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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, I racconti, 1952

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
1
1952
errori, anzi ci si era sempre attaccata come alla
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1952
suo più grande rammarico era stato quello di non
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1952
la sua maggiore amarezza era di scoprire che forse
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1952
fin’allora vissuto, si era adattata e sacrificata nella
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1952
sua stanza. La ragazza era già coricata, la madre
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1952
lungo senza aprir bocca. Era turbata, non poteva fare
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1952
figlia che il Vagnuzzi era ricco. Gemma alzò sdegnosamente
8
1952
d’oro." Il tono era calmo, senza astio, era
9
1952
era calmo, senza astio, era chiaro che per Gemma
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1952
anche prima di parlarne era risolta. Questa calma sconcertava
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1952
tutto, in quel momento, era il solo partito che
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1952
lettere, già guardarle le era di troppo. Finalmente, con
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1952
la risposta che gli era stata promessa. Come aveva
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1952
disgrazia, accasciarsi e piangere. Era il dolore flebile e
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1952
carattere di Gemma non era debole, la stessa intensità
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1952
le altre cose, c’era un chiaro accenno del
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1952
fatte, quando il figlio era venuto a informarlo del
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1952
di retrospettivo compiacimento, Gemma era affatto incapace di sentire
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1952
di sentire quanto c’era di tragico in quest
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1952
che questa fatalità non era casuale ed era stata
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1952
non era casuale ed era stata lei stessa a
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1952
sua moglie, e questo era quello che più importava
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1952
ora che questo momento era venuto, doveva rinunziarvi e
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1952
colori sorridenti e festivi, era morto per sempre; e
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1952
in cui non le era ancora spuntata la coscienza
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1952
Venne la madre, come era solita, al mattino, per
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1952
guanciale, Gemma ricordò che era domenica e che aveva
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1952
profondamente. ¶ Si destò che era già mezzogiorno e, ricordandosi
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1952
ma, sedutosi al tavolo, era rimasto tre ore immobile
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1952
le domandò balbettando se era vero che ella accettava
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1952
a meno di pensare, era questo l’uomo a
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1952
ad una serenità che era lontana dal provare, rispose
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1952
gli ispirava tanta fortuna: era felice, non credeva alla
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1952
suoi studi, il Vagnuzzi era restato, quanto ai sentimenti
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1952
quella maschera che si era imposta, continuava a nutrire
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1952
bugie: non l’amava, era già decisa a non
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1952
sola nota giusta che era meglio ripetere indefinitamente piuttosto
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1952
maggior fastidio, se questo era possibile, che come pensionante
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1952
del quale il Vagnuzzi era appassionato, e provò ad
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1952
metteva fuori di sé, era l’incauto sarcasmo al
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1952
tanto adorato e vagheggiato, era, per Gemma, peggio che
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1952
figlia illegittima, pensava, ella era pur sempre di sangue
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1952
persino la madre, che era del suo medesimo parere
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1952
ispirate in una sinfonia, era che valeva di più
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1952
che, ad ogni modo, era escluso che per quell
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1952
un tempo nubile, ella era destinata a trascorrere tutta
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1952
disappunti? A nulla dunque era servito assoggettarsi a sposare
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1952
al lontano orizzonte montuoso. Era un paesaggio scuro e
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1952
giovane le aveva fatto era stata suffciente per incendiare
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1952
che per lui. Non era meno vero che si
