letizia, che m'era già nota ¶ per cara
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1321
s'appresenta; ¶ e io era con lui; ma del
234
1321
sé lucente ¶ quel ch'era dentro al sol dov
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1321
occhio ch'andasse. ¶ Tal era quivi la quarta famiglia
236
1321
canto di quei lumi era di quelle; ¶ chi non
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1321
sciolto, ¶ con Bëatrice m'era suso in cielo ¶ cotanto
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1321
in che avanti s'era, ¶ fermossi, come a candellier
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1321
proprio dir vuole. ¶ Non era ancor molto lontan da
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1321
a la milizia, ch'era in forse, ¶ per sola
241
1321
e perché fosse qual era in costrutto, ¶ quinci si
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1321
del possessivo di cui era tutto. ¶ Domenico fu detto
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1321
è la muffa dov' era la gromma. ¶ La sua
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1321
il punto dov' io era: ¶ poi ch'è tanto
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1321
non pare, ¶ pensa chi era, e la cagion che
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1321
tutto circunscrive, ¶ tre volte era cantato da ciascuno ¶ di
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1321
sopra quel che v'era, ¶ per guisa d'orizzonte
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1321
accors' io ch'io era più levato, ¶ per l
249
1321
accors' io ch'elli era d'alte lode, ¶ però
250
1321
ch'io non m'era lì rivolto a quelli
251
1321
famiglia vòte; ¶ non v'era giunto ancor Sardanapalo ¶ a
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1321
camera si puote. ¶ Non era vinto ancora Montemalo ¶ dal
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1321
pennecchio. ¶ Oh fortunate! ciascuna era certa ¶ de la sua
254
1321
sepultura, e ancor nulla ¶ era per Francia nel letto
255
1321
mie; ¶ onde Beatrice, ch'era un poco scevra, ¶ ridendo
256
1321
di San Giovanni ¶ quanto era allora, e chi eran
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1321
allevïò di me ond' era grave, ¶ al suo Leon
258
1321
e 'l pome. ¶ Grand' era già la colonna del
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1321
che nacquero i Calfucci ¶ era già grande, e già
260
1321
fé lor parente. ¶ Già era 'l Caponsacco nel mercato
261
1321
da Fiesole, e già era ¶ buon cittadino Giuda e
262
1321
al vostro viver lieto, ¶ era onorata, essa e suoi
263
1321
che 'l giglio ¶ non era ad asta mai posto
264
1321
ai figli scarsi; ¶ tal era io, e tal era
265
1321
era io, e tal era sentito ¶ e da Beatrice
266
1321
presenti; ¶ mentre ch'io era a Virgilio congiunto ¶ su
267
1321
altro roteando, ¶ e letizia era ferza del paleo. ¶ Così
268
1321
m'avea parlato ¶ qual era tra i cantor del
269
1321
l'amor che lì era ¶ segnare a li occhi
270
1321
scendere altre luci dove ¶ era il colmo de l
271
1321
io» e «mio», ¶ quand' era nel concetto e 'noi
272
1321
de la divina grazia era contesto, ¶ con canti quai
273
1321
ogne altro intento s'era tolto. ¶ E quella non
274
1321
parvente». ¶ Qual savesse qual era la pastura ¶ del viso
275
1321
cura, ¶ conoscerebbe quanto m'era a grato ¶ ubidire a
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1321
l'amor che v'era dentro: ¶ «Luce divina sopra
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1321
Poca vita mortal m'era rimasa, ¶ quando fui chiesto
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1321
parte là ove sempr' era, ¶ perché non è in
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1321
lo riso mio». ¶ Io era come quei che si
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a' suoi consigli ¶ tutto era pronto, ancora mi rendei
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parvenza, ¶ là dov' io era, ancor non appariva: ¶ però
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mondo cigne; ¶ e questo era d'un altro circumcinto
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si movea, secondo ch'era ¶ in numero distante più
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l'etterno dal tempo era venuto, ¶ e di Fiorenza
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che la mente mia era sospesa. ¶ Uno intendëa, e
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le genti glorïose. ¶ Diffuso era per li occhi e
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la sembianza vostra?'; ¶ tal era io mirando la vivace
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una bellezza, che letizia ¶ era ne li occhi a
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guardassi suso; ma io era ¶ già per me stesso
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è sempre qual s'era davante; ¶ ma per la
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viso in lei tutto era messo. ¶ Qual è 'l
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ond' elli indige, ¶ tal era io a quella vista