Pietro Giannone, Vita scritta da lui medesimo, 1741

maggior merito con Roma, era stato proposto da Vienna

il marchese di Rialp era l'arbitrio di tutte

Degli altri due, Alvarez era pur troppo, ignudo di

pratica del medesimo, né era cotanto nudo di scienza

alternativa, poiché l'Almarz era pure oriundo spagnolo, e

spagnolo, e come tale era reggente per Sicilia insieme

nazionale Perlongo; ma perch'era compatrioto del marchese Rialp

amico, sin da ch'era cattedratico in Barzellona, e

la mira e scuopo era che tutti i posti

Imperadore, nel tempo ch'era ancor dubbio e vacillante

D'altra parte, non era tanto da incolparne l

vecchio stupido e scimunito era facile ad ottenere. ¶ Da

mandò il Mendoza, ch'era un cavaliere di spada

continua sua applicazione non era che quella della caccia

che recava maggior confusione era, che di questi nemmeno

volerne indagare le cagioni era veramente cum ratione insanire

di Camera, del quale era lusingato per suo figlio

corte di Roma, che era ben avvisata che la

protezione dell'Imperadore non era tanta, quanto era esagerata

non era tanta, quanto era esagerata dal Rialp, tirò

qual egli la vantava, era riputato come un affronto

spezialmente io da cui era cotanto amato, rimasero inconsolabili

umana, della quale io era vestito, e ripigliare i

monarchie delle quali abbastanza era istrutto, volli andar indietro

assidua ed ordinaria lezione, era la Biblia sacra ed

di Alessandro Magno, ch'era la cosa più intricata

al cardinal Coscia, ch'era naturale del Regno) e

già a' forastieri, qual era il Doria, genovese. Ebbene

patria, come anche perch'era particolar mio obbligo di

del regno. Nel dispaccio era io nominato, facendosi menzione

me composta, che s'era avuta presente, sicome delle

profitto di quanto si era fatto; ma se queste

di ciò che l'era da Roma offerto. ¶ Presto

congregazione di Lucca. Questi era lucchese, che io conobbi

mia vita e quanto era avvenuto dopo la pubblicazione

conchiusa, uno de' quali era che Grimoaldo, così nelle

cancelliere di corte, ch'era tornato di Francia da

che la Francia non era in istato di mover

all'Imperadore, e ch'era sicuro, che fin a

mantenerle, il denaro ch'era a ciò destinato s

Quindi, tutto lo scuopo era di convertire in altri

In quanto a me, era già risoluto, con quel

quel poco che m'era somministrato dalle spedizioni di

da mio fratello non era da sperarne soccorso. Il

marchesa di Baranello, ch'era presso d'un mercante

Vienna provvedessi di quanto era bisogno, per non farlo

Cotanto fra di loro era concordia ed amore vicendevole

Notai che, sicome questo era il concetto di tutti

il primier vigore, ed era divenuto tutt'altro e

e menzogne, delle quali era l'opera piena, l

gravi ingiurie, delle quali era caricato non solo l

attaccar con Roma, donde era venuta e dov'erasi

savia deliberazione tanto più era applaudita e commendata, quanto

del Sant'Ufficio non era universalmente aborrito da' Napolitani

abominazione di quel tribunale era di tutti, non di

pernicioso libro, la quale era stata ben propria e

così dagli amici n'era consigliato, non solo perché

solo perché bastantemente si era risposto colla proscrizione, che

ma perché non vi era niente di solido, riducendosi

e tanto maggiormente, ch'era da tutti biasimata e

ed efficaci argomenti, mi era convertito ed avea abbracciata

articoli avea già professata, era libero e franco, senza

ed infami arti; se era lecito di falsare passi

il nunzio Passionei, che era succeduto al Grimaldi, e

copie, ed il numero era così grande, che bisognò

Napoli —; e che questo era un punto da ben

Ma poiché la verità era che quella moneta fu

Arduino. E che vi era anche molto, con tale

in ciaschedun mese m'era somministrato da' diritti delle

