parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
1
1998
che tutto il parco era gremito di invitati e
2
1998
porta della mia stanza era socchiusa. Mi avvicinai per
3
1998
arrestai. Tutta la stanza era in perfetto ordine come
4
1998
mi dicevo, quando mi era parso di scorgere uno
5
1998
martello d’arme luccicante. ¶ Era sorto un nuovo motivo
6
1998
perché il futuro sposo era appena arrivato con la
7
1998
occhialoni impolverati, e Turchina era dovuta fuggire verso una
8
1998
nuziale. ¶ Nel cortile si era formato un grande assembramento
9
1998
facendo esibire Bortolana, che era intento a tirare un
10
1998
allontanando con Lenìn, che era rosso in volto e
11
1998
anche l’Albino. Si era bagnato i capelli, appena
12
1998
dal barbiere, se li era pettinati con un pettine
13
1998
da quando a qualcuno era parso di notare che
14
1998
la bassa porticina ed era entrato tutto piegato su
15
1998
con due dita. Si era rizzato accanto all’alberello
16
1998
Sulla porta della legnaia era apparso di colpo Bortolana
17
1998
direzione. L’Albino si era messo a ballare a
18
1998
punto più alto. Maciste era balzato irresistibilmente sulla massa
19
1998
immondizie della massa. ¶ Si era avvicinato anche il Nervo
20
1998
stesso istante, non si era capito se avevano avuto
21
1998
La cravatta di Lenìn era tutta spostata da una
22
1998
lati della bocca, si era tolto per qualche istante
23
1998
bocca, nel cortile si era diffusa la notizia che
24
1998
Nervo, che per combinazione era stato sorpreso dal suono
25
1998
verso la serra fragorosa. Era passato ancora un po
26
1998
la grande torta che era diventata nel frattempo grigiorosa
27
1998
cucinone del pianterreno, che era stato ripristinato per quella
28
1998
incerti. Lo sposo si era avvicinato alla macchina scoperta
29
1998
fermarsi in cortile. C’era già una pellicola di
30
1998
finestre della villa. Bortolana era corso verso le cassette
31
1998
la villa. Ma c’era qualche difficoltà a farli
32
1998
dei colombi. Non ne era volato fuori finora neanche
33
1998
dell’auto. ¶ Ora Lenìn era diventato pallidissimo. Gesticolava, insultando
34
1998
braccio dello sposo si era finalmente mosso sul volante
35
1998
teste. ¶ Nessun altro si era ancora accorto della sua
36
1998
Il padre priore si era arrestato all’improvviso, mentre
37
1998
fulmineamente. Il padre priore era stato sequestrato dallo Ziò
38
1998
Dirce correva verso casa, era già arrivata di fronte
39
1998
gradini, quando la Dirce era già arrivata al piano
40
1998
al piano superiore, o era salita addirittura sopra il
41
1998
testa. La mia guancia era schiacciata contro i bottoni
42
1998
dei fagiani. Il cortile era un po’ inclinato da
43
1998
fuoco. Il padre priore era seduto a capotavola, di
44
1998
tuta in pelle, perché era appena rientrato con la
45
1998
con il Nervo. Si era fermato vicino all’albero
46
1998
sottovoce lo Ziò, che era uscito dalla serra sorretto
47
1998
per potermi abbracciare. Si era fatto un silenzio ancora
48
1998
parole. ¶ Qualche istante dopo era già girato di schiena
49
1998
nella stanza. Nessuna testa era ancora apparsa, scusandosi e
50
1998
poi scomparendo. La garza era srotolata e sparpagliata sul
51
1998
esatto dove la garza era rimasta appiccicata. Cominciai a
52
1998
primo piano della villa era quasi deserto in quel
53
1998
cambiate le lenzuola, c’era una valigetta mai vista
54
1998
la stanza. ¶ La serra era buia, silenziosa. Deserta, mi
55
1998
il parco. Non c’era più nessuno lungo i
56
1998
i viali. La ghiaia era già addormentata, non una
57
1998
che forse la serra era gremita di un gran
58
1998
casa di Lenìn, che era già tutta buia. ¶ Feci
59
1998
La lampadina sulla scaletta era ormai spenta, anche da
60
1998
La porta della serra era stata bloccata ormai da
61
1998
accavallato. Di più non era possibile vedere. Mi allontanai
62
1998
ginocchio, che forse si era addormentato di colpo sulla
63
1998