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1952
pensiero di Paolo non era mai separabile in lei
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1952
e studiata. Questo desiderio era furioso, di gran lunga
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1952
Il giovane, ella pensò, era proprio innamorato, non ci
54
1952
Di un fatto, però, era sicura: ormai lo teneva
55
1952
mano, e nient’altro era necessario che lasciar fare
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1952
disappunto che il giovane era partito per Roma, a
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1952
partire. ¶ Ormai l’estate era finita, tutti lasciavano la
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1952
parlava sul serio ed era pronto, nel caso ella
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1952
giunsero in città che era già notte. Nella piazza
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1952
rinchiudersi nel bagno che era la sola stanza che
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1952
infastidire Gemma. Al contrario, era anche più fredda ed
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1952
anno la solita amarezza era mitigata da una dolce
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1952
da una dolce speranza. Era pur vero che ella
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1952
più vivi di quando era partita. "C’è la
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1952
domande di obbligo: chi era? come era avvenuto? Senza
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1952
obbligo: chi era? come era avvenuto? Senza dapprima fare
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1952
in cui il giovane era venuto a bussare alla
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1952
Ma il tono non era quello della felicità, pensò
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1952
tranquilla, ella non si era compromessa. Queste assicurazioni non
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1952
viso pingue e bianco era tutto oscurato da un
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1952
dichiarò che, se Gemma era contenta, lei non chiedeva
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1952
le rispose che non era affatto sicura che le
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1952
aggrappava alle sue speranze: era tutto amor materno, pensava
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1952
di Gemma. Questo Vagnuzzi era un piccolo uomo preciso
75
1952
delizia. Sebbene fosse giovane, era già calvo, giallo e
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1952
più che una promessa era già considerato un maestro
77
1952
uomo di modeste origini, era all’ultimo gradino della
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1952
inesperto e solitario che era, incominciò a farle la
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1952
La sala da pranzo era una stanzetta più lunga
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1952
il Vagnuzzi. La madre era come se non ci
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1952
qualità del Vagnuzzi che era un buon uomo e
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1952
per amor di guadagno era costretta a sopportare. E
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1952
Gemma un tormento. Si era allora nel cuore di
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1952
cielo. Il suo cielo era la villa estiva coi
85
1952
una lettera di Paolo. Era avvenuto che il giovane
86
1952
per gli studi, si era ricordato di Gemma e
87
1952
libertà e confidenza. Tanta era la gioia di Gemma
88
1952
fu osservato che si era imbellita. Ma soprattutto dal
89
1952
genitori e figlio unico, era agiato per non dire
90
1952
delle affermazioni ovvie, che era destinato a mettere la
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1952
proprio valore, la vedova era già pienamente convinta che
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1952
ambiziosa, la vedova non era così sciocca da ignorare
93
1952
la proposta del Vagnuzzi era tutt’altro che disprezzabile
94
1952
città ai quali non era sembrato vero di portarsi
95
1952
di costoro, il Vagnuzzi era di gran lunga il
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1952
speranze. Ella non si era mai pentita dei suoi
97
1952
basso, tarchiato e bonario: era stato commerciante, era fallito
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1952
bonario: era stato commerciante, era fallito e subito dopo
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1952
fallito e subito dopo era morto lasciando la moglie
100
1952
tutte le apparenze, questa era certo la più ingannevole
101
1952
E quanto alla vita, era la più monotona e
102
1952
Gemma. Ancora bambina, ella era stata portata in quel
103
1952
fattasi più grande, c’era andata da sola rimanendovi
104
1952
figlie di quel signore era legata da un’amicizia
105
1952
tre in età, si era andata sempre più trasformando
106
1952
che un’amica, Gemma era, in realtà, qualcosa tra
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1952
mogli e i figli. Era un mondo provinciale, antiquato
108
1952
noncuranza. In verità c’era in lei un’inclinazione
109
1952
di Firenze; sua madre era di nobile casato e
110
1952
facilmente sbugiardarla; e tale era la sorpresa destata da
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1952
madornali panzane. Vederla mentire era una gioia, una ricreazione
112
1952
spettacolo, dicevano. E c’era veramente una perfezione teatrale
113
1952
falsità e della vanagloria, era spinta proprio dalla persona