Sicilia, come prima, m'era bisogno di ricorrere all

secreteria del suggello, ch'era un vecchio catalano, chiamato

Milano, nelle cui mani era riposto a disposizione del

la risposta del catalano era: no hai dinero. ¶ Soffrii

e se ve n'era della spedizione di Milano

ubertosa, non per questo era io soddisfatto, replicandomi che

che il mio assignamento era sopra quello di Sicilia

minutissima parte, che non era che una gocciola a

valersene, se prima non era io pagato, e così

marchese di Rialp n'era l'arbitro e dispositore

le sue consulte, o era per ludibrio, o pure

minimo de' loro pensieri era il serviggio del re

il loro scopo non era altro che questo, e

Esmandia, come quello ch'era stato lunghi anni senatore

veduto Milano, e ch'era stato in Napoli reggente

molti anni, il quale era istrutto della Città e

ripugnanza, niente curando che era di maggior serviggio del

nel Consiglio questa carica era superflua e vana, bastando

i loro soldi, ch'era l'unico loro scopo

per Napoli non vi era toga o ministero che

Questo sol vantaggio vi era per lui, che se

da più fosser pari, era il più meritevole preferito

spagnoli, a' quali non era sufficiente il mio picciol

Esmandia al reggentato, si era palesato con alcuni miei

dimenticarsi di me; ma era consigliato in Napoli che

che egli non s'era intrigato mai col viceré

quale opportunamente se n'era morto in Napoli, in

sé stesso non ne era capace, in vece di

cardinal Coscia, e questi era da lui riputato l

quale il papa tanto era lontano che rivocasse quella

del giudice, il qual era dal papa, in vigor

mandato il Perelli, ch'era ben istrutto di quest

adornavano il Perelli, una era che a maraviglia sapeva

la minuta; e se era volere di Sua Maestà

e con altri, che era tutta la loro ostinazione

per vero quel ch'era scherno, non si ritenevano

amicabile composizione. La Conferenza era composta dal principe Eugenio

il minor suo pensiero era questo. Sicché la faccenda

ed al marchese: ch'era quello che cercavano, per

Conferenza (che, in sostanza, era agli stessi Zinzendorf e

fin ora, non si era conosciuto dove si appoggiasse

Ma che la bisogna era tutt'altra, e che

ree che correvano non era da sperarne alcun frutto

quali la Sicilia lungamente era dimorata fin che da

in essa veniva additata, era molto breve e corta

la noia che l'era data per questo affare

risposto, che non vi era alcuna necessità di travagliarsi

trovavano, replicommi che questa era la difficoltà, che si

a replicargli che veramente era a tutti nota e

erasi fatto questo lavoro, era riputato delitto il parlarne

con le mie ospiti era passato ad un più

di Spagna, che non era a quelli inferiore: onde

e poiché Medeling non era sufficiente a dar quartiere

ottomila fiorini. La difficoltà era di trovar il danaro

assignato al reggente Almarz era nel villaggio di Prun

lui casa, e sovente era invitato a rimanere ivi

d'Angelo Poliziano, che era tutto inteso di dar

piacere, che non vi era viaggente tedesco, fiammingo o

tanto maggiormente che l'era da me suggerito che

sei anni, da Roma era uscita in due tomi

tanto tempo in Napoli, era passato in Roma per

per darla alle stampe. Era prima precorsa voce, che

delle sue spalle, non era da molti creduto. Ma

cardinale Pico della Mirandola era persuaso che potesse da

di quello che s'era mostrato nelle precedenti, consumato

gente si espresse ch'era un opera scritta contro

stato infelice, nel quale era caduto essendomisi scoverti tanti

che quell'opera non era che una rabbiosissima satira

i ministri, di cui era il peso d'invigilare

libro, maravigliandosi come s'era lasciato correre e che

nuovo ufficio, che s'era stampato in Napoli, di

erano stati ricevuti, Napoli era piena; anzi che per

in Napoli e mentr'era a Vienna continuò meco