In cima, la porticina era stata lasciata socchiusa. Entrai
64
1998
per il bucato. C’era un gran numero di
65
1998
anche quella parete non era mai diritta, si affossava
66
1998
con una bombatura inaspettata, era tutta ondulata, l’intera
67
1998
pollice, quando la calce era ancora molto fresca. Il
68
1998
po’ sotto di noi. Era anche quello ondulato e
69
1998
il resto della stanza era privo di ogni altro
70
1998
per vedere se c’era un altro piccolo letto
71
1998
tutto il lettone si era rimescolato e i corpi
72
1998
per alcuni istanti. Si era liberato un piccolo varco
73
1998
cuscino libera. ¶ Se l’era portata anche sotto le
74
1998
lentissimamente la veste. Si era fermata adesso contro il
75
1998
trovasse di preciso, se era vicinissima e addirittura confinante
76
1998
mio corpo o se era invece dalla parte opposta
77
1998
piccolo fascio della torcia era adesso puntato in quella
78
1998
quella mano che si era posata di colpo sopra
79
1998
si poteva dire se era stato un ginocchio, una
80
1998
che la Pesca si era fatta di nuovo vicinissima
81
1998
materasso di piuma si era gonfiato enormemente a uno
82
1998
lettone. L’Albino si era rimesso in movimento, sconvolgendo
83
1998
Faticavo a scoprire dov’era finita la zampa di
84
1998
spostava continuamente nel lettone, era sempre in punti diversi
85
1998
frammento di costellazione si era ripresentato un po’ capovolto
86
1998
stanza accanto Lenìn si era svegliato. Lo sentivo girarsi
87
1998
vano della porta si era illuminato. Lenìn doveva essersi
88
1998
schiena. Lo spazio si era schiarito un po’ nel
89
1998
varco del soffitto, ma era ancora notte. Feci ruotare
90
1998
altra stanza. Lenìn si era alzato dal letto. Lo
91
1998
riaprii. Ora la sveglia era scomparsa, Lenìn occupava l
92
1998
di nuovo gli occhi era già giorno fatto. ¶ Me
93
1998
alzati tutti, non c’era più nessun altro nel
94
1998
di Lenìn. Non c’era nessuno neanche lì, erano
95
1998
tutti. La mia veste era ancora perfettamente distesa in
96
1998
di sotto non c’era più nessuno. Corsi giù
97
1998
e per di più era proprio impossibile capire dove
98
1998
tempo dopo vidi che era arrivata inaspettatamente in fondo
99
1998
stessa villa, perché c’era un gran numero di
100
1998
alla casetta dei fagiani. Era molto vicina alla ghiacciaia
101
1998
il volto della Pesca era apparso di colpo al
102
1998
i capelli, se li era premuti col palmo di
103
1998
vidi che lo specchio era scomparso. Si stava spostando
104
1998
crepitare a ogni passo. Era così diffusa nell’aria
105
1998
Maciste, ma questa volta era davanti. Doveva avere cambiato
106
1998
ogni tanto. La Pesca era tornata di nuovo vicino
107
1998
finestre della villa. ¶ C’era un gran numero di
108
1998
un ciuffetto di capelli era rimasto incollato a un
109
1998
senza mostrare di ferirsi. Era quasi impossibile vederli perché
110
1998
vederli perché il sole era a quell’ora altissimo
111
1998
di una mano, ed era impossibile distinguere i contorni
112
1998
terreno perché il sole era così perpendicolare alla sua
113
1998
getto d’acqua. ¶ Si era fatto un improvviso silenzio
114
1998
di terracotta che c’era a poca distanza dalla
115
1998
colla. ¶ Il sole si era inclinato un po’ nello
116
1998
l’ora di pranzo era vicina, qualcun altro guardava
117
1998
traballante delle immondizie. ¶ Si era formata una montagnola molto
118
1998
di foglie accatastate c’era una sdraia sfasciata, frammenti
119
1998
isolata, sulla cui cima era stato gettato un grande
120
1998
il rosso del pelo era più acceso. Cercava di
121
1998
dalla massa. ¶ La zampetta era stata spezzata quasi del
122
1998
sega da legno, che era appoggiata al muro della
123
1998
colore di quella zampa era come quello che vorrebbe
124
1998
A una delle finestre era apparsa Turchina in abito
125
1998
abito nuziale. Bortolana si era arrampicato su una scala
126
1998
comprese. Il sole si era inclinato di più nello
127
1998
calcolare se la zampa era abbastanza lontana dal mio