114
1952
da sua madre. C’era, nella vedova Foresi, sotto
115
1952
della figlia. Sola differenza era che certe lontane esperienze
116
1952
vedova nei medesimi tranelli, era troppo prudente e troppo
117
1952
troppo impaurita, troppo bruciante era ancora il ricordo delle
118
1952
come il solito, si era adattata a far da
119
1952
o portare gioielli. C’era nella mente della madre
120
1952
questi argomenti, l’accordo era perfetto, inebriante, persino fisico
121
1952
Gemma continuava a parlare. Era quasi sempre la madre
122
1952
marmo grigio. Quando, finalmente, era già in camicia, dava
123
1952
gli avessero chiesto come era fatta, sarebbe stato incerto
124
1952
appena avrebbe ricordato che era alta e forse non
125
1952
capitavano alla villa, Gemma era una specie di governante
126
1952
dormire. La villa che era antica e molto grande
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1952
gola, sapeva che c’era un boschetto di querce
128
1952
dove distendersi: il suolo era morbido, nero e brullo
129
1952
quell’espressione a cui era abituato, e, preso un
130
1952
allora, ma la novità era nella intonazione e nel
131
1952
incontrare. Dei due, Gemma era di gran lunga la
132
1952
Si diceva che Gemma era l’amica della sorella
133
1952
sentiva maggiormente il desiderio. Era un giuoco pericoloso; tanto
134
1952
più che Gemma si era accorta del suo riserbo
135
1952
e di generosità; sempre era portato a incontrarla quasi
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1952
rispose di entrare. ¶ Gemma era già coricata, seduta sul
137
1952
tuttavia che la proposta era troppo improvvisa, e, sentendosi
138
1952
di opporre un rifiuto. Era tanto fervida e insistente
139
1952
sposare, e non io." Era una frase crudele, tanto
140
1952
Gemma, che non vi era preparata e si era
141
1952
era preparata e si era buttata troppo avanti nel
142
1952
e sconcertato, che ne era stata ferita. "Che c
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1952
gli occhi al giovane. Era chiaro, egli pensò, che
144
1952
stanza. ¶ Paolo non si era ingannato nelle sue supposizioni
145
1952
quale, senza accorgersene, s’era da tempo lasciato cadere
146
1952
parte della stanza dove era situato il letto. Aprì
147
1952
Di persona questo professore era alto e poderoso, aveva
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1952
e barba in punta: era la testa di un
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1952
Girolamo rabbrividì; troppa confusione era nella sua mente, perché
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1952
Intanto il professore si era chinato, riflessivamente e palpava
151
1952
aria aperta. Faceva freddo, era molto se il sole
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1952
pieni di lagrime: nulla era successo, non avrebbe più
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1952
né la piccola inglese; era solo; e la guarigione
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1952
Il tempo che s’era messo improvvisamente al brutto
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1952
qualcosa di più. Non era forse ricco? Non faceva
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1952
medici dai quali s’era recato con animo pieno
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1952
avevano subito deluso: egli era sanissimo, non c’era
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1952
era sanissimo, non c’era in lui neppur l
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1952
senza motivo, la vita era diventata per Lorenzo, un
160
1952
impiego che ne faceva era preciso e limitato e
161
1952
di costruzione; non c’era selciato ma un fango
162
1952
pressappoco sul punto dove era la sua camera da
163
1952
aveva immaginato, l’amante era già arrivata e stava
164
1952
ne aveva colpa ed era venuta all’appuntamento che
165
1952
stile Luigi quindici che era nel vestibolo vide, posato
166
1952
l’involucro di carta: era una piccola locomotiva di
167
1952
appuntamento, l’amante che era maritata da otto anni
168
1952
e aveva due bambini, era andata, da quella buona
169
1952
quella buona madre che era, a comprare un giocattolo
170
1952
e consolante. Non c’era che la lampada del
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1952
e a rivestirlo tanta era la cura colla quale
172
1952
sentito la crudeltà che era negli occhi immobili e
173
1952
desiderio; ma in realtà era per lui come toccare
174
1952
senso di distacco gli era dolorosamente acuito dagli sguardi
175
1952
si copriva il petto. Era una mano assai bella
176
1952
crudele sentimento che s’era impossessato di lui. Poi
177
1952
Le avesse detto che era l’alba e il
178
1952
bene?" ¶ La sua sincerità era palese; ma facendo risentire
179
1952
i suoi vestiti. C’era in quelle parole e
180
1952
l’amante, nuda com’era, non ci potesse essere
181
1952
di umana simpatia. Tutto era perduto, egli rifletteva pieno
182
1952
nel mezzo del quale era rimasto l’incavo che
183
1952
terreno da costruzioni che era sotto la casa, coi
184
1952
al punto in cui era arrivato, assurdità e realtà
185
1952
avere circa cinquant’anni: era bassa, pingue, dimessa nei
186
1952
l’avrebbero facilmente trasformata. Era molto casalinga e, quando
187
1952
complicate preghiere. Ma non era completamente massaia né bigotta
188
1952
di vita che non era il suo, e sempre
189
1952
molto diverso. Gemma non era graziosa, anzi sfiorava la
190
1952
specie di altera bellezza. Era alta, snella, ossuta, con
191
1952
nelle spalle. Il viso era smunto e pallido fuorché
192
1952
che anche nella Foresi era aquilino; del padre nulla
193
1952