e che non vi era settimana che non mi

mezzo del cardinal Coscia era ivi mantenuto a spese

predecessore, Innocenzio XIII, si era contentato di semplicemente proibirla

de' zoccoli pur si era accinto a scrivere, per

Ma che la faccenda era tutto al rovescio, poiché

Poiché si seppe, ch'era occupato a distrigarsi d

allegazioni stampate, nelle quali era a pel rovescio ben

primo tomo, non si era però questo mai veduto

de' quali il papa era quasi sempre circondato, volevano

queste notizie io non era ad altro inteso, che

loro protezione, la quale era valevole a potermi scampare

Roma minacciati. E poiché era assicurato che Sua Maestà

libri, de' quali mi era provveduto per mio sollievo

perché la maggior parte era gente inetta, inutile e

della pace stessa, gli era conservato il titolo di

un sol capo, qual era l'Imperadore; e da

tutto cambiato, se gli era dato per successore il

Napoli; e già si era cominciato; poiché, rimosso il

a' Spagnoli, de' quali era propria l'arte del

di Savoia, che n'era governadore — con proporre all

casa del principe, non era ciò da Spagnoli molto

carezze del Maffei, mentr'era in Verona, una notte

poi un napolitano, qual era Riccardi, dovea ora conferirsi

che, sicome prima non era stata provveduta se non

corte, a' quali io era ben noto, parimente procuravano

nazione quella carica, ch'era stata prima occupata dagli

poi si seppe, che era in sua gioventù stato

quando prima non gli era assignato altro soldo, se

nocumento questo sistema, ch'era un mal comune, ma

tempo, la mia opera era da tutte le nazioni

mia Istoria eran pervenuti, era da molti stanca e

memoria. ¶ In Francia non era meno ricercata, e da

di Palermo, a cui era drizzato; il quale dispensò

e resa insoportabile, ma era pessimamente servito e — quel

non quello che m'era somministrato dalle mie mesate

dal vecchio Plekner, quando era in fiore, — e sopra

nulladimanco da questi non era da sperar soccorso; poiché

solo, con tutto ciò era trattato meglio, che se

cordialità, colla quale io era trattato. ¶ Fra le tante

fra' miei, in Napoli. Era la Leichsenhoffen madre una

eroiche virtù, delle quali era ornata, accoppiava in tutte

in paese forastiere, io era inetto ed impaziente, sottraendomi

toltone la madre, ch'era d'età molto avanzata

mio linguaggio, col quale era ben inteso; oltre che

mia età avanzata non era acconcia a poter ridurmi

italiano; sicché non vi era quella necessità, ch'è

nelle loro case, sovente era ricercato, spezialmente dagl'Italiani

suddite e vassalle, che era l'altro articolo, che

del marchese Clemente Doria, era ancor richiesto per difesa

questo nuovo anno 1727, mentre era occupato nelle liti del

io, come naufrago, mi era appigliato alla prima tavola

mio amico, al quale era ignota la sua natura

quale per lunga esperienza era ben inteso dell'audacia

aveanla letta, che non era cotanto esecranda quanto costoro

del Santo Ufficio s'era mossa a proibirla; ed

al Riccardi, che n'era impaziente, che non si

infine gli scrissero, ch'era impossibile averle. ¶ Essi, in

riguardando a ciò ch'era accaduto a' libri dell

avea data. Lo stampatore era stato già assoluto, onde

l'autore, che non era compreso negli stessi loro

sentimenti, e che io era stato ben ricevuto nella

di Barletta, mio amico. ¶ Era questa vedova e di

di corte. Né vi era allora cosa grave, che

adornavano il suo animo, era la fortezza, colla quale

vita lauta e doviziosa, era caduto. E quanto sotto

imperadori Leopoldo e Giuseppe era adoperato ed in floridezza

abitazione del quartiere ov'era, fin che durasse la

ampie facoltà non l'era rimaso che un magnifico

un magnifico pranzo dov'era invitato il principe Eugenio

l'imperial persona, ch'era all'impiedi, assicurato dalla

alla quale l'opera era consecrata, e che in