128
1998
anche se lo scrocco era così corto che chiunque
129
1998
la scaletta. Il parco era stranamente silenzioso. Lo percorsi
130
1998
spostavano dove il fogliame era più buio e più
131
1998
capigliatura elettrizzata. ¶ Ma non era la Pesca, perché poco
132
1998
nella villa, vidi che era ancora sullo stesso gradino
133
1998
stupore che la Pesca era ancora al solito punto
134
1998
zampa di gatto si era ormai seccata bene nel
135
1998
parte vellutata che si era posata chissà quante volte
136
1998
La porta del bagno era spalancata. Vicino alla vasca
137
1998
A una delle finestre era apparsa per un istante
138
1998
Nel cortile il litigio era cresciuto ancora. Non riuscivo
139
1998
zampa di gatto, che era abbastanza staccata dal mio
140
1998
che l’Albino si era impossessato fulmineamente della zampa
141
1998
perché il suo corpo era così chiaro che quasi
142
1998
Nervo, che gli si era infine accostato minacciosamente con
143
1998
attraverso i suoi gradini, era balzata giù di lato
144
1998
La sua veste si era aperta e irradiata per
145
1998
il tetto della ghiacciaia era coperto da uno strato
146
1998
terra e sopra ci era cresciuta un’impenetrabile vegetazione
147
1998
dalle scuderie. L’uomo era già dall’altra parte
148
1998
per lasciarlo passare. Adesso era già a poca distanza
149
1998
che al primo piano era esplosa una grande animazione
150
1998
sempre inseguita dalla sarta. Era uscito dalla sua casa
151
1998
ghiaia. Un gruppo si era fermato in cerchio attorno
152
1998
trasportava soprattutto Bortolana, che era l’uomo di fatica
153
1998
cicca, rilassato. La cenere era caduta per conto proprio
154
1998
a terra, perché si era dimenticato di scuoterla col
155
1998
danzare con la Dea, era salito al primo piano
156
1998
grande silenzio che si era fatto intorno capii che
157
1998
qualcuno, nel punto dov’era stata applicata la prolunga
158
1998
guardare. Un’altra coppia era salita fino in piccionaia
159
1998
tempo passava, la luce era ruotata sul tronco dell
160
1998
spalle, dove il collare era rimasto sganciato e un
161
1998
Sul giradischi il disco era terminato con uno scatto
162
1998
scatto, la musica si era scollata improvvisamente dallo spazio
163
1998
mano. ¶ L’albero borchiato era diventato color della brace
164
1998
piano, e nessuno si era ancora ricordato di riportare
165
1998
arrovesciata. Nella serra c’era lo Ziò con la
166
1998
dove prima ce n’era solamente uno. ¶ Seguivo da
167
1998
cartoccio. Lo Ziò si era finalmente alzato in piedi
168
1998
l’altra. Il Nervo era penetrato sghignazzando nella serra
169
1998
un piolo che si era staccato dal muro, nella
170
1998
movimento. Anche la Dirce era balzata fuori di casa
171
1998
perché non precipitasse. Si era acceso una sigaretta, con
172
1998
Ducale. Il cielo ne era gremito sempre più, l
173
1998
più, l’aria ne era talmente smossa e scompigliata
174
1998
ciotola. Ora Bortolana si era girato da quella parte
175
1998
fosse spenta del tutto. Era ormai così consumata che
176
1998
apparire dei colombi. Forse era salito dalla parte della
177
1998
pavimento, perché non c’era inginocchiatoio nella stanza. Mentre
178
1998
specchio antico che c’era sulla cassettiera. I frammenti
179
1998
acqua. Lo raggiungevano mentre era già nel parco armato
180
1998
strane, la loro pelle era tesa, deformata da oggetti
181
1998
asse. L’autista, che era rimasto in attesa nella
182
1998
a salutare. Il sole era ormai molto basso, il
183
1998
quale il mio piatto era posato cominciava piano piano
184
1998
fumanti di coniglio. Fuori era già tutto buio, ma
185
1998
buio, ma l’aria era ancora così tiepida che
186
1998
stomaco di Turchina si era gonfiato un po’ per
187
1998
della scala. ¶ La guardai. Era in vestaglia, sembrava che
188
1998
allo specchio di piombo, era stata messa una forbice
189
1998
alla finestra perché mi era parso che qualche verso
190
1998
in movimento. Nel cortile era scoppiato un furibondo litigio