per farle capire che era necessario contraccambiare in qualche
194
1952
Ma il suo aspetto era certo molto più scomposto
195
1952
sconosciuto visitatore di entrare. ¶ Era la posta. Ma quel
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1952
quel gesto della ragazzetta era stato così spontaneamente femminile
197
1952
L’uscio non si era ancora chiuso del tutto
198
1952
tutto, che egli s’era già ributtato fuori dalle
199
1952
un poco perché s’era aspettato molto di più
200
1952
a furia di sporgersi era uscito quasi del tutto
201
1952
azioni perverse e assurde," era press’a poco il
202
1952
servirebbe trattenermi?" ¶ La camera era oscura e silenziosa, i
203
1952
come il solito, si era seduto in fondo al
204
1952
quasi infantili; il Brambilla era guarito, partiva, e non
205
1952
io," continuava costui, "che era una cosa da nulla
206
1952
sano. E così evidente era il disprezzo del Brambilla
207
1952
prima volta da quando era nel sanatorio, gli parve
208
1952
irreparabile anormalità; non c’era dubbio: il Brambilla era
209
1952
era dubbio: il Brambilla era sano e lui malato
210
1952
con la piccola inglese era illecito, triste, torbido. ¶ Queste
211
1952
un tratto che poiché era malato e viveva in
212
1952
e viveva in sanatorio, era meglio non soltanto non
213
1952
disgusto stupito. La Polly era sin troppo docile, tanta
214
1952
febbricitante; la febbre, che era il risultato più tangibile
215
1952
di questi suoi strapazzi, era abbastanza alta, durava fino
216
1952
sconfitta aveva da esserci, era meglio che fosse completa
217
1952
la mattina; il cielo era di un biancore trasognato
218
1952
sporco; nella stanza c’era poca luce; attraverso la
219
1952
L’infermiere intanto s’era chinato e legava il
220
1952
desiderava in quel momento, era che il commesso gli
221
1952
di quel che già era stato detto, "questi figli
222
1952
acuto senso di colpevolezza, era così convinto della propria
223
1952
radunare la sua roba, era già più vicino alla
224
1952
il tempo; la porta era già chiusa. ¶ La notte
225
1952
già chiusa. ¶ La notte era intanto caduta del tutto
226
1952
sua piccola amica s’era messa, e con ragione
227
1952
letto del Brambilla. Costei era solita, ogni volta che
228
1952
lenzuola sotto il braccio, era già presso la porta
229
1952
insistette Girolamo che s’era ad un tratto fatto
230
1952
istante Girolamo restò come era, seduto sul letto; poi
231
1952
di ogni genere com’era la sua, e verso
232
1952
alcuna rispondenza nella realtà, era convinto di avere un
233
1952
prospettiva dell’essere scacciato, era perdere la stima e
234
1952
gente del sanatorio, Girolamo era sicuro che appena avessero
235
1952
atterrito, "tutto fuorché questo." ¶ Era stanchissimo, ad un tratto
236
1952
disadorne; nel mezzo c’era una tavola di legno
237
1952
quell’ululato del sogno era restato e pareva anzi
238
1952
del sanatorio, che non era lontana dalla sua stanza
239
1952
benissimo che, attaccato com’era per un piede alla
240
1952
con ogni probabilità, s’era appiccato il fuoco a
241
1952
un clima tanto favorevole, era diventato ben presto assai
242
1952
più usati dal Brambilla era quello di attirare sulla
243
1952
col quale il Brambilla era in ottimi rapporti: ¶ "Ebbene
244
1952
che non si sposano?" ¶ Era chiaro che l’infermiere
245
1952
al ragazzo; pure non era senza una certa civetteria
246
1952
altra parte, così serrato era da parte sua l
247
1952
di galleria sotterranea che era il suo sonno di
248
1952
pace, il suo letargo era popolato di sogni, gli
249
1952
misfatto; ma il Brambilla era implacabile e già lo
250
1952
che l’aveva svegliato era la caduta pesante di
251
1952
alberghi, giù a valle, era gioia, spettacolo pittoresco, promessa
252
1952
sci, per i malati era piuttosto quel che può
253
1952
letti, dove la luce era accesa fin dal mattino
254
1952
Il Brambilla, quando s’era stancato di canzonare Girolamo
255
1952
del tutto ignorante, questo era un mondo completamente nuovo
256
1952
non dubitava di nulla, era tutto orecchi, e se
257
1952
che invece certo non era vero, era la bellezza
258
1952
certo non era vero, era la bellezza di queste
259
1952
quelle fortune, il Brambilla era ormai per lui il
260
1952
con la balia quando era in fasce..., ma se
261
1952
nonostante gli adescamenti, s’era finora limitato a prudenti
262
1952
cuore della signorina Polly." ¶ Era, questa della signorina Polly
263
1952
del Brambilla. La Polly era una ragazzetta inglese di
264
1952
giovanissima inferma; e tale era la scarsità dei divertimenti
265
1952
non se lo confessasse, era per il ragazzo un
266
1952
per riconoscere che non era davvero uomo da esser
267
1952
conversazione senza pietà. Oppure era la madre di Girolamo
268
1952
se ne meravigliava continuamente. Era la madre del ragazzo
269
1952
abbracciare la donna commossa, era imbarazzatissimo, silenzioso, quasi freddo
270
1952
la ragazzina inglese. ¶ S’era allora nel cuor dell
271
1952
ora pioveva, il cielo era sempre coperto da un
272
1952
conseguenza ogni cura solare era impossibile e i malati
273
1952
per affari in Inghilterra, era partita già da qualche
274
1952
mai toccato una donna, era la prima volta che
275
1952
doveva comportarsi, così grande era la sua timidezza che
276
1952
ricevuto dei regali, c’era stato anzi tra la
277
1952
fatto che questa seduzione era già da sola una
278
1952
una cattiva azione, lo era doppiamente in queste condizioni
279
1952
e i suoi parenti; era stato alfine profondamente ferito
280
1952
un povero piccolo malato," era press’a poco il
281
1952
D’altra parte, c’era sempre stato in lui
282
1952
occhi; quando li riaprì era già fuori della porta
283
1952
