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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'uomo come fine, 1964

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
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1964
quello che un tempo era privilegio di pochi, mettendo
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il quale, in realtà, era soprattutto negazione e rivolta
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ciò che un tempo era soltanto di pochi, senza
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intatto il fine che era ed è tuttora il
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per la tragedia non era il frutto di una
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tragedia. Tutto ciò che era delitto, contrasto sanguinoso e
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Ora il guaio si era che non avevo che
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mie idee; ma non era questo il fine che
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scrivendo che non c’era alcun motivo di diluire
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quella fisionomia teatrale che era una delle mie ambizioni
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personaggi, la tragedia non era possibile; e se avessi
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la coscienza morale si era incallita fin al punto
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perfino grossolano, ma allora era tutt’altro che chiaro
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di fatti extra artistici era al tempo stesso perfettamente
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chiaro concetto classista, niente era più lontano dal mio
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molti luoghi il periodo era così fatto che nessuna
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libro così come mi era venuto fatto di scriverlo
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come ci informa Monaldo, era un pedante bell’e
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noiosa in quanto Monaldo era, come egli stesso si
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scoprire che cosa c’era stato all’origine lontana
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chi, come Monaldo, lo era diventato per tardivo pentimento
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Dopo averci informato che era “sano senza essere robusto
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Zambeccari. Monaldo afferma che era senza difetti ma che
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pietà” e che Roma “era piena di sbarbatelli coperti
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quanto in realtà non era; forse, come suppone Monaldo
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come suppone Monaldo, si era pentito, sebbene fosse lui
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non poteva pagare, come era stato convenuto, la seconda
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me.” Il fatto si era che i padri dei
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questa volta, per quanto era compatibile con il carattere
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sinora riportato. ¶ Riassumendo, qual era questo carattere? Eccolo: buono
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poeti. Certamente quella casa era il prodotto di molte
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dire che questo meglio era ben poco e che
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la stessa senilità. Eppure era ed è la medesima
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il loro scopo che era appunto quello di ristabilire
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delle "Soirées de Médan", era ormai matura sia come
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A un dipresso quanto era avvenuto alcuni decenni prima
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chiaro di tutti perché era più artista. Sembra un
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di fatto ovvio. Machiavelli era nelle faccende politiche, nutriva
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semplice. Anche il Guicciardini era un uomo politico di
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torna utile. Il Guicciardini era di tempra assai diversa
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e traballante, la politica era molto più che una
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che uno svago intellettuale; era un puntello e una
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esprimerla. ¶ Si pensi: Machiavelli era un repubblicano, ancor più
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la tortura a cui era stato sottoposto in occasione
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Perciò, quello che non era riuscito a fare per
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una città condizionata come era la loro e poi
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popolo, soltanto perché non era in grado di vedere
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propria anormalità. Probabilmente, c’era in lui un residuo
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un uomo che si era costretto per tutto il
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Ché Machiavelli non si era accorto, come abbiamo già
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modo. Ma l’operazione era psicologica e non poteva
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sappiamo che Machiavelli non era un retore né un
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azione. Con ogni probabilità era uno di quegli uomini
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Boccaccio, l’importante non era dilettare o sorprendere, bensì
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Si è detto che era un sensuale; come se
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superficiali. Certamente il Boccaccio era un uomo altrettanto morale
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Il problema per Flaubert era ben altro. Si trattava
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sé. Il moralismo pertanto era necessario a Flaubert, come
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come vedremo poi che era necessario l’amoralismo al
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ordinarie, normali, comuni non era altro che un risultato
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e il mondo. Questo era il lato negativo; per
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azione valeva in quanto era azione e non in
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e non in quanto era buona o cattiva, triste
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sul “colmo della quale era un palagio con bello
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nel quale l’erba era verde e grande, né
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di un dualismo che era in fondo al suo
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crudele; come del resto era già stata eccessiva e
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palesa per quello che era realmente: come il sogno
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è stato già detto, era sana e normale. Del
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nella novella dello scolaro era la vendetta. E infatti
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a certi drammi elisabettiani. “Era il palagio sopra il
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quella finestra alla quale era il prenze guardava sopra
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per memorie familiari che era stato l’alto medioevo
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Agilulf. Questa reggia che era probabilmente un rozzo castello
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avevano corte; il re era un feudatario come un
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tragica fatto da chi era lontanissimo da qualsiasi situazione
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più tipica che profonda. Era certamente nel Boccaccio un
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centro della sua ispirazione era altrove. Questo centro era
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era altrove. Questo centro era il vagheggiamento dell’azione
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Zibaldone leopardiano. Anche Leopardi era letterato, oltre che poeta
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lingua della cultura, com’era giusto. Verga, che non
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giusto. Verga, che non era decadente, e che non