191
1998
forza. ¶ Intanto la Pesca era apparsa all’improvviso sulla
192
1998
scaletta esterna della casa. Era molto lontana e per
193
1998
giri e, proprio quando era al massimo del suo
194
1998
verso il Nervo, che era disceso dalla moto e
195
1998
doveva avere capito che era orario di silenzio, perché
196
1998
vecchio collare, anche se era ormai ingiallito e tagliuzzato
197
1998
gli schettini. La camerata era deserta, le gambe dei
198
1998
chiamato. La grande motocicletta era sempre parcheggiata nel cortile
199
1998
occhiate, a tratti, mentre era intento a meditare. Piccoli
200
1998
la bocca del cortile. ¶ Era il padre priore che
201
1998
dove una volta c’era la chiesina. Il Nervo
202
1998
girevole del vecchio armonio, era ancora serrato nella tuta
203
1998
braccia, per dire che era così difficoltoso toglierla e
204
1998
sull’armonio. Nel cortile era rimasta ancora un po
205
1998
uomo con gli occhiali era girato di schiena sulla
206
1998
al vicario. Non si era tolto la tuta, mi
207
1998
motocicletta, ma il Gatto era scattato di colpo un
208
1998
motore. Il sedile posteriore era così alto rispetto a
209
1998
seminarista sordomuto, che si era alzata all’improvviso in
210
1998
sembrava trasparente. ¶ Il cancello era già stato aperto. La
211
1998
il suo labbro inferiore era un po’ spappolato al
212
1998
della motocicletta da cui era stato superato che si
213
1998
la testa tutta girata. ¶ Era ancora buio, ma il
214
1998
roccia artificiale il buio era per qualche istante così
215
1998
acqua sul suo fondo era nera, piena di legno
216
1998
una sdraia. La tela era ancora un po’ fradicia
217
1998
chiuse, ma se n’era aperta all’improvviso una
218
1998
Non avevo visto chi era stato, perché in quel
219
1998
della moto, perché si era messo a imprecare. Intanto
220
1998
casa del custode si era improvvisamente spalancata. Una ragazza
221
1998
Una ragazza ancora semiaddormentata era apparsa spettinata alla sommità
222
1998
cortile. ¶ La mia sdraia era girata nella stessa direzione
223
1998
proprio verso di me. ¶ Era ferma di fronte alla
224
1998
richiuderla perché lo stucco era così screpolato e rinsecchito
225
1998
chiuse nelle stanze, ed era accesa la luce artificiale
226
1998
le ante a fisarmonica. Era una stanza d’angolo
227
1998
quella dello Ziò, che era già alzato e stava
228
1998
delle brocche. La Dea era andata a fermarsi dietro
229
1998
in modo innaturale. C’era anche la sarta nella
230
1998
Nel cortile la ghiaia era ancora lucente. Ci camminavo
231
1998
Adesso che la luce era salita ancora, mille cose
232
1998
muro di cinta dove era ancora possibile distinguere, nei
233
1998
del custode. La piccionaia era quasi tutta vuota, solo
234
1998
pavimento sul quale camminavo era un semplice piano d
235
1998
piani della costruzione. C’era una lunghissima scala di
236
1998
mi trovavo. La scala era stretta, tutta inclinata da
237
1998
mia stanza. La finestra era ancora spalancata, guardavo di
238
1998
svuotavo finalmente la valigia. ¶ Era arrivato il pomeriggio. ¶ Stavo
239
1998
una macchina scoperta c’era un uomo tutto impolverato
240
1998
niente, il suo volto era nascosto da un paio
241
1998
una rete, che non era tracciata, tanto che non
242
1998
diverse, e ancora, ed era questo un problema più
243
1998
Pochi banchi più avanti era scoppiata una lotta feroce
244
1998
di quanti centimetri esatti era riuscito a farla penetrare
245
1998
altri, in quel momento era in chiesa a esercitarsi
246
1998
incupendo sempre più, si era in quell’ora in
247
1998
mattoni. Un seminarista si era alzato dal proprio banco
248
1998
La mia mano si era mossa irresistibilmente sul foglio
249
1998
testa. La musica si era interrotta di colpo, nello
250
1998
indizio che il Gatto era già uscito dalla chiesa
251
1998
uscito dalla chiesa, che era già entrato silenziosamente nella
252
1998
immaginato. ¶ Entrammo nel refettorio. Era il suo turno di