corridoio. ¶ Il corridoio oscuro era disseminato di lampade accese
284
1952
così irritata e tesa era la sua sensibilità che
285
1952
La camera assai vasta era immersa in una penombra
286
1952
poco Girolamo. Intanto s’era tirato alquanto fuori delle
287
1952
quattordici anni che aveva. Era bionda, coi capelli saggiamente
288
1952
Nulla insomma di precoce era in lei, anche in
289
1952
cielo, che non c’era bisogno di andare a
290
1952
il giorno, la notte era umida e nebbiosa, dal
291
1952
Questo salone, assai vasto, era alto quanto la casina
292
1952
parimenti verniciato di turchino era lo zoccolo; e in
293
1952
La "principessa" che non era una principessa, ma a
294
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società, e che ne era stata esiliata per una
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faccia della principessa non era bella: sotto una foresta
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la fronte se l’era stretta in una fascia
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da letto." ¶ La frase era forte ma la donna
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è vero?" ¶ Il ballo era finito e poiché la
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cosa..." ¶ Il salottino particolare era una stanzetta piena di
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sopra una tavola, c’era una bottiglia di champagne
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stanza. Questo quarto imprevisto, era il più vecchio membro
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aver cinquant’anni ed era già tutto brizzolato; di
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tutto brizzolato; di persona era dinoccolato, con una faccia
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e la principessa, come era stato prestabilito, cacciò un
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La donna s’indignò: "Era una linguaccia ed era
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Era una linguaccia ed era certamente lui il figlio
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e nel biglietto c’era scritto: ’Alla sua Adelina
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il programma degli scherzi era quasi esaurito, questa proposta
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viluppo delle vesti. Non era facile, la principessa si
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il tosone dei capelli era compassionevole, tanto chiaramente esprimeva
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coi suoi compagni si era cacciato. Fu come se
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la donna che si era daccapo scagliata contro la
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altezza dell’ascella c’era un neo della grandezza
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incomprensivi. La tavola che era nel mezzo della stanza
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la porta. La cosa era là, attraverso la soglia
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Micheli si alzò che era seduto nell’angolo più
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nell’angolo più lontano. Era studente in medicina, questa
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arrivava distintamente, ecco, adesso era più sommesso, doveva essere
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solo fra tutti si era seduto, e curvo, con
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impallidirono, spaventati: la donna era morta, questo lo sapevano
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di avere con Ripandelli era quella del divertimento, non
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Silenzio costernato. Lucini che era il più giovane di
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più giovane di tutti, era bianco, aveva gli occhi
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un panno spugnoso; c’era uno specchietto inchiodato alla
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esaminarsi per vedere se era in ordine. Poi, uno
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suo splendore. La sala era affollata, folti gruppi di
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giovane, Girolamo. Il ragazzo era di famiglia una volta
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e mio padre non era un fannullone... non possedeva
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Venne a Milano che era muratore e ora ha
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la finzione gli sfuggiva, era profondamente umiliato. ¶ "Ma che
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più che ventenne; ne era fiero di questa sorella
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voluto gridare; ma tale era la sicurezza dell’uomo
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quale da otto mesi era immerso, che quasi dubitava
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risentirle, a tal punto era immerso nella deprimente atmosfera
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una buona volontà che era il risultato di una
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ingenue e goffe; non era raro che egli stesso
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la sua fantasia si era accanita con una specie
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coraggio mentre se ne era andato di strada in
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quel corpo che gli era piaciuto di pensare stanco
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del suo belletto. Ella era uscita appena allora dal