in quella non vi era cosa che si opponesse

pietà e clemenza, ch'era ereditaria nell'augustissima sua

domenica, la mattina (che era il tempo più opportuno

tanti romori, sicome n'era stato informato dal cardinale

offendere altrui. Che questo era il vantaggio che aveano

ciò informato, che io era pronto a venire a

discolpe e quanto conveniva. Era io ben consapevole del

alle contemplazioni per Roma — era per natura benefico ed

dispiacevole e dannoso, non era se non per essere

la quale, in Genua, era certo che sarebbe stata

marchese Rialp, di cui era stretto amico, egli volentieri

frati, de' quali non era molto amante; sicome, poi

il nunzio Grimaldi, ch'era allora in Vienna, molto

il parto dell'Imperadrice era già maturo, e ciascuno

corte e nella città, era più forte e numerosa

moglie. ¶ Or mentre si era in questa aspettazione, sopraggiunse

dissero che l'Imperadrice era già co' dolori di

ritenne, mentre l'Imperadrice era nel colmo de' dolori

marchese di Rialp si era ridotto l'arbitrio di

faceva, come colui ch'era meglio degli altri informato

Carlo, ove in corte era pubblica gala per ragion

co' monaci, da' quali era quasi sempre circondato; e

e da bene, agevolmente era tratto nelle loro reti

invece di essere punito, era stato accolto in Vienna

né della papal monarchia, era tutto inteso alle funzioni

di Stato, di cui era il pensiero di darci

il nunzio Grimaldi, ch'era nella corte di Vienna

a chi l'opera era stata dedicata, e con

ma secondo che gli era dato a credere, o

tutto ciò che m'era di mestieri. Ma per

l'altre imposture si era dato a credere che

egli si rallegrava, perch'era stato sempre d'opinione

riputato lecita congiunzione, ch'era tutto altro di quello

che risiedeva in Napoli era rimproverato da Roma come

dell'opera non si era a lei cercata licenza

reggeva allora quella curia era il vescovo di Castellaneta

di Lecce — senza pastore, era stato dall'arcivescovo Pignatelli

curiali, che, sicome si era fatto collo stampatore dell

il sangue non si era disciolto — ciò che essi

agitazione nella qual io era; poiché questi romori vennero

col sangue. Alcune volte era accaduto che non seguisse

Vienna, giacché non vi era umano aiuto che potesse

alla maestà di Cesare, era proprio e più conveniente

colonne nelle quali io era appoggiato. ¶ Poiché il presidente

seppi [poi] che l'era passata la voglia, e

accorsi ancora, che s'era dato tutto in balìa

medesimo purtroppo diverso, poich'era quanto ignorante, altrettanto vafro

casa dell'Argento, ch'era alla mia congiunta. E

avendogli parlato fortemente, ch'era ciò un attentato nuovo

di soggiungere: “perché non era ancora venuto il giorno

che non ve n'era ivi pronto, ma che

Santo Ufficio, che io era ivi, voleva farmi arrestare

quartiere di Pontecorvo, ov'era posta la mia casa

sorte, essendo seguìto, tutto era in calma ed in

un prete che l'era accanto, chi io fossi

di quella città, ch'era napolitano, venne a visitarmi

dirgli che nella città era una persona sconosciuta, che

fu risposto che io era già partito, sicom'era

era già partito, sicom'era vero. Poiché, vedendomi già

che la sua nave era già alle saline per

notizia. Saputo che io era ivi, venne a visitarmi

alla persona a cui era raccomandato, ed alla quale

con dirmi che io era da molti con impazienza

che io non vi era, gli rispose che avea

si accertassero che io era in viaggio per l

nel mio caso non era bisogno di citazione, essendo

si ristette, mentr'io era in viaggio, contro un

a chi l'opera era dedicata, mi additasse la

rispose che, come bibliotecario, era ciò sua incombenza di

che la mia disgrazia era stata che le voci

al Garelli che, sicom'era involto con coverta di

respirare alquanto. E poiché era quello rimaso per uso