253
1998
bottiglione dell’acqua, che era un po’ umido all
254
1998
interessasse più. ¶ Il tempo era ancora gelido e sereno
255
1998
coperti dalla veste. Quando era in cima, girava la
256
1998
il Gatto mi si era accostato di nuovo. Non
257
1998
accostato di nuovo. Non era in piedi, stavolta, aveva
258
1998
seggiola e ci si era seduto nello stretto corridoio
259
1998
considerando, mentre si allontanava. ¶ Era già tornato al suo
260
1998
volte, quando non c’era nessun altro nella sala
261
1998
istante dopo il foglio era di nuovo in mano
262
1998
non si accertava se era entrato veramente nella tasca
263
1998
che avrebbe parlato, perché era ormai orario di silenzio
264
1998
alta, e persino chi era già intento a ridere
265
1998
notte, quando il lampione era già acceso e bisognava
266
1998
tremava, si scuoteva, mentre era ancora un po’ sollevato
267
1998
nello spazio. Il pallone era ormai vicinissimo al suo
268
1998
a noi. Il vicario era partito un’altra volta
269
1998
spostavano a fatica, scricchiolando. Era stata costruita una cisterna
270
1998
pochi istanti, ma c’era sempre la possibilità di
271
1998
poteva più dire se era ancora un frammento di
272
1998
suo braccio, il benefattore era bianco come un lenzuolo
273
1998
rapporto con gli oggetti era cambiato. Se la prendeva
274
1998
per constatare se si era bagnata di minestra. ¶ Lo
275
1998
nell’oscurità. La sigaretta era diventata così corta e
276
1998
il ripiano aperto, ribaltato. Era quello dell’uomo con
277
1998
prima, mi arrestai. C’era dentro uno strano oggetto
278
1998
con spavento, per toccarlo. Era un oggetto di ferro
279
1998
ferro che non mi era mai capitato di vedere
280
1998
a bassissima voce perché era ormai orario di silenzio
281
1998
degli abbeveratoi non c’era quasi più nessuno. Tornai
282
1998
uomo con gli occhiali era già girato su un
283
1998
ferro visto in chiesa era un pesante tirapugni. ¶ “A
284
1998
e un secondo dopo era possibile vederlo archeologicamente seduto
285
1998
dove una potente lucidatrice era infatti sfuggita qualche secondo
286
1998
suo gesto finale assolutorio. ¶ Era un giorno di tarda
287
1998
l’altra parte, com’era stato possibile che nessuno
288
1998
la base del tagliere. Era così lucida e filiforme
289
1998
nello spazio. Non mi era difficile distinguere la diversità
290
1998
nello stanzone della chiesa. Era caduta, canonicamente, un po
291
1998
avvallamento, dove non si era mai sospettata l’esistenza
292
1998
la rasatura. Il pavimento era tutto coperto di ragnatele
293
1998
quando il collare conteso era ancora nuovo e perfettamente
294
1998
vidi che il Gatto era arrossito. Stava rigido e
295
1998
trascorse gelida, sospesa. C’era molta animazione accanto alla
296
1998
dispensa. Il benefattore vi era entrato un paio di
297
1998
la rapidità del gesto era stata tale che mi
298
1998
senza aprire bocca, perché era già iniziato l’orario
299
1998
piccoli oggetti tintinnanti. ¶ Si era formato un grande anello
300
1998
non completamente abbottonata ed era privo di collare, segno
301
1998
e nel far questo era costretto a ruotare così
302
1998
quando il padre priore era entrato nella camerata, come
303
1998
perché adesso il dormitorio era in penombra. I letti
304
1998
nella camerata. ¶ Tutti dormivano, era notte fonda. Non avevo
305
1998
che il padre priore era già in piedi e
306
1998
Natale. Neve non ne era rimasta quasi più, solo
307
1998
In refettorio una tovaglia era stata posta sopra la
308
1998
attorno al collo. Si era fatto tagliare i capelli
309
1998
pelle delle sue guance era liscia e illucidita, e
310
1998
po’ di schiuma gli era rimasta sopra una basetta
311
1998
addobbi dell’altare, c’era un numero enorme di
312
1998
mezzanotte. Dopo pranzo si era levato un canto inequivocabilmente
313
1998
tutti gli altri giorni. Era formato da un grande
314
1998
da tre diversi anelli. Era infinitamente più difficile, con
315
1998