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suo viso calmo c’era aria di vittoria. Vedendola
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potuto riceverne (la vestaglia era scivolata dalle sue spalle
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immagine egoista che si era voluto creare, un malessere
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sorrideva e pareva contenta, era lo stesso sorriso impacciato
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dentro di sé; ed era come se avesse veramente
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di abbandonare. E chi era la persona che le
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aveva appreso che egli era diventato assai ricco, non
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malinconica gelosia: dunque c’era stata un’altra Maria
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porta chiudersi; la donna era uscita. Poi seguirono dieci
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per la stanza. C’era uno stipo in un
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anestetizzata. Eppure non c’era davvero di che essere
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la luce; a nulla era servito di seppellirli in
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annoiata e riottosa. Questo era B. un attore di
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il cinema; quell’altro era un conte, morto in
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guerra; quell’altro ancora era S. un banchiere, fallito
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frac. E costui chi era? un cameriere? ¶ Per la
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si capiva che commozione. Era un industriale milanese, ella
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dorso contro la stufa. Era la fine del processo
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ai ricordi gelati. Tutto era veramente finito, case, amanti
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avventuriera stanca e sfiduciata; era la sola cosa che
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che due anni addietro era stata ammazzata in circostanze
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vecchia e sola. Non era una donna fatale, non
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viso riflessivo e duro. ¶ Era la prima volta che
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di alluminio. La cucina era vergine e gelata. Si
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o di altri servitori. Era una cucina modello, di
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le si apriva davanti: era allora una donna ignuda
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i riflessi; la stanza era un cubo di luce
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il giovane la guardava. Era sconcertato, quasi scandalizzato. Ogni
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e avvenente. Egli non era portalettere o portiere, pensava
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il suo grembiale. Non era questa la donna che
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la sua vestaglia si era di nuovo aperta, si
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senso di pietà. Dunque era proprio vero, Maria Teresa
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quella stagione fiorita c’era veramente stata; aveva sorriso
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ballato e amato, si era goduta quella sua bella
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città, ritirarsi in campagna. Era stanca di vivere in
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città, magari quella dove era nata, vivere sola in
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a meno." ¶ Il pranzo era finito. Maria Teresa si
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si alzò per andarsene. Era stata sua per più
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tratto che piangeva. Non era più raggomitolata ma distesa
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ella rispose, non le era accaduto proprio niente: soltanto
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bruno, dai tratti perfetti; era conosciuto per la sua
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a vicenda quel che era successo l’ultima volta
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lui, e cioè che era un guastafeste, uno stupido
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padrone del circolo non era lui. ¶ Erano due ore
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raro romanzo. Ogni cosa era collocata al posto che
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conto suo, e non era contento finché anche la
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al suo lavoro. Non era molto passionale né privo
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di sognato; e non era neppure sicuro che ella
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cui il giorno avanti era venuto a trovarlo il
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che quel suo strombettamento era stato imprudente. La vide
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ella premeva sul pedale; era un piede caparbio e
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La macchina, intanto, si era slanciata su per la
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Silvio un po’ impacciato, "era in pensiero perché lei