una gran sala, ove era preparata la tavola, ed

casa del Riccardi, ov'era una fioritissima conversazione d

prese la pena, sicom'era in ciò laboriosissimo, di

di Cartesio, della quale era a fondo istrutto, cominciò

appartenenti al capo, l'era convenuto descrivere la costruzione

notomica, o pure mi era riferito che il celebre

malagevole, così da tutti era commendata e, per conseguenza

commendata e, per conseguenza, era vieppiù stimolato ad intraprenderla

riputando che abbastanza si era scritto dell'antica e

stessa dimostrava che non era impresa d'un solo

in quella provincia ov'era nato e, lungamente dimoratovi

l'intelligenza che si era lor data, e per

in tanta oscurità, non era da sperar soccorso se

e goffi scrittori non era niente da sperare, — trovai

Ma l'inviluppo maggiore era che, discendendosi a' tempi

successori imperadori. Se n'era già fatto corpo a

emulazione delle Pandette, si era veduto sorgere il Decreto

alquanti abusi ne' quali era caduta, e con sua

il nostro Aulisio l'era entrato in tanta grazia

questi principi, poiché non era caricato di molti negozi

cui virtù e sapienza era viva immagine. ¶ Questi ed

nelle mani; e n'era cotanto preso che, se

fin dall'America, cotanto era adoratore de' suoi libri

bene avea stanchi, non era però mai sazio di

al conte Martiniz (ch'era stato mandato dall'imperadore

maggiormente che io non era dotato di quella accortezza

Maddaloni, il quale giovanetto era sotto la cura della

tener conto di quanto era seguito sotto Martiniz, come

i secondi, fra' quali era l'Argento, pretendevan che

quali il mio nome era prima sconosciuto ed ignoto

si rimase, sicome si era fatto per lo passato

i confini, che si era procurato confondergli, tra l

contesa che occorreva, non era sempre uguale ed uniforme

negli ultimi tempi non era cotanto sostenuto dalla corte

de' suoi figliuoli. Io era già in istato di

strada dell'avvocazione, mi era a bastanza fatto noto

vedendo che da tutti era applaudita e commendata, a

seguenti anni, quando io era già di molto avanzato

marito, ne' quali ella era succeduta dopo la morte

il marito dond'egli era oriundo avea lasciati molti

alle stampe. Ma mentre era per trattarsi di nuovo

col presidente Argento; ma era impresa disperata ed impossibile

l'altro. De' studi era impossibile privarmene, per la

e sano, che non era quando bevea vino: almanco

ogni concorso della moltitudine era da me lontano, e

mio sollievo e ristoro era di godere non men

m'amava tanto quanto era da me riamata, e

onde l'Istoria civile era divisa, non me ne

ecclesiastica, secondo che s'era negli ultimi tempi esorbitantemente

il carattere che avea era quasi tutto logoro, mi

ornato di molte virtù, era dotato di gran perizia

ci palesò, dicendo ch'era posseduto da Satan; che

e riposo, questi, ch'era naturale del luogo, s

luce di questo mondo, era venuto, per non dimorarci

metafisiche, delle quali non era io capace), nulladimanco produssero

Scoto, perché non vi era altro ivi che fare

sua avanzata età si era anche applicato nello studio

mie confusioni nelle quali era sotto il mio istruttore

che, per poterci arrivare, era mestieri cambiar maestro ed

insigne maestro; il qual era il celebre Domenico Aulisio

romana, dicendomi che quanto era nelle Pandette di Giustiniano

poter con metodo apprenderla era mestieri cominciare dall'Istoria

processo di tempo sperimentai, — era il distrigarmi dagl'inviluppi

e bassa giurisprudenza! Non era tanto la barbarie che

de' quali, a chi era avvezzo a gli antichi

questo maraviglioso ingegno si era invogliato di commentare anche

dove questo nuovo diritto era compreso, ma non sapeva

cominciai ad intraprendere, perché era uno studio che si

così per la canonica era necessaria l'istoria ecclesiastica