con gli occhiali si era inclinato da una parte
316
1998
pizzi. Ormai la curva era decisamente terminata. Guardando un
317
1998
vertigine... ¶ Il padre priore era già salito sull’altare
318
1998
appena dal piviale, che era tenuto chiuso sul davanti
319
1998
una grande borchia. C’era un calice nuovo che
320
1998
le carbonelle ormai roventi. Era difficile soprattutto sollevarne il
321
1998
una delle carbonelle roventi era schizzata fuori dal vaso
322
1998
turibolo. ¶ Abbassai gli occhi. ¶ Era finita sul gradino più
323
1998
chiesa, molto tempo dopo. Era una notte serena, lancinante
324
1998
neppure quella notte si era accostato alla comunione, si
325
1998
declivio della collina. C’era qualcosa a poche decine
326
1998
che produce il gelo. Era come una gocciolina incandescente
327
1998
Dalla cascina sottostante, dov’era in corso da tempo
328
1998
vecchia costruzione, dove c’era l’apparecchio telefonico. A
329
1998
sotto le coperte. Si era pulito accuratamente i denti
330
1998
vomitato. Il Gatto si era invece addormentato di schianto
331
1998
candela. Quando la messa era cantata e un gran
332
1998
non poteva geometricamente dilagare. ¶ Era per questo che le
333
1998
in refettorio, e c’era stata una partita multipla
334
1998
correvo dove non c’era mai. Inoltre i tre
335
1998
nella nostra squadra. Si era tolto il collare, la
336
1998
accidentalmente sferrato nello spazio era riuscito a metterli in
337
1998
lavandini, lunghi come abbeveratoi. Era così presto che, oltre
338
1998
nuova costruzione, il cielo era ancora tutto buio. Scorgevo
339
1998
gradini e non c’era neanche la ringhiera. Entravamo
340
1998
silenziosamente nella chiesa, che era un semplice stanzone con
341
1998
sua persona. La pianeta era già spalancata e distesa
342
1998
testa del padre priore. Era come segata in due
343
1998
forati lasciata dai muratori era stata scambiata da qualcuno
344
1998
coperte. La luce centrale era stata spenta ma potevo
345
1998
istante, come spaventata. C’era un’aria così tersa
346
1998
maggiore dei prefetti, che era soprannominato il Gatto. Il
347
1998
il Gatto. Il missionario era arrivato ormai alla fine
348
1998
esercizi spirituali. Nello stanzone era sorto improvvisamente un gran
349
1998
Oltre il cancello c’era ora una piccola ressa
350
1998
occhi socchiusi, sollevato. ¶ Non era difficile, con una piccola
351
1998
parola di risposta. Ed era anche possibile evitare di
352
1998
rispondere liturgicamente al sacerdote, era sempre possibile trovare il
353
1998
uno degli angoli c’era una giostra di legno
354
1998
emettere alcun suono, quando era il mio turno di
355
1998
che dall’altra parte era intenta a disporre simmetricamente
356
1998
lontano paese e si era convertita frequentando laggiù la
357
1998
pareva umano. ¶ Nessuno si era ancora accorto che non
358
1998
sempre!» ¶ Il padre priore era arrossito con violenza, le
359
1998
profonda. Il Gatto si era di nuovo allontanato. Mi
360
1998
uomo con gli occhiali era ancora là. Stava gironzolando
361
1998
della nuova costruzione, che era quasi completamente nascosta dalla
362
1998
lenzuola pulite e c’era in fondo a ciascuno
363
1998
mentre il Gatto gli era andato ancora più vicino
364
1998
uomo con gli occhiali era sempre dall’altra parte
365
1998
fronte a lui c’era adesso anche il padre
366
1998
assieme al Gatto. Stavolta era l’uomo con gli
367
1998
occhiali che parlava, ed era il padre priore a
368
1998
po’. L’aria si era fatta ancora più limpida
369
1998
nascere da nessuna parte. Era passato un po’ di
370
1998
nella giostra del refettorio. Era iniziata la regola estiva
371
1998
uomo con gli occhiali era tranquillamente inginocchiato in uno
372
1998
avanti il padre priore era a sua volta inginocchiato
373
1998
crepitanti, dove la doratura era rimasta intatta, ci passava
374
1998
il vicario, che si era affacciato per un istante
375
1998
mezzo al cortile si era intanto formato un crocchio
376
1998