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pensiero perché lei si era attardata fuori di casa
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In pensiero certo lo era ma per una ragione
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vivacità, "non se n’era ancora accorto? Non ha
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se stesso e me; era cupo; però, almeno, così
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mia madre glielo impose, era felice. Diceva che si
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felice. Diceva che si era tolto un peso dalla
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testa. Tutto il racconto era stato fatto con un
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di casa sua, le era difettato completamente. Seguì un
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mai oscura e ambigua. Era proprio vero quello che
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chimerica, e non c’era in realtà che una
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cruscotto; e questo tintinnio era il solo rumore nel
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le persone sane: sanità era per lei parola piena
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pensò Silvio, nemmeno c’era. ¶ Finalmente, rimasero a lungo
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sonnolenza fonda e ronzante, era piombata sulle palpebre a
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sboccano ai lati; dov’era prima la parete immacolata
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cicale; dormendo egli si era alquanto piegato contro l
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L’aria nella macchina era densa di calore; tra
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fin dei conti non era che un’avventura superficiale
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per l’Amelia non era profondo né delicato. Era
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era profondo né delicato. Era proprio, come pensava, un
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affatto di capire se era felice o infelice; e
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psicologiche, di stravaganze donnesche. Era, questo, il suo mondo
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in cui non s’era occupato che di calcoli
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la mattina. Il Mancuso era solito entrare casualmente, dicendo
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scoprire che il Mancuso era proprio il contrario giusto
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figlia, quello dell’onore. Era, insomma, un uomo passionale
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e nevrastenie. E, infatti, era giallo il Mancuso, e
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sé e degli altri era per lui forse la
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Silvio indovinava che si era bisticciato con l’Amelia
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sconquassandogli un parafango; s’era svegliato con la lingua
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rendeva anche conto che era troppo matura per rischiarsi
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e che il Mancuso era un carattere raro, forse
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molti fatti, non c’era tra la De Cherini
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meraviglioso e non ne era mai sazio. Perciò l
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e ragionevole proprio quando era più frenetica. Le avveniva
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procedimento al quale ricorreva era troppo meccanico per non
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pareva di conoscerla meglio, era la sua viltà. Sia
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alla purezza, l’Amelia era millantatrice come sanno esserlo
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segno indubitabile di viltà era per Silvio la preoccupazione
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il rossetto le si era diffuso tutto intorno alla
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fosse illuminato. Certamente ella era strana e nuova in
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meno altera. Anzi c’era un’espressione un po
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tra noi due tutto era finito e che non
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Tullio. Non soltanto ella era scappata di casa, ma
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spendere denari. Molti denari. Era il colmo dell’indiscrezione
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con un tonfo, ella era veramente partita. ¶ Rimasto solo
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dimora familiare. Veramente c’era nella sua persona una
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brutte e meschine. Ella era partita e aveva portato
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tutto quello che gli era fin allora rimasto di
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se stesso. Quello che era e aveva ormai deliberato
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un gesto che gli era consueto, si grattava con
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senza nubi. Non c’era un soffio di vento
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Il cielo pallido ne era oscurato, a momenti pareva
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Silvio, con molta fatica, era riuscito a ottenere; né