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per irrazionalità ciò che era, al momento, la sola
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lo stesso Pavese, che era uomo di gusto e
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diventa etnografia preistorica.” Questo era ciò che Pavese pensava
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si autodefiniva classico rustico; era in realtà un decadente
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bianca appunto perché non era nella sua intenzione di
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a Firenze che non era che una piccola repubblica
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l’Italia che non era che una parte del
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non fosse conosciuta. Essa era certamente non soltanto conosciuta
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di Machiavelli la politica era prudenza, furbizia, intuito, capacità
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tempi di Machiavelli non era che una faccenda quasi
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coltivarla perché il terreno era roccioso oppure paludoso. La
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mio fine, in principio, era tracciar la strada, a
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rispondo che nel progetto era contemplato che la mina
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minuto e non c’era ragione al mondo perché
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tutti cristiani, anche Hitler era cristiano ¶ In altri termini
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di altri cristiani. Hitler era un cristiano né più
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e delle situazioni storiche, era anch’essa irrazionale; tuttavia
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uomo delle caverne non era meno razionale dello scienziato
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Questa differenza, in sostanza, era nient’altro che la
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stessa. ¶ 10. In principio c’era uno stato d’animo
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al cristianesimo dal cristianesimo era il rifiuto del mondo
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cui fiorì il cristianesimo era religiosa e rituale. Il
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rituale. Il mondo antico era un mondo eminentemente religioso
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l’uomo dagli animali era che solo tra tutti
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di fronte all’uomo era che il cavallo non
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come fine il cavallo, era costretto ad essere mezzo
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lo Stato. Il cristianesimo era certamente in grado di
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mondo umano che non era fine a se stesso
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Si badi, però: Tamerlano era uomo atroce e queste
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umanità e il dolore era un mezzo per purificare
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soldati, il loro fine era la razza, i loro
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per fare un esempio, era sufficientemente contemplativo. Ma la
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contemplativo. Ma la contemplazione era presente e, per così
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i quali l’azione era peccato. Ma è difficile
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Annunzio ne Il piacere era ancora la Roma di
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degli anni intorno al 1920 era poi, più o meno
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villa Borghese. Ma questo era tutto. ¶ La Roma di
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che chiameremo M.T., era milionario e borghese. Snob
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buona fede M.T. era convinto che il colmo
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dopoguerra. La sua vita era perfettamente oziosa, ma le
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fare. La sua conversazione era quella dell’homme d
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ciò che a Stendhal era sembrato nel 1827 leggero, divertente
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e affascinante, nel 1927 non era più che stantio e
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In realtà M.T. era un fantasma e non
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eguale a quello che era un secolo fa, conservando
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La Roma di Stendhal era il centro propulsore di
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Stendhal di reazionarismo: reazionaria era l’Italia da lui
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l’ “energia” trasteverina non era il prodotto di un
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Italia, allora, non c’era alcuna probabilità di una
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più di Machiavelli che era un poeta della politica
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sociale del Manzoni, che era poi quella della società
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Manzoni il quale non era un piccolo realista romantico
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totalità della realtà italiana, era presente e anche maggiore
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a cui pure si era ispirato per l’Adelchi
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il diciassettesimo secolo non era troppo lontano, almeno in
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dei propri tempi com’era e non come avrebbe
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contrapposizione all’illuminismo che era in lui e tutt
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quale il Manzoni si era trovato a vivere fosse
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uno spirito religioso; lo era, al contrario, come vedremo
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autentica; ma probabilmente non era religioso al modo del
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essere un grande scrittore, era anche quel determinato uomo
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il Manzoni ci dica: “Era un malvagio, lo affermano
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autenticità: e sì che era proprio questo il luogo
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uno stato antecedente che era positivo soltanto perché era
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era positivo soltanto perché era lo status quo. ¶ Venendo
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che Don Ferrante dopotutto era una persona rispettabile appunto
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che quella guerra non era che un riflesso della
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una determinata società che era poi quella stessa alla
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cap. IX); Renzo: “com’era contento di trovarsi con
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l’asservimento della plebe era maggiore al tempo del
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mente del Boccaccio c’era più democrazia che in
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La libertà dei pagani era un fatto inconsapevole, ingenuo
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a causa dei tabù, era precipitato e l’hanno
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Hemingway. Lo scrittore americano era nostro contemporaneo, e la
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concepire la vita che era stata propria ai gruppi
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nella grande famiglia letteraria era parente stretto di due
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un Proust che purtuttavia era suo contemporaneo. Abbiamo citato
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avventura come tante altre era fondamentalmente sbagliata. La rivoluzione
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sbagliata. La rivoluzione non era un’avventura benché tra
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essa fosse spesso avventurosa; era invece la lotta per
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dei baristi. ¶ ” Perché? » ¶ "Perché era disperato.” ¶ "Disperato per quale
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fai a sapere che era per nessun motivo?” ¶ "È
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che è morto com’era vissuto. ¶ (1961)