uomo con gli occhiali era un ex seminarista che
377
1998
vigilia dell’ordinazione. Non era la prima volta che
378
1998
uomo con gli occhiali era arrossito di colpo nel
379
1998
camera degli ospiti che era stata allestita per lui
380
1998
contro la parete. Ma era sufficiente perché riuscissi a
381
1998
di marmo. La sera era limpidissima e un vento
382
1998
parole fino a me. ¶ «Era una sera come questa
383
1998
precipitosamente il seminario. Si era saputo che sarebbe stato
384
1998
pugno. ¶ Quando non c’era ancora suono, né orecchio
385
1998
la finestrella del prefabbricato era apparsa improvvisamente una ragazza
386
1998
pedali. Il volante si era tutto abbassato, dovevo cercare
387
1998
esagerate, mentre la macchina era ormai ferma del tutto
388
1998
La rientranza del centralino era in penombra, si distingueva
389
1998
si capiva se si era accesa nel quadro o
390
1998
parte inferiore del sedile era infatti già spalancata, brillavano
391
1998
dei gancetti. ¶ Un uomo era chinato sullo schienale, ci
392
1998
balcone un momento prima, era andato a stamparsi sulla
393
1998
verso il Centro. ¶ Si era fermato un’ultima volta
394
1998
La piazza del paese era completamente deserta, nonostante fosse
395
1998
capii che l’impianto era acceso. ¶ Mi guardai attorno
396
1998
angoli, dove la colla era gelata. “Eppure non c
397
1998
po’ perché il pavimento era in pendenza, e anche
398
1998
non si capiva se era per l’urto della
399
1998
declinando, non capivo se era perché la sentivo tornare
400
1998
Il rombo dell’auto era invece salito maggiormente, il
401
1998
uomo intanto mi si era accostato. Sentivo che si
402
1998
All’inizio la piazza era un po’ vuota...» sentii
403
1998
attorno al palco?» ¶ «C’era gente?» chiesi senza girarmi
404
1998
l’impianto degli altoparlanti era già nella sua cassetta
405
1998
d’un tratto. ¶ Si era passato una mano sulla
406
1998
di nuovo a salire. Era passato qualche condominio isolato
407
1998
gelata. Anche l’asfalto era finito da un pezzo
408
1998
Ma a volte, mentre era intento a compiere qualche
409
1998
scoprire dove mai si era cacciato quella volta il
410
1998
il cieco. ¶ «Ma dov’era finito?» gli chiedevo, vedendolo
411
1998
il baldacchino. ¶ «E dov’era quando lo spinotto si
412
1998
bianchi. ¶ «Ma lei dov’era, comunque, in quel momento
413
1998
sul foglietto. ¶ La macchina era ormai caricata. Partivamo alla
414
1998
prima di stabilire se era pronta. Staccava dal plico
415
1998
la sentinella che c’era dentro accennava a svegliarsi
416
1998
via della colla che era rimasta sugli occhiali. ¶ «Guidi
417
1998
la mano che si era un po’ troppo agglutinata
418
1998
troppo agglutinata. ¶ Il lago era molto vicino, scendevamo a
419
1998
secchio, quando la macchina era in ripresa o quando
420
1998
in un incidente. Non era facile entrarci, e farci
421
1998
svuotarono in un istante, era già notte. Si sentiva
422
1998
gruppo rimasto intrappolato. Qualcuno era già finito a terra
423
1998
all’improvviso, perché mi era parso di sentire un
424
1998
mi accorsi che c’era un’altra persona appiattita
425
1998
po’ assonnata. ¶ Un guerriero era arrivato balzando in silenzio
426
1998
un piumante che si era lasciato cadere a terra
427
1998
tenendo le braccia spalancate. Era apparsa al centro di
428
1998
dell’uomo mi si era avvicinata a tal punto
429
1998
dei suoi capelli si era infatti leggermente allargato, spuntavano
430
1998
mormorai. ¶ La suora nera era ormai vicinissima al muro
431
1998
quel portavivande...” ¶ La via era ritornata deserta, silenziosa. ¶ «Possiamo
432
1998
quando la sigaretta si era finalmente accesa. Aspiravo un
433
1998
cubo di cemento. C’era luce e soltanto luce
434
1998
a salire. La pianura era immobile, deserta, la luce
435
1998
lo zainetto. Non c’era quasi nessuno a quell
436
1998
sui muretti. Il convento era ormai molto vicino. Avevo
437
1998
me. ¶ La tendina si era imbibita di luce ancora
438
1998