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Silvio rispose che tale era infatti il suo nome
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affacciarsi alla finestra. Ormai era già notte, si vedevano
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non capiva nulla, questo era chiaro, alla fidanzata egli
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chiaro, alla fidanzata egli era obbligato per questo lavoro
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essere una donna intelligente, era anche sicuro che fosse
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di una lapide antica. Era ormai il crepuscolo e
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crepuscolo e l’aria era già velata di quell
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quello di una mucosa. Era una casa in stile
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guardò intorno. Il salottino era arredato in stile Luigi
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suo accesso di noia era al colmo, che la
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donne. La De Cherini era, infatti, proprio il tipo
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di donna a cui era da prevedere che un
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capì che non c’era altro da fare che
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sentire la loro parte. Era certo una madre esemplare
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fiori della donna, si era affacciato alla finestra per
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dei biondi capelli arricciati era più calmo che mai
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che l’avvelenava. Adesso era linda, serena, purificata come
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di tanti altri. Ma era una delle piccole astuzie
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austera, contemplativa, comunale qual era appunto quella dei monaci
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con una tale facciata era logico per lo meno
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grandi finestre e, dove era possibile, in terrazze. Venendo
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fazzoletto una lagrima che era caduta proprio nel mezzo
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quel gruppo di tre. Era lei che voleva cambiar
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e costruirsene una nuova, era lei che, per suoi
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architetti più noti, probabilmente era anche lei che pagava
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quel giorno poteva bastare: era tardi, tornasse il giorno
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lei nell’anticamera. ¶ C’era poca luce in quella
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meno di pensare, c’era in lei qualcosa di
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per non dire mostruoso. Era nello stesso tempo e
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artificiosa esaltazione e ne era annoiato come di un
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parve delizioso. ¶ La pensione era situata in una casa
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La stanza di Silvio era una delle più vaste
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il resto della stanza era vuoto fuorché in un
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gli dava maggiore fastidio era l’idea che egli
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altri due. Come loro era innamorato della De Gasperis
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della povera De Gasperis era un’ultima, disperata dichiarazione
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come dalle cose che era venuto a sapere. Gli
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le punte rosate. C’era, insomma, in questo moto
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dallo studio. ¶ La notte era fredda e, a distanza
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Di modo che tutto era più confuso e misterioso
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sedette accanto. Il chiosco era pieno d’ombre e
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passo trionfale, il gesso era caduto scoprendo le stecche
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avvilito quanto l’abbraccio era stato violento. ¶ Ma Tullio
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violento. ¶ Ma Tullio non era in grado di capire
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labbra della donna, gli era rimasta la morbidezza profumata
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pericoloso e, ormai ne era sicuro, interessato. Magari prendendo
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vi si aggrappavano, già era sul punto di incominciare
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Ma il Varini, poiché era proprio lui, passò rapidamente
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una parte, un bicchiere era rotolato in terra. "Ma
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indicava sulla giacca dove era più bagnato. "È andato
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del cappello che gli era caduto in terra. Ma
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scena a cui gli era toccato di assistere. E
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riaddormentarsi. ¶ Venne svegliato che era mattino inoltrato, dalla madre