col pubblico, del quale era una minima parte, non

ma dagli imperadori cristiani era stato rinchiuso ne' loro

Novelle. E la ragione era, sicome conobbi dapoi, perché

ispettore, e che, sicom'era capo dell'Imperio, così

che dentro di quello era. ¶ E non si movea

imperio non mai proibita, era professata pubblicamente non meno

regolamenti de' loro imperadori era stato, per le loro

travaglio, nulladimanco l'applicarvici era più utile e necessario

che senza l'istoria era impossibile venirne a capo

che nella mia adolescenza era venuto in Napoli nell

canzoni e culti sonetti. Era eziandio ornato di filosofia

nelle quali fino allora era stato io immerso. ¶ Egli

loro artifizio e sapienza era stato osservato. È però

piena conoscenza, e [non era] giunto all'ultimo punto

di Regina Coeli v'era una monaca che guariva

mi sentiva più quando era in quiete che in

sei anni da che era arrivato in Napoli, ne

e perché non si era fatto poco per lo

grado di dottore, non era in istato di potermi

primi della città, nulladimanco era un puro forense, sprovvisto

quale non se n'era veduta alcuna che meritasse

altro, di cui egli era stretto amico: e questi

conoscenza fin da ch'era discepolo del famoso avvocato

gran dottrina nell'avvocazione, era a questi tempi, ne

che intraprendeva ad esaminare era con tanta esattezza discussa

fine. Nelle prime allegazioni era più ordinato e metodico

nel quale la fatica era compensata con ugual mercede

il terzo, dove poco era il travaglio e molto

materia da' forensi non era stata trattata con quella

i frutti, la quale era distinta dall'usufrutto. Ciò

i filosofi greci — non era questo il suo scuopo

morte presso di loro era l'ultimo de' mali

popoli antichissimi, non vi era altra idea, che di

quindi, l'uman genere era creduto, e per ciò

nell'Affrica, per quanto era del mondo allora conosciuto

ciance, onde la gentilità era ripiena. Questo fu un

e quando prima non era riputato se non capace

che, quando prima appena era stimato meritevole del regno

intorno, de' quali m'era somministrata abbondante copia dalla

biblioteca cesarea, la quale era per ciò da me

e che non v'era da temere che l

genere dal peccato, ond'era absorto, e che, sicome

e sicome per Adamo era entrato nel mondo il

se negavano la resurrezione era vana ogni lor credenza

si affaticavan cotanto, ed era delusa ogni loro speranza

credettero; e per ciò era detto, che fosse il

nel celeste regno. ¶ Questo era il punto principale, sopra

credendo alla resurrezione, ch'era lo stesso che render

che la lor fiducia era riposta nella resurrezione, dicendo

accorgersi che l'intento era di spogliargli affatto di

si reputava bestemmia; anzi era applaudito e caramente accolto

all'uman genere, non era di questo mondo. Canti

Delfinato verso Italia, non era attesa; poiché si lusingavan

ciò che volevano, ed era rimesso al loro arbitrio

precipizio, che non vi era settimana che non si

così caro pegno, qual era l'infante don Carlos

non pur se gli era accordato il passaggio per

in Napoli; poiché chi era padrone dello Stato di

giunsero quando il Regno era in mano de' nemici

quale presso di loro era stimato un altro Rocco

manifesta, scrivendogli che s'era già comandato all'esercito

comandato all'esercito ch'era in Lombardia di far

sapessero che non vi era tal comando, e, se

erano ne' confini, ed era facile a gli alleati

vociferava e da tutti era creduto, che intesi colla

la cavalleria ed infanteria, era composto di quattordici in

conquistadore, il quale s'era avviato in Puglia, seguitando

regno di Napoli ch'era per essi la sorgiva

il prossimo di Sicilia era per far lo stesso

assai più che Napoli, era destituto ed esausto di

tutto che non vi era più che fare per

perduta, quando non vi era per me speranza alcuna