Il riflesso di luce era ruotato un po’ sulla
439
1998
distanza dall’altare. C’era un barattolo di cera
440
1998
po’ arrotondati, come botti. Era arrivato quasi in cima
441
1998
La balaustra dell’organo era diventata d’un tratto
442
1998
acqua. ¶ Il padre celestino era adesso tutto girato verso
443
1998
delle sue mani si era alzata di colpo nel
444
1998
volando sopra le tastiere. ¶ Era arrivato il vento dell
445
1998
quella precedente non si era ancora del tutto dissolta
446
1998
in fondo alla piscina. ¶ Era arrivata di nuovo la
447
1998
Gatto nella sala studio, era stato nominato un nuovo
448
1998
Il colore dei paramenti era cambiato ancora, la primavera
449
1998
un’altra volta perché era arrivata di nuovo la
450
1998
svegliarsi. Tutta la camerata era perfettamente visibile nella sua
451
1998
fascio di luce si era allungato quasi di scatto
452
1998
siamo già di là!» ¶ Era iniziata una breve e
453
1998
ripida discesa. L’auto era rimasta come sospesa per
454
1998
luce dei fari si era allungata di scatto. La
455
1998
La striscia del guardrail era tutta contorta e sfondata
456
1998
Lo specchietto retrovisore si era incendiato di colpo, non
457
1998
sparato addosso gli abbaglianti!» ¶ Era apparso un gruppo di
458
1998
metallo. L’uomo si era andato a fermare contro
459
1998
motore dell’auto inseguitrice era salito di giri all
460
1998
d’un tratto. ¶ Si era infatti sentito il suono
461
1998
La punta della sigaretta era già stata per metà
462
1998
imboccato una curva improvvisa. Era apparso di colpo un
463
1998
rumore le portiere. C’era una finestrella ancora accesa
464
1998
stavamo seduti, già svuotato, era così basso che i
465
1998
coi finestrini abbassati, se era estate, prima di scendere
466
1998
che a volte c’era e a volte scompariva
467
1998
la vista!» ¶ Ma non era proprio che la vista
468
1998
qualche istante dopo. Non era neppure tanto forte, come
469
1998
paesaggio, mentre il Centro era già da un po
470
1998
uno dei suoi gomiti era sospeso a mezz’aria
471
1998
arrovesciato il collo, si era rumorosamente affondato il becco
472
1998
volto fradicio d’acqua era arrossito di colpo, incontrollabilmente
473
1998
fianco, dove non c’era la portiera. Lasciavo passare
474
1998
snodo, quando non c’era più nessuno in giro
475
1998
là, segno che mi era sfuggita qualche stradina laterale
476
1998
finiva, il fondo stradale era più chiaro e più
477
1998
mentre le sfogliavo. C’era un tavolo dal piano
478
1998
associazione di geodeti non era disponibile, stasera!» ¶ Mi portavano
479
1998
frontiera. Il sedile anteriore era floscio, sprofondava, sembrava di
480
1998
fermi, adesso, il volante era tutto ghiacciato, trasparente. ¶ «Ecco
481
1998
con il braccio, sorrideva. ¶ Era arrivata la sera, poi
482
1998
a sua volta. Si era coricato di schiena, la
483
1998
Neppure l’indomani si era lasciato sorprendere di spalle
484
1998
e sotto i tigli. Era riapparso dopo un po
485
1998
tentoni. Il Gatto si era già tolto il cappello
486
1998
la testa. Il refettorio era tutto imbandito, faticavo a
487
1998
Anche la luce artificiale era già accesa, non si
488
1998
suo vecchio posto. ¶ Gli era stato assegnato un nuovo
489
1998
tutti, per l’occasione era stata abolita la lettura
490
1998
Il padre priore si era inginocchiato improvvisamente sul terreno
491
1998
si avvallava, o perché era andato a inginocchiarsi intenzionalmente
492
1998
Il padre priore si era rialzato in piedi con
493
1998
scale brulicavano leggermente, non era facile salire, pareva che
494
1998
Il letto del Gatto era già stato disfatto, il
495
1998
Nel cielo non c’era altra abbondanza che di
496
1998
ancora luccicanti. ¶ La chiesa era aperta. Mi fermai sbalordito
497
1998
riconoscere l’altare, c’era un numero enorme di
498
1998
a venire, il turibolo era già stato preparato, scorgevo
499
1998
ancora. Anche il manipolo era nuovo fiammante, le sue
500
1998
pianeta nuova del Gatto era tutta allargata sopra il