Vienna? Da Napoli non era da sperar soccorso alcuno

fratello non solamente non era niente disposto per mandarmelo

il nuovo governo spagnolo era sì rigido e severo

numero degli Spagnoli ch'era a Vienna, i quali

abbia potuto giovarmi. Ch'era quello che più volte

più forti colonne, ov'era io appoggiato e dalle

appoggiato e dalle quali era sostenuto. ¶ Il caso seguìto

sempre sicura ed inesausta, era la misera Italia; poiché

poiché dalla Fiandra poco era da esaurire, e quel

di Boemia non vi era niente che fare, poiché

loro paesi. Lo stesso era in tutti gli altri

Stati d'Italia, che era l'unico fonte perenne

di tanti, non vi era altronde da supplire una

que' a' quali non era sicuro il ritorno, essendo

ora che quel regno era in mano degli Spagnoli

Napoli; ma la costernazione era presso tutti sì grande

aggravato da moleste cure, era tutto inteso alla spedizione

niente, poiché non vi era nemmen per essi tanto

costernato, il quale tant'era lontano di potermi aiutare

spesso la corte, ed era ben veduto non men

e disordine che vi era dentro, mi disse che

l'equivalente; poiché si era arrivato a tale estremità

mi esortava a partire era persona colla quale, io

anni continui ne' quali era dimorato a Vienna, avea

tanto obbligato e soddisfatto. Era persona alla quale niente

persona alla quale niente era in corte ascoso e

forti colonne, ond'io era sostenuto. ¶ Intanto tirava avanti

i loro capitali, si era dato ordine di non

delle serve. Non vi era da sperar da altri

mi trapassava il cuore, era il vedere la mestizia

le opere manuali, ed era tutta intesa o nelle

animo fra di loro era mirabile. Sembravami che uno

e dalle serve stesse era non più temuta, che

i poveri e bisognosi era sì misericordiosa e benefica

sì lontani paesi ov'era incamminato, potessi sovvenirla e

l'unico mio conforto era la di lei sperimentata

le presenti. Ed ella era disposta di farlo, tanto

portai dall'ambasciadore, ch'era il conte di Fuenclara

Gli dissi chi io era, e narrandogli i miei

le strade, non vi era gentiluomo col quale io

e sempre che io era nella piazza di San

nave, col quale si era già convenuto del nostro

perché il vento non era propizio, ora sotto altro

civile, sicome non ne era ignaro, nulladimanco, non avendolo

esercizio; ed ora, ch'era d'età avanzata, pareami

quando di là non era uscito bandito o esiliato

suo sovrano, dal quale era stato benignamente accolto e

assignargli certo stipendio; dov'era dimorato per undici anni

il contrario, poiché io era in una falsa supposizione

che io in Venezia era stato sì ben ricevuto

Federico. Più operosa faccenda era dileguare l'altre imposture

un libro ch'egli era per dar alla luce

arrivò che non vi era gentiluomo o cittadino che

sparsero che in Francia era uscito un libretto in

anche la biblioteca dov'era, ch'era quella del

biblioteca dov'era, ch'era quella del Pisani di

che quel libretto non era che un tometto de

Trevoix, dove in breve era stata compendiata l'opera

uno della loro società era stata, negli Atti di

altri giornali, rapportata qual era, per sciocca, satirica e

che quel libretto non era opera nuova, ma vecchia

alla quale bastantemente si era risposto; e che facevan

la risposta che si era data al Sanfelice; ed

per quattro mesi ch'era dimorato a Venezia non

gli anni scorsi, si era divolgata in Roma, Napoli

di quello di prima, era facile che la corte

Fin da che io era a Vienna, s'intese

corona di Spagna, si era mossa la guerra per

all'Infante, che non era successore della corona, e

l'infante don Carlos era in Napoli salutato re

tener conto dell'Imperadore, era d'uopo chiamarlo Carlo

di Napoli, e ch'era adoperato non meno nelle

già saputo che io era a Venezia, di andare

persona, come quella che era più versata ed istruita